2018

Val di Zoldo (BL), 01 - 06 - 18
Su richiesta della Prefettura, questa mattina è stato effettuato un nuovo tentativo per far luce sulla scomparsa di Carla Fredducci, l'escursionista toscana di cui nulla si è più saputo dal 14 agosto del 2017, quando lei stessa contattò il 118 dicendo di essersi ferita alle braccia e di trovarsi nelle vicinanze del Rifugio Bosconero. La turista, buona camminatrice e di casa sui monti zoldani, fu cercata a lungo, setacciando ripetutamente tutto il versante che scende da Forcella Tovanella, dove la cinquattottenne di Sesto Fiorentino (FI) era diretta quel mattino e da dove doveva rientrare, segnalata anche da una cella telefonica agganciata dal suo cellulare. Purtroppo niente emerse allora e neppure la ricerca odierna porta informazioni che possano dare altri spunti di indagine. Alle 7 si sono ritrovati a Pontesei Carabinieri forestali con il proprio elicottero, Sagf di Auronzo e Cortina con due unità cinofile, Polizia di Stato di Moena con un'unità cinofila, Polizia provinciale, Vigili del fuoco e Soccorso alpino. Valutando tutti i tracciati delle perlustrazioni registrati lo scorso agosto, sono state evidenziate eventauli aree meno battute, su cui oggi si sono concentrate le squadre elitrasportate in quota nelle diverse zone.
Recoaro Terme (VI), 30 - 05 - 18
Passate le 17 i carabinieri hanno richiesto l'intervento del Soccorso alpino di Recoaro - Valdagno, a seguito della segnalazione dei due compagni di un escursionista che non riuscivano a trovarlo. I due stavano rientrando da una camminata con l'amico lungo il sentiero n.154, quando, scendendo verso Campogrosso, erano stati colti dal forte temporale e lo avevano perso di vista, poiché li precedeva. Arrivati al parcheggio, non lo avevano rinvenuto e al cellulare non era raggiungibile. Dopo averlo invano cercato, avevano lanciato l'allarme. I soccorritori, col supporto del Soccorso alpino di Schio, si sono portati sul posto e hanno avviato la ricerca, finché verso le 19.30 l'escursionista vicentino è stato rintracciato. L'uomo aveva sbagliato a seguire una traccia e una volta a valle era rientrato autonomamente a casa. L'allarme è quindi cessato.
Paderno del Grappa (TV), 27 - 05 - 18
Alle 13.10 il 118 ha allertato il Soccorsoalpino della Pedemontana del Grappa per un infortunio sulla ferrata dei Sass Brusai. Un escursionista bolognese di 58 anni, che faceva parte di una comitiva, poco prima del ponte tibetano, facendo un movimento brusco si era infatti procurato la probabile lussazione di una spalla. In direzione del luogo dell'incidente si è mossa l'ambulanza del Suem di Crespano e una squadra di soccorritori. L'infortunato è stato poi recuperato dall'elicottero di Treviso emergenza, al rientro da un'altra missione, che lo ha imbarcato con un verricello di una decina di metri e lo ha trasportato all'ospedale di Castelfranco.
Crespadoro (VI), 26 - 05 - 18
Questa mattina attorno alle 11.20 il Soccorso alpino di Recoaro - Valdagno è stato allertato su richiesta del gestore del Rifugio Bertagnoli per un infortunio avvenuto verso Malga Laghetto, distante una quarantina di minuti a piedi. Un'escursionista, C.A., 52 anni, di Arzignano (VI), era infatti scivolata sul sentiero e si era fatta male. Una squadra di 5 soccorritori ha quindi raggiunto la donna, che si trovava con il marito, le ha prestato le prime cure per la probabile frattura di una gamba e la ha assistita fino all'arrivo dell'elicottero di Trento che la ha recuperata imbarcandola con un verricello di 30 metri. L'infortunata è stata quindi accompagnata al pronto soccorso.
Trento, 26 - 05 - 18
Alle 11.10 il 118 di Trento ha chiesto l'intervento dell'elicottero del Suem di Pieve di Cadore, in supporto alle due eliambulanze trentine impegnate nel recupero di tre alpinisti investiti da una valanga sotto Cima Bureloni. I tre stavano risalendo verso forcella Bureloni quando è avvenuto il distacco che li ha travolti trasportandoli più sotto, senza seppellirli, ma facendo loro riportare diversi traumi. L'elicottero di Pieve di Cadore ha sbarcato in hovering il proprio personale medico e il tecnico di elisoccorso a circa 2.200 metri di quota, dove un'equipe sanitaria e il tecnico trentino stavano già operando.  Uno degli infortunati, D.S., 55 anni, di Montecchio Maggiore (VI), era già stato caricato in barella, con un sospetto politrauma, ed è quindi stato recuperato con il verricello per essere trasportato all'ospedale di Treviso. Mentre si concludevano le manovre sanitarie per procedere poi al trasferimento nelle strutture ospedaliere, uno degli elicotteri trentini ha anche provveduto al recupero di un altro gruppo di alpinisti. Questi avevano chiesto aiuto poiché non si fidavano a scendere in quanto si trovavano sulla cima, poco distanti dal punto in cui era appena avvenuto il distacco di una seconda valanga, senza fortunatamente conseguenze.
Belluno, 26 - 05 - 18
In questi giorni il presidente del Soccorso alpino e speleologico Veneto, Rodolfo Selenati, e il presidente del Soccorso alpino e speleologico Friuli Venezia Giulia, Vladimiro Todesco, alla presenza delle rispettive Delegazioni, hanno firmato il documento del passaggio di regione della Stazione di Sappada, che ne decreta ufficialmente il trasferimento operativo dal prossimo 3 giugno. La Stazione di Sappada è stata tra le prime istituite in Italia nel 1954 e nel 2014 ha festeggiato, con una spettacolare esercitazione nel Gruppo del Peralba, il sessantesimo anno di appartenenza al Corpo nazionale del Soccorso alpino e speleologico assieme alla Delegazione Dolomiti Bellunesi, di cui ha fatto parte fino ad oggi. "Un passaggio che non può non rattristarci - afferma il presidente Selenati - ci mancherà l'intera Stazione, dal punto di vista tecnico certo, ma soprattutto affettivo. Ringraziamo tutti i componenti del Soccorso alpino di Sappada, con la certezza che la collaborazione negli interventi di confine sarà sempre più ottimizzata e con l'intenzione di proseguire e migliorare le occasioni di addestramento congiunto tra i due servizi regionali".
Caprino Veronese (VR), 24 - 05 - 18
Ieri attorno alle 21 il Soccorso alpino trentino è stato allertato dal 118 per il mancato rientro del parroco di Caprino Veronese, C.C., 76 anni, da un'escursione sul Monte Baldo. L'ultimo contatto con l'uomo risaliva a mezzogiorno e mezza di ieri, quando aveva chiamato un amico dicendo che era arrivato sulla vetta di Cima Longino e si apprestava a tornare indietro. Quando però, sceso il buio, ancora non aveva fatto rientro è scattato l'allarme e i soccorritori di Ala hanno avviato la ricerca, preallertando il Soccorso alpino di Verona, una volta verificato che la sua auto era ancora parcheggiata a Malga Artilone e il cellulare suonava libero. Alle 6.30 questa mattina sono partiti anche i soccorritori veronesi. Risalendo all'ultimo aggancio, la cella telefonica di riferimento lo indicava sul versante delle creste rivolto al lago. Non appena tra le nubi si è aperto un varco, l'elicottero di Trento ha iniziato a portare in quota le squadre ed è stato al rientro da una rotazione che l'equipaggio è riuscito a individuare il corpo in un canale tra Cima Longino e Cima Valdritto rivolto al Lago di Garda, 200 metri sotto la linea di cresta. L'eliambulanza ha sbarcato sul posto il medico che ha solamente potuto constatare il decesso dell'escursonista. Una volta ricomposta, la salma è stata recuperata e trasportata a Malcesine.
Cortina d'Ampezzo (BL), 23 - 05 - 18
Attorno alle 14.30 l'elicottero del Suem di Pieve di Cadore è decollato in direzione di Cortina ed è atterrato in località Ospedaletti, sotto le Torri del Falzarego. Un alpinista inglese di 63 anni, J.F.D.K., era infatti volato in parete ferendosi. Il compagno lo aveva aiutato a scendere alla base per poi correre al passo a lanciare l'allarme. Una volta raggiunto, dopo che medico e infermiere gli hanno prestato le prime cure, l'infortunato, con un possibile politrauma, è stato imbarellato e imbarcato, per essere trasportato all'ospedale di Belluno. Il Soccorso alpino di Cortina era pronto a intervenire in caso di necessità.

Belluno, 21 - 05 - 18

Anche gli insegnanti vanno a scuola. Si è concluso recentemente l’aggiornamento di 4 giorni degli istruttori regionali del Soccorso alpino, Irtec, che nella palestra di roccia di Erto hanno appreso dagli istruttori nazionali del Cnsas le novità in merito alle procedure della parte roccia estiva, una parte didattica prima e pratica poi. Insegnamenti che trasferiranno ai soccorritori veneti a seconda delle diverse necessità formative. La Scuola regionale tecnici del Soccorso alpino Veneto – nuovo direttore Alessandro Zanon, vicedirettori Maurizio Pretto e Michele Zandegiacomo – conta 26 istruttori, dei quali 2 nazionali, e si occupa in collaborazione con le altre scuole, sanitaria e cinofila, della formazione dei nuovi volontari, ma soprattutto dell’aggiornamento continuo delle diverse figure previste ai vari livelli. Il 2018 vedrà 20 aspiranti operatori di soccorso alpino, Osa, impegnati nel superamento del percorso formativo per diventare soccorritori effettivi, abilitati all’operatività sul campo. Con tecniche e conoscenze più performanti, superando esami di un livello superiore, si trovano i tecnici di Soccorso alpino, Tesa: nel corso del 2018 è previsto l’aggiornamento dei 40 già titolati nella Delegazione Dolomiti Bellunesi e una ulteriore selezione per avviare il nuovo corso in autunno. Entro l’anno probabilmente partirà anche la selezione dei prossimi Te, i tecnici di elisoccorso che turnano quotidianamente nelle basi del Suem. In tutte le Stazioni infine i soccorritori devono superare le riqualifiche, ovvero prove che garantiscano il mantenimento della preparazione necessaria per restare operativo. Una mole di lavoro che richiede 250 giornate di lavoro istruttore all’anno, senza contare l’aggiornamento personale.

Lamon (BL), 19 - 05 - 18
Alle 14.30 il 118 è stato allertato per un infortunio in canoa avvenuto all'altezza della passerella Bellotti sul Vanoi, dove i compagni di D.Z., 51 anni, di Bergamo, lo avevano portato fuori dall'acqua dopo che si era procurato la probabile frattura di una gamba. Una squadra del Soccorso alpino di Feltre, individuato il punto dalle coordinate Gps inviate dagli amici, è scesa assicurandosi lungo la verticale e ha raggiunto il ferito, cui il personale dell'ambulanza sopraggiunto nel frattempo stava prestando le prime cure. Una volta caricato in barella, l'uomo è stato recuperato dall'elicottero del Suem di Pieve di Cadore utilizzando un verricello, per essere trasportato all'ospedale di Feltre. 
Recoaro Terme (VI), 19 - 05 - 18
Verso le 11 l'elicottero di Treviso emergenza è intervenuto in località Gabiola, dove un uomo, A.G., 68 anni, di Recoaro Terme (VI), era stato colpito da un masso. L'infortunato, che era andato a trovare il figlio impegnato a lavorare nel bosco, è stato individuato dall'eliambulanza. Medico e tecnico di elisoccorso, sbarcati con un verricello di 40 metri, gli hanno prestato le prime cure, lo hanno imbarellato e recuperato per trasportarlo all'ospedale di Vicenza con un probabile trauma alla spalla. Sul posto anche il personale sanitario di un'ambulanza. Pronto a intervenire il Soccorso alpino di Recoaro - Valdagno.
Asiago (VI), 19 - 05 - 18
Questa notte alle 2 il 118 ha allertato il Soccorso alpino di Asiago, a seguito della segnalazione ai carabinieri dei genitori di un ragazzo di cui non avevano più notizie e che non riuscivano a rintracciare. Poiché, dalle informazioni date a un'amica, il giovane, un diciottenne di Bassano del Grappa (VI), era diretto sull'Ortigara, una squadra ha iniziato a perlustrare la rete viaria in cerca della Vespa con cui si era allontanato. Controllando malghe e bivacchi, alle 4.30 circa i soccorritori hanno rintracciato il mezzo, parcheggiato nel bosco in una stradina a un chilometro di distanza da Malga Fiara. Avvisati 118 e carabinieri, la squadra ha informato della ricerca anche due agenti della Polizia provinciale passati per caso. Proprio dai due agenti poco dopo è arrivata la notizia del ritrovamento del ragazzo che aveva dormito nel Bivacco Campolussi. Dopo aver fatto una camminata sull'Ortigara, ieri il giovane era arrivato al bivacco attorno alle 19 e aveva deciso di fermarsi per non dover rientrare con il buio. I soccorritori si sono avvicinati il più possibile con il fuoristrada per poi proseguire a piedi. Una volta raggiunto, il giovane è stato riaccompagnato alla jeep e da lì alla strada dove nel frattempo erano arrivati i genitori. L'intervento si e concluso alle 7.30.
Abano Terme (PD), 15 - 05 - 18
Verso mezzogiorno e mezza il 118 ha allertato il Soccorso alpino di Padova per un infortunio sulla cima di Monteortone. Lasciato il Santuario della Madonna della Salute, infatti, una turista tedesca aveva percorso con un'amica la Via crucis che porta sulla vetta del monte, ma messo male un piede si era procurata la probabile distorsione del ginocchio. Cinque soccorritori hanno raggiunto l'infortunata, 80 anni, le hanno immobilizzato la gamba e la hanno caricata in barella, per poi trasportarla a spalle per i duecento metri di dislivello fino alla strada e lì affidarla all'ambulanza diretta all'ospedale di Abano. 
Colle Santa Lucia ((BL), 12- 05 - 18
Poco prima delle 17 una coppia di escursionisti australiani si è trovata in difficoltà e ha chiesto aiuto al 118. Saliti dal passo Giau infatti, i due trentenni erano arrivati fino al Rifugio Nuvolau, ma non erano più in grado di fare grando spostamenti per la presenza di neve e la stanchezza. La coppia, indirizzata dagli operatori, ha raggiunto il Rifugio Averau. Da lì i due ragazzi hanno iniziato la discesa sul versante agordino, mentre una squadra del Soccorso alpino della Val Fiorentina andava loro incontro salendo dal Rifugio Fedare. Dopo averli incrociati, i soccorritori li hanno riaccompagnati a valle per poi portarli in jeep al Passo Gaiu.
Crespano del Grappa (TV), 12 - 05 - 18
Verso mezzogiorno e mezza il 118 è stato allertato per un parapendio precipitato tra gli alberi in località Madonna del Cogolo sul Monte Grappa. Sul posto è stata inviata una squadra del Soccorso alpino della Pedemontana del Grappa, mentre si preparava a decollare l'elicottero di Treviso emergenza. Individuata la vela, sospesa a una ventina di metri da terra, i soccorritori si sono arrampicati con tecniche da tree climbing, hanno assicurato il pilota, P.V., 30 anni, ungherese, e lo hanno calato al suolo. Recuperato con un verricello di 50 metri, il ragazzo è stato trasportato in un punto dove il medico lo ha visitato in via precauzionale. Fortunatamente non aveva riportato conseguenze.
Ferrara di Monte Baldo (VR), 10 - 05 - 18
Alle 17.20 circa è scattato l'allarme per una coppia di escursionisti tedeschi, di 31 e 32 anni, in difficoltà sul Monte Baldo. I due stavano percorrendo il sentiero delle creste, nei pressi di Punta Telegrafo, quando sono stati bloccati dalla stanchezza e dalla presenza di scivolose lingue di neve. Individuati dall'elicottero di Verona emergenza - la coppia aveva anche inviato le coordinate Gps - sono stati imbarcati con il verricello, per essere trasportati a Novezzina. Pronte a partire due squadre del Soccorso alpino di Verona.
Pagina 24 di 32

Informativa sulla privacy e Termini di utilizzo

Leggere con attenzione prima di utilizzare questo sito.

Il sito è di proprietà di CNSAS VENETO  ,
 L'utilizzo del sito comporta l'accettazione dei Termini e delle Condizioni dell'Informativa sulla Privacy.