2017

Quero - Vas (BL), 01 - 07  - 17
Verso mezzogiorno il Soccorso alpino di Feltre è intervenuto in supporto all'ambulanza in Valle di Schievenin per un infortunio alle sorgenti del Tegorzo. Durante le prove del coro per il concerto del pomeriggio, G.C., 69 anni, di Mogliano Veneto (TV), è scivolato per qualche metro verso il greto del torrente e ha sbattuto la schiena. Raggiunto dal personale sanitario dell'ambulanza, l'uomo è stato medicato e caricato in barella. I soccorritori lo hanno quindi trasportato per 200 metri a piedi e poi con la campagnola fino all'ambulanza, partita in direzione dell'ospedale di Feltre.

Auronzo di Cadore (BL), 01 - 07 -17
In vista dell’estate e dell’aumento delle situazioni di emergenza in montagna, questa mattina si è svolta un’importante esercitazione congiunta tra il Sasv, Soccorso alpino e speleologico del Veneto, e il Sagf, Soccorso alpino della Guardia di finanza, che suggella ancor più la collaborazione tra le due realtà, ufficializzata dopo decenni di cooperazione lo scorso anno dalla firma di un protocollo d’intesa, che uniforma intenti e modalità operative. Teatro dell’addestramento le Tre Cime di Lavaredo, meta turistica con migliaia di presenze quotidiane, dove a partire da questo luglio e per tutto agosto, Sagf e Sasv garantiranno un presidio con proprio personale, immediatamente pronto a intervenire in aiuto di escursionisti in difficoltà e per dare supporto in missioni più complesse con l’elicottero del Suem di Piave di Cadore. La base delle operazioni è stata fissata al Rifugio Lavaredo, a 2.390 metri di quota, punto di ritrovo per la Stazione del Soccorso alpino e del Sagf di Auronzo, e di atterraggio dell’elicottero AB 412 dellaSezione Aerea della Guardia di Finanza di Bolzano. Dopo un briefing iniziale, i soccorritori sono stati elitrasportati a Punta Frida, per procedere nella simulazione del recupero di due cordate parallele in difficoltà. Gli alpinisti ‘infortunati’ sono stati raggiunti e imbarellati dalle squadre calatesi lungo la parete. L’elicottero del Suem di Pieve di Cadore ha poi provveduto al trasporto di uno dei feriti, utilizzando un verricello, mentre la seconda barella ha proceduto la discesa con le corde verso la base della parete. Nei pressi del Rifugio, le unità cinofile da macerie hanno poi preso parte a una dimostrazione di ricerca. “Si tratta di un’esercitazione molto importante – ha sottolineato il comandante provinciale della Guardia di finanza Patrizio Milan – perché consente agli operatori di migliorare il coordinamento e la rapidità dei soccorsi, in un contesto ambientale bellissimo, ma impegnativo, frequentato da alpinisti provenienti da tutto il mondo”. “E’ fondamentale lavorare assieme – gli fa eco il presidente del Sasv Rodolfo Selenati – per migliorare la reciproca conoscenza e l’affiatamento di squadra e per acquisire la necessaria familiarità con tecniche operative identiche. Un rapporto consolidato ormai da anni, che l’anno scorso è sfociato in un protocollo d’intesa”. Hanno assistito alle manovre l’assessore regionale alla Protezione civile Gianpaolo Bottacin, il comandante regionale della Guardia di finanza del Veneto, il generale di Divisione Antonino Maggiore, il sindaco Tatiana Pais Becher. Ricordiamo che nel 2016 il Soccorso alpino di Auronzo ha portato a termine 62 interventi.

Cortina d'Ampezzo (BL), 30 - 06 - 17
Poco prima di mezzogiorno il 118 è stato allertato per un alpinista volato per una decina di metri sulla via Ardizzon, Lagazuoi Piccolo. Il rocciatore è riuscito a calarsi con il compagno sul ghiaione alla base della parete, dove l'elicottero dell'Aiut Alpin Dolomites di Bolzano lo ha raggiunto. Prestate le prime cure, l'uomo è stato imbarcato e trasportato all'ospedale di Brunico.
San Vito di Cadore (BL), 29 - 06 - 17
È stato purtroppo ritrovato senza vita A.T., 55 anni, di Ravenna, lo skyrunner di cui si erano persi i contatti da ieri alle 11 circa, dopo l'ultima telefonata alla moglie in cui la avvertiva che aveva trovato un tratto brutto e che sarebbe rientrato, secondo le prime informazioni, lungo il sentiero numero 242, sulla Croda Marcora. Scattato l'allarme attorno alle 17, le squadre del Soccorso alpino di San Vito di Cadore e Cortina avevano iniziato a perlustrare le zone che in teoria poteva aver percorso il corridore, partito da Cortina verso le 7.20. Squadre di di Cortina con i militari del Sagf erano state elitrasportate sulla Croda Nera per poi scendere verso il Vandelli, mentre altre perlustravano i sentieri per il Passo Tre Croci - presenti anche i Vigili del fuoco. Soccorritori di San Vito e Cortina avevano invece sorvolato con l'elicottero del Suem di Pieve di Cadore il sentiero 242, la Ferrata Berti, il Bivacco Slataper, senza rinvenirne traccia. Questa mattina alle 6 sono riprese in forze le ricerche, fin quando i soccorritori hanno ricevuto le ultime foto spedite dall'uomo - il cui cellulare ieri irraggiungibile, aveva ripreso oggi a dare segnale libero - che ritraevano un punto del sentiero numero 241 che scende verso Dogana Vecchia. L'elicottero dell'Air service center convenzionato con il Soccorso alpino ha effettuato una ricognizione bassa lungo il tracciato, per poi lasciare in quota un soccorritore, con altri che partivano dal basso. Si è quindi deciso di far intervenire l'unità cinofila molecolare del Soccorso alpino, elitrasportandola in quota nei punti ritenuti prioritari. Il Bloodhound non ha reagito né quando è stato portato sulla Cengia del Banco, né al Bivacco Slataper. Ha invece iniziato a tirare il suo conduttore una volta raggiunto il ripido punto dove era stata scattata la foto. Il cane ha portato i soccorritori in direzione dell'attacco della Ferrata Berti, salvo poi prendere una traccia di cacciatori che conduce al Pissandol del Marcora. Ed è stato nel canale ancora più a lato, completamente fuori sentiero, che l'elicottero dell'Air service center inviato per verificare la segnalazione del cane ha individuato il corpo a circa 2.100 metri di altitudine. Il runner era precipitato per decine di metri perdendo la vita. Sbarcati sul posto per i rilievi del caso un militare del Sagf e un carabiniere, ottenuto il nulla osta dalla magistratura per la rimozione, la salma ricomposta è stata recuperata con un verricello dall'eliambulanza del Suem, che la ha poi trasportata a San Vito Anche le squadre di soccorritori ancora in quota sono state condotte a valle.
San Vito di Cadore (BL), 29 - 06 - 17
Le squadre del Soccorso alpino di San Vito e Cortina hanno ripreso in forze alle 6 le ricerche dello skyrunner di Ravenna, del quale non si hanno più notizie da ieri attorno alle 11, quando ha chiamato la moglie dicendole che stava rientrando dal sentiero numero 242. Non si sa esattamente che sentieri abbia scelto l'uomo per la sua corsa. In teoria è partito verso le 7.30 da Cortina, Faloria, diretto verso l'Antelao e quindi poteva aver percorso Punta Nera, sentiero 242 e Cengia del Banco, Ferrata Berti, Bivacco Slataper e oltre. Dalla telefonata pare si sia fermato prima della ferrata per difficoltà lungo il sentiero e abbia deciso di tornare indietro. Questa mattina l'elicottero dell'Air service center, convenzionato con il Soccorso alpino e con a bordo tecnici di San Vito e Cortina, ha sorvolato a lungo a bassa quota il sentiero, mentre le squadre a piedi perlustravano altri tratti dell'itinerario a partire da Cortina. La compagna ha poi girato ai soccorritori una foto spedita dal cellulare del runner - che continua a suonare libero - verso le 11. Il luogo ritratto si trova lungo il sentiero 241 che dal 242 scende verso Dogana vecchia, ripido e attraversato da colatoi quando piove. La ricognizione lungo la traccia non ha avuto però esito e l'elicottero ha sbarcato personale in quota per percorrerlo a piedi mentre altre squadre stanno convergendo lì. Ieri mattina la giornata era soleggiata, il temporale è iniziato attorno alle 15.
San Vito di Cadore (BL), 28 - 06 - 17
Il Soccorso alpino è impegnato nella ricerca di uno skyrunner (al momento non sono note le generalità) che era partito per una corsa in montagna da Cortina all'Antelao, ma che non da più notizie di sé da stamattina alle 11.30, quando ha chiamato la moglie dicendo che si trovava sul sentiero numero 242, ma che stava rientrando perché era in difficoltà. In teoria l'uomo potrebbe aver seguito un itinerario dal Faloria, Punta Negra, scendendo sul sentiero 242 della Cengia del Banco, poi Ferrata Berti, Rifugio Slataper e da lì Rifugio San Marco o altra direzione. Scattato l'allarme verso le 17.15, l'elicottero del Suem con a bordo personale del Soccorso alpino di San Vito di Cadore ha effettuato senza esito una ricognizione lungo la Ferrata Berti e al Rifugio Slataper, dove due escursionisti trovati sul posto hanno detto di non aver incontrato nessuno. Squadre del Soccorso alpino di Cortina elitrasportate in quota stanno verificando il tratto verso Punta Negra e i sentieri che portano al Vandelli. In questo momento imperversa una tempesta di pioggia.

Auronzo di Cadore (BL), 28 - 06 - 17
Due cordate in difficoltà sulle pareti delle Tre Cime di Lavaredo e la necessità di un intervento di soccorso da portare a termine, squadre ed elicottero. Questo è lo scenario che si troveranno ad affrontare i soccorritori del Sagf, Soccorso alpino Guardia di finanza, e del Sasv, Soccorso alpino e speleologico del Veneto, Stazione di Auronzo, e Suem durante l’esercitazione congiunta di sabato prossimo, 1 luglio. A partire dalle 10, di fronte al Rifugio Lavaredo, si svolgeranno le manovre come in una reale emergenza: elitrasporto in quota delle squadre a Punta Frida, calata delle cordate a raggiungere gli infortunati, recupero di una barella con l’elicottero e calata a terra della seconda barella da parte delle squadre. A seguire si svolgerà una dimostrazione di ricerca con le unità cinofile da macerie, con chiusura delle operazioni attorno a mezzogiorno.

Recoaro Terme (VI), 27 - 06 - 17
Le squadre di soccorritori, impegnate da tre giorni nella ricerca, stanno rientrando anche oggi senza alcuna notizia che possa far luce sulla scomparsa di Mario Rasia, 84 anni, di Montecchio Maggiore (VI), la cui assenza dalla casa di villeggiatura a Recoaro 1000 ha fatto scattare la denuncia per scomparsa da parte dei familiari preoccupati sabato scorso. Questa mattina alle 7 sono riprese le perlustrazioni nella zona attorno a località Castiglieri, ripetendo la battuta a pettine delle aree ritenute prioritarie e allargando l'indagine a nuove porzioni di territorio più distanti. Percorsi anche i sentieri di Monte Falcone. L'elicottero dei Vigili del fuoco di Venezia, con a bordo personale del Soccorso alpino di Recoaro - Valdagno, ha nuovamente effettuato una ricognizione e i sommozzatori hanno bonificato un laghetto profondo quattro metri nelle vicinanze. Purtroppo nulla è emerso. In accordo con la Prefettura, i familiari e le forze in campo, è stato deciso di fermare al momento il grosso della ricerca, in attesa di qualche informazione o segnalazione che possa circoscrivere i luoghi da visionare. Il Soccorso alpino resta a diaposizione e i suoi tecnici continueranno nei prossimi giorni a tenere alta l'attenzione. Oggi erano presenti una cinquantina di persone tra Soccorso alpino di tutte le Staizioni della XI Delegazione Prealpi Venete e VI Speleologica, Vigili del fuoco con 3 unità cinofile, Protezione civile di Recoaro e Valdagno.
Recoaro Terme (VI), 26  - 06 - 17
Le ricerche di oggi non hanno purtroppo ancora fatto luce sulla scomparsa di Mario Rasia, l'ottantaquattrenne di Montecchio Maggiore (VI), scomparso dalla sua casa di villeggiatura a Recoaro 1000. I sopralluoghi delle squadre sulle zone loro affidate da battere a tappeto, da questa mattina alle 7, non  hanno portato nuovi elementi. Anche l'elicottero dei Vigili del fuoco di Venezia che ha a lungo sorvolato l'area con a bordo personale del Soccorso alpino di Recoaro - Valdagno non ha avuto riscontri. Mentre gli ultimi gruppi stanno rientrando, si sta già pianificando la ricerca di domani, che ripartirà alle 7.
 
 
Belluno, 26 - 06 - 17
Alle 17.20 il 118 ha allertato il Soccorso alpino di Alleghe per un'escursionista che manifestava dolori a un ginocchio lungo la pista Civetta, che da Col dei Baldi scende a valle. Una squadra è quindi andata incontro alla donna, D.M., 52 anni, che aveva raggiunto Baita Grande Civetta e la ha accompagnata al pronto soccorso. I soccorritori di Livinallongo sono invece intervenuti sulla sterrata che da Porta Vescovo scende al Pordoi, a circa 2.100 metri di quota, dove un ragazzo di 11 anni di Rimini, dopo un lungo giro con la mamma e il nonno, si era infortunato ai piedi e non era più in grado di proseguire. La famiglia è stata accompagnata con i mezzi del Soccorso alpino fino al passo. L'elicottero del Suem di Pieve di Cadore è infine stato inviato verso le 18.20 in cima al Civetta, poiché un escursionista polacco di 57 anni che aveva completato la Ferrata degli Alleghesi non riusciva a trovare il percorso del rientro. Individuato e imbarcato con un verricello, l'uomo è stato trasportato al Rifugio Coldai.
Recoaro Terme (VI), 26 - 06 - 17
Sono riprese questa mattina alle 7 le ricerche di Mario Rasia, 84 anni, di Montecchio Maggiore (VI), scomparso dalla propria residenza di villeggiatura in località Castiglieri, a Recoaro 1000, dove da ieri è dislocato il campo base di coordinamento. Oggi una quarantina di persone hanno battutto a pettine tutta l'area nel raggio di un chilometro attorno all'abitazione, per spostare nel pomeriggio la perlustrazione nella zona di Malga Morando, un paio di chilometri più distante, in seguito alla segnalazione di un testimone attendibile che lo avrebbe visto passare, scarponcini ai piedi, venerdì pomeriggio. Non si sa esattamente quando l'anziano, camminatore e conoscitore dei luoghi, si sia allontanato da casa e questa indicazione potrebbe far pensare che manchi da venerdì. I familiari ne avevano segnalato l'assenza domenica sera, non trovandolo a casa e non avendo più contatti con lui, il cellulare è irraggiungibile da venerdì. Al momento sono impegnate nelle ricerche tutte le Stazioni del Soccorso alpino della DelegaIone Prealpi Venete (Recoaro - Valdagno, Schio, Arsiero, Asiago, Padova e Verona), i Vigili del fuoco con due unità cinofile, la Protezione civile di Recoaro e Valdagno. Chiunque avesse informazioni è pregato di contattare i carabinieri.
Recoaro Valdagno (VI), 25 - 06 - 17
Nessuna novità ancora in merito alla scomparsa di Mario Rasia, 84 anni, di Montecchio Maggiore (VI), la cui scomparsa è stata denunciata ieri sera dai familiari, che non lo hanno trovato nella sua abitazione di villeggiatura in località Castiglieri a Recoaro 1000. Il Soccorso alpino di Recoaro - Valdagno e Schio, allertato oggi dalla prefettura, ha avviato la perlustrazione dei sentieri e delle aree prossime all'abitato, da cui l'uomo si sarebbe allontanato a piedi. Oggi erano presenti una cinquantina di persone tra Soccorso alpino, Vigili del fuoco e Protezione civile di Recoaro e Valdagno. Chiunque avesse sue notizie è pregato di contattare i carabinieri. Le ricerche riprenderanno domattina.
 
Recoaro Terme (VI), 25 - 06 - 17
Poco dopo le 11 il Soccorso alpino di Recoaro - Valdagno è stato attivato dalla prefettura per avviare la ricerca di un villegiante di cui non si hanno più notizie. La scomparsa dell'uomo, 84 anni in questo periodo in vacanza in località Castiglieri a Recoaro 1000, è stata segnalata ieri notte dai parenti, ma non si sa esattamente quando possa essersi allontanato a piedi - la macchina è parcheggiata a casa - dall'abitazione. In questo momento i soccorritori, compresi quelli della Stazione di Schio, stanno perlustrando i sentieri attorno all'abitato assieme a Vigili del fuoco e Protezione civile di Recoaro e Valdagno. 
 
Belluno, 24 - 06 - 17
Attorno alle 18 l'elicottero del Suem è intervenuto in seguito alla chiamata di un'escursionista che, uscita dal sentiero durante una camminata sul Lagazuoi, era rimasta incrodata in un punto ripido, incapace di proseguire. Individuata in località Penes de Fuzarego, poco sopra il Falzarego, la donna, E.P., 55 anni, di Brunico (BZ), è stata recuperata con un verricello di 15 metri e trasportata al passo.Verso le 19.30 invece il 118 ha inviato l'eliambulanza a Pieve d'Alpago, dove un uomo era ruzzolato per alcuni metri in una scarpata a lato di un'area pic-nic. All'uomo, che aveva riportato la probabile frattura di un braccio, sono state prestate le prime cure da medico e infermiere. Imbarellato, l'infortunato è stato sollevato dalla strada con un verricello di 20 metri. Una volta caricato a bordo è stato trasportato all'ospedale di Belluno.
Recoaro Terme (VI), 24 - 06 - 17
Attorno alle 13.30 il 118 ha allertato il Soccorso alpino di Recoaro - Valdagno per un infortunio sulla Guglia Negrin, nel Gruppo del Fumante. Una cordata di tre rocciatori, scalata una via di 180 metri, si stava apprestando a calarsi, quando la prima a scendere in corda doppia, R.C., 58 anni, di Creazzo (VI), ha sbattuto sulla parete con il piede, procurandosi una sospetta frattura. Il marito l'ha recuperata riportandola sulla cima e ha dato l'allarme. L'elicottero di Verona emergenza ha tentato più volte di avvicinarsi, ma la nebbia ha impedito le operazioni. Quattordici soccorritori, impegnati in un addestramento al Rifugio Campogrosso, si sono quindi portati alla base della parete e sono saliti scalando la via di 40 metri utilizzata dagli alpinisti per il rientro. In vetta, hanno imbarellato l'infortunata e la hanno calata per 40 metri fino alla base e da lì hanno attrezzato altre 5 calate di circa 100 metri per scendere lungo il ghiaione. La barella è poi stata trasportata fino al rifugio Campogrosso da dove, in accordo con la Centrale operativa del Suem, la donna si è allontanata autonomamente coi propri mezzi.
Belluno, 24 - 06 - 17
Passate le 15 l'elicottero del Suem di Pieve di Cadore è decollato in direzione della falesia di Rio Gere a Cortina d'Ampezzo, poiché una freeclimber era stata colpita da un sasso a una mano, mentre si trovava alla base della parete. Sbarcato con un verricello di 25 metri, il tecnico di elisoccorso ha recuperato nello stesso modo l'infortunata, 51 anni, di Brunico (BZ), che è stata trasportata all'ospedale di Belluno. Alle 16 il 118 ha invece chiesto l'intervento del Soccorso alpino di Belluno, inviandolo in località Le Muiere - Le Briglie, nel comune di Limana, dove un diciassettenne residente a Limana si era infortunato. Un ramo su cui si stava tenendo, mentre con gli amici si trovava sul greto del torrente Limana, aveva infatti ceduto facendolo cadere per un metro e mezzo e il ragazzo si era procurato un taglio sulla coscia. Cinque soccorritori, compreso uno della Stazione di Feltre casualmente sul posto, hanno raggiunto il giovane, aiutato a risalire sul sentiero dagli amici. Il personale sanitario dell'ambulanza della Croce rossa gli ha quindi prestato le prime cure. Imbarellato, il giovane è stato trasportato a spalla per circa 300 metri e poi per un chilometro con il fuoristrada lungo la sterrata verso la strada. Affidato all'ambulanza è stato accompagnato al pronto soccorso.
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