2025

Belluno, 07 - 09 - 25
L'elicottero del Suem di Pieve di Cadore è stato impegnato in due interventi successivi in due differenti zone di Punta Anna, sulle Tofane. Verso le 11.45 un'escursionista ha contattato il 118 poiché il compagno si era sentito poco bene e aveva perso i sensi, mentre si trovavano un centinaio di metri sopra l'attacco della Ferrata Olivieri, e chiedeva consigli. Dopo aver parlato con la Centrale, i due avevano deciso di ritornare sui propri passi e scendere in autonomia, salvo poi richiamare perché il 49enne di Artegna (UD) continuava a stare male. L'uomo è stato recuperato con un verricello di 35 metri e trasportato per accertamenti all'ospedale di Cortina. Falco è poi stato nuovamente inviato all'uscita del percorso attrezzato a quota 2.600 metri, per un turista polacco di 51 anni che era caduto infortunandosi. Completata la ferrata l'uomo aveva infatti seguito una direzione sbagliata in linea con il Rifugio Dibona, ritrovandosi molto distante dal percorso corretto, su delle balze di un canale, dove era scivolato. Una volta individuato e fatto campo base al Giussani, l'elicottero è tornato sulla verticale e ha calato il tecnico di elisoccorso con un verricello di 40 metri. L'uomo, con un trauma alla gamba, è stato accompagnato al Codivilla. 
Falco 2 è stato in missione sulla normale al Pelmo. Il chiamante aveva chiesto aiuto per l'amico ruzzolato e ferito. Risaliti alle coordinate, il luogo dell'incidente è stato geolocalizzato a monte della cengia, a metà strada del ghiaione in discesa. Sbarcati in hovering nelle vicinanze, equipe medica e tecnico di elisoccorso hanno prestato le prime cure al 24enne di Vittorio Veneto (TV), a causa del sospetto politrauma riportato. Caricato in barella, il ragazzo è stato issato a bordo con un verricello di 10 metri e portato in ospedale a Belluno. Verso le 14.20 Falco è intervenuto lungo il sentiero Durissini, a 2.400 metri di altutudine a nord della Forcella della Torre sui Cadini di Misurina, da dove una turista francese aveva chiamato, chiedendo aiuto per l'amica di 31 anni, che era caduta. La ragazza, perso l'equilibrio,  era ruzzolata a lato del sentiero per una quarantina di metri sul pendio roccioso, fortunatamente protetta dallo zaino, che aveva impedito gravi conseguenze. Calati con un verricello tecnico di elisoccorso e medico, sono state valutate le sue condizioni. Issata a bordo l'infortunata è stata portata a Belluno.
Il Soccorso alpino di Livinallongo è invece stato attivato per verificare la segnalazione di due persone che avevano visto uno zaino incastrato in un canale sotto la Ferrata Piazzetta. Saliti con la funivia i soccorritori hanno superato a piedi il traverso per poi iniziare a scendere lungo la Ferrata. Dopo essersi calati nel punto indicato, hanno verificato che si trattava di un falso allarme. 
Calalzo di Cadore (BL), 06 - 09 - 25
Scendendo dalla Croda Bianca lungo la Cresta degli invalidi, tre alpinisti hanno iniziato la discesa su un canale prima della forcella. Due uomini sono stati calati in un punto dove potevano poi proseguire a piedi, la loro compagna, che avrebbe dovuto scendere con le corde doppie, si è trovata a fine corde impossibilitata a proseguire. Si è slegata tentando di disarrampicare, ma trovandosi in una situazione rischiosa è stato chiesto aiuto. Attorno alle 18.20 è decollato l'elicottero del Suem di Pieve di Cadore, che ha individuato il punto dove si trovava la 57enne di Padova. Avvicinato con un verricello di 40 metri, il tecnico di elisoccorso ha assicurato la donna, che si stava tenendo su un piccolo pulpito, e l'ha recuperata. L'alpinista è stata trasportata al Rifugio Baion, mentre i due compagni rientravano in autonomia. 
Belluno, 06 - 08 - 25
Una squadra del Soccorso alpino di Livinallongo è stata inviata non distante dall'abitato di Agai, dove un uomo del posto di 76 anni era caduto mentre percorreva una strada silvopastorale e si era fatto male a una spalla. Raggiunto dai soccorritori che gli hanno prestato le prime cure, l'infortunato è stato trasportato in fuoristrada fino al rendez vous con l'ambulanza, che lo ha accompagnato all'ospedale di Agordo.
Il Soccorso alpino dell'Alpago ha affiancato il personale sanitario dell'ambulanza, nel recupero di un ciclista di 68 anni di Codognè caduto sulla strada forestale di Pian Rosada. L'uomo si era fatto male a una spalla. I soccorritori di Auronzo hanno invece raggiunto in jeep un'escursionista che, sbagliata direzione a un bivio, era scesa dalla parte opposta rispetto alla sua meta. La 50enne di Empoli, al rientro dal Rifugio Fonda Savio lungo il sentiero 117, era infatti diretta al Lago d'Antorno, ma al bivio aveva proseguito per il 119 ritrovandosi in Val Marzon. La squadra l'ha ritrovata e riportata al Lago d'Antorno. 
 
San Pietro di Cadore (BL), 06 - 08 - 25
Allertato attorno alle 14 dalla Centrale del Suem, il Soccorso alpino della Val Comelico è intervenuto in località Salafossa, dove si trova la vecchia miniera, nel tratto che da Presenaio va verso Sappada, poiché un 52enne del posto era scivolato nel bosco verticale bagnato dalle piogge e si era fatto male a un piede. L'uomo, che si trovava alcune centinaia di metri sopra la propria abitazione e aveva riportato un probabile trauma alla caviglia, è stato raggiunto da una squadra, che, dopo avergli bloccato l'arto, lo ha imbarellato. I soccorritori hanno poi calato tra gli alberi la barella assicurata alla corda fino alla strada. L'infortunato è stato quindi trasferito sull'ambulanza partita in direzione dell'ospedale. 
Enego (VI), 05 - 09 - 25
Al rientro verso Marcesina, dopo aver percorso un giro ad anello assieme al padre, un undicenne di Fabbrico (RE) ha perso il controllo della propria mountain bike in discesa a causa di una buca ed è finito a terra. Non essendoci copertura telefonica, il papà si è allontanato per trovare campo e lanciare l'allarme nel tardo pomeriggio. Non riuscendo ad avere ulteriori informazioni sulla posizione, una squadra del Soccorso alpino dell'Altopiano Sette Comuni è partita, finché, a seguito di numerosi tentativi, si è riusciti a geolocalizzare la posizione tramite whatsapp. Padre e figlio si trovavano lungo una sterrata di esposco del legname non segnata sulla cartina. Arrivati sul posto e constatata la situazione, i soccorritori hanno prestato le prime cure e verificato che l'ambulanza poteva avvicinarsi direttamente. Il giovane infortunato, che aveva riportato la frattura di una gamba e varie escoriazioni, è stato caricato a bordo e portato in ospedale. La squadra ha riaccompagnato il padre alla macchina a Marcesina, trasportando anche le biciclette. 
Longarone (BL), 04 - 09 - 25
Dopo essere scivolato e ruzzolato per una cinquantina di metri, verso le 13.30 è stato lo stesso infortunato a contattare il 118 e a chiedere aiuto. Il 32enne di Legnaro (PD), che stava posizionando dei sensori ed era da solo sul sentiero numero 528 in Val del Grisol, è riuscito a fornire le coordinate della sua posizione, a dare indicazioni del luogo, che coincidevano poi con il punto geolocalizzato, e una descrizione di come era vestito, per facilitare l'individuazione da parte dell'equipaggio di Falco 2. Mentre una squadra del Soccorso alpino di Longarone si preparava in piazzola per eventuale imbarco in supporto alle operazioni, l'elicottero si è portato sul posto e, non riuscendo subito a vedere l'uomo, ha calato il tecnico di elisoccorso. A terra il soccorritore ne ha sentito i richiami e lo ha raggiunto, chiedendo subito l'affiancamento dell'equipe medica, che ha prestato le prime cure al 32enne per il possibile politrauma riportato. Imbarellato, l'infortunato è stato spostato con una manovra di corda in un punto più agevole per essere caricato a bordo e poi trasportato all'ospedale di Treviso. 
Domegge di Cadore (BL), 04 - 09 - 25
Ieri sera attorno alle 21 la Centrale del 118 ha contattato il Soccorso alpino del Centro Cadore, dopo aver ricevuto la chiamata di 4 escursionisti statunitensi, che avevano perso il sentiero una volta partiti dal Rifugio Chiggiato in direzione del Rifugio Baion, dove dovevano pernottare. I soccorritori hanno subito contattato il Baion, per avvertire il gestore che stavano andando a recuperare 4 persone attese da loro. In quel momento hanno saputo che in realtà il gruppo era formato da 7 escursionisti: 3, dopo una prima verifica, erano all'esterno dell'edificio. Una squadra di 9 volontari è quindi partita con i mezzi, per poi proseguire a piedi verso il punto indicato dalle coordinate. I sette amici, alla partenza dal Chiggiato, avevano deciso di seguire due itinerari diversi e si erano divisi: i tre, poi arrivati arrivati a destinazione, percorrendo il sentiero alto numero 261; i quattro, che avevano perso l'orientamento, optando per il sentiero basso non segnalato che passa sopra Casera d'Aieron. Durante la camminata avevano però perso la traccia nel bosco e si erano fermati chiedendo aiuto. La squadra ha percorso il tracciato, finché i quattro, tre di 32 anni e uno di 32, tutti maschi, non hanno risposto ai richiami e sono stati individuati. Stavano bene, solo affaticati e un po' intimoriti dalla situazione. Erano attrezzati e avevano una piccola torcia per far luce. I soccorritori sono tornati con loro sul sentiero e li hanno quindi accompagnati al Baion. L'intervento si è concluso verso mezzanotte e mezza. 
Cortina d'Ampezzo (BL), 01 - 09 - 25
Partiti dal Lagazuoi in direzione del Rifugio Scoiattoli, una coppia di escursionisti di Singapore ha contattato verso le 16.20 la Centrale operativa dicendo di trovarsi in difficoltà e di aver sbagliato sentiero. Attenuto le coordinate della posizione, è stato appurato che i due, lei 28 anni, lui 31, si trovavano da tutt'altra parte, ovvero a metà della Val Travenanzes a quota 1.850. Ai due è stato quindi detto di proseguire verso valle sul sentiero 401, che una squadra del Soccorso alpino di Cortina sarebbe andata loro incontro verso Ponte di Cadoris. Poco prima delle 18 i due hanno richiamato, ma, quando è stata controllata nuovamente la posizione, la Centrale ha scoperto che, invece di scendere, erano tornati indietro riprendendo la salita ed erano a 2.100 metri di quota, stanchi e incapaci di proseguire. La coppia è stata quindi raggiunta da Falco. Imbarcati in hovering, i due sono stati lasciati al Rifugio Scoiattoli. Alle 19.30 è infine giunta la chiamata di una persona sfinita e con un possibile malessere, in discesa dal Rifugio Vandelli lungo il sentiero 215. Recuperata, è stata trasportata all'ospedale di Pieve di Cadore. 

Auronzo di Cadore (BL), 01 - 09 - 25
Attorno alle 14.50 la Centrale del 118 è stata attivata per un boscaiolo che si era infortunato, dopo essere stato colpito da una pianta in un bosco del Col Vidal, sul Pian dei Buoi. Risaliti alle coordinate della posizione, è decollato l'elicottero del Suem di Pieve di Cadore, poi atterrato nelle vicinanze. L'equipe medica ha prestato le prime cure al 50enne di Auronzo di Cadore, per il possibile trauma al braccio riportato. L'uomo è stato di seguito adagiato sul materassino e caricato a bordo, per essere trasportato all'ospedale di Belluno. 
Bosco Chiesanuova (VR), 31 - 08 - 25
Attorno alle 17.30 il Soccorso alpino di Verona è stato attivato per un incidente con il quad sul Monte Tomba. Scendendo in due lungo la strada sterrata che dal Rifugio Primaneve porta a Bocca di Selva, la passeggera era stata infatti sbalzata dal mezzo e aveva riportato la frattura di tibia e perone. La 58enne di Rovereto è stata recuperata dall'elicottero di Trento e trasportata all'ospedale di Rovereto. 

Enego (VI), 31 - 08 - 25
Rientrando dai Castelloni di San Marco verso Malga Fossetta in compagnia, un 21enne di Breganze ha perso l'equilibrio, cadendo a terra e ruzzolando per alcuni metri. Sul posto attorno alle 14 è stata inviata l'ambulanza ed è stato richiesto in supporto l'intervento di una squadra del Soccorso alpino di Asiago. Quattro soccorritori hanno raggiunto in fuoristrada la Malga, dove nel frattempo era arrivato a piedi il ragazzo, che aveva riportato un trauma al volto. In accordo con la Centrale la squadra lo ha quindi trasportato fino all'ambulanza, che si era fermata un chilometro prima a causa della strada dissestata.

Cortina d'Ampezzo (BL), 31 - 08 - 25
Un'escursionista è stata colta da malore durante il giro della Tofana di Rozes, che stava ultimando con un gruppo di sei persone. A lanciare l'allarme al 118 verso le 18.20 una dei componenti. Dalla descrizione del luogo delle informazioni iniziali, prima che la comitiva risultasse irraggiungibile, si ipotizzava il gruppo si trovasse all'uscita della Scaletta del Meneghel. Invece quando la Centrale è riuscita a geolocalizzare la posizione, si è appurato che stavano percorrendo il sentiero numero 403. Falco è quindi decollato in quella direzione, per recuperare la 23enne di Piove di Sacco (PD) e trasportarla all'ospedale di Pieve di Cadore per gli accertamenti del caso. I compagni hanno proseguito verso il Rifugio Giussani. 
Lastebasse (VI), 31 - 08 - 25
Poco prima delle 16 la Centrale del Suem di Vicenza ha allertato il Soccorso alpino di Arsiero, per un'escursionista che aveva riportato un trauma alla caviglia in località Coston.  Un soccorritore del posto ha subito raggiunto la 55enne di Torrebelvicino (VI), fornendo le coordinate del punto alla squadra in arrivo da Arsiero. I soccorritori hanno caricato in barella la donna e l'hanno trasportata per 5 minuti fino alla sua auto, con la quale si è allontanata autonomamente. 
Belluno, 31 - 08 - 25
Passate le 13 Falco 2 è stato inviato a Cortina d'Ampezzo, per un escursionista colpito a un piede da un sasso, mentre si trovava sotto la Forcella, nei pressi del laghetto di fusione, tra le due Tofane maggiori. Il 45enne di Fossò è stato recuperato dal tecnico di elisoccorso, sbarcato con un verricello di 20 metri, e trasportato in ospedale. Il Soccorso alpino della Val Biois, impegnato nell'assistenza alla gara Vertical 107, è intervenuto per un uomo che si era sentito poco bene alle Buse di Falcade. Le condizioni del 79enne sono state verificate dall'infermiera della Stazione. L'anziano è stato poi accompagnato al rendez vous con l'ambulanza della Croce Verde. Attorno alle 15.30 la Centrale del 118 è stata attivata su richiesta dei Vigili del fuoco, per un uomo che, diretto alla propria Baita in località Pra Alto a Vodo di Cadore, non aveva più dato notizie di sé da mezzogiorno. Attivato il Soccorso alpino di San Vito di Cadore, è poi arrivata la notizia che la moglie aveva rinvenuto il 74enne di Borca di Cadore nei dintorni della Baita, seduto a terra  con segni di malessere. Poiché il luogo non era raggiungibile con i mezzi, una squadra di 7 tecnici si è portata sul posto in supporto ai Vigili del fuoco, ha trasferito l'uomo sulla barella e lo ha trasportato per circa 800 metri fino all'ambulanza. Il Soccorso alpino di Cortina è stato allertato per una signora caduta dalla carrozzina nella zona di Malga Ra Stua. Una squadra della Guardia di finanza si è quindi diretta sul posto. La 63enne di Messina, che era in compagnia, è stata quindi portata all'ambulanza per le verifiche del caso.
Belluno, 31 - 08 - 25
Sono numerosi gli interventi registrati in questa ultima domenica di agosto. A seguito della chiamata del compagno di una escursionista che si era fatta male, Falco 2 è intervenuta sul sentiero 472, tra Forcella Staulanza e il Rifugio Venezia. La 32enne di Alpago, che aveva riportato la sospetta frattura della tibia dopo aver messo male un piede, è stata raggiunta all'altezza del Pelmetto dal tecnico di elisoccorso, dal medico e dall'infermiera, calati con 30 metri di verricello. Caricata in barella, la donna è stata recuperata a trasportata all'ospedale di Belluno. Falco 2 è poi stato inviato in Marmolada, dove sotto il tunnel di Serauta, nel tratto intermedio della funivia, un uomo di Merano di 37 anni, che stava scendendo con le catenelle agli scarponi, era scivolato sul pendio ghiacciato, ruzzolando per 250 metri. Scesi in hovering nelle vicinanze, i soccorritori gli hanno prestato le prime cure per un probabile politrauma. Caricato in barella, l'infortunato, che era da solo, è stato caricato a bordo e portato a Belluno. Falco è invece intervenuto 100 metri sotto il Rifugio Dal Piaz, per un ciclista di 56 anni Venezia di  caduto con la mountain bike. L'uomo stava salendo, ha perso l'equilibrio ed è finito nella scarpata laterale, alcuni metri più sotto. Sbarcati con il verricello, equipe medica e tecnico di elisoccorso ne hanno valutato le condizioni: aveva un taglio sul gomito e varie escoriazioni. L'infortunato è stato accompagnato all'ospedale di Feltre. 

Auronzo di Cadore (BL), 31-08-25

Sono gravi le condizioni di un alpinista caduto nella parte iniziale della via normale alla Cima Grande di Lavaredo. A lanciare l'allarme, verso le 8.10, altre persone che avevano assistito all'incidente. Il 53enne di Velturno, che si trovava con un'altra persona, è ruzzolato una quindicina di metri, sbattendo la testa e riportando un poitrauma. Sul posto in due rotazioni, tra la Piramide e la Grande, sono stati calati tecnico di elisoccorso ed equipe medica che hanno prestato le prime cure urgenti all'infortunato. L'uomo, che era cosciente, è stato imbarellato, recuperato con un verricello di 75 metri e trasportato all'ospedale di Treviso. Ad aiutare l'equipaggio un soccorritore casualmente sul posto. La persona che era assieme al ferito è stata riaccompagnata indietro da un alpinista presente. 

Pagina 7 di 32

Informativa sulla privacy e Termini di utilizzo

Leggere con attenzione prima di utilizzare questo sito.

Il sito è di proprietà di CNSAS VENETO  ,
 L'utilizzo del sito comporta l'accettazione dei Termini e delle Condizioni dell'Informativa sulla Privacy.