2015
Cortina d'Ampezzo (BL), 07-02-15
Trovato senza vita giovane sciatore olandese travolto da una valanga sull'Averau. È stato individuato da uno dei cani delle unità cinofile, sotto quasi due metri di neve, il corpo senza vita di un ragazzo di 24 anni, coinvolto dal distacco questa mattina verso le 11. Dopo essere sceso per una cinquantina di metri in pista, il giovane era infatti uscito in neve fresca con altri due sciatori tagliando a destra sotto il rifugio Averau. Il peso dei tre ha provocato subito la slavina che si è staccata da tutto il costone a sud, sul versante di Colle Santa Lucia, e lo ha investito. Scattato l'allarme, sul posto il 118 ha inviato l'elicottero dell'Aiut Alpin Dolomites di Bolzano, poiché l'eliambulanza del Suem di Pieve di Cadore era impegnata per un'altra valanga caduta in pista sul Faloria e provocata anche in questo caso da sciatori usciti in fuoripista, bonificata anche dai carabinieri del servizio piste e fortunatamente senza alcun coinvolto. Sull'Averau si è poi aggiunto l'elicottero dell'Air service center, convenzionato con il Soccorso alpino, che con quello dell'Aiut Alpin ha portato in quota le squadre a piedi e le unità cinofile, che hanno iniziato a sondare l'immensa superficie (lo sciatore era senza Artva): 500 metri di fronte per 200 di lunghezza con punti di accumulo superiori ai due metri. Poco prima delle 15 uno dei cani (del Corpo forestale dello Stato) ha marcato il punto, dove poi è stato rinvenuto il ragazzo. Purtroppo il medico dell'equipaggio dell'eliambulanza di Treviso emergenza, sopraggiunto in sostituzione di quello di Pieve di Cadore richiamato in Faloria per un'ulteriore valanga, non ha potuto che constatare il decesso del giovane sciatore. Alla ricerca, coordinata dal Soccorso alpino di Cortina, hanno preso parte una settantina di persone del Soccorso alpino delle Stazioni di Cortina, Val Pettorina, Val Fiorentina, Livinallongo, Agordo, Alleghe, San Vito di Cadore, Pieve di Cadore, Alta Badia, Guardia di finanza, Corpo forestale dello Stato, con sei unità cinofile. Dato il permanere dell'elevato grado di pericolo valanghe anche nei prossimi giorni, il Soccorso alpino invita alla massima prudenza e ad evitare il fuori pista. Anche la seconda slavina sul Faloria, originata da sciatori usciti dalla pista in neve fresca, non ha per fortuna avuto conseguenze.
DUE VALANGHE A CORTINA
Scritto da Michela CanovaCortina d'Ampezzo (BL), 07-02-15
Prima delle 11 è scattato l'allarme per due valanghe cadute a Cortina d'Ampezzo, una in Faloria, dove è stata esclusa la presenza di persone coinvolte, e una di grandi dimensioni nella zona dell'Avearu, dove attualmente stanno operando, per verificare non ci siano sciatori investiti, gli elicotteri del Suem di Pieve di Cadore, dell'Aiut Alpin Dolomites di Bolzano e dell'Air service center, convenzionato con il Soccorso alpino per il trasporto di personale e mezzi, con le squadre del Soccorso alpino di Cortina e 5 unità cinofile.
Veneto-Trentino Alto Adige, 06-02-15
Alcuni cambi ai vertici delle Stazioni della VI Delegazione speleologica Veneto-Trentino Alto Adige del Cnsas, Corpo nazionale soccorso alpino e speleologico, per il prossimo triennio 2015-2017, ma anche conferme per molti dei capi e dei loro vice, che, messe nuovamente a disposizione esperienza e capacità, sono stati rieletti. A Verona l'ex capostazione Damiano Federti, che rimane all'interno dell'organico, passa il testimone al suo vice Alessandro Mosconi, vice direttore della Scuola regionale forre, mentre il nuovo vicecapo è Emanuele Pozza. Nella Stazione speleo di Vicenza Giancarlo Zanetti lascia ed esce dal Cnsas e gli subentra l'ex vice Simone Valmorbida, affiancato dalla nuova vicecapostazione Laura Nicolini.
Riconfermati per la Stazione speleo Veneto orientale sia capo che vice, ovvero Andrea Pirovano e Omar Canei. Resta invariato il capo della Stazione speleo di Trento, Paolo Trainotti, e Marcello Carli prende invece il posto di Daniele Sighel come vice. Nessuna variazione nella Stazione speleologica di Bolzano, dove rimangono alla direzione il capo Paolo Stefanoni e il vice Antonio Donato. Il Soccorso alpino e speleologico augura buon lavoro ai nuovi capi e vice e ringrazia i loro predecessori per l'impegno garantito in molti anni al comando delle rispettive Stazioni.
Tambre (BL), 05-02-15
Il diciassettenne di origini ucraine, scomparso ieri sera da Tambre, è stato ritrovato dai soccorritori pochi minuti dopo le 9, in buone condizioni, sebbene in stato confusionale e con principi di ipotermia. Il ragazzo, residente in provincia di Venezia, si era allontanato attorno alle 22 dalla casa di accoglienza in cui si trova, senza più fare rientro. Scattato l'allarme, subito si erano mossi carabinieri e vigili del fuoco e, alle 2.15 circa, era stato chiesto l'intervento del Soccorso alpino dell'Alpago, raggiunto poi dalle Stazioni di Belluno, Longarone e Prealpi Trevigiane, con due unità cinofile da ricerca di superficie (era in arrivo anche un'unità cinofila molecolare). Grazie alle coordinate Gps del telefono, il cellulare è stato ritrovato poco dopo per terra a bordo strada e le ricerche si sono concentrate nella zona di Micei Vecio, finché una delle squadre non ha visto il ragazzo incastrato tra una scarpata e una recinzione. Il medico del Soccorso alpino di Belluno ha subito prestato le prime cure al diciassettenne, trasportato poi fino all'ambulanza diretta all'ospedale di Belluno per i controlli del caso. Il giovane, perso il telefono, aveva probabilmente continuato a camminare nella notte, poi era scivolato ed era finito addossato al recinto delle pecore di un'azienda agricola, a circa un chilometro dall'abitato, incapace di muoversi. Lì è stato fortunatamente ritrovato. Hanno preso parte alla ricerca una quarantina di persone tra Soccorso alpino e vigili del fuoco. Sul posto i carabinieri e i genitori del ragazzo.
SCONTRO IN PISTA
Scritto da Michela CanovaLivinallongo del Col di Lana (BL), 03-02-15
Caduta a seguito di uno scontro con un altro sciatore, E.L., 61 anni, di Foggia, si è infortunata quest'oggi sulle piste di Arabba, poco sopra Pont de Vauz. Scattato l'allarme passato mezzogiorno - sul posto il servizio piste della polizia - il 118 ha inviato l'elicottero del Suem di Pieve di Cadore, atterrato poco distante dal luogo dell'incidente. Sbarcati il personale medico e il tecnico del Soccorso alpino dell'equipaggio, alla donna sono state prestate le prime cure. Dopo averla imbarellata, i soccorritori l'hanno poi caricata a bordo per accompagnarla all'ospedale di Belluno con possibili traumi alla spalla e ad un'anca.
Vicenza, Verona, Padova, 03-02-15
Con il mese di gennaio si sono ultimate le elezioni per il rinnovo dei vertici delle Stazioni del Soccorso alpino della XI Delegazione Zona Prealpi venete del Cnsas, Corpo nazionale soccorso alpino e speleologico, per il triennio 2015-2017: sono la maggior parte i capi e vice che hanno riconfermato la propria disponibilità e impegno al comando delle sei Stazioni venete di Schio, Arsiero, Recoaro-Valdagno, Asiago, Verona e Padova, ma si sono anche registrati alcuni cambi, come il passaggio di testimone di uno degli storici volontari del Soccorso alpino, Antonio Toni Feltrin, a capo della Stazione di Padova dal 1995. Conferme quindi nelle Stazioni di Schio, dove rimangono rispettivamente capo e vicecapostazione Andrea Dalle Nogare e Luca Nardi, di Verona, capo Roberto Morandi e vice Alberto Corà, e di Recoaro-Valdagno, capo Paolo Dani e vice Luca Cortese. Confermato anche il capostazione ad Arsiero, Giancarlo Casentini, mentre al vice del passato triennio, Alberto Pettinà, subentra Luca Toldo, 'figlio d'arte' in quanto il padre Tino Toldo, alpinista e scialpinista di grande esperienza, è uno dei 'vecchi' della Stazione. Daniele Zotti rimane al comando della Stazione di Asiago, il suo vice Simone Pertile lascia invece il posto a Daniele Bonato, da tre anni all'interno del sodalizio e attualmente alle prese con il corso per diventare Tecnico di Soccorso alpino. A Padova, come anticipato, Antonio Feltrin, che nel '95 aveva sostituito Giancarlo Zella (già capostazione, vice presidente e presidente del Soccorso alpino e spelelologico veneto) passa il testimone a Maurizio Scollo, medico anestesista a Vicenza, proveniente dalla Stazione trentina del Soccorso alpino di Primiero, mentre all'ex vice Roberto Prevato (sostituito per un periodo da Leonardo Calaon) segue Daniele Tonin, già vicecapo padovano anni fa.
Il Soccorso alpino e speleologico Veneto ringrazia di cuore i nuovi e vecchi capi e vice per l'impegno fin qui profuso e per quello che da qui in avanti spenderanno a favore della sicurezza in montagna.
Dobbiaco (BZ), 02-02-15
Attorno alle 15 l'elicottero del Suem di Pieve di Cadore è intervenuto nei pressi del Lago di Landro, sulla pista da fondo che collega Cortina a Dobbiaco, per uno sciatore colto da malore. Una volta sbarcato nelle vicinanze, il personale sanitario ha tentato le manovre di rianimazione, purtroppo invano e al medico non è rimasto che constatare il decesso di H.Z., 57 anni, tedesco. Presenti anche i carabinieri.
MUORE IN PISTA COLTO DA MALORE
Scritto da Michela CanovaCortina d'Ampezzo (BL), 02-02-15
Partito con un gruppo di connazionali dal Rifugio Averau dove aveva passato la notte, uno sciatore inglese di 56 anni è stato colto da malore sulle piste delle Cinque Torri. Scattato l'allarme attorno alle 9, il 118 ha inviato l'elicottero del Suem di Pieve di Cadore, atterrato nelle vicinanze. Purtroppo inutili le manovre di rianimazione messe in atto dal personale medico, che ha solamente potuto constatare il decesso dell'uomo. Sul posto la Guardia di finanza.
DUE INTERVENTI IN PISTA
Scritto da Michela CanovaBelluno, 01-02-15
Poco prima delle 13 l'elicottero del Suem di Pieve di Cadore è decollato in direzione della pista Fertazza, nel comune di Selva di Cadore, poiché uno sciatore, scontratosi con un'altra persona, era caduto a terra sbattendo con la testa. Sbarcati nelle vicinanze dell'incidente con un verricello il tecnico del Soccorso alpino e il medico dell'equipaggio, all'infortunato, subito raggiunto dal servizio piste del Corpo forestale dello Stato, sono state prestate le prime cure. Trasportato succesivvamente con il toboga fino alla partenza degli impianti, P.S., 71 anni, di Thiene (VI), è stato caricato a bordo dell'elicottero e trasportato all'ospedale di Belluno con un sospetto trauma cranico. Subito dopo l'eliambulanza è intervenuta sulle piste di Arabba al Rifugio Burz, dove uno sciatore, G.G., 60 anni, di Modena, si era sentito male. Imbarcato, l'uomo è stato accompagnato all'ospedale di Belluno per le verifiche del caso.
SCIVOLA E SI INFORTUNA
Scritto da Michela CanovaLimana (BL), 28-01-15
Mentre passeggiava con la moglie sotto località Pian de le femene, B.Z., 74 anni, di Belluno, è scivolato infortunandosi. Poiché la zona è priva di copertura, la donna si è dovuta allontanare di circa 300 metri per riuscire a dare l'allarme al 118 con il cellulare, attorno alle 14.30. È quindi subito decollato l'elicottero del Suem di Pieve di Cadore che, dopo aver individuato il luogo dell'incidente, ha sbarcato in hovering nelle vicinanze il medico e il tecnico del Soccorso alpino dell'equipaggio. Prestate le prime cure, una volta imbarellato, l'uomo, con un sospetto trauma alla gamba, è stato recuperato con un verricello per essere poi imbarcato e trasportato all'ospedale di Belluno.
Valstagna (VI), 26-01-15
Gli altofondalisti della VI Delegazione speleologica Veneto-Trentino Alto Adige del Cnsas, Corpo nazionale soccorso alpino e speleologico, hanno ripulito ieri la risorgenza carsica dell'Elefante Bianco, a Ponte Subiolo, bonificandola dal materiale abbandonato da alcuni fruitori non rispettosi dell'ambiente e riportando in superficie metri e metri di sagole che possono rappresentare un pericolo per altri sub, specie in condizioni di scarsa visibilità. L'operazione di messa in sicurezza della grotta sommersa, effettuata ogni anno dai soccorritori speleosubacquei, è durata due ore, servite per recuperare le sagole utilizzate dai sub come 'filo di Arianna' per non perdersi durante le immersioni nella cavità, benchè le condizioni non fossero ottimali per la pulizia delle parti più profonde della risorgenza. Purtroppo i fili lasciati sott'acqua ad ogni piena della risorgenza vengono sparpagliati e rischiano di diventare molto pericolosi per altri subacquei, che possono rimanere impigliati o confondersi nella fase del ritorno seguendo sagole sbagliate, con terribili conseguenze.
Durante l'immersione è stata inoltre posizionata una nuova sagola guida fino alla profondità di 60 metri.
Gli speleosub del Soccorso alpino e spelelologico sono abilitati ad operazioni in alto fondale in ambiente ipogeo, utilizzano miscele respiratorie ternarie (Trimix, ossigeno, azoto ed elio) e autorespiratori a circuito chiuso automiscelanti, simili a quelli usati dagli astronauti, che consentono di riciclare i gas respirati, con grande autonomia di tempo. Era presente ieri anche Carlo Perli, sindaco di Valstagna, assieme a un rappresentante della propria giunta.
Belluno, 24-01-15
Le Delegazione II Zona Dolomiti Bellunesi del Corpo nazionale soccorso alpino e speleologico ha provveduto ieri ad associare tutti i propri 469 soccorritori a Dolomiti emergency, rinnovando per 6.566 euro l'iscrizione per il 2015, che garantisce loro di poter così beneficiare, in caso di bisogno, della polizza 'Rimborso spese per soccorso e trasporto', che, qualsiasi attività si stia svolgendo, copre i costi per la ricerca di persone disperse, il soccorso e il recupero e il trasporto effettuati con qualsiasi mezzo, compreso l'utilizzo dell'elicottero, avvenuti nel territorio dell'Europa Geografica. Il Soccorso alpino e speleologico del Veneto spende su base regionale 116 mila euro l'anno per assicurazioni a tutela dei volontari e dei mezzi utilizzati.
Roana (VI), 18-01-15
Partiti dal Rifugio Campomulo sull'altopiano di Asiago, due escursionisti, M.M., 65 anni, lui, e C.D., 49 anni, lei, entrambi di Vicenza hanno fatto un giro a piedi. Attardatisi e prossimo il buio, hanno perso l'orientamento e con la paura di peggiorare la situazione hanno chiesto aiuto al 112, che ha allertato il Soccorso alpino di Asiago e i vigili del fuoco di Asiago. Parlando al cellulare con la coppia, attraverso la descrizione del percorso i soccorritori hanno capito dove i due potevano trovarsi e, dopo averli rassicurati e detto loro di non muoversi, li hanno raggiunti per riaccompagnarli fino alla loro auto.
Zoldo Alto (BL), 18-01-15
Al momento della chiusura degli impianti di risalita, attorno alle 16.15 una persona ha segnalato ai carabinieri l'assenza di un uomo che stava sciando assieme al figlio e ad altri due bimbi, tutti e tre sotto i dieci anni. Dopo aver tentato invano di contattarlo al cellulare per l'assenza di campo del luogo in cui probabilmente si trovava il gruppetto, i carabinieri e il Soccorso alpino dell'assistenza piste, con il medico e personale degli impianti, sono risaliti nella zona della Grava dove erano stati visti l'ultima volta lo sciatore e i tre bambini. Trovate delle tracce che portavano in fuori pista nel bosco, due squadre, una dall'alto e una in line retta, si sono inoltrate tra gli alberi finché a un centinaio di metri di distanza l'uomo non ha risposto ai richiami. Una volta raggiunto lo sciatore e i bimbi, residenti nella provincia di Treviso, sono stati riportati in pista e riaccompagnati a valle.
MALORE IN CANSIGLIO
Scritto da Michela CanovaFregona (TV), 15-01-15
Questa mattina poco prima delle 11 l'elicottero di Treviso Emergenza è intervenuto in zona La Crosetta, in Cansiglio, dove un uomo di 63 anni, che si trovava con altre persone si era sentito poco bene. Sbarcati nelle vicinanze, medico e tecnico del Soccorso alpino dell'equipaggio hanno aiutato il personale dell'ambulanza, già presente sul luogo, a trasportare l'uomo, che nel frattempo si era ripreso, fino alla strada a circa 80 metri di distanza. L'ambulanza lo ha quindi accompagnato all'ospedale di Vittorio Veneto per le verifiche del caso e l'eliambulanza è rientrata.
RITROVATO ANZIANO SCOMPARSO
Scritto da Michela CanovaArquà Petrarca (PD), 12-01-15
È stato ritrovato in fondo a una scarpata sul Monte Calbarina, attorno alle 15.30, B.T., 79 anni, di Arquà Petrarca (PD), uscito ieri in tarda mattinata dalla propria abitazione e mai più rientrato. I famigliari, dopo averlo cercato, avevano lanciato l'allarme e questa mattina verso le 11 i vigili del fuoco hanno richiesto la collaborazione del Soccorso alpino di Padova. Divisi in gruppi, i soccorritori hanno perlustrato l'area dei colli attorno all'abitato, finché una squadra non ha scorto l'uomo tra gli alberi, a poco meno di un chilometro di distanza dalla sua casa. Una volta raggiunto, il personale sanitario della Stazione gli ha prestato per prime cure: era in stato confusionale e in ipotermia, con probabile traumi al bacino e frattura a una gamba. Stabilizzato e caricato in barella, i soccorritori lo hanno trasportato fino alla strada dove, con un verricello l'anziano è stato recuperato dall'elicottero dei vigili del fuoco, per essere trasportato all'ospedale. Erano presenti oggi, oltre a 12 tecnici del Soccorso alpino di Padova, i vigili del fuoco, volontari di Protezione civile e i carabinieri con le unità cinofile.

