2025

Verona, 19 - 04 - 25
Stanno rientrando a piedi le squadre del Soccorso alpino di Verona, 10 soccorritori, e di Ala, altri 4 soccorritori, intervenuti nel pomeriggio sulle creste del Monte Baldo, per un escursionista in difficoltà. L'uomo, un turista straniero di cui non sono note le generalità, era salito con abbigliamento e calzature inadatte, trovando un ambiente ancora invernale e il tempo in peggioramento nella zona della Forcella di Valdritta. Infreddolito e incapace di rientrare in autonomia aveva chiesto aiuto. Poiché dopo due tentativi vanificati dalla presenza della nebbia, l'elicottero di Verona emergenza aveva dovuto desistere, le squadre sono risalite a piedi. Una volta da lui, a 2.100 metri di quota, verso le 20.30 un'apertura nelle nuvole ha permesso l'accesso dell'eliambulanza di Trento che ha imbarcato l'escursionista e lo ha trasportato in ospedale per accertamenti. Le squadre hanno quindi preso il sentiero per tornare a valle.
Tonezza del Cimone (VI), 19 - 04 - 25
Attorno alle 16.30 la Centrale del 118 ha attivato il Soccorso alpino di Arsiero, per una signora che, messo male un piede, si era fatta male alla caviglia lungo il sentiero del Bosco delle meraviglie. Una prima squadra veloce ha raggiunto subito la 68enne di Mirano (VE), che si trovava in compagnia, e le ha prestato prima assistenza affiancata poi da una seconda squadra. Immobilizzato il piede, l'infortunata è stata caricata in barella e trasportata per dieci minuti fino al rendez vous con l'ambulanza, partita poi in direzione dell'ospedale di Santorso. 
 
Cortina d'Ampezzo (BL), 17 - 04 - 25
Verso le 13.30 la Centrale del 118 è stata attivata da due giovani escursionisti stranieri disorientati, che non erano in grado di dire dove si trovavano, né a indicare il nome di una località di riferimento. Dopo diversi tentativi, si è riusciti a geolocalizzare i due ragazzi tedeschi di 24 e 25 anni, che si trovavano nella zona di Son Forcia, alla partenza della seggiovia Padeon. La mappatura è stata girata al Soccorso alpino di Cortina. Non riuscendo più a contattare i due, nella zona indicata si è diretta la motoslitta degli impianti indirizzata dai soccorritori, che li ha infine trovati, fradici e provati dal freddo. Caricati a bordo gli escursionisti sono stati trasportati a Rio Gere e affidati al Soccorso alpino della Guardia di finanza, che li ha riaccompagnati all'albergo. I due ragazzi erano partiti a piedi salendo a Mietres e da lì a Forcella Zumeles, scarsamente innevata. Appena però avevano cambiato versante, la situazione era cambiata. A fatica, muovendosi sull'abbondante neve bagnata, erano riusciti ad arrivare agli impianti dove avevano chiesto aiuto.
 

Enego (VI), 16-04-25

Da venerdì 11 a domenica 14 aprile si è svolta un'importante e complessa esercitazione di soccorso speleologico nell'abisso di Malga Fossetta, sull'Altopiano dei Sette Comuni.

Durante le operazioni si è simulato il raggiungimento e il salvataggio di uno speleologo infortunato alla profondità di 300 metri dall'ingresso della cavità.

L'evento ha posto delle sfide tecniche e gestionali molto importanti: la cavità è situata in una zona remota dell'altopiano, difficile da raggiungere per le condizioni innevate del terreno. Si è reso necessario installare un campo base presso malga Fossetta, distante 30 minuti a piedi dalla grotta, che ha ospitato la direzione delle operazioni e le squadre di ricambio. Le difficoltà logistiche sono state affrontate con il supporto della Stazione alpina di Asiago, che grazie alle motoslitte ha curato il trasporto dei tecnici dal parcheggio di Campomulo fino a Malga Fossetta, lungo i 10 chilometri di traccia innevata, oltre all'abbondante materiale tecnico e logistico necessario.

Il recupero dell'infortunato in grotta è stato condizionato dalle difficoltà tecniche di un abisso molto freddo e con abbondante presenza di acqua di scioglimento; per ridurre il rischio di esposizione dei tecnici le squadre hanno operato in una configurazione estremamente ridotta di uomini e materiali, cosa che ha comportato un significativo innalzamento del livello tecnico delle manovre effettuate.

Durante tutte le operazioni è stato garantito il contatto con l'interno della grotta, mediante la stesura di una linea telefonica dedicata al soccorso speleologico, e con il fondovalle e la stazione alpina mediante ponte radio.

Il lavoro dei tecnici in grotta è iniziato il pomeriggio di venerdì e si è concluso nella notte fra sabato e domenica con l'uscita in superficie della barella. Al termine i tecnici hanno potuto riposare al campo base e la mattina si è organizzato il rientro a Campomulo con il supporto delle squadre alpine.

L'esercitazione ha messo alla prova in maniera più severa della norma numerosi aspetti che contraddistinguono un intervento di soccorso speleologico: le difficoltà gestionali e logistiche di organizzare un campo base in ambiente quasi invernale, le attività in una delle grotte più impegnative del Veneto e il rafforzamento della sinergia con le squadre alpine per le attività in superficie.

La VI Delegazione esprime grande apprezzamento per la disponibilità e l'efficienza della Stazione alpina di Asiago, senza cui l'organizzazione dell'evento non sarebbe stata possibile; si ringraziano anche il Centro Fondo Gallio per la preziosa collaborazione ed il supporto logistico ed il Comune di Enego per la concessione di Malga Fossetta.

 

Belluno, 14 – 04 – 25

Le particolari condizioni climatiche dell’inverno appena passato, malgrado le esigue precipitazioni e gli apporti limitati, hanno creato situazioni critiche diffuse e un elevato numero di eventi valanghivi. Durante la stagione le Stazioni hanno organizzato singole esercitazioni e partecipato per loro competenza agli interventi di ricerca, recupero delle persone coinvolte e successiva bonifica delle valanghe, nonché a impegnative operazioni di soccorso in ambiente di alta montagna. Proprio per condividere le esperienze e dar modo a tutti i soccorritori un ulteriore approfondimento, si sono svolti tre addestramenti interstazione, con il coinvolgimento delle scuole tecnica alpina, sanitaria e cinofila e la partecipazione del Soccorso alpino di Alpago, Agordo, Belluno, Livinallongo, Longarone, Prealpi Trevigiane, Val Pettorina. In Alpago la parte nivologica è stata esposta dal personale dell’Arpav, che ringraziamo. I trasferimenti in quota delle squadre, con l’approfondimento delle manovre in prossimità dell’elicottero, sbarco, imbarco e trasporto, sono avvenuti sull’elicottero dell’Air service center, convenzionato con la Delegazione Dolomiti Bellunesi.

In Alpago, le prime rotazioni del mattino hanno consentito il trasporto sotto Forcella Caulana del personale sanitario e dell’Arpav, dell’unità cinofila e dei soccorritori che hanno predisposto i tre campi: campo nivologia e stratigrafia, campo sanitario e disseppellimento, campo ricerca Artva, vista-udito e di precisione. L’unità cinofila ha poi effettuato l’individuazione di un figurante sepolto, con trasporto a valle sul toboga.

Ad Agordo le squadre sono state imbarcate nel tardo pomeriggio e sbarcate a 2.300 metri di quota sulla Pala del Belia ed è stato simulato il recupero di un alpinista bloccato sulla cima, da dove sono stati attrezzati gli ancoraggi su neve e roccia per le calate lungo il tradizionale rientro classico estivo, tra la Pala del Belia e la pala del Bo’. Con l’approssimarsi del buio, grazie a sistemi di paranchi e contrappeso, provando nuovi materiali in dotazione alla Stazione, si sono susseguite le manovre fino al Rifugio Carestiato e di seguito al Passo Duran.

A Livinallongo è stato simulato il travolgimento di sei persone, approfittando del manto della valanga che ogni anno si stacca nel canalone del Sass Ciapel, sopra Passo Pordoi. Le squadre sono state elitrasportate alle prime luci e hanno seguito le procedure di ricerca, ritrovando 4 Artva e due manichini sepolti e provvedendo al recupero di un figurante, che impersonava un superstite infortunato.

“La stagione delle uscite sulla neve proseguirà ancora per due mesi in alta montagna – ricorda il delegato Michele Titton – questi addestramenti, oltre a un ripasso delle manovre e al confronto sulle recenti esperienze, mirano alla formazione dei soccorritori appena entrati e sono un momento importante di verifica, necessaria all’indomani dei numerosi interventi in valanga. Rinnovo l’appello per i tanti giovani alpinisti, appassionati di montagna, presenti nel nostro territorio, che si avvicinino alla realtà del Soccorso alpino”.

 

Cison di Valmarino (TV), 12 - 04 - 25
È stata recuperata cosciente, ma con un possibile grave politrauma, una donna di 62 anni pordenonese, ruzzolata per una quarantina di metri da una curva del sentiero che scende dal Bivacco dei Loff lungo la Costa del Vent. A dare l'allarme alla Centrale del 118 i tre compagni di escursione verso le 13.30. Ricevute le coordinate del posto, l'elicottero di Treviso emergenza ha sbarcato tra gli alberi il tecnico di elisoccorso e l'equipe medica con un verricello di 80 metri. L'infortunata, che si era fermata addosso a una pianta nel fondovalle, è stata subito presa in carico da medico e infermiere, mentre l'eliambulanza volava a imbarcare due operatori del Soccorso alpino delle Prealpi Trevigiane in supporto alle manovre, calandoli poco più a monte del luogo dell'incidente. Caricata in barella, la donna è stata spostata in un punto agevole per il recupero ed è stata issata a bordo, per essere poi accompagnata all'ospedale di Treviso. I soccorritori hanno riportato sul sentiero i suoi amici, che si erano avvicinati ad assisterla, e con loro sono scesi al Piazzale Peroz. 
Belluno, 12 - 04 - 25
Questa mattina attorno alle 10.30 la Centrale del 118 è stata attivata a seguito della chiamata di un escursionista, rimasto bloccato in un ripido canale. Il 48enne di Montebelluna (TV), che voleva risalire il sentiero che porta alla Forcelletta, a cavallo tra la la Val Canzoi e la Valle di Lamen, aveva sbagliato salita, inerpicandosi una cinquantina di metri prima, fino a non riuscire più a proseguire poco sotto la cresta. Individuato dall'elicottero del Suem di Pieve di Cadore, l'uomo è stato issato a bordo dal tecnico di elisoccorso con un verricello di 10 metri e trasportato a valle. Mentre una squadra si portava alla piazzola di Soranzen per eventuale supporto all'equipaggio, il Soccorso alpino di Feltre è stato attivato per un cane ruzzolato in un dirupo proprio nella valle opposta, quella di Lamen. Il proprietario stava percorrendo assieme ai due cani di grossa taglia il viaz del Dosso Perazze, la cresta che separa le due vallate, quando Nuvola, una femmina di pastore del Lagorai era scivolata, ruzzolando in un canalino e sparendo alla vista. Il padrone la aveva poi sentita abbaiare molto più in basso. Quattro soccorritori sono stati caricati a bordo dell'elicottero della Protezione civile della Regione Veneto e trasportati in quota. Sulla verticale al punto in cui era sparita, la squadra ha attrezzato la calata e uno dei soccorritori è sceso con la corda. Nuvola aveva arrestato la sua caduta una settantina di metri piu sotto, aveva una sbucciatura vicino all'occhio, ma stava bene. Piano piano si è lasciata avvicinare e imbragare ed è stata parancata a monte assieme al soccorritore. Il proprietario, i due cani e il soccorritore che aveva recuperato Nuvola, sono stati imbarcati e trasportati a Lamen, il resto della squadra al campo base a Soranzen.  
Attorno alle 5, la Centrale del 118 aveva invece allertato il Soccorso alpino del Centro Cadore, dopo essere stata contattata da un uomo caduto nella notte dalle scale della propria Baita in località Borbe, a Lorenzago di Cadore. Una squadra ha quindi raggiunto l'edificio ed è entrata all'interno passando da una finestra. Il 61enne di Vigodarzere (PD), aveva riportato una dolorosa lussazione della spalla e non era in grado di muoversi dal letto dove era riuscito a trascinarsi. Il medico di Stazione gli ha subito prestato assistenza per lenirne il male e permettere che si muovesse in autonomia, data la difficoltà di movimento nel sottotetto. Assieme ai soccorritori, l'infortunato è così tornato sulle sue gambe al pianoterra ed è stato imbarellato, per essere trasportato a spalla 200 metri fino alla strada. Trasferito in ambulanza, l'uomo è stato accompagnato all'ospedale di Belluno. 
Vodo di Cadore (BL), 11 - 04 - 25
Attorno alle 15 l'elicottero del Suem di Pieve di Cadore è stato inviato sul Monte Pelmo, a seguito dell'infortunio di uno scialpinista, che aveva riportato una probabile distorsione al ginocchio e non era più in grado di spostarsi da solo. Il 44enne di Sarzana (SP), che si trovava a 2.900 metri di quota, è stato caricato a bordo e trasportato all'ospedale. Recuperato anche il compagno illeso che era con lui. 
Borso del Grappa (TV), 11 - 04 - 25
Alle 13.20 la Centrale operativa di Treviso ha attivato il Soccorso alpino della Pedemontana del Grappa, per un parapendio precipitato sul Monte Grappa. La pilota, una 25enne tedesca, chiusasi all'improvviso la vela, era finita tra le piante ed era rimasta sospesa a 15 metri da terra, fortunatamente senza riportare conseguenze. Una squadra è salita con il mezzo e si è fermata cento metri prima del decollo Tappeti per poi incamminarsi a piedi. Raggiunta la pianta su cui si trovava la ragazza, i soccorritori sono saliti con tecniche di treeclimbing, l'hanno assicurata e calata al suolo. Una guida alpina presente sul posto ha dato loro una mano. Verso le 11.50 una squadra si era già mossa per un altro parapendio finito tra gli alberi. La missione è stata poi annullata, quando il pilota è riuscito a scendere autonomamente. 
Sospirolo (BL), 11 - 04 - 25
È stato ritrovato senza vita in un canale il corpo senza vita di Luca Andriolo, il 59enne di Belluno, la cui scomparsa era stata segnalata ieri dai familiari. Questa mattina l'elicottero dell'Air service center aveva portato i soccorritori sulla cima delle diverse vette che l'uomo avrebbe potuto raggiungere da dove aveva lasciato la macchina, Sperone, Croce di Susin, Croce Visentini, Croce de Fornel, e sul libro di vetta della Croce di Susin era stata trovata la sua firma con la data del primo aprile. Le squadre sono poi state lasciate in quota per percorrere la sentieristica e durante un sorvolo dell'elicottero dei Vigili del fuoco, con a bordo personale del Soccorso alpino, è stato individuato il corpo. L'escursionista deve essere scivolato, scendendo dal versante ovest, ed è ruzzolato all'interno di un canale. Sul posto è scesa una squadra per supportare l'elicottero nel recupero della salma.
 
Sospirolo (BL), 11 - 04 - 25
Con la segnalazione della scomparsa avvenuta ieri e l'attivazione delle ricerche, l'auto di Luca Andriolo, 59 anni di Belluno, è stata rinvenuta parcheggiata alla partenza del sentiero in località Staol del Doro nel comune di Sospirolo, dove sono concentrate dalle prime luci le perlustrazioni a piedi. Sul libro di vetta della Croce di Susin è stata trovata la sua firma, risalente al primo aprile, da quando non si hanno più sue notizie. Al momento si stanno muovendo le squadre del Soccorso alpino di Belluno e Feltre, trasportate in quota dall'elicottero dell'Air service center, convenzionato con il Soccorso alpino Dolomiti Bellunesi, della Guardia di finanza di Cortina e Auronzo, dei Vigili del fuoco. 
 
Vittorio Veneto (TV), 10 - 04 - 25
Attorno alle 13 il Soccorso alpino delle Prealpi Trevigiane è stato attivato dalla Centrale del 118, per una 70enne di Vittorio Veneto (TV), che era scivolata sul sentiero in località Savassa. La donna, che aveva riportato un sospetto trauma alla gamba, è stata raggiunta da una squadra. Dopo averle prestato le prime cure, i soccorritori l'hanno caricata in barella e trasportata all'ambulanza, partita in direzione dell'ospedale di Conegliano. 
Fumane (VR), 09 -- 04 - 25
Verso le 17.50, su richiesta dei Vigili del fuoco, la Centrale del 118 ha attivato il Soccorso alpino di Verona, per una macchina con due persone a bordo, uscita di strada sul primo tornante della strada che dal Molino del Cao porta a Molina. L'auto era finita venti metri più sotto girandosi due volte, gli occupanti erano all'esterno e a dare l'allarme erano stati dei testimoni. Sul posto personale sanitario dell'ambulanza, soccorritori e vigili, sono scesi dai due uomini, un 79enne di Fumane e un coetaneo di San Pietro in Cariano. Prestate le prime cure, i due infortunati, con probabili politraumi, sono stati imbarellati e sollevati per contrappeso. Affidati all'ambulanza, sono stati trasportati all'ospedale di Negrar. 
Borgo Valbelluna (BL), 09 - 04 - 25
Attorno alle 16.40 la Centrale del 118 è stata attivata per un 45enne di Borgo Valbelluna (BL), colpito da una pianta che stava tagliando in località Pellegai. L'uomo, che si trovava su una ripida scarpata, era infatti stato travolto dalla ceppaia smossasi con la zolla di terra ed era ruzzolato per  diversi metri fino al sottostante ruscello. Sbarcati nelle vicinanze, equipe medica e tecnico di elisoccorso dell'elicottero di Treviso emergenza hanno subito raggiunto l'infortunato assistito dai familiari. Dopo una prima valutazione, l'uomo è stato imbarellato e spostato in un punto più agevole per l'intervento dei sanitari, che gli hanno prestato le cure a seguito di una possibile frattura alla gamba. Con l'aiuto di una squadra del Soccorso alpino di Belluno, il ferito è stato poi trasportato per circa 200 metri fino all'elicottero, decollato in direzione dell'ospedale di Belluno. 
Teolo (PD), 08 - 04 - 25
Attorno alle 19 il Soccorso alpino di Padova è stato attivato per una ragazza colta da malore, sul sentiero che da Castelnuovo porta a Rocca Pendice. La 23enne di Bruggine (PD), che si trovava assieme al compagno quando si era sentita male, è stata raggiunta da sei soccorritori. La squadra l'ha quindi accompagnata a valle, dove attendeva l'ambulanza che, dopo un primo controllo, l'ha accompagnata per accertamenti in ospedale. 
Rivamonte Agordino (BL), 08 - 04 - 25
Sono stati recuperati dall'elicottero a scadenza effemeridi due escursionisti stranieri, rimasti bloccati sopra salti di roccia in fondo alla Valle Imperina. I due, una coppia belga, lui 29 anni, lei 27, avevano chiesto aiuto verso le 18.30, dicendo che, diretti in località Le Mandre, avevano perso il sentiero e non erano più in grado di proseguire. Risaliti alla loro posizione tramite whatsapp, una squadra del Soccorso alpino di Agordo è uscita per cercare di rintracciarli. I soccorritori li hanno quindi individuati, in un tratto ripido e scosceso. I due sono stati imbarcati dal tecnico di elisoccorso dell'elicottero del Suem di Pieve di Cadore e trasportati in piazzola ad Agordo.
 
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