2016

Sovramonte (BL), 29 - 10 - 16
Poco prima delle 14 il Soccorso alpino di Feltre è stato allertato dal 118 su richiesta di un uomo che, partito con la moglie e un amico in cerca di funghi nella zona di Col Falcon, vicino a Faller, l'aveva persa di vista e, al momento di rientrare alla macchina non l'aveva ritrovata. Dopo essere tornati sui loro passi, averla inutilmente chiamata e cercata, è scattato l'allarme. Una decina di soccorritori assieme ai vigili del fuoco hanno iniziato a battere la zona a pettine, finché non hanno incrociato due persone che avevano sentito i richiami della cercatrice di funghi individuandola nel bosco. Una volta raggiunta, D.M., 66 anni, di Roncade (TV), che stava bene, è stata riaccompagnata dal marito.
Vittorio Veneto (TV), 28 - 10 - 16
Verso le 15.30 il 118 ha allertato il Soccorso alpino delle Prealpi Trevigiane per una persona anziana scivolata in mezzo al bosco nella zona di San Floriano. L'uomo, M.C., 81 anni, di Vittorio Veneto (TV), che era andato a funghi, perso l'equilibrio in un ripido pendio tra gli alberi era caduto infortunandosi a una spalla. Impossibilitato a muoversi, aveva quindi avvertito per telefono la figlia che, dopo aver fatto scattare l'allarme, era partita con un conoscente per cercarlo nei luoghi abitualmente frequentati. Una volta rintracciato, il personale sanitario dell'ambulanza sopraggiunta nel frattempo era sceso per verificare le sue condizioni. Poiché si trovava distante dal sentiero, in un tratto dove era difficile stare in piedi, dopo aver appurato che era in grado di camminare autonomamente, due soccorritori lo hanno imbragato e aiutato a risalire il pendio sollevandolo per contrappeso con le corde per una sessantina di metri. Raggiunto il sentiero, sempre assicurato l'uomo è poi stato accompagnato fino all'ambulanza che lo ha trasportato al pronto soccorso per gli accertamenti del caso.
 
Cison di Valmarino (TV), 27 - 10 - 16
Mentre scendeva dal Bivacco dei Loff con un amico lungo il sentiero La Scaletta, F.M., 54 anni, di San Candido (BZ) è inciampato ed è caduto nella scarpata laterale ruzzolando per alcune decine di metri e perdendo la vita per i traumi riportati. Attorno alle 13, scattato l'allarme, il 118 ha inviato l'elicottero di Treviso emergenza e una squadra del Soccorso alpino delle Prealpi Trevigiane in  supporto alle operazioni. Sbarcati con un verricello nelle vicinanze il tecnico di elisoccorso e il medico, è stato solo possibile constatare il decesso dell'uomo. Ricomposta, la salma è stata ricomposta. Una volta ottenuto il nulla osta dalla magistratura per la rimozione, i soccorritori hanno ripulito l'area dalla vegetazione d'intralcio e la barella è stata recuperata sempre con un verricello, per essere trasportata alla piazzola di Cison e affidata ai carabinieri e al carro funebre.
 
 
Belluno, 27 - 10 - 16
È stato purtroppo ritrovato senza vita Ivano Carlin, il quarantenne bellunese  le cui ricerche erano state intraprese ieri a seguito del rinvenimento della sua auto parcheggiata a Case Bortot, dopo che i famigliari ne avevano segnalato la scomparsa. Questa mattina, mentre diverse squadre controllavano casere e baracche della zona, un gruppo di soccorritori è sceso lungo la scarpata fino alla base di uno dei tratti più esposti del sentiero che porta a Ponte Mariano e ha visto il corpo. L'elicottero del Suem di Pieve di Cadore ha sbarcato tecnico di elisoccorso e medico, che ha potuto solo constatare il decesso. Ricomposta, la salma è stata imbarellata e recuperata con un verricello per essere trasportata fino alla strada del Col di Roanza e affidata al carro funebre. Erano presenti Soccorso alpino di Belluno, Longarone, Alpago, Feltre e Prealpi Trevigiane con 2 unità cinofile, vigili del fuoco, militari del Sagf di Cortina e Auronzo con altre due unità cinofile, Corpo forestale dello Stato.
Belluno, 26 - 10 - 16
Sono ancora senza esito le ricerche di Ivano Carlin, il quarantenne bellunese di cui nulla più si sa da ieri. Dopo che nella notte il fratello ne ha ritrovato l'auto parcheggiata a Case Bortot, alle prime luci sono partite le perlustrazioni della zona. Le squadre hanno percorso il reticolo di sentieri che da quel punto partono numerosi, salendo anche fino al Rifugio Settimo alpini e verificando le casere e la strada delle gallerie. I tecnici forristi hanno sono scesi lungo il torrente Ardo e sono state effettuate calate nella gola che affianca il sentiero per il Settimo. Anche l'elicottero dei vigili del fuoco con a bordo personale del Soccorso alpino ha effettuato un sopralluogo dall'alto. Al momento le squadre stanno rientrando e si stanno aspettando le possibili indicazione dell'unità cinofila molecolare del Cnsas da poco arrivata al campo base. Se nulla di nuovo dovesse emergere, le ricerche ripartiranno domattina. Non si sa l'abbigliamento indossato da Ivano. È alto un metro e 70, di corporatura normale, ha capelli corti scuri e porta occhiali con la montatura bianca. Chiunque lo avesse incontrato o avesse sue notizie è pregato di contattare i carabinieri. Oggi erano presenti una cinquantina di persone: Soccorso alpino di Belluno, Alpago, Longarone, Feltre e Pedemontana del Grappa con il Centro mobile di coordinamento, unità cinofile e il Gruppo forre del Sasv, vigili del fuoco con i Saf, undici militari del Sagf delle Stazioni di Cortina e Auronzo con 3 unità cinofile, Corpo forestale dello Stato.
 
San Tomaso Agordino (BL), 25 - 10 - 16
Attorno alle 19.30 il 118 ha allertato il Soccorso alpino della Val Biois per partecipare, assieme ai vigili del fuoco volontari di Canale d'Agordo e ai vigili del fuoco di Agordo, alle ricerche di uomo, dopo che i famigliari ne avevano segnalato il mancato rientro. Uscito per far legna vicino alle cave di sassi, infatti, R.O., 77 anni, residente a San Tomaso Agordino (BL) non si era presentato all'orario pattuito. Poco dopo l'avvio delle ricerche, l'uomo è stato ritrovato. Dopo essere scivolato procurandosi un trauma alla caviglia, era salito in macchina, ma era riuscito a spostarsi di poco, impossibilitato dal dolore a guidare, fermandosi lungo una stradina in discesa. Caricato sull'ambulanza di Alleghe, l'infortunato è stato trasportato all'ospedale di Agordo.
Belluno, 26 - 10 - 16
Questa mattina alle prime luci sono scattate le ricerche di un quarantenne bellunese, a seguito della segnalazione dei familiari preoccupati per la sua assenza. L'allarme era scattato ieri sera, ma solo nella note è stata rinvenuta la sua auto parcheggiata a Case Bortot, dove alle prime luci si sono ritrovati il Soccorso alpino di Belluno con il Centro mobile di coordinamento, i vigili del fuoco, il Sagf con un'unità cinofila, la Forestale, che hanno iniziato a perlustrare la sentieristica della zona. Sul posto anche il Gruppo forre del Soccorso alpino e speleologico del Veneto e i Saf dei vigili del fuoco.
 
Teolo (PD), 26 - 10 - 16
Questa mattina attorno alle 8.15 Fabio Toffanin, 54 anni, di Teolo (PD), ha contattato il figlio indicando il luogo dove si trovava, a San Biagio di Teolo. Stava bene, pur in stato confusionale, aveva vagato questi due giorni nei boschi, dormendo sotto una catasta di legna. La ricerca, cominciata ieri mattina nella zona di Montemerlo e protrattasi fino a sera, è quindi stata interrotta. Anche oggi si erano ritrovati per riprendere le perlustrazioni della zona il Soccorso alpino di Padova, i vigili del fuoco, i carabinieri e la Protezione civile, con base operativa nella una sala del Comune di Teolo.
Teolo (PD), 25 - 10 - 16
Stanno rientrando le ultime squadre impegnate da questa mattina nelle ricerche di di Fabio Toffanin, 54 anni, di Teolo (PD), del quale non si hanno più notizie da domenica, quando era stato accompagnato nelle vicinanze della propria abitazione in seguito a un incidente con la macchina. Il Soccorso alpino di Padova, presente con una quindicina di persone, assieme a vigili del fuoco, carabinieri e Protezione civile, con diverse unità cinofile, ha concentrato le ricerche nella zona di Montemerlo dove il cellulare dell'uomo è stato agganciato dalle celle telefoniche. Setacciati i sentieri della zona come le colline attorno all'abitazione. Controllate le cave dismesse e i corsi d'acqua, purtroppo senza che nulla di nuovo emergesse per far luce sulla scomparsa dell'uomo. La macchina dei soccorsi ripartirà domattina alle 7.30, se non dovessero nel frattempo esserci novità. La centrale operativa è ospitata in una sala del Comune di Teolo. Chiunque avesse informazioni o potesse averlo visto è pregato di contattare i carabinieri.
Crespadoro (VI), 25 - 10 - 16
Questa mattina poco prima delle 11, il Soccorso alpino di Recoaro-Valdagno è stato allertato dal 118 per una persona colta da arresto cardiaco, non distante dal Rifugio Beragnoli alle Piatte di Campodalbero. L'uomo, W.G., 69 anni di Creazzo (VI), si era improvvisamente accasciato mentre stava partecipando da volontario a un censimento faunistico della Polizia provinciale. I suoi compagni avevano tentato subito le manovre di rianimazione, anche con il supporto del defibrillatore portato dal rifugio. Purtroppo al personale sanitario dell'ambulanza sopraggiunto assieme a una squadra di 6 soccorritori non è rimasto che constatare il decesso dell'uomo. Ricomposta, la salma è stata trasportata dai soccorritori per una cinquantina di metri fino al fuoristrada e da lì alla strada dove è stata affidata al carro funebre.
 
Rocca Pietore (BL), 25 - 10 - 16
Questa mattina attorno alle 11.30 i carabinieri hanno richiesto l'intervento del Soccorso alpino della Val Pettorina, dopo aver rinvenuto un'auto a noleggio abbandonata poco prima della galleria di Malga Ciapela e, risaliti ai parenti dell'occupante, aver scoperto che non lo sentivano dalla sera precedente. Fortunatamente, mentre le squadre si apprestavano a distribuirsi per il sopralluogo, un carabiniere ha rintracciato l'uomo a Sottoguda e l'allarme è rientrato.
Teolo (PD), 25 - 10 - 16
Ricerca in corso a Montemerlo dove le celle telefoniche hanno agganciato il cellulare di un uomo di 54 anni di Teolo del quale non si hanno più notizie da domenica, quando è stato accompagnato a casa, dopo un incidente con la macchina. Il Soccorso alpino di Padova assieme a vigili del fuoco, carabinieri, Protezione civile, stanno concentrando nell'area le perlustrazioni. Le squadre di soccorritori con alcune unità cinofile dei carabinieri e delle associazioni di Protezione civile stanno percorrendo la sentieristica principale della zona e le cave dismesse, mentre i vigili del fuoco controllano i corsi d'acqua. La centrale operativa e stata fissata in una sala messa a disposizione dal Comune di Teolo.
Belluno, 22 - 10 - 16
Attorno alle 11 un escursionista trevigiano ha contattato il 118 poiché aveva smarrito il sentiero, dopo essersi incamminato da Casera Vallorch nel bosco del Cansiglio. Mentre la Centrale operativa cercava di risalire alle coordinate del punto in cui si trovava ed era in contatto telefonico con lui, M.B., 52 anni, di San Fior, ha visto dei passanti, che lo hanno riaccompagnato sul sentiero, poco distante, indicandogli come tornare indietro. Essendo però affaticato, una squadra del Soccorso alpino dell'Alpago gli e andata incontro e lo ha riaccompagnato al parcheggio. Attorno alle 13, il nipote di un signore di 80 anni di Rocca Pietore (BL) ha invece chiamato il Suem preoccupato per il ritardo del nonno. Uscito infatti per la consueta passeggiata da Saviner verso Alleghe, l'anziano non era ancora rientrato. Il Soccorso alpino della Val Pettorina ha quindi subito inviato proprio personale. I soccorritori, seguendo le indicazioni del percorso, lo hanno presto individuato seduto a bordo strada. Stava bene, ma era stanco e con problemi a camminare. La squadra lo ha così ricondotto alla propria abitazione.

Arsiero (VI), 20 - 10 - 16

Non ci sono solo roccia e neve nella formazione continua dei soccorritori, il 15 e 16 ottobre scorsi si è infatti svolto il ‘modulo trauma’, corso obbligatorio per tutti gli operatori del Soccorso alpino e speleologico del Veneto, Sasv. Ospitati dalla Stazione di Arsiero, 16 corsisti appartenenti alle 6 Stazioni della XI Delegazione Prealpi Venete (Arsiero, Asiago, Padova, Recoaro - Valdagno, Schio e Verona) e alla Stazione di Verona della VI Delegazione speleo - tra i quali 5 in formazione - hanno seguito le lezioni tenute dagli istruttori della Scuola sanitaria regionale, di cui fanno parte medici e infermieri appartenenti al Sasv. Il primo giorno i docenti hanno impegnato gli ‘studenti’ in aula sui principi di valutazione di una persona vittima di trauma, facendo seguire alla teoria prove pratiche di movimentazione con l'utilizzo dei presidi di immobilizzazione. Il secondo giorno l'incontro è stato fissato alla falesia denominata "I 4 gatti" a Tonezza del Cimone, per portare a termine la simulazione, direttamente in ambiente impervio, dei principi studiati il giorno precedente. Il programma è stato seguito con grande interesse dai soccorritori presenti. Il progetto di formazione sanitaria coinvolgerà tutti gli appartenenti al Sasv e sarà suddiviso in 3 anni.

Valli del Pasubio (VI), 19 - 10 - 16
Poco prima delle 14 il Suem di Vicenza ha allertato il Soccorso alpino di Schio a seguito della richiesta dei famigliari di una cercatrice di funghi, che li aveva contattati dopo essere scivolata in un bosco non distante dalla frazione di Staro. Una squadra ha raggiunto il luogo indicato, sopra Contrà Sbabi, assieme al personale sanitario dell'ambulanza che, una volta individuata, ha prestato le prime cure alla donna, G.D.M., 67 anni, di Valli del Pasubio (VI), che aveva riportato una probabile frattura alla gamba. Caricata sulla barella, l'infortunata è stata sollevata per contrappeso dai soccorritori lungo la scarpata per circa 150 metri fino alla strada, da dove l'ambulanza e partita in direzione dell'ospedale di Santorso.
Cesiomaggiore (BL), 18 - 10 - 16
Domenica scorsa la Stazione del Soccorso alpino di Feltre ha chiuso l'annuale programma degli addestramenti con un appuntamento ormai diventato consueto per i soccorritori, ovvero una camminata conviviale lungo un vecchio itinerario da ripulire e riaprire sulle montagne di casa. Quest'anno è stato scelto di ripristinare il sentiero Corrado De Bastiani, un percorso escursionistico ad anello dedicato all'alpinista cesiolino del Gruppo rocciatori Feltre caduto sulla parete nord del Pizzocco nel 1976. I soccorritori hanno ripulito il sentiero originario aggiungendovi anche una variante lungo una traccia di cacciatori. Da Cesiomaggiore sono saliti al Monte Palmar e a Casera Bosc dei Boi (da dove a norma è previsto il rientro), proseguendo la salita al Monte Cimone e percorrendo le successive creste al Monte Tre Pietre, con discesa a Casera Bosc dei Boi e ritorno.
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