2012
Livinallongo del Col di Lana, (BL), 21-07-12
Forse è un malore la causa dell'incidente mortale, vittima una donna, avvenuto attorno alle 17 all'altezza della frazione di Renaz a Livinallongo del Col di Lana. A.D., 62 anni, originaria di Venezia e residente ad Alleghe (BL), all'improvviso è uscita di strada e la sua auto, dopo aver sbattuto contro un albero, è rotolata per una ventina di metri, fermandosi sulla strada sottostante. Sul posto, allertati dal 118, un'ambulanza, l'elicottero del Suem di Pieve di Cadore, il Soccorso alpino di Livinallongo e i vigili del fuoco. Purtroppo a nulla sono valse le manovre di rianimazione messe in atto dal personale medico, che ha solamente potuto constatare il decesso della donna.
Poco prima l'eliambulanza del Suem di Pieve di Cadore era intervenuta al rifugio Fonda Savio, sui Cadini di Misurina, comune di Auronzo di Cadore, dove un escursionista norvegese di 56 anni si era procurato una probabile distorsione alla caviglia. Imbarcato sul velivolo atterrato poco distante, l'infortunato è stato trasportato all'ospedale di Cortina.
Forse è un malore la causa dell'incidente mortale, vittima una donna, avvenuto attorno alle 17 all'altezza della frazione di Renaz a Livinallongo del Col di Lana. A.D., 62 anni, originaria di Venezia e residente ad Alleghe (BL), all'improvviso è uscita di strada e la sua auto, dopo aver sbattuto contro un albero, è rotolata per una ventina di metri, fermandosi sulla strada sottostante. Sul posto, allertati dal 118, un'ambulanza, l'elicottero del Suem di Pieve di Cadore, il Soccorso alpino di Livinallongo e i vigili del fuoco. Purtroppo a nulla sono valse le manovre di rianimazione messe in atto dal personale medico, che ha solamente potuto constatare il decesso della donna.
Poco prima l'eliambulanza del Suem di Pieve di Cadore era intervenuta al rifugio Fonda Savio, sui Cadini di Misurina, comune di Auronzo di Cadore, dove un escursionista norvegese di 56 anni si era procurato una probabile distorsione alla caviglia. Imbarcato sul velivolo atterrato poco distante, l'infortunato è stato trasportato all'ospedale di Cortina.
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2012
Livinallongo del Col di Lana (BL), 20-07-12
Scendendo con una comitiva di connazionali da Porta Vescovo lungo la pista Ombretta, un'escursionista spagnola, T.G.P., 50 anni, ha messo il piede sopra un sasso instabile e si è fratturata la caviglia. Un amico è sceso a chiamare aiuto, mentre altri la portavano in discesa a spalla. Una squadra del Soccorso alpino di Livinallongo, allertata dal 118, è andata incontro al gruppo, ha raggiunto l'infortunata, le ha immobilizzato il piede, per poi accompagnarla fino alla strada, dove è arrivata l'ambulanza. La donna è stata quindi trasportata all'ospedale di Agordo per gli accertamenti del caso.
Scendendo con una comitiva di connazionali da Porta Vescovo lungo la pista Ombretta, un'escursionista spagnola, T.G.P., 50 anni, ha messo il piede sopra un sasso instabile e si è fratturata la caviglia. Un amico è sceso a chiamare aiuto, mentre altri la portavano in discesa a spalla. Una squadra del Soccorso alpino di Livinallongo, allertata dal 118, è andata incontro al gruppo, ha raggiunto l'infortunata, le ha immobilizzato il piede, per poi accompagnarla fino alla strada, dove è arrivata l'ambulanza. La donna è stata quindi trasportata all'ospedale di Agordo per gli accertamenti del caso.
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2012
DUE INTERVENTI A CORTINA
Scritto da Michela Canova
Cortina d'Ampezzo (BL), 20-07-12
Verso mezzogiorno, un ragazzino è scivolato sul sentiero 457, sotto la Rocchetta di Ciampolongo, e ha sbattuto il viso, tagliandosi sopra l'occhio. Raggiunto dal personale sanitario dell'elicottero del Suem di Pieve di Cadore, atterrato poco distante, F.B., 11 anni, di Povoletto (UD), è stato medicato, imbarcato e accompagnato all'ospedale di Belluno.
I soccorritori di Cortina, attorno alla stessa ora, sono invece intervenuti in supporto dell'ambulanza a Malga Ra Stua, dove un sessantenne era caduto con la propria mountain bike sulla strada sterrata. Prestategli le prime cure, 'uomo è stato caricato nel mezzo e trasportato all'ospedale di Pieve di Cadore con possibili traumi alla testa, al torace e a una spalla.
Verso mezzogiorno, un ragazzino è scivolato sul sentiero 457, sotto la Rocchetta di Ciampolongo, e ha sbattuto il viso, tagliandosi sopra l'occhio. Raggiunto dal personale sanitario dell'elicottero del Suem di Pieve di Cadore, atterrato poco distante, F.B., 11 anni, di Povoletto (UD), è stato medicato, imbarcato e accompagnato all'ospedale di Belluno.
I soccorritori di Cortina, attorno alla stessa ora, sono invece intervenuti in supporto dell'ambulanza a Malga Ra Stua, dove un sessantenne era caduto con la propria mountain bike sulla strada sterrata. Prestategli le prime cure, 'uomo è stato caricato nel mezzo e trasportato all'ospedale di Pieve di Cadore con possibili traumi alla testa, al torace e a una spalla.
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2012
Belluno, 19-07-12
Centocinquanta bambini degli asili bellunesi hanno preso parte ieri in Nevegal a una mattinata con il Soccorso alpino, per imparare, fin da piccolissimi, come si va in montagna e come opera chi ci aiuta in caso di necessità. Organizzata dai maestri della Scuola italiana sci del Nevegal nell'ambito degli appuntamenti estivi con i bimbi, la lezione all'aperto si è svolta nel campo scuola del piazzale. I bambini hanno assistito alla simulazione della ricerca di una persona scomparsa con l'aiuto delle unità cinofile, al suo recupero, imbarellamento e trasporto, e hanno imparato in prima persona come si addestrano i cani del Soccorso alpino, grazie alla presenza di un cucciolo ancora da brevettare che ha partecipato a diversi momenti di formazione con il gioco. Erano presenti le Stazioni del Soccorso alpino di Belluno e Longarone e i maestri della Scuola italiana sci del Nevegal, con i bambini degli asili di Castion, Cusighe, San Biagio, Don Bosco e le loro maestre.
Centocinquanta bambini degli asili bellunesi hanno preso parte ieri in Nevegal a una mattinata con il Soccorso alpino, per imparare, fin da piccolissimi, come si va in montagna e come opera chi ci aiuta in caso di necessità. Organizzata dai maestri della Scuola italiana sci del Nevegal nell'ambito degli appuntamenti estivi con i bimbi, la lezione all'aperto si è svolta nel campo scuola del piazzale. I bambini hanno assistito alla simulazione della ricerca di una persona scomparsa con l'aiuto delle unità cinofile, al suo recupero, imbarellamento e trasporto, e hanno imparato in prima persona come si addestrano i cani del Soccorso alpino, grazie alla presenza di un cucciolo ancora da brevettare che ha partecipato a diversi momenti di formazione con il gioco. Erano presenti le Stazioni del Soccorso alpino di Belluno e Longarone e i maestri della Scuola italiana sci del Nevegal, con i bambini degli asili di Castion, Cusighe, San Biagio, Don Bosco e le loro maestre.
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2012
COPPIA SMARRISCE IL SENTIERO
Scritto da Michela Canova
Voltago Agordino (BL), 19-07-12
Scendendo lungo il sentiero che dal rifugio Scarpa porta verso forcella Aurine, marito e moglie, C.M., 73 anni, e M.T.S., 72 anni, si sono persi. Hanno quindi chiamato il figlio a Treviso che ha allertato il 118. Messa in contatto con il Soccorso alpino di Agordo, la coppia ha spiegato il percorso seguito, facendo capire ai soccorritori che doveva trovarsi sotto il Col di luna. Avvicinatisi con il fuoristrada, lanciando segnali con la sirena, i soccorritori sono stati sentiti dai due escursionisti, che li hanno indirizzati ancor più verso la loro direzione. La coppia è stata quindi rintracciata da una squadra, che la riporterà a valle.
Scendendo lungo il sentiero che dal rifugio Scarpa porta verso forcella Aurine, marito e moglie, C.M., 73 anni, e M.T.S., 72 anni, si sono persi. Hanno quindi chiamato il figlio a Treviso che ha allertato il 118. Messa in contatto con il Soccorso alpino di Agordo, la coppia ha spiegato il percorso seguito, facendo capire ai soccorritori che doveva trovarsi sotto il Col di luna. Avvicinatisi con il fuoristrada, lanciando segnali con la sirena, i soccorritori sono stati sentiti dai due escursionisti, che li hanno indirizzati ancor più verso la loro direzione. La coppia è stata quindi rintracciata da una squadra, che la riporterà a valle.
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2012
INTERVENTI A CORTINA
Scritto da Michela Canova
Cortina d'Ampezzo (BL), 19-07-12
Una turista giapponese è stata ricoverata in gravi condizioni all'ospedale di Belluno, dopo essere rotolata per una cinquantina di metri dal Sentiero delle trincee, a nord della Torre inglese, sulle Cinque Torri. La donna, che si trovava con il marito quando è avvenuto l'incidente, è stata raggiunta dall'equipaggio dell'elicottero del Suem di Pieve di Cadore, da una squadra del Soccorso alpino di Cortina e dalla Finanza. Medicata sul posto, è stata recuperata con un verricello di 10 metri e trasportata all'ospedale di Belluno, con possibili politraumi.
Un escursionista settantenne è stato invece colto da lieve malore, mentre con la moglie si trovava non distante dal rifugio Vandelli. Raggiunto da una squadra di soccorritori di Cortina, l'uomo è stato accompagnato in fuoristrada al Passo Tre Croci, per essere affidato all'ambulanza diretta al Codivilla.
Una turista giapponese è stata ricoverata in gravi condizioni all'ospedale di Belluno, dopo essere rotolata per una cinquantina di metri dal Sentiero delle trincee, a nord della Torre inglese, sulle Cinque Torri. La donna, che si trovava con il marito quando è avvenuto l'incidente, è stata raggiunta dall'equipaggio dell'elicottero del Suem di Pieve di Cadore, da una squadra del Soccorso alpino di Cortina e dalla Finanza. Medicata sul posto, è stata recuperata con un verricello di 10 metri e trasportata all'ospedale di Belluno, con possibili politraumi.
Un escursionista settantenne è stato invece colto da lieve malore, mentre con la moglie si trovava non distante dal rifugio Vandelli. Raggiunto da una squadra di soccorritori di Cortina, l'uomo è stato accompagnato in fuoristrada al Passo Tre Croci, per essere affidato all'ambulanza diretta al Codivilla.
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2012
RECUPERATI ALPINISTI IN TOFANA
Scritto da Michela Canova
Cortina d'Ampezzo (BL), 19-07-12
Ieri sera l'elicottero del Suem di Pieve di Cadore è intervenuto sulla Tofana di Rozes, dove tre alpinisti tedeschi si sono trovati in difficoltà. Attaccata la via Eotvos-Dimai, infatti, i tre rocciatori sono completamente usciti dal tracciato, ritrovandosi bloccati a circa 2.650 metri di quota, all'altezza dell'anfiteatro e, attorno alle 21, hanno chiamato il 118. L'elicottero, dopo averli individuati, li ha recuperati in hovering e accompagnati a valle.
Ieri sera l'elicottero del Suem di Pieve di Cadore è intervenuto sulla Tofana di Rozes, dove tre alpinisti tedeschi si sono trovati in difficoltà. Attaccata la via Eotvos-Dimai, infatti, i tre rocciatori sono completamente usciti dal tracciato, ritrovandosi bloccati a circa 2.650 metri di quota, all'altezza dell'anfiteatro e, attorno alle 21, hanno chiamato il 118. L'elicottero, dopo averli individuati, li ha recuperati in hovering e accompagnati a valle.
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2012
Cortina d'Ampezzo (BL),18-07-12
E' in gravi condizioni l'alpinista volata per una decina di metri a circa metà della via Ada, parete sud del Col dei Bos. La donna, straniera, ma al momento non sono note le generalità, stava scalando in cordata con un'amica quando è caduta ed è finita più sotto su una cengia, dove altri rocciatori l'hanno raggiunta per aiutarla, lanciando l'allarme al 118. L'elicottero del Suem di Pieve di Cadore si è avvicinato alla parete, a circa 2.300 metri di altitudine, sbarcando sul terrazzino medico e tecnico del Soccorso alpino. Imbarellata, la rocciatrice è stata recuperata con un verricello di circa 10 metri, per essere poi imbarcata e trasportata all'ospedale di Belluno con sospetti politraumi.
E' in gravi condizioni l'alpinista volata per una decina di metri a circa metà della via Ada, parete sud del Col dei Bos. La donna, straniera, ma al momento non sono note le generalità, stava scalando in cordata con un'amica quando è caduta ed è finita più sotto su una cengia, dove altri rocciatori l'hanno raggiunta per aiutarla, lanciando l'allarme al 118. L'elicottero del Suem di Pieve di Cadore si è avvicinato alla parete, a circa 2.300 metri di altitudine, sbarcando sul terrazzino medico e tecnico del Soccorso alpino. Imbarellata, la rocciatrice è stata recuperata con un verricello di circa 10 metri, per essere poi imbarcata e trasportata all'ospedale di Belluno con sospetti politraumi.
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2012
ALTRI INCIDENTI IN MONTAGNA
Scritto da Michela Canova
Belluno, 17-07-12
I soccorritori di Cortina sono intervenuti sotto forcella Averau, dove un escursionista di Maniago (PN), I.P., 72 anni, si era procurato una storta alla caviglia. Dopo essersi avvicinata in jeep, la squadra ha proseguito a piedi fino a un centinaio di metri sotto la forcella, ha raggiunto l'infortunato sul sentiero e lo ha accompagnato all'ospedale Codivilla. Sempre sulla Marmolada, un rocciatore della Repubblica Ceca, T.P., 33 anni, è stato investito da una scarica di sassi sul settimo tiro della via Vinatzer. Lo scalatore, con un ginocchio ferito, è riuscito a completare le doppie di discesa con il compagno e, arrivato al rifugio Falier, ha chiesto aiuto. Una squadra del Soccorso alpino della Val Pettorina, dopo la precedente emergenza in valle d'Ombretta, è tornata con il quad fino all'edificio e ha accompagnato l'alpinista, impossibilitato a proseguire a piedi, fino alla macchina.
I soccorritori di Cortina sono intervenuti sotto forcella Averau, dove un escursionista di Maniago (PN), I.P., 72 anni, si era procurato una storta alla caviglia. Dopo essersi avvicinata in jeep, la squadra ha proseguito a piedi fino a un centinaio di metri sotto la forcella, ha raggiunto l'infortunato sul sentiero e lo ha accompagnato all'ospedale Codivilla. Sempre sulla Marmolada, un rocciatore della Repubblica Ceca, T.P., 33 anni, è stato investito da una scarica di sassi sul settimo tiro della via Vinatzer. Lo scalatore, con un ginocchio ferito, è riuscito a completare le doppie di discesa con il compagno e, arrivato al rifugio Falier, ha chiesto aiuto. Una squadra del Soccorso alpino della Val Pettorina, dopo la precedente emergenza in valle d'Ombretta, è tornata con il quad fino all'edificio e ha accompagnato l'alpinista, impossibilitato a proseguire a piedi, fino alla macchina.
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2012
Rocca Pietore (BL), 17-07-12
Impegnata con una collega dell'Università di Padova a monitorare gli stambecchi sotto la parete della Marmolada, è scivolata, rotolando per un centinaio di metri sul ripido versante erboso ed è stata ricoverata in gravi condizioni. E.C.D., 35 anni, spagnola, si trovava con una connazionale sulle Pale di Ombretta, a circa metà strada tra l'omonima malga e il rifugio Falier, quando attorno alle 14 è avvenuto l'incidente. Due soccorritori della Stazione della Val Pettorina si sono avvicinati con il quad, mentre sul posto, a circa 2.300 metri di altitudine, convergeva anche l'elicottero del Suem di Pieve di Cadore. L'eliambulanza ha sbarcato medico e tecnico del Soccorso alpino di turno con l'equipaggio, per poi imbarcare uno degli altri due soccorritori in supporto alle operazioni. Alla donna sono state subito approntate le prime cure. È stata poi recuperata con un verricello di una decina di metri, imbarcata e trasportata all'ospedale di Belluno con sospetti politraumi. L'amica è stata accompagnata a valle dai due soccorritori.
Impegnata con una collega dell'Università di Padova a monitorare gli stambecchi sotto la parete della Marmolada, è scivolata, rotolando per un centinaio di metri sul ripido versante erboso ed è stata ricoverata in gravi condizioni. E.C.D., 35 anni, spagnola, si trovava con una connazionale sulle Pale di Ombretta, a circa metà strada tra l'omonima malga e il rifugio Falier, quando attorno alle 14 è avvenuto l'incidente. Due soccorritori della Stazione della Val Pettorina si sono avvicinati con il quad, mentre sul posto, a circa 2.300 metri di altitudine, convergeva anche l'elicottero del Suem di Pieve di Cadore. L'eliambulanza ha sbarcato medico e tecnico del Soccorso alpino di turno con l'equipaggio, per poi imbarcare uno degli altri due soccorritori in supporto alle operazioni. Alla donna sono state subito approntate le prime cure. È stata poi recuperata con un verricello di una decina di metri, imbarcata e trasportata all'ospedale di Belluno con sospetti politraumi. L'amica è stata accompagnata a valle dai due soccorritori.
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2012
MALORE IN MONTAGNA
Scritto da Michela Canova
Cortina d'Ampezzo (BL), 17-07-12
Non distante dal rifugio Nuvolau, appena completata la ferrata d'avvicinamento, una turista della Repubblica Ceca si è sentita male all'improvviso. L'elicottero del Suem di Pieve di Cadore, una volta scattato l'allarme al 118, ha presto individuato il punto dove si trovava M.N., 70 anni, e sbarcato nelle vicinanze tecnico del Soccorso alpino e personale sanitario, che hanno provveduto a prestarle le prime cure. Imbarcata in hovering, la donna è stata trasportata all'ospedale di Belluno per gli accertamenti del caso.
Non distante dal rifugio Nuvolau, appena completata la ferrata d'avvicinamento, una turista della Repubblica Ceca si è sentita male all'improvviso. L'elicottero del Suem di Pieve di Cadore, una volta scattato l'allarme al 118, ha presto individuato il punto dove si trovava M.N., 70 anni, e sbarcato nelle vicinanze tecnico del Soccorso alpino e personale sanitario, che hanno provveduto a prestarle le prime cure. Imbarcata in hovering, la donna è stata trasportata all'ospedale di Belluno per gli accertamenti del caso.
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2012
DUE INTERVENTI NELLA NOTTE
Scritto da Michela Canova
Belluno, 17-07-12
Una coppia di alpinisti austriaci si è trovata in difficoltà questa notte sulle Cinque Torri ed è stata aiutata dal Soccorso alpino di Cortina. I due stavano scendendo in corda doppia dalla Torre del Barancio quando, a una quarantina di metri dalla base della parete, una corda è rimasta incastrata nella roccia. Dopo aver assicurato in sosta la compagna su una cengia, il ragazzo ha unito corda e fettucce, si è calato fino all'attacco della via e ha iniziato a chiedere aiuto a voce. Dal rifugio Cinque Torri hanno sentito i suoi richiami e attorno alle 22 è scattato l'allarme. Una squadra di soccorritori ha raggiunto la torre per scalare la via fino al punto in cui si trovava la giovane, S.W., 25 anni, e permetterle di scendere a terra.
Ieri sera anche cinque escursionisti della Repubblica Ceca si sono trovati nei guai sulla normale alla Civetta, lungo il versante zoldano. Dopo aver lasciato il rifugio Torrani per rientrare a valle verso le 20, a circa 2.650 metri di quota, infatti, una componente del gruppo, M.M., 41 anni, non è più riuscita a proseguire per un forte dolore al ginocchio e attorno alle 22 è stato richiesto l'intervento del Soccorso alpino della Val di Zoldo. Una squadra ha quindi risalito la normale, portando con sé teli termici e materiale per coprire l'infortunata, mentre il gestore del Torrani ritemprava la comitiva con bevande calde. Due escursionisti sono quindi tornati al rifugio per passare la notte, il compagno della donna, un amico e due soccorritori sono invece rimasti con lei fino alle prime luci del giorno, momento in cui è potuta decollare l'eliambulanza di Pieve di Cadore, che li ha recuperati utilizzando un verricello. L'escursionista è stata quindi trasportata all'ospedale di Agordo per gli accertamenti del caso.
Una coppia di alpinisti austriaci si è trovata in difficoltà questa notte sulle Cinque Torri ed è stata aiutata dal Soccorso alpino di Cortina. I due stavano scendendo in corda doppia dalla Torre del Barancio quando, a una quarantina di metri dalla base della parete, una corda è rimasta incastrata nella roccia. Dopo aver assicurato in sosta la compagna su una cengia, il ragazzo ha unito corda e fettucce, si è calato fino all'attacco della via e ha iniziato a chiedere aiuto a voce. Dal rifugio Cinque Torri hanno sentito i suoi richiami e attorno alle 22 è scattato l'allarme. Una squadra di soccorritori ha raggiunto la torre per scalare la via fino al punto in cui si trovava la giovane, S.W., 25 anni, e permetterle di scendere a terra.
Ieri sera anche cinque escursionisti della Repubblica Ceca si sono trovati nei guai sulla normale alla Civetta, lungo il versante zoldano. Dopo aver lasciato il rifugio Torrani per rientrare a valle verso le 20, a circa 2.650 metri di quota, infatti, una componente del gruppo, M.M., 41 anni, non è più riuscita a proseguire per un forte dolore al ginocchio e attorno alle 22 è stato richiesto l'intervento del Soccorso alpino della Val di Zoldo. Una squadra ha quindi risalito la normale, portando con sé teli termici e materiale per coprire l'infortunata, mentre il gestore del Torrani ritemprava la comitiva con bevande calde. Due escursionisti sono quindi tornati al rifugio per passare la notte, il compagno della donna, un amico e due soccorritori sono invece rimasti con lei fino alle prime luci del giorno, momento in cui è potuta decollare l'eliambulanza di Pieve di Cadore, che li ha recuperati utilizzando un verricello. L'escursionista è stata quindi trasportata all'ospedale di Agordo per gli accertamenti del caso.
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2012
RICERCA NELLA NOTTE
Scritto da Michela Canova
Gallio (VI), 17-07-12
Ieri sera, alle 23 circa, il Soccorso alpino di Asiago è stato allertato dai carabinieri per la ricerca di due ragazzi che si erano persi con l'auto lungo una strada forestale. Le indicazioni erano molto vaghe, si sapeva solo che erano partiti da un albergo di Gallio e si trovavano su una strada battuta, e soprattutto il cellulare, dopo l'allarme, non risultava più rintracciabile. I soccorritori alla guida di due mezzi, assieme a una pattuglia dei carabinieri, hanno cominciato a perlustrare l'area attorno all'abitato, finchè, poco prima dell'una, i due si sono fatti vivi, dicendo che erano già rientrati nella loro abitazione a Schio.
Ieri sera, alle 23 circa, il Soccorso alpino di Asiago è stato allertato dai carabinieri per la ricerca di due ragazzi che si erano persi con l'auto lungo una strada forestale. Le indicazioni erano molto vaghe, si sapeva solo che erano partiti da un albergo di Gallio e si trovavano su una strada battuta, e soprattutto il cellulare, dopo l'allarme, non risultava più rintracciabile. I soccorritori alla guida di due mezzi, assieme a una pattuglia dei carabinieri, hanno cominciato a perlustrare l'area attorno all'abitato, finchè, poco prima dell'una, i due si sono fatti vivi, dicendo che erano già rientrati nella loro abitazione a Schio.
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2012
RAGAZZO SCIVOLA SUL GHIAIONE
Scritto da Michela Canova
Tonadico (TN), 14-07-12
L'elicottero del Suem di Pieve di Cadore è intervenuto in aiuto di un tredicenne romano scivolato lungo un ghiaione. Il ragazzo, D.G., di Ostia, stava risalendo con i genitori dalla Val Veneggia al rifugio Mulaz, quando si è attardato e ha sbagliato sentiero. Cercando di avanzare è finito in un canale e, non riuscendo più a risalire, è sceso verso il basso. Ruzzolato a valle per qualche metro, ha sbattuto una gamba e la testa, si è quindi fermato e ha iniziato a chiamare aiuto a voce. Una coppia di escursionisti, che passava più sotto, ha sentito i suoi richiami e contattato i soccorsi. Il ragazzo è stato raggiunto a circa 2000 metri di quota dalla Guardia di finanza di Passo Rolle e dall'eliambulanza, che lo ha recuperato utilizzando un verricello di 10 metri. Affidato ai finanzieri, è stato poi da loro accompagnato all'ambulanza che lo attendeva al Passo.
L'elicottero del Suem di Pieve di Cadore è intervenuto in aiuto di un tredicenne romano scivolato lungo un ghiaione. Il ragazzo, D.G., di Ostia, stava risalendo con i genitori dalla Val Veneggia al rifugio Mulaz, quando si è attardato e ha sbagliato sentiero. Cercando di avanzare è finito in un canale e, non riuscendo più a risalire, è sceso verso il basso. Ruzzolato a valle per qualche metro, ha sbattuto una gamba e la testa, si è quindi fermato e ha iniziato a chiamare aiuto a voce. Una coppia di escursionisti, che passava più sotto, ha sentito i suoi richiami e contattato i soccorsi. Il ragazzo è stato raggiunto a circa 2000 metri di quota dalla Guardia di finanza di Passo Rolle e dall'eliambulanza, che lo ha recuperato utilizzando un verricello di 10 metri. Affidato ai finanzieri, è stato poi da loro accompagnato all'ambulanza che lo attendeva al Passo.
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2012
RICERCA A CALALZO DI CADORE
Scritto da Michela Canova
Calalzo di Cadore (BL), 14-07-12
Uscita di casa questa mattina per la consueta passeggiata, un'anziana di Calalzo di Cadore (BL), A.M., 80 anni, non ha fatto ritorno all'ora di pranzo e i famigliari, preoccupati, hanno iniziato a cercarla. Non avendola ancora ritrovata, attorno alle 14 è stato chiesto l'intervento del Soccorso alpino di Pieve di Cadore, che ha iniziato a perlustrare la zona circostante l'abitato di Caravaggio, dove l'ottantenne è solita dirigersi. Fortunatamente poco dopo i soccorritori hanno individuato la donna che si era attardata, stava bene, e l'allarme è rientrato.
Uscita di casa questa mattina per la consueta passeggiata, un'anziana di Calalzo di Cadore (BL), A.M., 80 anni, non ha fatto ritorno all'ora di pranzo e i famigliari, preoccupati, hanno iniziato a cercarla. Non avendola ancora ritrovata, attorno alle 14 è stato chiesto l'intervento del Soccorso alpino di Pieve di Cadore, che ha iniziato a perlustrare la zona circostante l'abitato di Caravaggio, dove l'ottantenne è solita dirigersi. Fortunatamente poco dopo i soccorritori hanno individuato la donna che si era attardata, stava bene, e l'allarme è rientrato.
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2012
ALTRI INTERVENTI SULLE DOLOMITI
Scritto da Michela Canova
Belluno, 12-07-12
Non distante dal rifugio Giussani, sotto le Tofane, un'escursionista è scivolato e ha sbattuto la testa a terra. Raggiunto da una squadra del Soccorso alpino di Cortina, è stato accompagnato a valle fino all'ambulanza, che lo ha trasportato all'ospedale con un sospetto lieve trauma cranico. Sull'altopiano delle Pale di San Martino, una coppia milanese ha smarrito il sentiero e ha chiesto aiuto al 118. L'elicottero del Suem di Pieve di Cadore ha imbarcato un soccorritore della Val Biois, conoscitore del territorio, che ha guidato l'equipaggio in direzione del luogo in cui potevano trovarsi E.R., 50 anni, l'uomo, e P.C., 52 anni, la donna. Una volta individuati, l'elicottero è atterrato, li ha imbarcati e portati a valle a Canale d'Agordo. Ad Auronzo una squadra del Soccorso alpino è invece intervenuta in supporto al personale di un'ambulanza, per aiutarlo a raggiungere e trasportare un turista di Preganziol (TV), G.Z., 72 anni, infortunatosi in un bosco. L'uomo si era storto un piede a circa 300 metri dalla strada in località Giralba, ed era impossibilitato a proseguire.
Non distante dal rifugio Giussani, sotto le Tofane, un'escursionista è scivolato e ha sbattuto la testa a terra. Raggiunto da una squadra del Soccorso alpino di Cortina, è stato accompagnato a valle fino all'ambulanza, che lo ha trasportato all'ospedale con un sospetto lieve trauma cranico. Sull'altopiano delle Pale di San Martino, una coppia milanese ha smarrito il sentiero e ha chiesto aiuto al 118. L'elicottero del Suem di Pieve di Cadore ha imbarcato un soccorritore della Val Biois, conoscitore del territorio, che ha guidato l'equipaggio in direzione del luogo in cui potevano trovarsi E.R., 50 anni, l'uomo, e P.C., 52 anni, la donna. Una volta individuati, l'elicottero è atterrato, li ha imbarcati e portati a valle a Canale d'Agordo. Ad Auronzo una squadra del Soccorso alpino è invece intervenuta in supporto al personale di un'ambulanza, per aiutarlo a raggiungere e trasportare un turista di Preganziol (TV), G.Z., 72 anni, infortunatosi in un bosco. L'uomo si era storto un piede a circa 300 metri dalla strada in località Giralba, ed era impossibilitato a proseguire.
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2012

