2015
Belluno, 01-03-15
Sono ancora critiche, anche se stazionarie, le condizioni di Mirco De Col, ricoverato questa mattina presso il reparto di Cardiochirugia di Treviso dopo esser stato soccorso in val Fonda, dove era stato travolto da una valanga durante una gita di sci alpinismo con altri tre compagni.
Lo sciatore, dopo essere stato disseppellito dai primi soccorritori, è stato prontamente rianimato dal personale medico dello elicottero del Suem di Pieve di Cadore e dell'Aiut Alpin Dolomites giunti sul posto; per la rianimazione cardio polmonare, necessaria per l'arresto cardiocircolatorio che aveva colpito il paziente, è stato impiegato un nuovo dispositivo recentemente acquisito dal Suem 118 dell'Ulss 1, il Lucas 2, un massaggiatore cardiaco esterno autoalimentato che garantisce un massaggio cardiaco efficace anche per trasporti di lunga durata: il dispositivo è stato applicato sin dai primi momenti della rianimazione, ed ha funzionato per più di un'ora l'applicazione di un corretto massaggio sino all'arrivo all'ospedale di Treviso, dove il paziente è stato sottoposto a circolazione extra-corporea per il ripristino della normale temperatura, con ritorno di una attivita' cardiocircolatoria e repiratoria normale; la funzionalità cerebrale è costantemente monitorata e sarà testata nei prossimi giorni, per escludere danni cerebrali permanenti.
Purtroppo permangono estremamente critiche le condizioni di Daniele Costan Zovi, ricoverato all'ospedale di Trento.
Il Soccorso alpino Dolomiti Bellunesi si stringe attorno alla famiglia di Tiziano Favero e continua a sostenere con tutto il cuore le famiglie di Mirco e Daniele.
CADE IN UNA FORRA E PERDE LA VITA
Scritto da Michela CanovaPonte nelle Alpi (BL), 01-03-15
Durante una passeggiata lungo il sentiero che costeggia la forra della Val Maggiore, in località Cornolade, D.L., 46 anni, di Mirano (VE), è caduto affacciandosi sul bordo ed è precipitato per una quindicina di metri, perdendo la vita a seguito dei traumi riportati. S.S., 42 anni, di Salzano (VE), che si trovava con lui, cercando di scendere a portargli aiuto, è scivolata a sua volta, ferendosi a una gamba. Poiché il posto non ha copertura telefonica, spostatasi al sicuro su una cengia, la donna ha iniziato a chiamare a gran voce, finché una coppia di escursionisti di passaggio non l'ha sentita e ha chiamato i soccorsi attorno alle 16.20. L'infortunata è stata presto raggiunta dal tecnico del Soccorso alpino dell'equipaggio del Suem di Pieve di Cadore e dai soccorritori delle Stazioni di Longarone e Alpago sopraggiunti nel frattempo con i vigili del fuoco. Sollevata con un paranco fino ad un prato, è stata medicata, imbarellata e trasportata con il verricello dall'eliambulanza del Suem fino all'ambulanza, diretta poi all'ospedale di Belluno. Ottenuto il nulla osta dalla magistratura per la rimozione, la salma dell'uomo è stata ricomposta, caricata sulla barella e sollevata fino al piano, per poi essere spostata dall'elicottero dei vigili del fuoco e consegnata al carro funebre.
VALANGA AURONZO: UNO SCIALPINISTA PERDE LA VITA, DUE SONO IN GRAVISSIME CONDIZIONI
Scritto da Michela CanovaAuronzo di Cadore (BL), 01-03-15
Questa mattina quattro scialpinisti stavano risalendo la Val Fonda verso Forcella del Cristallino, sul Monte Cristallo, quando dal pendio si è staccata una valanga a lastroni che ha travolto tre di loro. L'ultimo sciatore, rimasto illeso, ha lanciato l'allarme al 118 attorno alle 9, per iniziare subito la ricerca dei compagni con l'Artva, aiutato presto da altre persone che si trovavano nelle vicinanze, riuscendo così a individuare due amici, uno dei quali aveva azionato gli airbag da valanga, entrambi a un metro circa di profondità. Quando sono sopraggiunti gli elicotteri del Suem di Pieve di Cadore e dell'Aiut Alpin Dolomites di Bolzano hanno sbarcato, medici, tecnici del Soccorso alpino e unità cinofile degli equipaggi, che hanno continuato a scavare e hanno ritrovato ed estratto anche il terzo sciatore, con il supporto dei soccorritori arrivati nel frattempo, a circa un quarto d'ora, venti minuti dal momento del seppellimento. Purtroppo per T.F., 44 anni, di Valle di Cadore (BL), non c'è stato nulla da fare e il medico ha potuto solamente constatare il suo decesso. Per D.C.Z., 29 anni, di Calalzo di Cadore (BL), e M.D.C., 36 anni, di Perarolo di Cadore (BL), sono subito state messe in atto le manovre di rianimazione. Imbarellato e recuperato con un verricello, M.D.C., è stato trasportato dall'eliambulanza del Suem di Pieve di Cadore all'ospedale di Treviso. D.C.Z., è stato invece accompagnato dall'elicottero dell'Aiut Alpin Dolomites di Bolzano all'ospedale di Trento (non Bolzano come scritto in un primo tempo). Sul posto le Stazioni del Soccorso alpino di Auronzo, Cortina, Dobbiaco, San Vito di Cadore e Centro Cadore, il Soccorso alpino della Guardia di finanza e le unità cinofile.
Entrambi i ragazzi ricoverati in gravissime condizioni fanno parte del Soccorso alpino del Centro Cadore. L'intera Delegazione del Soccorso alpino Dolomiti Bellunesi si stringe alle famiglie e ai compagni, unendosi nella forte speranza della loro ripresa.
Auronzo di Cadore (BL), 01-03-15
Sono tre le persone coinvolte dalla valanga staccatasi questa mattina in Val Fonda: una è stata estratta priva di vita, le altre due in gravissime condizioni e trasportate all'ospedale di Treviso dall'elicottero del Suem di Pieve di Cadore e a quello di Bolzano dall'eliambulanza dell'Aiut Alpin Dolomites. Sul posto il Soccorso alpino di Auronzo, Cortina, Centro Cadore, San Vito di Cadore, Dobbiaco, con diverse unità cinofile.
VALANGA IN VAL FONDA
Scritto da Michela CanovaAuronzo di Cadore (BL), 01-03-15
Il Soccorso alpino di Auronzo sta intervenendo in Val Fonda dove si è staccata una valanga e dove pare ci siano persone coinvolte. Sul posto gli elicotteri del Suem di Pieve di Cadore e dell'Aiut Alpin Dolomites di Bolzano. Allertate anche le stazioni del Soccorso alpino di Cortina e Dobbiaco.
Asiago (VI), 28-02-15
“Buongiorno. A nome mio e di tutti i volontari della stazione Soccorso Alpino di Asiago vi ringrazio per aver voluto presenziare a questo incontro.
Sento il doveroso sentimento di iniziare questo momento di ritrovo ricordando l'incidente accaduto durante la ricorrenza del Monte Ortigara del 14 luglio 2013 quando la stazione di Asiago è stata messa a dura prova.
Il ricordo va al signor Sinico Giuseppe che nell'incidente ha perso la vita e vorrei farlo unitamente a voi con un minuto di silenzio.
Nell’incidente rimasero feriti anche 2 volontari della nostra stazione, fatto questo che costituisce un precedente mai accaduto nella storia di tutti gli interventi ai quali siamo stati chiamati in causa e che grazie alla qualificata capacità di intervenire dei nostri ragazzi si sono sempre positivamente conclusi: trovarsi ora nella situazione di dover prestare soccorso anche a dei propri compagni ci ha messo in uno stato di coinvolgimento esasperatamente emozionale che abbiamo vissuto senza non poche difficoltà e che ancora oggi rimane vivo dentro ognuno di noi.
Dal punto di vista logistico con il mezzo fuori uso si prospettava il proseguo della stagione estiva compromessa, ma grazie alla Stazione di Schio che ci ha prestato uno dei suoi mezzi abbiamo potuto presto garantire l'operatività necessaria in caso di chiamata.
Nel frattempo sono stati accelerati i tempi per la sostituzione del secondo fuoristrada in dotazione alla stazione di Asiago, grazie ad un finanziamento della Regione Veneto che ci ha permesso di acquistare un Defender 110.
Grazie all'impegno di tutti i volontari della stazione, del Consiglio dell'XI° Delegazione Prealpi Venete, di alcune Amministrazioni Comunali e Istituti di Credito siamo riusciti a costituire i fondi necessari per l’acquisto un ulteriore automezzo, un Defender 90, al fine di completare un parco macchine oggi efficiente sotto il profilo dell'affidabilità e dando la possibilità di poter effettuare interventi veloci e mirati.
Negli ultimi anni le missioni di soccorso a favore di persone che spesso e volentieri affrontano la montagna purtroppo impreparate sono aumentate in misura esponenziale. Basti pensare che queste missioni costituiscono ben il 95% degli interventi nazionali, mentre solo il rimanente 5% rappresenta gli interventi in soccorso ai soci CAI.
Il Soccorso Alpino Asiago opera sull’altopiano dal 1970.
Analizzando gli ultimi 4 anni la Stazione è stata impegnata in 124 interventi, abbiamo soccorso 156 persone: di queste 97 illese, 41 feriti e 18 deceduti.
In 12 occasioni è intervenuto anche l'elisoccorso. I 23 volontari in organico alla stazione sono stati chiamati ad intervenire per complessive 716 volte. Quest’anno la stazione si è rafforzata di 6 nuovi giovani e preziosi volontari che dopo aver superato le selezioni dell’anno scorso hanno cominciato l’iter formativo per diventare a tutti gli effetti Operatori di Soccorso Alpino. Un doveroso ringraziamento anche ai Vigili del Fuoco, il Corpo Forestale dello Stato, i Carabinieri, la Polizia Locale che con la loro disponibilità, professionalità e competenza sono stati spesso fondamentali per portare a termine con successo i soccorsi congiunti. Un ringraziamento infine a Sindaci, Presidenti e rappresentanti delle Amministrazioni Regionali e Locali , agli Istituti di Credito che negli anni hanno creduto nel servizio prestato sul nostro territorio. Ci hanno dato una mano per poter crescere professionalmente ed assicurare un soccorso di eccellenza in montagna, nella speranza che questa collaborazione, specialmente nei momenti di bisogno, possa continuare e rafforzarsi a favore di tutti coloro che vivono e frequentano il nostro meraviglioso Altopiano”.
Queste sono le parole usate oggi da Daniele Zotti, capo del Soccorso alpino di Asiago, durante la breve cerimonia di presentazione dei due nuovi mezzi arrivati in dotazione alla Stazione, tenutasi nella Sala della Reggenza, prima di ricevere le chiavi direttamente dal presidente dell'Unione montana dei Comuni, nonché sindaco di Lusiana, Antonella Corradin, e prima della benedizione di don Gianni Bocchese.
Giorgio Cocco, delegato dell'XI Zona Prealpi Venete del Cnsas, Corpo nazionale Soccorso alpino e speleologico, ha illustrato ai presenti l'origine del sodalizio, che ha compiuto 60 anni nel 2014, dalla nascita come forma spontanea di solidarietà propria delle comunità dove la natura è preponderante, alla sua istituzione ufficiale il 15 dicembre del 1954, fino all'evoluzione nella forma attuale, attraverso gli sviluppi normativi e compiti, a partire dalla continua formazione dei volontari.
Erano presenti il sindaco di Asiago Roberto Rigoni Stern e l'assessore allo sport Franco Sella, il sindaco di Gallio Emanuele Munari, i rappresentanti degli enti e forze dell'ordine che collaborano con i soccorritori, carabinieri e Corpo forestale dello Stato, guidato dal vicecomandante della provincia di Vicenza Marina Bizzotto, in primis. Dagli amministratori comunali è arrivato il grazie unanime al Soccorso alpino di Asiago: “Per il fondamentale servizio reso alla comunità”. Un saluto speciale è stato rivolto a Marco Pertile storico capostazione del Soccorso alpino di Asiago, anche lui in sala.
Asiago (VI), 26-02-15
Saranno presentati sabato prossimo, 28 febbraio, nel corso di una breve cerimonia i due nuovi mezzi in dotazione al Soccorso alpino di Asiago. Dopo il tragico evento accaduto durante la cerimonia del Monte Ortigara il 14 luglio del 2013, grazie all'impegno di tutti i soccorritori e della Delegazione XI Zona Prealpi Venete nel ricercare fondi e al contributo di alcuni Comuni e Istituti di credito, la Stazione è riuscita a dotarsi di un nuovo fuoristrada Land Rover defender 90, che completa e ripristina il parco macchine, assieme al Land Rover defender 110 acquistato lo sorso anno grazie a un progetto finanziato dalla Regione Veneto, garantendo così la possibilità di portare rapidamente aiuto a tutti i frequentatori dell'Altipiano. La cerimonia avrà luogo nella Sala della Reggenza dell'Unione montana alle 11.
MALORE IN RIFUGIO
Scritto da Michela CanovaCortina d'Ampezzo (BL), 19-02-15
Attorno alle 16, l'elicottero di Treviso emergenza (quello del Suem di Pieve di Cadore era impegnato in un'altra missione) è intervenuto al Rifugio Scoiattoli, poiché una ragazza, I.P., 23 anni, di Paderno del Grappa (TV) aveva accusato una possibile crisi allergica. La giovane è stata accompagnata in motoslitta dal Soccorso alpino della Guardia di finanza fino all'eliambulanza atterrata nelle vicinanze, per poi essere imbarcata dal tecnico del Soccorso alpino dell'equipaggio e trasportata all'ospedale di Belluno per gli accertamenti del caso.
TRE INTERVENTI IN MONTAGNA
Scritto da Michela CanovaBelluno, 19-02-15
Questa mattina attorno alle 10 l'elicottero del Suem di Pieve di Cadore è intervenuto sulle pista del Bec de Roces, Arabba, nel comune di Livinallongo del Col di Lana, dove una sciatrice era caduta infortunandosi. Con l'aiuto del servizio piste del Corpo forestale dello Stato, la donna è stata trasportata in toboga in un luogo facilmente accessibile all'eliambulanza che l'ha imbarcata e accompagnata all'ospedale di Belluno. Successivamente l'elicottero è stato dirottato verso le cascate di ghiaccio di Monte Col, Santo Stefano di Cadore. Lì uno scalatore era volato e si era ferito. L'uomo, con probabili traumi alle caviglie, è stato recuperato dalla base della colata ghiacciata dal tecnico del Soccorso alpino dell'equipaggio utilizzando un verricello e, come lui, è stato imbarcato anche il compagno illeso. L'infortunato è stato portato a Belluno. Poco prima delle 16, l'eliambulanza è tornata sul Bec de Roces, atterrando in pista nei pressi del rifugio, poichè un uomo era stato colto da grave malore ed era necessario l'immediato ricovero all'ospedale di Belluno.
SI INFORTUNA FACENDO LEGNA
Scritto da Michela CanovaCencenighe Agordino (BL), 19-02-15
Mentre faceva legna da solo nei pressi della Galleria delle Anime, un uomo di Cencenighe Agordino (BL), si è infortunato e ha chiamato il 118, che, attorno alle 11, ha allertato il Soccorso alpino di Agordo. Quattro soccorritori hanno quindi raggiunto il luogo dell'incidente, 150 metri circa sopra la strada che attraversa la vecchia galleria. Dopo aver prestato le prime cure -sul posto anche medico e infermiere sopraggiunti con l'ambulanza - e aver imbarellato il boscaiolo, che aveva sbattuto la testa procurandosi contusioni al volto, la squadra ha allestito un ancoraggio e calato la barella nel bosco lungo la ripida verticale alla strada. L'uomo è quindi stato trasportato all'ospedale di Agordo.
SI FERISCE CON LA RONCOLA
Scritto da Michela CanovaSegusino (TV), 14-02-15
Durante lavori nel bosco sopra San Rocco, un uomo di 51 anni di Segusino (TV), si è ferito a un polpaccio con la roncola. Scattato l'allarme al 118 attorno alle 13, sul posto sono stati inviati un'ambulanza, una squadra del Soccorso alpino delle Prealpi Trevigiane e l'elicottero di Treviso emergenza, che ha sbarcato tra gli alberi, con un verricello, il medico e il tecnico del Soccorso alpino dell'equipaggio. Prestate le prime cure, fortunatamente si trattava di un taglio superficiale, l'infortunato è stato trasportato con un mezzo agricolo lungo la strada forestale fino all'ambulanza che lo ha quindi accompagnato all'ospedale.
Lusiana (VI), 08-02-15
Attorno alle 15.20, il 118 ha nuovamente allertato il Soccorso alpino di Asiago per un gruppo di escursionisti con le ciaspole (tra i quali una persona con una ferita alla mano, dovuta al morso del cane di uno di loro) smarritosi nella zona di Cima Larici, dove si era concluso da poco il precedente intervento. Poiché la comitiva non aveva descritto il percorso seguito, trattandosi di un'area molto vasta, a una prima squadra, se ne era aggiunta una seconda, in tutto dieci soccorritori con gli sci e due motoslitte, che avevano iniziato a battere i sentieri. Nel frattempo era stato chiesto alla centrale di Torino del Soccorso alpino abilitata, di rintracciare, tramite l'apposita applicazione inviata via messaggio al gruppo, le coordinate Gps del luogo in cui si trovava. Gli escursionisti hanno quindi risposto al messaggio, ma non più alle chiamate dei soccorritori, affiancati inoltre anche da un mezzo del Corpo forestale dello Stato per pattugliare le strade più basse e da un'auto della polizia municipale di Roana. Alle 18.20 circa, la svolta quando la centrale di Torino comunica ai soccorritori di aver ricevuto comunicazione dal gruppo che ringraziava e che si trovava a Malga Larici. Ma una squadra nelle vicinanze, non li ha però trovati. Quando finalmente uno di loro ha risposto al cellulare, ha detto che erano già tornati a casa a Due Ville (VI), che non potevano aspettare i soccorsi e che due passanti avevano indicato loro la strada. Il gruppo era quindi rientrato da tempo senza avvertire 118, Corpo forestale dello Stato, né Soccorso alpino.
DUE INTERVENTI IN MONTAGNA
Scritto da Michela CanovaBelluno, 08-02-15
Passate da poco le 14, l'elicottero del Suem di Pieve di Cadore è decollato in direzione della Val Salatis, nel comune di Chies d'Alpago, dove, sotto forcella Sestier uno scialpinista, inciampato in una radice, si era infortunato a un ginocchio. Sbarcati con il verricello medico e tecnico del Soccorso alpino dell'equipaggio sul luogo dell'incidente, a B.S., 43 anni, di Salzano (VE) sono state prestate le prime cure. Stabilizzato e imbragato, l'uomo è quindi stato recuperato e trasportato all'ospedale di Belluno. Subito dopo l'eliambulanza è stata dirottata verso Cortina d'Ampezzo, poichè un giovane sciatore era caduto sbattendo la schiena non distante da Malga Federa. Le forti raffiche di vento non hanno però permesso l'avvicinamento dell'elicottero e il ragazzo, un tredicenne di Borca di Cadore (BL), è stato accompagnato con la motoslitta fino alla strada e lì affidato all'ambulanza diretta all'ospedale.
INFORTUNIO A CIMA LARICI
Scritto da Michela CanovaLusiana (VI), 08-02-15
Durante un corso di scialpinismo a Cima Larici, dopo alcune curve, una sciatrice di Castelfranco Veneto (TV), messa male una gamba, si è procurata un sospetto trauma al ginocchio. Un volontario del Soccorso alpino di Asiago di passaggio ha lanciato l'allarme al 118 poco dopo le 11.30 ed è rimasto con la donna in attesa dell'arrivo di una squadra. Cinque soccorritori sono quindi risaliti con gli sci portando la barella, poiché la quantità elevata di neve non permetteva l'avvicinamento della motoslitta. Caricata sul toboga, l'infortunata è stata trasportata fino al parcheggio di Malga Larici, dove l'attendeva il marito e da dove la coppia si è allontanata autonomamente diretta al pronto soccorso.
Recoaro Terme (VI), 07-02-15
Scendendo in fuori pista sotto i piloni della seggiovia di Monte Falcone, uno scialpinista di Arzignano (VI), R.Z., 55 anni, è rimasto coinvolto da una valanga che lo ha trascinato a valle per una ventina di metri, finchè, rimasto in superficie, si è fermato addosso a una pianta. Testimoni hanno lanciato l'allarme attorno alle 11 e 4 tecnici del Soccorso alpino di Recoaro-Valdagno, che casualmente si trovavano nelle vicinanze, lo hanno raggiunto e aiutato. Imbarellato, l'uomo è stato trasportato in pista, a circa 1.600 metri di quota, dove l'elicottero di Verona emergenza lo ha recuperato con un verricello per accompagnarlo all'ospedale di Arzignano con un sospetto trauma alla gamba.
VALANGA SUL MONTE FALCONE
Scritto da Michela CanovaRecoaro Terme (VI), 07-02-15
Uno sciatore è rimasto coinvolto da una valanga sul Monte Falcone. Quattro tecnici del Soccorso alpino di Recoaro-Valdagno, che si trovavano sul posto, lo hanno aiutato per poi trasportarlo in un punto dove è stato recuperato dall'elicottero di Verona emergenza diretto poi in ospedale.

