2025

Cogollo del Cengio (VI), 04 - 10 - 25
Prima di cordata, un'alpinista 24enne di Schio (VI) è caduta sulla Via Metamorfosi sul Monte Cengio a causa del cedimento di un appiglio, riportando un trauma alla mano e alla schiena. Scattato l'allarme attorno alle 13.15, una squadra del Soccorso alpino di Arsiero si è portata sul posto, con l'ausilio dei soccorritori di Asiago, per prestare primo aiuto. Un soccorritore si è calato fino dal compagno della ragazza, mentre sopraggiungeva l'elicottero di Verona emergenza, che ha provveduto al recupero dell'infortunata. La scalatrice è stata trasportata in ospedale, il compagno ha concluso il tiro della Via con il soccorritore ed è rientrato a valle. 
 

Pieve di Cadore (BL), 04 - 10 - 25

Emozione, condivisione, amicizia, tecnica, capacità sono gli ingredienti principali della Dolomiti Rescue Race, che ogni anno raduna soccorritori da tutta Europa, accomunati degli stessi ideali di altruismo e solidarietà. Con 71 squadre, 8 nazioni, 4 femminili la Dolomiti Rescue Race si dimostra come ogni anno un importante momento di ritrovo per i soccorritori italiani e stranieri. I team ai nastri di partenza sono stati 63: le squadre di Vicenza e Verona dell’XI Delegazione Prealpi Venete hanno rinunciato a partecipare, poiché impegnate nella ricerca di un escursionista disperso sulle montagne di Recoaro Terme.

Primi classificati con 02.09.38, ancora una volta i soccorritori della Repubblica Ceca. A seguire sul secondo gradino del podio il team della Valle Brembana a 02.10.23, terzi i soccorritori delle Valli di Lanzo, Usseglio, Lanzo, Forno Alpi Graie a 2 ore e 10 minuti, 32 secondi. Quarto il team della Guardia di Finanza, primo per quasi tutta la lunghezza del percorso. Prima squadra femminile, le soccorritrici della Slovenia in 3 ore 20 minuti e 19 secondi. All'arrivo in Piazza Tiziano i bimbi delle scuole primarie e tanti sostenitori. Tante le squadre straniere provenienti da 8 nazioni europee. Oltre agli appartenenti al Corpo nazionale soccorso alpino e speleologico arrivati da tutta Italia, hanno partecipato i mountain rescuers di Repubblica Ceca, Slovenia, Romania, Polonia, Austria, Serbia, Croazia. Prima volta alla Drr per una squadra del Comando Raggruppamento Subacquei e Incursori "Teseo Tesei" di La Spezia.

Organizzata dalla stazione del Soccorso alpino di Pieve di Cadore, con il supporto della II Delegazione Dolomiti Bellunesi e del Soccorso alpino e speleologico Veneto, la gara si tiene a squadre di quattro componenti ciascuna, dotate di materiale tecnico individuale e di gruppo.  

La partenza è slittata di mezz’ora, alle 9.15, da Praciadelan, nel Comune di Calalzo, con dislivello positivo di 1.230 metri, di cui 250 metri di cresta rocciosa esposta attrezzata. La discesa si effettua con calata in corda doppia di sessanta metri fino al sentiero che, con dislivello negativo di 1100 metri, conduce al fondo valle.Prima dell’arrivo nella centralissima Piazza Tiziano a Pieve di Cadore, ogni squadra ha assemblato la propria barella, per poi tagliare il traguardo trasportandola.

L’intero percorso si è sviluppato sulle pendici del Re delle Dolomiti: il Monte Antelao, Lo scenario del Gruppo delle Marmarole e degli Spalti di Toro hanno fatto da cornice all’appassionante gara. Questa manifestazione è nata con lo scopo di incontrarsi e confrontarsi, di stringere amicizia con tutti i componenti del Soccorso Alpino d’Italia e del mondo, in un contesto diverso da quello operativo d’intervento o addestramento. Non solo quindi un evento meramente sportivo, ma l’occasione per condividere con le proprie famiglie e amici una giornata di spensieratezza con lo spirito che contraddistingue ogni soccorritore.

Un grande ringraziamento ai nostri sostenitori: il main sponsor Montura, Enervit Sport, Kong, Max Catering, Ande, Passuello Combustibili, Endu, Spencer, Look Occhiali, C’era una volta un re, Dolometto, Meemu. L’evento ha il patrocinio del Comune di Pieve di Cadore e del Comune di Calalzo di Cadore.

Recoaro Terme (VI), 02 - 10 - 25
Sono in corso le ricerche di un uomo uscito ieri dalla propria abitazione per andare a fare una passeggiata e mai più rientrato. Scattato l'allarme da parte dei familiari, il Soccorso alpino di Recoaro - Terme è stato attivato oggi verso mezzogiorno, quando è stata rinvenuta la sua macchina parcheggiata al Rifugio Campogrosso. Al momento le squadre del Soccorso alpino dell'XI delegazione, delle Stazioni trentine Vallagarina e degli Altipiani e dei Vigili del fuoco effettivi e volontari, stanno perlustrando l'area circostante, percorrendo la sentieristica primaria tra Vicentino e Trentino: Vajo dei Colori, zona Rifugio Fraccaroli, Boale dei Fondi, Sibilla, Vallone del Pissavacca, Valon dei Cavai e Vaio delle Bisse Bianche. Al momento sta operando l'elicottero della Guardia di finanza di Bolzano dotato di Imsi Catcher. 
Belluno, 02 - 10 - 25
Alle 17.15 circa un 37enne di Belluno, che era partito in bicicletta da Vezzano per fare un giro nel Bosco delle castagne, ha contattato il 118 poiché aveva perso l'orientamento e non si fidava più a muoversi dal punto in cui si trovava. Una volta geolocalizzato, sono state inviate le coordinate alla squadra del Soccorso alpino di Belluno, che lo ha raggiunto e riaccompagnato sul percorso corretto.
Falco è invece volato al Rifugio Vandelli, dove era riuscito ad arrivare un turista ucraino di 40 anni, che era incampato facendosi male a un ginocchio. L'uomo, che si era rivolto ai gestori saliti per sistemare la struttura al momento chiusa, è stato imbarcato in piazzola e trasportato al Codivilla.

Tambre (BL), 01 - 10 - 25
È terminato attorno alle 22 di ieri sera l'intervento di ricerca di un fungaiolo disperso. Il 74enne di Codognè era riuscito a contattare la Centrale del 118 verso le 18.30, dopo aver perso l'orientamento nella foresta del Cansiglio. A causa della ricezione altalenante e poiché l'uomo era in possesso di un vecchio modello di cellulare impossibile da geolocalizzare, le prime informazioni utili lo davano nella zona che da Campon porta verso Palughetto. In quella direzione è partita una squadra, che si è inoltrata tra la vegetazione chiamandolo e mostrandosi con le sirene e i lampeggianti della jeep, senza avere alcun riscontro. In una successiva chiamata il cercatore di funghi è riuscito ad indicare il numero di un cippo visto vicino a lui. Grazie al supporto dei Carabinieri forestali, che hanno visionato la mappatura dei viali, si è risaliti all'area corretta, ovvero quella del viale che porta verso Le Baldassarre. Avvicinatsi in fuoristrada, quattro soccorritori hanno poi proseguito a piedi, in contatto con il campo base al Centro mobile di coordinamento, dove stavano arrivando altri volontari, finché l'uomo ha risposto ai richiami ed è stato raggiunto a 500 metri di distanza in linea d'aria dentro il bosco. Stava bene, era solo bagnato dalla pioggia, ed è stato riaccompagnato alla sua macchina.
Gallio (VI), 30 - 09 - 25
Attorno alle 11 la Centrale del 118 di Vicenza ha messo in contatto il Soccorso alpino dell'Altopiano Sette Comuni con un uomo, che messo male un piede, aveva riportato un trauma alla caviglia e non era più in grado di tornare alla macchina da solo. Il 73enne di Thiene (VI), che stava cercando funghi assieme a un'amica, si trovava nei boschi del Monte Fiara, sopra Campomuletto. Avvicinatasi con il fuoristrada, una squadra ha proseguito a piedi, muovendosi tra gli alberi divelti ancora da Vaia e tra le trincee, e ha raggiunto l'infortunato, che aveva indicato la propria posizione ed era stato geolocalizzato. I soccorritori gli hanno immobilizzato il piede e lo hanno caricato in barella per poi riprendere il cammino a ritroso, aiutati anche dai Carabinieri forestali arrivati in loro supporto. L'uomo è stato riaccompagnato alla macchina e si è diretto autonomamente al pronto soccorso. 
Roncà (VR), 30 - 09 - 25
Verso le 15.40 la Centrale del 118 è stata attivata a seguito di una caduta in bici, che ha coinvolto un tredicenne di Roncà, il quale, durante un giro non distante da casa tra i vigneti vicini a località Brenton, era caduto dalla propria mountain bike e aveva messo male una mano. Scattato l'allarme, dato che il posto si trova tra i territori di Verona e Vicenza, inizialmente si è mossa una squadra di sei volontari del Soccorso alpino di Recoaro - Valdagno, poi affiancati anche da un soccorritore di Verona, che si trovava nei paraggi. Sul posto è sopraggiunto l'elicottero di Verona emergenza, che ha sbarcato in hovering equipe sanitaria e tecnico di elisoccorso, per poi atterrare in uno spiazzo. Il ragazzino, assistito dai genitori e da alcuni conoscenti, è stato medicato per la probabile frattura di un polso. Caricato in barella, il tredicenne è stato trasportato fino all'elicottero, decollato in direzione di San Bonifacio. 

Recoaro Terme (VI), 29 - 09 - 25
Sono gravi le condizioni di un anziano cercatore di funghi, ruzzolato per una trentina di metri in una ripida scarpata,  nei boschi in prossimità di Malga Ravo. L'83enne di Recoaro Terme, che era da solo al momento dell'incidente, è riuscito a contattare gli amici, che hanno lanciato l'allarme al 118. Allertato verso le 11.45, il Soccorso alpino di Recoaro - Valdagno ha subito mosso le proprie squadre, otto soccorritori in tutto, il primo, che si trovava nelle vicinanze, arrivato presto sul luogo dell'infortunio dove si erano portati anche gli amici del fungaiolo. A seguire, trasportando l'attrezzatura, sono sopraggiunti gli altri soccorritori, che hanno allestito la discesa con una corda fissa, per aiutare il personale sanitario dell'ambulanza a raggiungere in sicurezza il posto, distante 5 minuti dalla strada. I sanitari hanno subito preso in carico l'anziano, le cui condizioni sono apparse gravi per il sospetto politrauma riportato nella caduta. Individuato il punto, dall'elicottero di Verona emergenza sono stati sbarcati nelle vicinanze equipe medica e tecnico di elisoccorso. Prestate le prime cure urgenti, l'infortunato è stato caricato in barella e issato a monte tra la fitta vegetazione con manovre di corda. Spostato in un'area aperta, è stato recuperato con il verricello dall'eliambulanza e trasportato all'ospedale di Vicenza. 
Schio (VI), 28 - 09 - 25
Percorrendo il sentiero nel bosco che collega Malga Ronchetta a Malga Pianetti sul Monte Novegno, un escursionista di 57 anni di Velo d'Astico ha perso l'equilibrio, scivolando su un accumulo di grandine, residuo della recente tempestata, ed è caduto di lato iniziando a ruzzolare lungo il ripido pendio. L'uomo, che si trovava assieme alla moglie e ad amici al momento dell'incidente avvenuto a 1.400 metri di quota, si è fermato una ventina di metri più in basso rispetto al sentiero, dopo aver sbattuto la testa sui sassi affioranti. Scattato l'allarme al 118, sul posto è stato inviato l'elicottero di Verona emergenza, che ha verricellato equipe medica e tecnico di elisoccorso, scesi dall'infortunato dopo aver attrezzato una corda fissa. Attivato contemporaneamente, sul posto è arrivato il Soccorso alpino di Schio, per collaborare con l'equipaggio nelle manovre di recupero. Stabilizzato per un sospetto importante trauma cranico, il ferito è stato imbarellato. Allestita una sosta, la barella è stata quindi sollevata dai soccorritori per contrappeso sul sentiero e da lì spostata in un punto con un varco tra la vegetazione, dove è stata issata a bordo. L'elicottero è quindi partito in direzione di Verona.
Belluno, 28 - 09 - 25
Questa mattina Falco è volato fino alla piazzola del Rifugio Vandelli, dove si trovava un escursionista, trentenne, tedesco, che aveva riportato un trauma alla caviglia e non era in grado di tornare a valle in autonomia. L'infortunato è stato trasportato all'ospedale di Cortina. Nel pomeriggio è stato attivato il Soccorso alpino della Val di Zoldo, a seguito della richiesta di un 50enne di Belluno, che si era fatto male a un piede nella zona di Malga Paramper e non poteva più camminare. Una squadra lo ha raggiunto in fuoristrada e accompagnato alla sua macchina.
Brentino Belluno (VR), 28 - 09 - 25
Attorno alle 11.45 il Soccorso alpino di Verona ha ricevuto l'attivazione da parte della Centrale del Suem, per un 65enne di Cesena, che aveva accusato un malore a un centinaio di metri dall'inizio del Sentiero del Pellegrino. Una squadra è quindi partita da località Ceraino, dove si stava svolgendo un addestramento, per raggiungere l'uomo, che, malgrado gli fosse stato raccomandato di non muoversi, era in realtà sceso autonomamente. I soccorritori sono andati incontro all'escursionista, le cui condizioni sono state poi valutate dal personale sanitario dell'ambulanza sopraggiunto nel frattempo. Contestualmente ai soccorritori è stato chiesto di mettersi a disposizione per un eventuale supporto all'elicottero di Trento, in arrivo per una signora che si era sentita poco bene fuori del Santuario della Madonna della Corona. La donna è stata recuperata dall'eliambulanza.
Voltago Agordino (BL), 28 - 09 - 25
Salito al Bivacco Biasin sul Monte Agner già giovedì scorso, un escursionista di Perugia di 60 anni è rimasto bloccato nei giorni seguenti dalla recente perturbazione, che ha portato neve in quota. Questa mattina, dopo aver tentato di scendere autonomamente, è stato costretto a chiamare il 118 e a chiedere aiuto, poiché la neve aveva reso invisibili le  tracce del sentiero rendendo rischiosa la progressione. L'uomo, che era ben attrezzato e seguito dai gestori del Rifugio Scarpa, si trovava un'ottantina di metri sotto il Bivacco. Individuato dall'elicottero del Suem di Pieve di Cadore a circa 2.550 metri di altitudine, è stato issato a bordo con il verricello dal tecnico di elisoccorso e trasportato fino al Rifugio.
Avvertiamo che nei giorni scorsi la neve è scesa nei versanti a nord fino a 2.200 metri, coprendoli totalmente a partire da quota 2.400/2.600. Le condizioni che si trovano sono quindi tipiche dell'alta montagna invernale e necessitano di attrezzatura adeguata e capacità di movimentazione in ambiente innevato.  

Venerdì prossimo ritorna la Dolomiti Rescue Race

Pieve di Cadore (BL), 28 – 09-25

Al via venerdì prossimo, 3 ottobre, la XIV edizione della Dolomiti Rescue Race, la manifestazione nazionale ed internazionale riservata ai componenti dei mountain rescue team di tutto il mondo, con prove tecniche e di resistenza. Organizzata dalla stazione del Soccorso alpino di Pieve di Cadore, con il supporto della II Delegazione Dolomiti Bellunesi e del Soccorso alpino e speleologico Veneto, la gara si tiene a squadre di quattro componenti ciascuna, dotate di materiale tecnico individuale e di gruppo.  Ad oggi sono iscritte 52 squadre provenienti da tutta Italia, che potranno iscriversi fino al giorno stesso della gara, e da 5 altre nazioni: Repubblica Ceca, Romania, Austria, Slovenia, Croazia. L'evento è diventato a tutti gli effetti un momento di scambio, di nascita di amicizie, di gemellaggio tra persone accomunate dagli stessi spirito e ideali. La gara è un insieme di capacità fisica e tecnica: 2.200 metri di dislivello per 17 chilometri da superare al pari dell'intervento di soccorso di una squadra a piedi, con equipaggiamento personale per muoversi in sicurezza e corde da 60 metri per il gruppo. La partenza è da Praciadelan, nel Comune di Calalzo di Cadore, con dislivello positivo di 1.230 metri, di cui 250 metri di cresta rocciosa esposta, ma idoneamente attrezzata. La discesa si effettua con calata in corda doppia di sessanta metri fino al sentiero che, con dislivello negativo di 1100 metri, conduce al fondo valle. Prima dell’arrivo nella centralissima Piazza Tiziano a Pieve di Cadore, ogni squadra deve assemblare la propria barella e tagliare il traguardo trasportandola. L’intero percorso si sviluppa sulle pendici del Re delle Dolomiti: il Monte Antelao. Lo scenario del Gruppo delle Marmarole e degli Spalti di Toro fanno da cornice all’appassionante gara.

Questa manifestazione è nata con lo scopo di incontrarsi e confrontarsi, di stringere amicizia con tutti i componenti del Soccorso Alpino d’Italia e del mondo, in un contesto diverso da quello operativo d’intervento o addestramento. Non solo quindi un evento meramente sportivo, ma l’occasione per condividere con le proprie famiglie e amici una giornata di spensieratezza con lo spirito che contraddistingue ogni soccorritore. L’edizione 2025 è in calendario dal 3 ottobre, con la presentazione ufficiale a tutti i team iscritti alle 18.30 nel Museo dell’occhiale di Pieve di Cadore, al 4 ottobre, giorno della competizione. La cittadinanza è invitata a partecipare e a fare il tifo per le squadre in arrivo al traguardo in Piazza Tiziano, nonché al pranzo e successive premiazioni che si terranno dalle 12 nella tensostruttura di Piazza dei Martiri della Libertà. Saremo felici di avere con noi i rappresentanti degli organi di informazione. Un grande ringraziamento ai nostri sostenitori: il main sponsor Montura, Enervit Sport, Kong, Max Catering, Ande, Passuello Combustibili, Endu, Spencer, Look Occhiali, C’era una volta un re, Dolometto, Meemu. L’evento ha il patrocinio del Comune di Pieve di Cadore e del Comune di Calalzo di Cadore.

Rotzo (VI), 27 - 09 - 25
Una squadra del Soccorso alpino dell'Altopiano Sette Comuni è intervenuta assieme al personale dell'ambulanza, in prossimità del Rifugio Campolongo, per una escursionista di 39 anni di Merano, che si era procurata un trauma alla caviglia. La donna, che si trovava con amici a un centinaio di metri dalla struttura, è stata caricata in ambulanza e trasportata all'ospedale di Asiago. 
Auronzo di Cadore (BL), 27 - 09 - 25
Diretti al Bivacco Fanton lungo il sentiero numero 280, due escursionisti trevigiani, non attrezzati per le condizioni di alta montagna, sono rimasti bloccati dalla neve a circa 2.400 metri di quota e, incapaci di proseguire o tornare sui propri passi, hanno chiesto aiuto attorno a mezzogiorno. Poiché la presenza di nuvole non garantiva l'intervento di Falco, mentre l'elicottero si avvicinava al punto, una squadra del Soccorso alpino di Auronzo si è preparata in piazzola. Fortunatamente un varco tra le nuvole ha permesso il passaggio dell'eliambulanza, che ha individuato i due 22enni di Riese Pio X e ha calato il tecnico di elisoccorso per poi scendere al campo base. I due ragazzi, che erano bagnati e infreddoliti, sono stati dotati di imbrago dal soccorritore. L'elicottero è quindi risalito e in due rotazioni li ha issati a bordo con una verricellata di 15 metri, per poi portarli a valle. 
È invece rientrato l'allarme per un signore di 83 anni di Teolo (PD), allontanatosi in passeggiata mentre con la moglie si trovava nei pressi del Lago di Mosigo e non rientrato. La donna, che lo aveva perso di vista verso le 10.30, dopo averlo atteso e cercato, ne aveva segnalato la scomparsa verso le 13.30. Il Soccorso alpino di San Vito di Cadore, assieme ai Vigili del fuoco, ha quindi avviato la perlustrazione delle zone vicino al lago e lungo il Boite, finché l'anziano non è stato ritrovato, che stava camminando, in località Geralba. 
 
Cortina d'Ampezzo (BL) 26 - 09 - 25
Una squadra del Soccorso alpino di Cortina e della Guardia di finanza è in rientro dal Pomagagnon assieme a una coppia di turisti inglesi, appena recuperata fuori traccia sulla Ferrata della Terza Cengia. A un centinaio di metri dall'uscita infatti, l'uomo e la donna, erano andati dritti invece di seguire il tracciato corretto che, in quel punto, esegue una curva. Proseguendo per un tratto si erano però bloccati, lei in preda al panico, incapaci di tornare sui propri passi. La coppia ha chiesto aiuto passate da poco le 16 e, in contatto telefonico, l'uomo ha detto alla Centrale che erano in un punto ripido, senza potersi muovere. Ricevute le coordinate, mentre due soccorritori si preparavano in piazzola, Falco ha tentato di avvicinarsi, costretto però a rinunciare perché a 1.900 metri di quota le nuvole non permettevano di andare oltre. Da Zumeles è quindi partita una squadra per salire a piedi, che si è portata all'uscita della Ferrata per poi raggiungere la coppia. Dopo avere assicurato gli escursionisti, i soccorritori li hanno accompagnati al termine del percorso e stanno rientrando verso Rio Gere. 
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