2025

Cortina d'Ampezzo (BL), 12 - 06 - 25
Alle 10.30 circa l'elicottero del Suem di Pieve di Cadore è decollato in direzione della strada bianca che dal Rifugio Dibona sale verso il Giussani, dove un turista statunitense di 64 anni era stato colto da malore. A lanciare l'allarme alcuni presenti. Sbarcati in hovering nelle vicinanze del secondo tornante, equipe medica e tecnico di elisoccorso hanno prestato le prime cure all'uomo, che è stato caricato in barella, imbarcato con il verricello e trasportato all'ospedale di Belluno. 
 
Caprino Veronese (VR), 12 - 06 - 25
Verso le 23.20 di ieri il Soccorso alpino di Verona è stato allertato dalla Centrale del Suem per un motociclista che si era fatto male cadendo sul ripido sentiero tra Baito Cola Lunga e Rubiana, a mille metri di quota. Il 32enne di Bussolengo (VR), che faceva parte di un gruppo di 6 -7 amici in discesa con le moto da cross, aveva perso il controllo del mezzo e si era procurato la sospetta frattura di una gamba. Individuata la posizione, i soccorritori si sono avvicinati con i mezzi al Baito Cola Lunga, per poi scendere a piedi e raggiungerlo. Dopo aver ricevuto le prime cure, l'infortunato è stato imbarellato e trasportato più a nord in una radura tra la vagetazione, per agevolare il successivo recupero da parte dell'elicottero di Trento in avvicinamento, mentre un'altra squadra guidava sul posto il personale sanitario dell'ambulanza. Una volta verificate le sue condizioni e ricevuta ulteriore assistenza, alle 2.45 circa il ferito è stato issato a bordo con il verricello, per essere trasportato in ospedale. Gli otto soccorritori sono rientrati alle 5. 
Vodo di Cadore (BL),11 - 06 - 25
Verso le 19.20 una coppia di turisti francesi, un uomo e una donna, ha chiesto aiuto, trovandosi in difficoltà all'altezza di Forcella Val d'Arcia. Mentre stavano percorrendo l'Alta Via numero 1 lungo il sentiero 480, erano usciti dal percorso rimanendo bloccati sopra salti di roccia, vicini alle Crode di Forca Rossa. Risaliti alle coordinate del punto, l'elicottero del Suem di Pieve di Cadore li ha individuati ed ha provveduto al loro recupero. Gli escursionisti, che stavano bene, sono stati lasciati al Rifugio Venezia. Pronta a intervenire una squadra del Soccorso alpino di San Vito di Cadore. 
Valbrenta (VI), 09 - 06 - 25
Non si sa se ci sia un malore all'origine dell'infortunio accaduto oggi a un 66enne, mentre con la famiglia si trovava in una casera in località Magnola. L'uomo, di cui non sono note le generalità, scivolato per alcuni metri nel giardino, aveva anche sbattuto la testa. Scattato l'allarme verso le 16.20, sul posto sono stati sbarcati equipe medica e tecnico di elisoccorso dell'elicottero di Treviso, affiancati dal personale sanitario dell'automedica e da una squadra del Soccorso alpino della Pedemontana del Grappa. Prestate le prime cure urgenti, l'uomo, in gravi condizioni, è stato caricato sull'automedica e portato fino all'imbarco dell'elicottero, decollato verso Treviso.
 
Cesiomaggiore (BL), 09 - 06 - 25
È stata purtroppo ritrovata senza vita l'escursionista le cui ricerche erano state avviate ieri sera verso le 20.30 dal Soccorso alpino di Feltre, dopo il mancato rientro da un giro ad anello e la segnalazione dei familiari, ai quali la donna non rispondeva più al telefono. Parcheggiata in mattinata la macchina a Cesiomaggiore E.Z., 57 anni, di Feltre (BL), era diretta al Bivacco Casera Bosc dei boi lungo il Sentiero Corrado De Bastiani. In due rotazioni, sei soccorritori sono stati trasportati al bivacco dall'elicottero del Suem di Pieve di Cadore e, divisi in due, hanno avviato la perlustrazione scendendo dalle direzioni opposte. Altri otto si sono avvicinati in fuoristrada da una carrareccia, per poi incamminarsi a piedi e due sono rimasti al campo base. Alle 22.40 circa una squadra si è imbattuta in un bastoncino a terra, in un
tratto esposto dell'itinerario sopra la Chiesetta di Sant'Agapito. Scendendo sulla verticale i soccorritori hanno ritrovato altri oggetti e un centinaio di metri più in basso il corpo senza vita della donna, scivolata e ruzzolata dall'alto. Avvisati i Carabinieri e ottenuto il nulla osta dalla magistratura per la rimozione, la salma è stata imbarellata e sollevata per contrappeso fino al sentiero e da lì trasportata ai mezzi, dove i soccorritori sono arrivati all'1.30.
Cencenighe Agordino (BL), 08 - 06 - 25
Verso le 15.40, su richiesta dei Vigili del fuoco, la Centrale del 118 ha attivato il Soccorso alpino di Agordo, per eventuale supporto all'elicottero del Suem di Pieve di Cadore, decollato in direzione del Mont'Alt di Pelsa, dove un escursionista di 23 anni del Regno Unito era fuori sentiero, incrodato. Individuato il punto alla confluenza tra i sentieri 571 e 562, a quota 2mila metri, l'elicottero ha recuperato il giovane con un verricello, per poi trasportarlo a valle e affidarlo ai soccorritori, che lo hanno accompagnato al campeggio ad Alleghe. 

Vicenza, 05 -06 - 25

Il soccorso speleologico vicentino si racconta. In una serata aperta a tutti, alcuni dei protagonisti di impegnativi interventi in grotta narreranno le loro storie, la motivazione che li spinge ad aiutare gli altri, la gestione di operazioni altamente complesse, le difficoltà e la gioia di portare in salvo chi ha bisogno. Martedì prossimo, 10 giugno, alle 21 nella Sala del Centro Civico di Via Turra a Vicenza, la Stazione speleo di Vicenza del Soccorso Alpino e Speleologico Veneto racconterà, attraverso filmati e le voci dei soccorritori, l'attività di soccorso in grotta in Italia e all'estero.

“Racconteremo la nostra recente esperienza a Bueno Fonteno, in Lombardia, un grave politrauma che ha richiesto più giorni di intervento per il recupero insieme a soccorritori arrivati da tutta Italia. Parleremo degli interventi speleologici di elevata complessità eseguiti all'estero, in particolare in Baviera e in Turchia, che hanno suscitato notevole fervore mediatico, data la profondità degli incidenti: circa mille metri dall'ingresso. La Stazione di Vicenza si sta adoperando, attraverso queste serate, per far conoscere la nostra attività al fine di prevenire gli incidenti e diffondere la sicurezza non solo in grotta, ma anche in ambiente montano o impervio; infatti collaboriamo assiduamente anche con il Soccorso alpino territoriale, specialmente nei casi di ricerca di persone disperse. La provincia di Vicenza è ricchissima di grotte nei Berici, oltre all'Altopiano di Asiago, per questo è importante la nostra presenza sul territorio. Alcuni dei nostri tecnici rappresentano una élite in quanto istruttori nazionali di soccorso speleologico, molti sono tecnici di elevata competenza, altri altamente specializzati: sanitari (in Italia esistono pochissimi medici o infermieri che sono anche speleologi), speleosub, disostruttori e tecnici di soccorso in forra. Perché lo facciamo? Perché ci crediamo e pensiamo che l’essere volontari e poter aiutare qualcuno che ha la nostra stessa passione sia un modo sano di sentirci parte di una comunità e di una squadra forte, competente, sempre viva”.

Molti dei racconti sono raccolti nel libro "Di Roccia e di Cuore", per Antiga Edizioni, pensato e realizzato in occasione del 70° anniversario dall’istituzione del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico: tra le prime Stazioni riconosciute ufficialmente 11 erano venete. Attraverso le parole dei protagonisti, sia storici componenti che soccorritori attuali, racconta gli stati d’animo, la fatica e la determinazione nel cercare di risolvere le situazioni difficili che coinvolgono i frequentatori delle terre alte e sotterranee. 

Longarone (BL), 07 - 06 - 25
Attorno alle 18 il Soccorso alpino di Longarone è stato allertato dalla Centrale del 118, per due donne che, al rientro dalla Ferrata della memoria, avevano sbagliato traccia ritrovandosi al di là del punte tubo, che passa sopra il fiume Piave in località Gardona a Castellavazzo. Chiesta la possibilità all'Enel di poter percorrere il ponte tubo e arrivare sull'altra sponda, e stato dato il permesso e il reperibile della struttura ha aperto l'accesso a una squadra. I soccorritori lo hanno attraversato raggiungendo la 32enne di San Donà di Piave (VE), e la 55enne di Jesolo (VE), per poi tornare indietro con loro e riaccompagnarle all'auto.
Belluno, 07 - 06 - 25
Attorno a mezzogiorno l'elicottero del Suem di Pieve di Cadore è intervenuto a San Pietro di Cadore con il supporto del Soccorso alpino della Val Comelico, per un ciclista di 46 anni caduto mentre scendeva da Malga Dignas in Val Visdende. L'uomo, che si era procurato un sospetto trauma alla spalla, è stato recuperato e portato all'ospedale di Belluno. Successivamente l'eliambulanza è volata a Cortina, lungo il sentiero che porta al Rifugio Vandelli dove, all'altezza delle scalette di metallo, un escursionista di 37 anni si era fatto male a un piede e non era più in grado di proseguire. 
Belluno, 04 - 06 - 25
Appena passate le 17 la Centrale del 118 ha attivato il Soccorso alpino di Belluno per intervenire assieme ai Vigili del fuoco lungo 'la curta', la strada che da Borgo Piave sale a Castion, poiché in passeggiata un 97enne di Belluno era scivolato per una ventina di metri nella scarpata laterale. Attrezzata una corda fissa, soccorritori e vigili sono scesi dall'anziano, che era assistito dai parenti, che cercavano di trattenerlo dal cadere più in basso. Sul posto sono stati verricellati medico, infermiere e tecnico di elisoccorso, che hanno prestato le prime cure all'uomo, per le probabili contusioni riportate. Una volta imbarellato, l'infortunato è stato sollevato con un paranco e trasportato poi a spalla fino all'elicottero, atterrato in un campo vicino e decollato in direzione dell'ospedale di Belluno. 
Cortina d'Ampezzo (BL), 04 - 06 - 25
A partire dalle 13.30 circa l'elicottero del Suem di Pieve di Cadore è stato inviato in aiuto di alcuni turisti stranieri, in difficoltà per la presenza di neve, in due differenti interventi. Nel primo l'equipaggio ha provveduto a recuperare una coppia spagnola impossibilitata a proseguire sul Sentiero dei Kaiserjäger nella salita al Lagazuoi, nel secondo è volato all'attacco della Ferrata Dibona al Cristallo, dove un escursionista del Kirghizistan era stato costretto a fermarsi di fronte al canale di Staunies ancora pieno di neve. In entrambi i casi i chiamanti non erano in grado di ritornare sui loro passi. Le tre persone soccorse hanno tutte 25 anni. Come già evidenziato, ricordiamo che in quota sussiste grande quantità di neve, che copre sentieri, segnali, nonché i cavi delle ferrate in alcuni tratti. Dove le temperature si abbassano, è inoltre ancora possibile la presenza di ghiaccio. 
 
Cortina d'Ampezzo (BL), 03 - 06 - 25
Verso le 16 l'elicottero del Suem di Pieve di Cadore è decollato in direzione del Sorapis, per una coppia di escursionisti olandesi in difficoltà dopo essere usciti di una decina di metri dal sentiero numero 217 che scende dal Vandelli. I due - 36 anni lui, 30 lei - erano in preda al panico e non è stato semplice riuscire a risalire alla loro posizione, poi localizzata grazie a Google Maps. Individuati e recuperati dal tecnico di elisoccorso del Soccorso alpino a circa 900 metri di quota, sono stati recuperati e riportati a valle. 
Abano Terme (PD), 03 - 06 - 25
Questa mattina alle 9.40 il Soccorso alpino di Padova è stato allertato dalla Centrale del 118, per un'escursionista scivolata lungo il sentiero 19 a Monteortone. La 67enne di Teolo, che stava scendendo da sola e si era procurata la sospetta frattura di una gamba, è stata raggiunta da una squadra e dal personale sanitario dell'ambulanza. Prestate le prime cure, la donna è stata imbarellata, trasportata per un centinaio di metri e trasferita nell'ambulanza.
Recoaro Terme (VI), 02 - 06 - 25
È stato purtroppo ritrovato senza vita Stefano Pegoraro, il 33enne di Arzignano (VI) di cui non si avevano più notizie da lunedi scorso, le cui ricerche erano state avviate quando ne era stata rinvenuta l'auto parcheggiata al Rifugio Campogrosso. Dopo che questa mattina alcuni passanti hanno rinvenuto alcuni suoi effetti personali sotto la parete in località Le due sorelle, sul versante vicentino del Sengio Alto, le squadre del Soccorso alpino di Recoaro - Valdagno unitamente alle altre Stazioni della Delegazione Prealpi Venete e ai Vigili del fuoco con i droni si sono portate sul posto. A seguito della perlustrazione sono stati rinvenuti altri oggetti in un canale, finché non è stato individuato il corpo senza vita dell'uomo. Al momento sono in corso le operazioni di recupero della salma. 
Rivoli Veronese (VR), 02 - 06 - 25
Attorno alle 14 l'elicottero di Verona emergenza è decollato in direzione delle bastonate di Tessari dove, scalando la Via Pace senza confini, arrivato all'ottavo tiro un alpinista era volato per alcuni metri, dopo che gli si era staccato l'appiglio cui si teneva. Primo di cordata, nella caduta il 25enne di Lodi aveva sbattuto con una mano sulla roccia, riportando un trauma che non gli permetteva di continuare ad arrampicare. Assieme al compagno, l'infortunato è riuscito a raggiungere una cengia poco sopra da dove è stato lanciato l'allarme. Una volta individuato il punto a tre quarti della parete, con un verricello di 5 metri è stato calato il tecnico di elisoccorso, che in due rotazioni ha recuperato entrambi gli scalatori. L'elicottero è poi volato all'ospedale di Negrar. Una squadra del Soccorso alpino di Verona era pronta per eventuale supporto.
 
Belluno, 02 - 06 - 25
Questa mattina alle 9.15 circa la Centrale del 118 è stata attivata da due giovani escursionisti, bloccati al Bivacco del Marmol, sulla Schiara. I due diciottenni di Padova erano saliti questa mattina con l'intenzione di effettuare la traversata. Una volta arrivati al ricovero, erano stati costretti però a desistere all'avanzare per la presenza di troppa neve, ma non si erano nemmeno sentiti di ripercorrere a ritroso l'itinerario di salita, temendo il tratto della gola del Bivio con la Zacchi. Poiché le nuvole non permettevano l'avvicinamento in volo, due tecnici del Soccorso alpino di Belluno sono stati trasportati in quota più alti possibile dall'elicottero del Suem di Pieve di Cadore. Sbarcati all'altezza di Forcella Nerville, hanno iniziato la progressione a piedi. Raggiunta Forcella del Marmol, i soccorritori sono stati avvisati dalla Centrale che degli escursionisti con opportuna attrezzatura erano sopraggiunti al bivacco e, trovandoli in difficoltà, si erano offerti di riaccompagnare a valle i due giovani. La squadra è quindi rientrata a piedi al Rifugio Bianchet, recuperata in fuoristrada da un soccorritore, mentre i ragazzi aiutati dagli altri escursionisti sono tornati al Rifugio Settimo Alpini, dove sono stati poi ricontattati dalla Centrale. Ricordiamo che in quota, soprattutto nei versanti esposti a nord, permangono situazioni invernali con copiosi accumuli di neve, sono di conseguenzanecessari abbigliamento, calzature e attrezzatura adeguati, nonché capacità specifiche di movimentazione.
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