2015

Valdobbiadene (TV), 21-07-15
Poco dopo le 15, il 118 di Treviso ha allertato il Soccorso alpino delle Prealpi Trevigiane per una coppia di ragazzi veneziani, che seguendo un sentiero si erano smarriti nel Parco del Piave e avevano a lungo girato a vuoto. I soccorritori si sono fatti dare indicazioni del luogo da A.M., 31 anni, di Mestre (VE) e V.T., 22 anni di Venezia e hanno capito il punto in cui si trovavano dalla descrizione del cartello di un'area cinofila, quindi li hanno raggiunti in jeep e riaccompagnati alla macchina.

Cortina d'Ampezzo (BL), 20-07-15
Verso le 13 un escursionista in difficoltà sul sentiero numero 407 della Tofana di Mezzo ha contattato il 118. Personale del Soccorso alpino di Cortina si è avvicinato al versante non riuscendo però a individuarlo. Richiamato, R.H., 54 anni, residente in Germania, ha spiegato bene il percorso fatto, ma di avere seguito una vecchia cartina che lo aveva portato lungo un sentiero difficile e a tratti non visibile. Decollato da Pieve di Cadore, l'elicottero del Suem ha sorvolato l'area, rintracciando l'uomo in un canalino del Valon de Ra Ola, verso Val Travenanzes, da dove il tecnico del Soccorso alpino dell'equipaggio lo ha recuperato con un verricello di 50 metri, per poi trasportarlo a valle.

Belluno, 20-07-15
Poco prima delle 10, l'elicottero del Suem di Pieve di Cadore è stato inviato nei pressi di Forcella Lagazuoi, Cortina d'Ampezzo, dove un'escursionista di Brunico (BZ), A.G., 36 anni, si era procurata la sospetta frattura di una caviglia dopo essere scivolata. La donna, che si trovava con il compagno, è stata medicata e recuperata con un verricello per essere trasportata all'ospedale di Cortina. Attorno alle 11.30 invece l'eliambulanza dell'Aiut Alpin Dolomites di Bolzano ha soccorso F.D.R., 58 anni, di Crespino (RO), a circa mezz'ora di distanza dal Rifugio Padon, sul sentiero per Porta Vescovo. L'escursionista, con sospetto trauma alla caviglia, è stata accompagnata all'ospedale di Agordo. In entrambi i casi erano state preallertate le Stazioni del Soccorso alpino di competenza.

Belluno, 19-07-15
Attorno alle 20, l'elicottero dell'Aiut Alpin Dolomites di Bolzano è stato inviato dal 118 lungo il sentiero numero 215 per un escursionista di 62 anni colto da malore all'altezza delle scalette. Recuperato, l'uomo è stato trasportato al Passo Tre Croci e affidato all'ambulanza diretta all'ospedale di Cortina. Su richiesta del 118 di Pordenone, la stazione del Soccorso alpino di Longarone, in accordo con quella della Val Cellina ha invece mandato una squadra a Casso, per un eventuale supporto all'elicottero di Udine intervenuto sopra l'abitato per una persona infortunata che, una volta individuata, è stata imbarcata e accompagnata all'ospedale.

Belluno, 19-07-15
Domenica di grande impegno per Suem e Soccorso alpino sulle montagne bellunesi, con numerosi interventi susseguitisi per tutta la giornata. Nel corso della competizione Transcivetta, due concorrenti hanno fatto ricorso al 118 per esaurimento fisico, un'atleta bellunese, D.E., 34 anni, imbarcata con il verricello dall'elicottero del Suem di Pieve di Cadore nei pressi di Forcella Col Negro e G.Z., 51 anni, Vicenza, recuperato al Rifugio Tissi, entrambi trasportati sui Piani di Pezzè e affidati all'ambulanza diretta ad Agordo, presente personale del Soccorso alpino dell'assistenza gara. Successivamente l'eliambulanza è stata inviata al Rifugio Vandelli, nel comune di Cortina d'Ampezzo, per un'escursionista con un trauma alla caviglia, accompagnata alla piazzola dal gestore e quindi condotta all'ospedale Codivilla. Una squadra del Soccorso alpino di Pieve di Cadore è invece scesa verso il torrente Boite, nel comune di Valle di Cadore, per tre pescatori che, perso l'orientamento, non riuscivano più a ritrovare la strada. I soccorritori hanno individuato E.D.L., 34 anni, di Mestre (VE), A.M., 35 anni di Scorzè (VE), e G.B., 31 anni, di Mira (VE), e li hanno riaccompagnati alla macchina. I soccorritori della Val Comelico hanno poi raggiunto in jeep Malga Manzon, in Val Visdende, Santo Stefano di Cadore, per un malore accusato da un turista austriaco. La squadra ha quindi trasportato F.L., 58 anni, fino all'ambulanza diretta all'ospedale di Pieve di Cadore. Infine l'eliambulanza del Suem è decollata in direzione della Croda Rossa, Comelico Superiore. Lì, una coppia di escursionisti olandesi era infatti rimasta bloccata sulla ferrata Zandonella nel punto in cui il cavo finiva sotto la neve per alcuni metri. Imbarcati in hovering i due sono stati portati al Rifugio Lunelli.
"Risulta di certo fondamentale in queste giornate di attività straordinaria per numero di interventi effettuati nel territorio provinciale il servizio di elisoccorso, proprio per garantire l'abbattimento dei tempi di intervento, che comporta a sua volta la conseguente contrazione degli esiti invalidanti e della complessiva mortalità, ma rimane pur sempre fondamentale il servizio del personale CNSAS operante anche via terra. Assicurare, infatti, nei fine settimana un servizio di reperibilità svolto continuativamente da oltre 40 Operatori CNSAS (in alcune giornate la cifra supera addirittura le 60 unità) ai quali vanno ad aggiungersi una media di 12/15 Operatori dedicati a servizio ed assistenza dei svariati eventi sportivi, rappresenta uno sforzo significativo quanto importante a tutela delle nostre comunità e dell'utenza turistica. A questi uomini e donne crediamo debba andare il ringraziamento della Direzione del CNSAS e forse anche quello di altri soggetti che, alle volte, sembrano scordare questi numeri davvero notevoli e l'impegno, oltre che l'indiscutibile rischio che dietro questi numeri è nascosto" chiude la giornata il delegato del Soccorso alpino Dolomiti Bellunesi Fabio Bristot.

Roana (VI), 19-07-15
Poco prima delle 13 il 118 ha allertato il Soccorso alpino di Asiago e il Corpo forestale dello Stato per intervenire assieme all'elicottero di Padova in località Verenetta, sul Monte Verena, dove un ciclista era stato colto da malore, probabilmente in seguito alla puntura di un insetto. Sbarcato a poco distanza, il personale medico ha raggiunto l'uomo, M.Z., 57 anni, di Cornedo Vicentino (VI), praticando a lungo le manovre di rianimazione, purtroppo invano. Una volta constatato il decesso, la salma è stata imbarellata e trasportata fino alla strada per essere affidata al carro funebre.

Rocca Pietore (BL), 19-07-15
Questa mattina il Soccorso alpino della Val Pettorina è intervenuto in supporto all'ambulanza in località Saviner, dove E.P., 74 anni, di Padova, era scivolato, infortunandosi a una gamba. Trasportato fino alla strada, l'uomo è stato accompagnato all'ospedale di Agordo.

Auronzo di Cadore (BL), 19-07-15
Attorno alle 13.30 due tecnici del Soccorso alpino di Auronzo al rientro da una scalata hanno sentito delle richieste di aiuto provenire dalla Via Comici alla Punta Col de Varda, dove una ragazza trevigiana, era bloccata sul secondo tiro, incapace di proseguire e impaurita. I soccorritori hanno risalito i due tiri e, dopo averla raggiunta, l'hanno calata fino alla base. A Misurina una squadra con personale del Corpo forestale dello Stato era pronta a intervenire in supporto alle operazioni.

Auronzo di Cadore (BL), 19-07-15
Ieri sera passate le 20, tre escursionisti padovani hanno contattato il 118 poiché avevano perso la traccia sulla Cengia dei camosci, un sentiero attrezzato dismesso e non manutenuto, di difficile individuazione. Capito il luogo, ai tre è stato consigliato di tornare dalla parte da dove erano scesi, per raggiungere la forcella e riprendere l'itinerario corretto, ma poco dopo gli escursionisti hanno avvertito la centrale che si erano bloccati in un canale. Vista l'impossibilità di decollo dell'elicottero e il lungo tempo richiesto per un eventuale spostamento delle squadre a piedi, considerato che i tre stavano bene, non correvano rischi e non era previsto maltempo, G.P., 35 anni, di Legnaro (PD), A.R., 28 anni, di Polverara (PD), e F.G., 30 anni, di Correzzola (PD), hanno concordato con il capostazione del Soccorso alpino di Auronzo che avrebbero passato la notte lì. Questa mattina l'elicottero del Suem di Pieve di Cadore li ha rintracciati e recuperati utilizzando un verricello, per poi trasportarli fino al Rifugio Ciareido.

Agordo (BL), 18-07-15
Primo di cordata, un alpinista vicentino è volato per 15-20 metri sul terzo tiro della Via Angelina, sulla Terza Torre di Camp, nel Gruppo della Moiazza. I suoi due compagni, ai quali non rispondeva e che non riuscivano a vederlo, hanno subito lanciato l'allarme attorno alle 9.30. Nella fase di avvicinamento, l'elicottero del Suem di Pieve di Cadore ha ricevuto le indicazioni relative alla parete da un soccorritore della Stazione di Agordo, pronto a intervenire in supporto alle operazioni. Una volta individuato, il rocciatore, M.V., 37 anni, di Enego (VI), è stato recuperato dal tecnico del Soccorso alpino dell'equipaggio con un verricello di 15 metri, per essere trasportato alla piazzola del Rifugio Carestiato, dove il personale medico gli ha prestato le prime cure. L'alpinista, in gravi condizioni, è quindi stato trasportato con un sospetto politrauma all'ospedale di Treviso.
L'eliambulanza dell'Aiut Alpin Dolomites di Bolzano, è invece stata inviata nel comune di Livinallongo del Col di Lana (BL), per un turista tedesco caduto con la propria mountain bike, mentre con altre persone percorreva il sentiero Teriol Ladin, sotto il Col di Lana. All'allarme, lanciato al 118 da una persona del luogo che aveva assistito all'incidente, è stata preallertata anche la Stazione del Soccorso alpino di Livinallongo. L'infortunato è stato trasportato con un probabile trauma alla colonna all'ospedale di Brunico.

Rocca Pietore (BL), 17-07-15
Attorno alle 20.30, l'elicottero del Suem di Pieve di Cadore è intervenuto a scadenza effemeridi in Marmolada, in seguito all'allarme lanciato al gestore del Rifugio Falier da due alpinisti in difficoltà. I due, A.T., 32 anni, di Sedico (BL), e A.P., 34 anni, di Orgiano (VI), si sono infatti ritrovati con le corde incastrate nella roccia mentre stavano effettuando le calate in discesa sulla Via dell'ideale, a circa 250 metri dalla base. I due rocciatori sono stati individuati e recuperati in due rotazioni dal tecnico del Soccorso alpino dell'equipaggio utilizzando un verricello di 15 metri, per essere trasportati fino al Falier.

Valli del Pasubio (VI), 17-07-15
Ieri verso le 22 il 118 ha allertato il Soccorso alpino di Schio, per un escursionista vicentino in difficoltà nel Vajo del ponte, sul Pasubio. In contatto telefonico con l'uomo, nove soccorritori, scesi dal valico della Fontana d'oro, si sono calati nella gola per poi percorrerla e raggiungerlo. Una volta da lui, verso mezzanotte e mezza, è stato chiaro che l'uomo era stato colto da malore durante l'escursione lungo l'impegnativo sentiero alpinistico. La moglie, infatti, dopo ripetuti tentativi era riuscita a contattarlo solo a tarda sera e a lanciare l'allarme. Seguendo le indicazioni del personale medico, i soccorritori sono stati al suo fianco - mentre una squadra si recava al rifugio Papa per prendere in via precauzionale il defibrillatore - senza spostarlo e attendendo le prime luci e l'intervento dell'elicottero concordato con Trento. Alle 5 l'eliambulanza trentina ha imbarcato un soccorritore di Schio per indicare velocemente all'equipaggio il luogo, dove l'escursionista è stato recuperato con un verricello e quindi trasportato all'ospedale di Rovereto per le cure del caso.

Auronzo di Cadore (BL), 15-07-15
Partiti per effettuare il giro attorno alle Tre Cime di Lavaredo in senso orario, tre escursionisti, due adulti e un ragazzino, seguendo una traccia errata si sono ritrovati bloccati sul ghiaione tra la parete e il sentiero verso Forcella di Mezzo. In loro aiuto è partita una squadra del Soccorso alpino di Auronzo e del Corpo forestale dello Stato che, dopo averli raggiunti, li ha riaccompagnati a valle fino al Rifugio Auronzo. Precedentemente il 118 era stato allertato da un turista olandese che scendendo dal Rifugio Biella aveva perso di vista il figlio ventenne. Mentre il Soccorso alpino di Cortina e della Guardia di finanza si preparavano ad intervenire, l'uomo ha avvertito che era riuscito a contattare il ragazzo, che si trovava al Rifugio Fodara Vedla.

Belluno, 14-07-15
Questa mattina alle 10, il Campo scuola del Nevegal ha accolto una quarantina di bimbi dell'asilo di San Biagio di Belluno, arrivati in pulmino assieme alle maestre per assistere a una lezione di sicurezza in montagna a misura di bambino, tenuta dal Soccorso alpino di Belluno. Uno dei soccorritori, appositamente nascosto per la simulazione, è stato cercato e ritrovato dall'unità cinofila, per essere poi 'medicato'. La barella è stata quindi calata lungo il prato da una squadra fino alla jeep. Ai bimbi, saliti a turno sul fuoristrada fermo sul prato, è stata poi mostrata l'attrezzatura utilizzata in caso di intervento dalle squadre. Il Soccorso alpino di Belluno ringrazia la Scuola sci Nevegal per la disponibilità del Campo scuola.

Cimolais (PN), 14-07-15
Su richiesta della centrale operativa di Pordenone, passato mezzogiorno l'elicottero del Suem di Pieve di Cadore è decollato in direzione del Gruppo del Duranno dove, a metà strada tra Forcella Lodina e Forcella Duranno, lungo il sentiero numero 374 si era infortunato un escursionista. L'uomo, infatti, era scivolato e caduto, colpito inoltre dal masso su cui si stava aggrappando. L'amico che si trovava con lui, non essendo la zona coperta telefonicamente, era sceso fino a trovare la linea per chiedere aiuto al 118. Una volta individuato, a P.D., 63 anni, di Pasiano (PN), sono state prestate le prime cure. L'escursionista è stato quindi imbarcato e trasportato all'ospedale di Belluno, con probabile trauma al torace e varie contusioni.

Tambre (BL), 14-07-15
Nei tre giorni di ritrovo del Centro estivo organizzati recentemente dalla Parrocchia di Tambre, una ventina di giovani partecipanti, dai 5 ai 13 anni, assieme alle loro accompagnatrici hanno avuto l'occasione di fare una gita assieme al Soccorso alpino dell'Alpago: meta la Casa degli alpini in località Baracche Mognol, con partenza da Pian delle Lastre. Ai giovani escursionisti è stato spiegato cos'è il Soccorso alpino, come funziona e come interviene ed è stato illustrato il sistema di rintracciabilità che permette alla centrale operativa di individuare di chi si perde in montagna. I soccorritori hanno poi insegnato come si allerta il Suem 118 e le regole base per organizzare una passeggiata in montagna. I ragazzini hanno quindi provato a muoversi utilizzando una teleferica allestita per l'occasione, come pure a far funzionare un paranco per spostare senza fatica il peso la barella. Sono state inoltre mostrate loro le attrezzature e le dotazioni in uso a ciascun soccorritore, anche in funzione degli interventi con l'elicottero.

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