2016
Longarone (BL), 15 - 10 - 16
Verso le 16.30 il 118 ha allertato il Soccorso alpino do Longarone per una coppia che, perso l'orientamento, era rimasta incrodata tra salti di roccia sopra Codissago. I due, trentenni di Brescia, erano partiti dalla diga del Vajont per un giro a piedi. Da Casso erano poi saliti alle Cave di Ceppe, ma al momento di rientrare, seguendo la traccia lasciata da selvatici, erano finiti in un ripido pendio, incapaci di proseguire o ritornare sui propri passi. Purtroppo le coordinate fornite al cellulare non corrispondevano al punto in cui i due si trovavano. Una squadra è quindi partita per perlustrare la zona alta, mentre altri tre soccorritori verificavano la parte sotto le Cave, dove effettivamente hanno individuato la coppia, che è stata aiutata a tornare sul sentiero e, una volta all'abitato di Casso, riaccompagnata alla propria auto.
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2016
Gallio (VI), 13 - 10 - 16
Attorno alle 19 il Soccorso alpino di Asiago è stato allertato dalla Stazione del Corpo forestale dello Stato per una coppia di escursionisti in difficoltà sotto le Melette. Marito e moglie di Cavallino Treporti (VE), di 59 e 54 anni, erano partiti per un giro dall'imboccatura della Val Miela. Seguendo il sentiero numero 858 erano giunti in cima alle Melette e stavano rientrando, quando, approssimandosi il buio, hanno smarrito l'orientamento e temendo di non trovarsi sul percorso corretto sono tornati sui loro passi e hanno lanciato l'allarme. Messi in contatto telefonico hanno spiegato il loro percorso ai soccorritori indirizzandoli sul punto in cui si trovavano. Due squadre del Soccorso alpino assieme ad una della Forestale di Asiago sono quindi partite in fuoristrada per perlustrare le due principali vie di accesso e hanno presto rinvenuto la coppia lungo una mulattiera utilizzata per l'esbosco delle piante. Marito e moglie sono stati quindi accompagnati alla loro macchina.
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2016
SOCCORSA ESCURSIONISTA SUL BALDO
Scritto da Michela CanovaMalcesine (VR), 13 - 10 - 16
Passate le 15.30, la Centrale operativa del 118 ha allertato il Soccorso alpino di Verona per un'escursionista tedesca che si era infortunata a una caviglia sulla Colma di Malcesine a circa 1.800 metri di quota. All'allarme, lanciato da una persona dal Rifugio La Capannina, ha fatto seguito la partenza di una squadra di Verona da Caprino e di una squadra di Ala, mentre un soccorritore che risiede in zona si è avviato per primo risalendo con gli impianti. Una volta individuata, la donna - una cinquantaquattrenne - è stata trasportata alla funivia con l'aiuto del personale degli impianti utilizzando un quad, con una nevicata in corso. Una volta scesi al piazzale, l'infortunata è stata affidata all'ambulanza.
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2016
Feltre (BL), 10 - 09 - 16
Passato da poco mezzogiorno il Soccorso alpino di Feltre è stato allertato dal 118 per intervenire in aiuto di un ragazzo di Lamon (BL), il cui cane era ruzzolato in un canale durante una passeggiata. Salendo da Arson verso Monte San Mauro sopra l'abitato di Villabruna, Rocky, un piccolo bulldog nero, si era improvvisamente allontanato dal proprietario e dalla sua compagna, dirigendosi verso un ripido pendio dove era ruzzolato sparendo tra la vegetazione. Accompagnati dal padrone dove era caduto, i soccorritori hanno attrezzato la calata e in 3 sono scesi per un centinaio di metri nel canale, finché non hanno visto il cane. Rocky era immobile, spaventato, ma per fortuna illeso. Non appena è stato raggiunto, dopo aver bevuto un po' d'acqua ed essere stato rassicurato, si è alzato in piedi e ha seguito la squadra lungo un sentiero fino dal suo proprietario.
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2016
Domegge di Cadore (BL), 08 - 10 - 16
Attorno alle 17 il 118 ha allertato il Soccorso alpino del Centro Cadore per una coppia di escursionisti in difficoltà nei pressi del Rifugio Bajon. I due, lui di 31 anni lei di 29, entrambi di nazionalità cinese, erano partiti dal Rifugio Antelao, erano arrivati a Praciadelan, proseguendo verso il Chiggiato, ma, verso il Bajon, infreddoliti, bagnati da pioggia mista a neve e a causa della nebbia avevano perso l'orientamento. Due squadre sono partite in fuoristrada e hanno poi proseguito a piedi nella direzione indicata e, aiutati dal gestore del Bajon, anche lui del Soccorso alpino, li hanno individuati e raggiunti. Dopo aver dato loro bevande calde, i soccorritori li hanno accompagnati al Rifugio dove avrebbero pernottato.
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2016
Malcesine (VR), 07 - 10 - 16
Attorno alle 13 il Soccorso alpino di Verona è stato allertato dalla Centrale operativa del 118, per un'escursionista in difficoltà sul Monte Baldo. La donna, I.A.Z., 38 anni, di nazionalità inglese, era partita dalla Stazione a monte della funivia di Malcesine scendendo lungo il sentiero numero 2, ma a un certo punto aveva chiamato impaurita chiedendo aiuto, poiché aveva perso l'orientamento e non sapeva più dove andare. Avvisata di non muoversi e che sarebbero subito partiti i soccorsi, una squadra ha raggiunto in auto località Il Signor e ha iniziato a risalire il sentiero numero 2, mentre arrivava una seconda squadra da Verona. Completato interamente il sentiero senza individuarla, il primo gruppo di soccorritori ha avviato la ricerca su un altro itinerario nelle vicinanze. La squadra più bassa lungo il percorso ha invece trovato alcuni escursionisti che avevano incrociato la donna sul sentiero numero 2, diretta alla Stazione a monte. In effetti la turista inglese - come verificato dalla chiamata ricevuta subito dopo dal personale degli impianti - mentre i soccorritori stavano risalendo il sentiero, aveva a sua volta ripreso la salita ed era tornata alla Stazione. I soccorritori hanno quindi incontrato l'escursionista, accompagnata alla fermata intermedia della funivia, verificando fosse tutto a posto e l'allarme è rientrato.
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2016
Solagna (VI), 07 - 10 - 16
Poco prima di mezzogiorno la Centrale del 118 di Vicenza ha allertato il Soccorso alpino della Pedemontana del Grappa per un incidente avvenuto lungo il sentiero delle Creste di San Giorgio, sul versante ovest del Monte Grappa che dà sulla Valsugana. Un'escursionista, in un tratto caratterizzato da gradoni rocciosi, era infatti scivolata e caduta per 4-5 metri. Mentre una squadra di soccorritori si portava a monte e una a valle del luogo pronte a partire in supporto alle operazioni, guidato dalle indicazioni di una persona che si trovava con lei l'elicottero di Treviso emergenza ha sbarcato sul posto con un verricello di 30 medico e tecnico di elisoccorso, che hanno raggiunto E.T., 49 anni, di Treviso, a 870 metri di quota. Imbarellata, l'infortunata è stata recuperata con le stesse modalità e poi trasportata a Solagna, dove è stata subito stabilizzata e imbarcata, per essere accompagnata all'ospedale di Treviso, con possibili contusioni e un sospetto trauma alla schiena.
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2016
San Vito di Cadore (BL), 06 - 10 - 16
Sono stati recuperati questa mattina alle prime luci, dopo una notte all'addiaccio sulla parete della Croda Marcora, due escursionisti tedeschi rimasti incrodati dopo aver sbagliato sentiero. I due, J.J., 35 anni, e K.S., 32 anni, dal bivacco Slataper avevano seguito la ferrata Berti, nel Gruppo del Sorapiss, ma, al momento di imboccare il sentiero 241 che porta a Dogana Vecchia, anziché risalire una cinquantina di metri per l'itinerario corretto verso la Cengia del Banco, erano scesi probabilmente ingannati dalla traccia lasciata da colate d'acqua, un errore già commesso anche da altri in precedenza in quel punto. Ritrovatisi sopra uno strapiombo, incapaci di proseguire o tornare sui propri passi, verso le 20 avevano lanciato l'allarme, dicendo di essere sul sentiero 241. Dalla centrale operativa del 118 si è subito cercato di verificare dove si trovassero nel territorio di Cortina. Una volta risaliti alle coordinate Gps, si è capito che erano ancora a San Vito di Cadore ed è stata allertato il Soccorso alpino di competenza. Una decina di soccorritori si è portata alla base della parete e ha individuato il punto in cui erano incrodati i due uomini, a circa 2.000 metri di quota, sopra Pissandol. Per avvicinarsi le squadre avrebbero dovuto o ripercorrere il loro stesso tragitto e calarsi dall'alto o partire dal basso e aprire una via nuova di oltre 150 metri. In entrambi i casi gli interventi avrebbero richiesto lunghe ore e comportato elevati rischi. È stato valutato anche il decollo di un elicottero con visori notturni dell'esercito del 4° Reggimento Altair di Bolzano, purtroppo vanificato dal luogo in cui si trovavano gli escursionisti che richiedeva l'utilizzo del verricello, di cui il mezzo non è dotato. È quindi stato preallertato l'equipaggio del Suem di Pieve di Cadore, in modo che potesse alzarsi alle prime luci. I due alpinisti, illuminati per le restanti ore dalla luce del faro dei soccorritori rimasti a vegliare, sono stati recuperati alle 7 dal tecnico di elisoccorso con un verricello di 20 metri. Entrambi sono stati accompagnati all'ospedale di Belluno per i controlli del caso, dopo molte ore passate al freddo e, uno di loro, con un trauma al ginocchio.
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2016
Auronzo di Cadore (BL), 01 - 10 - 16
Attorno alle 15 l'elicottero del Suem di Pieve di Cadore è intervenuto nella zona dei Laghi di Cengia, per un'escursionista infortunatasi a una caviglia. La donna, 53 anni, di Ardesio (BG), è stata recuperata con un verricello per essere accompagnata all'ospedale di Cortina.
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2016
Caltrano (VI), 29 - 09 - 16
Poco prima delle 16 il 118 ha allertato il Soccorso alpino di Arsiero in supporto all'ambulanza, diretta nei pressi di Malga Fondi, dove un boscaiolo si era infortunato mentre con i colleghi stava caricando legna. L'uomo, 44 anni, di Lusiana (VI), era infatti caduto da una catasta, procurandosi un trauma alla gamba. Poiché non si sapevano le effettive conseguenze dell'incidente, è stato fatto intervenire l'elicottero di Verona emergenza, atterrato nelle vicinanze. Prestate le prime cure, l'infortunato è stato imbarellato e trasportato per un centinaio di metri dai soccorritori fino al velivolo, decollato in direzione dell'ospedale. Sul posto anche i vigili del fuoco.
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2016
Borso del Grappa (TV), 29 - 09 - 16
Attorno alle 14 il 118 ha allertato il Soccorso alpino della Pedemontana del Grappa per un parapendio sospeso tra gli alberi, non distante dalla chiesa di Semonzo del Grappa. Il pilota, una ragazza ceca, R.K., di 27 anni, aveva infatti perso il controllo della vela in fase di atterraggio ormai quasi all'arrivo ed era finita sulla cima di una pianta, a circa 25 metri da terra, senza per fortuna riportare conseguenze. Una squadra è arrivata in prossimità dell'albero su cui si trovava, poco distante dalla strada provinciale Generale Giardino, e lo ha risalito con tecniche da tree-climbing. Una volta raggiunta, la ha assicurata e calata a terra. La ragazza è stata quindi accompagnata dai soccorritori alla sua macchina assieme al compagno, che aveva lanciato l'allarme.
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2016
Pieve di Cadore (BL), 29 - 09 - 16
La Dolomiti Rescue Race, la prima gara del Soccorso alpino e speleologico ormai giunta alla sesta edizione e sempre più internazionale, entra da domani nel vivo con il benvenuto ai team iscritti al Caffè Tiziano nel pomeriggio e la presentazione ufficiale nella Sala della Magnifica Comunità alle 21 alla presenza di Kristian Ghedina, ospite dell'evento. Sono oltre 30 le squadre iscritte provenienti da tutta Italia, ben tre dall'estero: gli amici polacchi del Gopr, la squadra scozzese dei Border Search and Rescue Unit e la squadra la squadra inglese del Calder Valley Search and Rescue Team. Ai partecipanti e ai presenti verrà illustrato il percorso e sarà mostrato il video realizzato durante la scorsa edizione. Sabato mattina, 1 ottobre, completate le iscrizioni, alle 8.30 gli atleti partiranno da località Pracedelan per completare il percorso che comprende il superamento di una parte in cresta, calate in corda doppia e arrivo con barella in Piazza Tiziano. Le prime squadre sono attese verso le 11.30. Alle 14 pranzo nel Piazzale della ex Prefettura, aperto anche alla cittadinanza in occasione della Festa della montagna. A seguire le premiazioni. La squadra da battere è quella del Soccorso alpino di Pieve di Cadore, in palio il trofeo dell'artista Giuseppe Rocchi. Qui di seguito il programma.
Ulteriori informazioni sul sito www.dolomitirescuerace.it
In allegato, le foto del podio della scorsa edizione: prima la squadra di Pieve di Cadore, seconda Paganella - Avisio 1, terza Valsusa - Valsangone.
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2016
INTERVENTO NELLA NOTTE SUL CAREGA
Scritto da Michela CanovaSelva di Progno (VR), 28 - 09 - 16
Ieri sera passate le 23 il Soccorso alpino di Verona è stato allertato dai soccorritori di Ala per due giovani escursionisti in difficoltà sul Carega. La coppia, E.P., 23 anni, di Torre del Benaco (VR), lui, e G.G., 18 anni, di Verona, lei, era partita ieri pomeriggio dal Rifugio Revolto, nel versante sud veronese, diretta per pernottare a Capanna Sinel, nella parte nord trentina del Carega. I due ragazzi avevano però avuto problemi con le frontali e, al buio, non erano più stati in grado di orientarsi. Da un punto di scarsa copertura telefonica erano riusciti ad allertare i numeri di emergenza, finché l'allarme era arrivato al Soccorso alpino di Ala. Di concerto tra le due Stazioni, i soccorritori trentini hanno quindi avviato la ricerca lungo i sentieri 108 e 108 bis, sulla parte occidentale, mentre le squadre veronesi hanno iniziato a perlustrare il Sentiero europeo numero 5, dal Rifugio Scalorbi al Fraccaroli risalendo dalla Valle di Giaffa su quella meridionale, i tre principali itinerari su cui potevano trovarsi gli escursionisti. All'altezza del Rifugio Scalorbi, i soccorritori hanno acceso i lampeggianti del fuoristrada e c'è stato un primo contatto vocale con i ragazzi. Anche i soccorritori trentini sono di conseguenza stati dirottati in quella direzione, finché la coppia non è stata individuata e raggiunta. I due giovani sono quindi stati riaccompagnati alla loro macchina. L'intervento si è concluso verso le 5.
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Borso del Grappa (TV), 26 - 09 - 16
Due parapendii si scontrano nel cielo poco dopo il decollo sul Grappa: un pilota esce praticamente illeso, l'altro infortunato è trasportato in ospedale dall'eliambulanza. Attorno alle 15.30 il Soccorso alpino della Pedemontana del Grappa è stato allertato dal 118 per la collisione avvenuta tra due vele. Dalle prime informazioni, dopo essersi incrociati, i due piloti sono riusciti ad azionare l'emergenza e uno è atterrato, mentre il secondo è sceso per altri 200 metri finendo tra gli alberi. Sul posto il medico dell'automedica del 118 di Crespano ha subito verificato le condizioni del primo pilota, M.D., 33 anni, polacco, fortunatamente illeso. L'elicottero di Treviso emergenza si è invece occupato assieme ai soccorritori del secondo pilota, caduto all'altezza dell'undicesimo tornante della Strada Giardino sul versante che dà verso la Valle di Santa Felicita. Sbarcati abbastanza distanti con un verricello per non muovere la vela, tecnico di elisoccorso e medico dell'equipaggio hanno raggiunto a piedi l'infortunato, che era a terra in una zona boscata, raggiunti da una squadra. Dopo avergli prestato le prime cure e averlo imbarellato, i soccorritori hanno aperto un varco tra la vegetazione per facilitare il recupero, effettuato sempre con un verricello di una trentina di metri. U.P.W., 55 anni, tedesco, è stato poi trasportato all'ospedale di Treviso per verificare le conseguenze del colpo alla schiena dovuto alla caduta al suolo.
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2016
NUMEROSI INTERVENTI IN MONTAGNA
Scritto da Michela CanovaBelluno, 25 - 09 - 16
Alle 14 circa l'elicottero del Suem di Pieve di Cadore è decollato in direzione del sentiero che da Federavecchia porta al Rifugio Vandelli, Cortina d'Ampezzo, in seguito all'allertamento del 118 da parte di 4 escursionisti che, usciti dall'itinerario, erano rimasti bloccati in un punto ripido di roccette, incapaci di proseguire o di tornare sui loro passi. R.D.O., 38 anni di Crema, D.N., 25 anni, di Castello d'Argile (BO), S.A., 24 anni, di Cento (FE), e A.V., 34 anni, di Bologna, due uomini e due donne, si trovavano su una traccia non segnata, in un traverso particolarmente esposto. Sbarcato in hovering, il tecnico di elisoccorso li ha assicurati e spostati uno a uno dal punto in cui si trovavano vicini alla parete, per facilitare il recupero avvenuto con un verricello di una ventina di metri.. Alle 15.30, dopo aver imbarcato un tecnico del Soccorso alpino della Val Pettorina per indirizzare l'equipaggio sul luogo dell'incidente, l'elicottero di Trento si è diretto verso il Lech dei Giai, nel comune di Rocca Pietore, dove una donna, L.D.R., 62 anni, di Mestre (VE), scendendo dal sentiero era ruzzolata per oltre 20 metri, riportando un trauma alla gamba e varie escoriazioni. Imbarcata, è stata trasportata all'ospedale di Belluno. Pronta a intervenire in piazzola una squadra di altri 4 soccorritori. Contemporaneamente l'eliambulanza di Pieve è intervenuta sulla Torre Trieste, nel Comune di Taibon Agordino. Una cordata di tre alpinisti spagnoli era stata colpita da un sasso caduto dall'alto che aveva danneggiato le corde e ferito al piede uno dei rocciatori. I tre, che si trovavano sopra le seconda cengia e si erano poi calati fino al terrazzino. Trovandosi sulla cengia accessibile all'eliambulanza, sono stati caricati in hovering. M.G., 28 anni, è stato poi accompagnato all'ospedale di Belluno con un probabile trauma alla caviglia. Di seguito l'elicottero di Pieve di Cadore e volato sul sentiero 472, che porta alle orme dei dinosauri sul Pelmetto, Val di Zoldo, per un escursionista di Cencenighe Agordino (BL), S.F., di 71 anni, che si era sentito poco bene. L'equipaggio è stato aiutato da un soccorritore trentino presente sul posto. Imbarellato, l'uomo, che si trovava assieme alla moglie, è stato recuperato con un verricello di 20 metri e accompagnato a Belluno. Nella stessa zona era scattato l'allarme per un bimbo di 10 anni, perso di vista dai genitori. Fortunatamente, mentre una squadra del Soccorso alpino della Valle di Zoldo si portava sul posto, il bambino è stato rintracciato e l'allarme è rientrato. Attorno alle 19 l'elicottero è poi stato dirottato sullo Spigolo dell'Agner per due alpinisti in difficoltà. Per problemi a una gamba, infatti, una scalatrice arrivata con il compagno a circa 150 metri dalla cima non era più in grado di avanzare nella progressione. L'uomo ha cercato di farla salire il più possibile, poi ha contattato il 118. L'eliambulanza ha individuato la coppia, da ieri impegnata nella scalata. L'alpinista, che aveva un probabile trauma alla gamba, e il compagno sono stati tratti in salvo con un verricello di 35 metri, portati in piazzola ad Agordo e affidati al medico del Soccorso alpino.
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2016
Valli del Pasubio (VI), 25 - 09 - 16
Verso le 11.30 il 118 ha allertato il Soccorso alpino di Schio per un'escursionista che era stata colta da una crisi di panico prima di intraprendere il percorso sul nuovo ponte tibetano lungo la Strada del Re. Una squadra è partita dal Rifugio Balasso, ha attraversato il ponte e ha raggiunto la donna, F.A., 48 anni, che si trovava con altre due persone. Dopo averla imbarellata, i soccorritori la hanno trasportata a piedi fino a Campogrosso, per affidarla all'ambulanza inviata dalla Centrale operativa, che l'ha accompagnata all'ospedale per gli accertamenti del caso.
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2016

