2025

Arsiero (VI), 13 - 10 - 25
È stato ritrovato senza vita alle prime luci del giorno il corpo dell'escursionista, per il cui mancato rientro era partita ieri in tarda serata la ricerca. Il 67enne della provincia di Venezia, aveva lasciato detto ai familiari che aveva intenzione di dirigersi sul Monte Caviojo e il suo cellulare risultava irraggiungibile. Scattato l'allarme attorno alle 23, è stata subito individuata l'auto dell'uomo, ancora parcheggiata alla partenza degli itinerari nei pressi della Chiesetta di San Rocco. Si e quindi mossa tutta la macchina delle ricerche, con Soccorso Alpino, Vigili del fuoco, Guardia di Finanza, Carabinieri e Protezione civile. Una quindicina di volontari del Soccorso Alpino di Arsiero è partita per perlustrare la rete sentieristica e una squadra ha rinvenuto la firma del 67enne sul libro del Bivacco del Caviojo, dove purtroppo la presenza di nuvole basse su tutta la parte sommitale ostacolava la visibilità. Verso le 4, quando le nubi si sono dissolte, è intervenuto anche un elicottero dell’Aeronautica Militare, proveniente dall’83°Centro SAR del 15° Stormo, dotato di Artemis, un particolare sistema di rilevamento di segnali telefonici, che ha effettuato un lungo sorvolo con a bordo personale del Soccorso Alpino. Appena ha albeggiato, nuove squadre si sono unite alle presenti, provenienti da tutta l'XI Delegazione Prealpi Venete del Soccorso alpino. I droni dei Vigili del fuoco si sono nuovamente alzati ed è stato sotto Cima Neutra che è stato visto uno zaino e più in basso il corpo senza vita. Le operazioni di recupero della salma sono in corso.
Livinallongo del Col di Lana (BL), 12 - 10 - 25
Verso le 14.30 la Centrale del 118 è stata allertata per un parapendio precipitato per circa cinque metri in fase di atterraggio, poco sotto il Rifugio Fredarola. Mentre una squadra del Soccorso alpino di Livinallongo si avvicinava in quad, l'elicottero di Pieve di Cadore arrivava nel punto indicato, senza però individuare nessuno. Il pilota, un 53enne della Repubblica Ceca, aveva infatti ripiegato la vela ed era salito da solo al Rifugio. Una volta atterrati, il personale medico lo ha raggiunto, valutandone le condizioni. L'uomo, che lamentava dolore alla schiena, è quindi stato imbarcato e trasportato a Belluno per i dovuti accertamenti. 
Valli del Pasubio (VI), 11 - 10 - 25
Primo di cordata, un alpinista di 44 anni di Zimella (VR) è volato all'altezza del sesto tiro della Via del Piacere, sul Monte Baffelan, nella Catena del Sengio Alto. Scattato l'allarme poco prima delle 17, lo scalatore, caduto per circa cinque metri e finito in una nicchia, è stato raggiunto dal tecnico di elisoccorso dell'elicottero di Verona emergenza, sbarcato con il verricello una decina di metri più in basso. Il soccorritore ha raggiunto l'infortunato, che lamentava dolore al fianco e aveva riportato escoriazioni sul corpo, una più consistente sul braccio. Assieme al compagno di cordata lo ha quindi calato nella cengia su cui era sceso, da dove lo scalatore è stato issato a bordo, per essere trasportato all'ospedale di Santorso. Una squadra del Soccorso alpino di Schio sta intervenendo per aiutare nel rientro il compagno e un'altra cordata. 
Schio (VI), 11 - 10 - 25
Scendendo lungo la strada in parte sterrata e in parte cementata, che dal Colletto di Velo porta a Cima Summano, un 85enne di Schio (VI), forse a causa di un malore ha perso il controllo dell'auto, finendo nella scarpata laterale. La macchina si è rovesciata fermandosi poi dritta, oltre sessanta metri più in basso. Dei passanti, che avevano sentito il fracasso, sono tornati sui propri passi, hanno visto la macchina incidentata e dato l'allarme. Verso le 13.40 la Centrale di Vicenza ha attivato il Soccorso alpino di Schio, intervenuto con sette soccorritori, che ha attrezzato una linea di corde fisse per facilitare la discesa. La macchina è stata messa in sicurezza dai Vigili del fuoco, che hanno provveduto all'estricazione dell'infortunato, assistito dal personale sanitario dell'ambulanza. Sbarcati a monte dall'elicottero di Treviso emergenza, tecnico di elisoccorso, medico e infermiere sono scesi dell'anziano, che aveva riportato un sospetto politrauma. Imbarellato, il ferito è stato spostato dai soccorritori in un punto agevole per il recupero, avvenuto con il verricello. L'uomo è stato trasportato all'ospedale di Vicenza. 

Tonezza del Cimone (VI), 11 - 10 - 25
Durante una camminata assieme al fratello lungo il sentiero che dal Monte Cimone arriva a Cima Neutra o Monte Cavioio, un escursionista di 30 anni di Piovene Rocchette (VI) è inciampato ruzzolando nel bosco per una ventina di metri. Scattato l'allarme, la Centrale del 118 ha allertato alle 9.40 circa il Soccorso alpino di Arsiero. L'infortunato, che aveva riportato diverse contusioni e la sospetta frattura di una gamba, è stato raggiunto velocemente da un primo soccorritore, poi affiancato da altri sette volontari, compreso personale sanitario della Stazione, che hanno subito dato prima assistenza al ferito, mentre sopraggiungeva l'elicottero di Verona emergenza. Sbarcati nelle vicinanze, medico, infermiere e tecnico di elisoccorso hanno subito preso in carico il trentenne. Caricato in barella, l'uomo è stato sollevato a monte per contrappeso dai soccorritori, che lo hanno poi trasportato dal sentiero all'eliambulanza, decollata in direzione dell'ospedale di Vicenza.
Cortina d'Ampezzo (BL), 10 - 10 - 25
Percorrendo in compagnia il Sentiero attrezzato dei Kaiserjäger, che conduce in cima al Piccolo Lagazuoi, un undicenne tedesco si è sentito poco bene. Attorno alle 14 la Centrale del 118 ha inviato in suo aiuto l'elicottero del Suem di Pieve di Cadore, che è riuscito ad atterrare poco distante a monte del punto in cui si trovava. Equipe medica e tecnico di elisoccorso hanno raggiunto il ragazzino. Dopo una prima valutazione, hanno imbarcato lui e la mamma e li hanno accompagnati all'ospedale di Pieve per gli accertamenti del caso. 
Garda (VR), 10 - 10 - 25
Ieri sera verso le 22.20 il Soccorso alpino di Verona è stato preallertato, a seguito della segnalazione ricevuta dai Vigili del fuoco da parte di diverse persone, che avevano sentito delle grida provenire dalla zona del sentiero che porta al Belvedere della Rocca del Garda, dove si distinguevano inoltre una luce sulla parte sommitale e una più bassa di una decina di metri sulla parete. Dopo un primo sopralluogo dal punto in cui erano state viste le luci, poi sparite, è stato richiesto l'intervento dei soccorritori per verificare non ci fosse qualcuno in difficoltà. Una squadra è quindi salita raggiungendo la posizione indicata dai testimoni. I soccorritori hanno effettuato delle calate lungo la parete, controllando tutta l'area soprastante, senza alcun riscontro. L'allarme è quindi cessato e le squadre sono rientrate alle 2.30.

Cortina d'Ampezzo (BL), 09 - 10 - 25
Attorno alle 11 l'elicottero del Suem di Pieve di Cadore è decollato in direzione del Lago del Sorapis, nelle cui vicinanze si era infortunata una turista francese. La 23enne, che si trovava nei pressi dello specchio d'acqua, era infatti inciampata facendosi male a una caviglia. Recuperata da Falco, la ragazza è stata trasportata al Codivilla. 
Solagna (VI), 08 - 10 - 25
Una pilota di parapendio polacca è precipitata nella giornata di oggi nei boschi sopra l'abitato di Solagna. È stata lei stessa a dare l'allarme, illesa, ma sospesa a un'altezza di 10 metri con la vela incastrata tra i rami di un albero. Attorno alle 14.30 è stato attivato il Soccorso alpino della Pedemontana del Grappa, che ha messo a disposizione una squadra per eventuale supporto all'elicottero di Treviso emergenza. Arrivata sulle coordinate, non distante dal sentiero numero 948, l'eliambulanza ha verricellato il tecnico di elisoccorso, che ha recuperato la quarantenne, calandola a terra, per poi issarla a bordo e trasportarla a valle. Allertati anche i Vigili del fuoco e l'ambulanza del Suem di Bassano. 
Alpago (BL), 08 - 10 - 25
Attorno alle 11.50 la Centrale del 118 è stata allertata per un parapendio precipitato non distante dalla piazzola del Rifugio Dolada. Mentre era in volo, il pilota, un 27enne di Alpago (BL), era infatti passato vicino al punto del decollo e la vela si era chiusa all'improvviso, facendolo cadere in velocità al suolo, a circa trenta metri dalla piazzola. Una volta atterrati con l'elicottero del Suem di Pieve di Cadore, equipe medica e tecnico di elisoccorso hanno raggiunto l'infortunato, prestandogli le prime cure per un sospetto politrauma. Imbarellato, il ragazzo è stato portato fino all'eliambulanza e caricato a bordo, per essere poi trasportato all'ospedale di Belluno. 

Longarone (BL), 08 - 10 - 25
Non rientra da un'escursione impegnativa, ritrovato senza vita questa mattina stimato conoscitore delle montagne bellunesi. Ieri sera verso le 22.30 il Soccorso alpino di Longarone è stato allertato per il mancato rientro di P.F., 59 anni di Belluno, partito in mattinata per un giro a piedi dal Pian de Fontana al Pramperet. L'uomo, persona di grande esperienza, aveva lasciato scritto il suo percorso: sarebbe passato o dalle Cime dei Bachet o per il Viaz del Tita per ritornare dalla Val Costa dei Nas o dalla Val dei Ros, lasciando la macchina in fondo alla Val del Grisol. Verificata immediatamente la presenza della macchina dove indicato, sono stati attivati per collaborare nella ricerca il Soccorso alpino di Belluno, della Guardia di finanza di Cortina e Auronzo, i Vigili del fuoco - che hanno operato sui versanti settentrionali del Belvedere con i propri droni provvisti di Imsi Catcher - e i Carabinieri. Mentre nella notte una squadra proseguiva inoltrandosi verso la Costa dei Nas per vedere se per caso l'uomo avesse cercato ricovero a Casera Cazzetta, dato che il cellulare suonava libero senza risposta, grazie all'intervento della Guardia di finanza si è risaliti all'ultima cella agganciata, che ha confermato la zona in un punto abbastanza alto, sopra i 1.700 metri di quota. Un'ulteriore conferma è arrivata dalla gestrice del Rifugio Pian de Fontana: l'escursionista era passato al mattino verso le 9.30, dicendole che aveva intenzione di salire sulla Cime dei Bachet, lungo una traccia alpinistica, se trovava il passaggio, oppure avrebbe proseguito per il Viaz del Tita. Appurata la disponibilità dell'elicottero della Guardia di finanza dotato di Imsi Catcher, questa mattina alle prime luci è decollato per un sorvolo con a bordo un soccorritore del Sagf e uno del Cnsas e in uno dei canali sul versante meridionale delle Cime dei Bachet ha individuato il corpo dell'uomo a 1.900 metri di altitudine, probabilmente scivolato e caduto per un centinaio di metri. Sbarcati nelle vicinanze, i soccorritori si sono avvicinati e hanno atteso l'arrivo dell'elicottero del Suem di Pieve di Cadore, per la constatazione del decesso e la rimozione della salma, una volta ottenuto il nulla osta dalla magistratura. Il corpo è stato imbarellato, recuperato con un verricello di venti metri e trasportato al campo base in zona Fiera a Longarone. I soccorritori restati sul posto sono inoltre scesi di circa 200 metri nel canale per andare a prendere lo zaino e gli effetti personali dell'uomo, ruzzolati più a valle. 
Auronzo di Cadore (BL), 07 - 10 - 25
Attorno a mezzogiorno e un quarto il gestore del Rifugio Lavaredo ha attivato la Centrale del 118 per tre turisti della Corea del Sud in difficoltà. I tre escursionisti, due donne di 30 e 48 anni e un uomo di 84, che facevano parte di una comitiva e non erano molto distanti dalla struttura, non riuscivano più a proseguire per differenti problematiche: chi con difficoltà respiratorie, chi per male alle gambe. Raggiunti da una squadra del Soccorso alpino di Auronzo arrivata in fuoristrada, i tre sono stati accompagnati al Rifugio Auronzo, da dove hanno deciso di rientrare con i propri mezzi. 
Ferrara di Monte Baldo (VR), 06 - 10 - 25
Poco prima delle 17 la Centrale del 118 ha attivato il Soccorso alpino di Verona, dopo aver ricevuto la richiesta di aiuto di un escursionista, che si era smarrito nei boschi attorno a Malga Prazzagano durante un giro ad anello. Il 57enne di Verona, che non era più raggiungibile ed era in preda al panico, aveva detto di trovarsi in un punto ripido e scivoloso, in prossimità di un salto di roccia. Una squadra partita da Rivoli ha raggiunto in fuoristrada la Malga e da lì ha proseguito a piedi, seguendo le indicazioni ricevute sulla posizione. In breve i soccorritori sono scesi tra gli alberi e hanno individuato l'uomo. Dopo averlo dotato di casco e imbrago, lo hanno assicurato a loro e riportato alla jeep, con la quale lo hanno poi accompagnato a Rivoli. 
 
Recoaro Terme (VI), 05 - 10 - 25
Si sono chiuse senza esito anche oggi le ricerche dell'uomo disperso dal primo ottobre, dopo aver lasciato la propria auto nei pressi del Rifugio Campogrosso. I soccorritori, sia della XI Delegazione Prealpi Venete, che del Soccorso alpino trentino, assieme ai Vigili del fuoco si sono concentrati ancora sul Monte Carega, nella cui direzione si sono mossi nei giorni scorsi i cani molecolari, dove mercoledì le celle telefoniche sono state agganciate e dove un boscaiolo pare aver riconosciuto l'escursionista di passaggio. Le squadre sono state trasportate in quota dall'elicottero dei Vigili del fuoco di Trento e hanno ribattuto e approfondito zone considerate più probabili, estendendo ad altre nuove aree l'indagine. Purtroppo nulla di nuovo è emerso. 

Taibon Agordino (BL), 05 - 10 - 25
Intervento nella notte per il Soccorso alpino di Agordo, attivato verso le 2.30 a seguito della richiesta di un ragazzo, il cui amico si era sentito male all'improvviso non distante dal Bivacco Bedin, sulle Pale di San Lucano. Una squadra veloce è quindi partita da Pradimezzo a Cencenighe e ha risalito il sentiero, fino a trovare i due ragazzi di 25 e 26 anni di Reggio Emilia che, saliti in serata, si erano accampati con una tendina, che avevano con loro, sulla Forcella della Besausega, non distante dal Bivacco già occupato da altri escursionisti. I soccorritori hanno valutato le condizioni del ragazzo, colto da crampi, febbre e dolori addominali. Mentre una seconda squadra saliva con l'attrezzatura per l'eventuale trasporto a valle del giovane, uno dei soccorritori è andato al bivacco e ha preparato qualcosa di caldo con un fornelletto, per poi portarlo ai ragazzi. Ormai prossimo il mattino, per il recupero si è reso disponibile l'elicottero dell'Air service center,  convenzionato con il Soccorso alpino Dolomiti Bellunesi, che alle 7 è salito e ha imbarcato i due ragazzi e i due soccorritori, accompagnati in piazzola dove attendeva l'ambulanza, per poi tornate in quota a Malga Ambrosogn a prendere la seconda squadra. 
Recoaro Terme  (VI), 04 - 10 - 25
Sono ancora senza esito le ricerche del 67enne di Valdagno (VI), di cui non si hanno più notizie dal primo ottobre, quando ha parcheggiato la propria auto non distante dal Rifugio Campogrosso per allontanarsi a camminare. Questa mattina erano presenti oltre 60 persone dell'intera Delegazione del Soccorso alpino Prealpi Venete, a cominciare dalla Stazione di Recoaro - Valdagno,  del Soccorso alpino trentino e dei Vigili del fuoco. Gli elicotteri dell'Esercito di Bolzano, di Verona emergenza e dei Vigili del fuoco di Trento a turno hanno portato in quota in diverse rotazioni le squadre, sbarcandole nei punti da dove hanno poi proseguito a piedi, verificando i canali che tagliano il versante del Carega verso la Vallarsa. Purtroppo l'uomo non è stato individuato e nessuna indicazione è emersa. Domattina le ricerche riprenderanno alle 7.30.
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