2025

Avio (TN), 28 - 07 - 25
Su richiesta dei Vigili del fuoco, che avevano ricevuto la chiamata, ieri sera alle 19.40 la Centrale del 118 ha allertato il Soccorso alpino di Verona, per una coppia smarrita sul Corno d'Aquilio. Dalla posizione ricevuta, i due escursionisti di Valeggio sul Mincio (VR), lei di 33 anni, lui di 32, si trovavano sul versante Adige in territorio trentino, per una questione di maggiore vicinanza e per conoscenza dovuta a diversi interventi nell'area, in accordo tra le Centrali di Verona e Trento, è subito partita una squadra veronese, seguita poi da una seconda. Lasciato il mezzo ai Tommasi, i soccorritori hanno preso il sentiero che porta a Rocca Pia, per poi imboccare una traccia in linea con le coordinate ed entrare direttamente nel bosco verticale, tra alberi a terra e salti di roccia, fino ad avere un primo contatto vocale. In realtà la coppia si trovava 250 metri più in basso rispetto alle indicazioni ricevute e, una volta raggiunta, i soccorritori hanno scoperto che c'era anche il loro cane, un golden retriver di 40 chili. Dotati di casco, imbrago e assicurati con corda corta, gli escursionisti sono stati riportati sul sentiero, mentre un soccorritore teneva con sé al guinzaglio il cane. Ritornati sull'itinerario di rientro, dove aspettava un altro volontario assieme ai Vigili del fuoco in supporto, il gruppo ha proseguito in direzione delle macchine ai Tommasi, dove era presente anche una squadra del Soccorso alpino di Ala per eventuale affiancamento e dove sono arrivati alle 23.45. La coppia era partita per un giro ad anello sul sentiero 234, ma si era ritrovata in un punto in cui un dedalo di bollini rossi può facilmente ingannare nella scelta della direzione ed infatti i due escursionisti avevano perso l'orientamento, ritrovandosi in un terreno insidioso. Avevano cercato di cavarsela da soli, preferendo poi chiedere aiuto per non mettersi in una situazione più rischiosa. 
 
Valdobbiadene (TV), 28 - 07 - 25
Ieri sera alle 20.10 il Soccorso alpino delle Prealpi Trevigiane è stato attivato per intervenire sulle colline di Guia, dove in un vigneto era stato rinvenuto il corpo senza vita di un uomo, rovesciatosi con l'escavatore. E.S., 55 anni, di Valdobbiadene, che mancava da casa da sabato, era stato rinvenuto da alcuni conoscenti, usciti a cercarlo su richiesta dei familiari. Muovendosi con l'escavatore tra i filari, era caduto per una decina di metri, rimanendo sotto il mezzo. Dopo che l'equipe medica dell'elicottero di Treviso emergenza ne ha constatato il decesso, i Vigili del fuoco hanno provveduto a liberare il corpo. La salma è stata quindi imbarellata e trasportata dai soccorritori a spalla per un'ottantina di metri fino alla strada e da lì condotta al carro funebre. L'intervento si è chiuso alle 23.30.
Longarone, 28 - 07 - 25
Alle 16 una coppia di escursionisti fuori sentiero sopra Termine di Cadore ha chiesto aiuto tramite l'applicazione di GeoResQ. Contattati telefonicamente dal tecnico di Centrale di Pieve di Cadore, i due escursionisti, entrambi 53enni, lei di San Vito al Tagliamento (PN), lui di Teglio Veneto (VE), hanno spiegato di avere perso la traccia del sentiero 394, di trovarsi in mezzo al bosco su un ripido pendio reso scivoloso dalle foglie bagnate, di non avere calzature adeguate a quel tipo di fondo e di essere in una posizione sicura, appoggiati a due alberi. Con le coordinate della posizione è quindi partito il Soccorso alpino di Longarone. Sotto la pioggia, i soccorritori hanno lasciato i mezzi sull'ultimo tornante della strada che sale a Erto, all'altezza di Col Paternoster, per poi incamminarsi lungo il sentiero 395. A Casera Dogarei i soccorritori si sono divisi in due squadre: una ha proseguito dritta, senza perdere quota, in linea con le coordinate, l'altra ha seguito il sentiero per poi scendere dall'alto. La prima squadra, che avanzava chiamandoli, è riuscita ad avere un contatto vocale con i due e a individuarli. Una volta raggiunti, le due squadre si sono quindi ricompattate. Stavano bene, sebbene fossero bagnati e la donna presentasse qualche graffio sulle gambe. Gli escursionisti sono stati dotati di imbrago, assicurati e sollevati a monte con la corda, fino a raggiungere la traccia di un vecchio sentiero, da lì rientrare sul 395 e poi alle macchine. I soccorritori hanno infine riaccompagnato la coppia a Casso, da dove era partita. L'intervento si è concluso alle 21.15.
Cogollo del Cengio (VI), 27 - 07 - 25
Oggi attorno alle 14 il Soccorso alpino di Arsiero è stato allertato a seguito di un incidente sul 5° tiro della Via La prima volta sul Monte Cengio dove, primo di cordata, un 65enne di Vicenza era volato impattando con i piedi sulla roccia e riportando traumi su entrambe le caviglie. Mentre le squadre si portavano sul posto, poiché sembrava imminente il maltempo, è intervenuto l'elicottero di Verona emergenza. Fissato il campo base in un prato sottostante, l'eliambulanza si è alzata sulla verticale e ha calato con il verricello il tecnico di elisoccorso, che ha issato a bordo l'infortunato, trasportato poi in ospedale. I tre compagni rimasti in parete hanno quindi chiesto il supporto dei soccorritori, 14 in totale, per ultimare le manovre di risalita prima dell'arrivo del maltempo. Dalla cima, i soccorritori hanno quindi predisposto la calata con le corde doppie, hanno raggiunto i tre, che avevano ripreso la scalata, e uno alla volta li stanno aiutando ad arrivare all'uscita della via.
Valdagno (VI), 27 - 07 - 25
Ieri sera al termine della Trans d'Havet, durante il passaggio della "scopa" - una persona della manifestazione che da ultima percorre il tracciato, assicurandosi che nessuno rimanga indietro e garantendo eventuale supporto - all'altezza di località Meceneri, l'uomo che chiudeva la gara è scivolato ruzzolando per una decina di metri in una valletta, in un punto dove il fango accumulato rendeva difficile stare in piedi. Scattato l'allarme verso le 22.30, è stata attivata una squadra del Soccorso alpino di Recoaro - Valdagno, che stava prestando assistenza alla gara assieme alle altre Stazioni dell'XI Delegazione, assieme al personale della Croce Rossa presente lungo il percorso. I soccorritori sono scesi dall'infortunato, che era cosciente, ma aveva riportato un sospetto trauma cranico, e gli hanno prestato le prime cure. Imbarellato, l'uomo è stato sollevato per contrappeso e poi trasportato con la barella un centinaio di metri fino all'ambulanza, partita in direzione dell'ospedale di Vicenza.
Val di Zoldo (BL), 25 - 07 - 25
Attorno alle 14 il Soccorso alpino di Val di Zoldo è stato allertato per due escurioniste del Lussemburgo, bloccate dalla paura dopo il primo tratto attrezzato del Sentiero Tivan in Civetta. Partite questa mattina alle 10 da Palafavera per fare il giro del Civetta, le due amiche di 31 e 37 anni erano passate dal Coldai ed erano dirette al Vazzoler. Invece di prendere la Tissi, avevano optato per il più impegnativo Van delle Sasse, ma, superato il primo di alcuni tratti attrezzati, si erano bloccate impaurite e incapaci di proseguire o tornare indietro, in prossimità del Crodolon. Una squadra le ha quindi raggiunte in un paio di ore a piedi e dopo averle assicurate, ne ha calata una per una cinquantina di metri, accompagnando l'altra più autonoma fino ad arrivare dove il sentiero era meno ripido. Soccorritori ed escursiniste sono quindi rientrati al Coldai e da lì scesi a Palafavera. L'intervento si è concluso alle 18.30.
San Vito di Cadore (BL), 25 - 07 - 25
Falco 2 è stato inviato lungo il Sentiero Minazio, nel tratto verso Forcella Grande, per un'escursionista tedesca di 38 anni che si era infortunata. Diretta assieme a un compagno al Rifugio San Marco, la donna era inciampata lussandosi un gomito. Scesi in hovering nelle vicinanze, medico e tecnico di elisoccorso hanno prestato le prime cure all'escursionista, poi caricata a bordo e trasportata all'ospedale di Belluno. Il compagno è rientrato autonomamente. 
 
Vigo di Cadore (BL), 25 - 07 - 25
Ieri sera attorno alle 20 il Soccorso alpino del Centro Cadore è stato allertato dalla Centrale del 118, per un gruppo scout in difficoltà in Val di Faè. Partiti da Auronzo in mattinata, i 22 ragazzi della provincia di Cuneo, alcuni minorenni, erano passati dal Cason di Ciampediei diretti verso Vigo di Cadore, ma arrivati nella valle si erano trovati ad affrontare un sentiero impervio e molto ripido, reso uno scivolo di fango dalle piogge, per cui era difficile anche riuscire a restare in piedi. Individuata la loro posizione, una squadra li ha raggiunti, riaccompagnandoli passo passo lungo la salita, a ha attrezzando con corde fisse i tratti più difficili per farli passare con maggiore sicurezza, ritornando alle jeep da un itinerario diverso da quello inizialmente seguito dal gruppo e dalla squadra stessa all'andata. Una volta ai mezzi, dato che i ragazzi erano completamente bagnati, i soccorritori si sono accordati con la Pro loco di Lorenzago, che ha dato al gruppo la disponibilità del tendone per passare la notte riparati. I soccorritori hanno quindi fatto la spola da Tre Ponti a Lorenzago per portarli a Lorenzago. Le squadre sono rientrate verso mezzanotte.
Altopiano dei Sette Comuni (VI), 24 - 07 - 25
Attorno alle 13, mentre stava per arrivare il forte temporale, il Soccorso alpino dell'Altopiano dei Sette Comuni è stato attivato dalla Centrale di Vicenza per una famiglia di Noventa Vicentina (VI) -genitori, una bimba di 8 anni e il cane - che si trovava a Cima Ekar, Asiago, preoccupata per l'imminente maltempo. Una squadra è quindi partita in jeep. Durante il tragitto è arrivata una seconda attivazione, per una escursionista di 57 anni di Castel Focognano (AR), che mentre scendeva velocemente da Forte Lisser, aveva messo male il piede riportando una probabile frattura della caviglia. Riaccompagnata la famiglia alla propria macchina, i soccorritori si sono avvicinati in fuoristrada, per poi proseguire a piedi lungo la dorsale del Lisser fino dall'infortunata. Con loro il personale sanitario dell'ambulanza di Asiago. Medicata, la donna è stata imbarellata e trasportata a spalla all'ambulanza. Per la terza emergenza, più o meno in contemporanea, è stato chiesto il supporto del Soccorso alpino di Arsiero, che è intervenuto a Campolongo di Rotzo, dove una cinquantenne di Padova si era fatta male al ginocchio, scivolando sul fondo bagnato mentre scendeva dal forte. Otto soccorritori, compreso un sanitario, l'hanno stabilizzata, caricata in barella e portata al Rifugio Campolongo da dove si è allontanata con i propri mezzi.
 
Canale d'Agordo (BL), 24 - 07 - 25
Ieri verso le 19 una squadra del Soccorso alpino della Val Biois è partita in direzione del Monte Palmina, da dove aveva chiamato un trail runner in difficoltà. Il 48enne di Forlì, dopo essere salito dal sentiero, aveva infatti perso l'orientamento in un punto dove l'erba alta ne nasconde la traccia nella zona delle Crepe Scure. Al telefono con i soccorritori, che gli hanno dato le prime indicazioni, l'uomo è stato guidato a salire fino a Casera Nova, dove ha atteso il loro arrivo. Superato il dislivello in una quarantina di minuti a piedi, la squadra è arrivata da lui e assieme sono rientrati a valle attorno alle 21. 
Belluno, 23 - 07 - 25
Attorno alle 13, l'elicottero del Suem di Pieve di Cadore ha recuperato un'escursionista con problemi ai legamenti sul sentiero per il Rifugio Vandelli. Falco 2 è invece volato nei pressi del Rifugio Auronzo, poiché una 57enne slovena si era fatta male a una caviglia percorrendo il sentiero numero 105. Caricata a bordo, la donna è stata trasportata all'ospedale di Belluno. Una squadra del Soccorso alpino del Centro Cadore è andata incontro a un ciclista, che aveva chiamato poiché  si era trovato in difficoltà nella zona del Cridola a Lorenzago di Cadore. I soccorritori lo hanno incrociato che era riuscito a rientrare autonomamente con la propria mountain bike. 
 
Alleghe (BL), 23 - 07 - 25
Questa mattina verso le 10 la Centrale operativa ha attivato il Soccorso alpino di Alleghe - Val Fiorentina, per due escurioniste in difficoltà in discesa lungo il sentiero 570 di Ru de Porta. Le due 24enni della Repubblica Ceca erano partite dal Lago del Coldai per rientrare ad Alleghe, ma cento metri dopo aver intrapreso l'itinerario, nel tratto più ripido, si erano bloccate impaurite dalla difficoltà, avendo anche perso uno dei loro zaini ruzzolato in un canale. Le due ragazze hanno quindi inviato un video ai soccorritori, indicando la posizione e mostrando dove si trovavano. Una squadra è quindi salita a piedi da Malga Pioda ed è scesa dalle ragazze, che sono state assicurate con corda corta e aiutate a risalire, mentre un soccorritore provvedeva a recuperare lo zaino. Ritornate al lago del Coldai, le escursioniste sono quindi rientrate assieme alla squadra fino a Malga Pioda e poi accompagnate, alle 14, a prendere la corriera.
Si è invece concluso alle 4 di questa notte il recupero di una coppia di escursionisti olandesi, lei 56 anni e lui 58. Partiti dallo Staulanza per fare il giro del monte Pelmo, i due erano arrivati a Forcella Val d'Arcia, anziché scendere dai ghiaioni come prevede l'itinerario, la coppia aveva sbagliato e proseguito avanti in quota, ritrovandosi bloccata sopra salti di roccia. Scattato l'allarme alle 21.30 circa, una squadra è partita a piedi, lì ha individuati e raggiunti. Assieme a loro i soccorritori sono quindi rientrati sul sentiero e con molta lentezza, dal momento che i due erano stanchissimi, hanno ridisceso il ghiaione e proseguito fino al Passo, dove era parcheggiata la loro macchina. 
 
Val di Zoldo (BL), 22 - 07 - 25
Poco prima delle 16 Falco 2 è stato attivato per un giovane escursionista che era caduto, riportando una ferita sul ginocchio, mentre stava percorrendo in discesa il sentiero dal Rifugio Coldai a Malga Pioda. Il quattordicenne di Ferrara, che faceva parte di una comitiva ed era assistito da uno degli accompagnatori, è stato raggiunto da medico e tecnico di elisoccorso sbarcati in hovering nelle vicinanze. I soccorritori lo hanno medicato e issato a bordo con il verricello, per accompagnarlo all'ospedale di Belluno. 
 
Cortina d'Ampezzo (BL), 22 - 07 - 25
Attorno alle 12.40 Falco 2 è decollato in direzione del sentiero numero 217, che porta al Rifugio Vandelli, dove un escursionista genovese di 62 anni si era sentito poco bene, mentre saliva assieme ai familiari. Sbarcati nelle vicinanze medico e tecnico di elisoccorso con un verricello corto, i soccorritori hanno valutato le condizioni dell'uomo, per poi caricarlo a bordo e trasportarlo all'ospedale di Cortina per gli approfondimenti del caso.
Val di Zoldo (BL), 21 - 07 - 25
Verso le 17.30 il Soccorso alpino della Val di Zoldo è stato allertato per due escursionisti scesi lungo un canale in Civetta, rimanendo bloccato sopra salti di roccia. I due trentenni di Polcenigo (PN) e Fontanafredda (PN), dopo aver rinunciato a salire dalla normale per il maltempo, si erano diretti al Rifugio Coldai, ma all'altezza del Livinal Grand non avevano visto la pista che lo taglia in quota e avevano iniziato a scendere fino a fermarsi tra i mughi. In contatto telefonico, i soccorritori hanno cercato di indirizzare i due su una traccia che avrebbe permesso loro di arginare il tratto difficile e raggiungere il sentiero sottostante. Non riuscendo a individuare il percorso, una squadra è andata loro incontro, risalendo dalla traccia e individuandoli. I soccorritori hanno quindi guidato i due tra la vegetazione fino ad arrivare sul sentiero. Ritornati alla jeep, lì hanno poi riaccompagnati a valle.
Pieve del Grappa (TV), 20 - 07 - 25
Questa mattina verso le 11.15 il Soccorso alpino della Pedemontana del Grappa è stato attivato per un uomo colto da improvviso malore, mentre in compagnia di un amico stava risalendo il sentiero numero 151 in Valle di San Liberale. Poiché i diversi tentativi di avvicinamento da parte dell'elicottero di Treviso emergenza sono stati vanificati dalla presenza di nubi basse, i soccorritori sono arrivati con i mezzi a monte per poi scendere a piedi fino al luogo dove si trovava il 73enne. Il personale sanitario del Suem di Crespano ha subito iniziato a praticare le manovre di rianimazione, ma purtroppo non c'è stato nulla da fare. La salma è stata imbarellata e trasportata  dai soccorritori fino alla strada, per essere affidata al carro funebre. 
 
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