2023

Arsiè (BL), 25 - 02 - 23
È in corso la ricerca di un anziano ospite non rientrato nella Casa di riposo di Arsiè. L'85enne, che è alto un metro e 70, indossa una giacca blu scuro, pantaloni della tuta grigia e ha un'andatura zoppicante, si è allontanato questa mattina senza più fare ritorno. Al momento le squadre del Soccorso alpino di Feltre stanno perlustrando le zone attorno all'abitato. Sono in arrivo due unità cinofile molecolari. 
Pieve di Cadore (BL), 25 - 02 - 23
Uscito questa mattina per scegliere le piane da abbattere nei boschi sopra Nebbiù, un 75enne di Pieve di Cadore (BL) non ha più risposto alle chiamate al celulare, e, con la preoccupazione che gli fosse capitato qualcosa, verso le 13.30 e scattato l'allarme. Una squadra del Soccorso alpino di Pieve di Cadore ha raggiunto il luogo dove l'uomo, profondo conoscitore della zona, doveva eseguire la martellata e lo ha ritrovato. Stava bene, aveva perso il telefono probabilmente a causa di una scivolata e in via precauzionale è stato accompagnato all'ospedale per le verifiche del caso.
Ponte nelle Alpi (BL), 25 - 02 -23
Attorno alle 9 il Soccorso alpino di Longarone è stato allertato dalla Centrale del 118, per un uomo colto da improvviso malore, mentre con la compagna stava risalendo il sentiero che conduce alla Chiesetta di Sant'Andrea. Un primo soccorritore, partito subito da Ponte nelle Alpi, ha raggiunto la coppia, per dare indicazioni alla squadra in  arrivo assieme a un infermiere della Stazione e ad altri soccorritori di Belluno. Prestate le prime cure, l'uomo è stato imbarellato e trasportato per una quarantina di minuti fino alla strada, per poi essere affidato all'ambulanza.

 

 
 
 
Torreglia (PD), 23 - 02 - 23
La caduta in mountain bike è costata un sospetto trauma facciale a un ciclista,  che questa mattina, in compagnia di un amico, stava percorrendo in mountain bike il sentiero 'La Carabiniera' a Luvigliano. Il 62enne di Galzignano Terme (PD), si trovava all'altezza di località Pirio quando è avvenuto l'incidente. Scattato l'allarme attorno a mezzogiorno, una squadra del Soccorso alpino di Padova con un'infermiera della Stazione ha raggiunto l'infortunato, gli ha prestato le prime cure, per poi caricarlo in barella e trasportarlo 500 metri fino al rendez vous con l'ambulanza della Croce Rossa, partita in direzione dell'ospedale.

Belluno, 22  - 02 - 23

Presentati questa mattina i dati relativi agli interventi e all'attività del Soccorso alpino e speleologico Veneto: 15 % di persone in più recuperate, aumento del 13 % degli eventi.

Continuano ad aumentare negli anni gli interventi di persone infortunate o in difficoltà sulle montagne del Veneto, 1.183 nel 2022 gli interventi, 1.333 le persone soccorse A fare il punto il presidente del Soccorso alpino e speleologico Veneto Rodolfo Selenati, il delegato del Soccorso alpino Dolomiti Bellunesi Alex Barattin, il vicedelegato del Soccorso alpino Prealpi Venete Luca Nardi.

Da segnalare l'elevato numero di persone illese recuperate, 569, la maggior parte a causa di imperizia, scarsa forma fisica, inadeguata attrezzatura e preparazione. Caduta e scivolamento sono sempre all'origine degli incidenti, mentre l'escursionismo è la disciplina maggiormente rappresentata. In aumento le emergenze sulle ferrate, i recuperi di vele e ciclisti su bici a pedalata assistita. 

Purtroppo la percentuale di persone assicurate è sempre bassissima, circa uno 0.6 %.

Un pensiero alle vittime della Marmolada, e al nostro istruttore regionale e guida alpina Paolo Dani, e un ringraziamento a tutti i volontari delle 28 stazioni e alle loro famiglie, senza dimenticare i datori di lavoro che ci permettono di intervenire.

Sono state sottolineate le fondamentali collaborazioni con la Regione Veneto, assessorato alla sanità e Protezione civile, con i Suem provinciali, con il Soccorso alpino della Guardia di finanza, con Dolomiti Emergency e Arpav.

Era presente il direttore del Suem di Belluno Giulio Trillò e in collegamento: il direttore del Suem di Padova Andrea Spagna e il direttore del Creu Paolo Rosi.

Gallio (VI), 21 - 02 - 23
Si è concluso alle 22 di ieri l'intervento del Soccorso alpino di Asiago, in aiuto di due escursionisti padovani bloccati nella neve nella zona di Malga Montagna Nuova. I due 35enni erano partiti pensando di poter arrivare in auto a Malga Slapeur come in estate. Trovando la strada chiusa, hanno lasciato la macchina alle Melette per proseguire a piedi, con gli scarponcini e senza ciaspe, senza immaginare che la neve, che di prima mattina è ghiacciata, con il sole cede rendendo difficile la progressione. I due amici, superata Malga Slapeur, si sono poi diretti verso Monte Fior seguendo il sentiero Cai, che d'inverno presenta però notevoli difficoltà soprattutto per fossati e buche della Guerra nascosti dal uno strato di neve, nei quali si può sprofondare. Arrivati nei pressi di Malga Montagna Nuova, i due si sono divisi: uno, ormai sfinito, si è fermato sotto un albero, l'amico si è allontanato per cercare campo e aiuto, visto che la linea andava a intermittenza. Giunto in un punto con copertura, ha contattato il 112 e i Carabinieri hanno attivato il Soccorso alpino verso le 18.30. Due squadre sono partite con le motoslitte, mentre una terza arrivava da Campomulo per eventuale supporto. L'uomo, che nel frattempo aveva raggiunto la pista e incrociato il gatto delle nevi delle Melette, è stato sentito dei soccorritori, che sono poi riusciti a parlare al telefono con l'escursionista rimasto indietro. Le squadre si sono portate in motoslitta fino a Punta Malga Slapeur, dove hanno lasciato i mezzi per non rischiare di passare sopra trincee innevate. Arrivate a piedi dall'uomo, esausto e infreddolito, con calma lo hanno riportato alle motoslitte e da lì lo hanno accompagnato alla macchina sul piazzale della seggiovia delle Melette. 

 

 
 
 
Piovene Rocchette (VI), 20 - 02 -23
Al rientro da una camminata sul sentiero che conduce in vetta al Monte Summano, una settantenne di Piovene Rocchette (VI), è inciampata mettendo male un piede. Sono state le sue grida di aiuto, avvertite dopo un paio di ore, a far scattare l'allarme. Partita per una passeggiata senza cellulare, la donna stava tornando indietro quando, a circa 300 metri di quota, si è fatta male alla caviglia e non è stata più in grado di proseguire. Ha quindi iniziato a gridare 'aiuto', finché dei passanti più sotto l'hanno sentita, raggiunta e hanno contattato il 118. Allertato verso le 17.15, il Soccorso alpino di Schio ha inviato una squadra che, seguendo le indicazioni delle persone che avevano chiamato, è arrivata dall'infortunata. Dopo averle prestato le prime cure, i sei soccorritori hanno imbarellato la donna, per trasportarla fino al rendez vous con l'ambulanza, partita in direzione dell'ospedale di Santorso. L'intervento si è concluso verso le 19.30.
Belluno, 19 - 02 - 23
Quattro scialpinisti sono stati recuperati oggi sulle montagne bellunesi per altrettanti infortuni, con la nebbia che ha ostacolato l'avvicinamento degli elicotteri. Attorno a mezzogiorno l'eliambulanza di Trento è volata a Falcade, sulla Forca Rossa, dove uno scialpinista trentino di 38 anni aveva riportato un probabile trauma al ginocchio. Imbarcato assieme alla compagna, l'uomo è stato trasportato all'ospedale di Trento. Una squadra del Soccorso alpino di Cortina è stata trasportata in quota a Mondeval dall'elicottero dell'Air service center, convenzionato con il Soccorso alpino Dolomiti Bellunesi. I soccorritori hanno quindi raggiunto uno scialpinista 50enne di Scorzè (VE) e gli hanno prestato le prime cure a seguito di una possibile distorsione al ginocchio. L'uomo è stato poi accompagnato all'ospedale di Cortina. Allertate alle 13.30, le squadre del Soccorso alpino dell'Alpago erano già partite con sci e toboga da Pian de le Stele, dopo esservi arrivate con il quod, in direzione di Forcella Cornor. Scendendo con una comitiva di sciatori infatti una 56enne di Vittorio Veneto (TV) aveva messo male una gamba, con conseguente sospetto trauma al ginocchio ed erano risultati vani i tentativi di avvicinamento da parte dell'elicottero di Treviso emergenza e del Friuli Venezia Giulia, bloccati dalla nebbia. Fortunatamente di seguito è riuscita l'eliambulanza del Suem di Pieve di Cadore che, individuato il punto, ha trovare uno spiazzo dove atterrare a 1.800 metri di quota. La donna è stata portata al San Martino. È residente a Praga l'ultimo scialpinista in difficoltà. L'uomo, che a seguito di una caduta si era fatto male a una spalla alla fine della Val Fonda sul Cristallo, è stato inizialemente aiutato da una squadra del Soccorso alpino di Cortina, trasportata a bordo dell'elicottero dell'Air service center, e poi recuperato con un verricello dal tecnico di elisoccorso dell'elicottero di Pieve di Cadore. 
Comelico Superiore (BL), 19 - 02 - 23
Questa mattina verso le 10.30 è scattato l'allarme per un uomo rinvenuto dalla moglie privo di coscienza, lungo una strada boschiva in località Federe, sopra l'abitato di Casamazzagno. Il settantenne del posto non era rientrato da una camminata e la moglie era andata a cercarlo nei luoghi frequentati abitualmente, dove lo aveva rinvenuto a terra. Sul posto sono stati inviati una squadra del Soccorso alpino della Val Comelico e della Guardia di Finanza, assieme a un'ambulanza. La nebbia, che ne impediva l'avvicinamento, ha poi aperto un varco ed è intervenuto l'elicottero del Suem di Pieve di Cadore. Prestate le prime cure, l'uomo è stato imbarcato e trasportato all'ospedale di Treviso.
Gallio (VI), 18 - 02 - 23
Attivata dalla Centrale del Suem di Vicenza, una squadra del Soccorso alpino di Asiago - che era pronta a intervenire in località Campomulo - è partita in motoslitta in direzione del percorso in neve battuta tra le due malghe di Monte Longara, per una persona che si era sentita male. L'uomo, un 62enne di Vicenza, stava passeggiando assieme a un amico quando aveva iniziato ad accusare malessere generale e un sospetto dolore toracico. Poiché la presenza di nebbia aveva impedito l'avvicinamento dell'elicottero di Treviso emergenza, l'uomo è stato raggiunto dai soccorritori, caricato in barella e trasportato fino alle Melette, per essere lì affidato al personale sanitario dell'ambulanza di Asiago. 
Barbarano Vicentino (VI), 17 - 02 - 23
Si è concluso poco prima delle 18 l'intervento in aiuto di un ciclista caduto dalla propria mountain bike, mentre con  due amici percorreva il sentiero Autovelox. Il 35enne di Rovigo, che aveva riportato un sospetto trauma alla caviglia, dopo l'attivazione lanciata dal Suem di Vicenza verso le 16, è stato raggiunto dalla squadra del Soccorso alpino di Padova. I 9 soccorritori, tra i quali due sanitari, hanno percorso a piedi 600 metri e hanno prestato le prime cure all'infortunato, per poi imbarellarlo e trasportarlo al rendez vous con l'ambulanza. 
Cortina d'Ampezzo (BL), 14 - 02 - 23
Durante la salita della normale alla Tofana di Rozes assieme al suo padrone scialpinista, per rincorrere una pernice dopo essere riuscito a sfilarsi il collare con cui era legato, un cane è ruzzolato per 500 metri tra lingue di neve e salti di roccia. Il proprietario è sceso da lui e ha chiesto aiuto attorno alle 13. Trasportata dall'elicottero dell'Air service center, convenzionata con il Soccorso alpino Dolomiti Bellunesi, una squadra del Soccorso alpino di Cortina è stata sbarcata in prossimità dell'uomo di Corvara e del suo cagnolone ferito. Dopo aver approntato una barella di fortuna con uno zaino, i soccorritori hanno trasportato l'animale in salita un centinaio di metri, fino a raggiungere un adeguato punto d'imbarco. Accompagnati a valle, Lucky è stato caricato in macchina dal suo padrone per essere subito portato dal veterinario. 
Arsiè (BL), 13 - 02 - 23
Attorno alle 14 il Soccorso alpino di Feltre è stato attivato per un infortunio avvenuto lungo il giro ad anello del Lago del Corlo. Durante una passeggiata con il suo cane, infatti, una settantenne di Vallada Agordina (BL) era scivolata su una lastra di ghiaccio, riportando un sospetto trauma alla caviglia che le impediva di arrivare a fine percorso. Cinque soccorritori si sono avvicinati in jeep, per poi proseguire a piedi da località Giaroni. Una volta dalla donna, la squadra le ha immobilizzato il piede, per poi caricarla in barella e trasportarla per mezzo chilometro e tornare ai mezzi. L'infortunata è stata accompagnata (assieme al suo cane) all'ospedale di Feltre. 
Cortina d'Ampezzo (BL), 11 - 02 - 23 
Attorno alle 15 l'elicottero del Suem di Pieve di Cadore è intervenuto sotto Forcella Pomagagnon, per tre escursionisti statunitensi in difficoltà. Durante la discesa infatti, due erano scivolati, una ragazza di 27 anni riportando escoriazioni, uno di 26 con una probabile frattura alla gamba, il terzo incolume. Recuperati dal tecnico di elisoccorso, i due infortunati sono stati poi trasportati all'ospedale di Cortina. 
Valli del Pasubio (VI), 11 - 02 - 23
Verso le 10 la Centrale del 118 ha attivato il Soccorso alpino di Schio, per una persona colta da malore, mentre stava facendo legna nei boschi non distante dal Rifugio Balasso. L'uomo, un 57enne di Valli del Pasubio (VI), che si trovava con il figlio e i compagni a 5 minuti a piedi dalla strada, si era accasciato a terra all'improvviso e i presenti avevano subito iniziato a praticargli le manovre di rianimazione, in arrivo un'ambulanza, l'elicottero di Verona emergenza e una squadra di soccorritori in supporto alle operazioni. Sbarcata nelle vicinanze, l'equipe medica ha preso in carico l'uomo, tentando il possibile fino a che non è stato purtroppo possibile che constatarne il decesso. La salma è stata quindi recuperata con il verricello e trasportata alla piazzola del Rifugio Balasso in attesa del carro funebre. 
Galzignano Terme (PD), 04 - 02 - 23
Attorno alle 14 una squadra del Soccorso alpino di Padova è intervenuta lungo la pista Blu line di Monte Gallo, per l'infortunio di un ciclista. Il 32enne di Torreglia (PD) stava percorrendo con un gruppo di amici il tracciato per le mountain bike quando, probabilmente urtando una pianta, ha perso l'equilibrio finendo addosso a un albero e riportando un sospetto trauma a spalla e braccio. Sette soccorritori sono scesi assieme a un infermiere dell'ambulanza per 800 metri e lo hanno raggiunto. Prestate le prime cure e caricato in barella, il ciclista è stato poi trasportato in discesa per un tratto all'incrocio con un altro sentiero meno ripido, da dove risalire sulla strada. Caricato in ambulanza, è stato quindi accompagnato all'ospedale di Schiavonia. 
Pagina 27 di 30

Informativa sulla privacy e Termini di utilizzo

Leggere con attenzione prima di utilizzare questo sito.

Il sito è di proprietà di CNSAS VENETO  ,
 L'utilizzo del sito comporta l'accettazione dei Termini e delle Condizioni dell'Informativa sulla Privacy.