2007

Zoldo Alto (BL), 27-08-07
Un giovane escursionista tedesco, L.J., 13 anni, si è ferito ad un ginocchio dopo essere scivolato sul sentiero che porta al rifugio Sonino al Coldai. Il padre lo ha accompagnato a spalla fino all'edificio, da dove attorno alle 12.30 è stato richiesto l'intervento del 118. Sul posto è presto atterrata l'eliambulanza, che ha imbarcato il ragazzo per trasportarlo all'ospedale di Agordo.
Enego (VI), 27-08-07
Si è concluso attorno alle 20 l'intervento delle squadre del Soccorso alpino della Stazione di Asiago, chiamate nel pomeriggio di ieri in aiuto di un escursionista. L'uomo si trovava con la moglie e la figlia  nei pressi di malga Fossetta, Castelloni di San Marco, quando, scendendo il sentiero 845, ha messo male un piede e non è più stato in grado di proseguire per il dolore. Due squadre di 8 tecnici, allertate dal 118, si sono avvicinate al luogo con le jeep, per poi proseguire a piedi e raggiungere l'infortunato, bloccato a circa 1.800 metri di quota. I volontari hanno subito immobilizzato la caviglia, con sospetta frattura, e caricato il ferito, F.P., 57 anni, di Vicenza, su una barella, per poi trasportarlo fino al fuoristrada e successivamente al pronto soccorso di Asiago.
Belluno, 27-08-07
Si è concluso alle 5.30 di questa mattina l'intervento di una squadra del Soccorso alpino di Belluno, chiamata nella notte per portare aiuto a tre escursionisti tedeschi in difficoltà. Il gruppetto aveva raggiunto in giornata il rifugio Settimo alpini alla Schiara, ma anzichè rientrare per l'itinerario normale, ha scelto sottovalutandolo il sentiero che attraversa la Val de Piero. I tre escursionisti tedeschi, H.F., 56 anni, U.M., 63 anni, e W.F., 71 anni, si sono trovati così in grosse difficoltà, al buio (solo uno di loro aveva una torcia), su un percorso pericoloso. Alle 22.30 è scattato l'allarme, lanciato dall'unico provvisto di pila, che, lasciati gli amici, aveva cercato, scendendo, un luogo coperto dalla rete telefonica. Cinque tecnici del Soccorso alpino  hanno quindi cominciato la ricerca, incontrando dopo circa mezz'ora il primo uomo, riaccompagnato a valle da uno dei volontari. Gli altri due, illesi, si trovavano molto più sopra, a circa 1.000 metri di quota, completamente esausti, e il rientro è stato per questo molto lento.
Voltago Agordino (BL), 24-08-07
E' stato recuperato questa mattina il corpo di Andrea Guglielmi, 44 anni, l'escursionista bolognese morto mercoledì, precipitando per oltre 50 metri sul monte Agner. L'eliambulanza del Suem di Pieve di Cadore ha trasportato in quota, a circa 2.400 metri di altitudine, due tecnici del Soccorso alpino della Stazione di Agordo e il tecnico del Soccorso di turno con l'equipaggio. La salma è stata ricomposta, imbarellata e trasportata in un punto più accessibile. Sull'elicottero (che nel frattempo si è dovuto assentare per un trasferimento sanitario urgente) è stato quindi fissato il gancio baricentrico, lungo 35 metri, con il quale la barella e i tre soccorritori sono stati portati a valle. I volontari della Stazione hanno infine accompagnato il carro funebre e i famigliari, da Bologna sono arrivati il padre e la sorella, fino alla cella mortuaria del cimitero di Taibon Agordino.
L'escursionista è quasi sicuramente morto sul colpo, in seguito ai gravissimi traumi riportati sulle rocce, dopo essere caduto. Il percorso scelto da Andrea Guglielmi per scendere dopo aver raggiunto la vetta della montagna, il Boral delle Scandole, è molto impegnativo. Un itinerario per alpinisti, non per escursionisti, con passaggi di secondo e terzo grado, da superare attrezzati di corda. All'imboccatura sono presenti vecchi segnali, impessi ancora quando il nevaio era più esteso e permetteva di superare i tratti difficili in maggiore sicurezza. L'uomo è precipitato nel punto in cui cominciano alti salti di roccia, forse dopo aver perso l'equilibrio o essere scivolato sulla parete ancora umida per la pioggia dei giorni precedenti.
Voltago Agordino (BL), 23-08-07
Il corpo senza vita di Andrea Guglielmini è stato individuato dall'elicottero del Suem di Pieve di Cadore, decollato non appena il maltempo lo ha permesso. Era incastrato tra le rocce nel difficile canalone di discesa, il percorso alternativo alla via normale, consigliato ad alpinisti esperti, sul versante nord dell'Agner a quota 2.400 circa. Il capostazione del Soccorso alpino di Agordo ha subito guidato l'equipaggio dell'eliambulanza in quella direzione. Durante il pomeriggio, con pioggia, grandine e nebbia, i volontari si erano spinti in basso dal bivacco Biasin fino a quota 2.500 metri, scendendo a proprio rischio da quella parte e fermandosi dove iniziavano i salti di roccia più pericolosi, dopo aver risalito la ferrata Stella alpina fino alla vetta dell'Agner.
Da una prima analisi pare che l'escursionista sia precipitato per oltre 50 metri sul Boral delle Scandole, il ripido canale di cui ci sono solo le indicazioni iniziali, ma poi non è attrezzato, nè segnalato, prerogativa dei più esperti e allenati. Il recupero del corpo richiede un intervento complesso, che il buio non permette di portare a termine oggi. Non appena farà luce domani mattina, una squadra sarà portata in quota per ricomporre la salma, che verrà poi condotta a valle.
Andrea Guglielmi era partito ieri per l'escursione, la sua macchina, un'Audi nera, era rimasta parcheggiata alla partenza della seggiovia che porta al rifugio Scarpa. Durante il tragitto aveva inviato ai colleghi una foto con il cellulare che ritraeva uno scorcio con gli alberi, poi alcuni messaggi, fino all'ultimo contatto delle 16.30, un messaggio in cui diceva di trovarsi su una ferrata molto difficile. Come ultima testimonianza del suo passaggio, i soccorritori hanno trovato solo la sua firma sul libro del bivacco Biasin a 2.650 metri di altitudine, 200 prima della cima. Fino all'epilogo.
Rocca Pietore (BL), 23-08-07
Un uomo di Padova, U.D., 56 anni, stava effettuando dei lavori in un prato in località Sofedera, sopra Sottoguda, dove si trova un nucleo di case, quando è rimasto vittima di un incidente. Era infatti impegnato nella realizzazione di una fossa, profonda circa due metri, che attraversava per comodità su una trave di legno. Ad un tratto la trave ha ceduto e lui è precipitato all'interno, facendosi male nell'urto. L'allarme è scattato attorno alle 17 e sul posto è arrivata una squadra del Soccorso alpino della Stazione della Val Pettorina, con un medico e i volontari dell'ambulanza di Rocca Pietore. L'infortunato è stato subito visitato, imbarellato e trasportato fino alla strada, per essere poi accompagnato all'ospedale di Agordo, con una sospetta frattura costale.
Voltago Agordino (BL), 23-08-07
L'ultima testimonianza della presenza di Andrea Guglielmi, 44 anni, di Bologna, sul monte Agner è la sua firma sul libro del bivacco Biasin, a 2.650 metri di quota. I tecnici del Soccorso alpino della Stazione di Agordo, che lo stanno cercando da questa mattina, hanno completato la ferrata Stella alpina che, dopo 1.150 metri di dislivello, porta dal rifugio Scarpa in vetta al monte, a 2.872 metri di altitudine, e adesso stanno ridiscendendo in parte lungo la via normale e altri dall'impervio e impegnativo canalone a nord, altro possibile percorso per arrivare a valle.
Andrea Guglielmi era partito ieri per l'escursione, la sua macchina, un'Audi nera, è ancora parcheggiata alla partenza della seggiovia che porta al rifugio. Durante il tragitto ha inviato ai colleghi una foto con il cellulare che ritrae uno scorcio con gli alberi, poi alcuni messaggi, fino all'ultimo contatto delle 16.30, un ultimo messaggio in cui dice di trovarsi su una ferrata molto difficile. Poi più nulla. Questa mattina, preoccupati per il prolungato silenzio, i famigliari hanno fatto scattare l'allarme. Il maltempo imperversante non ha permesso all'elicottero del Suem di Pieve di Cadore di effettuare alcuna ricognizione dall'alto e le squadre a piedi sono partite alla ricerca dell'uomo, risalendo la Stella alpina, itinerario attrezzato, molto esposto e per esperti.
Se la nebbia dovesse diradarsi, l'eliambulanza effettuerà entro sera alcune ricognizioni vicino alle pareti della montagna. Qualora l'escursionista non fosse ritrovato, le ricerche, interrotte con il buio, proseguiranno domani mattina non appena farà luce.
Sappada (BL), 23-08-07
E' stato recuperato, e sta bene, l'escursionista rimasto incrodato questa mattina sul Cadin delle Terze, senza più essere in grado di muoversi, M.M., 45 anni, di La Spezia, era partito presto diretto al Bivacco Marta, deciso a percorrere un tracciato impegnativo che risale una canalino verso forcella Noie, tra la Terza Grande e la Terza Media. Quasi in cima, ha deviato verso sinistra, superando un piccolo salto di roccia e pensando di poter proseguire. Invece non è più riuscito né a procedere, né a tornare sui suoi passi, fermo in un tratto impervio di roccia marcia, sotto un tetto di pietra. L'allarme è scattato attorno a mezzogiorno. Una squadra del Soccorso alpino della Stazione di Sappada si è avvicinata in jeep, per poi camminare per un'ora fino al punto dove si trovava l'uomo. Allestito un ancoraggio, i volontari lo hanno calato più in basso, per poi scendere con lui, con altre brevi calate, fino in fondo al canale. Infine, lo hanno accompagnato a valle alle 16.30.
Arsiè (BL), 23-08-07
Ha riportato alcune scoriazioni sul corpo e preso e tanta paura. Per fortuna nessuna conseguenza grave per la sessantenne di Mugnai di Feltre, G.D.B., scomparsa questa mattina nei boschi di Cima Campo, dove si trovava in cerca di funghi con il marito. La donna aveva camminato per circa 7 chilometri, lungo sentieri nella vegetazione, fino a seguire una traccia confusa, che l'ha però portata in un ripido versante. Un piede messo male ed è ruzzolata per 150 metri, fermadosi a ridosso di alcuni alberi, prima di cento metri di salto di roccia sopra la superstrada. Il Soccorso alpino, una ventina di tecnici tra Feltre e Belluno, più i volontari trentini di Castel Tesino, coordinati dal Centro mobile, aveva già suddiviso le zone di indagine e i gruppi si erano distribuiti nelle zone da perlustrare. Verso le 15, una squadra ha distinto i flebili richiami della donna. Dopo averla raggiunta, verificato potesse muoversi autonomamente, è stata assicurata e fatta risalire sul versante utilizzando 200 metri di corda statica. Il medico del Soccorso alpino di Belluno la ha quindi visitata e non è stato ritenuto necessario il ricovero.
Arsiè (BL), 23-08-07
Una sessantenne italiana (al momento non sono note le generalità complete) a funghi con il marito nei boschi di Cima Campo, non è rientrata verso mezzogiorno, orario previsto per l'appuntamento della coppia, e l'uomo preoccupato ha dato l'allarme. Sul posto il Centro mobile di coordinamento del Soccorso alpino e le squadre delle Stazioni di Feltre e Belluno. Avvisata anche la Stazione del Soccorso alpino trentino confinante.
Sappada (BL), 23-08-07
I tecnici della Stazione del Soccorso alpino di Sappada stanno raggiungendo un escursionista bloccato verso forcella Naie, nel gruppo del Terze. L'uomo, illeso, è incrodato in un tratto impervio, incapace di muoversi.
Sappada (BL), 23-08-07
I tecnici della Stazione del Soccorso alpino di Sappada stanno raggiungendo un escursionista bloccato verso forcella Naie, nel gruppo del Terze. L'uomo, illeso, è incrodato in un tratto impervio, incapace di muoversi.
Voltago Agordino (BL), 23-08-07
Sul monte Agner sono in corso le ricerche di un escursionista bolognese che da ieri pomeriggio non dà più notizie di sé. L'uomo, 44 anni, è stato visto l'ultima volta ieri attorno a mezzogiorno e mezza all'ingresso della seggiovia che porta al rifugio Scarpa, mentre la sua macchina è ferma al parcheggio. Nel primo pomeriggio ha mandato una foto ai colleghi con il cellulare e l'ultimo contatto risale alle 15.30 circa. L'allarme è scattato in mattinata, lanciato dai famigliari preoccupati dal prolungato silenzio. Dalle prime informazioni pare volesse salire una delle ferrate che portano in vetta e le squadre del Soccorso alpino della Stazione di Agordo si stanno muovendo in quella direzione. Impossibile l'intervento dell'elicottero del Suem per le piogge che stanno sferzando tutta la provincia.
Belluno, 23-08-07
E' ricoverato in rianimazione da ieri sera, per i gravi traumi, soprattutto alla testa, riportati sbattendo sulla roccia per una trentina di metri, ma non sembrerebbe a rischio della vita. L.S., 31 anni, ceko, stava rientrando con due amici da un'escursione sulla Civetta ieri nel tardo pomeriggio. La stanchezza o la fretta hanno ingannato l'uomo che, lungo il sentiero Tivan, è inciampato e caduto fuori dal tracciato, rotolando per una trentina di metri in un ghiaione sottostante. I suoi compagni hanno chiamato con il cellulare i soccorsi, allertati attorno alle 19.30. La linea cadeva in continuazione. All'inizio dalle poche parole in inglese si capiva che c'era stato un incidente  vicino al rifugio Coldai (in realtà erano a circa un'ora di distanza). L'eliambulanza partita immediatamente ha fatto un primo sopralluogo dall'alto, ma la nebbia ostacolava la visuale, e ha poi imbarcato un tecnico della Stazione del Soccorso alpino della Valle di Zoldo, profondo conoscitore della zona. Prima è stato individuato uno dei due compagni. Medico, tecnico di elisoccorso a bordo e volontario, sono stati subito sbarcati in hovering vicino al ferito, mentre l'elicottero è stato costretto dal maltempo ad allontanarsi. Viste le gravi condizioni dell'escursionista, il pilota ha comunque insistito per portare a termine l'intervento ed è riuscito a recuperare con un gancio baricentrico la barella, portata fino a Pecol, dove l'uomo è stato subito intubato, per essere poi accompganato all'ospedale di Belluno.
Zoldo Alto (BL), 22-08-07
E' in condizioni molto gravi l'escursionista precipitato per alcuni metri sul sentiero Tivan, sulla Civetta. L'allarme è stato lanciato dall'amico che era con lui (sono stranieri, ma non si sanno le generalità), verso le 20. L'eliambulanza di Pieve di Cadore è riuscita a sbarcare nelle vicinanze del luogo dell'infortunio medico, tecnico di elisoccorso e un tecnico del Soccorso alpino della Stazione della Valle di Zoldo, prima che la nebbia costringesse il pilota ad allontanarsi. Il pilota, anche ad effemeridi scadute, ha comunque atteso si aprisse un varco, vista la situazione di estrema emergenza, per cercare di avvicinarsi  con il buio ed è riuscito ad imbarcare il ferito con un gancio baricentrico. L'uomo è stato intubato a Pecol e poi elitrasportato all'ospedale di Belluno.
Cortina d'Ampezzo (BL), 22-08-07
Un escursionista quarantenne (italiano, ma non sono pervenute le generalità) è scivolato mentre stava scendendo dal Belvedere di Pocol verso Cortina, procurandosi un trauma alla caviglia. Alle 15 circa una squadra del Soccorso alpino di Cortina è stata inviata sul ripido versante boscoso. L'uomo è stato imbarellato e trasportato fino alla strada statale, per poi essere condotto da un'ambulanza all'ospedale.
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