2013
Cortina d'Ampezzo (BL), 16-08-13
Sono gravi le condizioni di un alpinista vicentino precipitato per una trentina di metri sui Lastoi de Formin. Primo di cordata, N.M., 31 anni, di Montecchio Maggiore (VI) stava scalando la via dei bolognesi con il compagno. Concluso il quarto tiro, si era assicurato in sosta a uno sperone di roccia che all'improvviso si è staccato facendolo volare. Anche la protezione sottostante è uscita dalla roccia e la prontezza di riflessi dell'amico, che ha fatto passare le corde attorno a una sporgenza, ha limitato il volo e impedito che entrambi precipitassero. Scattato l'allarme, l'elicottero del Suem di Pieve di Cadore ha imbarcato un soccorritore della Stazione di Cortina e un finanziere, sbarcati in parete assieme al tecnico del Soccorso alpino di turno con l'equipaggio a circa 2.400 metri di quota. L'alpinista, che aveva sbattuto ripetutamente sulla parete perdendo conoscenza, aveva poi ripreso i sensi. Recuperato con un verricello di 20 metri dal tecnico del Soccorso alpino, è stato quindi trasportato all'ospedale di Treviso con un sospetto politrauma. I due soccorritori rimasti in parete sono risaliti per una sessantina di metri assieme al compagno e a due alpiniste di un'altra cordata che avevano assistito all'incidente ed erano sotto shock. Raggiunto un punto più comodo per l'avvicinamento, tutti e cinque sono stati successivamente recuperati dall'elicottero con un verricello di 20 metri e trasportati a valle.
Sono gravi le condizioni di un alpinista vicentino precipitato per una trentina di metri sui Lastoi de Formin. Primo di cordata, N.M., 31 anni, di Montecchio Maggiore (VI) stava scalando la via dei bolognesi con il compagno. Concluso il quarto tiro, si era assicurato in sosta a uno sperone di roccia che all'improvviso si è staccato facendolo volare. Anche la protezione sottostante è uscita dalla roccia e la prontezza di riflessi dell'amico, che ha fatto passare le corde attorno a una sporgenza, ha limitato il volo e impedito che entrambi precipitassero. Scattato l'allarme, l'elicottero del Suem di Pieve di Cadore ha imbarcato un soccorritore della Stazione di Cortina e un finanziere, sbarcati in parete assieme al tecnico del Soccorso alpino di turno con l'equipaggio a circa 2.400 metri di quota. L'alpinista, che aveva sbattuto ripetutamente sulla parete perdendo conoscenza, aveva poi ripreso i sensi. Recuperato con un verricello di 20 metri dal tecnico del Soccorso alpino, è stato quindi trasportato all'ospedale di Treviso con un sospetto politrauma. I due soccorritori rimasti in parete sono risaliti per una sessantina di metri assieme al compagno e a due alpiniste di un'altra cordata che avevano assistito all'incidente ed erano sotto shock. Raggiunto un punto più comodo per l'avvicinamento, tutti e cinque sono stati successivamente recuperati dall'elicottero con un verricello di 20 metri e trasportati a valle.
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2013
SOCCORSO IN PALANTINA
Scritto da Michela Canova
Tambre (BL), 16-08-13
Un escursionista veneziano, C.S., 44 anni, di Mestre, scendendo da Forcella Bassa a Casera Palantina, è scivolato mettendo male il piede. Impossibilitato a proseguire ha chiesto l'intervento del 118, che ha inviato una squadra del Soccorso alpino dell'Alpago. Sei soccorritori, tra i quali uno della Stazione di Belluno, hanno risalito il sentiero e, dopo aver raggiunto l'infortunato che si trovava con tre amici, gli hanno immobilizzato l'arto, con una sospetta frattura alla caviglia, e lo hanno caricato in barella. Calata per i primi 100 metri sul tratto più ripido, la barella è stata poi trasportata a spalla per un'ora e mezza circa fino alla jeep e da lì sulla strada, dove attendeva l'ambulanza diretta all'ospedale di Belluno.
Un escursionista veneziano, C.S., 44 anni, di Mestre, scendendo da Forcella Bassa a Casera Palantina, è scivolato mettendo male il piede. Impossibilitato a proseguire ha chiesto l'intervento del 118, che ha inviato una squadra del Soccorso alpino dell'Alpago. Sei soccorritori, tra i quali uno della Stazione di Belluno, hanno risalito il sentiero e, dopo aver raggiunto l'infortunato che si trovava con tre amici, gli hanno immobilizzato l'arto, con una sospetta frattura alla caviglia, e lo hanno caricato in barella. Calata per i primi 100 metri sul tratto più ripido, la barella è stata poi trasportata a spalla per un'ora e mezza circa fino alla jeep e da lì sulla strada, dove attendeva l'ambulanza diretta all'ospedale di Belluno.
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2013
MALORE IN RIFUGIO
Scritto da Michela Canova
Pieve di Cadore (BL), 16-08-13
Una squadra del Soccorso alpino di Pieve di Cadore è intervenuta questa mattina in aiuto di un ospite del rifugio Antelao. L'escursionista, L.M., 31 anni, aveva un dolore alla schiena che gli impediva il rientro a piedi. Raggiunto in fuoristrada, è poi stato accompagnato al pronto soccorso per gli accertamenti del caso.
Una squadra del Soccorso alpino di Pieve di Cadore è intervenuta questa mattina in aiuto di un ospite del rifugio Antelao. L'escursionista, L.M., 31 anni, aveva un dolore alla schiena che gli impediva il rientro a piedi. Raggiunto in fuoristrada, è poi stato accompagnato al pronto soccorso per gli accertamenti del caso.
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2013
ESCURSIONISTA SI ROMPE UN BRACCIO
Scritto da Michela Canova
Forno di Zoldo (BL), 15-08-13
Scendendo con altre persone lungo la carreggiabile che dal laghetto del Vach porta a Pralongo, un escursionista di Mestre (VE), M.B., 49 anni, è inciampato facendosi male. Una squadra del Soccorso alpino della Val di Zoldo ha raggiunto l'infortunato con la jeep e lo ha accompagnato, con una sospetta frattura al braccio, fino alla strada, dove attendeva l'ambulanza diretta all'ospedale di Agordo.
Scendendo con altre persone lungo la carreggiabile che dal laghetto del Vach porta a Pralongo, un escursionista di Mestre (VE), M.B., 49 anni, è inciampato facendosi male. Una squadra del Soccorso alpino della Val di Zoldo ha raggiunto l'infortunato con la jeep e lo ha accompagnato, con una sospetta frattura al braccio, fino alla strada, dove attendeva l'ambulanza diretta all'ospedale di Agordo.
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2013
ZIO E NIPOTI SI PERDONO NEL BOSCO
Scritto da Michela Canova
Roana (VI), 14-08-13
Partito per una passeggiata nel bosco nella zona di Forte Interrotto, a Camporovere, con i tre nipotini, un bimbo e due bimbe sui dieci anni, A.C., 45 anni, di Isola Vicentina (VI), ha perso la traccia del sentiero quando, dopo la pioggia, si è alzata la nebbia e, preoccupato, ha contattato il 118. Verso le 17.30 una squadra del Soccorso alpino di Asiago assieme a due agenti della Forestale, intuito dove potessero trovarsi zio e nipoti, non distanti dalla strada, è salita in macchina per poi proseguire a piedi. Non appena hanno iniziato a chiamare a voce, lo zio ha risposto e, dopo averli raggiunti, i soccorritori hanno riaccompagnato l'uomo e i bambini, alla strada e alla loro auto.
Partito per una passeggiata nel bosco nella zona di Forte Interrotto, a Camporovere, con i tre nipotini, un bimbo e due bimbe sui dieci anni, A.C., 45 anni, di Isola Vicentina (VI), ha perso la traccia del sentiero quando, dopo la pioggia, si è alzata la nebbia e, preoccupato, ha contattato il 118. Verso le 17.30 una squadra del Soccorso alpino di Asiago assieme a due agenti della Forestale, intuito dove potessero trovarsi zio e nipoti, non distanti dalla strada, è salita in macchina per poi proseguire a piedi. Non appena hanno iniziato a chiamare a voce, lo zio ha risposto e, dopo averli raggiunti, i soccorritori hanno riaccompagnato l'uomo e i bambini, alla strada e alla loro auto.
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2013
BIKER CADE IN VAL DI FANES
Scritto da Michela Canova
Cortina d'Ampezzo (BL), 14-08-13
Il Soccorso alpino di Cortina, in accordo con la Finanza, nel pomeriggio ha inviato una squadra in jeep in Val di Fanes, dove un uomo, J.H., 38 anni, di Amburgo, era caduto con la mountain bike, procurandosi un sospetto trauma al ginocchio e una ferita alla mano. Raggiunto, l'infortunato è stato caricato a bordo e trasportato all'ospedale di Cortina.
Il Soccorso alpino di Cortina, in accordo con la Finanza, nel pomeriggio ha inviato una squadra in jeep in Val di Fanes, dove un uomo, J.H., 38 anni, di Amburgo, era caduto con la mountain bike, procurandosi un sospetto trauma al ginocchio e una ferita alla mano. Raggiunto, l'infortunato è stato caricato a bordo e trasportato all'ospedale di Cortina.
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2013
INTERVENTO IN RIFUGIO
Scritto da Michela Canova
Taibon Agordino (BL), 14-08-13
Questa mattina il gestore del rifugio Vazzoler ha allertato il Soccorso alpino di Agordo poichè una bimba, che arrivava con i famigliari dal rifugio Tissi, mostrava problemi a un occhio. Una jeep con un infermiere della Stazione ha quindi raggiunto l'edificio, per poi accompagnare la bambina al pronto soccorso di Agordo per gli accertamenti del caso.
Questa mattina il gestore del rifugio Vazzoler ha allertato il Soccorso alpino di Agordo poichè una bimba, che arrivava con i famigliari dal rifugio Tissi, mostrava problemi a un occhio. Una jeep con un infermiere della Stazione ha quindi raggiunto l'edificio, per poi accompagnare la bambina al pronto soccorso di Agordo per gli accertamenti del caso.
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2013
RICERCA NELLA NOTTE
Scritto da Michela Canova
Domegge di Cadore (BL), 14-08-13
Ieri sera attorno alle 20 il gestore del rifugio Baion, sul versante sud delle Marmarole nel comune di Domegge di Cadore, ha segnalato il mancato rientro di una coppia di escursionisti francesi. I due, un uomo e una donna cinquantenni, erano partiti in mattinata per un'escursione lungo il sentiero attrezzato Amalio Da Pra ed erano attesi di nuovo per cena e pernottamento. Le squadre del Soccorso alpino del Centro Cadore, 16 soccorritori, hanno iniziato a perlustrare sotto la pioggia il sentiero meta della gita, percorrendo ugualmente forcelle e itinerari al di fuori del tragitto previsto, mentre anche sul lato nord delle Marmarole, 9 soccorritori della Stazione di Auronzo con gli agenti della Forestale provavano a cercarli sul loro versante. In effetti i due, passata mezzanotte, sono stati ritrovati al bivacco Fanton, nel terriorio di Auronzo. La coppia, che non ha saputo spiegare il giro fatto, aveva completamente sbagliato sentiero, scavalcando il confine. Sono quindi stati avvisati i gestori del rifugio Baion che i due stavano bene e avrebbero passato la notte in bivacco e fatti rientrare i soccorritori ancora in ricerca. Molto importante per le comunicazioni tra le squadre, durante l'intervento, è stato il supporto di 4 nuove radio, donate recentemente al Soccorso alpino del Centro Cadore da una sensibile sostenitrice.
Ieri sera attorno alle 20 il gestore del rifugio Baion, sul versante sud delle Marmarole nel comune di Domegge di Cadore, ha segnalato il mancato rientro di una coppia di escursionisti francesi. I due, un uomo e una donna cinquantenni, erano partiti in mattinata per un'escursione lungo il sentiero attrezzato Amalio Da Pra ed erano attesi di nuovo per cena e pernottamento. Le squadre del Soccorso alpino del Centro Cadore, 16 soccorritori, hanno iniziato a perlustrare sotto la pioggia il sentiero meta della gita, percorrendo ugualmente forcelle e itinerari al di fuori del tragitto previsto, mentre anche sul lato nord delle Marmarole, 9 soccorritori della Stazione di Auronzo con gli agenti della Forestale provavano a cercarli sul loro versante. In effetti i due, passata mezzanotte, sono stati ritrovati al bivacco Fanton, nel terriorio di Auronzo. La coppia, che non ha saputo spiegare il giro fatto, aveva completamente sbagliato sentiero, scavalcando il confine. Sono quindi stati avvisati i gestori del rifugio Baion che i due stavano bene e avrebbero passato la notte in bivacco e fatti rientrare i soccorritori ancora in ricerca. Molto importante per le comunicazioni tra le squadre, durante l'intervento, è stato il supporto di 4 nuove radio, donate recentemente al Soccorso alpino del Centro Cadore da una sensibile sostenitrice.
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2013
SOCCORSO BIMBO IN RIFUGIO
Scritto da Michela Canova
Valle di Cadore (BL), 13-08-13
Un bimbo di 6 anni di Belluno si è ferito a un ginocchio mentre si trovava con i famigliari al rifugio Costapiana. Scattato l'allarme verso le 17, una squadra del Soccorso alpino di Pieve di Cadore è partita in jeep. Raggiunto il rifugio, dopo una prima medicazione, il bambino è stato accompagnato con il padre al pronto soccorso di Pieve di Cadore.
Un bimbo di 6 anni di Belluno si è ferito a un ginocchio mentre si trovava con i famigliari al rifugio Costapiana. Scattato l'allarme verso le 17, una squadra del Soccorso alpino di Pieve di Cadore è partita in jeep. Raggiunto il rifugio, dopo una prima medicazione, il bambino è stato accompagnato con il padre al pronto soccorso di Pieve di Cadore.
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2013
MALORE IN QUOTA
Scritto da Michela Canova
Cortina d'Ampezzo (BL), 12-08-13
Partito con un amico, moglie e figlia in direzione del rifugio Giussani, sotto la Tofana, per pernottarvi, un escursionista di Venezia, G.C., 37 anni, di Campagna Lupia, si è sentito male nel tardo pomeriggio lungo il sentiero, dopo il rifugio Dibona. Un soccorritore della Stazione di Cortina, allertata dal 118, ha quindi raggiunto il gruppo con il fuoristrada. Riaccompagnati a valle, i quattro hanno detto che si sarebbero recati autonomamente all'ospedale.
Partito con un amico, moglie e figlia in direzione del rifugio Giussani, sotto la Tofana, per pernottarvi, un escursionista di Venezia, G.C., 37 anni, di Campagna Lupia, si è sentito male nel tardo pomeriggio lungo il sentiero, dopo il rifugio Dibona. Un soccorritore della Stazione di Cortina, allertata dal 118, ha quindi raggiunto il gruppo con il fuoristrada. Riaccompagnati a valle, i quattro hanno detto che si sarebbero recati autonomamente all'ospedale.
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2013
INTERVENTO SULL'ALTA VIA NUMERO 6
Scritto da Michela Canova
Cimolais (PN), 12-08-13
Nel pomeriggio l'elicottero di Treviso emergenza è intervenuto sull'Alta via numero 6, sopra la Val Cellina, dove questa mattina attorno alle 11, superata Casera Laghet, una ragazza di Milano di 27 anni, era caduta procurandosi possibili traumi alla spalla e a una gamba. Poichè in zona non c'è copertura telefonica, uno dei suoi compagni di viaggio era rimasto con lei, mentre gli altri amici erano scesi a chiamare aiuto, finchè, quattro ore dopo, non erano riusciti a prendere la linea. Individuati i due giovani, l'eliambulanza ha recuperato l'infortunata e l'amico utilizzando un verricello di 20 metri, per trasportarli al Campo sportivo di Cimolais e affidare la ragazza all'ambulanza diretta all'ospedale.
Nel pomeriggio l'elicottero di Treviso emergenza è intervenuto sull'Alta via numero 6, sopra la Val Cellina, dove questa mattina attorno alle 11, superata Casera Laghet, una ragazza di Milano di 27 anni, era caduta procurandosi possibili traumi alla spalla e a una gamba. Poichè in zona non c'è copertura telefonica, uno dei suoi compagni di viaggio era rimasto con lei, mentre gli altri amici erano scesi a chiamare aiuto, finchè, quattro ore dopo, non erano riusciti a prendere la linea. Individuati i due giovani, l'eliambulanza ha recuperato l'infortunata e l'amico utilizzando un verricello di 20 metri, per trasportarli al Campo sportivo di Cimolais e affidare la ragazza all'ambulanza diretta all'ospedale.
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2013
Sappada (BL), 12-08-13
Due escursionisti vicentini, un uomo e una donna, A.L., 40 anni, e F.C., 36 anni, si sono trovati in difficoltà lungo il sentiero n.32, che dal rifugio Monte Siera porta a Cima 10. Superato un ripido canalino dilavato dalle piogge, alla base di Cima 10, infatti, la donna, intimorita, non si è più sentita di proseguire. Così è stata inviata una squadra del Soccorso alpino di Sappada che si è avvicinata in jeep, per poi proseguire a piedi fin dove si trovava la coppia. L'escursionista è stata imbragata e aiutata a superare il tratto esposto. I due sono quindi stati riaccompagnati a valle.
Due escursionisti vicentini, un uomo e una donna, A.L., 40 anni, e F.C., 36 anni, si sono trovati in difficoltà lungo il sentiero n.32, che dal rifugio Monte Siera porta a Cima 10. Superato un ripido canalino dilavato dalle piogge, alla base di Cima 10, infatti, la donna, intimorita, non si è più sentita di proseguire. Così è stata inviata una squadra del Soccorso alpino di Sappada che si è avvicinata in jeep, per poi proseguire a piedi fin dove si trovava la coppia. L'escursionista è stata imbragata e aiutata a superare il tratto esposto. I due sono quindi stati riaccompagnati a valle.
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2013
La Valle Agordina (BL), 12-08-13
Un alpinista ha perso la vita questa mattina mentre con il compagno di cordata stavano risalendo, slegati, lo zoccolo di roccia che porta all'attacco delle vie della Torre Jolanda, nel gruppo della Moiazza. L'uomo, C.D.M., 53 anni, di Trieste, precedeva l'amico, portando la corda, su passaggi di secondo, terzo grado, quando è scivolato, precipitando nel vuoto e rotolando nel ghiaione sottostante per una cinquantina di metri. Passate le 11, una volta scattato l'allarme, l'elicottero del Suem di Pieve di Cadore ha raggiunto il luogo dell'incidente, dove ha sbarcato verricellandoli il tecnico del Soccorso alpino di turno con l'equipaggio, un soccorritore della Stazione di Agordo e il medico, che ha solamente potuto constatare il decesso dell'alpinista. Ottenuto il nulla osta dalla magistratura per la rimozione, la salma ricomposta è stata imbarellata, recuperata con un verricello di 15 metri e trasportata fino al Passo Duran, dove si trovavano i carabinieri. Lì è stata affidata al carro funebre. Anche il compagno è stato accompagnato a valle.
Un alpinista ha perso la vita questa mattina mentre con il compagno di cordata stavano risalendo, slegati, lo zoccolo di roccia che porta all'attacco delle vie della Torre Jolanda, nel gruppo della Moiazza. L'uomo, C.D.M., 53 anni, di Trieste, precedeva l'amico, portando la corda, su passaggi di secondo, terzo grado, quando è scivolato, precipitando nel vuoto e rotolando nel ghiaione sottostante per una cinquantina di metri. Passate le 11, una volta scattato l'allarme, l'elicottero del Suem di Pieve di Cadore ha raggiunto il luogo dell'incidente, dove ha sbarcato verricellandoli il tecnico del Soccorso alpino di turno con l'equipaggio, un soccorritore della Stazione di Agordo e il medico, che ha solamente potuto constatare il decesso dell'alpinista. Ottenuto il nulla osta dalla magistratura per la rimozione, la salma ricomposta è stata imbarellata, recuperata con un verricello di 15 metri e trasportata fino al Passo Duran, dove si trovavano i carabinieri. Lì è stata affidata al carro funebre. Anche il compagno è stato accompagnato a valle.
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2013
San Tomaso Agordino (BL), 12-08-13
Scendendo lungo un prato molto ripido, sopra la frazione di Ronc di San Tomaso Agordino (BL), un escursionista padovano, P.M., 65 anni, ha messo male il piede infortunandosi. L'uomo, che si trovava con il figlio, è stato raggiunto da una squadra del Soccorso alpino della Val Biois che, dopo averlo medicato, l'ha caricato in barella e trasportato alla strada, per affidarlo, con una sospetta frattura a tibia e perone, all'ambulanza della Croce Verde di Alleghe diretta all'ospedale di Agordo.
Scendendo lungo un prato molto ripido, sopra la frazione di Ronc di San Tomaso Agordino (BL), un escursionista padovano, P.M., 65 anni, ha messo male il piede infortunandosi. L'uomo, che si trovava con il figlio, è stato raggiunto da una squadra del Soccorso alpino della Val Biois che, dopo averlo medicato, l'ha caricato in barella e trasportato alla strada, per affidarlo, con una sospetta frattura a tibia e perone, all'ambulanza della Croce Verde di Alleghe diretta all'ospedale di Agordo.
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2013
RECUPERATO ALPINISTA IN CIVETTA
Scritto da Michela Canova
Zoldo Alto (BL), 12-08-13
Questa mattina, non appena le nuvole hanno lasciato un varco, l'elicottero del Suem di Pieve di Cadore ha raggiunto il rifugio Torrani sulla cima del Civetta, dove si trovava un alpinista infortunato. L'uomo, A.Z., 52 anni, di Trento, ieri stava scalando con un compagno la via Solleder-Lettenbauer quando un sasso staccatosi dall'alto l'ha colpito a un piede. Il rocciatore ha finito la via, ma, passata la notte, questa mattina il dolore era troppo forte per pensare di scendere a piedi. L'eliambulanza, atterrata in piazzola, ha quindi imbarcato il rocciatore e lo ha trasportato all'ospedale di Agordo con una sospetta frattura alle dita.
Questa mattina, non appena le nuvole hanno lasciato un varco, l'elicottero del Suem di Pieve di Cadore ha raggiunto il rifugio Torrani sulla cima del Civetta, dove si trovava un alpinista infortunato. L'uomo, A.Z., 52 anni, di Trento, ieri stava scalando con un compagno la via Solleder-Lettenbauer quando un sasso staccatosi dall'alto l'ha colpito a un piede. Il rocciatore ha finito la via, ma, passata la notte, questa mattina il dolore era troppo forte per pensare di scendere a piedi. L'eliambulanza, atterrata in piazzola, ha quindi imbarcato il rocciatore e lo ha trasportato all'ospedale di Agordo con una sospetta frattura alle dita.
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2013
SOCCORSO A CORTINA
Scritto da Michela Canova
Cortina d'Ampezzo (BL), 11-08-13
I soccorritori di Cortina, allertati attorno alle 19.30 dal 118, sono intervenuti sul sentiero che dal rifugio Vandelli porta al passo Tre Croci, sul Sorapiss. In jeep hanno raggiunto una persona, che scendendo si era procurata una storta al piede, e la hanno accompagnata fino alla strada.
I soccorritori di Cortina, allertati attorno alle 19.30 dal 118, sono intervenuti sul sentiero che dal rifugio Vandelli porta al passo Tre Croci, sul Sorapiss. In jeep hanno raggiunto una persona, che scendendo si era procurata una storta al piede, e la hanno accompagnata fino alla strada.
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2013

