2013
SI FERISCE CON LA MOTOSEGA
Scritto da Michela Canova
Valle di Cadore (BL), 22-08-13
Mentre faceva legna nella propria baita, non distante da località Ciasa del Conte, 1.500 metri di altitudine, a G.D.F., 70 anni, di Valle di Cadore (BL), è scivolata la motosega, che gli ha procurato un taglio sul braccio. L'uomo, che si trovava con la moglie, si è subito messo un legaccio e ha chiesto aiuto a un vicino. Contattato il 118, è stato inviato l'elicottero dell'Aiut Alpin Dolomites di Bolzano, che ha prima imbarcato un soccorritore della Stazione di Pieve di Cadore per individuare più velocemente il luogo dell'incidente. Atterrati in un prato, il medico ha prestato le prime cure all'infortunato che è poi stato imbarcato e trasportato all'ospedale di Belluno.
Mentre faceva legna nella propria baita, non distante da località Ciasa del Conte, 1.500 metri di altitudine, a G.D.F., 70 anni, di Valle di Cadore (BL), è scivolata la motosega, che gli ha procurato un taglio sul braccio. L'uomo, che si trovava con la moglie, si è subito messo un legaccio e ha chiesto aiuto a un vicino. Contattato il 118, è stato inviato l'elicottero dell'Aiut Alpin Dolomites di Bolzano, che ha prima imbarcato un soccorritore della Stazione di Pieve di Cadore per individuare più velocemente il luogo dell'incidente. Atterrati in un prato, il medico ha prestato le prime cure all'infortunato che è poi stato imbarcato e trasportato all'ospedale di Belluno.
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2013
RECUPERO IN FERRATA
Scritto da Michela Canova
Cortina d'Ampezzo (BL), 21-08-13
Poco prima delle 19 un escursionista romano, R.M., 28 anni, di Formello, ha contattato il 118, poichè si era fatto male alla spalla. L'uomo, che con la moglie aveva risalito la ferrata Michielli-Strobel alla Punta Fiames, nel gruppo del Pomagagnon, si trovava 50 metri sotto la croce. Individuata dall'elicottero del Suem di Pieve di Cadore, la coppia è stata recuperata con un verricello, per essere trasportata all'ospedale di Cortina.
Poco prima delle 19 un escursionista romano, R.M., 28 anni, di Formello, ha contattato il 118, poichè si era fatto male alla spalla. L'uomo, che con la moglie aveva risalito la ferrata Michielli-Strobel alla Punta Fiames, nel gruppo del Pomagagnon, si trovava 50 metri sotto la croce. Individuata dall'elicottero del Suem di Pieve di Cadore, la coppia è stata recuperata con un verricello, per essere trasportata all'ospedale di Cortina.
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2013
RIENTRATA RICERCA BIMBO INGLESE
Scritto da Michela Canova
Cortina d'Ampezzo (BL), 21-08-13
Poco prima delle sei le squadre del Soccorso alpino di Cortina, assieme ai vigili del fuoco, sono partite alla ricerca di un bambino inglese che i genitori non riuscivano più a trovare, dopo averlo perso di vista in località Mandres. Usciti a metà del percorso della funivia in discesa dal Faloria, infatti, il bimbo di 11 anni, di Leeds, precedeva il padre e la madre nel rientro, finchè i genitori ne hanno perso le tracce. Il padre ha quindi chiamato i carabinieri, che hanno allertato i soccorsi, mentre la madre è rientrata in albergo. Poco dopo l'inizio delle ricerche è arrivata la notizia che il bimbo era rientrato autonomamente in albergo.
Poco prima delle sei le squadre del Soccorso alpino di Cortina, assieme ai vigili del fuoco, sono partite alla ricerca di un bambino inglese che i genitori non riuscivano più a trovare, dopo averlo perso di vista in località Mandres. Usciti a metà del percorso della funivia in discesa dal Faloria, infatti, il bimbo di 11 anni, di Leeds, precedeva il padre e la madre nel rientro, finchè i genitori ne hanno perso le tracce. Il padre ha quindi chiamato i carabinieri, che hanno allertato i soccorsi, mentre la madre è rientrata in albergo. Poco dopo l'inizio delle ricerche è arrivata la notizia che il bimbo era rientrato autonomamente in albergo.
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2013
Cortina d'Ampezzo (BL), 21-08-13
Scendendo in mountain bike sulle piste sotto il rifugio Scoiattoli, Cinque Torri, un ragazzino di Roma, P.R., 14 anni, è caduto a terra. Il padre, che era con lui, ha subito chiamato il 118. Poco dopo sul luogo dell'incidente è arrivato l'elicottero del Suem di Pieve di Cadore che ha imbarcato il giovane infortunato, con un possibile trauma toracico, e il papà per accompagnarli all'ospedale di Cortina.
A San Vito di Cadore, invece, un escursionista di Lecco, A.S., 46 anni, si era smarrito tra il rifugio San Marco e lo Scotter. Indirizzato telefonicamente dalla centrale del Suem e dal Soccorso alpino di San Vito di Cadore sulla direzione da prendere, l'uomo entro breve ha ritrovato il sentiero.
Scendendo in mountain bike sulle piste sotto il rifugio Scoiattoli, Cinque Torri, un ragazzino di Roma, P.R., 14 anni, è caduto a terra. Il padre, che era con lui, ha subito chiamato il 118. Poco dopo sul luogo dell'incidente è arrivato l'elicottero del Suem di Pieve di Cadore che ha imbarcato il giovane infortunato, con un possibile trauma toracico, e il papà per accompagnarli all'ospedale di Cortina.
A San Vito di Cadore, invece, un escursionista di Lecco, A.S., 46 anni, si era smarrito tra il rifugio San Marco e lo Scotter. Indirizzato telefonicamente dalla centrale del Suem e dal Soccorso alpino di San Vito di Cadore sulla direzione da prendere, l'uomo entro breve ha ritrovato il sentiero.
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2013
Cortina d'Ampezzo (BL), 21-08-13
Risalendo la ferratina dell'Averau con la moglie, S.A.A., 72 anni, residente a Bologna, si è sentito male. Scattato l'allarme attorno alle 12.30, un primo aiuto all'uomo è stato dato da un medico che si trovava nelle vicinanze. Una volta sbarcato il personale medico dell'eliambulanza del Suem di Pieve di Cadore, sopraggiunta nel frattempo, sono state a lungo invano praticate le manovre di rianimazione. Constatato, purtroppo, il decesso e avuto il nulla osta dalla magistratura per la rimozione, la salma è stata imbarellata e recuperata dal tecnico del Soccorso alpino con un verricello di 5 metri, per essere trasportata alla piazzola dell'ospedale Codivilla, dove si trovava una squadra del Soccorso alpino di Cortina. Anche la moglie dell'escursionista è stata accompagnata dall'elicottero a valle.
Risalendo la ferratina dell'Averau con la moglie, S.A.A., 72 anni, residente a Bologna, si è sentito male. Scattato l'allarme attorno alle 12.30, un primo aiuto all'uomo è stato dato da un medico che si trovava nelle vicinanze. Una volta sbarcato il personale medico dell'eliambulanza del Suem di Pieve di Cadore, sopraggiunta nel frattempo, sono state a lungo invano praticate le manovre di rianimazione. Constatato, purtroppo, il decesso e avuto il nulla osta dalla magistratura per la rimozione, la salma è stata imbarellata e recuperata dal tecnico del Soccorso alpino con un verricello di 5 metri, per essere trasportata alla piazzola dell'ospedale Codivilla, dove si trovava una squadra del Soccorso alpino di Cortina. Anche la moglie dell'escursionista è stata accompagnata dall'elicottero a valle.
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2013
INTERVENTO IN FERRATA
Scritto da Michela Canova
Cortina d'Ampezzo (BL), 19-08-13
Partito per percorrere la ferrata Lipella, un escursionista inglese si è trovato in difficoltà quando, tra il Castelletto e la Tofana, probabilmente seguendo indicazioni errate dategli da passanti, ha iniziato a risalire le rocce al di fuori dell'itinerario attrezzato, finendo incrodato all'interno di uno stretto camino. Il 118 ha inviato l'elicottero dell'Aiut Alpin Dolomites di Bolzano che, dopo averlo rintracciato sulla parete, ha sbarcato nelle vicinanze con un verricello il tecnico del Soccorso alpino. Il soccorritore ha aiutato l'uomo a spostarsi in un punto favorevole all'avvicinamento dell'eliambulanza ed entrambi sono stati recuperati sempre utilizzando un verricello. L'escursionista è stato poi accompagnato al passo Falzarego.
Partito per percorrere la ferrata Lipella, un escursionista inglese si è trovato in difficoltà quando, tra il Castelletto e la Tofana, probabilmente seguendo indicazioni errate dategli da passanti, ha iniziato a risalire le rocce al di fuori dell'itinerario attrezzato, finendo incrodato all'interno di uno stretto camino. Il 118 ha inviato l'elicottero dell'Aiut Alpin Dolomites di Bolzano che, dopo averlo rintracciato sulla parete, ha sbarcato nelle vicinanze con un verricello il tecnico del Soccorso alpino. Il soccorritore ha aiutato l'uomo a spostarsi in un punto favorevole all'avvicinamento dell'eliambulanza ed entrambi sono stati recuperati sempre utilizzando un verricello. L'escursionista è stato poi accompagnato al passo Falzarego.
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2013
Pieve di Cadore (BL), 19-08-13
Mentre percorreva di corsa il sentiero che porta a Forcella Antracisa, sotto il rifugio Antelao, A.V., 42 anni, di Padova, ha messo male il piede con conseguente distorsione alla caviglia. Impossibilitato a proseguire, ha chiesto aiuto al 118. La Stazione del Soccorso alpino di Pieve di Cadore ha quindi inviato una jeep fino al luogo dell'incidente. Fatto salire, l'infortunato è stato accompagnato fino al pronto soccorso di Pieve di Cadore.
Mentre percorreva di corsa il sentiero che porta a Forcella Antracisa, sotto il rifugio Antelao, A.V., 42 anni, di Padova, ha messo male il piede con conseguente distorsione alla caviglia. Impossibilitato a proseguire, ha chiesto aiuto al 118. La Stazione del Soccorso alpino di Pieve di Cadore ha quindi inviato una jeep fino al luogo dell'incidente. Fatto salire, l'infortunato è stato accompagnato fino al pronto soccorso di Pieve di Cadore.
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2013
ESCURSIONISTA COLTA DA MALORE
Scritto da Michela Canova
Domegge di Cadore (BL), 19-08-13
Risalendo con il marito e due amici lungo il sentiero che da Domegge di Cadore porta all'Eremo dei Romiti, una turista livornese, P.A., 49 anni, è stata colta da malore. Passate da poco le 13, il 118 ha allertato il Soccorso alpino del Centro Cadore, che ha inviato una decina di soccorritori tra i quali un infermiere. Dopo averla raggiunta sul tornante sotto la Via Crucis, prestatele le prime cure, hanno caricato in barella la donna per poi trasportarla a spalla per circa 150 metri di dislivello fino all'Eremo, dove è atterrato l'elicottero del Suem di Pieve di Cadore, che l'ha imbarcata e accompagnata all'ospedale di Pieve per gli opportuni accertamenti.
Risalendo con il marito e due amici lungo il sentiero che da Domegge di Cadore porta all'Eremo dei Romiti, una turista livornese, P.A., 49 anni, è stata colta da malore. Passate da poco le 13, il 118 ha allertato il Soccorso alpino del Centro Cadore, che ha inviato una decina di soccorritori tra i quali un infermiere. Dopo averla raggiunta sul tornante sotto la Via Crucis, prestatele le prime cure, hanno caricato in barella la donna per poi trasportarla a spalla per circa 150 metri di dislivello fino all'Eremo, dove è atterrato l'elicottero del Suem di Pieve di Cadore, che l'ha imbarcata e accompagnata all'ospedale di Pieve per gli opportuni accertamenti.
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2013
MALORE IN MONTAGNA
Scritto da Michela Canova
Cortina d'Ampezzo (BL), 19-08-13
Un alpinista, che si apprestava a scalare la via Comici sulle Torri del Falzarego, è stato colto da forti dolori all'addome alla base della parete. Il 118 ha inviato l'elicottero del Suem di Pieve di Cadore che, dopo averlo individuato, ha imbarcato in hovering R.G., 71 anni, di Cinisello Balsamo (MI), e lo ha trasportato all'ospedale di Pieve di Cadore per i controlli del caso.
Un alpinista, che si apprestava a scalare la via Comici sulle Torri del Falzarego, è stato colto da forti dolori all'addome alla base della parete. Il 118 ha inviato l'elicottero del Suem di Pieve di Cadore che, dopo averlo individuato, ha imbarcato in hovering R.G., 71 anni, di Cinisello Balsamo (MI), e lo ha trasportato all'ospedale di Pieve di Cadore per i controlli del caso.
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2013
VERIFICATE DUE SEGNALAZIONI
Scritto da Michela Canova
Belluno, 18-08-13
Il 118 è stato allertato quest'oggi per verificare le segnalazioni di due persone. In un caso, un turista aveva notato ieri sera una macchia gialla sulla parete del Sassolungo di Cibiana che, anche con il cannocchiale, non si poteva far risalire a qualcosa di certo. Una squadra del Soccorso alpino di Pieve di Cadore, allertata verso le 11, si è quindi avvicinata al versante per appurare che si trattava di un palloncino colorato impigliato nella roccia. Sempre ieri sera, rientrando da una passeggiata dalla Madonna del Runal, a Farra d'Alpago, un'escursionista di Ferrara aveva notato delle ossa e del vestiario e, questa mattina, ha deciso di avvertire il 118. I soccorritori della Stazione dell'Alpago si sono quindi recati sul sentiero nel luogo indicato, sotto un ponte, e hanno trovato quelle che sicuramente sono ossa animali e vecchio abbigliamento trascinato durante le piene del torrente. Sono stati, in ogni caso, fatti arrivare i carabinieri che hanno fotografato gli oggetti rinvenuti.
Il 118 è stato allertato quest'oggi per verificare le segnalazioni di due persone. In un caso, un turista aveva notato ieri sera una macchia gialla sulla parete del Sassolungo di Cibiana che, anche con il cannocchiale, non si poteva far risalire a qualcosa di certo. Una squadra del Soccorso alpino di Pieve di Cadore, allertata verso le 11, si è quindi avvicinata al versante per appurare che si trattava di un palloncino colorato impigliato nella roccia. Sempre ieri sera, rientrando da una passeggiata dalla Madonna del Runal, a Farra d'Alpago, un'escursionista di Ferrara aveva notato delle ossa e del vestiario e, questa mattina, ha deciso di avvertire il 118. I soccorritori della Stazione dell'Alpago si sono quindi recati sul sentiero nel luogo indicato, sotto un ponte, e hanno trovato quelle che sicuramente sono ossa animali e vecchio abbigliamento trascinato durante le piene del torrente. Sono stati, in ogni caso, fatti arrivare i carabinieri che hanno fotografato gli oggetti rinvenuti.
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2013
SOCCORSO NELLA NOTTE
Scritto da Michela Canova
Falcade (BL), 18-08-13
Ieri sera attorno alle 21 il Soccorso alpino della Val Biois è stato allertato perchè un escursionista di Venezia, L.B., 73 anni, rientrando con la figlia dal rifugio Mulaz, aveva fatto tardi, affaticato dalla camminata e non era provvisto di pila. Due soccorritori hanno iniziato a risalire l'itinerario per trovare padre e figlia a circa 2.000 metri di quota. Ormai tardi, la squadra ha accompagnato gli escursionisti fino a Casera Focobon, dove sono arrivati alle 23 circa e dove hanno bivaccato con loro, per riprendere la discesa alla 5.30 e arrivare in località Molino alle 7.30. Padre e figlia sono quindi stati accopagnati nel luogo di residenza a Falcade.
Ieri sera attorno alle 21 il Soccorso alpino della Val Biois è stato allertato perchè un escursionista di Venezia, L.B., 73 anni, rientrando con la figlia dal rifugio Mulaz, aveva fatto tardi, affaticato dalla camminata e non era provvisto di pila. Due soccorritori hanno iniziato a risalire l'itinerario per trovare padre e figlia a circa 2.000 metri di quota. Ormai tardi, la squadra ha accompagnato gli escursionisti fino a Casera Focobon, dove sono arrivati alle 23 circa e dove hanno bivaccato con loro, per riprendere la discesa alla 5.30 e arrivare in località Molino alle 7.30. Padre e figlia sono quindi stati accopagnati nel luogo di residenza a Falcade.
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2013
COPPIA SI PERDE IN VAL DI LAMEN
Scritto da Michela Canova
Pedavena (BL), 17-08-13
Una coppia di escursionisti bellunesi si è smarrita rientrando dalla Valle di Lamen e attorno alle 19 ha chiesto indicazioni al 118. Grazie all'applicazione sviluppata dal Soccorso alpino nazionale, Sms Locator, in dotazione alla centrale del Suem, una squadra del Soccorso alpino di Feltre è stata indirizzata nel luogo dove si trovavano i due, che sono stati rintracciati e riaccompagnati alla strada.
Una coppia di escursionisti bellunesi si è smarrita rientrando dalla Valle di Lamen e attorno alle 19 ha chiesto indicazioni al 118. Grazie all'applicazione sviluppata dal Soccorso alpino nazionale, Sms Locator, in dotazione alla centrale del Suem, una squadra del Soccorso alpino di Feltre è stata indirizzata nel luogo dove si trovavano i due, che sono stati rintracciati e riaccompagnati alla strada.
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2013
ESCURSIONISTA SI PERDE IN MONTAGNA
Scritto da Michela Canova
Auronzo di Cadore (BL), 17-08-13
Scendendo da un sentiero tra il Corno del Doge e il Sorapiss, in Val di San Vito, un escursionista di 62 anni di Milano, si è ritrovato tra i mughi e, perso l'orientamento, ha chiamato il 118. Una squadra del Soccorso alpino di Auronzo è partita con il furistrada, ha attraversato la foresta di Somadida, proseguendo poi a piedi per un'ora, fino a rintracciare l'uomo e riaccompagnato quindi a valle.
Scendendo da un sentiero tra il Corno del Doge e il Sorapiss, in Val di San Vito, un escursionista di 62 anni di Milano, si è ritrovato tra i mughi e, perso l'orientamento, ha chiamato il 118. Una squadra del Soccorso alpino di Auronzo è partita con il furistrada, ha attraversato la foresta di Somadida, proseguendo poi a piedi per un'ora, fino a rintracciare l'uomo e riaccompagnato quindi a valle.
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2013
SOCCORSA ESCURSIONISTA A CORTINA
Scritto da Michela Canova
Cortina d'Ampezzo (BL), 17-08-13
Lungo il sentiero tra il Lagazuoi e il Falzarego, un'escursionista di Ravenna, T.B., 55 anni, ha accusato dolori a un ginocchio che le impedivano di proseguire. Raggiunta dai soccorritori di Cortina in jeep, la donna è stata accompagnata fino a valle.
Lungo il sentiero tra il Lagazuoi e il Falzarego, un'escursionista di Ravenna, T.B., 55 anni, ha accusato dolori a un ginocchio che le impedivano di proseguire. Raggiunta dai soccorritori di Cortina in jeep, la donna è stata accompagnata fino a valle.
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2013
PIPER PRECIPITA SULLA MARMOLADA
Scritto da Michela Canova
Trento, 17-08-13
Il 118 è stato allertato da un testimone che aveva visto precipitare e prendere fuoco un piper lungo un ghiaione della Marmolada, non distante dal bivacco Dal Bianco. In quella direzione, in territorio trentino, sono decollati l'elicottero del Suem di Pieve di Cadore e quello dell'Aiut Alpin Dolomites.
Il 118 è stato allertato da un testimone che aveva visto precipitare e prendere fuoco un piper lungo un ghiaione della Marmolada, non distante dal bivacco Dal Bianco. In quella direzione, in territorio trentino, sono decollati l'elicottero del Suem di Pieve di Cadore e quello dell'Aiut Alpin Dolomites.
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2013
ALTRI INTERVENTI IN MONTAGNA
Scritto da Michela Canova
Belluno, 16-08-13
L'elicottero del Suem di Pieve di Cadore è intervenuto sulle Tre Cime di Lavaredo, nel comune di Auronzo di Cadore, sullo Spigolo Giallo alla Piccola, dove un alpinista australiano, J.T., 54 anni, si era procurato un trauma al piede dopo essere caduto. L'uomo è stato recuperato assieme alla moglie, e compagna di cordata, F.R., 53 anni, con un verricello di 47 metri, per essere trasportato all'ospedale di Cortina. Successivamente l'eliambulanza si è spostata sulla Cima Col de Varda, sempre ad Auronzo. Lì due rocciatori, terminata la via Comici e iniziata la calata con le doppie, erano rimasti bloccati in parete per le corde incastrate nella roccia. Entrambi, M.F., 43 anni, di Caldogno (VI), e R.C., 35 anni, di Santa Lucia di Piave (TV), recuperati con un verricello di 25 metri, sono stati portati al rifugio Col de Varda.
Due invece in serata gli allarmi, poi fortunatamente cessati, per escursionisti non rientrati. A Pieve di Cadore, il Soccorso alpino è stato infatti allertato dal 118 contattato dai famigliari di L.B., 63 anni, di Padova che, arrivato al rifugio Antelao, non aveva più dato notizia di sé durante la discesa. L'escursionista, arrivato poi in Val d'Oten dal sentiero della Val de l'Antelao e Praciadelan, dove non c'era copertura telefonica, ha contattato i parenti. È tornato a casa anche A.V., 66 anni, di Vas (BL), la cui moglie, preoccupata per il prolungato silenzio dell'uomo, che era andato al rifugio Mulaz, comune di Falcade, aveva chiamato il 118 attorno alle 20, attivando i soccorritori della Val Biois.
L'elicottero del Suem di Pieve di Cadore è intervenuto sulle Tre Cime di Lavaredo, nel comune di Auronzo di Cadore, sullo Spigolo Giallo alla Piccola, dove un alpinista australiano, J.T., 54 anni, si era procurato un trauma al piede dopo essere caduto. L'uomo è stato recuperato assieme alla moglie, e compagna di cordata, F.R., 53 anni, con un verricello di 47 metri, per essere trasportato all'ospedale di Cortina. Successivamente l'eliambulanza si è spostata sulla Cima Col de Varda, sempre ad Auronzo. Lì due rocciatori, terminata la via Comici e iniziata la calata con le doppie, erano rimasti bloccati in parete per le corde incastrate nella roccia. Entrambi, M.F., 43 anni, di Caldogno (VI), e R.C., 35 anni, di Santa Lucia di Piave (TV), recuperati con un verricello di 25 metri, sono stati portati al rifugio Col de Varda.
Due invece in serata gli allarmi, poi fortunatamente cessati, per escursionisti non rientrati. A Pieve di Cadore, il Soccorso alpino è stato infatti allertato dal 118 contattato dai famigliari di L.B., 63 anni, di Padova che, arrivato al rifugio Antelao, non aveva più dato notizia di sé durante la discesa. L'escursionista, arrivato poi in Val d'Oten dal sentiero della Val de l'Antelao e Praciadelan, dove non c'era copertura telefonica, ha contattato i parenti. È tornato a casa anche A.V., 66 anni, di Vas (BL), la cui moglie, preoccupata per il prolungato silenzio dell'uomo, che era andato al rifugio Mulaz, comune di Falcade, aveva chiamato il 118 attorno alle 20, attivando i soccorritori della Val Biois.
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2013

