2015
SCIVOLA E SI SLOGA UNA CAVIGLIA
Scritto da Michela CanovaVelo d'Astico (VI), 01-06-15
Mentre passeggiava lungo la ciclabile che da Piovene va ad Arsiero, all'altezza del ponte di Arsiero, un sessantenne è scivolato sulla strada che scende verso il greto, infortunandosi a una caviglia. Scattato l'allarme poco prima delle 9, il 118 ha inviato un'ambulanza e il Soccorso alpino di Arsiero. L'uomo è stato quindi trasportato per una quindicina di metri fino all'ambulanza, diretta all'ospedale di Santorso.
Pedavena (BL), 31-05-15
Attorno alle 13 il 118 ha ricevuto la chiamata per un'emergenza lanciata da alcuni turisti stranieri, che avevano sentito delle grida di aiuto nei boschi di Casera Campet, al decollo del Monte Avena, per un parapendio precipitato. Sul posto sono stati inviati l'elicottero di Trento e le squadre del Soccorso alpino di Feltre. L'eliambulanza ha effettuato alcune rotazioni di ricognizione senza rinvenire alcunché ed è atterrata a disposizione, per poi ridecollare più tardi verso Trento. I soccorritori hanno perlustrato tutta la zona, arrivando all'atterraggio e chiedendo alle persone se mancasse qualcuno, conteggiando le auto parcheggiate, parlando con gli organizzatori della manifestazione in corso, senza ottenere alcun riscontro alla segnalazione. Alle 19.30, le squadre sono state fatte rientrare.
Foza (VI), 31-05-15
Precipita da un salto di roccia di 50 metri, non si sa se per un malore o per una scivolata, e perde la vita. Arrivato con la compagna alla base della palestra di roccia della Val Frenzela, sul versante che dà verso Foza, uno scalatore di Bellaria (RN), G.R., 49 anni, si è allontanato per un momento. Non vedendolo tornare, la donna è andata a cercarlo e, in un punto molto ripido del bosco, ha trovato il suo cappello. Poiché l'uomo non rispondeva ai richiami, preoccupata ha contattato il 118, che ha inviato una squadra di sei volontari del Soccorso alpino di Asiago e l'elicottero di Treviso emergenza. Sbarcato nelle vicinanze, il tecnico del Soccorso alpino dell'equipaggio si è calato con una corda per una trentina di metri sulla verticale del punto indicato, finché non ha rinvenuto una scarpa sopra un salto di roccia ed è risalito. L'eliambulanza ha quindi effettuato una ricognizione e ha purtroppo individuato il corpo senza vita dell'alpinista. Dopo essere stati imbarcati e fatti scendere nelle immediate vicinanze, il tecnico di elisoccorso e un soccorritore di Asiago hanno ricomposto e imbarellato la salma, che è stata recuperata con un verricello, per essere trasportata sulla strada e poi affidata al carro funebre.
CADE CON LA MOUNTAIN BIKE
Scritto da Michela CanovaBelluno, 31-05-15
Attorno alle 11, la Stazione del Soccorso alpino del Centro Cadore è intervenuta in aiuto di una donna caduta dalla propria mountain bike sulla ciclabile sterrata che dal Parco dei sogni porta a Pelos, nel comune di Lorenzago di Cadore, procurandosi un probabile trauma al braccio. Una volta raggiunta, i soccorritori hanno imbarellato T.L., 44 anni, di Salerno, che si trovava con altre persone, e la hanno trasportata in jeep fino all'ambulanza diretta all'ospedale di Pieve di Cadore.
Successivamente il 118 è stato allertato da alcuni escursionisti che, non distante dalla strada che attraversa la Valle di San Lucano, all'altezza del torrente Tegnas, (comune di Taibon Agordino), avevano trovato un uomo privo di sensi. Un'ambulanza ha raggiunto il luogo indicato, dove è sopraggiunta una squadra del Soccorso alpino di Agordo per eventuale supporto alle operazioni, e ha recuperato la persona, della quale al momento non sono note le generalità, per portarla all'ospedale di Agordo.
FINISCE FUORI STRADA CON LA BICI
Scritto da Michela CanovaQuero (BL), 30-05-15
Mentre con altri ciclisti stava percorrendo la strada statale che da Feltre porta a Quero in destra Piave, G.A., 60 anni, di Verona, ha perso il controllo della sua bici e, finito oltre il guardrail, è rotolato per 5-6 metri lungo la scarpata che costeggia la ferrovia. Scattato l'allarme, alle 11 circa il 118 ha allertato il Soccorso alpino di Feltre, che ha inviato una squadra, arrivata sul luogo dell'incidente assieme all'elicottero del Suem di Pieve di Cadore. Medicato, l'infortunato è stato imbarellato e trasportato con l'ausilio di una corda sulla strada. Una volta imbarcato sull'eliambulanza, l'uomo è stato accompagnato all'ospedale di Belluno, per i traumi riportati, specie al volto.
Auronzo di Cadore (BL), 25-05-15
Anche il Soccorso Alpino di Auronzo, su delega del Gruppo Alpini, ha partecipato ieri, 24 maggio, alla commemorazione della Prima guerra mondiale.
"Abbiamo deposto una corona alla Forcella Col di Mezzo sul versante ovest delle Tre Cime di Lavaredo, proprio sul posto dove il 24 maggio 1915 morirono i primi due soldati del fronte dolomitico - ricorda il capo della Stazione del Soccorso alpino di Auronzo, Giuseppe Zandegiacomo - erano due alpini che stavano scavando una trincea e, probabilmente ignari del fatto che era stata dichiarata la guerra poche ore prima, furono colpiti da una granata sparata dall'artiglieria austriaca del Monte Rudo. L'auspicio è che quelle montagne, che una volta dividevano, oggi siano punto di incontro e di unione tra i popoli".
RITROVATO UOMO SCOMPARSO DA IERI
Scritto da Michela CanovaDolcè (VR), 22-05-15
È stato ritrovato attorno alle 15.30, in buone condizioni, benché in stato confusionale, E.M., 45 anni, di Sant'Anna d'Alfaedo (VR) di cui non si avevano più notizie da ieri mattina alle 9, quando era stato visto l'ultima volta sul luogo del lavoro. Attorno alle 14 di oggi, dopo il rinvenimento del suo furgone vicino a dei campi a Dolcè, è stato chiesto l'intervento del Soccorso alpino di Verona che, assieme ai vigili del fuoco e a un gruppo di parenti e amici, ha avviato la ricerca. Poco fa, proprio un amico lo ha ritrovato all'interno di un casolare in una vigna, dove aveva presumibilmente passato la notte. Stava bene, sebbene fosse assai confuso. Le squadre sono quindi state fatte rientrare.
Enego (VI), 22-05-15
Attorno alle 13 il Soccorso alpino di Asiago, assieme al Corpo forestale dello Stato, è intervenuto per un disperso nella Piana di Marcesina, allertato da due amici con i quali l'uomo era andato a funghi, che lo avevano cercato per un'ora, dopo averlo atteso invano. Mentre quattro soccorritori si avvicinavano in jeep per iniziare la ricerca, fortunatamente l'uomo, che si era attardato, è rientrato e l'allarme è cessato.
Crespano del Grappa (TV), 20-05-15
Scendendo dalla mulattiera del Covolo, un escursionista trevigiano a un certo punto ha tagliato per un ghiaione, convinto fosse una scorciatoia. Purtroppo, perso l'equilibrio, è scivolato ed è precipitato da un salto di roccia di 15 metri. Poiché il cellulare prendeva a tratti, S.A., 48 anni, di Loria, è riuscito solo a contattare il cognato, che ha dato l'allarme al 118 attorno alle 15.30, con una sommaria descrizione del tragitto seguito. Impossibile risalire alle coordinate Gps, l'elicottero di Treviso emergenza ha sbarcato le squadre del Soccorso alpino della Pedemontana del Grappa e il tecnico dell'equipaggio in cima al ghiaione che a metà Grappa costeggia la mulattiera. Arrivati a un bivio, il tecnico di elisoccorso e un altro soccorritore hanno visto delle tracce fresche e seguendole hanno ritrovato l'uomo a circa 700 metri di quota, in fondo alla Valle del Covolo. Raggiunti dal resto della squadra con un infermiere del Suem di Crespano e dal medico sbarcato con un verricello dall'eliambulanza, i soccorritori hanno prestato le prime cure all'infortunato, lo hanno imbarellato e, dopo aver liberato dalle piante uno spiazzo, lo hanno calato per qualche metro per facilitarne il recupero, avvenuto con un verricello. Il ferito, con sospetto politrauma, è stato quindi trasportato all'ospedale di Treviso. Erano presenti 11 soccorritori della Stazione Pedemontana del Grappa.
Longarone(BL), 18-05-14
Manovre di elisoccorso anche per la Stazione del Soccorso alpino di Longarore. Ieri, 17 maggio, una quindicina di soccorritori ha preso parte all’addestramento semestrale per un ripasso delle operazioni necessarie in caso di intervento con l’elicottero, in vista dell’approssimarsi dei mesi estivi, dove si concentrano le emergenze in montagna. Pilota e tecnico del Soccorso alpino dell’equipaggio hanno innanzitutto illustrato le procedure da seguire per massimizzare i comportamenti in sicurezza in tutte le fasi, dall’avvicinamento, all’imbarco e sbarco in hovering e verricello, nonché all’interno dell’elicottero, con particolare attenzione per le modalità di comunicazione gestuale da tenere con il verricellista, ad esempio allargare entrambe la braccia a un paio di metri dal suolo, quando si è calati, per rallentare la discesa, oppure, una volta sganciati, roteare il braccio tenendo il gancio a distanza per il recupero del verricello. Di seguito si è svolta la parte pratica e ciascun soccorritore ha completato tutte le manovre appena spiegate. Teatro dell’esercitazione, Pian da Costa, a 1.200 metri, sopra Podenzoi.
SOCCORSA COMITIVA IN DIFFICOLTÀ
Scritto da Michela CanovaCanale d'Agordo (BL), 17-05-15
Partita ieri dal campeggio in località Pian del Sabion in Val di Gares, una comitiva di trentenni, 7 tra uomini e donne provenienti dalle province di Venezia e Padova, superata Gares si è diretta a Casera Campigat, dove ha pernottato. Questa mattina, seguendo il percorso ad anello, il gruppo ha superato le creste verso Casera Caoz per poi scendere nuovamente a Pian del Sabion. Il sentiero, che conduce a un canale innevato, ha però portato gli escursionisti di fronte a un ponte di neve. Preoccupati i sette hanno contattato il Soccorso alpino della Val Biois, attorno alle 16, che ha allertato il 118. Due soccorritori hanno quindi raggiunto il gruppo e, dopo aver attrezzato una corda fissa, uno a uno, hanno aiutato gli escursionisti a superare il tratto, per poi accompagnarli fino alle loro auto. L'intervento si è concluso alle 19.20 circa.
Longarone (BL), 17-05-15
Scendendo lungo il Valon de le Masnade, che da Forcella Nerville porta in Val del Grisol, un escursionista trevigiano, S.N., 39 anni, di Silea, ha smarrito la traccia del sentiero 528, finendo bloccato sopra verticali salti di roccia. Scattato l'allarme al 118, l'elicottero del Suem di Pieve di Cadore, ricevute dall'uomo le coordinate del punto in cui si trovava, lo ha presto individuato a circa 1.200 metri di quota. Sbarcato poco distante, il tecnico del Soccorso alpino dell'equipaggio è risalito per una ventina di metri sul ripido pendio e lo ha raggiunto. Recuperato con un verricello di 40 metri, l'escursionista è stato accompagnato a valle. Pronta a intervenire in supporto alle operazioni una squadra del Soccorso alpino di Longarone.
Tarzo (TV), 16-05-15
Cosa mettere nello zaino, come chiamare i soccorsi, in che modo vestirsi, i comportamenti corretti da tenere quando si cammina su un sentiero e i pericoli da evitare, sono alcuni degli insegnamenti appresi oggi col sorriso dagli alunni delle elementari di Tarzo. Un centinaio di bimbi delle cinque classi, assieme alle loro maestre, questa mattina ha partecipato a una speciale lezione con il Soccorso alpino delle Prealpi Trevigiane, per imparare, anche attraverso il gioco, ad andare in montagna in sicurezza. In due scaglioni, prima e seconda e seguire terza, quarta e quinta, i bambini sono stati coinvolti dai soccorritori che, dopo una breve illustrazione di che cos'è il Soccorso alpino e degli ambiti in cui opera, li hanno portati alla scoperta delle regole base da tenere durante una gita all'aperto, a cominciare dall'abbigliamento più
opportuno e dagli oggetti indispensabili da inserire nello zaino, alle regole di rispetto nei confronti dell'ambiente, fino alle precauzioni
da osservare in caso di escursione (lettura delle previsioni, vestiti più adatti a seconda del tempo, informare sempre di dove si va, non muoversi mai da soli), senza dimenticare le modalità di allertamento del 118, numero unico di emergenza, in caso di necessità. I bimbi, attenti e curiosi, hanno tempestato di domande I soccorritori, partecipando con entusiasmo al 'gioco degli zaini', ovvero riconoscere quale tra due escursionisti avesse preparato lo zaino ideale, scegliendo tra oggetti utili, ad esempio telo termico e frutta secca, ed inutili, una pesante coperta e un sacchetto di pasta. Alcuni di loro, infine, hanno indossato i panni dei soccorritori, vestendo casco, imbrago e divisa e provando le comunicazioni radio.
All'appuntamento, organizzato in collaborazione con l'amministrazione comunale di Tarzo, ha preso parte anche il vicesindaco Vincenzo Sacchet. Domenica prossima, 24 maggio, i bambini e i loro genitori metteranno in pratica quanto imparato questa mattina in una passeggiata assieme al Soccorso alpino delle Prealpi Trevigiane a Pian delle Femene.
Taibon Agordino (BL), 16-05-15
Un pescatore ha perso oggi la vita nella Valle di San Lucano, dopo essere scivolato di schiena per qualche metro e aver sbattuto sulla roccia. Attorno alle 13.30 il Soccorso alpino di Agordo è stato allertato dal 118, per intervenire 150 metri a monte della Cascata dell'Inferno, dove R.S., 47 anni, di Taibon Agordino (BL), era stato rinvenuto senza vita. La moglie, infatti, preoccupata poiché il marito non era andato a prendere il figlio a scuola, aveva chiesto al gestore del locale di Col di Pra se lo aveva visto. L'uomo, dopo aver ritrovato la macchina ancora parcheggiata ed essersi inoltrato lungo il sentiero, si è poi purtroppo imbattuto nel corpo senza vita finito sul greto del torrente più sotto, a circa 1.000 metri di altitudine. Una prima squadra di 6 soccorritori ha raggiunto il luogo dell'incidente, seguita subito dopo da una seconda squadra di 7 persone. Constatato il decesso e ottenuta dalla magistratura l'autorizzazione per la rimozione, la salma è stata ricomposta e imbarellata, per essere recuperata dall'elicottero del Suem di Pieve di Cadore, utilizzando un verricello di 30 metri, e trasportata fino alla strada, dove attendeva il carro funebre. Sul posto vigili del fuoco e carabinieri.
MALORE IN MONTAGNA
Scritto da Michela CanovaTaibon Agordino (BL), 14-05-15
Mentre si trovava in compagnia non distante dal Rifugio Sasso Bianco, sopra il lago di Alleghe, D.S., 64 anni, di San Tomaso Agordino (BL), si è sentito poco bene. Decollato attorno alle 13, l'elicottero del Suem di Pieve di Cadore si è diretto verso il luogo del malore, sbarcando tecnico del Soccorso alpino e personale medico che, dopo averlo raggiunto a piedi camminando per circa 200 metri, hanno prestato le prime cure all'uomo. Recuperato poi con un verricello dall'eliambulanza di Bolzano, sopraggiunta nel frattempo, l'escursionista è stato accompagnato per gli accertamenti del caso all'ospedale.
Sant'Anna d'Alfaedo (VR), 13-05-15
Un infortunio a 200 metri di profondità, l'allarme che scatta in tarda serata e la necessità di riportare in superficie il ferito, costantemente vigilato dal personale sanitario. Lo scorso fine settimana si è trattato di un'esercitazione per la Stazione del Soccorso speleologico di Verona, ma tempi, impegno e scenari sono stati del tutto identici a quelli richiesti da un'autentica emergenza in grotta. Scenario dell'addestramento di sabato e domenica scorsi, 9 e 10 maggio, i Rami del Nonno della Spluga della Preta. La squadra si è attivata nel tardo pomeriggio di sabato, col ritrovo in magazzino, dove è stata preparata tutta l'attrezzatura necessaria, per poi trasferirsi sul Corno d'Aquilio, sulla cui sommità si apre l'imponente abisso. Le operazioni in grotta hanno avuto inizio verso le 21.30 e si sono prolungate tutta la notte e il giorno successivo fino alle 13 circa, quando la barella è stata portata all'esterno alla luce del sole. Il recupero, partito da circa 200 metri di profondità, ha visto l'utilizzo di uno speciale immobilizzatore Ked vericellabile nei due pozzi più profondi, preceduti da strettoie che non permettevano I'll passaggio della barella. Barella utilizzata poi per effettuare gli 8 recuperi successivi fino all'uscita dall'imponente dolina che caratterizza il pozzo iniziale. L'esercitazione, che ha tenuto 13 tecnici (più altri 3 di supporto esterno) in grotta per oltre 15 ore, ha contribuito a rafforzare ulteriormente la sinergia tra i tecnici, che hanno operato in condizioni difficili, di notte, come in un intervento reale.

