2018

Vigo di Cadore (BL), 09 - 03 - 18
Alle 15.40 circa il 118 ha allertato il Soccorso alpino del Centro Cadore per un incidente avvenuto in località Ponte Nuovo, lungo la scarpata che scende verso il greto del Piave. Scendendo con un amico per andare a pescare infatti, un diciottenne di Lorenzago di Cadore (BL), era scivolato in un tratto ghiacciato ruzzolando per una quarantina di metri e finendo sui sassi della riva. Attrezzata con una corda fissa la scarpata e calzati i ramponi, otto soccorritori sono scesi fino dal ragazzo e hanno supportato nelle operazioni medico, infermiere e tecnico di elisoccorso sbarcati dall'elicottero del Suem di Pieve di Cadore. Stabilizzato e caricato in barella, l'infortunato è stato recuperato con un verricello di 60 metri. Il giovane, con una sospetta frattura al braccio, contusioni varie e una ferita sulla fronte è stato trasportato all'ospedale di Belluno, mentre i soccorritori, dopo averlo imbragato e assicurato, hanno riaccompagnato l'amico sulla strada.
Belluno, 09 - 03 - 18
Questa mattina attorno alle 11 l'elicottero del Suem di Pieve di Cadore è intervenuto lungo la pista Belvedere ad Arabba, Livinallongo del Col di Lana, per uno sciatore che, caduto, si era procurato la sospetta frattura di un femore. Sbarcati in hovering tecnico di elisoccorso e personale sanitario, l'uomo, M.K., 30 anni, austriaco, è stato medicato, sul posto anche l'assistenza piste della Polizia. Una volta imbarellato, è stato quindi recuperato con un verricello di 20 metri e trasportato all'ospedale di Belluno. Successivamente l'eliambulanza è stata inviata dal 118 in Val Travenanzes, a Cortina d'Ampezzo, per un incidente sulla cascata di ghiaccio Principe Strabogin. Il primo scalatore di una cordata di tre iceclimber era infatti volato per una ventina di metri sul secondo tiro. Dopo averlo calato sulla sosta sottostante, uno degli amici è sceso in corda doppia e ha raggiunto un punto con copertura telefonica per lanciare l'allarme. Arrivati sopra la cascata, il tecnico di elisoccorso è stato sbarcato con un verricello di 15 metri. Assicurato e caricato a bordo, l'infortunato con un probabile trauma toracico è stato accompagnato a Belluno.
Livinallongo del Col di Lana (BL), 09 - 03 - 18
Attorno alle 13 il 118 ha allertato il Soccorso alpino di Livinallongo per una valanga caduta sul Monte Sief. Un testimone aveva infatti visto con il binocolo uno scialpinista scendere dal versante dove si era verificato un distacco e temeva un possibile coinvolgimento. L'elicottero dell'Aiut Alpin Dolomites di Bolzano giunto sul posto ha sbarcato il tecnico di elisoccorso e l'unità cinofila da valanga per poi volare a imbarcare una squadra di tecnici in supporto alle operazioni. Sul posto i soccorritori hanno subito trovato le tracce dello sciatore che passavano a lato della valanga di neve fresca - fronte ampio per una trentina di centimetri di spessore - e poi lo hanno visto a valle. La valanga è stata in ogni caso bonificata per escludere qualsiasi presenza. L'allarme è quindi rientrato.
Ponte nelle Alpi (BL), 07 - 03 - 18
In seguito agli accertamenti da parte della Questura su alcune segnalazioni, è stata ritrovata Aurelia Spaziano e sta bene. La ricerca è quindi rientrata.
Ponte nelle Alpi (BL), 07 - 03 - 18
Dopo l'allerta, ieri in serata, a seguito della segnalazione di scomparsa da parte dei familiari, il Soccorso alpino di Longarone prosegue anche oggi le ricerche di Aurelia Spaziano, 69 anni, di Ponte nelle Alpi (BL), allontanatasi a piedi nel primo pomeriggio dalla propria abitazione nella frazione di Polpet, senza più dare notizie di sé. Attualmente il Centro mobile di coordinamento è posto a Polpet e i soccorritori di Longarone e Belluno, con un'unità cinofila stanno pelustrando assieme ai Vigili del fuoco tutta l'area attorno all'abitato, allargando la zona di indagine alle pendici dei monti circostanti. Aurelia è alta 1.57, ha capelli corti scuri e occhi castani, porta gli occhiali, indossa una maglia rosa e una beige con cuori neri e un pellicciotto nero. Chiunque avesse sue notizie è pregato di contattare i carabinieri.
Ponte nelle Alpi (BL), 06 - 03 - 18
Attorno alle 20.30 il Soccorso alpino di Longarone è stato allertato per avviare la ricerca di una donna di cui non si hanno più notizie da quando, nel primo pomeriggio, si è allontanata a piedi dalla propria abitazione a Polpet. Sul posto anche i soccorritori di Belluno e i Vigili del fuoco.
Gallio (VI), 06 - 03 - 18
Attorno alle 15.30 il Soccorso alpino di Asiago è stato allertato su richiesta dei carabinieri, a seguito della segnalazione dei familiari di un uomo, preoccupati perché non avevano più sue notizie da ieri sera, dopo che dall'abitato di Gallio era partito a piedi diretto alla propria abitazione. I soccorritori, assieme alla Polizia municipale, hanno quindi avviato la ricerca lungo il tragitto indicato, finché non hanno individuato il corpo senza vita di R.S.., 67 anni, di Gallio (VI). L'uomo era ruzzolato per una cinquantina di metri, finendo in un prato nascosto da un cespuglio di rovi. Constatato il decesso, dopo aver ottenuto dalla magistratura il nulla osta per la rimozione, la salma è stata ricomposta e trasportata fino alla strada per essere affidata al carro funebre. 
Borso del Grappa (TV), 04 - 03 - 18
Verso le 13.30 il Soccorso alpino della Pedemontana del Grappa è stato allertato per un parapendio precipitato 150 metri sotto il decollo del Col del Puppolo. Il pilota, N.P., 32 anni, di Valstagna (VI), fortunatamente illeso, era rimasto però sospeso tra gli alberi a 15 metri dal suolo. Una squadra lo ha individuato seguendo le coordinate inviate dall'uomo e, dopo averlo raggiunto con tecniche di treeclimbing, lo ha assicurato e calato al suolo. Poco dopo è scattato l'allarme per un escursionista scivolato su una lingua di neve ghiacciata lungo il sentiero numero 153, che dalla Valle di San Liberale, sale alle Meatte, Paderno del Grappa. L'elicottero di Treviso emergenza per la scarsa visibilità non è riuscito ad avvicinarsi, è così stato dirottato a recuperare il pilota di parapendio e i soccorritori della prima squadra - con un verricello di 40 metri - per trasportarli a valle e permettere loro di intervenire in Valle di San Liberale. Nel frattempo l'equipe medica del Suem di Crespano ha iniziato a risalire il sentiero ed è partita una seconda squadra di soccorritori. Durante una passeggiata con due amici, di fronte a un tratto ghiacciato,  il primo che calzava ramponi ara passato, A.Z., 26 anni, di Rubano (PD), che invece indossava solo gli scarponi, era scivolato per 6-7 metri. Il terzo escursionista, anche lui privo di ramponi, si era di conseguenza fermato. Una volta sul posto due tecnici si sono calati dal ragazzo, che era riuscito a risalire qualche metro ed era illeso, lo hanno imbragato e sollevato fino al sentiero. I soccorritori hanno quindi aiutato i tre escursionisti a superare altri punti ghiacciati attrezzati con le corde e a tornare a valle.
Belluno, 04 - 03 - 18
Poco prima di mezzogiorno l'elicottero del Suem di Pieve di Cadore è intervenuto lungo il percorso della Pitturine Ski Race, San Nicolò Comelico, per un atleta infortunatosi nella zona di Bivacco Piva. Lo sciatore, G.Z.G., 46 anni, di Comelico Superiore (BL), aveva sbattuto la testa cadendo. Prestategli le prime cure, l'uomo è stato recuperato con un verricello e trasportato all'ospedale di Belluno con un possibile trauma cranico. Verso le 13.30, l'eliambulanza è stata poi inviata a Forcella della Grava, Val di Zoldo, dove uno scialpinista che stava scendendo con altre persone si era procurato un probabile trauma al ginocchio, non distante dalla partenza della teleferica del Rifugio Torrani. Imbarcato, F.B., 36 anni, di Venezia, è stato accompagnato all'ospedale di Agordo. Presente sul posto personale del Soccorso alpino della Val di Zoldo.
Belluno, 04 - 03 - 18
Poco prima di mezzogiorno l'elicottero del Suem di Pieve di Cadore è intervenuto lungo il percorso della Pitturine Ski Race, San Nicolò Comelico, per un atleta infortunatosi nella zona di Bivacco Piva. Lo sciatore, G.Z.G., 46 anni, di Comelico Superiore (BL), aveva sbattuto la testa cadendo. Prestategli le prime cure, l'uomo è stato recuperato con un verricello e trasportato all'ospedale di Belluno con un possibile trauma cranico. Verso le 13.30, l'eliambulanza è stata poi inviata a Forcella della Grava, Val di Zoldo, dove uno scialpinista che stava scendendo con altre persone si era procurato un probabile trauma al ginocchio, non distante dalla partenza della teleferica del Rifugio Torrani. Imbarcato, F.B., 36 anni, di Venezia, è stato accompagnato all'ospedale di Agordo. Presente sul posto personale del Soccorso alpino della Val di Zoldo.
Cortina d'Ampezzo (BL), 03 - 03 - 18
Verso le 14.30 il 118 ha allertato il Soccorso alpino di Cortina per un infortunio sul sentiero che scende dal Rifugio Dibona. Una squadra ha quindi raggiunto il luogo indicato con la motoslitta e imbarcato un ventenne che, durante una passeggiata con i familiari, si era probabilmente storto un ginocchio e non era più in grado di proseguire. Trasportato fino alla strada, il giovane è stato affidato all'ambulanza diretta al Codivilla.
Rocca Pietore (BL), 25 - 02 - 18
Attorno a mezzogiorno il Soccorso alpino della Val Pettorina è stato allertato per una persona in difficoltà lungo il percorso dei Serrai di Sottoguda. Durante una passeggiata, infatti, L.D., 78 anni, di Perugia, non era più stato in grado di proseguire per l'affaticamento. Raggiunto dai soccorritori con il quad a circa 800 metri di distanza dalla sbarra, l'anziano, è stato riaccompagnato all'abitato. 

Pedemonte (VI), 25 - 02 - 18

Il Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico (CNSAS) ha effettuato un’esercitazione di soccorso speleosubacqueo nella giornata di sabato 24 febbraio all’interno della risorgenza Rio Torretta, situata a 450 mt slm nel Comune di Pedemonte in Valdastico (VI). La manovra simulava un mancato rientro: 2 speleosubacquei che non avevano dato notizie di uscita per cui un amico dei 2 ha dato l’allarme al soccorso speleologico. Le squadre tecniche si sono alternate fino all’inizio dei tratti allagati per il trasporto dei materiali, lasciando poi l’esclusività delle operazioni ai tecnici speleosubacquei. In particolare sono state valutate 2 situazioni post-sifone in cui gli speleosub hanno dapprima cercato i dispersi, poi medicalizzati e condizionati prima di affrontare la via a ritroso. L’evento ha visto coinvolte 4 commissioni operative del Soccorso speleologico, ciascuna per la propria competenza: la Commissione speleosubacquea (com Sub), che ha effettuato la manovra in acqua, la Commissione Medica (CoMed), che ha garantito la presenza del personale sanitario all’interno e all’esterno della grotta, la Commissione Comunicazione e Documentazione (CCD) che ha provveduto a documentare l’evento fornendo notizie all’esterno e la Commissione Tecnica (CTS) che ha fornito un sistema di trasmissione dati che ha reso possibile la comunicazione video e dati dall’interno all’esterno della grotta, facendo giungere le informazioni anche in punti molto distanti dall’evento quali la Sicilia e l’Abruzzo.  Il sistema di trasmissione dati ha consentito di vedere dall’esterno della grotta alcune operazioni interne, quali la medicalizzazione dell’infortunato, momento fondamentale del soccorso speleologico. Le operazioni hanno visto coinvolti una cinquantina di tecnici, afferenti alle singole commissioni, provenienti da tutta l’Italia, ospitate dalla Delegazione veneta del Soccorso speleologico.

Recoaro Valdagno (VI), 24 - 02 - 18
Poco prima delle 10 il Soccorso alpino di Recoaro - Valdagno èstato allertato per una valanga caduta nel Vajo dell'Acqua, zona La Gazza, Piccole Dolomiti, con due persone coinvolte. Due scialpinisti, che stavano scendendo con altri sette lungo il canale, erano infatti stati trascinati a valle per circa 300 metri, una donna finendo sommersa, un uomo semisepolto. I compagni sono riusciti fortunatamente a liberarli subito dalla neve. Stavano bene, solo la sciatrice aveva riportato una contusione alla mano. Il gruppo ha quindi contattato il 118 per informare che sarebbero rientrati autonomamente. Una squadra di soccorritori era comunque partita ed è andata loro incontro per verificare fosse tutto a posto e poi procedere con i rilievi stratigrafici sulla valanga.
Auronzo di Cadore (BL), 20 - 02 - 18
Alle 11 circa il 118 è stato allertato per una valanga caduta sulle Marmarole che aveva coinvolto due persone. Salendo verso Forcella Marmarole, versante Auronzo, due scialpinisti erano infatti stati travolti da un distacco partito dal fianco. Azionando l'airbag in loro dotazione, i due uomini sono riusciti a rimanere in superficie, fermandosi poi uno totalmente al di fuori, l'altro parzialmente sepolto dalla neve. L'elicottero del Suem di Pieve di Cadore li ha individuati e ha sbarcato nelle vicinanze medico e tecnico di elisoccorso che hanno liberato lo sciatore, I.Z., 55 anni, di San Pietro di Cadore (BL) e gli hanno prestato le prime cure per un probabile trauma alla gamba. Imbarellato, l'infortunato è stato recuperato con un verricello di 50 metri e trasportato all'ospedale di Belluno. Il compagno è invece sceso autotomamente. 
Tambre (BL), 18 - 02 - 18
Attorno alle 10.45 sul secondo tratto della discesa della Transcavallo, dal Guslon a Pian Valeta, un atleta ha sbattuto nel suo compagno, mettendo male una gamba e procurandosi la probabile distorsione di un ginocchio. Una squadra dell'assistenza gara del Soccorso alpino è partita col toboga da 2.200 metri di quota ed è scesa fino a 1.700 metri dove si trovava l'infortunato, G.F., 46 anni, di Olmi di San Biagio di Callalta (TV), già presente un infermiere sul posto. Stabilizzato l'arto, lo sciatore è stato caricato sul toboga e trasportato a valle dai soccorritori e dai carabinieri forestali in Val de la nona (1.300 metri) e lì affidato alla motoslitta dei Vigili del fuoco, che lo hanno poi accompagnato a Pian Grant (1.200), dove è stato controllato dal medico di gara e poi consegnato all'ambulanza diretta all'ospedale di Belluno. 
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