2025

Sant'Anna d'Alfaedo (VR), 13 - 01 - 25
Sono in corso da ieri sera nella zona di Ceredo le ricerche di un cinquantenne del posto, non rientrato dalla consueta passeggiata con il proprio cane. Oreste, classe '74, è uscito nel pomeriggio per una camminata lungo l'itinerario che segue ogni giorno senza però rientrare. Alle 22.20 circa è stato richiesto l'intervento del Soccorso alpino di Verona, che ha inviato le proprie squadre per avviare la perlustrazione nelle zone indicate. Sul posto Carabinieri, Vigili del fuoco, Protezione Civile. Questa mattina sono presenti soccorritori provenienti da tutta la Delegazione Prealpi Venete del Cnsas, dalla Valle d'Aosta è in arrivo un'unità cinofila molecolare ed è stato richiesto l'intervento dei droni della Delegazione Dolomiti Bellunesi. Oreste è solito partire da casa poco a nord del centro di Ceredo verso località Tortellar, poi Laita, Ledro e rientro a Ceredo.
 
Oreste è alto 1.80 per un'ottantina di chili. Al momento di uscire di casa indossava una giacca a vento nera a strisce arancioni, pantaloni scuri e un berretto di lana scuro. Al guinzaglio aveva Giulio, un meticcio nero di piccola taglia, anche lui non rientrato a casa. 
Chiunque avesse potuto incrociarlo ieri, anche in zone diverse, o avesse sue notizie è vivamente pregato di contattare i Carabinieri.
 
Barbarano Vicentino (VI), 12 - 01 - 25
Alle 15.30 circa la Centrale del 118 di Vicenza ha attivato il Soccorso alpino di Padova, per un giovane freeclimber bolognese volato nella Falesia di Barbarano Vicentino. Il ventenne di Mordano, che stava arrampicando con un gruppo di amici, era caduto al secondo tiro di una via, finendo sulla cengia sottostante e sbattendo la schiena. Una decina di soccorritori, tra i quali l'infermiera di Stazione, hanno raggiunto la sommità della parete e sono scesi dall'alto. Raggiunto il ragazzo, gli hanno prestato le prime cure, lo hanno stabilizzato e imbarellato, per poi calarlo una quindicina di metri fino a terra. Trasportata a spalla, la barella è stata poi trasferita nell'ambulanza, partita in direzione dell'ospedale di Vicenza.
San Pietro di Cadore (BL), 12 - 01 - 25
Attorno alle 11.30 il compagno di un iceclimber ha chiamato la Centrale del 118, poiché l'amico era precipitato da una cascata di ghiaccio. Dopo aver appurato che il luogo non era nel territorio di Sappada, come da prima informazione, bensì a San Pietro di Cadore, sul posto sono stati inviati l'elicottero del Suem di Pieve di Cadore e una squadra del Soccorso alpino della Val Comelico, subito salita dove si trovava il 37enne di Pordenone, che aveva riportato un sospetto trauma alla colonna. L'uomo, quasi in cima alla cascata delle 3 grazie era infatti volato e il chiodo su cui si teneva aveva ceduto facendolo arrivare sul sottostante terrazzino. Visionato dal personale medico e dal tecnico di elisoccorso, l'uomo è stato imbarellato e issato a bordo con un verricello di 40 metri, con il supporto dei soccorritori, per essere trasportato all'ospedale di Belluno.
Malcesine (VR), 11 - 01 - 25
Attorno alle 13.40 l'elicottero di Verona emergenza è decollato in direzione del versante occidentale del Monte Baldo per uno scalatore caduto dallo Spigolo Bianco. Un 50enne di Mirano (VE), che stava facendo sicura alla compagna prima di cordata, era infatti volato per alcuni metri dopo che si era staccata la sosta, finendo più sotto tra i cespugli e riportando una sospetta frattura alla caviglia. Individuati a metà dello sperone di 200 metri su cui si sviluppa la facile via, in due rotazioni il tecnico di elisoccorso li ha recuperati con un verricello di 15 metri, prima l'uomo e poi la donna, per trasportarli all'ospedale di Peschiera.
Belluno, 11 - 01 - 25
Verso le 13.10 la compagna di un escursionista, salito in solitaria sul Monte Serva, ha chiamato la Centrale del 118 preoccupata, poiché non riusciva più a parlare con lui. Partito dalla macchina verso le 11, il 47enne di Padova le aveva mandato delle foto dalla cima poco prima delle 13, salvo poi non rispondere più alle sue chiamate passati pochi minuti. La donna, che gli aveva inviato allora dei messaggi whatsapp ricevendone in cambio uno incomprensibile, mentre il telefono suonava libero senza che lui rispondesse, temeva potesse essergli successo qualcosa. Messa in contatto con il Soccorso alpino di Belluno, competente per territorio, è stato tentato nuovamente, invano, di parlare con l'uomo. Da Belluno è quindi decollato Falco 2 per effettuare una ricognizione della parte sommitale del Monte. Fortunatamente poco dopo, il Soccorso alpino di Belluno avvertiva di essere stato richiamato dell'escursionista stesso, che stava scendendo in autonomia e che non aveva alcun problema. L'allarme è quindi cessato.
Vallada Agordina (BL), 11 - 01 - 25
Passate da poco le 9, la Centrale del 118 è stata attivata per un cacciatore infortunatosi durante le operazioni di recupero di un cervo appena abbattuto. Padre e due figli del posto stavano infatti trascinando l'animale lungo un canalone nel territorio di Vallada Agordina, quando la corda si era rotta e uno dei figli era caduto a terra sbattendo la testa su un masso. Ricevute le coordinate del punto, l'elicottero Falco 2 ha individuato il luogo e sbarcato in hovering nelle vicinanze equipe medica e tecnico di elisoccorso, che hanno prestato le prime cure al 25enne di Vallada Agordina (BL), a seguito del probabile trauma cranico riportato. Issato a bordo con un verricello di 10 metri, l'infortunato è stato trasportato all'ospedale di Belluno.
 
Borgo Chiesanuova (VR), 06 - 01 - 25
Il Soccorso alpino di Verona è stato attivato ieri nel pomeriggio, per tre escursionisti in difficoltà sui Monti Lessini, poiché, calato il buio e a causa delle forti raffiche di vento, non erano più in grado di procedere autonomamente. I tre, un 25enne di Bergantino (RO), un 32enne di Badia Polesine (RO) e una 25enne di Borgo Mantovano (MN), che si trovavano nelle vicinanze della pista di fondo che va da Bocca di Selva a Passo Fittanze, sono stati raggiunti in quad da una squadra in località Pozza Nera, sotto al Monte Sparavieri, e riaccompagnati alla propria macchina. L'intervento si è concluso alle 21 circa. 
Canale d'Agordo (BL), 05 - 01 - 25
Dopo essere scivolato riportando alcune escoriazioni nel tentativo di raggiungere il Rifugio Rosetta, ormai buio e in prossimità di un crepaccio, verso le 16.30 un 21enne di Schio ha contattato la Centrale del 118 chiedendo aiuto. L'escursionista aveva completato la Ferrata Bover Lugli al Cimon della Pala, toccato il Bivacco Fiamme Gialle e il Passo del Travignolo, a ovest della Cima del Nuvolo, con l'idea di proseguire dalla Val dei Cantoni, quando nella discesa si era fatto male. Fornite le coordinate della posizione all'equipaggio dell'elicottero del Suem di Pieve di Cadore, il ragazzo è stato velocemente individuato anche grazie ai suoi segnali di luce. Sbarcato con un verricello di 20 metri, il tecnico di elisoccorso lo ha assicurato a sé ed entrambi sono poi stati issati a bordo. Il giovane è stato trasportato all'ospedale di Agordo. Pronta a intervenire in piazzola in supporto alle operazioni una squadra del Soccorso alpino della Val Biois. 
Chies d'Alpago (BL), 04 - 01 - 25
Si è concluso poco prima delle 20 l'impegnativo intervento di recupero di tre giovani escursionisti infortunati, finiti in un ripido canale, oltre 200 metri sotto la cresta del Monte Pianina, dove si snoda l'itinerario dell'Alta Via numero 7, che i tre stavano percorrendo. Alle 16.30 la Centrale del 118 è stata attivata da uno dei ragazzi che, probabilmente in stato confusionale, diceva di essere scivolato con i due amici nella zona di Cima Vacche, dando indicazioni distanti rispetto alla loro reale posizione. Decollato da Belluno, Falco 2 ha iniziato una lunga ricognizione prima di riuscire a individuare i tre giovani, che avrebbero dovuto imboccare il sentiero di discesa da Forcella Grava Piana e invece - non si sa se sbagliando o se per la rottura di un cornicione sotto i loro piedi - erano ruzzolati nello stretto e ripido canale tra il Monte Pianina e il Sestier. Erano feriti, distanti tra di loro e sul bordo di salti di roccia. Con un verricello di 60 metri, il tecnico di elisoccorso è stato calato dal ragazzo che si trovava più basso, un ventenne di Pordenone, issato a bordo e portato al campo base a Casera Pian de le Stele, per essere affidato all'equipe medica. Risalito per provvedere al recupero del secondo, l'equipaggio si è trovato però a far fronte a una situazione rischiosa: dagli zaini apertisi durante la caduta era fuoriuscito un grande telo di plastica che si alzava pericolosamente, durante i tentativi di avvicinamento. Dopo aver cercato inutilmente con il flusso del rotore di farlo spostare, Falco 2 è rientrato lasciando sul posto il proprio tecnico di elisoccorso, mentre una squadra di una decina di soccorritori della Stazione dell'Alpago si preparava per un eventuale trasporto in quota. Fallito il successivo avvicinamento da parte dell'eliambulanza di Pieve di Cadore, è stato poi richiesto l'intervento dell'elicottero di Trento, che ha preso a bordo anche il tecnico di elisoccorso bellunese. Non è stato semplice riuscire a gestire i movimenti pericolosi del telo, che nel frattempo si era spostato più in basso, finché il ragazzo bloccato in alto nel canale è riuscito ad afferrarlo e a ripiegarlo. I due giovani, un ventenne di Pieve di Soligo (TV) e un 19enne di Cologna Veneta (VR), sono infine stati recuperati dal tecnico di elisoccorso trentino, sbarcato con il verricello in due rotazioni, e trasportati con possibili politraumi direttamente al Santa Chiara. Il primo giovane, sempre con sospetti traumi, è invece ricoverato al San Martino di Belluno. 
Asiago (VI), 04 - 01 - 25
Attorno alle 17 il Soccorso alpino di Asiago è stato attivato per tre escursionisti trevigiani infreddoliti, lungo il tragitto innevato verso il bivacco in zona Campilussi. I due zii - un 33enne di Maser e un 45enne di Montebelluna - e il loro nipote diciassettenne erano partiti questa mattina alle 10.30 da Campomulo con l'intenzione di raggiungere la struttura e bivaccare. Durante la camminata però si sono attardati e il ragazzo ha iniziato a lamentare freddo, soprattutto ai piedi. I due adulti hanno quindi deciso di non procedere oltre e si sono fermati in prossimità della Chiesetta del Lozze, per chiedere aiuto nel rientro. Indirizzati dai soccorritori verso un punto più agevole per il recupero, i tre si sono incamminati verso il Rifugio Moline, dove si sono dirette due squadre partite in motoslitta da Campomulo. Una volta raggiunti, i soccorritori hanno imbarcato zii e nipote, che era fortunatamente solo molto infreddolito, e li hanno riaccompagnati alla loro auto alle 19 circa.
Cortina d'Ampezzo (BL), 04 - 01 - 24
Cercando di riprendere un guanto che gli era caduto, un escursionista è precipitato per una ventina di metri dalla Ferrata del Col dei Bos, ruzzolando sul ghiaione sottostante. A dare l'allarme attorno alle 9.30 la compagna che si trovava con lui al momento dell'incidente, avvenuto non distante dall'attacco del percorso attrezzato. Dalle prime informazioni, il 50enne di Padova - che aveva una corda con sé - perso l'oggetto aveva iniziato a calarsi, dopo essersi assicurato a uno spuntone di roccia, quando la corda si è all'improvviso sfilata e lui è volato. Dalle coordinate ricevute, l'elicottero ha individuato il luogo dove si trovava e ha sbarcato con il verricello il tecnico di elisoccorso e l'equipe medica, che hanno prestato le prime cure all'uomo a seguito dei possibili traumi riportati alla testa e al bacino. Caricato in barella, l'infortunato è stato recuperato con la stessa modalità, per poi essere trasportato all'ospedale di Treviso. 
Bardolino (VR), 03 - 01 - 25
Attorno alle 11.40 l'elicottero di Verona emergenza è decollato in direzione della Rocca di Bardolino, dove si era infortunata una coppia di escursionisti. Percorrendo il sentiero, l'uomo e la donna di Mantova, entrambi 50enni, erano infatti scivolati da un salto di roccia di sette metri, finendo nella boscaglia sottostante che ne aveva attutito la caduta. Individuati dall'equipaggio anche grazie alla loro segnalazione - sventolavano il telo termico - i due escursionisti sono stati raggiunti dal tecnico di elisoccorso e dal medico, sbarcati con un verricello di 30 metri. Entrambi avevano riportato un sospetto trauma a una caviglia. Issati a bordo in due rotazioni, e visitati una seconda volta al campo base, sono poi stati trasportati a Borgo Trento. 
Cortina d'Ampezzo (BL), 03 - 01- 25
Sono in corso le operazioni di bonifica di un accumulo di neve artificiale staccatosi dalla cima della pista Labirinti in Tofana, chiusa al pubblico, e sceso per tutta la lunghezza. A innescare il distacco potrebbero essere stati alcuni sciatori, le cause sono al vaglio. Al momento una decina di soccorritori di Cortina e della Guardia di finanza, con tre unità cinofile, sta procedendo alla bonifica della superficie. Sul posto anche l'elicottero del Suem di Pieve di Cadore, rientrato in base. Ad ora non mancano persone all'appello. 
San Vito di Cadore (BL), 01 - 01 - 25
Si è concluso attorno alle 23.30 della notte di San Silvestro il complesso recupero di tre giovani alpinisti, rimasti bloccati in parete sui Lastoni di Formin, dopo aver sbagliato la linea di calata. I tre, due ragazzi di 24 e 21 anni di Padova, e una 21enne di Vigonza (PD), al momento di scendere in doppia dopo aver scalato la via Re Artù, notando un cordino che non c'entrava però con la via di rientro, avevano iniziato a calarsi, finendo bloccati in due 60 metri sotto la cima, il terzo una ventina di metri più basso ancora. Attivata la Centrale del 118 verso le 17.40, è stato chiesto l'invio dell'elicottero di Trento abilitato per il volo notturno, che ha imbarcato un tecnico di San Vito di Cadore per un eventuale primo supporto alle operazioni. Arrivati vicino alla parete, è stata però subito evidente la difficoltà del recupero: dopo aver tentato invano da diverse altezze di avvicinarsi sulla verticale al punto strapiombante dove si trovavano i tre, l'elicottero ha sbarcato il soccorritore bellunese e il proprio tecnico di elisoccorso in vetta, a 2.630 metri di quota, per volare a valle e caricare a bordo una squadra di 4 soccorritori. Imbarcato il proprio tecnico, l'elicottero è poi rientrato. Con una temperatura di diversi gradi sotto lo zero, i soccorritori hanno attrezzato la calata, per poi far scendere uno di loro un'ottantina di metri, a raggiungere l'alpinista più distante. Una volta agganciato a sé, il tecnico è stato issato dove si trovavano gli altri due, che sono stati assicurati a lui. Tutti e quattro assieme sono infine stati sollevati sulla cima, dove un ragazzo e, soprattutto, la ragazza che tremava dal freddo, sono stati dotati di piumini e giacche a vento. Poiché l'elicottero di Trento era impegnato in un'altra missione, la squadra ha deciso di intraprendere la discesa verso valle assieme ai tre giovani lungo la via normale. Raggiunto un ampio spiazzo dove era possibile atterrare, l'elicottero di Treviso emergenza ha provveduto al recupero dei tre ragazzi e successivamente dei soccorritori. Trasportati al Campo sportivo, dove il resto della Stazione ha gestito le fasi finali dell'intervento, le condizioni dei ragazzi, in leggera ipotermia, sono state valutate dal medico dell'equipaggio prima di tornare in base. 
Pieve del Grappa (TV), 31 - 12 - 24
Questa mattina verso le 8.10 il Soccorso alpino della Pedemontana del Grappa è stato attivato per un uomo colto da malore, mentre percorreva la strada forestale del Cogolo con un amico a circa 870 metri di quota. L'86enne di Galliera Veneta (PD), rimasto più indietro rispetto al compagno, era stato trovato riverso a terra dall'amico che non lo vedeva arrivare ed era tornato sui suoi passi, lanciando l'allarme. Purtroppo il personale medico del Suem di Crespano arrivato a piedi sul posto, non ha potuto far altro che constatare il decesso dell'anziano. Una squadra di soccorritori, avvicinatisi con il quad, ricomposta la salma, la ha imbarellata e trasportata a valle, per poi affidarla ai Carabinieri e al carro funebre. 
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