2025

Grezzana (VR), 27 - 06 - 25
Il Soccorso alpino di Verona è intervenuto nel pomeriggio per un malore in una casa sopra l'abitato di Grezzana, in direzione di Alcenago, poiché la stretta strada forestale per raggiungerla non era transitabile dell'ambulanza. Un residente aveva infatti manifestato i sintomi di una sincope ed era stato attivato il 118. Una squadra ha quindi raggiunto il luogo assieme al personale medico, che ha prestato prima assistenza all'uomo, poi trasportato per 300 metri fino all'ambulanza, partita per gli accertamenti del caso in direzione dell'ospedale di Borgo Trento. 
San Vito di Cadore (BL), 27- 06 - 25
Ieri sera verso le 20.30 il tecnico di Centrale operativa ha allertato il Soccorso alpino di San Vito di Cadore, a seguito della chiamata di una turista statunitense, che chiedeva aiuto per tre sue compagne in difficoltà nei pressi di Forcella Grande. Le quattro escursioniste del Texas, di età compresa dai 30 ai 37 anni, provenivano dal Rifugio Vandelli lungo il sentiero Minazio dirette al Rifugio San Marco, dove avrebbero pernottato. Il panico per il temporale imminente, che poi le ha investite, aveva fermato il gruppo all'altezza della Forcella. Una di loro aveva proseguito affrettandosi per lanciare l'allarme. Poiché, dato il forte maltempo in corso, l'elicottero non poteva decollare, una squadra è partita dalla sede, mentre un soccorritore che si trovava al Rifugio San Marco è stato il primo a raggiungere le tre amiche, erano spaventate, ma stavano bene.  Dopo averle tranquillizzati e dissetate, hanno intrapreso assieme il cammino di discesa. Arrivate in Rifugio le tre donne si sono ricongiunte alla compagna e hanno passato lì la notte. 
 
Falcade (BL), 26 - 06 - 25
Verso mezzogiorno la Centrale del 118 è stata contattata da due escursionisti inglesi in difficoltà, che non sapevano indicare il luogo in cui si trovavano. Cercando di risalire a qualche informazione che indicasse il luogo, finalmente i due diciottenni hanno parlato del Bivacco Papa Giovanni Paolo I e di una ferrata. Circoscritto maggiormente il luogo, è stato inviato l'elicottero del Suem di Pieve di Cadore, che ha individuato e recuperato i due ragazzi. Partiti dal Bivacco dove avevano passato la notte e lasciato le loro cose, i due ragazzi si erano messi in cammino, senza sapere che il sentiero intrapreso era impegnativo e conduceva alla Ferrata Paolo Piccolin. Arrivati in prossimità dell'attacco, impauriti da una scarica di sassi e incapaci di riprendere la traccia da dove erano usciti, hanno chiesto aiuto. Dopo averli individuati sul ghiaione alla base della parete, l'elicottero ha sbarcato in hovering, a 200 metri di distanza, tecnico di elisoccorso e medico, che si sono avvicinati per verificare le condizioni e valutare le opportune operazioni. I due ragazzi stavano bene, seppure spaventati, sono stati riportati sul sentiero e da lì al punto d'imbarco, avvenuto sempre con l'eliambulanza in volo stazionario. Trasportati in località Colmean, i due escursionisti sono stati affidati al Soccorso alpino della Val Biois, che li ha riaccompagnati in macchina alla Baita dei cacciatori, da dove sono risaliti al Bivacco poco più sopra a prendere le loro cose.
Cortina d'Ampezzo (BL), 25 - 06 - 25
Attorno alle 13.20 è stato attivato il Soccorso alpino di Cortina, per provvedere al recupero di un'escursionista che, dopo essersi fatta male al ginocchio sul sentiero, era riuscita ad arrivare al Rifugio Averau, ma non era più in grado di muoversi autonomamente. Una squadra della Guardia di finanza ha raggiunto la 62enne di Badia (BZ) e l'ha accompagnata all'ospedale di Cortina.
Borso del Grappa (TV), 24 - 06 - 25
Questa mattina una squadra del Soccorso alpino della Pedemontana del Grappa è stata attivata, per un pilota di parapendio precipitato tra gli alberi a ridosso della Strada Generale Giardino. I soccorritori hanno raggiunto il luogo indicato, tra il decimo e l'undicesimo tornante, e, dopo aver individuato la pianta, con tecniche di treeclimbing hanno riportato a terra il 36enne tedesco, sospeso a 3 metri dal suolo, senza fortunatamente essersi fatto male. Era presente anche l'automedica del Suem di Crespano per eventuali accertamenti. 
Belluno, 24 - 06 - 25
Passate le 14 la Centrale del Suem è stata contattata per un 84enne di Chiasso, che, a seguito di una caduta sul sentiero per il Coldai, non era più in grado di proseguire. L'escursionista, che faceva parte di una comitiva e aveva riportato escoriazioni e contusioni, è stato recuperato dall'elicottero del Suem di Pieve di Cadore e trasportato all'ospedale di Belluno. Successivamente sono state due turiste olandesi di 27 e 28 anni a chiedere aiuto. Partite dal Rifugio Biella in direzione del Rifugio Ospitale attraverso la Val di Gotres, seguendo una traccia reperita on line, erano infatti uscite dal sentiero, finendo bloccate con gli zaini ingombranti su un ripido pendio a monte. Allertato il Soccorso alpino di Cortina, dopo aver ricevuto le coordinate del punto, è partita una squadra della Guardia di finanza che ha raggiunto le due ragazze, sul versante alle spalle del Rifugio Ospitale. Individuato un percorso idoneo, i soccorritori hanno guidato le escursioniste per alcune centinaia di metri fino a riprendere il sentiero corretto. Le due ragazze sono quindi arrivate al Rifugio. 
Longarone (BL), 24 - 06 - 25
Ieri sera attorno alle 23 il Soccorso alpino di Longarone è stato attivato dalla Centrale del Suem, contattato dai familiari di un 81enne di Longarone (BL), che si era rovesciato con il trattore nei boschi sopra l'abitato di Podenzoi. L'incidente era avvenuto prima del temporale e, dopo che il mezzo si era capovolto facendolo cadere, l'anziano era rimasto steso a terra per oltre 4 ore, prima che i parenti lo ritrovassero. Aveva sbattuto la testa, lamentava dolori alla schiena e non riusciva a muoversi. Una squadra lo ha raggiunto, ha provveduto a prestargli le prime cure e a coprirlo, per poi caricarlo in barella e trasportarlo fino alla strada, a dieci minuti di distanza, dove l'infortunato è stato affidato all'ambulanza. I soccorritori sono rientrati in sede verso mezzanotte e mezza. 
**Valstagna (VI), 24 giugno 2025** 
 
Dal 20 al 22 giugno, il campo slalom di Valstagna, nel comune di Valbrenta (VI), ha ospitato una sessione di formazione riservata ai tecnici delle squadre forra del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico (CNSAS) provenienti da Veneto, Lombardia, Trentino e Piemonte. Un campo slalom è una sezione di torrente attrezzata con paletti e rocce per creare movimenti d’acqua specifici, usato per kayak, canoa, rafting e corsi di acque vive. L’attività è stata condotta con il supporto di due istruttori della Scuola Nazionale Tecnici di Soccorso in Forra (SNAFOR). I partecipanti si sono concentrati sulla gestione del rischio acquatico, con esercitazioni in acque vive e scenari alluvionali. Oltre ai moduli formativi tradizionali – che prevedono la conoscenza delle misure di sicurezza a bordo torrente, le tecniche di movimento in acqua e il nuoto in acque vive – i tecnici hanno potuto testare nuovi strumenti operativi progettati per le emergenze alluvionali. Tra questi, particolare attenzione è stata dedicata a una nuova dotazione di gommoni speciali, disponibili in diversi formati in base agli scenari di utilizzo. Trattandosi di imbarcazioni che necessitano di tecniche che utilizzano corde e che richiedono manovre particolari, è necessaria una formazione specifica per il loro impiego. Il modulo formativo è stato sviluppato per rispondere alle nuove esigenze operative del Cnsas in ambito di Protezione civile, con particolare riferimento agli interventi in contesti alluvionali, purtroppo sempre più frequenti.
San Vito di Cadore (BL), 23 - 06 - 25
Attorno a mezzogiorno e mezza il Soccorso alpino di San Vito di Cadore è intervenuto su una strada sterrata lungo il torrente Boite, dove una bambina era caduta in mountain bike. La bimba di 7 anni, slovena, che stava facendo un giro con i genitori e il fratello e aveva riportato un sospetto trauma alla spalla, è stata raggiunta in jeep dai soccorritori. Dopo averle prestato prima assistenza, la squadra l'ha trasportata al rendez vous con l'ambulanza, diretta all'ospedale di Cortina.
 

Sono gravi le condizioni di un ragazzo uscito ieri sera di strada in motocicletta e ruzzolato fino all'acqua di un torrente. Pochi minuti prima delle 21 la Centrale del 118 ha ricevuto la chiamata di una persona in evidente difficoltà. Dalle poche parole si sono intuite le parole Malga Laste e cascata. La chiamata successiva di un escursionista ha chiarito che si trattava di un incidnete in moto e ha facilitato l'individuazione della posizione. Sono stati inviati l'elicottero del Suem di Pieve di Cadore, un'ambulanza e il Soccorso alpino della Val Pettorina, sopraggiunto con un primo soccorritore che si trovava nelle vicinanze e da una squadra con tutta l'attrezzatura per un eventuale recupero da terra. Scendendo da Malga Laste verso Pian della Leda, a un tornante un diciassette di Rocca Pietore (BL),  era andato dritto ruzzolando sul versante, fino alla sponda del sottostante torrente e all'acqua. In scadenza effemeridi, l'eliambulanza ha lasciato personale tecnico e sanitario, che hanno prestato le prime cure al giovane, assistito dal padre e da un'altra persona, per un sospetto politrauma. Il ragazzo è stato poi recuperato con il verricello dall'elicottero di Trento e portato all'ospedale. Le operazioni si sono concluse verso le 22.45. 

Recoaro Terme (VI), 22 - 06 - 25
Alle 16.45 circa il Soccorso alpino di Recoaro - Valdagno è stato allertato dalla Centrale di Vicenza, per un escursionista che era scivolato all'inizio del tratto in salita della Ferrata del Vajo Scuro e lamentava un dolore al ginocchio, che gli impediva di proseguire. La squadra reperibile, che si trovava al Rifugio Cesare Battisti, è partita subito e in 45 minuti a piedi era sul luogo dell'incidente, dove si trovava il 39enne di Padova, il cui compagno, d'accordo con lui, aveva proseguito. Dopo aver valutato le sue condizioni, i soccorritori lo hanno riportato con un paio di manovre di alpinismo fino all'attacco della ferrata per poi assicurarlo con la corda corta e, con lui collaborativo e in grado di muoversi da solo, rientrare al parcheggio. 
Valli del Pasubio (VI), 22 - 06 - 25
Attorno alle 16 il Soccorso alpino di Schio è stato allertato per una freeclimber caduta, mentre arrampicava nella Falesia Piccole Dolomiti al Monte Cornetto. Al rientro da un'esercitazione in parete, una squadra è subito partita in jeep. Arrivati dalla 36enne di San Giovanni Lupatoto (VR), che era già stata calata a terra, i soccorritori le hanno immobilizzato il piede,  a seguito di un sospetto trauma alla caviglia, e la hanno caricata in barella, per poi trasportarla a spalla per una decina di minuti fino al mezzo parcheggiato sulla Strada del Re. L'infortunata è stata accompagnata al rendez vous con l'ambulanza al Rifugio Balasso, dove il medico di Stazione ha valutato le sue condizioni prima del trasferimento.   
Belluno, 22 - 06 - 25
Alle 13.40 circa il Soccorso alpino di Feltre è stato attivato per un escursionista bloccato sul ripido pendio che costeggia il Lago del Corlo, incapace di risalire. Poiché la linea risultava disturbata, non era chiara la situazione, né la posizione in cui si trovava l'uomo. Sono state poi altre persone, che hanno chiamato successivamente, a permettere la geolocalizzazione, sulla sponda orientale a valle del ponte, non lontano dall'abitato di San Michele. Una volta arrivata sul posto la squadra si è trovata però a fronteggiare un intervento più laborioso del previsto. Mentre percorreva assieme al suo cane il sentiero alto che gira attorno al lago, infatti, in uno dei tratti franosi presenti lungo l'itinerario un 37enne di Fossalta di Piave (VE) e il suo cagnone di 30 chili erano scivolati per 20-30 metri: l'uomo stava bene e avrebbe potuto probabilmente anche riguadagnare il sentiero, ma il suo cane, ormai vecchiotto, non riusciva più a muoversi. Cinque soccorritori hanno quindi provveduto a riportare a monte il proprietario, dopo averlo assicurato, per poi procedere al recupero più complesso della bestiola. Dopo aver imbragato il cane, la squadra lo ha quindi sollevato verso l'alto e, una volta sul sentiero, lo ha trasportato a piedi per una trentina di minuti fino al parcheggio. Durante tutte le fasi, i soccorritori erano in contatto telefonico con un veterinario. 
L'elicottero del Suem di Pieve di Cadore è volato al Rifugio Vandelli per un escursionista colto da malore. Il 71enne di Mestre (VE), che era assistito dal gestore, è stato preso in carico dall'equipe medica che ne ha valutato le condizioni. L'uomo ha poi però rifiutato di essere accompagnato in ospedale per i dovuti accertamenti. 
Attorno alle 14.40 la Centrale del 118 è stata contattata dal marito di un'escursionista, che aveva riportato un brutto trauma alla gamba al rientro da un'escursione, tra Pian di Sera e Pralongo. Una squadra del Soccorso alpino di Auronzo ha raggiunto il luogo dell'incidente, per poi trasportare la 75enne di Ferrara con una probabile frattura al presidio sanitario, da dove è stata trasferita all'ospedale di Belluno. I soccorritori di Auronzo sono infine intervenuti in supporto dell'eliambulanza lungo la strada che scende dalle Tre Cime di Lavaredo, dove una tredicenne francese aveva perso il controllo della bici a un tornante cadendo e procurandosi diverse contusioni. La ragazza è stata accompagnata all'ospedale di Belluno.
 
Belluno, 22 - 06 - 25
Alle 10.50 circa un escursionista ha contattato il 118, poiché la moglie era caduta strattonata dal cane e si era fatta male a una spalla, mentre salivano il sentiero 549, che dal Passo Duran porta alla strada bianca per il Rifugio Carestiato. Una squadra del Soccorso alpino di Agordo si è avvicinata in jeep, per poi proseguire a piedi e ha raggiunto la 72enne di Casier (TV). Portata ai mezzi, l'infortunata è stata caricata a bordo e trasportata all'ospedale di Agordo. Verso le 13 l'elicottero del Suem di Pieve di Cadore è stato inviato a Forcella Ambrizzola, poiché un'escursionista di 63 anni di Fara Vicentino (VI), componente di una comitiva di 10 persone, si era fatta male a una gamba e lamentava forte dolore. La donna è stata medicata, caricata a bordo e condotta all'ospedale di Belluno. In quei momenti la Centrale del 118 è stata contattata dal gestore del Rifugio Coldai, avvisato da un escursionista che un uomo si era sentito male a Forcella Coldai, dove l'assenza di copertura telefonica non aveva permesso di lanciare l'allarme. È quindi intervenuto l'elisoccorso di Treviso emergenza. Individuato il luogo, il personale medico ha assicurato prima assistenza al 73enne di Ospedaletto Euganeo (PD), che ha poi rifiutato il trasporto. Il Soccorso alpino di Cortina è stato allertato per una turista colta da malessere a seguito di un colpo di calore, nei pressi degli Ospedaletti di Col dei Bos. Una squadra della Guardia di finanza si è quindi portata dalla 26enne dell'Azerbaigian e l'ha accompagnata in ospedale per gli accertamenti del caso.
Arsiero (VI), 22 - 06 - 25
Verso le 11.30 il Soccorso alpino di Arsiero è stato attivato dalla Centrale del Suem di Vicenza, per un'escursionista che era stata punta da un insetto e aveva manifestato una reazione allergica, mentre con altre persone percorreva il sentiero 533, non distante da Malga Zolle. Una prima squadra veloce si è portata sul posto, nelle cui vicinanze, data la fitta vegetazione, venivano sbarcati equipe medica e tecnico di elisoccorso, poi avvicinatisi a piedi. Prestate le prime cure alla 47enne di Asiago (VI), i soccorritori hanno poi provveduto a spostarla di un centinaio di metri fino a un prato, luogo più agevole da dove è stata issata a bordo con il verricello, per essere trasportata all'ospedale di Santorso. Una seconda squadra era pronta a intervenire in supporto alle operazioni. 
Canale d'Agordo (BL), 20 - 06 - 25
Attorno alle 12.30 la Centrale del 118 ha ricevuto una prima attivazione da parte di alcuni escursionisti, che chiedevano aiuto per uno di loro con un trauma alla caviglia. Dalle prime coordinate ricevute, sembrava che i chiamanti si trovassero in zona di Pieve Tesino. In realtà, da successive segnalazioni, si è appurato che l'incidente era avvenuto lungo il Sentiero delle Farangole, in alta valle di Gares. Inviato sul posto e avvisato il Soccorso alpino della Val Biois competente per territorio, l'equipaggio ha individuato il gruppo di 4 persone, tra le quali un 31enne tedesco che si era fatto male al piede. Sbarcato in hovering nelle vicinanze, il tecnico di elisoccorso ha raggiunto l'escursionista, che indossava già imbrago e caschetto per affrontare le parti attrezzate del percorso. Recuperati soccorritore e infortunato con il verricello, l'elicottero si è diretto all'ospedale di Agordo. 
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