2012
Cortina d'Ampezzo (BL), 03-09-12
Partite in mattinata da Cà del Verzo in cerca di funghi, due sorelle di Padova hanno camminato per un quarto d'ora e poi si sono perse di vista. Una delle due ha atteso l'altra, provando a chiamarla senza avere risposta. Poi, preoccupata le fosse potuto accadere qualcosa, attorno alle 11, ha chiesto aiuto al 118, che ha allertato il Soccorso alpino di Cortina. Alcuni soccorritori si sono quindi recati dalla donna, per avere informazioni più dettagliate sul percorso seguito e iniziare la ricerca. Poco dopo, fortunatamente, O. G., 82 anni, è rientrata autonomamente a casa a l'allarme è cessato.
Partite in mattinata da Cà del Verzo in cerca di funghi, due sorelle di Padova hanno camminato per un quarto d'ora e poi si sono perse di vista. Una delle due ha atteso l'altra, provando a chiamarla senza avere risposta. Poi, preoccupata le fosse potuto accadere qualcosa, attorno alle 11, ha chiesto aiuto al 118, che ha allertato il Soccorso alpino di Cortina. Alcuni soccorritori si sono quindi recati dalla donna, per avere informazioni più dettagliate sul percorso seguito e iniziare la ricerca. Poco dopo, fortunatamente, O. G., 82 anni, è rientrata autonomamente a casa a l'allarme è cessato.
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2012
SI PERDE NEL BOSCO
Scritto da Michela Canova
Danta di Cadore (BL), 02-09-12
Durante una passeggiata con il marito nei boschi al confine tra Danta di Cadore e Comelico Superiore, una donna (al momento non sono note le generalità) si è allontanata, smarrendosi. L'uomo, non riuscendo a ritrovarla, ha chiesto aiuto al 118, che ha inviato gli uomini del Soccorso alpino della Val Comelico. I soccorritori sono riusciti entro breve a rintracciare la donna che era arrivata sulla strada che dal passo di Sant'Antonio scende a Padola e l'allarme è rientrato. Presenti anche vigili del fuoco e Finanza.
Durante una passeggiata con il marito nei boschi al confine tra Danta di Cadore e Comelico Superiore, una donna (al momento non sono note le generalità) si è allontanata, smarrendosi. L'uomo, non riuscendo a ritrovarla, ha chiesto aiuto al 118, che ha inviato gli uomini del Soccorso alpino della Val Comelico. I soccorritori sono riusciti entro breve a rintracciare la donna che era arrivata sulla strada che dal passo di Sant'Antonio scende a Padola e l'allarme è rientrato. Presenti anche vigili del fuoco e Finanza.
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2012
DETTAGLI RICERCA IN VAL DI GARES
Scritto da Michela Canova
Canale d'Agordo (BL), 02-09-12
Parcheggiata la moto in Val di Gares ieri mattina, M.B., 37 anni, di Venezia, era partito per un'escursione in Val di Gares. Arrivato nel pomeriggio in Val Strut, sotto la Vezzana, nel gruppo delle Pale di San Martino, aveva passato la notte nel bivacco Brunner senza poter avvertire il padre per l'assenza di copertura telefonica. I famigliari, preoccupati perchè non riuscivano a contattarlo, ieri sera avevano lanciato l'allarme. Una squadra del Soccorso alpino della Val Biois, allertata dal 118 attorno alle 23, rintracciata la moto, aveva iniziato a perlustrare le baite, arrivando a Malga Stia. Questa mattina alle 6, in supporto alla ricerca, sono arrivati il Centro mobile di coordinamento, il Soccorso alpino di Alleghe, le unità cinofile e sono stati percorsi tutti i sentieri fino a Falcade e controllate malghe ed edifici. Verso le 11, M.B., rientrato dall'orrido delle Comelle, è arrivato alla Baita Cima Comelle. Il proprietario lo ha riconosciuto e accompagnato al campo base. Erano presenti anche la Finanza di Passo Rolle e i vigili del fuoco.
Parcheggiata la moto in Val di Gares ieri mattina, M.B., 37 anni, di Venezia, era partito per un'escursione in Val di Gares. Arrivato nel pomeriggio in Val Strut, sotto la Vezzana, nel gruppo delle Pale di San Martino, aveva passato la notte nel bivacco Brunner senza poter avvertire il padre per l'assenza di copertura telefonica. I famigliari, preoccupati perchè non riuscivano a contattarlo, ieri sera avevano lanciato l'allarme. Una squadra del Soccorso alpino della Val Biois, allertata dal 118 attorno alle 23, rintracciata la moto, aveva iniziato a perlustrare le baite, arrivando a Malga Stia. Questa mattina alle 6, in supporto alla ricerca, sono arrivati il Centro mobile di coordinamento, il Soccorso alpino di Alleghe, le unità cinofile e sono stati percorsi tutti i sentieri fino a Falcade e controllate malghe ed edifici. Verso le 11, M.B., rientrato dall'orrido delle Comelle, è arrivato alla Baita Cima Comelle. Il proprietario lo ha riconosciuto e accompagnato al campo base. Erano presenti anche la Finanza di Passo Rolle e i vigili del fuoco.
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2012
Canale d'Agordo (BL), 02-09-12
Ha passato la notte al bivacco Brunner, impossibilitato ad avvisare a casa per l'assenza di copertura telefonica. Le squadre del Soccorso alpino della Val Biois hanno rintracciato M.B., 37 anni, di Venezia, per la cui scomparsa i carabinieri avevano allertato il 118, ieri sera attorno alle 23. Nella notte i soccorritori avevano rinvenuto la moto dell'uomo in Val di Gares, dove da indicazioni era diretto nel suo giro, ed era iniziata la ricerca, con il supporto dalle prime ore del giorno del Centro mobile di coordinamento del Soccorso alpino e delle unità cinofile, lungo i sentieri, nelle malghe, bivacchi e altri edifici, fino all'individuazione passate le 11. A breve, maggiori dettagli.
Ha passato la notte al bivacco Brunner, impossibilitato ad avvisare a casa per l'assenza di copertura telefonica. Le squadre del Soccorso alpino della Val Biois hanno rintracciato M.B., 37 anni, di Venezia, per la cui scomparsa i carabinieri avevano allertato il 118, ieri sera attorno alle 23. Nella notte i soccorritori avevano rinvenuto la moto dell'uomo in Val di Gares, dove da indicazioni era diretto nel suo giro, ed era iniziata la ricerca, con il supporto dalle prime ore del giorno del Centro mobile di coordinamento del Soccorso alpino e delle unità cinofile, lungo i sentieri, nelle malghe, bivacchi e altri edifici, fino all'individuazione passate le 11. A breve, maggiori dettagli.
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2012
RICERCA IN CORSO IN VAL DI GARES
Scritto da Michela Canova
Canale d'Agordo (BL), 02-09-12
Ieri attorno alle 23 i carabinieri hanno allertato il 118 su richiesta dei famigliari di un trentasettenne di Venezia, partito per un giro con la moto e non rientrato alla sera. Dalle loro indicazioni l'uomo era diretto in Val di Gares, nel comune di Canale d'Agordo. Il Soccorso alpino della Val Biois nella notte ha effettuato una perlustrazione, rintrovando la sua moto. Sono quindi iniziate le ricerche, con l'ausilio del Centro mobile di coordinamento del Soccorso alpino e delle unità cinofile. Attualmente i soccorritori stanno percorrendo i sentieri della vallata e controllando malghe ed edifici. Il cellulare dell'uomo risulta spento.
Ieri attorno alle 23 i carabinieri hanno allertato il 118 su richiesta dei famigliari di un trentasettenne di Venezia, partito per un giro con la moto e non rientrato alla sera. Dalle loro indicazioni l'uomo era diretto in Val di Gares, nel comune di Canale d'Agordo. Il Soccorso alpino della Val Biois nella notte ha effettuato una perlustrazione, rintrovando la sua moto. Sono quindi iniziate le ricerche, con l'ausilio del Centro mobile di coordinamento del Soccorso alpino e delle unità cinofile. Attualmente i soccorritori stanno percorrendo i sentieri della vallata e controllando malghe ed edifici. Il cellulare dell'uomo risulta spento.
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2012
Auronzo di Cadore (BL), 30-08-12
Cinque ragazzi si sono ritrovati in quota, tardi, su un sentiero impegnativo sotto la Croda dei Toni e sono stati soccorsi dall'elicottero del Suem di Pieve di Cadore. Pur avendo chiesto informazioni, infatti, al gruppo era stato descritto come facile un itinerario, il sentiero 107, in realtà chiuso da due anni da un'ordinanza del sindaco. Arrivati sotto Punta Maria, a circa 2.100 metri di altitudine, ormai prossimo il buio, attorno alle 19 è stato inevitabile per i 5 giovani, 3 ragazze e 2 ragazzi, dai 17 ai 20 anni, di Padova e provincia, chiamare il 118. In loro aiuto è decollata l'eliambulanza che, dopo averli individuati, li ha imbarcati in hovering e trasportati a valle.
Cinque ragazzi si sono ritrovati in quota, tardi, su un sentiero impegnativo sotto la Croda dei Toni e sono stati soccorsi dall'elicottero del Suem di Pieve di Cadore. Pur avendo chiesto informazioni, infatti, al gruppo era stato descritto come facile un itinerario, il sentiero 107, in realtà chiuso da due anni da un'ordinanza del sindaco. Arrivati sotto Punta Maria, a circa 2.100 metri di altitudine, ormai prossimo il buio, attorno alle 19 è stato inevitabile per i 5 giovani, 3 ragazze e 2 ragazzi, dai 17 ai 20 anni, di Padova e provincia, chiamare il 118. In loro aiuto è decollata l'eliambulanza che, dopo averli individuati, li ha imbarcati in hovering e trasportati a valle.
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2012
SCIVOLA SUL SENTIERO
Scritto da Michela Canova
Taibon Agordino (BL), 01-09-12
Un escursionista settantenne della Germania è scivolato scendendo dal rifugio Tissi e ha sbattuto la testa. Raggiunto il rifugio Vazzoler, ha manifestato problemi e il gestore ha chiamato una squadra del Soccorso alpino di Agordo che si trovava nei paraggi. I soccorritori hanno quindi accompagnato l'uomo all'ospedale di Agordo per i controlli del caso.
Un escursionista settantenne della Germania è scivolato scendendo dal rifugio Tissi e ha sbattuto la testa. Raggiunto il rifugio Vazzoler, ha manifestato problemi e il gestore ha chiamato una squadra del Soccorso alpino di Agordo che si trovava nei paraggi. I soccorritori hanno quindi accompagnato l'uomo all'ospedale di Agordo per i controlli del caso.
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2012
TROVATO UOMO IN DIFFICOLTÀ
Scritto da Michela Canova
Domegge di Cadore (BL), 30-08-12
È stato ritrovato, e sta bene, M.L., 68 anni, di Limena (PD), la cui ricerca era iniziata attorno alle 17.30. L'uomo partito in cerca di funghi nella zona sopra il ponte di Vallesella, che attraversa il lago del Centro Cadore, si era inoltrato nella Val Talagona, finendo col perdere l'orientamento. Nel tentativo di scendere verso valle, si era quindi avventurato lungo un ripido canale che lo aveva portato sul torrente Talagona, incapace di risalire. Dalla sua descrizione, resa sommaria dalla scarsa copertura telefonica, i soccorritori, allertati dal 118, hanno intuito il percorso che poteva avere seguito. In 16 si sono distribuiti a ventaglio per coprire in perlustrazione la vallata, finchè non lo hanno individuato in località Muze. Il cercatore di funghi è stato quindi assicurato e, allestita una corda fissa, issato fino a un sentiero soprastante, per essere poi accompagnato in jeep alla strada. In via precauzionale il medico di Stazione ha infine verificato non si fosse fatto male scivolando tra la vegetazione.
È stato ritrovato, e sta bene, M.L., 68 anni, di Limena (PD), la cui ricerca era iniziata attorno alle 17.30. L'uomo partito in cerca di funghi nella zona sopra il ponte di Vallesella, che attraversa il lago del Centro Cadore, si era inoltrato nella Val Talagona, finendo col perdere l'orientamento. Nel tentativo di scendere verso valle, si era quindi avventurato lungo un ripido canale che lo aveva portato sul torrente Talagona, incapace di risalire. Dalla sua descrizione, resa sommaria dalla scarsa copertura telefonica, i soccorritori, allertati dal 118, hanno intuito il percorso che poteva avere seguito. In 16 si sono distribuiti a ventaglio per coprire in perlustrazione la vallata, finchè non lo hanno individuato in località Muze. Il cercatore di funghi è stato quindi assicurato e, allestita una corda fissa, issato fino a un sentiero soprastante, per essere poi accompagnato in jeep alla strada. In via precauzionale il medico di Stazione ha infine verificato non si fosse fatto male scivolando tra la vegetazione.
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2012
RICERCA PERSONA IN DIFFICOLTÀ
Scritto da Michela Canova
Domegge di Cadore (BL), 30-08-11
Le squadre del Soccorso alpino del Centro Cadore stanno cercando un uomo che ha smarrito il sentiero durante una passeggiata lungo il lago, sopra il campeggio di Vallesella. L'uomo è riuscito a dare una spiegazione sommaria del percorso seguito, poi l'assenza di campo altalenante non ha permesso di mantenere i contatti telefonici.
Le squadre del Soccorso alpino del Centro Cadore stanno cercando un uomo che ha smarrito il sentiero durante una passeggiata lungo il lago, sopra il campeggio di Vallesella. L'uomo è riuscito a dare una spiegazione sommaria del percorso seguito, poi l'assenza di campo altalenante non ha permesso di mantenere i contatti telefonici.
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2012
BIKER RUZZOLA PER 40 METRI
Scritto da Michela Canova
Voltago Agordino (BL), 30-08-12
Partito con una compagnia di connazionali da Taibon Agordino in direzione monte Larion, per raggiungere Voltago Agordino e scendere a Rivamonte, un biker tedesco sessantenne, raggiunta la prima discesa nei boschi di Voltago, è caduto dalla mountain bike, ruzzolando tra gli alberi per una quarantina di metri. Dopo averlo individuato tra la vegetazione, l'elicottero dell'Aiut Alpin Dolomites di Bolzano ha imbarcato due soccorritori di Agordo per aiutare l'equipaggio nelle operazioni, mentre una squadra del Soccorso alpino agordino si avvicinava a piedi. Imbarellato, l'uomo è stato recuperato con un verricello e trasportato all'ospedale di Bolzano con un un trauma alla colonna e la possibile rottura di alcune vertebre.
Partito con una compagnia di connazionali da Taibon Agordino in direzione monte Larion, per raggiungere Voltago Agordino e scendere a Rivamonte, un biker tedesco sessantenne, raggiunta la prima discesa nei boschi di Voltago, è caduto dalla mountain bike, ruzzolando tra gli alberi per una quarantina di metri. Dopo averlo individuato tra la vegetazione, l'elicottero dell'Aiut Alpin Dolomites di Bolzano ha imbarcato due soccorritori di Agordo per aiutare l'equipaggio nelle operazioni, mentre una squadra del Soccorso alpino agordino si avvicinava a piedi. Imbarellato, l'uomo è stato recuperato con un verricello e trasportato all'ospedale di Bolzano con un un trauma alla colonna e la possibile rottura di alcune vertebre.
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2012
San Pietro di Cadore (BL), 29-08-12
È stato ritrovato in mezzo a un bosco F.T., 70 anni, di Roma, l'uomo scomparso oggi mentre cercava funghi con la moglie in Val Visdende. La donna, con cui era d'accordo di ritrovarsi a mezzogiorno e mezza, dopo averlo atteso a lungo invano, aveva contattato dei conoscenti perchè la aiutassero e l'allarme al 118 era scattato verso le 16. Sul posto le squadre del Soccorso alpino della Val Comelico e il Centro mobile di coordinamento, forestali, Finanza, vigili del fuoco e unità cinofile. I soccorritori hanno deciso di battere a tappeto la zona bassa dell'area che va dalla Locanda Plenta, da dove era partito, verso Malga Chivion, escludendo la parte più alta, visto che l'ora fissata per il rientro non gli avrebbe permesso lunghi spostamenti. Dopo alcune ore l'uomo è stato avvistato in mezzo al bosco da una squadra. Era ruzzolato tra gli alberi, sbattendo con il volto sui sassi e riportando altri sospetti traumi a un braccio e al costato. Medicato e caricato sulla barella, l'uomo è stato trasportato a spalla in salita fino alla strada e da lì accompagnato in località la Plenta con l'ambulanza dei pompieri, per essere imbarcato sull'elicottero del Suem di Pieve di Cadore, decollato subito dopo in direzione dell'ospedale di Belluno.
È stato ritrovato in mezzo a un bosco F.T., 70 anni, di Roma, l'uomo scomparso oggi mentre cercava funghi con la moglie in Val Visdende. La donna, con cui era d'accordo di ritrovarsi a mezzogiorno e mezza, dopo averlo atteso a lungo invano, aveva contattato dei conoscenti perchè la aiutassero e l'allarme al 118 era scattato verso le 16. Sul posto le squadre del Soccorso alpino della Val Comelico e il Centro mobile di coordinamento, forestali, Finanza, vigili del fuoco e unità cinofile. I soccorritori hanno deciso di battere a tappeto la zona bassa dell'area che va dalla Locanda Plenta, da dove era partito, verso Malga Chivion, escludendo la parte più alta, visto che l'ora fissata per il rientro non gli avrebbe permesso lunghi spostamenti. Dopo alcune ore l'uomo è stato avvistato in mezzo al bosco da una squadra. Era ruzzolato tra gli alberi, sbattendo con il volto sui sassi e riportando altri sospetti traumi a un braccio e al costato. Medicato e caricato sulla barella, l'uomo è stato trasportato a spalla in salita fino alla strada e da lì accompagnato in località la Plenta con l'ambulanza dei pompieri, per essere imbarcato sull'elicottero del Suem di Pieve di Cadore, decollato subito dopo in direzione dell'ospedale di Belluno.
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2012
INTERVENTO E RICERCA IN CORSO
Scritto da Michela Canova
Belluno, 29-08-12
Scendendo da solo dalla ferrata delle Fiamme gialle sul monte Alto di Pelsa, nel comune di Cencenighe Agordino, un escursionista veneziano, E.C., 26 anni, ha scelto di prendere la scorciatoia del Troi Sec, un sentiero difficile e impegnativo, ma a un certo punto si è sentito poco bene. Contattato il 118 attorno alle 16, sul posto è stato inviato l'elicottero del Suem di Pieve di Cadore, che ha prima imbarcato un tecnico del Soccorso alpino di Agordo per riuscire a rintracciare più velocemente il punto dove si trovava il ragazzo. Una volta individuato, l'escursionista è stato recuperato con un verricello di 50 metri, per essere trasportato a valle e affidato ai soccorritori che lo hanno accompagnato all'ospedale di Agordo per gli accertamenti del caso.
In Val Visdende le squadre del Soccorso alpino della Val Comelico, allertate verso le 16, stanno cercando un sessantenne che, atteso per mezzogiorno, non è più rientrato dai famigliari. Sul posto personale della Forestale, Finanza, vigili del fuoco, unità cinofile e il Centro mobile di coordinamento del Soccorso alpino.
Scendendo da solo dalla ferrata delle Fiamme gialle sul monte Alto di Pelsa, nel comune di Cencenighe Agordino, un escursionista veneziano, E.C., 26 anni, ha scelto di prendere la scorciatoia del Troi Sec, un sentiero difficile e impegnativo, ma a un certo punto si è sentito poco bene. Contattato il 118 attorno alle 16, sul posto è stato inviato l'elicottero del Suem di Pieve di Cadore, che ha prima imbarcato un tecnico del Soccorso alpino di Agordo per riuscire a rintracciare più velocemente il punto dove si trovava il ragazzo. Una volta individuato, l'escursionista è stato recuperato con un verricello di 50 metri, per essere trasportato a valle e affidato ai soccorritori che lo hanno accompagnato all'ospedale di Agordo per gli accertamenti del caso.
In Val Visdende le squadre del Soccorso alpino della Val Comelico, allertate verso le 16, stanno cercando un sessantenne che, atteso per mezzogiorno, non è più rientrato dai famigliari. Sul posto personale della Forestale, Finanza, vigili del fuoco, unità cinofile e il Centro mobile di coordinamento del Soccorso alpino.
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2012
Canale d'Agordo (BL), 28-08-12
Le squadre del Soccorso alpino della Val Biois sono intervenute con i vigili del fuoco in Val di Gares, dove due amici di Berlino, R.F.H.S., 59 anni, e J.J., 55 anni, avevano perso il sentiero andando da Malga Stia verso Casera Vecia. I due, sempre in contatto telefonico, sono stati rintracciati a circa 1.400 metri di quota e riaccompagnati a valle.
Le squadre del Soccorso alpino della Val Biois sono intervenute con i vigili del fuoco in Val di Gares, dove due amici di Berlino, R.F.H.S., 59 anni, e J.J., 55 anni, avevano perso il sentiero andando da Malga Stia verso Casera Vecia. I due, sempre in contatto telefonico, sono stati rintracciati a circa 1.400 metri di quota e riaccompagnati a valle.
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2012
CRISI DI PANICO SUL PELMO
Scritto da Michela Canova
San Vito di Cadore (BL), 28-08-12
Una coppia di turisti genovesi, R.G., 41 anni, di Cogoleto (GE), lui, e E.M., 46 anni, di Genova, lei, è partita in mattinata per salire sulla cima del Pelmo lungo la normale, un percorso che richiede capacità alpinistiche. Arrivati a metà della cengia di Ball, però, a circa 2.200 metri di altitudine, la paura li ha bloccati, impedendo loro di proseguire o di tornare sui propri passi e, attorno a mezzogiorno, l'uomo ha chiesto l'intervento del 118. Una squadra del Soccorso alpino di San Vito di Cadore, subito disponibile, ha quindi iniziato a risalire l'itinerario, definito nelle relazioni tecnicamente difficile, con passaggi di II grado e numerosi tratti esposti. In un paio di ore i soccorritori hanno raggiunto i due, li hanno assicurati e, attrezzata una corda fissa, li hanno aiutati a superare a ritroso l'impegnativo tratto della normale, per poi accompagnarli nella discesa fino al rifugio Venezia.
Una coppia di turisti genovesi, R.G., 41 anni, di Cogoleto (GE), lui, e E.M., 46 anni, di Genova, lei, è partita in mattinata per salire sulla cima del Pelmo lungo la normale, un percorso che richiede capacità alpinistiche. Arrivati a metà della cengia di Ball, però, a circa 2.200 metri di altitudine, la paura li ha bloccati, impedendo loro di proseguire o di tornare sui propri passi e, attorno a mezzogiorno, l'uomo ha chiesto l'intervento del 118. Una squadra del Soccorso alpino di San Vito di Cadore, subito disponibile, ha quindi iniziato a risalire l'itinerario, definito nelle relazioni tecnicamente difficile, con passaggi di II grado e numerosi tratti esposti. In un paio di ore i soccorritori hanno raggiunto i due, li hanno assicurati e, attrezzata una corda fissa, li hanno aiutati a superare a ritroso l'impegnativo tratto della normale, per poi accompagnarli nella discesa fino al rifugio Venezia.
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2012
Fumane (VR), 27-08-12
Ieri sera attorno alle 19.30 il Soccorso alpino di Verona è stato allertato per ritrovare due escursionisti che si erano persi durante una camminata in Val Sorda. I due, R.Z., 36 anni, di Fumane (VR), l'uomo, e G.P., 29 anni, di Villafranca (VR), la ragazza, avevano percorso in giornata un sentiero nella zona collinare della Val Sorda, salendo fino in località Boar. Da lì avevano scelto di scendere verso la Val di Molina, ma, persa la traccia, si erano ritrovati in un ripido versante boscato con salti di roccia. Inevitabile la chiamata al 118. I soccorritori si sono quindi attrezzati e, divisi a gruppi, hanno seguito diversi itinerari, in continuo contatto telefonico con la coppia: una squadra ha risalito la Val Sorda, una è scesa verso le cascate della Val Molina, una terza ha percorso in jeep la dorsale di Boar, una quarta, con un mezzo con lampeggiante, si è sitemata in costa sul versante opposto per dare indicazione ai soccorritori in base a cosa vedevano i due escursionisti e fare da ponte. Attorno alle 23.30 una squadra è quindi riuscita a raggiungere dal basso la coppia, illesa, arrampicandosi nei tratti più verticali, e l'ha accompagnata a monte, risalendo lungo il versante, fino a raggiungere la strada e l'auto. L'intervento si è concluso passata la mezzanotte.
Ieri sera attorno alle 19.30 il Soccorso alpino di Verona è stato allertato per ritrovare due escursionisti che si erano persi durante una camminata in Val Sorda. I due, R.Z., 36 anni, di Fumane (VR), l'uomo, e G.P., 29 anni, di Villafranca (VR), la ragazza, avevano percorso in giornata un sentiero nella zona collinare della Val Sorda, salendo fino in località Boar. Da lì avevano scelto di scendere verso la Val di Molina, ma, persa la traccia, si erano ritrovati in un ripido versante boscato con salti di roccia. Inevitabile la chiamata al 118. I soccorritori si sono quindi attrezzati e, divisi a gruppi, hanno seguito diversi itinerari, in continuo contatto telefonico con la coppia: una squadra ha risalito la Val Sorda, una è scesa verso le cascate della Val Molina, una terza ha percorso in jeep la dorsale di Boar, una quarta, con un mezzo con lampeggiante, si è sitemata in costa sul versante opposto per dare indicazione ai soccorritori in base a cosa vedevano i due escursionisti e fare da ponte. Attorno alle 23.30 una squadra è quindi riuscita a raggiungere dal basso la coppia, illesa, arrampicandosi nei tratti più verticali, e l'ha accompagnata a monte, risalendo lungo il versante, fino a raggiungere la strada e l'auto. L'intervento si è concluso passata la mezzanotte.
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2012
Sappada (BL), 27-08-12
Una madre in ansia, poichè la figlia non rispondeva al cellulare, ha allertato ieri sera attorno alle 19 il 118, che ha avviato la ricerca della donna, una quarantenne di Mestre (VE), in villeggiatura con un'amica a Sappada. Alla madre la donna aveva detto che lei e l'amica sarebbero andate in auto alle sorgenti del Piave per poi fare un'escursione a piedi in Val Sesis. I soccorritori hanno dapprima contattato i rifugi della zona, con la conferma al Calvi del loro passaggio verso mezzogiorno, sono riusciti a risalire al Bed and Breakfast dove avevano alloggiato, appurando che le due donne non avrebbero passato lì un'altra notte con l'evidente intenzione di rientrare a casa, e hanno verificato che nel parcheggio del rifugio Sorgenti del Piave l'auto non c'era. Una squadra del Soccorso alpino di Sappada è quindi risalita ugualmente fino al rifugio per un sopralluogo lungo la strada, senza avere riscontri. Poco prima delle 20, la donna, che con probabilità si era fermata lungo la via del rientro, ha risposto al cellulare e l'allarme è rientrato.
Una madre in ansia, poichè la figlia non rispondeva al cellulare, ha allertato ieri sera attorno alle 19 il 118, che ha avviato la ricerca della donna, una quarantenne di Mestre (VE), in villeggiatura con un'amica a Sappada. Alla madre la donna aveva detto che lei e l'amica sarebbero andate in auto alle sorgenti del Piave per poi fare un'escursione a piedi in Val Sesis. I soccorritori hanno dapprima contattato i rifugi della zona, con la conferma al Calvi del loro passaggio verso mezzogiorno, sono riusciti a risalire al Bed and Breakfast dove avevano alloggiato, appurando che le due donne non avrebbero passato lì un'altra notte con l'evidente intenzione di rientrare a casa, e hanno verificato che nel parcheggio del rifugio Sorgenti del Piave l'auto non c'era. Una squadra del Soccorso alpino di Sappada è quindi risalita ugualmente fino al rifugio per un sopralluogo lungo la strada, senza avere riscontri. Poco prima delle 20, la donna, che con probabilità si era fermata lungo la via del rientro, ha risposto al cellulare e l'allarme è rientrato.
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2012

