2010

Forni Avoltri (UD), 14-02-10
Sono stati l'unità cinofila e il tecnico del Soccorso alpino dell'equipaggio dell'elicottero del Suem di Pieve di Cadore a individuare simultaneamente lo sciatore rimasto coinvolto da una valanga sul monte Coglians, non distante dal rifugio Marinelli. L'uomo, uno scialpinista che indossava l'Arva, è stato trovato dopo circa mezz'ora dall'allarme lanciato da alcuni testimoni al 118. Era sotto la neve, ma abbastanza in superficie. Illeso, ha rifiutato di essere trasportato all'ospedale per eventuali controlli. A Sappada erano pronte a partire altre unità cinofile bellunesi, impegnate in un'esercitazione.
Forni Avoltri, 14-02-10
L'elicottero del Suem di Pieve di Cadore, con l'unità cinofila e il tecnico del Soccorso alpino di turno, sono intervenuti in supporto dei soccorritori friulani per la ricerca di una persona dispersa sotto una valanga sul monte Coglians e trovata illesa.
Crespano del Grappa (TV), 13-02-10
Uscito con tre amici sul Grappa per una gita di scialpimismo, uno sciatore è stato travolto da una valanga. Partiti da Cima Grappa, i quattro si trovavano poco sotto la vetta, sul versante che guarda verso il rifugio Scarpon, quando si è staccata la slavina che ha trascinato a valle uno di loro. Gli amici hanno chiamato il 118 di Treviso, che ha inviato l'elicottero con a bordo il tecnico del Soccorso alpino di turno e un'unità cinofila della Stazione Pedemontana del Grappa, allertata nel contempo. I tre rimasti fuori si sono immediatamente messi a cercare il compagno che indossava l'Arva, lo hanno localizzato dopo una decina di minuti sotto circa mezzo metro di neve e hanno iniziato a scavare. Era vivo, in buone condizioni. Una volta estratto, l'eliambulanza lo ha imbarcato in hovering per trasportarlo all'ospedale dove verificheranno le sue condizioni.
Belluno, 12-02-10
Il Soccorso alpino bellunese piange la scomparsa di Leonardo Gasperina, 54 anni, di Santo Stefano di Cadore, tecnico di elisoccorso della Stazione della Val Comelico e guida alpina, morto oggi dopo essere stato travolto da una valanga caduta dal monte Vancomun, nel territorio di San Pietro di Cadore. Leonardo stava effettuando una gita di scialpinismo con un amico quando, poco prima di mezzogiorno, si è staccata la slavina che lo ha sommerso. Il compagno ha immediatamente dato l'allarme al 118 e iniziato a cercarlo. Sul posto si è subito diretto l'elicottero del Suem di Treviso con un'unita cinofila, poi raggiunto dalle squadre del Soccorso alpino di Val Comelico, Sappada e Auronzo di Cadore. Leonardo è stato trovato poco dopo da un collega grazie all'Arva che indossava. Per lui purtroppo non c'è stato nulla da fare. La valanga aveva un fronte di 60-70 metri per circa 300 di lunghezza. L'intera Delegazione è stretta al dolore della famiglia di Leonardo.
Belluno, 12-02-10
E' stato trovato senza vita lo scialpinista travolto attorno a mezzogiorno da una valanga in Val Visdende. Le squadre del Soccorso alpino della Val Comelico stanno procedendo al recupero del corpo.
San Pietro di Cadore (BL), 08-02-10
La valanga che ha investito lo scialpinista di San Pietro di Cadore si è staccata una trentina di metri sopra la strada militare che porta a forcella Dignas. Poichè ci sono altre tracce più in basso non è sicuro che lui stesse seguendo quel percorso, anche se è probabile, la massa di neve lo ha però trascinato quasi fino in fondo. Ieri sera uno sciatore aveva detto alle squadre del Soccorso alpino di aver superato un uomo che corrispondeva alla sua descrizione, prima del luogo dove si era formata la valanga. Già nella notte le squadre hanno concentrato lì le ricerche e iniziato a sondare la superficie, 50 metri di fronte circa per 300 di lunghezza. Questa mattina alla luce del giorno i soccorritori hanno effettuato sondaggi sistematici (l'uomo non indossava l'Arva) e lo hanno individutato sotto circa 60 centimetri di neve, con ancora addosso gli sci e l'intera attrezzatura.
San Pietro di Cadore (BL), 08-02-10
È stato trovato sotto una valanga il corpo senza vita di M.C. 63 anni, di San Pietro di Cadore (BL), lo scialpinista scomparso ieri durante un'escursione in Val Visdende. Le squadre del Soccorso alpino della Val Comelico avevano iniziato le ricerche ieri nel pomeriggio, quando la moglie, dopo averne invano atteso il ritorno all'ora di pranzo, ne aveva segnalato la sparizione. Questa mattina i soccorritori sono ripartiti attorno alle 7 in direzione di forcella Dignas, luogo in cui l'uomo era diretto, incontrando diverse valanghe lungo la strada militare che la raggiunge. Alle 10 circa una squadra lo ha rinvenuto sotto la neve. I soccorritori stanno procedendo al recupero della salma. Presenti una cinquantina di persone delle Stazioni del Soccorso alpino di Val Comelico, che ha coordinato le operazioni, Centro Cadore, Sappada, Auronzo, Belluno, Longarone, con diverse unità cinofile, agenti della Guardia di finanza e vigili del fuoco.
San Pietro di Cadore (BL), 07-02-10
Le squadre del Soccorso alpino della Val Comelico stanno cercando un uomo la cui scomparsa è stata segnalata nel pomeriggio dalla moglie, che lo attendeva per l'ora di pranzo. L'uomo, residente in zona, era uscito per un'escursione con gli sci d'alpinismo diretto a forcella Dignas in Val Visdende. La sua auto è stata rinvenuta parcheggiata a Pra Marino e il cellulare suona libero. L'elicottero del Suem di Pieve di Cadore ha effettuato una ricognizione senza avere riscontri. Una decina di soccorritori è quindi stata elitrasportata in quota prima che facesse buio. Sul posto anche il Centro mobile di coordinamento del Soccorso alpino.
Tambre (BL), 07-02-10
Morto uno dei due scialpinisti rimasti coinvolti da una valanga sul Cimon di Palantina, in Alpago, appena ritrovato, vivo, ma in gravi condizioni, il compagno dopo oltre due ore nella neve. L'elicottero del Suem di Pieve di Cadore sta recuperando l'alpinista ferito per trasportarlo all'ospedale, probabilmente Treviso. L'allarme era scattato attorno a mezzogiorno, lanciato da un terzo sciatore rimasto in superficie. Sul posto tre elicotteri, 7 unità cinofile e una settantina di soccorritori delle Stazioni di Alpago, Belluno, Feltre, Prealpi Trevigiane e Longarone. Al momento non sono note le generalità dei coinvolti.
Belluno, 07-02-10
Il Soccorso alpino bellunese sta intervenendo per una valanga caduta sul Cimon di Palantina, in Alpago. Pare ci siano alcune persone coinvolte.
Malcesine (VR), 07-02-10
È stato trovato poco prima delle 10 il corpo senza vita di L. C. 17 anni, di Malcesine, il giovane sciatore rimasto sepolto ieri sotto la valanga del monte Baldo. Le ricerche, sospese ieri notte, sono riprese questa mattina attorno alle 7.30, dopo che due esperti hanno vagliato le condizioni di sicurezza del luogo, per verficare che l'instabilità del manto nevoso non mettesse a rischio l'incolumità degli stessi soccorritori. Gli elicotteri di Verona emergenza e Trento hanno portato in quota le squadre del Soccorso alpino di Verona e trentine, con 3 unità cinofile. La valanga aveva un fronte di 30-40 metri e una lunghezza di 250 metri. Alle 9.50 il ritrovamento. Il ragazzo era stato travolto ieri con due amici, M.B., 20 anni, il cui corpo è stato ritrovato ieri, e M.B. 17 anni, rimasto ferito mentre in fuoripista cercavano di raggiungere il tratto intermedio della funivia, in località Prai Superiore.
Malcesine (VR), 06-02-10
Tre ragazzi sono stati coinvolti nel pomeriggio da una valanga sul monte Baldo, uno è morto, un altro, ferito, è riuscito a lanciare l'allarme, il terzo è tuttora disperso. Le squadre del Soccorso alpino di Verona stanno cercando un giovane sciatore travolto con gli amici da una valanga in località Prai Superiore. I tre giovani di Malcesine, due con gli sci, uno con lo snowboard, stavano scendendo in fuoripista quando si è staccata la slavina, non si sa se provocata dal loro passaggio. Rimasto in superficie, uno dei giovani ha lanciato l'allarme al 118, che ha inviato l'elicottero di Verona emergenze. Lo sciatore infortunato è stato trasportato all'ospedale, mentre i soccorritori, elitrasportati in quota, cercavano gli amici. Uno è stato individuato sotto la neve ed estratto senza vita, mentre proseguono le ricerche del disperso. La valanga dalle prime informazionin aveva il fronte di una ventina di metri, ma li ha trascinati dalla zona senza vegetazione fin dentro il bosco. Presente anche l'eliambulanza di Brescia.
Arcugnano (VI), 02-02-10
Una squadra di speleologi del Soccorso alpino e speleologico Veneto è intervenuta questa mattina in supporto degli artificieri del 2° Reggimento del Genio guastatori di Trento degli alpini per il recupero di un ordigno bellico nei Colli Berici. La bomba della Prima guerra mondiale era stata individuata in fondo a una cavità verticale di una trentina di metri in località Villa di Fimon, denominata voragine di monte Castellaro, e denunciata ai carabinieri. I tecnici hanno calato in fondo al pozzo un artificiere per valutare se fosse possibile spostare l'ordigno o se invece convenisse farlo brillare all'interno della grotta. Una volta stabilita l'assenza di pericolo, i soccorritori hanno imbarellato la bomba, 75 chili di peso, contenente 40 chili di tritolo, per sollevarla attraverso il pozzo e trasportarla poi lungo i 50 metri di pendio boscoso fino a una strada silvopastorale. Consegnata al personale competente, la bomba sarà fatta brillare in una cava dismessa in località Orgiano (VI). Presenti anche il sindaco di Arcugnano, la polizia municipale, i Vigili del fuoco, carabinieri, di Arcugnano e Brendola, Suem 118 di Vicenza e gli agenti del Corpo forestale dello Stato.
Livinallongo del Col di Lana (BL), 26-01-10
Uno scialpinista russo ha perso la vita dopo essere precipitato per circa 200 metri nel gruppo del Sella. L'uomo, E.S., 35 anni, in vacanza in Val di Fassa, era partito ieri con il padre con l'intenzione di raggiungere la Val Mezdì. A un certo punto si sono separati e il padre è rientrato. A sera, non vedendolo rientrare, preoccupato ha lanciato l'allarme. Il Soccorso alpino, dopo averlo cercato nella zona della presunta destinazione, questa mattina ha invece individuato il corpo senza vita  dalla parte del Pordoi, nel versante di Arabba, in fondo a un canalone. I soccorritori di Canazei hanno quindi avvisato la Stazione di Livinallongo, per poi procedere al recupero della salma, ora ospitata nella camera mortuaria di Livinallongo. Da una prima ricostruzione, pare che lo scialpinista, dopo essersi levato gli sci, si sia affacciato sull'orlo del precipizio, non distante dalla ferrata Piazzetta, sul Piz Boè, e il cornicione di neve su cui poggiava abbia ceduto facendolo cadere nel vuoto.
Lusiana (VI), 24-01-10
È stata rintracciata attorno alle 19 dalle squadre del Soccorso alpino di Asiago una giovane statunitense, che si era persa nel pomeriggio durante un'escursione con le ciaspe. La ragazza, S.L., 22 anni, di Simi Valley, California, era partita da malga Larici con un amico con gli sci per salire sul monte Mandriolo. Nella discesa lo sciatore, più veloce, l'ha persa di vista. Dopo averla aspettata per un po', è tornato indietro, ma non l'ha più trovata. Preoccupato, ha contattato il 118. Alcuni soccorritori erano per caso già a malga Larici, mentre altri si sono uniti a loro poco dopo per iniziare le ricerche dell'escursionista, raggiunta nel frattempo per telefono. Dalle indicazioni i tecnici hanno capito che la giovane, arrivata sulla strada per malga Larici, aveva sbagliato direzione, andando dalla parte opposta verso passo Vezzena. I soccorritori, con sci e motoslitta, l'hanno individuata, infreddolita e al buio, nei pressi di malga Mandriolo e l'hanno riaccompagnata a valle.
Rocca Pietore (BL), 18-01-10
Allertamento dal 118, rinvenimento di travolti ed estrazione dalla neve, sono alcune delle manovre provate ieri da una trentina di tecnici delle Stazioni del Soccorso alpino dell'Agordino, durante un'esercitazione tenutasi ieri sul passo Fedaia, sotto la Marmolada. Lungo un versante non lontano dagli impianti di risalita è stata ricreata una slavina, in cui sono stati preventivamente nascosti manichini, dispositivi Arva e figuranti, in modo da ricreare uno scenario reale e scosciuto per i tecnici, arrivati in seguito alla chiamata di aiuto concordata con la centrale operativa di Pieve di Cadore. Le squadre, con 5 unità cinofile da ricerca in valanga, si sono alternate nelle differenti operazioni di emergenza: utilizzo di Arva e Recco (appositi dispositivi che emettono segnali di diversa intensità a seconda della vicinanza) sondaggi nei punti prioritari e di precisione, individuazione ed estrazione delle persone coinvolte. Le operazioni sono state coordinate da un direttore di valanga, in genere il capo Stazione competente per territorio, che deve organizzare l'intero intervento, uno dei più complessi per il numero di soccorritori presenti e la velocità richiesta nelle manovre. Nelle prossime settimane anche le restanti Stazioni di Delegazione si troveranno per un analogo addestramento.
Il Soccorso alpino ricorda a tutti i frequentatori della montagna d'inverno, in particolare a quanti vogliano avventurarsi in fuori pista con sci, ciaspe, scarponi, di prestare la massima attenzione alle zone in cui intendono muoversi, informandosi preventivamente, di consultare i bollettini neve, di dotarsi dell'attrezzatura opportuna e non affrontare itinerari al di sopra delle proprie capacità.
 
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