2015
Sappada (BL), 30-06-15
È stato trovato senza vita Raffaele Solero, 83 anni, di Sappada (BL), le cui ricerche erano state intraprese nel primo pomeriggio, dopo l'allarme lanciato dai famigliari poiché l'anziano non era rientrato dalla passeggiata mattutina. Il suo corpo è stato rinvenuto dalla squadra che seguiva l'unità cinofila molecolare del Corpo forestale dello Stato, una delle prime due intervenute. Una volta che il Bloodhound si è infatti fermato sopra alcuni salti di roccia percorrendo un sentiero in mezzo al bosco, a un chilometro di distanza dalla strada dei Piani di Plotzen, appena passati in territorio friulano, nel comune di Forni Avoltri, i soccorritori hanno effettuato la verifica della marcatura, calandosi con le corde nel dirupo e 150 metri più in basso hanno rinvenuto il corpo senza vita dell'uomo. Ricomposta e imbarellata, ottenuto il nulla osta per la rimozione la salma verrà calata con sistema lecchese per 200 metri fino alla vecchia strada che porta a Sappada, per essere poi trasportata alla cella mortuaria.
RICERCA IN CORSO A SAPPADA
Scritto da Michela CanovaSappada (BL), 30-06-15
Sono in corso le ricerche di Raffaele Solero, detto 'Aldo', 83 anni, di Sappada (BL), uscito stamane alle 10 circa per una passeggiata dalla propria abitazione a Cima Sappada e mai più rientrato. Quando l'anziano non si è presentato all'ora di pranzo, dopo che amici e famigliari lo hanno cercato lungo i consueti itinerari, alle 14.30 circa è stato allertato il Soccorso alpino di Sappada che, assieme a vigili del fuoco, Guardia di finanza, Corpo forestale dello Stato, con diverse unità cinofile, ha iniziato a perlustrare la zona, concentrando le squadre sui Piani di Plotzen, dove l'uomo è stato visto l'ultima volta alle 10.30. Percorsi i sentieri e le tracce dei cacciatori su Colle Bellavista, come la strada che porta al Rifugio Piani del Cristo e l'area circostante. Fatto a pettine anche il versante a nord della strada dei Piani di Plotzen. Poiché il cane molecolare ha poi indicato la zona dei Piani, proseguendo anche oltre, la ricerca si sposterà sul versante a sud della strada, un pendio molto ripido che verrà verificato da soccorritori calati con le corde, dove un canale è già stato sceso in corda doppia. Al momento di uscire Aldo indossava una giacca nera, aveva bastoncini da camminata e forse una fascia rossa in testa. Di corporatura esile, alto 1 metro e 67, ha capelli grigi. Chiunque avesse sue notizie è pregato di contattare i carabinieri.
TREDICENNE SCIVOLA E SI INFORTUNA
Scritto da Michela CanovaCanale d'Agordo (BL), 30-06-15
Una ragazza di 13 anni di Roma è inciampata ruzzolando per una decina di metri lungo la scarpata che costeggia il sentiero numero 704, che dalle cascate porta all'abitato di Gares. Scattato l'allarme al 118 attorno alle 14.30, è intervenuto l'elicottero del Suem di Pieve di Cadore, assieme a un soccorritore della Val Biois che si trovava nelle vicinanze, raggiunti poi dal resto della squadra e dal personale della Croce Verde. Medicata e caricata in barella, la giovane, che si trovava con altre persone e aveva riportato escoriazioni e lievi contusioni, è stata trasportata per una trentina di metri fino all'ambulanza diretta all'ospedale di Agordo.
Lamon (BL), 30-06-15
Pur essendo una disciplina praticata quasi tutto l'anno, è l'estate la stagione che vede il maggior numero di appassionati di canyoning impegnati lungo le gole scavate dai torrenti di montagna. Un incidente in forra, anche una semplice slogatura alla caviglia, si trasforma però in un intervento di soccorso lungo e impegnativo, specie se non vi sono punti intermedi di 'sforramento', ovvero di uscite laterali dalla gola, ed è necessaria una lunga progressione per il trasporto della barella. In vista di possibili emergenze, il Gruppo forre del Soccorso alpino e speleologico Veneto si è ritrovato domenica scorsa, 28 giugno, per uno dei periodici addestramenti, mettendo in pratica lungo il torrente Senaiga, in comune di Lamon (BL), tutte le manovre richieste per il recupero di un ferito. Una ventina di tecnici, provenienti dalle province di Belluno, Verona e Padova, ha seguito gli spostamenti della barella con l'infortunato lungo la gola del Senaiga, una forra molto acquatica, caratterizzata da turbolenze importanti, che vede nella parte terminale la Cascata del Salton, alta 60 metri, assai difficile e pericolosa, superata dai soccorritori calando la barella sulla parete laterale e non direttamente sotto il flusso dell'acqua. In caso di emergenza il Soccorso alpino e speleologico Veneto può contare su una trentina di tecnici forristi appartenenti alla VI Delegazione speleologica, II Dolomiti Bellunesi, XI Prealpi Venete, più 8 istruttori. Per entrare a far parte del Gruppo forre è indispensabile innanzitutto essere soccorritore alpino o speleologico. Superata una griglia di ammissione, si diventa operatore in forra, con un ulteriore esame operatore di soccorso in forra e poi tecnico di soccorso in forra (un caposquadra, ad esempio, deve superare 4 esami). Ogni tre anni ogni soccorritore dovrà inoltre sostenere un esame di mantenimento della qualifica.
Cesiomaggiore (BL), 29-06-15
Un addestramento tra Stazioni contermini del Soccorso alpino per affinare le tecniche operative e per confrontarsi direttamente su un possibile scenario di intervento congiunto: gli spalloni del Sass de Mura e del Sass di Scarnia, nel Gruppo del Cimonega. Sabato scorso, 27 giugno, si è svolta sulle Vette Feltrine una esercitazione interstazione, cui hanno partecipato le Stazioni di Feltre e quelle di competenza del della zona del Primiero, ovvero Caoria, Fiera di Primiero e San Martino di Castrozza.
La giornata ha preso avvio alle 8 con il ritrovo a Malga Neva, da dove in diverse rotazioni l'elicottero sostitutivo del Suem di Pieve di Cadore ha trasportato in quota le squadre, composte sia da soccorritori feltrini che del Primiero, sbarcandole nei tre scenari ipotizzati, in parete e in ambiente ostile. In parete si è simulato il recupero di una cordata volata lungo una via, con i soccorritori scesi dall'alto che, dopo aver attrezzato la barella con l'infortunato, la hanno calata fino alla base. Le manovre, messe in atto da 35 volontari, si sono concluse alle 16.30 con una breve riunione finale, dove i soccorritori hanno espresso le proprie impressioni, discutendo le problematiche riscontrate durante l'esercitazione.
La stretta collaborazione tra Soccorso alpino di Feltre e del Primiero è nata ormai tre anni fa con lo scopo di confrontarsi tra Stazioni di zone confinanti e cercare di uniformare il modo di lavorare insieme, nell'ottica di eventuali interventi associati, peraltro già avvenuti in passato.
RECUPERO IMPEGNATIVO IN MARMOLADA
Scritto da Michela CanovaRocca Pietore (BL), 28-06-15
Si è concluso poco prima delle 21, quasi a scadenza effemeridi, il recupero di due alpinisti sulla Marmolada. I due, R.C., 49 anni, di Legnano (MI), e F.D.P., 33 anni, di Novara, avevano contattato il 118 passate le 20, poiché, prossimo il buio e sfiniti dalla stanchezza, si trovavano a 4 tiri dall'uscita della via Don Quixote, senza attrezzatura adeguata per bivaccare una notte in parete. L'eliambulanza, atterrata al Rifugio Falier, ha avuto subito indicazioni dal gestore che aveva già individuato il punto in cui si trovavano i due rocciatori in parete. Dopo un primo avvicinamento per tentare di raggiungerli con il verricello, ostacolato però dalle particolari condizioni di vento e quota in prossimità della cresta, i due alpinisti, che erano illesi, sono stati recuperati in un'unica rotazione dall'eliambulanza, utilizzando un gancio baricentrico di 75 metri, per essere poi trasportati al Rifugio Falier.
SOCCORSO SUL LAGAZUOI
Scritto da Michela CanovaCortina d'Ampezzo (BL), 28-06-15
Alle 15.15 l'elicottero del Suem di Pieve di Cadore è decollato in direzione del Lagazuoi, dove un'escursionista, scivolata poco dopo l'uscita a monte delle gallerie, era ruzzolata qualche metro. Sbarcati in hovering nelle vicinanze, medico e tecnico del Soccorso alpino dell'equipaggio, aiutati da due tecnici del Soccorso speleologico che si trovavano casualmente sul posto, hanno prestato le prime cure alla donna, M.M., 51 anni, di Falcade (BL), per poi imbarellarla e recuperarla con un verricello di 10 metri e trasportarla all'ospedale di Agordo, con sospetto trauma al bacino e a un braccio. Pronta a intervenire una squadra del Soccorso alpino di Cortina.
Cortina d'Ampezzo (BL), 28-06-15
Mentre col marito e altre persone percorreva il sentiero verso il Rifugio Palmieri, sulla Croda da Lago, L.A., 76 anni, di Cortina d'Ampezzo (BL), è caduta, sbattendo la testa a terra. Allertato dal 118, il Soccorso alpino di Cortina ha inviato una squadra con la jeep, che ha raggiunto l'infortunata per trasportarla fino in ospedale per un possibile lieve trauma cranico.
Teolo (PD), 28-06-15
Poco prima delle 11, il 118 ha allertato il Soccorso alpino di Padova per un'incidente accaduto nella palestra di roccia di Rocca Pendice. Mentre i compagni lo stavano calando da una via nella zona delle Numerate alte, infatti, G.B., sessantenne di Este (PD), forse per un errore nella manovra, è volato, cadendo per 3 metri fino a una cengia e da lì per altri 7 fino a quella sottostante. Tre soccorritori, ai quali si sono poi uniti il medico e il tecnico del Soccorso alpino dell'equipaggio dell'elicottero di Verona emergenza, gli hanno prestato le prime cure e, dopo averlo imbarellato, lo hanno spostato in un luogo accessibile all'eliambulanza, che lo ha recuperato con un verricello, per poi trasportarlo all'ospedale di Padova con un possibile politrauma.
SCIVOLA SOTTO IL SETTIMO ALPINI
Scritto da Michela CanovaBelluno, 27-06-15
Scendendo dal Rifugio Settimo Alpini, un escursionista sessantenne del Comelico è scivolato procurandosi un trauma alla caviglia. Scattato l'allarme attorno alle 19, poiché sembrava potesse trovarsi solo un centinaio di metri più in basso, il gestore del rifugio è sceso per primo a cercarlo, mentre decollava l'elicottero del Suem di Pieve di Cadore e la Stazione del Soccorso alpino di Belluno si preparava ad intervenire. Imbarcato un soccorritore bellunese conoscitore del posto, l'eliambulanza ha effettuato una ricognizione individuando l'infortunato, che in realtà si trovava non distante da Ponte Mariano. Calati con il verricello, il tecnico del Soccorso alpino dell'equipaggio e il secondo soccorritore hanno prestato le prime cure all'uomo, poi lo hanno spostato in un punto più agevole dove sono stati recuperati sempre con un verricello. L'escursionista è stato accompagnato all'ospedale di Belluno.
DUE INTERVENTI IN MONTAGNA
Scritto da Michela CanovaBelluno, 27-06-15
Poco prima delle 14 il 118 è stato contattato da un escursionista in difficoltà sul sentiero numero 851 che collega Malga Erera a Casera Cimonega, nel comune di Cesiomaggiore, preoccupato, poiché l'itinerario diventava più impegnativo e non sapeva se proseguire di fronte a un tratto attrezzato. Messo in contatto con la Stazione del Soccorso alpino di Feltre, a F.M., 47 anni, di Valdagno (VI), è stato consigliato come tornare sui propri passi e riprendere l'itinerario corretto. L'escursionista è quindi tornato alla propria macchina, avvisando la centrale operativa. Verso le 16.20, l'elicottero del Suem di Pieve di Cadore è intervenuto nel gruppo della Tofana, comune di cortina d'Ampezzo, poco oltre Punta Anna, dove uno di quattro turisti tedeschi, rottosi il dissipatore, era caduto sulla ferrata Olivieri sbattendo una gamba. Raggiunti dall'eliambulanza, gli escursionisti sono stati imbarcati in hovering in due rotazioni per essere trasportati al Rifugio Dibona da dove si sono spostati autonomamente.
Lorenzago di Cadore (BL), 27-06-15
È rientrato autonomamente al Rifugio Giaf verso le 10 G.D.G., 69 anni, di Valle di Cadore (BL), le cui ricerche erano state intraprese ieri sera, dopo che l'uomo aveva contattato il 118 alle 22.30, poiché si era perso cercando una scorciatoia durante la discesa dal Giaf verso Passo Mauria. Una volta individuata l'auto sul passo, aperta dai vigili del fuoco per verificare non ci fosse materiale significativo per la ricerca, le squadre si sono suddivise sul territorio. Difficile capire dalla descrizione dell'uomo il luogo dove poteva trovarsi, con il cellulare non più raggiungibile, le squadre dei soccorritori avevano perlustrato nella notte il sentiero che collega il Giaf al Mauria e poi quello che dal Giaf porta verso Forca del Cridola, sul versante cadorino il Soccorso alpino del Centro Cadore, su quello friulano la Stazione di Forni di Sopra. Una squadra aveva raggiunto alle 3.30 il Bivacco Vaccari e alle 6.30 era stata effettuata una prima rotazione dell'elicottero del Friuli, seguita attorno alle 8 dal sopralluogo dell'eliambulanza del Suem di Pieve di Cadore lungo il sentiero attrezzato Olivato e dintorni. Attorno alle 10, la notizia del rientro. Erano presenti una quarantina di persone, comprese unità cinofile, Guardia di finanza e Corpo forestale dello Stato.
RICERCA IN CORSO ZONA PASSO MAURIA
Scritto da Michela CanovaVigo di Cadore (BL), 27-06-15
Ricerca in corso sui monti del Cadore. Ieri sera attorno alle 22.30 è scattato l'allarme per un escursionista che si era perso nella zona del Passo Mauria. Sul posto si sono quindi dirette le squadre del Soccorso alpino del Centro Cadore e di Forni di Sopra, che hanno iniziato a perlustrare i versanti veneto e friulani, tra Passo Giaf, Forca del Cridola, Bivacco Vaccari, putroppo senza esito. La ricerca della cella telefonica non ha dato risultati positivi e anche il cellulare dell'uomo non è più rintracciabile. Al momento l'elicottero del Suem di Pieve di Cadore sta effettuando una ricognizione dall'alto.
Forno di Zoldo (BL), 26-06-15
Passate da poco le 14, è scattato l'allarme per l'assenza immotivata di A.B., 75 anni, di Forno di Zoldo (BL), non rientrato a casa, dove era atteso per mezzogiorno, dopo essere uscito alle 9 di mattina. Il 118 ha allertato le squadre del Soccorso alpino della Valle di Zoldo, ma poco dopo è arrivata in centrale la telefonata di una persona che si era imbattuta nel corpo senza vita dell'uomo, non distante dal greto del Maè, 400 metri sopra l'abitato di Dont, salendo verso Forno di Zoldo. I soccorritori hanno raggiunto il luogo con i carabinieri e il medico, che ha constatato il decesso, le cui cause sono state fatte risalire a un probabile trauma dovuto a una caduta. Imbarellata, la salma è stata trasportata lungo il sentiero verso la carrabile, con l'aiuto dei vigili del fuoco che hanno anche liberato dalla vegetazione il percorso, per essere poi affidata al carro funebre.
Belluno, 26-06-2015
Oltre cento persone hanno preso parte mercoledì scorso, 24 giugno, alla serata organizzata a scopo benefico da Bellauto Srl, concessionaria Land Rover, nel proprio showroom, il cui ricavato, 5.140 euro, è stato interamente devoluto al Soccorso alpino Dolomiti Bellunesi. I numerosi ospiti hanno potuto gustare i piatti preparati da tre chef stellati bellunesi, il maestro Enzo De Prà del ristorante Dolada, con il figlio Riccardo, e lo chef di fama internazionale Graziano Prest del Ristorante Tivoli di Cortina d'Ampezzo, accompagnati dagli ottimi vini della prestigiosa cantina Agostinetto di Valdobbiadene, serviti in sala da Luca Viel del Ristorante Al Borgo di Belluno. L'iniziativa è stata scelta da Bellauto per festeggiare i 40 anni con Land Rover, seguendo lo spirito del brand e promuoverlo attraverso un'azione meritevole a favore di un'associazione impegnata nel territorio, come peraltro Land Rover stessa è solita fare, ad esempio, per la Croce Rossa. Il Soccorso alpino Dolomiti Bellunesi ringrazia di cuore la famiglia Roni e Bellauto.
Tambre (BL), 11-07-13
Domenica 5 luglio la Stazione del Soccorso alpino dell'Alpago si ritroverà al Rifugio Semenza per passare una giornata in compagnia di amici e simpatizzanti. Per chi lo vorrà sarà possibile percorrere, accompagnati dai soccorritori, l'itinerario 'S.A. 13' fino a Cima Lastè, inaugurato l'11 luglio del 2013 e dedicato alla memoria degli amici che sulle montagne dell'Alpago hanno lasciato una traccia incancellabile. La partenza è fissata alle 9 dal Rifugio Semenza. L'attacco del sentiero 'S.A. 13' (sigla del Soccorso alpino dell'Alpago) è a 20 minuti di cammino, a nord est del rifugio Semenza, a metà della cresta che congiunge Cima Val Piccola al Monte Lastè. Si sale in cresta e, percorrendola in direzione sud fra pilastri vallette e cenge, si arriva sulla cima Lastè a 2247 metri di altitudine. Si tratta di un percorso molto spettacolare e aereo, con un eccezionale panorama a est sulla pianura friulana e a ovest sulla selvaggia val Salatis, destinato per difficoltà esclusivamente agli alpinisti. Il dislivello è di 200 metri, lo sviluppo di 450, con passaggi di terzo/quarto. Lungo la via ci sono alcuni chiodi resinati. Alle 12.30 ci si incontrerà tutti al Semenza per il momento conviviale, che prenderà il via con il pranzo.

