2025
Asiago (VI), 04 - 01 - 25
Attorno alle 17 il Soccorso alpino di Asiago è stato attivato per tre escursionisti trevigiani infreddoliti, lungo il tragitto innevato verso il bivacco in zona Campilussi. I due zii - un 33enne di Maser e un 45enne di Montebelluna - e il loro nipote diciassettenne erano partiti questa mattina alle 10.30 da Campomulo con l'intenzione di raggiungere la struttura e bivaccare. Durante la camminata però si sono attardati e il ragazzo ha iniziato a lamentare freddo, soprattutto ai piedi. I due adulti hanno quindi deciso di non procedere oltre e si sono fermati in prossimità della Chiesetta del Lozze, per chiedere aiuto nel rientro. Indirizzati dai soccorritori verso un punto più agevole per il recupero, i tre si sono incamminati verso il Rifugio Moline, dove si sono dirette due squadre partite in motoslitta da Campomulo. Una volta raggiunti, i soccorritori hanno imbarcato zii e nipote, che era fortunatamente solo molto infreddolito, e li hanno riaccompagnati alla loro auto alle 19 circa.
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2025
Cortina d'Ampezzo (BL), 04 - 01 - 24
Cercando di riprendere un guanto che gli era caduto, un escursionista è precipitato per una ventina di metri dalla Ferrata del Col dei Bos, ruzzolando sul ghiaione sottostante. A dare l'allarme attorno alle 9.30 la compagna che si trovava con lui al momento dell'incidente, avvenuto non distante dall'attacco del percorso attrezzato. Dalle prime informazioni, il 50enne di Padova - che aveva una corda con sé - perso l'oggetto aveva iniziato a calarsi, dopo essersi assicurato a uno spuntone di roccia, quando la corda si è all'improvviso sfilata e lui è volato. Dalle coordinate ricevute, l'elicottero ha individuato il luogo dove si trovava e ha sbarcato con il verricello il tecnico di elisoccorso e l'equipe medica, che hanno prestato le prime cure all'uomo a seguito dei possibili traumi riportati alla testa e al bacino. Caricato in barella, l'infortunato è stato recuperato con la stessa modalità, per poi essere trasportato all'ospedale di Treviso.
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2025
SOCCORSA COPPIA DI ESCURSIONISTI
Scritto da Michela CanovaBardolino (VR), 03 - 01 - 25
Attorno alle 11.40 l'elicottero di Verona emergenza è decollato in direzione della Rocca di Bardolino, dove si era infortunata una coppia di escursionisti. Percorrendo il sentiero, l'uomo e la donna di Mantova, entrambi 50enni, erano infatti scivolati da un salto di roccia di sette metri, finendo nella boscaglia sottostante che ne aveva attutito la caduta. Individuati dall'equipaggio anche grazie alla loro segnalazione - sventolavano il telo termico - i due escursionisti sono stati raggiunti dal tecnico di elisoccorso e dal medico, sbarcati con un verricello di 30 metri. Entrambi avevano riportato un sospetto trauma a una caviglia. Issati a bordo in due rotazioni, e visitati una seconda volta al campo base, sono poi stati trasportati a Borgo Trento.
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2025
Cortina d'Ampezzo (BL), 03 - 01- 25
Sono in corso le operazioni di bonifica di un accumulo di neve artificiale staccatosi dalla cima della pista Labirinti in Tofana, chiusa al pubblico, e sceso per tutta la lunghezza. A innescare il distacco potrebbero essere stati alcuni sciatori, le cause sono al vaglio. Al momento una decina di soccorritori di Cortina e della Guardia di finanza, con tre unità cinofile, sta procedendo alla bonifica della superficie. Sul posto anche l'elicottero del Suem di Pieve di Cadore, rientrato in base. Ad ora non mancano persone all'appello.
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San Vito di Cadore (BL), 01 - 01 - 25
Si è concluso attorno alle 23.30 della notte di San Silvestro il complesso recupero di tre giovani alpinisti, rimasti bloccati in parete sui Lastoni di Formin, dopo aver sbagliato la linea di calata. I tre, due ragazzi di 24 e 21 anni di Padova, e una 21enne di Vigonza (PD), al momento di scendere in doppia dopo aver scalato la via Re Artù, notando un cordino che non c'entrava però con la via di rientro, avevano iniziato a calarsi, finendo bloccati in due 60 metri sotto la cima, il terzo una ventina di metri più basso ancora. Attivata la Centrale del 118 verso le 17.40, è stato chiesto l'invio dell'elicottero di Trento abilitato per il volo notturno, che ha imbarcato un tecnico di San Vito di Cadore per un eventuale primo supporto alle operazioni. Arrivati vicino alla parete, è stata però subito evidente la difficoltà del recupero: dopo aver tentato invano da diverse altezze di avvicinarsi sulla verticale al punto strapiombante dove si trovavano i tre, l'elicottero ha sbarcato il soccorritore bellunese e il proprio tecnico di elisoccorso in vetta, a 2.630 metri di quota, per volare a valle e caricare a bordo una squadra di 4 soccorritori. Imbarcato il proprio tecnico, l'elicottero è poi rientrato. Con una temperatura di diversi gradi sotto lo zero, i soccorritori hanno attrezzato la calata, per poi far scendere uno di loro un'ottantina di metri, a raggiungere l'alpinista più distante. Una volta agganciato a sé, il tecnico è stato issato dove si trovavano gli altri due, che sono stati assicurati a lui. Tutti e quattro assieme sono infine stati sollevati sulla cima, dove un ragazzo e, soprattutto, la ragazza che tremava dal freddo, sono stati dotati di piumini e giacche a vento. Poiché l'elicottero di Trento era impegnato in un'altra missione, la squadra ha deciso di intraprendere la discesa verso valle assieme ai tre giovani lungo la via normale. Raggiunto un ampio spiazzo dove era possibile atterrare, l'elicottero di Treviso emergenza ha provveduto al recupero dei tre ragazzi e successivamente dei soccorritori. Trasportati al Campo sportivo, dove il resto della Stazione ha gestito le fasi finali dell'intervento, le condizioni dei ragazzi, in leggera ipotermia, sono state valutate dal medico dell'equipaggio prima di tornare in base.
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MUORE COLTO DA MALORE
Scritto da Michela CanovaPieve del Grappa (TV), 31 - 12 - 24
Questa mattina verso le 8.10 il Soccorso alpino della Pedemontana del Grappa è stato attivato per un uomo colto da malore, mentre percorreva la strada forestale del Cogolo con un amico a circa 870 metri di quota. L'86enne di Galliera Veneta (PD), rimasto più indietro rispetto al compagno, era stato trovato riverso a terra dall'amico che non lo vedeva arrivare ed era tornato sui suoi passi, lanciando l'allarme. Purtroppo il personale medico del Suem di Crespano arrivato a piedi sul posto, non ha potuto far altro che constatare il decesso dell'anziano. Una squadra di soccorritori, avvicinatisi con il quad, ricomposta la salma, la ha imbarellata e trasportata a valle, per poi affidarla ai Carabinieri e al carro funebre.
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2025

