2013
Borso del Grappa (TV), 20-10-13
Sono tedeschi i due occupanti dell'ultraleggero precipitato probabilmente già ieri attorno all'una sul monte Grappa. I corpi di R.H., 49 anni, e R.K., 53 anni, estratti dal velivolo, sono stati trasportati dai soccorritori fino alla strada provinciale n.140, non distante dal luogo dell'impatto in località Camol a 1.250 metri di altitudine, e affidati ai carabinieri di Crespano e al carro funebre. L'allarme è stato lanciato questa mattina alle 8.50 da un cacciatore che si era imbattuto nel relitto. Sul posto il 118 ha inviato l'eliambulanza di Treviso emergenza e il Soccorso alpino della Pedemontana del Grappa, con il personale medico del Suem di Crespano, che ha subito constatato il decesso dei due occupanti, ancora all'interno della carlinga. Gli accertamenti sono in corso. Una mappa ritrovata all'interno riporta evidenziata la rotta Belluno - da dove il velivolo dovrebbe essere decollato - Legnago (VR). L'ultraleggero potrebbe aver urtato gli alberi ed essersi rovesciato. Il relitto è stato messo in sicurezza dai vigili del fuoco aiutati dai soccorritori.
Sono tedeschi i due occupanti dell'ultraleggero precipitato probabilmente già ieri attorno all'una sul monte Grappa. I corpi di R.H., 49 anni, e R.K., 53 anni, estratti dal velivolo, sono stati trasportati dai soccorritori fino alla strada provinciale n.140, non distante dal luogo dell'impatto in località Camol a 1.250 metri di altitudine, e affidati ai carabinieri di Crespano e al carro funebre. L'allarme è stato lanciato questa mattina alle 8.50 da un cacciatore che si era imbattuto nel relitto. Sul posto il 118 ha inviato l'eliambulanza di Treviso emergenza e il Soccorso alpino della Pedemontana del Grappa, con il personale medico del Suem di Crespano, che ha subito constatato il decesso dei due occupanti, ancora all'interno della carlinga. Gli accertamenti sono in corso. Una mappa ritrovata all'interno riporta evidenziata la rotta Belluno - da dove il velivolo dovrebbe essere decollato - Legnago (VR). L'ultraleggero potrebbe aver urtato gli alberi ed essersi rovesciato. Il relitto è stato messo in sicurezza dai vigili del fuoco aiutati dai soccorritori.

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2013
Borso del Grappa (TV), 20-10-13
Un ultraleggero è precipitato sul monte Grappa, nei pressi di Malga Camol, non distante da località Campo Croce, morti i due occupanti. L'allarme è arrivato questa mattina alle 8.50 al 118. L'eliambulanza di Treviso emergenza arrivata sul luogo dell'impatto a circa 1.300 metri di quota non è potuta intervenire per la presenza di nebbia. Sono presenti due squadre del Soccorso alpino della Pedemontana del Grappa con il personale medico che ha attestato il decesso delle due persone a bordo. In corso gli accertamenti.
Un ultraleggero è precipitato sul monte Grappa, nei pressi di Malga Camol, non distante da località Campo Croce, morti i due occupanti. L'allarme è arrivato questa mattina alle 8.50 al 118. L'eliambulanza di Treviso emergenza arrivata sul luogo dell'impatto a circa 1.300 metri di quota non è potuta intervenire per la presenza di nebbia. Sono presenti due squadre del Soccorso alpino della Pedemontana del Grappa con il personale medico che ha attestato il decesso delle due persone a bordo. In corso gli accertamenti.
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2013
SCIVOLA SUL SENTIERO
Scritto da Michela Canova
Valli del Pasubio (VI), 19-10-13
Un escursionista di Vicenza, M.B., 55 anni, è scivolato camminando lungo un sentiero della Val Canale sul monte Pasubio e si è infortunato. Dei passanti che lo avevano visto cadere hanno chiamato il rifugio Papa lanciando l'allarme al gestore, soccorritore lui stesso, che ha allertato una squadra del Soccorso alpino di Schio e il 118 attorno alle 17.30, per poi raggiungere l'uomo. Una squadra si è diretta sul luogo dell'incidente e, dopo aver medicato l'escursionista, lo ha accompagnato fino alla strada e poi da lì al pronto soccorso con una ferita alla testa, un possibile lieve trauma cranico e diverse contusioni.
Un escursionista di Vicenza, M.B., 55 anni, è scivolato camminando lungo un sentiero della Val Canale sul monte Pasubio e si è infortunato. Dei passanti che lo avevano visto cadere hanno chiamato il rifugio Papa lanciando l'allarme al gestore, soccorritore lui stesso, che ha allertato una squadra del Soccorso alpino di Schio e il 118 attorno alle 17.30, per poi raggiungere l'uomo. Una squadra si è diretta sul luogo dell'incidente e, dopo aver medicato l'escursionista, lo ha accompagnato fino alla strada e poi da lì al pronto soccorso con una ferita alla testa, un possibile lieve trauma cranico e diverse contusioni.
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2013
CADE CON LA MOUNTAIN BIKE
Scritto da Michela Canova
Polcenigo (PN), 19-10-13
Percorrendo una strada forestale tra Candaglia e Pian Cansiglio, R.T., 44 anni, di Roveredo in Piano (PN), ha perso il controllo della mountain bike ed è finito a terra, procurandosi la sospetta lussazione del ginocchio. Allertata dal 118, una squadra del Soccorso alpino dell'Alpago si è diretta sul luogo dell'incidente, accompagnata dall'infortunato da un passante che aveva assistito alla caduta. Sei soccorritori hanno imbarellato l'uomo e lo hanno trasportato a spalla per circa 300 metri fino alla strada. In jeep la squadra lo ha infine accompagnato alla sua macchina in località Crosetta, da dove l'uomo si è allontanato assieme a un amico.
Percorrendo una strada forestale tra Candaglia e Pian Cansiglio, R.T., 44 anni, di Roveredo in Piano (PN), ha perso il controllo della mountain bike ed è finito a terra, procurandosi la sospetta lussazione del ginocchio. Allertata dal 118, una squadra del Soccorso alpino dell'Alpago si è diretta sul luogo dell'incidente, accompagnata dall'infortunato da un passante che aveva assistito alla caduta. Sei soccorritori hanno imbarellato l'uomo e lo hanno trasportato a spalla per circa 300 metri fino alla strada. In jeep la squadra lo ha infine accompagnato alla sua macchina in località Crosetta, da dove l'uomo si è allontanato assieme a un amico.
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2013
FUNGAIOLO SI PERDE NEL BOSCO
Scritto da Michela Canova
Rotzo (VI), 13-10-13
Partito in mattinata da Malga Mandrielle in cerca di funghi, G.G., 51 anni, di Vicenza, ha perso l'orientamento ritrovandosi su una strada forestale in mezzo al bosco, senza sapere che direzione prendere, e ha contattato il 118 attorno alle 10.30 per chiedere aiuto. Una squadra del Soccorso alpino di Asiago, impegnato questa mattina in un addestramento su roccia, non appena allertata è partita nella direzione indicata dall'uomo. I soccorritori, con loro un agente del Corpo forestale dello Stato, hanno cercato di contattare al cellulare il fungaiolo, che risultava non raggiungibile, finchè sono riusciti a parlargli e a dirgli di non spostarsi dal luogo in cui si trovava. Dalla descrizione del percorso fatto sono riusciti a ritrovarlo poco dopo e lo hanno riaccompagnato alla sua macchina.
Partito in mattinata da Malga Mandrielle in cerca di funghi, G.G., 51 anni, di Vicenza, ha perso l'orientamento ritrovandosi su una strada forestale in mezzo al bosco, senza sapere che direzione prendere, e ha contattato il 118 attorno alle 10.30 per chiedere aiuto. Una squadra del Soccorso alpino di Asiago, impegnato questa mattina in un addestramento su roccia, non appena allertata è partita nella direzione indicata dall'uomo. I soccorritori, con loro un agente del Corpo forestale dello Stato, hanno cercato di contattare al cellulare il fungaiolo, che risultava non raggiungibile, finchè sono riusciti a parlargli e a dirgli di non spostarsi dal luogo in cui si trovava. Dalla descrizione del percorso fatto sono riusciti a ritrovarlo poco dopo e lo hanno riaccompagnato alla sua macchina.
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2013
Borso del Grappa (TV), 11-10-13
Sono stati numerosi oggi gli incidenti che hanno coinvolto parapendii sul monte Grappa. A partire dalle 14, fino al tramonto, il personale del Suem di Crespano e del Soccorso alpino della Pedemontana del Grappa si è alternato in aiuto di 4 piloti precipitati. Nel primo intervento un uomo ha perso il controllo della vela decollato da Col del Puppolo, senza fortunatamente ferirsi. Successivamente due parapendii si sono scontrati all'altezza del tornante numero 13. I due piloti ne sono anche in questo caso usciti illesi. Si è invece fatta male una ragazza olandese che, non riuscita a decollare, è caduta in avanti ruzzolando. Medicata e caricata in barella, la giovane con un sospetto politrauma, è stata trasportata a spalle fino alla strada, poi in automedica è stata accompagnata fino all'elicottero di Treviso emergenza, atterrato al tornante numero 20, che è decollato diretto all'ospedale di Treviso.
Sono stati numerosi oggi gli incidenti che hanno coinvolto parapendii sul monte Grappa. A partire dalle 14, fino al tramonto, il personale del Suem di Crespano e del Soccorso alpino della Pedemontana del Grappa si è alternato in aiuto di 4 piloti precipitati. Nel primo intervento un uomo ha perso il controllo della vela decollato da Col del Puppolo, senza fortunatamente ferirsi. Successivamente due parapendii si sono scontrati all'altezza del tornante numero 13. I due piloti ne sono anche in questo caso usciti illesi. Si è invece fatta male una ragazza olandese che, non riuscita a decollare, è caduta in avanti ruzzolando. Medicata e caricata in barella, la giovane con un sospetto politrauma, è stata trasportata a spalle fino alla strada, poi in automedica è stata accompagnata fino all'elicottero di Treviso emergenza, atterrato al tornante numero 20, che è decollato diretto all'ospedale di Treviso.
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2013
Valli del Pasubio (VI), 11-10-13
In cerca di funghi con la moglie in località Zorla, R.S., 74 anni, di Schio (VI), ha iniziato a scendere in un ripido tratto tra gli alberi ed è scivolato sulle radici bagnate ruzzolando per 7-8 metri. L'allarme è scattato attorno alle 10 e sul posto il 118 ha inviato una squadra del Soccorso alpino di Schio. I soccorritori hanno raggiunto il luogo dove si trovava l'infortunato. Dopo averlo imbarellato, in quattro l'hanno sollevato fino alla traccia di un sentiero forestale e da lì lo hanno trasportato per qualche centinaio di metri alla loro macchina, per poi accompagnarlo all'ospedale di Santorso, con diverse escoriazioni e un probabile piede rotto.
In cerca di funghi con la moglie in località Zorla, R.S., 74 anni, di Schio (VI), ha iniziato a scendere in un ripido tratto tra gli alberi ed è scivolato sulle radici bagnate ruzzolando per 7-8 metri. L'allarme è scattato attorno alle 10 e sul posto il 118 ha inviato una squadra del Soccorso alpino di Schio. I soccorritori hanno raggiunto il luogo dove si trovava l'infortunato. Dopo averlo imbarellato, in quattro l'hanno sollevato fino alla traccia di un sentiero forestale e da lì lo hanno trasportato per qualche centinaio di metri alla loro macchina, per poi accompagnarlo all'ospedale di Santorso, con diverse escoriazioni e un probabile piede rotto.
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2013
ALLARME PERSONA SCOMPARSA
Scritto da Michela Canova
Falcade (BL), 04-10-13
Usciti per una passeggiata lungo la pista da fondo di Falcade, marito e moglie si sono persi di vista. Lei ha provato a chiamare il marito e lo ha cercato, poi preoccupata è entrata in un bar e ha contattato il 118. Una squadra del Soccorso alpino della Val Biois ha iniziato a perlustrare la zona, finchè non ha visto l'uomo, D.M., 74 anni, di Sant'Elena di Silea (TV), che, rientrato autonomamente, si stava avvicinando alla sua macchina. L'allarme è quindi cessato.
Usciti per una passeggiata lungo la pista da fondo di Falcade, marito e moglie si sono persi di vista. Lei ha provato a chiamare il marito e lo ha cercato, poi preoccupata è entrata in un bar e ha contattato il 118. Una squadra del Soccorso alpino della Val Biois ha iniziato a perlustrare la zona, finchè non ha visto l'uomo, D.M., 74 anni, di Sant'Elena di Silea (TV), che, rientrato autonomamente, si stava avvicinando alla sua macchina. L'allarme è quindi cessato.
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2013
Quero (BL), 03-10-13
Mentre faceva lavori boschivi, il trattore che stava guidando è uscito dalla sede stradale e si è rovesciato in una ripida scarpata. Ha perso la vita così R.P., 65 anni, di Alano di Piave (BL), che si trovava un centinaio di metri dopo Malga Val Dumela sul Grappa. L'allarme è scattato attorno alle 18 e sul posto sono state inviate un'ambulanza e una squadra del Soccorso alpino della Pedemontana del Grappa. Purtroppo inutile l'intervento del medico, che ha solamente potuto constatare la morte dell'uomo rimasto dentro l'abitacolo del mezzo boschivo. I soccorritori, ottenuto il nulla osta per la rimozione, dopo aver ricomposto la salma, la hanno imbarellata e sollevata con un contrappeso fino alla strada forestale, per poi portarla all'ambulanza diretta alla cella mortuaria.
Mentre faceva lavori boschivi, il trattore che stava guidando è uscito dalla sede stradale e si è rovesciato in una ripida scarpata. Ha perso la vita così R.P., 65 anni, di Alano di Piave (BL), che si trovava un centinaio di metri dopo Malga Val Dumela sul Grappa. L'allarme è scattato attorno alle 18 e sul posto sono state inviate un'ambulanza e una squadra del Soccorso alpino della Pedemontana del Grappa. Purtroppo inutile l'intervento del medico, che ha solamente potuto constatare la morte dell'uomo rimasto dentro l'abitacolo del mezzo boschivo. I soccorritori, ottenuto il nulla osta per la rimozione, dopo aver ricomposto la salma, la hanno imbarellata e sollevata con un contrappeso fino alla strada forestale, per poi portarla all'ambulanza diretta alla cella mortuaria.
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2013
SOCCORSO SULL'ANTELAO
Scritto da Michela Canova
Calalzo di Cadore (BL), 03-10-13
Durante un'escursione sull'Antelao lungo il sentiero tra il rifugio Galassi e Forcella del ghiacciaio, una donna, F.S., 50 anni, di Monselice, si è attardata rispetto al compagno F.V., 54 anni, anch'egli di Monselice. Impaurita, è scivolata lungo un ghiaione e l'uomo, attorno alle 16, ha chiamato il 118, che ha inviato l'elicottero del Suem di Pieve di Cadore. Sbarcato a circa 2.200 metri di quota con un verricello di 10 metri, il tecnico del Soccorso alpino dell'equipaggio, ha accompagnato i due in un punto più facile da avvicinare per l'eliambulanza, dove sono stati imbarcati in hovering. Lei è stata trasportata all'ospedale di Pieve di Cadore con qualche contusione, il compagno si è fatto lasciare a valle. Pronta a intervenire una squadra del Soccorso alpino di Pieve di Cadore.
Durante un'escursione sull'Antelao lungo il sentiero tra il rifugio Galassi e Forcella del ghiacciaio, una donna, F.S., 50 anni, di Monselice, si è attardata rispetto al compagno F.V., 54 anni, anch'egli di Monselice. Impaurita, è scivolata lungo un ghiaione e l'uomo, attorno alle 16, ha chiamato il 118, che ha inviato l'elicottero del Suem di Pieve di Cadore. Sbarcato a circa 2.200 metri di quota con un verricello di 10 metri, il tecnico del Soccorso alpino dell'equipaggio, ha accompagnato i due in un punto più facile da avvicinare per l'eliambulanza, dove sono stati imbarcati in hovering. Lei è stata trasportata all'ospedale di Pieve di Cadore con qualche contusione, il compagno si è fatto lasciare a valle. Pronta a intervenire una squadra del Soccorso alpino di Pieve di Cadore.
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2013
Trichiana (BL), 03-10-13
Mentre cercava funghi con i famigliari nei boschi tra Melere e Nate, si è all'improvviso sentito male. Vano l'intervento del personale medico sopraggiunto in ambulanza, che ha solamente potuto constatare il decesso dell'uomo, A.B., 73 anni, di San Pietro di Feletto (TV). Attorno alle 12 è stato chiesto l'intervento del Soccorso alpino di Belluno in supporto alle operazioni di recupero della salma. Raggiunto il posto, i soccorritori hanno quindi trasportato la barella con il corpo fino alla strada, per poi affidarla al carro funebre. Erano inoltre presenti i carabinieri e la polizia municipale.
Mentre cercava funghi con i famigliari nei boschi tra Melere e Nate, si è all'improvviso sentito male. Vano l'intervento del personale medico sopraggiunto in ambulanza, che ha solamente potuto constatare il decesso dell'uomo, A.B., 73 anni, di San Pietro di Feletto (TV). Attorno alle 12 è stato chiesto l'intervento del Soccorso alpino di Belluno in supporto alle operazioni di recupero della salma. Raggiunto il posto, i soccorritori hanno quindi trasportato la barella con il corpo fino alla strada, per poi affidarla al carro funebre. Erano inoltre presenti i carabinieri e la polizia municipale.
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2013
Pieve di Cadore (BL), 02-10-13
Con il benvenuto agli ospiti e la presentazione ufficiale prenderà il via venerdì prossimo, 4 ottobre, la terza edizione della Dolomiti Rescue Race, l'unica manifestazione nazionale ed internazionale riservata ai componenti del Soccorso alpino, con prove tecniche e di resistenza. Le Stazioni del Corpo nazionale soccorso alpino e speleologico e le squadre di soccorso alpino estere (due, quest'anno, provenienti entrambe dalla Polonia) si sfidano con il sano agonismo, lo spirito di appartenenza e di squadra che identifica gli uomini e donne del Soccorso alpino. Nelle scorse edizioni hanno partecipato numerose Stazioni da tutto il territorio nazionale oltre ad una consistente rappresentaza arrivata dall'estero. La gara è a squadre di quattro componenti ciascuna dotate di materiale tecnico, individuale e di gruppo. Questa manifestazione, che durerà da venerdì a domenica, con il fulcro sabato, è nata con lo scopo di far incontrare e confrontare, come per stringere nuove amicizie con tutti i componenti del Soccorso alpino d'Italia e del mondo, in un contesto diverso da quello operativo di intervento. Sono attese una quarantina di squadre.
La partenza della competizione, sabato mattina, avverrà dalla località Praciadelan (comune di Calalzo di Cadore) a 1040 metri di altitudine, con dislivello in salita di 1250 metri, di cui 250 di cresta rocciosa esposta attrezzata. La discesa si effettua con calata in corda doppia di trenta metri fino al sentiero che, con dislivello negativo di 1100 metri, conduce al fondo valle. Ad un chilometro dall'arrivo, le squadre saranno impegnate nel montaggio della barella per attraversare con essa il traguardo nella Piazza del Tiziano a Pieve di Cadore . L'intero percorso si sviluppa sulle pendici del Re delle Dolomiti: il monte Antelao. Lo scenario del gruppo delle Marmarole e degli Spalti di Toro fanno da cornice all'appassionante gara.
Nella prima edizione del 2011 il primo posto è stato conquistato dalla squadra della Stazione di Agordo ed a seguire si sono piazzate le squadre delle Stazioni di Val Biois e Pieve di Cadore.
Nel 2012 La squadra della Stazione della Val Biois ha vinto la gara a squadre del raduno nazionale Cnsas, secondi classificati XII Delegazione Canavesane-Piemonte e terzi classificati i soccorritori di Agordo.
Con il benvenuto agli ospiti e la presentazione ufficiale prenderà il via venerdì prossimo, 4 ottobre, la terza edizione della Dolomiti Rescue Race, l'unica manifestazione nazionale ed internazionale riservata ai componenti del Soccorso alpino, con prove tecniche e di resistenza. Le Stazioni del Corpo nazionale soccorso alpino e speleologico e le squadre di soccorso alpino estere (due, quest'anno, provenienti entrambe dalla Polonia) si sfidano con il sano agonismo, lo spirito di appartenenza e di squadra che identifica gli uomini e donne del Soccorso alpino. Nelle scorse edizioni hanno partecipato numerose Stazioni da tutto il territorio nazionale oltre ad una consistente rappresentaza arrivata dall'estero. La gara è a squadre di quattro componenti ciascuna dotate di materiale tecnico, individuale e di gruppo. Questa manifestazione, che durerà da venerdì a domenica, con il fulcro sabato, è nata con lo scopo di far incontrare e confrontare, come per stringere nuove amicizie con tutti i componenti del Soccorso alpino d'Italia e del mondo, in un contesto diverso da quello operativo di intervento. Sono attese una quarantina di squadre.
La partenza della competizione, sabato mattina, avverrà dalla località Praciadelan (comune di Calalzo di Cadore) a 1040 metri di altitudine, con dislivello in salita di 1250 metri, di cui 250 di cresta rocciosa esposta attrezzata. La discesa si effettua con calata in corda doppia di trenta metri fino al sentiero che, con dislivello negativo di 1100 metri, conduce al fondo valle. Ad un chilometro dall'arrivo, le squadre saranno impegnate nel montaggio della barella per attraversare con essa il traguardo nella Piazza del Tiziano a Pieve di Cadore . L'intero percorso si sviluppa sulle pendici del Re delle Dolomiti: il monte Antelao. Lo scenario del gruppo delle Marmarole e degli Spalti di Toro fanno da cornice all'appassionante gara.
Nella prima edizione del 2011 il primo posto è stato conquistato dalla squadra della Stazione di Agordo ed a seguire si sono piazzate le squadre delle Stazioni di Val Biois e Pieve di Cadore.
Nel 2012 La squadra della Stazione della Val Biois ha vinto la gara a squadre del raduno nazionale Cnsas, secondi classificati XII Delegazione Canavesane-Piemonte e terzi classificati i soccorritori di Agordo.
Questo il programma del fine settimana:
Venerdì 4 ottobre 2013
18:30 Cocktail di benvenuto presso il “Gran Caffè Tiziano” di Pieve di Cadore.
21:00 Presentazione della manifestazione presso il Palazzo della Magnifica Comunità di Cadore - Proiezione del video della precedente
18:30 Cocktail di benvenuto presso il “Gran Caffè Tiziano” di Pieve di Cadore.
21:00 Presentazione della manifestazione presso il Palazzo della Magnifica Comunità di Cadore - Proiezione del video della precedente
Sabato 5 Ottobre 2013
07:30 Proseguo ultime iscrizioni a Pracedelan (Calalzo di Cadore).
08:30 Partenza in linea da località Pracedelan.
11:30 Arrivo previsto delle prime squadre in Piazza Tiziano.
14.00 Pranzo.
17.00 Premiazione gara ed a seguire... festa!
07:30 Proseguo ultime iscrizioni a Pracedelan (Calalzo di Cadore).
08:30 Partenza in linea da località Pracedelan.
11:30 Arrivo previsto delle prime squadre in Piazza Tiziano.
14.00 Pranzo.
17.00 Premiazione gara ed a seguire... festa!
Domenica 6 Ottobre 2013
Possibilità di arrampicare presso la Climbing Arena c/o diga Enel di Pieve di Cadore (con tracciati di coppia Italia Speed) oppure sulle numerose falesie dislocate sull’intero territorio del Cadore.
Gita escursionistica.
Pranzi convenzionati sui Rifugi.
Visita dei Musei e delle località del Cadore, scorci sulle Dolomiti care al Tiziano.
Possibilità di arrampicare presso la Climbing Arena c/o diga Enel di Pieve di Cadore (con tracciati di coppia Italia Speed) oppure sulle numerose falesie dislocate sull’intero territorio del Cadore.
Gita escursionistica.
Pranzi convenzionati sui Rifugi.
Visita dei Musei e delle località del Cadore, scorci sulle Dolomiti care al Tiziano.
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2013
FUNGAIOLO SCIVOLA E SI INFORTUNA
Scritto da Michela Canova
San Nazzario (VI), 01-10-13
Un cercatore di funghi, che si trovava con i famigliari in località Campo Solania, perso l'equilibrio è caduto da un salto di roccia di qualche metro, ruzzolando poi nella scarpata. Scattato l'allarme attorno alle 18, l'infortunato è stato raggiunto da medico e infermiere dell'ambulanza del Suem 118 di Crespano. Il personale sanitario gli ha prestato le prime cure, lo ha imbarellato e trasportato fino alla strada, dove il tecnico del Soccorso alpino di turno con l'equipaggio dell'elicottero di Treviso emergenza, sopraggiunto nel frattempo, lo ha recuperato con un verricello. L'uomo, un settantunenne della zona, è stato quindi accompagnato dall'eliambulanza all'ospedale di Treviso con un possibile politrauma.
Un cercatore di funghi, che si trovava con i famigliari in località Campo Solania, perso l'equilibrio è caduto da un salto di roccia di qualche metro, ruzzolando poi nella scarpata. Scattato l'allarme attorno alle 18, l'infortunato è stato raggiunto da medico e infermiere dell'ambulanza del Suem 118 di Crespano. Il personale sanitario gli ha prestato le prime cure, lo ha imbarellato e trasportato fino alla strada, dove il tecnico del Soccorso alpino di turno con l'equipaggio dell'elicottero di Treviso emergenza, sopraggiunto nel frattempo, lo ha recuperato con un verricello. L'uomo, un settantunenne della zona, è stato quindi accompagnato dall'eliambulanza all'ospedale di Treviso con un possibile politrauma.
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2013
PRECIPITA CON IL PARAPENDIO
Scritto da Michela Canova
Meduno (PN), 01-10-13
Poco dopo il decollo sul Monte Valinis, un pilota tedesco, H.P., 54 anni, ha perso il controllo del proprio parapendio ed è precipitato su un prato sottostante. Il 118 di Pordenone ha chiesto l'intervento dell'eliambulanza di Pieve di Cadore che, atterrata nelle vicinanze dell'incidente, ha sbarcato personale medico e tecnico del Soccorso alpino. Stabilizzato, l'infortunato è stato imbarellato, per essere trasportato all'ospedale di Pordenone con un probabile politrauma.
Poco dopo il decollo sul Monte Valinis, un pilota tedesco, H.P., 54 anni, ha perso il controllo del proprio parapendio ed è precipitato su un prato sottostante. Il 118 di Pordenone ha chiesto l'intervento dell'eliambulanza di Pieve di Cadore che, atterrata nelle vicinanze dell'incidente, ha sbarcato personale medico e tecnico del Soccorso alpino. Stabilizzato, l'infortunato è stato imbarellato, per essere trasportato all'ospedale di Pordenone con un probabile politrauma.
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2013
ESCURSIONISTA SI PERDE IN MONTAGNA
Scritto da Michela Canova
Domegge di Cadore (BL), 01-10-13
Partito per una passeggiata lungo il torrente Talagona, A.D.M., 68 anni, residente a Malcontenta (VE), si è perso e, in difficoltà, ha chiesto aiuto al 118, che attorno alle 12.40 lo ha messo in contatto telefonico con il Soccorso alpino del Centro Cadore. Una squadra di 10 soccorritori è quindi partita verso il luogo indicato. L'uomo, che si era smarrito nello stesso punto dove l'anno scorso era stato recuperato un cercatore di funghi, ha poi ritrovato da solo il sentiero e la squadra lo ha incrociato che stava rientrando autonomamente.
Partito per una passeggiata lungo il torrente Talagona, A.D.M., 68 anni, residente a Malcontenta (VE), si è perso e, in difficoltà, ha chiesto aiuto al 118, che attorno alle 12.40 lo ha messo in contatto telefonico con il Soccorso alpino del Centro Cadore. Una squadra di 10 soccorritori è quindi partita verso il luogo indicato. L'uomo, che si era smarrito nello stesso punto dove l'anno scorso era stato recuperato un cercatore di funghi, ha poi ritrovato da solo il sentiero e la squadra lo ha incrociato che stava rientrando autonomamente.
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2013
Chiusaforte (UD), 01-10-13
Chiamati spesso a intervenire assieme nelle emergenze sotterranee dei territori confinanti, come nel resto dell'Italia, gli speleologi del Corpo nazionale del soccorso alpino e speleologico di Veneto, Trentino Alto Adige e Friuli Venezia Giulia si sono addestrati assieme lo scorso fine settimana. Nei giorni 27,28 e 29 settembre si è infatti svolta un'esercitazione congiunta di soccorso speleologico tra la II Delegazione speleologica Friuli Venezia Giulia e la VI Delegazione speleologica Veneto - Trentino Alto Adige nell'abisso Queen Mama.
Questa cavità si apre sul versante italiano del Monte Canin, in prossimità di Sella Prevala ed è una delle moltissime grotte profonde di questo massiccio carsico che, per le sue potenzialità speleologiche, è considerato tra i più importanti al mondo e, perciò, uno dei più frequentati da spedizioni di speleologi provenienti dall'Italia e dall'estero.
La morfologia interna della grotta è caratterizzata dall'alternarsi di pozzi verticali e di gallerie che rendono estremamente complicato un eventuale intervento di soccorso. A questo si aggiungono poi le problematiche dell'avvicinamento esterno all'ingresso della grotta situato a oltre 2.200 metri di quota. In questo scenario complesso si è simulato un intervento di recupero di un infortunato da una delle diramazioni della cavità situata a 420 metri di profondità.
Le tre squadre di recupero, che si sono alternate nelle operazioni di trasporto della barella lungo la grotta, hanno impiegato 26 ore per riuscire a portare l'infortunato in superficie, percorrendo una distanza di circa 1700 metri, in cui si alternavano tratti verticali, superati con l'ausilio di corde e tecniche specifiche, e tratti di lunghe e complesse gallerie a sviluppo sub orizzontale dove la barella è stata trasportata a braccia dai soccorritori.
Complessivamente all'esercitazione hanno partecipato un'ottantina di tecnici suddivisi in tre squadre all'interno della grotta e in due esterne che hanno fornito supporto tecnico per l'allestimento dei due campi base posizionati a Sella Nevea e a Sella Prevala.
Le operazioni protrattesi per oltre cinquanta ore (sono infatti iniziate nella mattinata di venerdì con l'installazione dei campi base e si sono concluse alla mattina di domenica con il trasporto a valle di tutto il materiale), sono state costantemente monitorate e coordinate dall'esterno, attraverso una linea telefonica appositamente stesa lungo la grotta e grazie ad un sistema di radio telefoni da grotta attualmente in fase di sperimentazione, che si è dimostrato estremamente efficace.
L'esercitazione è stata un importante banco di prova per testare l'operatività delle due delegazioni in scenari complessi, nella consapevolezza che gli incidenti in grotte così profonde e articolate possono essere risolti solamente con la collaborazione tra delegazioni vicine.
Importante ai fini della riuscita dell'esercitazione è stato anche il supporto fornito dalla Promotur, che ha consentito l'uso dei suoi impianti e della stazione a monte della funivia di Sella Prevala per l'allestimento del campo avanzato.
Chiamati spesso a intervenire assieme nelle emergenze sotterranee dei territori confinanti, come nel resto dell'Italia, gli speleologi del Corpo nazionale del soccorso alpino e speleologico di Veneto, Trentino Alto Adige e Friuli Venezia Giulia si sono addestrati assieme lo scorso fine settimana. Nei giorni 27,28 e 29 settembre si è infatti svolta un'esercitazione congiunta di soccorso speleologico tra la II Delegazione speleologica Friuli Venezia Giulia e la VI Delegazione speleologica Veneto - Trentino Alto Adige nell'abisso Queen Mama.
Questa cavità si apre sul versante italiano del Monte Canin, in prossimità di Sella Prevala ed è una delle moltissime grotte profonde di questo massiccio carsico che, per le sue potenzialità speleologiche, è considerato tra i più importanti al mondo e, perciò, uno dei più frequentati da spedizioni di speleologi provenienti dall'Italia e dall'estero.
La morfologia interna della grotta è caratterizzata dall'alternarsi di pozzi verticali e di gallerie che rendono estremamente complicato un eventuale intervento di soccorso. A questo si aggiungono poi le problematiche dell'avvicinamento esterno all'ingresso della grotta situato a oltre 2.200 metri di quota. In questo scenario complesso si è simulato un intervento di recupero di un infortunato da una delle diramazioni della cavità situata a 420 metri di profondità.
Le tre squadre di recupero, che si sono alternate nelle operazioni di trasporto della barella lungo la grotta, hanno impiegato 26 ore per riuscire a portare l'infortunato in superficie, percorrendo una distanza di circa 1700 metri, in cui si alternavano tratti verticali, superati con l'ausilio di corde e tecniche specifiche, e tratti di lunghe e complesse gallerie a sviluppo sub orizzontale dove la barella è stata trasportata a braccia dai soccorritori.
Complessivamente all'esercitazione hanno partecipato un'ottantina di tecnici suddivisi in tre squadre all'interno della grotta e in due esterne che hanno fornito supporto tecnico per l'allestimento dei due campi base posizionati a Sella Nevea e a Sella Prevala.
Le operazioni protrattesi per oltre cinquanta ore (sono infatti iniziate nella mattinata di venerdì con l'installazione dei campi base e si sono concluse alla mattina di domenica con il trasporto a valle di tutto il materiale), sono state costantemente monitorate e coordinate dall'esterno, attraverso una linea telefonica appositamente stesa lungo la grotta e grazie ad un sistema di radio telefoni da grotta attualmente in fase di sperimentazione, che si è dimostrato estremamente efficace.
L'esercitazione è stata un importante banco di prova per testare l'operatività delle due delegazioni in scenari complessi, nella consapevolezza che gli incidenti in grotte così profonde e articolate possono essere risolti solamente con la collaborazione tra delegazioni vicine.
Importante ai fini della riuscita dell'esercitazione è stato anche il supporto fornito dalla Promotur, che ha consentito l'uso dei suoi impianti e della stazione a monte della funivia di Sella Prevala per l'allestimento del campo avanzato.

Pubblicato in
2013

