RELAZIONE ATTIVITA' OPERATIVA E FORMATIVA 2023
Ai sensi della Legge n. 74/01, della Legge n. 289/02, Legge n. 26/11, della Legge n. 126/20 e della LR n.11/15.
AREE OPERATIVA

Premessa
In questa relazione analitica non vengono considerati, anche se i relativi numeri sono diventati importanti anche dal punto di vista statistico, tutti gli interventi effettuati dai Servizi di Elisoccorso di Pieve di Cadore, Treviso e Verona in configurazione SAR (presenza del personale CNSAS) in ambiente non ostile ed impervio (zona ad elevata antropizzazione, strade diverse, zone artigianali ed industriali, ambienti di lavoro, ecc.). Sia noto che queste fattispecie operative, svolte in strettissima sinergia con il personale del SUEM 118, hanno ormai raggiunto valori straordinari nelle basi ove è presente il CNSAS-SASV ODV-ETS.
Sono stati, infine, suddivisi gli interventi legati a missioni disposte dalle Centrali Operative del SUEM 118 della Regione del Veneto di cui alla Legge n. 74/2001 e alla nuova Legge 126/2020 e smi, dagli interventi concernenti attività di protezione civile non effettuare a favore di persone.
Il 2023 vede il numero delle persone soccorse arrivare a 1219 unità, a confermare il trend in aumento già verificatosi negli anni precedenti, ma che per il 2023 è leggermente inferiore all'anno 2022, essenzialmente dovuto alla variabilità delle condizioni meteo, che influenzano in modo importante il flusso migratorio verso le terre alte.
L'aumento di fatto è in parte dovuto a un costante aumento degli appassionati frequentatori della montagna, in parte, purtroppo, dovuto alla superficialità delle persone che affrontano la montagna senza preparazione fisica né tantomeno tecnica e/o con attrezzatura non adeguata.
Il fenomeno è legato anche all'idea di una montagna come palestra all'aperto dove mettere alla prova le proprie prestazioni e non piuttosto di un ambiente severo e ostile che non lascia margine all'errore.
1. INTERVENTI e PERSONE SOCCORSE
L'attività operativa svolta nel corso del 2023 dagli Organici del CNSAS Veneto in stretta sinergia operativa con le Centrali Operative del SUEM 118 della Regione del Veneto (Pieve di Cadore, Padova, Treviso, Verona e Vicenza) si è, dunque, attestata alle n. 1219 persone soccorsi nel corso di n. 1095 intervento. Si specifica che gli interventi a carattere sanitario sono stati n. 1054 mentre gli interventi a carattere di Protezione Civile sono stati n. 25, quest'ultimi dovuti essenzialmente all'assistenza alle varie amministrazioni comunali, alle varie Ulss per l'apertura dei campi sportivi per gli approdi notturni e per interventi di carattere veterinario, impegnando l'intesa struttura del SASV ad uno sforzo anorme che ha messo a dura prova i Volontari, che quotidianamente dedicano la loro opera per il ns. sodalizio.


2. DIAGNOSTICA CODICI DI GRAVITA'
Per quanto invece attiene alla diagnostica analitica degli interventi, oltre ai n.460 illesi tratti in salvo (persone in difficoltà a causa diverse o in imminente pericolo di vita), che rappresenta circa il 40.51% del numero complessivo delle persone soccorse nel 2024, percentuale consistente e che non denota nessuna diminuzione rispetto agli anni precedenti.
Difficile a questo punto non concludere che sia in aumento la tendenza ad affrontare la montagna con metodologia irresponsabile e senza un minimo di preparazione fisica, consapevoli forse di poter contare su un efficiente sistema di soccorso.
Gli incidenti in pista si portano a quota 91, in linea con gli anni precedenti, dovuto essenzialmente alla sempre maggiore presenza di turisti sulle ns. bellissime vallate e comprensori.
Per quanto attiene le persone decedute nel 2024 il numero è in leggera salita rispetto agli anni precedenti attestandosi a nr. 61, con un +3,4% rispetto al 2024.
Al riguardo degli esiti mortali il trend dipende in realtà da fattori piuttosto diversi che non sono sempre riconducibili a ragionamenti coerenti con la statistica, tuttavia le attività più coinvolte risultano essere, l’escursionismo, l’alpinismo, Lavoro e non ultimo, i casi di autolesionismo dovuti essenzialmente al disagio sociale, che nell’ultimo quinquennio sono in costante aumento.
3. LE CAUSE DEGLI INFORTUNI E LE ATTIVITA' COINVOLTE
Si constata per il 2024, come le cause ascrivibili alla mancata preparazione fisica e psicofisica, la perdita dell’orientamento e l’incapacità, i ritardi siano leggermente in aumento rispetto al 2023, attestandosi a 30% dei soccorsi, rispetto al 29.3 % del 2023, come pure il “malore”, da addebitarsi a diverse cause e la scarsa preparazione fisica, che si attestano al 11.80 %, con un aumento di +0,10%
Tra le cause, “caduta” e “scivolata” raggiungono complessivamente il 33.7%. dato leggermente in calo rispetto al 2023 di -1,30%, il trend dell’ultimo quinquennio è in leggera diminuzione, ma che mantiene un valore molto alto nel totale degli interventi; per maggiori dettagli si rimanda ai grafici allegati alla presente relazione.
Per quanto attiene le attività, l’escursionismo, spicca su tutte le altre attività coinvolte con il 55.70% di persone soccorse, segue lo sci in pista 7,4% e le ferrate al 5,50%, quest’ultime in calo rispetto al 2023 di -1.90%, anche l’attività di Mountain Bike e E-Bike si attesta ai valori simili agli anni precedenti con un 4.50%, il parapendio, attività sportiva in forte sviluppo soprattutto nella fascia delle Prealpi Venete con un 2.30%, ed a seguire le altre attività.
Si vuole specificare che nelle tabelle allegate alla presente relazione, vi sono alcune voci identificate con “Altro”, all’interno di tali descrizioni, vi sono tutte le attività non codificate ai fini statistici, ma che impegnano la struttura Soccorso Alpino in più fronti, essenzialmente per problematiche dovute al disagio sociale ed alle conseguenti variegate forme di autolesionismo e allontanamento volontario, oltre ad altre attività di carattere minore.
Per quanto attiene l’attività lavoro, il dato rimane pressoché invariato rispetto al 2023 attestandosi al 1.10, tra le attività maggiormente interessate vi è l’attività di legnatico e manutenzione del verde, forse dovuto alla saltuarietà di chi svolge tale compito, non sicuramente ascrivibile alle ditte specializzate del settore, ma al privato cittadino che saltuariamente svolge tale compito.
4. NAZIONALITA' DELLE PERSONE SOCCORSE e STATO ASSICURATIVO
Altri dati che rivestono un rilievo statistico anche alla luce della Legge Regionale n. 11/15 ed il fatto che la stessa imponga che tutti gli interventi di carattere non sanitario siano di tipo oneroso, sono rappresentati dallo stato assicurativo delle persone soccorse.
Anche nel 2024 la percentuale riscontrata di persone soccorse coperte da una assicurazione si è rivelata estremamente bassa, circa il 96,4 % delle persone soccorse NON dispone di una assicurazione propria che copra le spese di recupero, che testimonia, ancora una volta, come non venga percepita la necessità, ma soprattutto l’utilità, di una polizza che copra le spese in caso di incidente.
Risulta pertanto necessario per il futuro, incrementare ulteriormente l’attività di formazione/informazione degli utenti allo scopo anche di diminuire i rilevanti costi sociali che gli interventi di soccorso comportano.
Per quanto riguarda le nazionalità, gli italiani rappresentano circa il 70.30 % degli interventi totali, dato in netta diminuzione rispetto al 2023 di circa -4.60%, mentre il rimanente 29.70 % del totale, dato in aumento rispetto al 2023 di circa +5.60 %, è suddiviso tra una quarantina di nazionalità tra le quali, in ordine di graduatoria abbiamo Germania, Stati Uniti, Polonia, Repubblica Ceca, Francia, Austria, Belgio, Paesi Bassi Olanda, Spagna, Gran Bretagna Regio Unito, Romania, Slovenia, Cina, Slovacchia, Danimarca, Svizzera, Russia, Australia e altre a seguire.
Si specifica che rispetto all’anno 2023, abbiamo avuto un incremento di nazionalità che hanno frequentato il ns. territorio, passando dalle n.45 del 2023 alle n.48 del 2024.
5. RICERCA E SOCCORSO PERSONE DISPERSE
Nel 2024 si sono registrati n. 66 eventi di ricerca, circa il +10.1 % rispetto al 2023, con n. 73 persone soccorse, dato in crescita rispetto all’anno precedente.
Nella maggioranza dei casi gli eventi si sono risolti nella giornata della chiamata, tranne per alcuni casi che hanno comunque duramente impiegato la struttura della scrivente organizzazione, in ordine alla pianificazione e alla gestione delle operazioni, considerato l'importante concorso di volontari e di mezzi aerei impiegati su terreni particolarmente ostili, il tutto in stretta sinergia con il Servizio Sanitario Regionale e la Direzione Protezione Civile e Polizia Locale Regionale con gli altri apparati dello Stato.
6. VOLONTARI IMPEGNATI A TERRA E IN VOLO
Con le premesse di questa analisi, si deve di necessità registrare il lavoro encomiabile effettuato dal personale del CNSAS-SASV ODV-ETS delle n. 27 Stazioni presenti in Veneto, le cui relative missioni di soccorso hanno visto l'impiego di n. 4.375 Volontari con una media di circa n. 6,98 Volontario/Intervento per un totale di 15’820 ore/uomo.
Il supporto fornito dagli elicotteri dei vari SUEM 118 e, in misura minore dalla Protezione Civile, Ditte private convenzionate, GdF, VVF, Aiut Alpin Dolomites è ormai un valore irrinunciabile per l’efficacia delle missioni che, nel 2024 sono state complessivamente nr. 467 su un totale di nr. 1081 interventi pari al 48,74%.
Si specifica che nel periodo dal 06 luglio al 29 settembre 2024 sono state attivate la basi sperimentali in configurazione SAR di Belluno e Padova; la base di Padova in particolare aveva come regola d’ingaggio l’attivazione esclusiva per ambiente impervio solo nel caso in cui tutti gli altri elicotteri regionali fossero già stati impegnati; si riporta di seguito tabella riassuntiva delle varie Basi Hems/Sar.

Occorre tener presente che l'impiego dell'elicottero non può comunque prescindere dalla presenza delle squadre a terra, sia per risolvere tutti gli interventi dove il mezzo non può intervenire, mediamente circa il 55/60 % degli interventi, sia perché le squadre a terra vengono movimentate anche in caso di intervento aereo per il quale rappresentano l'insostituibile riferimento a terra per ogni problema legato all'individuazione del luogo, degli ostacoli alla navigazione aerea, al recupero dei compagni di escursione, ecc.
7. ATTIVITA' FORMATIVA-ADDESTRATIVA
Il prospetto riprodotto di seguito è la sintesi delle tabelle esplicative relative alla complessiva attività di formazione effettuata dalle varie strutture del CNSAS Veneto (Delegazioni, Stazioni, ecc.) a livello locale, provinciale, regionale e nazionale, così come previsto dalla vigente Convenzione tra Regione del Veneto e CNSAS Veneto.
Dall'analisi delle stesse emerge in modo inequivocabile lo sforzo sostenuto dal personale del CNSAS VENETO per garantire e raggiungere un livello di efficienza ed efficacia sempre maggiore nell'attività di soccorso reale, dando applicazione a quanto disposto dalla Legge n. 74/2001, dalla nuova Legge 126/2020 e LR11/2015 e ai conseguenti piani formativi approvati a livello nazionale e regionale.
La tabella di sintesi sotto espressa conferma, infatti, quanto detto.

Un'attività che è indice dello sforzo prodotto dall'intera struttura sia nella formazione tout court sia nell'attività di istituzionalizzazione del CNSAS VENETO nei rapporti con gli EE.LL. e con le PP.AA. nel genere.
Il numero degli eventi complessivamente svolti nel 2024 è pari a n. 1591 e le n. 11'541 presenze dei Volontari CNSAS-SASV testimoniano in modo oggettivo quanto testato affermato e denotano una presenza media alle singole attività di n. 6,98 Volontari/Evento.
Si può altresì affermare che nel 2024 ogni volontario ha mediamente partecipato a circa 15,00 ore di attività formativa-additiva per ogni evento reale di soccorso svolto, per un totale di circa 112'422 h di Formazione/Addestramento.
8. CONCLUSIONI
Per quando non espressamente specificato si farà riferimento ai grafici in allegato.









RELAZIONE ATTIVITA' OPERATIVA E FORMATIVA 2023
Ai sensi della Legge n. 74/01, della Legge n. 289/02, Legge n. 26/11, della Legge n. 126/20 e della L.R. n.11/15.
AREE OPERATIVE

Premessa
In questa relazione analitica non vengono considerati, anche se i relativi numeri sono diventati importanti anche dal punto di vista statistico, tutti gli interventi effettuati dai Servizi di Elisoccorso di Pieve di Cadore, Treviso e Verona in configurazione S.A.R. (presenza del personale CNSAS) in ambiente non ostile ed impervio (zone ad elevata antropizzazione, strade diverse, zone artigianali ed industriali, ambienti di lavoro, ecc.). Sia noto che queste fattispecie operative, svolte in strettissima sinergia con il personale del SUEM 118, hanno ormai raggiunto valori straordinari nelle basi ove è presente il CNSAS-SASV ODV-ETS.
Sono stati, infine, suddivisi gli interventi legati a missioni disposte dalle Centrali Operative del SUEM 118 della Regione del Veneto di cui alla Legge n. 74/2001 e alla nuova Legge 126/2020 e s.m.i., dagli interventi concernenti attività di protezione civile non effettuata a favore di persone.
Il 2023 vede il numero delle persone soccorse arrivare a 1219 unità, a confermare il trend in aumento già verificatosi negli anni precedenti, ma che per il 2023 è leggermente inferiore all’anno 2022, essenzialmente dovuto alla variabilità delle condizioni meteo, che influenzano in modo importante il flusso migratorio verso le terre alte.
L’aumento di fatto è in parte dovuto a un costante aumento degli appassionati frequentatori della montagna, in parte, purtroppo, dovuto alla superficialità delle persone che affrontano la montagna senza preparazione fisica né tantomeno tecnica e/o con attrezzatura non adeguata.
Il fenomeno è legato anche all’idea di una montagna come palestra all’aperto dove mettere alla prova le proprie prestazioni e non piuttosto di un ambiente severo e ostile che non lascia margine all’errore.
1. INTERVENTI e PERSONE SOCCORSE
L'attività operativa svolta nel corso del 2023 dagli Organici del CNSAS Veneto in stretta sinergia operativa con le Centrali Operative del SUEM 118 della Regione del Veneto (Pieve di Cadore, Padova, Treviso, Verona e Vicenza) si è, dunque, attestata alle n. 1219 persone soccorse nel corso di n. 1095 interventi. Si specifica che gli interventi a carattere sanitario sono stati n. 1054 mentre gli interventi a carattere di Protezione Civile sono stati n. 25, quest’ultimi dovuti essenzialmente all’assistenza alle varie amministrazioni comunali, alle varie Ulss per l’apertura dei campi sportivi per gli approdi notturni e per interventi di carattere veterinario, impegnando l’intesa struttura del SASV ad uno sforzo abnorme che ha messo a dura prova i Volontari, che quotidianamente dedicano la loro opera per il ns. sodalizio.


2. DIAGNOSTICA CODICI DI GRAVITA'
Per quanto invece attiene alla diagnostica analitica degli interventi, oltre ai n.532 illesi tratti in salvo (persone in difficoltà a causa diverse o in imminente pericolo di vita), che rappresenta circa il 43.7% del numero complessivo delle persone soccorse nel 2023, percentuale consistente e che non denota nessuna diminuzione rispetto agli anni precedenti. Difficile a questo punto non concludere che sia in aumento la tendenza ad affrontare la montagna con metodologia irresponsabile e senza un minimo di preparazione fisica, consapevoli forse di poter contare su un efficiente sistema di soccorso. Gli incidenti in pista si portano a quota 98, in costante aumento rispetto agli anni precedenti, dovuto essenzialmente alla sempre maggiore presenza di turisti sulle ns. bellissime vallate e comprensori. Per quanto attiene le persone decedute nel 2023 il numero è sceso rispetto agli anni precedenti attestandosi a nr. 59, con un -15.71 % rispetto al 2022. 2024.03.07_Statistica anno 2023 _ ab_R.1 pag. 5 di 19 Al riguardo degli esiti mortali il trend dipende in realtà da fattori piuttosto diversi che non sono sempre riconducibili a ragionamenti coerenti con la statistica, tuttavia le attività più coinvolte risultano essere, l’escursionismo, l’alpinismo, Lavoro e non ultimo, i casi di autolesionismo dovuti essenzialmente al disagio sociale, che nell’ultimo quinquennio sono in costante aumento.
3. LE CAUSE DEGLI INFORTUNI E LE ATTIVITA' COINVOLTE
Si constata per il 2023, come le cause ascrivibili alla mancata preparazione fisica e psicofisica, la perdita dell’orientamento e l’incapacità, i ritardi siano leggermente in aumento rispetto al 2022, attestandosi a 29.30 % dei soccorsi, rispetto al 28.4 % del 2022, come pure il “malore”, da addebitarsi a diverse cause e la scarsa preparazione fisica, che si attestano al 11.70 %, con un aumento di +0,20% Tra le cause, “caduta” e “scivolata” raggiungono complessivamente il 35.00%. dato leggermente in calo rispetto al 2022 di -1,20%, il trend dell’ultimo quinquennio è in leggera diminuzione, ma che mantiene un valore molto alto nel totale degli interventi; per maggiori dettagli si rimanda ai grafici allegati alla presente relazione. Per quanto attiene le attività, l’escursionismo, spicca su tutte le altre attività coinvolte con il 46.30% di persone soccorse, segue lo sci in pista a parimerito con le ferrate al 7,50%, quest’ultime in netto aumento rispetto al 2022 di +1.60%, anche l’attività di Mountain Bike e E- Bike si attesta ai valori degli anni precedenti con un 5.50%, il parapendio, attività sportiva in forte crescita soprattutto nella fascia delle Prealpi Venete con un 4.80%, ed a seguire le altre attività. Si vuole specificare che nelle tabelle allegate alla presente relazione, vi sono alcune voci identificate con “Altro” , all’interno di tali descrizioni, vi sono tutte le attività non codificate ai fini statistici, ma che impegnano la struttura Soccorso Alpini in più fronti, essenzialmente per problematiche dovute al disagio sociale ed alle conseguenti variegate forme di autolesionismo e allontanamento volontario, oltre ad altre attività di carattere minore. Per quanto attiene l’attività lavoro, il dato rimane pressoché invariato rispetto al 2022 attestandosi al 1.90, tra le attività maggiormente interessate vi è l’attività di legnatico e manutenzione del verde, forse dovuto alla saltuarietà di chi svolge tale compito, non sicuramente ascrivibile alle ditte specializzate del settore, ma al privato cittadino che saltuariamente svolge tale compito.
4. NAZIONALITA' DELLE PERSONE SOCCORSE e STATO ASSICURATIVO
Altri dati che rivestono un rilievo statistico anche alla luce della Legge Regionale n. 11/15 ed il fatto che la stessa imponga che tutti gli interventi di carattere non sanitario siano di tipo oneroso, sono rappresentati dallo stato assicurativo delle persone soccorse. Anche nel 2023 la percentuale riscontrata di persone soccorse coperte da una assicurazione si è rivelata estremamente bassa, circa il 92,7 % delle persone soccorse NON dispone di una assicurazione propria che copra le spese di recupero, che testimonia, ancora una volta, come non venga percepita la necessità, ma soprattutto l’utilità, di una polizza che copra le spese in caso di incidente. Risulta pertanto necessario per il futuro, incrementare ulteriormente l’attività di formazione/informazione degli utenti allo scopo anche di diminuire i rilevanti costi sociali che gli interventi di soccorso comportano. Per quanto riguarda le nazionalità, gli italiani rappresentano circa il 73.30 % degli interventi totali, dato in netta diminuzione rispetto al 2022 di circa -7.60%, mentre il rimanente 26.70 % del totale, dato in aumento rispetto al 2022 di circa +7.60 %, è suddiviso tra una 2024.03.07_Statistica anno 2023 _ ab_R.1 pag. 6 di 19 quarantina di nazionalità tra le quali, in ordine di graduatoria abbiamo Germania, Stati Uniti, Polonia, Repubblica Ceca, Francia, Austria, Belgio, Paesi Bassi Olanda, Spagna, Gran Bretagna Regio Unito, Romania, Slovenia, Cina, Slovacchia, Danimarca, Svizzera, Russia, Australia e altre a seguire. Si specifica che rispetto all’anno 2022, abbiamo avuto un incremento di nazionalità che hanno frequentato il ns. territorio, passando dalle n.37 del 2022 alle n.45 del 2023.
5. RICERCA E SOCCORSO PERSONE DISPERSE
Nel 2023 si sono registrati n. 56 eventi di ricerca, circa il +34.1 % rispetto al 2022, con n. 56 persone soccorse, dato in netto calo rispetto all’anno precedente. Nella maggioranza dei casi gli eventi si sono risolti nella giornata della chiamata, tranne per alcuni casi che hanno comunque duramente impiegato la struttura della scrivente organizzazione, in ordine alla pianificazione e alla gestione delle operazioni, considerato l'importante concorso di volontari e di mezzi aerei impiegati su terreni particolarmente ostili, il tutto in stretta sinergia con il Servizio Sanitario Regionale e la Direzione Protezione Civile e Polizia Locale Regionale con gli altri apparati dello Stato.
6. VOLONTARI IMPEGNATI A TERRA E IN VOLO
Con le premesse di questa analisi, si deve di necessità registrare il lavoro encomiabile effettuato dal personale del CNSAS-SASV ODV-ETS delle n. 28 Stazioni presenti in Veneto, le cui relative missioni di soccorso hanno visto l'impiego di n. 5’131 Volontari con una media di circa n. 4,69 Volontario/Intervento per un totale di 15’599 ore/uomo. Il supporto fornito dagli elicotteri dei vari SUEM 118 e, in misura minore dalla Protezione Civile, Ditte private convenzionate, GdF, VVF, Aiut Alpin Dolomites è ormai un valore irrinunciabile per l’efficacia delle missioni che, nel 2023 sono state complessivamente nr. 445 su un totale di nr. 1095 interventi pari al 40,64%. Si specifica che l’elicottero sperimentale aggiuntivo, posto in essere nell’area di Belluno nel periodo dal 15 luglio al 15 settembre 2023, ha evidenziato un notevole impegno durante il periodo di prova, con n. 57 missioni CNSAS e n.94 Hems, si riporta di seguito tabella riassuntiva delle varie Basi Hems/Sar.

Occorre tener presente che l’impiego dell’elicottero non può comunque prescindere dalla presenza delle squadre a terra, sia per risolvere tutti gli interventi dove il mezzo non può intervenire, mediamente circa il 57/60 % degli interventi, sia perché le squadre a terra vengono movimentate anche in caso di intervento aereo per il quale rappresentano l’insostituibile riferimento a terra per ogni problema legato all’individuazione del luogo, degli ostacoli alla navigazione aerea, al recupero dei compagni di escursione, ecc.
7. ATTIVITA’ FORMATIVA-ADDESTRATIVA
Il prospetto riprodotto di seguito è la sintesi delle tabelle esplicative relative alla complessiva attività di formazione effettuata dalle varie strutture del CNSAS Veneto 2024.03.07_Statistica anno 2023 _ ab_R.1 pag. 7 di 19 (Delegazioni, Stazioni, ecc.) a livello locale, provinciale, regionale e nazionale, così come previsto dalla vigente Convenzione tra Regione del Veneto e CNSAS Veneto. Dall’analisi delle stesse emerge in modo inequivocabile lo sforzo sostenuto dal personale del CNSAS VENETO per garantire e raggiungere un livello di efficienza ed efficacia sempre maggiore nell’attività di soccorso reale, dando applicazione a quanto disposto dalla Legge n. 74/2001, dalla nuova Legge 126/2020 e L.R. 11/2015 e ai conseguenti piani formativi approvati a livello nazionale e regionale. La tabella di sintesi sotto espressa conferma, infatti, quanto detto.

Un’attività che è indice dello sforzo prodotto dall’intera struttura sia nella formazione tout court sia nell’attività di istituzionalizzazione del CNSAS VENETO nei rapporti con gli EE.LL. e con le PP.AA. in genere. Il numero degli eventi complessivamente svolti nel 2023 è pari a n. 1601 e le n. 11’762 presenze dei Volontari CNSAS-SASV testimoniano in modo oggettivo quanto testé affermato e denotano una presenza media alle singole attività di n. 6,78 Volontari/Evento. Si può altresì affermare che nel 2023 ogni volontario ha mediamente partecipato a circa 14,44 ore di attività formativa-addestrativa per ogni evento reale di soccorso svolto, per un totale di circa 107’179 h di Formazione/Addestramento.
8. CONCLUSIONI
Per quando non espressamente specificato si farà riferimento ai grafici in allegato.
























RELAZIONE ATTIVITA' OPERATIVA E FORMATIVA 2022
Ai sensi della Legge n. 74/01, della Legge n. 289/02, Legge n. 26/11, della Legge n. 126/20 e della L.R. n.11/15.
AREE OPERATIVE

Premessa
In questa relazione analitica non vengono considerati, anche se i relativi numeri sono diventati importanti anche dal punto di vista statistico, tutti gli interventi effettuati dai Servizi di Elisoccorso di Pieve di Cadore, Treviso e Verona in configurazione S.A.R. (presenza del personale CNSAS) in ambiente non ostile ed impervio (zone ad elevata antropizzazione, strade diverse, zone artigianali ed industriali, ambienti di lavoro, ecc.). Sia noto che queste fattispecie operative, svolte in strettissima sinergia con il personale del SUEM 118, hanno ormai raggiunto valori straordinari nelle basi ove è presente il CNSAS-SASV Aps.
Sono stati, infine, suddivisi gli interventi legati a missioni disposte dalle Centrali Operative del SUEM 118 della Regione del Veneto di cui alla Legge n. 74/2001 e alla nuova Legge 126/2020 e s.m.i., dagli interventi concernenti attività di protezione civile non effettuata a favore di persone.
Il 2022 vede il numero delle persone soccorse superare le 1330 unità, a confermare il trend in aumento già verificato nel 2020-2021, dato anomalo considerando le restrizioni dei vari DPCM e Decreti regionali per il contenimento del contagio da SAR CoV2, emanati nel corso del 2020/2021.
L’aumento di fatto è in parte dovuto a un costante aumento degli appassionati frequentatori della montagna, in parte, purtroppo, dovuto alla superficialità delle persone che affrontano la montagna senza preparazione fisica né tantomeno tecnica e/o con attrezzatura non adeguata, non dimenticando il fatto che la montagna è stata vista come area “non contaminata” e per questo presa letteralmente d’assalto dai vari utenti.
Il fenomeno è legato anche all’idea di una montagna come palestra all’aperto dove mettere alla prova le proprie prestazioni e non piuttosto di un ambiente severo e ostile che non lascia margine all’errore.
1. INTERVENTI e PERSONE SOCCORSE
L'attività operativa svolta nel corso del 2022 dagli Organici del CNSAS Veneto in stretta sinergia operativa con le Centrali Operative del SUEM 118 della Regione del Veneto (Pieve di Cadore, Padova, Treviso, Verona e Vicenza) si è, dunque, attestata alle n. 1333 persone soccorse nel corso di n. 1183 interventi.
Si specifica che gli interventi a carattere sanitario sono stati n. 1138 mentre gli interventi a carattere di Protezione Civile sono stati n. 32, quest’ultimi dovuti essenzialmente all’assistenza alle varie amministrazioni comunali, alle varie Ulss per l’apertura dei campi sportivi per gli approdi notturni e per interventi di carattere veterinario, impegnando l’intesa struttura del SASV ad uno sforzo abnorme che ha messo a dura prova i Volontari, che quotidianamente dedicano la loro opera per il ns. sodalizio.

2. DIAGNOSTICA CODICI DI GRAVITA'
Per quanto invece attiene alla diagnostica analitica degli interventi, oltre ai n.569 illesi tratti in salvo (persone in difficoltà a causa diverse o in imminente pericolo di vita), che rappresenta circa il 42.7% del numero complessivo delle persone soccorse nel 2022, percentuale consistente e che non denota nessuna diminuzione rispetto agli anni precedenti.
Difficile a questo punto non concludere che sia in aumento la tendenza ad affrontare la montagna con metodologia irresponsabile e senza un minimo di preparazione fisica, consapevoli forse di poter contare su un efficiente sistema di soccorso.
Gli incidenti in pista si portano a quota 90, in netto aumento rispetto agli anni precedenti, dovuto essenzialmente alla riapertura degli impianti post emergenza da SAR CoV2.
Per quanto attiene le persone decedute nel 2022 il numero è aumento rispetto agli anni precedenti attestandosi a nr. 70 con un +11 % rispetto al 2021.
Al riguardo degli esiti mortali il trend dipende in realtà da fattori piuttosto diversi che non sono sempre riconducibili a ragionamenti coerenti con la statistica, tuttavia le attività più coinvolte risultano essere, l’escursionismo, l’alpinismo, Lavoro e non ultimo, i casi di autolesionismo dovuti essenzialmente al disagio sociale, che nell’ultimo quinquennio sono in costante aumento.
3. LE CAUSE DEGLI INFORTUNI E LE ATTIVITA' COINVOLTE
Si constata per il 2022, come le cause ascrivibili alla mancata preparazione fisica e psicofisica, la perdita dell’orientamento e l’incapacità, i ritardi siano leggermente in calo rispetto al 2021, attestandosi a 28.40 % dei soccorsi, rispetto al 28.8 % del 2021, come pure il “malore”, da addebitarsi a diverse cause e la scarsa preparazione fisica, che si attestano al 11.50 %, con un aumento di +2.20%
Tra le cause, “caduta” e “scivolata” raggiungono complessivamente il 36.20%. pressoché invariato rispetto al 2021, il trend dell’ultimo quinquennio è in leggera diminuzione, ma che mantiene un valore molto alto nel totale degli interventi; per maggiori dettagli si rimanda ai grafici allegati alla presente relazione.
Per quanto attiene le attività, l’escursionismo, spicca su tutte le altre attività coinvolte con il 49.60% di persone soccorse, segue l’alpinismo con un 8.20%, lo sci in pista con un 6.50 %, in netto aumento di ben +4.30% rispetto al 2021, le ferrate con un 5.90%, in netto aumento di ben +2.70% rispetto al 2021, le Mountain Bike e E-Bike con un 5.90%, il parapendio, attività sportiva in forte crescita soprattutto nella fascia delle Prealpi Venete con un 3.80%, ed a seguire le altre attività.
Si vuole specificare che nelle tabelle allegate alla presente relazione, vi sono alcune voci identificate con “Altro”, all’interno di tali descrizioni, vi sono tutte le attività non codificate ai fini statistici, ma che impegnano la struttura Soccorso Alpini in più fronti, essenzialmente per problematiche dovute al disagio sociale ed alle conseguenti variegate forme di autolesionismo e allontanamento volontario, oltre ad altre attività di carattere minore.
Per quanto attiene l’attività lavoro, il dato rimane pressoché invariato rispetto al 2021 attestandosi al 1.80, tra le attività maggiormente interessate vi è l’attività di legnatico e manutenzione del verde, forse dovuto alla saltuarietà di chi svolge tale compito, non sicuramente ascrivibile alle ditte specializzate del settore, ma al privato cittadino che saltuariamente svolge tale compito.
4. NAZIONALITA' DELLE PERSONE SOCCORSE e STATO ASSICURATIVO
Altri dati che rivestono un rilievo statistico anche alla luce della Legge Regionale n. 11/15 ed il fatto che la stessa imponga che tutti gli interventi di carattere non sanitario siano di tipo oneroso, sono rappresentati dallo stato assicurativo delle persone soccorse.
Anche nel 2022 la percentuale riscontrata di persone soccorse coperte da una assicurazione si è rivelata estremamente bassa, circa il 92,5 % delle persone soccorse NON dispone di una assicurazione propria che copra le spese di recupero, che testimonia, ancora una volta, come non venga percepita la necessità, ma soprattutto l’utilità, di una polizza che copra le spese in caso di incidente.
Risulta pertanto necessario per il futuro, incrementare ulteriormente l’attività di formazione/informazione degli utenti allo scopo anche di diminuire i rilevanti costi sociali che gli interventi di soccorso comportano.
Per quanto riguarda le nazionalità, gli italiani rappresentano circa il 80.90 % degli interventi totali, dato in aumento rispetto al 2021 di circa +7.04%, mentre il rimanente 19.10 % del totale, dato in aumento rispetto al 2021 di circa +71.62 %, è suddiviso tra una ventina di nazionalità tra le quali, in ordine di graduatoria abbiamo Germania, Stati Uniti, Francia, Polonia, Repubblica Ceca, Belgio, Regno Unito, Austria, Paesi Bassi Olanda, Romania e altre a seguire.
5. RICERCA E SOCCORSO PERSONE DISPERSE
Nel 2022 si sono registrati n. 85 eventi di ricerca, circa il +16.5 % rispetto al 2021, con n. 92 persone soccorse, dato in leggero aumento rispetto all’anno precedente.
Nella maggioranza dei casi gli eventi si sono risolti nella giornata della chiamata, tranne per alcuni casi che hanno comunque duramente impiegato la struttura della scrivente organizzazione, in ordine alla pianificazione e alla gestione delle operazioni, considerato l'importante concorso di volontari e di mezzi aerei impiegati su terreni particolarmente ostili, il tutto in stretta sinergia con il Servizio Sanitario Regionale e la Direzione Protezione Civile e Polizia Locale Regionale con gli altri apparati dello Stato.
6. VOLONTARI IMPEGNATI A TERRA E IN VOLO
Con le premesse di questa analisi, si deve di necessità registrare il lavoro encomiabile effettuato dal personale del CNSAS-SASV Aps delle n. 28 Stazioni presenti in Veneto, le cui relative missioni di soccorso hanno visto l'impiego di n. 5’939 Volontari con una media di circa n. 5,02 Volontario/Intervento per un totale di 20’187 ore/uomo.
Il supporto fornito dagli elicotteri dei vari SUEM 118 e, in misura minore dalla Protezione Civile, Ditte private convenzionate, GdF, VVF, Aiut Alpin Dolomites è ormai un valore irrinunciabile per l’efficacia delle missioni che, nel 2022 sono state complessivamente nr. 464 su un totale di nr. 1183 interventi pari al 39,22%.
Si specifica che l’elicottero sperimentale aggiuntivo, posto in essere nell’area di Cortina d’Ampezzo nel periodo di luglio e agosto 2022, ha evidenziato un notevole impegno durante il periodo di prova, con n. 103 missioni CNSAS e n.63 Hems, si riporta di seguito tabella riassuntiva delle varie Basi Hems/Sar.

Occorre tener presente che l’impiego dell’elicottero non può comunque prescindere dalla presenza delle squadre a terra, sia per risolvere tutti gli interventi dove il mezzo non può intervenire, mediamente circa il 60/62 % degli interventi, sia perché le squadre a terra vengono movimentate anche in caso di intervento aereo per il quale rappresentano, l’insostituibile riferimento a terra per ogni problema legato all’individuazione del luogo, degli ostacoli alla navigazione aerea, al recupero dei compagni di escursione, ecc.
Si vuole ricordare in particolare l’evento drammatico della Marmolada del 03 luglio 2022, nel quale i volontari del SASV, in collaborazione con i colleghi del Soccorso Alpino Trentino e delle squadre del SAGF-GDF e dei VV.FF di Trento, hanno portato in salvo in tempi rapidi, grazie al supporto delle Base di Elisoccorso di Pieve di Cadore, della base sperimentale di Cortina in collaborazione con Dolomiti Emergency, dell’Alto Adige e del Trentino, compatibilmente con il rischio residuo, le otto persone ancora in vita, oltre a proseguire per i giorni successivi, alla ricerca dei dispersi ed al loro recupero ed identificazione, in collaborazione con tutte le istituzioni presenti ed autorità di P.G. intervenute, oltre all’indispensabile supporto aereo e logistico, della Protezione Civile di Trento e delle Protezione Civile della Regione Veneto.

Il SASV e tutti i suoi Volontari, vogliono esprimere ancora una volta, un forte abbraccio a tutti i familiari delle vittime di questa immensa tragedia, ed agli amici alpinisti sopravvissuti, un particolare abbraccio alla Famiglia di Paolo Dani, Ns. Volontario, nonché Vice Direttore della Scuola Alpina SASV e Tecnico di Elisoccorso della Base di Verona.
7. ATTIVITA’ FORMATIVA-ADDESTRATIVA
Il prospetto riprodotto di seguito è la sintesi delle tabelle esplicative relative alla complessiva attività di formazione effettuata dalle varie strutture del CNSAS Veneto (Delegazioni, Stazioni, ecc.) a livello locale, provinciale, regionale e nazionale, così come previsto dalla vigente Convenzione tra Regione del Veneto e CNSAS Veneto, in un anno molto particolare, dove la pandemia da SARS-CoV-2, ha continuato a complicare anche nella prima metà del 2022 la già complessa attività di formazione, addestramento e simulazione dell’intesa struttura.
Dall’analisi delle stesse emerge in modo inequivocabile lo sforzo sostenuto dal personale del CNSAS VENETO per garantire e raggiungere un livello di efficienza ed efficacia sempre maggiore nell’attività di soccorso reale, dando applicazione a quanto disposto dalla Legge n. 74/2001, dalla nuova Legge 126/2020 e L.R. 11/2015 e ai conseguenti piani formativi approvati a livello nazionale e regionale. La tabella di sintesi sotto espressa conferma, infatti, quanto detto.

Un’attività che è indice dello sforzo prodotto dall’intera struttura sia nella formazione tout court sia nell’attività di istituzionalizzazione del CNSAS VENETO nei rapporti con gli EE.LL. e con le PP.AA. in genere.
Il numero degli eventi complessivamente svolti nel 2022 è pari a n. 1659 e le n. 11’520 presenze dei Volontari CNSAS-SASV testimoniano in modo oggettivo quanto testé affermato e denotano una presenza media alle singole attività di n. 6,94 Volontari/Evento.
Si può altresì affermare che nel 2022 ogni volontario ha mediamente partecipato a circa 16,81 ore di attività formativa-addestrativa per ogni evento reale di soccorso svolto, per un totale di circa 99’863 h di Formazione/Addestramento.
8. CONCLUSIONI
Per quando non espressamente specificato si farà riferimento ai grafici in allegato.




















