2012

Cison di Valmarino (TV), 10-12-12
Su richiesta dei vigili del fuoco, il Soccorso alpino delle Prealpi Trevigiane è intervenuto, a partire dalla mattina, in supporto alle operazioni di recupero del relitto dell'ultraleggero precipitato venerdì sul monte Torresel, a est del passo San Boldo. Tre vigili e due soccorritori, sono stati elitrasportati in quota a 1.100 metri di altitudine, mentre una squadra rimaneva a disposizione nel piazzale della caserma dei carabinieri di Cison di Val Marino. Una volta sbarcati nelle vicinanze del luogo dell'impatto, dopo che l'area attorno al relitto è stata messa in sicurezza dai soccorritori, si è provveduto a raccogliere i resti del velivolo, depositati in reti e sacchi. Sul posto anche un tecnico dell'aeronautica, che visionava la scena per cercare di stabilire con precisione la dinamica dell'incidente costato la vita al pilota, il bellunese Bruno De Dea, 57 anni. Concluso il recupero del materiale, l'elicottero ha quindi imbarcato il personale e portato a valle il relitto utilizzando un gancio baricentrico. I resti del velivolo, messi sotto sequestro, saranno quindi portati in un deposito a disposizione dell'autorità giudiziaria. L'intervento si è concluso verso le 16.
Tarzo (TV), 09-12-12
È stato individuato qualche minuto prima di mezzogiorno su un pendio scosceso del monte Torresel, nel comune di Cison di Valmarino (TV), il relitto dell'ultraleggero disperso da venerdì mattina. All'interno il corpo senza vita del pilota, Bruno De Dea, 57 anni di Belluno. Attualmente sono in corso le operazioni di recupero della salma. Sul posto, a 1.100 metri di altitudine, il medico, personale del Soccorso alpino, carabinieri, vigili del fuoco. Stamattina, nell'area delle Prealpi Trevigiane dove la cella di Tarzo aveva registrato l'ultimo allacciamento del cellulare dell'uomo, a partire dalle 7.30 sono riprese le ricerche, con i 4 elicotteri di esercito, carabinieri, vigili del fuoco e Air Service Center, ditta privata convenzionata con il Soccorso alpino, che sorvolavano diverse zone assegnate, e una settantina di persone in perlustrazione a piedi e con i fuoristrada. Erano presenti i soccorritori delle Stazioni di Prealpi Trevigiane, Belluno, Feltre, Alpago e Longarone, gruppi locali di Protezione civile, vigili del fuoco e carabinieri. I responsabili stanno anche valutando i tempi di rimozione del relitto, se immediata o rimandata nei prossimi giorni.
 
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Tarzo (TV), 09-12-12
Sono riprese questa mattina alle 7.30 le ricerche dell'ultraleggero pilotato dal bellunese Bruno De Dea, 57 anni, disperso da venerdì mattina. Gli elicotteri di Air Service Center, ditta privata convenzionata con il Soccorso alpino, carabinieri ed esercito, stanno sorvolando la zona prealpina attorno a Tarzo, mentre a piedi si muovono 9 squadre. Sul posto una settantina di persone di Soccorso alpino, Protezione civile e vigili del fuoco. Il coordinamento è situato in località Santa Maria, non distante da Revine Lago.
Tarzo (TV), 08-12-12
Ancora nulla è emerso dalle ricerche protrattesi tutta la giornata e rimane oscuro il destino dell'ultraleggero pilotato dal bellunese Bruno De Dea, 57 anni, decollato ieri da San Marino in direzione di Belluno e mai arrivato a destinazione. L'orario di partenza del velivolo è incerto, attorno alle 11, mentre è sicura l'ora dell'ultimo allacciamento del cellulare dell'uomo a una cella telefonica, quella di Tarzo, alle 11.50, indicata dall'aeronautica militare. Sulle colline che circondano l'abitato si sono quindi concentrate le ricerche dei soccorritori oggi, dopo che l'elicottero del Suem di Pieve di Cadore aveva già effettuato una ricognizione nella zone delle Bocchette, Grappa e valle di Schievenin. Sulla vasta area si sono succeduti in volo gli elicotteri di Treviso emergenza e di una ditta privata, Air Service Center, convenzionata con il Soccorso alpino, con a bordo soccorritori con ampia conoscenza dei luoghi, che hanno sorvolato il territorio a est e ovest rispetto al passo San Boldo, mentre squadre in jeep perlustravano tutte le strade del versante prealpino, fino al crinale con la Valbelluna, cercando a vista e con binocolo. Altri soccorritori hanno invece  percorso a piedi la cresta dei monti da Praderadego al San Boldo. Oggi erano presenti una quarantina di soccorritori delle Stazioni di Prealpi Trevigiane, Pedemontana del Grappa, Belluno, Alpago, Longarone, con volontari di Protezione civile e vigili del fuoco. Purtroppo durante la mattinata e nel primo pomeriggio si sono susseguite false segnalazioni su facebook che volevano ritrovato il pilota e che come risultato invece hanno solo avuto quello di accentuare il dolore dei famigliari. Domani le ricerche riprenderanno alle 7.30, con una sessantina di persone, gli elicotteri di vigili del fuoco, esercito ed Air Service Center. Il centro mobile di coordinamento del Soccorso alpino sarà posto in località Santa Maria a Revine Lago. Al vaglio zone ritenute prioritarie con ampliamento dell'area di indagine.
 
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Tarzo (TV), 08-12-12
L'elicottero di Treviso emergenza ha effettuato un sorvolo di un'ora e 40 dell'area sopra il passo San Boldo, a est e ovest, dove, da indicazioni dell'aeronautica militare, le celle telefoniche avrebbero registrato l'ultimo allacciamento del cellulare del pilota dell'ultraleggero scomparso ieri. Dal sopralluogo nulla di nuovo è emerso e, a breve, un elicottero convenzionato con il Soccorso alpino Dolomiti Bellunesi ne effettuerà uno nuovo. Alcune squadre di soccorritori stanno percorrendo in quota le creste nella zona di Praderadego, mentre altri si muovono lungo le diverse strade per le verifiche a vista e con i binocoli. Sul posto le Stazioni del Soccorso alpino di Prealpi Trevigiane, Pedemontana del Grappa, Belluno, Alpago e Longarone con i volontari della Protezione civile. Il Centro mobile del Soccorso alpino che coordina le operazioni di ricerca è posizionato a Revine Lago.
Tarzo (TV), 08-12-12
Le squadre del Soccorso alpino stanno effettuando un sopralluogo nella zona attorno a Tarzo, dove le celle telefoniche avrebbero segnalato l'ultimo contatto del cellulare del pilota dell'ultraleggero decollato ieri, attorno alle 11, da San Marino in direzione Belluno, ma mai arrivato a destinazione. L'elicottero di Treviso emergenza effettuerà una ricognizione dall'alto dell'area, mentre i soccorritori si stanno dirigendo lungo le strade alte per controllare a vista le valli. Questa mattina l'elicottero del Suem di Pieve di Cadore aveva già sorvolato le Bocchette, il Grappa e la valle di Schievenin, senza rinvenire alcuna traccia del velivolo. Sono cinque le Stazioni del Soccorso alpino Dolomiti Bellunesi impegnate nella ricerca.
Auronzo di Cadore (BL), 08-12-12
Ieri sera il Soccorso alpino di Auronzo di Cadore è intervenuto in aiuto di uno scialpinista tedesco, rimasto bloccato in quota sopra un salto di roccia.
Lo sciatore, un venticinquenne di Norimberga, era partito con l'intenzione di effettuare una gita tra i rifugi di Tre Cime e Popera. Attrezzato e intenzionato a passare la notte in una dei bivacchi invernali, il ragazzo aveva iniziato a scendere lungo una valle tra i due gruppi, quando si è trovato di fronte un salto verticale di roccia impossibile da superare e ha chiamato i soccorsi verso le 17.30. Pur non sapendo dove si trovava, ha fornito le sue coordinate Gps al 118, che ha così potuto individuare il punto preciso e comunicarlo alle squadre. In otto, presente anche il Corpo forestale dello Stato, sono quindi partiti in direzione della val Cengia, una laterale della val Marzon. Dopo essersi avvicinati in jeep, i soccorritori, neve al ginocchio, hanno risalito il versante tra i mughi, fino a individuare lo sciatore, che aveva una pila con sé. Raggiunto lateralemente a 1.800 metri di altitudine, il giovane è stato rifocillato e dotato di ramponi per affrontare la discesa e rientrare con le squadre lungo il percorso più semplice e sicuro. L'intervento si è concluso attorno alle 21.
Mel (BL), 05-12-12
Camminando verso casa nella valle di Cordellon, un sessantenne (di cui al momento non sono note le generalità) nel tardo pomeriggio è scivolato nel bosco. Scattato l'allarme, sul posto è stata inviata un'ambulanza. Poichè non era possibile individuare l'uomo, il 118 ha chiesto l'intervento del Soccorso alpino. Sul posto si sono quindi diretti i soccorritori di Feltre e Belluno. Rintracciato, l'uomo è stato riportato sulla strada e poi accompagnato all'ospedale di Feltre, per controllare eventuali contusioni dovute alla caduta.
Valli del Pasubio (VI), 02-12-12
Il Soccorso alpino di Schio ha concluso il sopralluogo per verificare non vi fossero persone coinvolte dall'imponente frana che questa mattina ha interessato il Vajo Stretto, la via normale attrezzata al monte Cornetto. Dalla parete si è staccato un grande pilastro di circa 100 metri di altezza per una cinquantina di base. Il materiale è caduto a valle e un enorme masso, rotolando, è passato sulla diramazione della provinciale che conduce all'ossario del Pasubio, prima di proseguire la sua corsa, dissestandone la sede stradale. A causa della strada compromessa, alcune auto dalla parte dell'ossario sono rimaste isolate fino all'intervento dei mezzi del Comune di Valli del Pasubio, che ha inoltre emesso un'ordinanza di chiusura. I soccorritori hanno controllato la presenza di tutti i proprietari delle vetture e visionato il sentiero, escludendo il coinvolgimento di escursionisti, in genere frequenti lungo il percorso, oggi invece fortunatamente scoraggiati dal maltempo.
 
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Sedico (BL), 15-11-12
Durante un'escursione con un gruppo di persone sulla Pala Alta nel primo pomeriggio, G.C., 65 anni, di Vigonovo (VE), ha perso l'equilibrio rotolando sul pendio sottostante. L'uomo, che stava percorrendo il sentiero 590, dopo essere caduto è finito una decina di metri più in basso. L'allarme è stato lanciato dagli amici attorno alle 14 e il 118 ha inviato sul posto l'elicottero del Suem di Pieve di Cadore che, una volta individuato il luogo dell'incidente a circa 1.500 metri di quota, ha sbarcato il tecnico del Soccorso alpino di turno con l'equipaggio utilizzando un verricello di 30 metri. Allo stesso modo è stato quindi recuperato l'infortunato, cui sono state prestate le prime cure, trasportato poi all'ospedale di Belluno con una ferita alla testa e un probabile politrauma.
Ospitale di Cadore (BL), 12-11-12
Due giovani escursionisti in difficoltà per le conseguenze del maltempo, rimasti bloccati al bivacco Campestrin, sono stati tratti in salvo dal Soccorso alpino di Longarone. I due, un ragazzo e una ragazza, A.R., 21 anni, di San Giorgio di Piano (BO), e C.R., 20 anni, di Foggia, erano partiti sabato da Ospitale di Cadore diretti al bivacco Campestrin, per la Valbona, con l'intenzione di svalicare e scendere dalla parte di Cibiana. Passata la notte di sabato in bivacco, ieri la coppia è stata costretta a rimanere nella struttura. Stamattina quando i due hanno tentato di tornare sui propri passi verso casera Valbona sono stati fermati da un torrente in piena, impossibile da guadare. Tornati al Campestrin, gli escursionisti hanno deciso di provare l'itinerario verso Cibiana, risalendo fino a forcella Campestrin, ma lungo il tragitto si sono trovati di fronte la neve. Tornati al bivacco, hanno chiesto aiuto con il cellulare. Attorno alle 12.30 è stato quindi allertato il Soccorso alpino di Longarone, anche perchè le nubi impedivano l'eventuale intervento dell'elicottero del Suem di Pieve di Cadore. Una ruspa messa gentilmente a disposizione dal Comune di Ospitale di Cadore ha liberato la strada fino a Casera Valbona, altrimenti impercorribile con le jeep, e permesso alle squadre di superare il torrente. I soccorritori, una decina, hanno raggiunto il bivacco, a 1.650 metri di quota, e, presi con loro i ragazzi, li hanno riaccompagnati a valle, facendo loro superare il torrente con l'allestimento di una teleferica. L'intervento si è concluso verso le 16.
Selva di Cadore (BL), 11-11-12
A seguito di una frana in località Pescul, fermatasi una trentina di metri sopra un'abitazione, una famiglia è stata evacuata e subito sono stati eseguiti i lavori di pulizia dal canale di bonifica interessato dal materiale. Il Soccorso alpino della Val Fiorentina, presente durante le operazioni per eventuale supporto agli operai, effettuerà il monitoraggio dell'area tutta la notte per verificare la pioggia non origini altri smottamenti.
Sovramonte (BL), 11-11-12
Malgrado la portata del torrente Cismon, ingrossato dalla pioggia, tre amici hanno deciso di affrontare un'escursione in kayak e uno di loro si è trovato in grosse difficoltà. Scesi in acqua a Canal San Bovo, i tre sono avanzati lungo l'asta finchè A.M., 56 anni, residente a Selvazzano Dentro (PD), è stato sbalzato all'esterno, rimanendo aggrappato al suo kayak. I due compagni sono riusciti a seguirlo per alcuni chilometri, cercando un punto dove aiutarlo a fermarsi, quando, all'altezza della Val Rosna sono riusciti a fargli raggiungere un terrazzino tra la vegetazione sotto una parete strapiombante. Guadagnata la riva, hanno lanciato l'allarme poco prima delle 16. Dopo aver raggiunto il punto del torrente dove si trovava l'uomo, sei tecnici del Soccorso alpino di Feltre hanno attrezzato gli ancoraggi per calare le corde. Una volta assicurato A.M., che era illeso, è stato issato per una trentina di metri utilizzando un paranco per superare la parete verticale e riaccompagnato alla macchina assieme agli amici.
Galzignano Terme (PD), 10-11-12
Scendendo in mountain bike con alcuni amici dal monte Ventolone, sui Colli Euganei, A.B., 47 anni, di Monselice (PD), ha perso il controllo della bici ed è caduto lungo il sentiero nel bosco. Scattato l'allarme attorno alle 11, il 118 ha inviato sul luogo dell'incidente una squadra del Soccorso alpino di Padova. I soccorritori, in 6, hanno raggiunto l'infortunato e, dopo avergli prestato le prime cure, lo hanno imbarellato e trasportato a spalla per una ventina di minuti, risalendo il versante fino alla strada, dove attendeva l'ambulanza che ha lo ha accompagnato all'ospedale di Monselice, per sospette fratture alla clavicola e al bacino.
Possagno (TV), 23-10-12

Tratta in salvo in mattina dall'elicottero di Treviso Emergenza e da una squadra del Soccorso Alpino della Stazione della Pedemontana del Grappa che ha operato congiuntamente al Suem 118 di Crespano del Grappa, una fungaiola caduta nel greto di un torrente in secca a nord di Possagno.
Poco dopo le 9 di stamane il marito di L.C., di anni 46, residente a Castelfranco Veneto (TV), aveva infatti allertato il 118 perchè la donna era malamente scivolata lungo un pendio erboso per ca. 7 metri e successivamente precipitata nel sottostante torrente in secca, battendo più volte il corpo sul terreno roccioso.
La prima squadra medicalizzata arrivata sul posto aveva provveduto a garantire le prime cure alla paziente e ad allertare immediatamente Leone (nda: nome dell'elicottero di Treviso Emergenza), il cui impiego si rendeva necessario a causa del terreno particolarmente insidioso per un recupero che se effettuato via terra, avrebbe comportato tra l'altro tempi decisamente più lunghi.
Una volta pervenuto in zona l'elicottero, il tecnico del Soccorso alpino, dopo essersi precedentemente calato sul posto con un verricello di 30 metri, provvedeva al recupero della donna che veniva alla fine elitrasportata al pronto soccorso di Treviso per il politrauma riportato.

Fabio Bristot - Responsabile CNSAS
Belluno, 21-10-12
Nel pomeriggio l'elicottero del Suem è intervenuto sulle Rocchette di Prendera, nel gruppo Croda da Lago - Cernera, dove un alpinista triestino era volato per circa 25 metri. Il rocciatore, M.B., 58 anni, di Trieste, stava aprendo una via nuova con la compagna quando, superato un tetto dopo il primo tiro è caduto, sbattendo sulla roccia sottostante. Calato fino alla base della parete dalla donna, che ha lanciato l'allarme al 118, lo scalatore è stato raggiunto dal tecnico del Soccorso alpino di turno con l'equipaggio e dal medico, sbarcati con un verricello di 25 metri. Prestategli le prime cure, i soccorritori lo hanno imbarellato e recuperato sempre con un verricello per poi trasportarlo all'ospedale di Belluno con contusioni e una sospetta frattura al piede. Successivamente l'eliambulanza è stata dirottata verso il monte Pore. Lì un ragazzo, A.Z., 27 anni, di Rocca Pietore (BL), era scivolato sopra un tronco scendendo con un amico verso Larzonei, nel comune di Livinallongo del Col di Lana, e si era procurato un sospetto trauma al ginocchio. Medico e tecnico del Soccorso alpino, scesi con un verricello di 10 metri, lo hanno stabilizzato e imbarellato. Recuperato con un verricello, anche lui è stato accompagnato all'ospedale San Martino.
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