2025
Cortina d'Ampezzo (BL), 18 - 07 - 25
È stata purtroppo ritrovata senza vita l'escursionista sessantenne della Malesia, che ieri pomeriggio, dopo essersi separata dall'amica con cui era partita dal Rifugio Biella e aver proseguito il suo giro verso la Croda del Becco, le aveva inviato un messaggio, scrivendole che aveva perso la strada del ritorno e aveva bisogno di aiuto. Ieri la macchina delle ricerche si è subito mossa con uomini e mezzi - elicotteri e droni con termocamere e Imsi Catcher- per proseguire nella notte e riprendere alle prime luci con nuovo sorvoli, il trasporto in quota di una squadra e la perlustrazione a piedi da parte delle altre, anche con le unità cinofile. Determinante è stato il posizionamento del cellulare ricevuto dal gestore di telefonia mobile, che ha permesso di circoscrivere la zona di ricerca. In quel punto si è quindi diretto l'elicottero della Guardia di finanza di Bolzano, che è riuscito a individuare il corpo senza vita. Dopo aver perso la traccia del sentiero sul versante bellunese, la donna era arrivata sulle ripide placche lisce, precipitando per un centinaio di metri e finendo all'interno di una fessura.
La salma è stata recuperata e trasportata nella camera mortuaria di Cortina. Alla ricerca hanno preso parte il Soccorso alpino di Cortina, di San Vigilio di Marebbe e del Bergrettungsdienst Hochpustertal, con unità cinofile, il Soccorso alpino della Guardia di finanza di Cortina, Auronzo e Prato alla Drava, i Vigili del fuoco, i Carabinieri.
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2025
Ferrata Costantini, recuperata coppia coreana dopo una notte all'addiaccio
Scritto da Michela CanovaAgordo (BL), 18 - 07 - 25
Questa mattina alle 6 Falco 2 è decollato in direzione della Moiazza, dove una coppia coreana, lei 68enne, lui sessantenne, era bloccata, con grandi zaini e senza imbrago sopra il passaggio chiave della Ferrata Costantini, che i due avevano percorso in discesa sprovvisti di attrezzatura dopo aver passato una notte all'addiaccio. I due escursionisti sono stati recuperati dal tecnico di elisoccorso, circa 400 metri sopra l'attacco della Ferrata, in due rotazioni con un verricello di 65 metri e trasportati al Rifugio Carestiato. Come sono arrivati lì? Ieri sera verso le 22 il Soccorso alpino di Agordo è stato chiamato contattato a seguito della chiamata della coppia arrivata alla Centrale del 118 e a quella dei Vigili del fuoco. Dalle prime informazioni si era capito che si trattava di due escursionisti in difficoltà lungo l'Alta Via numero 1, il cui tratto è stato percorso senza riscontri fino alla Forcella del Camp. In un fortuito contatto successivo con i due, ormai notte fonda, grazie al supporto di un traduttore si è invece scoperto che la coppia si trovava in prato accanto a una ferrata. Realizzando che poteva solo essere la zona della Pala del Belia, è stato predisposto l'intervento di Falco 2 all'alba ed è stato detto loro di non muoversi assolutamente da lì. Alle prime luci, invece, la coppia ha iniziato la discesa della Ferrata senza alcuna assicurazione e con i due pesanti zaini, costretta a fermarsi nel punto cruciale. Risalendo all'inizio della loro giornata, i due escursionisti avevano pernottato al Rifugio Coldai ed erano partiti ieri per il Carestiato, decidendo però di arrivarci lungo il sentiero Angelini. Arrivati al Bivacco Grisetti e al bivio per proseguire verso il passo Duran o verso le Pale delle Masenade, i due hanno preso la direzione che conduce a metà della Ferrata superando le creste e fermandosi poi a bivaccare.
Il Soccorso alpino di Agordo è intervenuto anche questa mattina a Malga Malgonera, nel comune di Taibon Agordino, dove un bambino che faceva parte di una comitiva si era sentito poco bene. Il dodicenne di Bologna, che già ieri in serata aveva accusato un malessere, è stato preso in carico dal medico dell'elicottero di Falco 1, atterrato nelle vicinanze e poi decollato verso Belluno per i dovuti accertamenti. Con lui è salita a bordo una accompagnatrice. Il secondo accompagnatore ha atteso l'arrivo dei soccorritori, per rientrare a valle assieme al resto del gruppo.
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2025
Cortina d'Ampezzo (BL), 18 - 07 - 25
Sono in corso le ricerche di una turista sessantenne della Malesia, non rientrata ieri da una passeggiata sulla Croda del Becco. La donna era arrivata dal Lago di Braies al Rifugio Biella assieme a un'amica. Le due avevano deciso poi di fare una camminata fino alla Croda del Becco, un sentiero facile e molto frequentato. Una però, ormai stanca, era rientrata, l'altra aveva proseguito. Quella rientrata in Rifugio, passate le 16 aveva però ricevuto due messaggi dall'amica, che le scriveva che aveva smarrito il sentiero e aveva bisogno di aiuto. Scattato l'allarme attorno alle 18, l'elicottero del Suem di Pieve di Cadore ha sorvolato la zona senza rinvenire traccia della donna. Mentre si preparavano le squadre dai tre territori competenti sulla zona di Cortina, Alta Pusteria e San Vigilio, l'elicottero dell'Air service center con a bordo due soccorritori ha lungamente perlustrato l'area. Le ricerche sono proseguite calatobil buio, a mezzanotte si è tentato con l'elicottero della Guardia di finanza di Bolzano dotato di Imsi Catcher, di cercare di risalire alla posizione del cellulare non raggiungibile. Droni con termocamere e Imsi Catcher, di Soccorso alpino e Vigili del fuoco, hanno volato nella notte senza tregua. Al momento si stanno muovendo i soccorritori delle tre Stazioni confinanti e della Guardia di finanza, Vigili del fuoco, Carabinieri. Falco 2 sta effettuando una ricognizione dall'alto.
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2025
Altri interventi in montagna
Scritto da Michela CanovaIl Soccorso alpino di Cortina è stato attivato per tre persone in difficoltà sul ghiaione della pista di Forcella Rossa. Scendendo da Ra Valles sul sentiero 407, infatti, le tre escursioniste della Repubblica Ceca, di 58, 29 e 26 anni, si erano bloccate per l'eccessiva pendenza e perché una di loro era scivolata impaurendosi. Una squadra del Soccorso alpino della Guardia di finanza è risalita in funivia per poi avvicinarsi a piedi. Una volta raggiunte, i soccorritori hanno assicurato con corde corte le escursioniste e le hanno guidate lungo il tracciato dalla Forcella fino alla base dei ghiaioni.
Falco è poi intervenuto sui Cadini di Misurina per recuperare due escursioniste incapaci di proseguire o ritornare sui propri passi, quasi in cima al nevaio tra il Rifugio Fonda Savio e il Rifugio Città di Carpi. Una delle due era scivolata, si era storta una caviglia ed entrambe erano oltremodo preoccupate. Recuperate con il verricello, le due donne sono state lasciate al Rifugio Città di Carpi dopo che il personale sanitario ha prestato le necessarie cure alla lieve infortunata.
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2025
Interventi in montagna
Scritto da Michela CanovaBelluno, 17 - 07 - 25
Poco prima delle 13 la Centrale del 118 ha allertato il Soccorso alpino della Val Biois, dopo aver ricevuto la chiamata di un escursionista il cui amico non poteva più camminare a causa di un trauma alla caviglia. L'infortunato, un 66enne di Venezia, che si trovava sul percorso tra Malga ai Lach e Valt a Falcade, è stato raggiunto da una squadra. Fondamentale la precisione delle coordinate della posizione, che hanno permesso di capire il sentiero corretto e le modalita di avvicinamento, a piedi e non con la jeep come da prime sommarie indicazioni. I soccorritori hanno immobilizzato il piede all'uomo
e lo hanno caricato in barella, per poi trasportarlo per circa 400 metri fino all'appuntamento con l'ambulanza diretta all'ospedale di Agordo.
e lo hanno caricato in barella, per poi trasportarlo per circa 400 metri fino all'appuntamento con l'ambulanza diretta all'ospedale di Agordo.
L'elicottero del Suem di Pieve di Cadore è volato sulla cima dell'Antelao, in comune di San Vito di Cadore, per un'escursionista bloccato dalla paura dopo essere arrivato in vetta assieme a un amico. Lasciato il personale sanitario al campo base fissato al Rifugio Galassi, l'eliambulanza è salita e ha visto il 32enne bulgaro seduto in prossimità della croce, mentre l'amico si era già incamminato per rientrare a valle. Con un verricello di una decina di metri, è quindi stato calato il tecnico di elisoccorso che lo ha raggiunto, assicurato e issato a bordo. L'escursionista è stato quindi lasciato al Galassi in attesa del ritorno dell'amico, dopo che il medico si è sincerato delle sue condizioni.
Verso le 14.30 Falco 2 è stato invece inviato lungo la Ferrata Lipella alla Tofana di Rozes, poiché un escursionista, che si trovava con altre due persone, si era fatto male a una caviglia e non era più in grado di proseguire, poco distante dalla prima uscita possibile, vicino alle Tre dita. Calato con un verricello di 20 metri, il tecnico di elisoccorso ha provveduto a recuperare il 52enne polacco, trasportato all'ospedale di Belluno. Falco 2 di seguito si è diretto al Rifugio Coldai, in Val di Zoldo, dove una donna era caduta a terra sbattendo il volto. Le condizioni dell'infortunata sono state valutate dal medico. Imbarcata, l'escursionista è stata portata al San Martino.
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2025
Domegge di Cadore (BL), 16 - 07 - 25
Verso le 18.40 due ventenni impaurite hanno contattato la Centrale del 118 poiché, scendendo verso il Rifugio Padova dopo una camminata, avevano perso la traccia del sentiero, perdendosi nel bosco e rimanendo bloccate sopra una scarpata, con il cellulare quasi scarico. Risaliti alla loro posizione, a un chilometro di distanza circa dal Rifugio, una squadra del Soccorso alpino del Centro Cadore e della Guardia di finanza è partita per andare a recuperarle. Dopo averle individuate e raggiunte, i soccorritori le hanno riportate sul sentiero e sono rientrati con loro al Padova.
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2025
Due interventi in montagna
Scritto da Michela CanovaBelluno, 16 - 07 - 25
Il Soccorso alpino di Alleghe - Val Fiorentina è intervenuto verso le 15.30, su richiesta della Centrale del 118, per un escursionista infortunatosi percorrendo il sentiero numero 466 di Mondeval. Il 26enne di Vicenza, che si era storto un piede, è riuscito a raggiungere Casera Mondeval di Sotto, dove è arrivata una squadra in jeep. I soccorritori lo hanno imbarcato e trasportato al rendez vous con l'ambulanza, diretta all'ospedale di Agordo.
È invece scivolata e caduta in un canale un'escursionista fiorentina, che stava scendendo assieme al marito dal sentiero 626 verso Passo Pordoi. La donna, perso l'equilibrio, è caduta ruzzolando tra le rocce e si è fermata una quarantina di metri più sotto. Una squadra del Soccorso alpino di Livinallongo è risalita dal basso, finché i soccorritori non sono riusciti a individuarne la posizione e a raggiungerla. Subito dopo l'elicottero dell'Aiut Alpin Dolomites, malgrado qualche turbolenza, è riuscito a calare con il verricello il tecnico di elisoccorso e il medico dell'equipaggio. Prestate le prime cure urgenti alla donna a seguito dell'importante trauma cranico riportato e di altre contusioni, l'infortunata è stata imbarellata e recuperata, per essere trasportata all'ospedale di Bolzano. La squadra è rientrata a valle con il marito.
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2025
Malcesine (VR), 16 - 07 - 25
Questa mattina verso le 11.30 la Centrale operativa ha allertato il Soccorso alpino di Verona, per una turista cinese di 38 anni che aveva smarrito il sentiero sotto Tratto Spino, versante lago, sul Monte Baldo. Un soccorritore si è subito avvicinato in macchina, per poi incamminarsi a piedi, l'ha individuata e riportata sul sentiero fino al mezzo. La donna è stata quindi accompagnata alla stazione intermedia della funvia.
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2025
Belluno, 15 - 07 - 25
Il Soccorso alpino di Cortina è stato allertato attorno alle 14.40 per una escursionista di 69 anni di Borgo San Lorenzo (FI), che si era fatta male a una caviglia sopra il Rifugio Scoiattoli. L'infortunata è stata raggiunta da una squadra della Guardia di finanza e dall'elicottero del Suem di Pieve di Cadore, che l'ha imbarcata per portarla all'ospedale di Belluno. La stessa squadra di soccorritori è poi intervenuta al parcheggio di Ponte del Rucurto, dove un quarantenne di Montecchio Maggiore (VI), che si era slogato una caviglia era riuscito a tornare, senza però essere più in grado di guidare. I soccorritorilo hanno accompagnato al Codivilla. Falco è stato poi inviato a Cesana Beach, sotto il ponte di Busche, per un incidente che ha coinvolto due giovani ragazze, che stavano camminando sulla massicciata sottostante vicina alla spiaggia, quando una delle due ha purtroppo perso la vita travolta da un masso. L'amica infortunata è stata trasportata all'ospedale di Belluno. Sul posto anche il Soccorso alpino di Feltre e i Vigili del fuoco.
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2025
Sedico (BL), 15 - 07 - 25
Ieri sera attorno alle 20.30 la Centrale del 118 è stata attivata per un cacciatore punto da calabroni in località Pasa di Sedico. In prossimità della scadenza effemeridi, è quindi decollato l'elicottero del Suem di Pieve di Cadore, mentre partiva anche una squadra del Soccorso alpino di Belluno, poichè il luogo non era raggiungibile dall'ambulanza. Il 37enne di Sedico (BL), che si trovava assieme a un amico in una radura tra la ferrovia e il fiume Piave, è stato caricato a bordo e trasportato all'ospedale di Belluno.
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2025
Borso del Grappa (TV), 13 - 07 - 25
Verso le 14 Falco 2 è decollato in direzione del Monte Grappa, dove era stato segnalato un parapendio precipitato nella zona del Col del Puppolo. Arrivato sul posto l'equipaggio ha individuato il punto dove la pilota, una 28enne cinese, era rimasta appesa a un albero. Sbarcati con un verricello nelle vicinanze, medico e tecnico di elisoccorso hanno raggiunto la pianta. Con tecniche di treeclimbing il soccorritore, poi affiancato da una squadra del Soccorso alpino della Pedemontana del Grappa elitrasportata da valle in supporto, ha raggiunto la ragazza a 8 metri di altezza. Liberata dai vincoli e assicurata, la pilota è stata poi calata a terra. Visitata dal medico, non aveva riportato alcuna conseguenza.
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2025
Enego (VI), 13 - 07 - 25
Il Soccorso alpino di Asiago da questa mattina ha prestato assistenza durante l'annuale commemorazione del Monte Ortigara, intervenendo per un malore e per una persona morsicata da un cane. Al termine della cerimonia, verso le 14, i soccorritori sono poi stati attivati per un infortunio accaduto a uno dei presenti, un 68enne di Roana (VI), che era caduto da un salto di roccia sbattendo con il volto e la testa sui sassi. L'infortunato è stato subito preso in carico dal medico di Stazione e dal personale sanitario della Sanità alpina dell'Ana, per poi essere affidato all'equipe medica dell'eliambulanza di Trento, l'unica che si è potuta avvicinare al luogo dell'incidente non ostacolata in quel momento dal maltempo.
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2025
Canale d'Agordo (BL), 13 - 07 - 25
È stato purtroppo rinvenuto senza vita il corpo di M.L., l'escursionista tedesco di 52 anni, di cui non si avevano più notizie dalla mattina di mercoledì scorso, 9 luglio, quando aveva lasciato il Rifugio Mulaz, dove aveva pernottato, per incamminarsi in direzione del Rifugio Rosetta. Alla sera precedente, poco prima di mezzanotte, risaliva l'ultimo contatto con i familiari, che ieri, attraverso la denuncia alla polizia tedesca, ne avevano segnalato il lungo silenzio e il mancato rientro, facendo partire in serata le ricerche. Attorno alle 21 di ieri la prima chiamata alla Centrale operativa trentina. È stato quindi attivato il Soccorso alpino di San Martino di Castrozza, assieme ai Carabinieri di Cavalese e Primiero. Sono stati contattati i diversi rifugi della zona per risalire alle informazioni utili: Rifugio Treviso e Pradidali con esito negativo, mentre al Rifugio Rosetta non c'era la certezza assoluta di un suo eventuale transito. Questa mattina è stato attivato anche il Soccorso alpino della Val Bois per le verifiche nel terrirorio di competenza. Approfittando delle previsioni, che davano una finestra di un paio di ore prima del maltempo, l'elicottero dell'Air service center, convenzionato con il Soccorso alpino Dolomiti Bellunesi, è quindi decollato per un sorvolo lungo la sentieristica principale, con a bordo un soccorritore della Val Biois e uno della Guardia di finanza. Durante la perlustrazione del sentiero numero 703, che dal Mulaz porta in discesa verso il Rosetta, all'altezza della Torcia di Valgrande, i soccorritori hanno scorto il corpo dell'uomo, precipitato in un canale e finito tra due massi, un centinaio di metri più in basso. Ottenuto il nulla osta dalla magistratura per la rimozione, con il supporto di una seconda squadra elitrasportata in quota, la salma è stata imbarellata e recuperata con il gancio baricentrico, per essere poi trasportata al Campo base a Capanna Cima Comelle e affidata al carro funebre.
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2025
Cortina d'Ampezzo (BL), 13 - 07 - 25
Quattro alpinisti croati sono stati recuperati sul Secondo Spigolo della Tofana di Rozes, dopo una notte in parete. Questa mattina alle 6 la Centrale è stata attivata dalle due cordate, tre uomini e una donna di età compresa tra i 28 e i 32 anni: saliti ieri, erano stati costretti a fermarsi per il maltempo, avevano preso pioggia e freddo e non se la sentivano più di proseguire. Le coordinate della loro posizione li indicavano sul sentiero di rientro, dove si è subito diretto Falco 2. Da una rapida perlustrazione, è stato chiaro che i 4 non si trovavano li, l'elicottero si è quindi spostato verso la parete e li ha individuati sull'ultimo tiro, dove avevano cercato riparo dal temporale in una nicchia a circa 2.800 metri di quota. Fissato il campo base al Rifugio Dibona e lasciato a terra il personale sanitario, con l'incognita del meteo instabile e la possibile chiusura delle nuvole, l'elicottero è risalito. Calato con un verricello di 40 metri, il tecnico di elisoccorso è riuscito a recuperare 3 alpinisti, uno alla volta, poi le nuvole si sono serrate. Falco 2 è quindi sceso a sbarcare i tre rocciatori, nella speranza di un ulteriore varco, che si è fortunatamente ripresentato. L'elicottero è quindi riuscito a terminare anche l'ultimo recupero sempre con il verricello. Al Dibona il medico ha controllato le condizioni dei 4 alpinisti, che stavano bene, pur infreddoliti. Data l'incertezza del tempo, le squadre del Soccorso alpino di Cortina erano state allertate ed erano pronte a partire.
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2025
Interventi in montagna
Scritto da Michela CanovaBelluno, 12 - 07 - 25
Il Soccorso alpino di Cortina è stato attivato verso le 14 per una escursionista scivolata sul sentiero numero 403, che conduce al Rifugio Giussani. La sessantenne di Latisana (UD), che si era ferita a una gamba, è stata raggiunta da una squadra della Guardia di finanza, salita in fuoristrada, e trasportata direttamente al Codivilla. Falco 1 è stato inviato nel territorio di Comelico Superiore, precisamente sul Col Rosson, dove un ciclista aveva riportato un trauma alla spalla cadendo dalla propria mountain bike. Atterrati nelle vicinanze, equipe medica e tecnico di elisoccorso hanno prestato le prime cure al 32enne austriaco, per poi imbarcarlo e decollare verso Belluno.
Alle 15.50 circa la Centrale è stata allertata da quattro escursionisti bloccati sull'anticima della Croda dei Toni. I quattro amici - veronesi e vicentini di età conpresa tra i 28 e 39 anni - ingannati dai segnali poco evidenti avevano confuso la traccia di salita ed erano finiti sopra degli strapiombi, un centinaio di metri sotto la cima. Falco 2 ha fatto un primo tentativo di avvicinamento, ma è stato fermato dalle nubi che si sono chiuse all'improvviso. L'elicottero è quindi sceso a valle a imbarcare due tecnici del Soccorso alpino di Auronzo per trasportarli più in alto possibile, affinché avanzassero a piedi. Fortunatamente un varco nelle nuvole ha permesso all'eliambulanza di ultimare il recupero. Calato con un verricello di 30 metri, il tecnico di elisoccorso ha infatti issato a bordo gli escursionisti in quattro diverse rotazioni. Falco 2 li ha quindi lasciati in piazzola ad Auronzo.
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Soccorsa famiglia in difficoltà
Scritto da Michela CanovaLusiana (VI), 12 - 07 - 25
Alle 13.30 la Centrale del 118 ha allertato il Soccorso alpino di Asiago, a seguito della richiesta di aiuto di una famiglia di Marano Vicentino (VI), che aveva smarrito il sentiero. Padre, madre e il figlio quindicenne erano partiti assieme al loro cane dal Rifugio Monte Corno diretti a Malga Campo Rossignolo. Nel tragitto avevano perso l'orientamento, ritrovandosi in un luogo sconosciuto. Temendo di peggiorare la situazione spostandosi e prossimo il maltempo, hanno contattato il 118. Ricevute le coordinate della posizione, due squadre sono partite con i fuoristrada. Dopo avere individuato la famiglia, hanno caricato a bordo i genitori, il ragazzo e il cane e li hanno riaccompagnati alla loro macchina.
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2025

