2015

Comelico Superiore (BL), 25-06-15
L'elicottero del Suem di Pieve di Cadore è intervenuto sotto il Rifugio Berti, dove un tredicenne di Roma, che si trovava con i suoi genitori, aveva accusato un malore al torace. Sbarcato nella piazzola del Rifugio, il tecnico del Soccorso alpino dell'equipaggio ha raggiunto di corsa il ragazzo e, per la presenza di cavi che ostacolavano l'avvicinamento, lo ha portato sulle spalle poco più in basso, dove l'elicottero li ha recuperati utilizzando un verricello di 20 metri. Il giovane escursionista è stato trasportato all'ospedale di Belluno per gli accertamenti del caso. Successivamente l'eliambulanza è stata inviata a Col Perer, comune di Arsiè, per imbarcare un'anziana soccorsa dall'ambulanza dopo essere ruzzolata lungo un prato vicino a una baita. La donna, G.P., 85 anni, di Lamon (BL), è stata quindi accompagnata all'ospedale di Belluno con probabili traumi cranico e all'addome.

Sospirolo (BL), 25-06-15
Attorno alle 14 il Soccorso alpino di Belluno è stato allertato da un escursionista che, scendendo da Casera Nusieda, sopra il lago del Mis, perso di vista un amico che si trovava poco dietro di lui, non lo aveva più incrociato quando era tornato a cercarlo lungo il sentiero. Una squadra di soccorritori è quindi partita, quando l'allarme è cessato poiché i due si erano ritrovati alla macchina.

Erbezzo (VR), 25-06-15
Lo scorso fine settimana una trentina di tecnici delle Stazioni speleo di Verona e Trento, VI Zona speleologica Veneto - Trentino Alto Adige del Corpo nazionale soccorso alpino e speleologico, ha preso parte ad un addestramento congiunto a meno 270 metri di profondità nell'Abisso dei Modi. Obiettivo principale della manovra: consolidare la sinergia fra la diverse Stazioni chiamate ad operare assieme nelle emergenze in grotta, che oltre a richiedere molte ore, abbisognano anche di un numero elevato di soccorritori. Per l'esercitazione è stato simulato il recupero di un infortunato da quasi 300 metri. Dal punto di vista tecnico sono state messe in pratica le ultime novità suggerite dalla Scuola nazionale di speleologia, utilizzando sacchi di recupero in configurazione alleggerita, con la corda di sicura fatta viaggiare con la barella. Si è poi lasciata ai capi attrezzisti la scelta di adottare la corda singola oppure due corde, nella tipologia più classica. Le diverse competenze ed esperienze messe in campo sono riuscite a dare una buona fluidità alla manovra, senza che si manifestassero intoppi o criticità.
L'esercitazione si è svolta di notte come spesso accade in un intervento reale. L'ingresso in grotta è iniziato verso le 23:30 di sabato sera, l'uscita  dell'ultimo tecnico poco prima delle 12 di domenica.
Dall'esterno fino al fondo dell'abisso è stato steso un cavo telefonico che ha permesso le comunicazioni lungo tutto il tratto interessato dalle manovre. Alcuni tecnici rimasti all'esterno, in un piccolo campo avanzato all'ingresso della grotta, hanno registrato le comunicazioni fra le squadre attrezzisti e il caposquadra, monitorando costantemente  gli spostamenti della barella.

Cortina d'Ampezzo (BL), 25-06-15
Ieri sera attorno alle 21.30 il Soccorso alpino di Cortina è stato allertato per la ricerca di L.G., 80 anni di Cortina (BL), uscito alle 17 dalla propria abitazione nel centro cittadino, senza più fare ritorno. L'anziano, contattato al cellulare, rispondeva, ma probabilmente in stato confusionale, non dava indicazioni precise sul luogo in cui si trovava. Dato che anche la ricerca della cella telefonica indicava tre differenti zone, i soccorritori si sono concentrati nell'area attorno all'abitato, presenti Soccorso alpino di Cortina, carabinieri, Guardia di finanza, vigili del fuoco. In uno dei contatti al cellulare l'anziano aveva detto di essere anche vicino ad un impianto di risalita, ma in teoria non era solito fare lunghe camminate e di conseguenza avrebbe dovuto trovarsi nelle vicinanze. Poco prima delle 6 nuove forze si sono aggiunte a quelle già impegnate ed è stato fatto arrivare anche il Centro mobile di coordinamento del Soccorso alpino. Fortunatamente alle 8.40 circa è arrivata la notizia che un escursionista tedesco si era imbattuto in un anziano in difficoltà alla partenza della seggiovia di Val Padeon. La jeep del Soccorso alpino di Cortina si è subito diretta sul posto e ha verificato che si trattava proprio di lui. Disorientato e affaticato da una notte all'addiaccio, l'uomo, che aveva percorso una decina di chilometri, è stato trasportato dai soccorritori fino alla strada e affidato all'ambulanza diretta all'ospedale Codivilla.
 

Belluno, 22-06-15
Nel pomeriggio il 118 ha allertato il Soccorso alpino di San Vito di Cadore, poiché una turista tedesca, durante un'escursione in mountain bike al Monte Rite, era caduta, infortunandosi lievemente alla testa. Una squadra è quindi intervenuta in supporto all'ambulanza fino al rifugio Talamini, dove si trovava la donna che è stata accompagnata all'ospedale di Pieve di Cadore. Il Soccorso alpino di Livinallongo è invece stato inviato dal 118 sopra Andraz, in aiuto di un uomo tedesco, anche lui finito a terra, dopo aver perso il controllo della propria mountain bike. Raggiunto in jeep, il ciclista, con un sospetto trauma al ginocchio, è stato trasportato a Larzonei per essere affidato all'ambulanza diretta ad Agordo.

Caprino Veronese (VR), 21-06-15
Alle 16.50 la centrale del 118 ha allertato il Soccorso alpino di Verona per un'escursionista che si era fatta male in località Sopra Senge, tra gli abitati di Caprino e Spiazzi, dopo essere scivolata e aver messo male un piede. Cinque soccorritori, compreso un componente della Stazione di Asiago, che stavano scendendo dal Rifugio Telegrafo, dopo aver preso parte alla giornata 'Sicuri sul sentiero', sono stati dirottati sul luogo dell'incidente. Avvicinatisi in jeep, i soccorritori hanno poi proseguito a piedi per una mezz'ora fino a raggiungere M.C., 62 anni, di Verona, che si trovava con una comitiva. Quando hanno iniziato a prestarle le prime cure, si sono però accorti che entrambe la caviglie della donna avevano riportato un probabile trauma. Dopo averla stabilizzata, la squadra l'ha imbarellata e trasportata per una decina di minuti dove l'eliambulanza  è potuta atterrare. Una volta caricata a bordo, l'escursionista è stata trasportata all'ospedale di Negrar.

Auronzo di Cadore (BL), 21-06-15
Alle 19 il 118 è stato allertato per un'escursionista infortunatasi mentre si trovava sul Pian de le Salere in Val Giralba. La donna, A.D.F.R., 57 anni, di Auronzo di Cadore (BL), è stata raggiunta dall'elicottero del Suem di Pieve di Cadore, atterrato nelle vicinanze. Una volta medicata e imbarcata, è stata trasportata all'ospedale di Cortina con un sospetto trauma alla caviglia. Sul posto anche una squadra del Soccorso alpino di Auronzo.

Colle Santa Lucia (BL), 21-06-15
Durante un'esercitazione in parete del Soccorso alpino, sotto Forcella Nuvolau, quando all'improvviso si è staccato un appiglio, A.L., 39 anni, di Spinea (VE), si è infortunato, volando per una decina di metri, trattenuto dal compagno di cordata. Recuperato dall'elicottero del Suem di Pieve di Cadore con un verricello, l'alpinista è stato trasportato con un sospetto trauma al bacino all'ospedale di Belluno.

Crespano del Grappa (TV), 20-06-15
Partiti da Madonna del Covolo lungo il sentiero numero 104, due escursionisti vicentini di, 31 anni e 27 anni, hanno proseguito il loro itinerario imboccando al bivio il sentiero numero 102. Lungo il percorso hanno però perso la traccia iniziando a salire il ripido canale che porta al Monte Colombera, finché sono rimasti bloccati, senza poter più proseguire, né ritornare sui propri passi. L'allarme dal Suem 118 di Treviso è stato lanciato attorno alle 11,30 al Soccorso alpino della Pedemontana del Grappa che, grazie ad un'apposita applicazione, è riuscito a risalire, attraverso un messaggio inviato al cellulare dei ragazzi, alle loro coordinate Gps. Una squadra, mentre un'altra si preparava in supporto alle operazioni, lasciata la jeep sulla strada Cadorna, si è poi avvicinata a piedi risalendo il canale. Il tempo, tra pioggia e grandine, ha finalmente concesso una tregua, così è potuto intervenire l'elicottero del Suem di Pieve di Cadore che, dopo averli individuati, ha recuperato i due amici con un verricello di 15 metri, per trasportarli a valle.

La Valle Agordina (BL), 20-06-15
Passate da poco le 10 il Soccorso alpino di Agordo è stato allertato dai compagni di un alpinista che, sul secondo tiro della Via Decima-Cimpellin, per un brusco movimento all'interno del camino si era procurato la sospetta lussazione di una spalla. Una squadra, con il medico di Stazione, ha raggiunto la base della parete, mentre gli amici stavano finendo di calare a terra N.S., 38 anni, di Falcade (BL). Prestategli le prime cure, il rocciatore è poi stato accompagnato in jeep al pronto soccorso di Agordo. Attorno alle 11, invece, l'elicottero del Suem di Pieve di Cadore ha raggiunto il Rifugio Vandelli, sul Sorapiss, nel comune di Cortina d'Ampezzo (BL), dove un uomo si era procurato un taglio alla mano. Imbarcato, l'infortunato è stato accompagnato all'ospedale per le cure del caso.

Belluno, 18-06-15
Il Soccorso alpino e speleologico Veneto può contare su 4 nuove unità cinofile di ricerca di superficie, Ucrs, dato l'ottimo risultato ottenuto al recente corso nazionale tenutosi a Ravascleto (UD) dal 10 maggio al 6 giugno, cui hanno preso parte una settantina di binomi conduttore-cane provenienti da tutta Italia. Grande soddisfazione da parte dei tre istruttori nazionali veneti che hanno visto tutti i partecipanti ottenere il brevetto per cui erano in lizza. Quattro conduttori, già unità cinofile con precedenti cani, hanno ottenuto il brevetto di classe B, e quindi saranno da subito operativi per la ricerca di superficie, dopo aver superato le prove ambientate in 5 scenari differenti: in un edificio abbandonato (l'ex caserma degli alpini), in una miniera di carbone, in bosco, in acqua, e di movimentazione in frana e su grandi macigni. Si aggiungono quindi agli 8 colleghi già effettivi: Nicola Bernardi della Stazione del Soccorso alpino di Cortina con Eva, pastore tedesco, Nadia Crose della Stazione della Val Biois con Skary, border collie, Manlio Fontanive della Stazione di Agordo con Artù, cesapeak bay retriever. Un pensiero speciale va alla quarta unità cinofila composta da Giovanni Del Vesco e Holly, pastore tedesco; Giovanni, infatti, dopo il primo brevetto ottenuto nel 1991, a 71 anni si è rimesso in gioco e grazie alla grande passione, alla bravura e all'intesa con il suo cane ha eccellentemente superato tutte le prove. Non vanno poi dimenticate le due unità cinofile che hanno conseguito il brevetto di classe A e che completeranno il loro percorso formativo il prossimo anno, ovvero Cesare Marcon del Soccorso alpino delle Prealpi Trevigiane con Aki, australian sheeper, e Roberto Piller Roner della Stazione di Sappada con Jack, border collie. Infine un nuovo cucciolo ha superato la classe 'puppy' e accederà il prossimo anno alla classe A: è il pastore tedesco Kira condotto da Loris Maoret della Stazione di Feltre. Il Soccorso alpino ringrazia i suoi volontari per l'impegno quotidiano e la dedizione che li vede addestrarsi assieme ogni 15 giorni e per 2 giorni consecutivi ogni 3 mesi.

Crespano del Grappa (TV), 15-06-15
Attorno alle 19, il 118 di Treviso ha allertato il Soccorso alpino della Pedemontana del Grappa, poiché due ciclisti, partiti con un amico, dopo essersi separati da lui, lo avevano aspettato invano al parcheggio. L'uomo, infatti, F.B., 47 anni, di Rovigo, arrivati a un paio di chilometri da Cima Grappa, visto il maltempo e la stanchezza, alle 16.30, rimasto indietro aveva fatto cenno agli altri due che sarebbe sceso. Gli amici, dopo aver raggiunto la cima ed essere tornati a valle, lo avevano atteso alle auto (il telefono risultava spento), avendo tra l'altro le chiavi della sua macchina. Da qui l'allarme. Dopo aver sentito carabinieri e ospedale, i soccorritori, con il Centro mobile di coordinamento e le Stazioni di Feltre e Prealpi Trevigiane, si sono suddivisi e hanno iniziato la ricerca, finché passate da poco le 21, l'uomo che era tornato a casa in bici, ha chiamato i suoi amici avvertendoli. Le squadre sono quindi state fatte rientrare.

Gallio (VI), 14-06-15
Attorno alle 17 è scattato l'allarme per il mancato rientro di un uomo, uscito verso le 13 dalla propria abitazione per una breve passeggiata verso la Val dei Ronchi e atteso invano dai famigliari. Allertato dal 118, il Soccorso alpino di Asiago ha inviato due squadre per percorrere i sentieri della valle, conosciuta anche come la Valle dei Mulini, mentre altri soccorritori avviavano la perlustrazione in jeep delle strade. Fortunatamente poco dopo è giunta la notizia che  D.C., 70 anni, di Gallio (VI), dopo essere stato sorpreso dal temporale alle 15 e aver trovato riparo fino al termine della pioggia, era rientrato a casa autonomamente.

Arquà Petrarca (PD), 14-06-15
Durante una competizione di mountain bike sui Colli Euganei, passate da poco le 11 un concorrente ha perso il controllo della propria bici scendendo da Monte Ventolone ed è caduto infortunandosi. Il Soccorso alpino di Padova, presente lungo il percorso per l'assistenza, è subito intervenuto con il medico di Stazione. Prestategli le prime cure, l'uomo, D.L., 37 anni, di Piombino (LI), con un sospetto trauma addominale, è stato imbarellato e trasportato da cinque soccorritori per 500 metri fino alla strada, dove è stato affidato all'ambulanza diretta all'ospedale di Schiavonia.

Canazei (TN), 14-06-15
Fulmine cade sul tratto attrezzato della via normale alla Punta Penia (3.343 metri) e causa la morte di una persona e il ferimento di altre 2, più diversi contusi. L'allarme è stato lanciato questa mattina, pochi minuti prima delle 10.30, da una dei 12 componenti la comitiva che stava salendo verso la cima della Marmolada e si trovava a 3.200 metri di quota. Quando è scoppiato il temporale gli escursionisti hanno  iniziato a scendere velocemente, ma sono stati investiti dalla scarica, nel centinaio di metri di ferrata che conduce alla vetta. Per M.Q., 42 anni, di Oderzo (TV), non c'è stato nulla da fare, malgrado i tentativi di rianimazione da parte dei compagni. In gravi condizioni R.S., di Ponte di Piave (TV), ferita a una gamba una ragazza e più lievemente altre due persone. Molto impegnativo l'intervento di recupero del gruppo. Il 118 ha subito inviato gli elicotteri di Trento e del Suem di Pieve di Cadore, bloccati purtroppo da un muro di nubi, con la sola possibilità di trasportare in quota alcune squadre del Soccorso alpino di Alta Val di Fassa, Val Pettorina e Alleghe, compreso il personale medico, che poi hanno proseguito a piedi per un'ora e un quarto circa. Grazie all'apertura dell'impianto di risalita, altri soccorritori sono successivamente potuti arrivare fino a Pian dei Fiacconi e da lì hanno raggiunto gli escursionisti, per riportarli a valle, visto il perdurare del maltempo e l'impossibilità di decollo delle eliambulanze, atterrate in attesa di un miglioramento a Passo Fedaia (e più tardi rientrata quella bellunese). Imbarellato il ferito più grave, i soccorritori, una ventina in tutto, hanno calato la comitiva per 800 metri. A Pian dei Fiacconi, l'eliambulanza di Trento ha imbarcato e quindi trasportato in ospedale l'uomo e la donna in condizioni più serie, gli altri due infortunati, a una mano e alla testa, sono stati affidati all'ambulanza diretta a Cavalese. La salma dell'escursionista folgorato sarà recuperata non appena il maltempo, che ha solo lasciato la tregua per ultimare il trasporto urgente a valle delle persone ferite, conclusosi verso le 16.30, permetterà l'avvicinamento in sicurezza.
 

Auronzo di Cadore (BL), 13-06-15
Ieri, dopo aver scalato lo Spigolo Dibona alla Cima Grande di Lavaredo, due cordate hanno iniziato a scendere dalla via normale. Arrivata alla base della parete, una è rientrata al rifugio, ma, dopo aver a lungo atteso gli amici, non vedendoli arrivare e non riuscendo a parlare con loro al telefono, attorno alle 23.30 ha contattato il 118, che ha allertato le Stazioni del Soccorso alpino di Auronzo, assieme al Corpo forestale dello Stato, e Dobbiaco. Dopo aver superato il ghiaione di accesso sotto la pioggia, i soccorritori, 7 di Auronzo e 5 di Dobbiaco, hanno iniziato a risalire la parete e hanno raggiunto gli alpinisti in difficoltà. Ai rocciatori, due ragazzi di Vipiteno (BZ), nell'affrontare la penultima doppia dalla Piramide, si era infatti incastrata una corda tra le rocce, ed erano rimasti bloccati senza pile e con il cellulare scarico. I soccorritori, liberata la corda, li hanno quindi aiutati a calarsi. L'intervento si è concluso alle 3.

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