2017

Galzignano (PD), 20 - 07 - 17
Ieri poco prima delle 19 il Soccorso alpino di Padova è stato allertato dalla Centrale del 118, per intervenire in supporto all'ambulanza a seguito di un incidente in bicicletta sul Monte Venda. Sei soccorritori hanno quindi raggiunto il luogo indicato dove M.M., 67 anni, di Monselice (PD), perso il controllo della propria mountain bike lungo un sentiero, era stato catapultato in avanti sbattendo a terra. L'uomo, che si trovava con il figlio, è stato medicato dal personale sanitario e imbarellato, per essere poi trasportato per circa un chilometro e mezzo fino alla strada e da lì accomoagnato all'ospedale di Schiavonia, con un possibile trauma alla testa e varie contusioni. L'intervento si è concluso attorno alle 21.
Belluno, 19 - 07 - 17
Attorno alle 16 l'elicottero del Suem di Pieve di Cadore è decollato in direzione del Lagazuoi, Cortina d'Ampezzo, poiché un'alpinista belga, colta da paura in parete, non riusciva più a muoversi dal punto in cui si trovava. La donna, che era impegnata nell'ultimo tiro della Via dei proiettili, con il compagno primo di cordata in cima, è stata recuperata dal tecnico di elisoccorso e trasportata a valle. Alle 16.20 il 118 ha poi allertato il Soccorso alpino di San Vito di Cadore per un infortunio sul ghiaione del Pelmo. Un escursionista di Rimini, G.M., 75 anni, era infatti ruzzolato procurandosi diverse escoriazioni e un taglio sul dito. Il nipote, che non lo vedeva arrivare, è tornato sui suoi passi e lo ha aiutato a raggiungere il Rifugio Venezia, Borca di Cadore, dove è stato medicato. Una squadra, arrivata in jeep, lo ha quindi caricato a bordo e accompagnato direttamente al pronto soccorso di Pieve di Cadore.
Belluno, 18 - 07 - 17
Ieri sera attorno alle 20.30 l'elicottero del Suem di Pieve di Cadore è decollato per due interventi in successione. Prima è volato a Cortina d'Ampezzo, sulla Cengia Tomaselli, dove percorrendo la Ferrata Tomaselli al Lagazuoi, due giovani escursioniste tedesche non erano più in grado di proseguire. Con un verricello, il tecnico di elisoccorso ha recuperato le due ragazze, di 28 e 23 anni, e le ha trasportate a valle. Subito dopo si è diretto sulla Torre di Alleghe, zona Sonnino al Coldai in Civetta, per una coppia di alpinisti polacchi in difficoltà. Marito e moglie, di 47 e 40 anni, entrambi illesi, sono stati imbarcati in hovering e tratti in salvo.
Belluno, 17 - 07 - 17
Attorno alle 16 il 118 ha allertato due volte il Soccorso alpino. Ad Auronzo di Cadore sono intervenuti i militari del Sagf che hanno raggiunto al Rifugio Lavaredo un'escursionista che si sentiva poco bene. Accompagnata a valle con il fuoristrada, R.A., di Quarrata (PT), 50 anni, si è allontanata autonomamente assieme al marito. A Cortina d'Ampezzo un turista fiorentino, V.E., 63 anni, si è invece slogato una caviglia sul Lagazuoi. Anche in questo caso si sono mossi i militari del Sagf, che hanno trasportato l'uomo e i familiari fino alla strada, da dove questi hanno deciso di dirigersi da soli al pronto soccorso.
Teolo (PD), 17 - 07 - 17
Verso le 12.15 il Soccorso alpino di Padova è stato allertato dal 118 per un incidente avvenuto nella palestra di roccia di Rocca Pendice, dove uno scalatore era volato per una ventina di metri. L'uomo si trovava sul secondo tiro della Cresta Nord, una via di una decina di tiri a gradoni, al suo seguito due cordate formate ciascuna da due ragazzi. Quando a un certo punto, nel momento di recuperarle, le corde risultavano essere bloccate, M.T., 60 anni, di Piove di Sacco (PD), si è assicurato a una fettuccia legata a un alberello per scendere a vedere. Non appena però si è appeso, la fettuccia si è staccata e lui è caduto, sbattendo più volte sulla roccia e fermandosi tra gli arbusti di un terrazzino. I ragazzi, distribuiti in cresta a una sessantina di metri di altezza, inesperti e impauriti hanno chiamato il 118. Arrivato sul posto, dopo aver individuato tra gli alberi l'infortunato, l'elicottero di Treviso emergenza ha sbarcato medico e tecnico di elisoccorso, mentre sopraggiungeva una squadra di 8 soccorritori in supporto alle operazioni. Avendo riportato un probabile politrauma, lo scalatore è stato imbarellato e recuperato con il verricello dall'eliambulanza, volata poi all'ospedale di Padova. I soccorritori si sono quindi arrampicati dai 4 ragazzi e, dopo averli assicurati, li hanno calati fino alla base della parete. Sul posto anche l'ambulanza e i carabinieri.
Cortina d'Ampezzo (BL), 17 - 07 - 17
Ieri sera passate da poco le 22 il gestore del Rifugio Ospitale ha contattato il Soccorso alpino di Cortina, poiché una turista tedesca aspettava dalle 19 il rientro dei genitori, di 72 e 65 anni, partiti in mattinata per la Ferrata Renè De Pol sul Forame, nel Gruppo del Cristallo. Sentita dai soccorritori, l'escursionista ha raccontato che al mattino si erano separati, lei aveva optato per la Ferrata Dibona, la coppia per la De Pol, e che i genitori erano senza cellulare, ma avevano con loro una pila. Personale del Soccorso alpino ha subito controllato dalla strada uno dei tratti del percorso attrezzato dove i frequentatori trovano più difficoltà, senza scorgere nessuno, si è quindi spostato verso Cimabanche facendo segnali con una torcia, finché dalla cima di Pra del Vecia una luce non ha risposto. Una prima squadra veloce di tre elementi si è messa in marcia per verificare la situazione, 800 metri di dislivello più sopra, mentre un'altra squadra si preparava a un eventuale intervento con la barella, in quanto ovviamente non si sapeva se si fossero fatti male o meno. Fortunatamente, una volta raggiunti attorno a mezzanotte, è stato appurato che stavano bene, e i soccorritori li hanno aiutati a scendere a valle, dove sono arrivati verso le 2.30. All'origine del problema un sentiero chiuso che in molte cartine ancora risulta tracciato e aperto. All'altezza di Forcella Verde infatti si poteva un tempo scendere verso Ospitale o verso Cimabanche. Verso Ospitale però il sentiero è inagibile e quindi chiuso. I due escursionisti sono scesi da quella parte obbligati poi a bloccarsi sopra salti di roccia a metà ghiaione. Tornati sui loro passi, hanno proseguito per Cimabanche accumulando ritardo e, arrivati a Pra della Vecia sotto Forcella Gialla ormai buio e con la pila malfunzionante, si sono fermati.
Cortina d'Ampezzo (BL), 16 - 07 - 17
Ieri sera passate le 20, la questura di Cortina è stata allertata da un escursionista che diceva di trovarsi in difficoltà sulla Ferrata Vandelli, l'itinerario attrezzato del Sorapiss che attraversa i comuni di Cortina e Auronzo di Cadore. All'uomo, che aveva parlato del Bivacco Comici, già territorio di Auronzo, è stato detto di non muoversi e che sarebbe stato messo in contatto con il Suem 118. Non appena la centrale operativa ha provato a richiamarlo, il cellulare è risultato da allora irraggiungibile. Prossima la scadenza delle effemeridi, l'equipaggio dell'elicottero del Suem di Pieve di Cadore è decollato per una ricognizione. Dopo aver sorvolato a lungo tutto il percorso fino al Bivacco Comici, l'eliambulanza è rientrata con esito negativo. Nella notte si è risaliti all'ultima cella telefonica agganciata, sul versante auronzano, e alle 5.30, con a bordo personale del Soccorso alpino di Cortina, è intervenuto l'elicottero convenzionato dell'Air service center, mentre i soccorritori di Auronzo si ritrovavano a Palus San Marco per avviare la ricerca dalla loro parte. Dopo aver sbarcato due soccorritori in quota, l'elicottero ha poi perlustrato la zona e ha infine individuato l'uomo, un turista belga di 69 anni, illeso. L'escursonista, vestito di verde e quindi poco visibile, si trovava sopra il Bivacco Comici, nella parte alta della ferrata, verso il Vandelli, comune di Cortina, ma fuori dalla traccia corretta. Imbarcato dai soccorritori, è stato trasportato a valle.
Belluno, 15 - 07 - 17
Sono stati numerosi oggi gli interventi per Suem e Soccorso alpino sulle montagne bellunesi. Durante una gara di mountain bike uno dei partecipanti ha accusato un dolore toracico non distante dal Rifugio Son Forca, sul Cristallo. L'elicottero del Suem di Pieve di Cadore ha imbarcato l'uomo, A.C.,  56 anni, di Spresiano (TV), e lo ha accompagnato all'ospedale di Belluno per i controlli del caso. Sempre a Cortina d'Ampezzo, una squadra del Soccorso alpino ha raggiunto una escursionista che si era fatta male a una caviglia a Ponte Alto, vicino alle cascate di Fanes, e la ha accompagnata a valle. Ad Auronzo di Cadore, l'eliambulanza è intervenuta al Rifugio Città di Carpi, dove un ragazzino di 13 anni di Brugherio (MB), si era procurato un possibile trauma alla schiena e lo ha trasportato all'ospedale di Treviso. Il gestore del Rifugio Lavaredo ha invece accompagnato due escursioniste al Rifugio Auronzo, entrambe con problemi alla spalla:D.S., 65 anni, di Mirano (VE), è stata poi affidata all'ambulanza, mentre R.F., 56 anni, di Bologna, si è allontanata con i mezzi propri. Infine il Pelikan di Bressanone è stato inviato a Forcella Col di Mezzo, su richiesta del figlio di un escursionista che si era sentito male. L'uomo è stato imbarcato e portato a Brunico per le opportune verifiche.
Valli del Pasubio (VI), 15 - 07 - 17
Alle 10.30 circa il 118 ha allertato il Soccorso alpino di Schio per un incidente accaduto sul Monte Cornetto, sul versante che guarda Valli del Pasubio sopra l'Ossario. All'altezza della guglia Denti del Diavolo, infatti, su una delle vie di collegamento tra il Cornetto e i Tre Apostoli, un alpinista era volato, primo di cordata, e aveva preso una botta sulla schiena. Seguendo le indicazioni dei soccorritori, l'elicottero di Verona emergenza ha individuato l'infortunato, A.C., 30 anni, di Vicenza, e lo ha recuperato con il verricello assieme al compagno, per trasportarlo fino all'ambulanza, partita poi in direzione  dell'ospedale di Santorso.
Rocca Pietore (BL), 15 - 07 - 17
Questa mattina attorno alle 10 il 118 è stato allertato per un alpinista colpito a un braccio da un sasso, mentre con due compagni stava scalando la Via Don Quixote sulla Sud della Marmolada. L'elicottero del Suem di Pieve di Cadore, avvicinatosi alla parete ha individuato i tre rocciatori, che si trovavano sulla cengia mediana. Con un pattino appoggiato, ha quindi sbarcato in hovering il tecnico di elisoccorso che ha fatto salire i tre alpinisti. Quello infortunato, un trentunenne di Campitello di Fassa (TN), è stato accompagnato all'ospedale di Agordo per verificare il probabile trauma riportato, i due amici sono invece stati sbarcati al Rifugio Falier. Allertato anche il Soccorso alpino della Val Pettorina.
Pove del Grappa (VI), 14 - 07 - 17
Attorno alle 15 il 118 ha ricevuto la segnalazione della presenza di due parapendii tra gli alberi a Pove del Grappa. L'elicottero di Treviso è così decollato per verificare se ci fosse qualcuno in difficoltà ed è stata allertata la Stazione del Soccorso alpino della Pedemontana del Grappa. Giunti sul luogo indicato, è stato appurato che si trattava della vela principale e di quella di emergenza di un unico parapendio. È quindi stato calato con il verricello il tecnico di elisoccorso, che ha potuto parlare con il pilota. Si trattava di una donna di Shanghai rimasta sospesa a due metri da terra. La donna, raggiunta da amici, ha detto che stava bene e che si sarebbe arrangiata a scendere. Si è liberata dai vincoli ed è arrivata a terra. L'allarme è quindi rientrato.
Borso del Grappa (TV), 13 - 07 - 17
Passate le 19, il 118 ha attivato il Soccorso alpino della Pedemonta del Grappa per un parapendio finito sopra un albero nella zona dell'atterraggio del Garden Relais di Semonzo del Grappa. I soccorritori hanno raggiunto la pianta, dove il pilota belga di 26 anni si trovava sospeso a 8 metri di altezza, fortunatamente illeso. Dopo essere saliti con tecniche di tree climbing, lo hanno raggiunto, assicurato e calato a terra.
San Tomaso Agordino (BL), 13 - 07 - 17
Verso le 14 è scattato l'allarme per un uomo che si era sentito male, mentre si trovava in una baita non distante dal Rifugio Sasso Bianco ed è stato inviato l'elicottero del Suem di Pieve di Cadore. Dopo essere atterrati nelle vicinanze, medico e infermiere hanno prestato le prime cure a V.R., 62 anni, di Rocca Pietore (BL), che è poi stato imbarellato e imbarcato, per essere trasportato in ospedale per le verifiche del caso.
Siror (TN), 13 - 07 - 17
Alle 11 circa il 118 ha ricevuto la chiamata del compagno di un alpinista, volato mentre, prima di cordata, stava scalando la Via dei grilli, sulla Cima Canali. Il rocciatore, caduto per una ventina di metri dopo che si era staccato l'appiglio su cui si teneva, era stato recuperato dall'amico e assicurato su una cengia. Poiché Trento aveva l'elicottero impegnato, è decollata l'eliambulanza del Suem di Pieve di Cadore che ha prima imbarcato a Fiera di Primiero un tecnico del Soccorso alpino, in modo da localizzare velocemente il luogo dell'incidente e in supporto alle operazioni. Individuati i due scalatori, sono stati sbarcati con un verricello di 40 metri il tecnico di elisoccorso e il soccorritore trentino, tornato poi a bordo con il compagno dell'infortunato. Una volta concluso anche il recupero dell'alpinista ferito, P.R., 74 anni, di Vicenza, con un sospetto trauma alla gamba, l'elicottero è partito in direzione dell'ospedale di Feltre.
Belluno, 12 - 07 - 17
Attorno alle 14 l'elicottero del Suem di Pieve di Cadore è intervenuto a Misurina, sotto le Tre Cime di Lavaredo, per un'escursionista tedesca che si era fatta male. La donna, di 83 anni, stava percorrendo con altre persone il sentiero numero 101 non distante da Forcella Passaporto, quando è scivolata. Sbarcati in hovering a circa 2.100 metri di altitudine medico, infermiere e tecnico di elisoccorso, all'anziana sono state prestate le prime cure. Imbarellata per un possibile trauma al bacino, l'infortunata è stata recuperata con un verricello di 15 metri e trasportata all'ospedale di Belluno. Sul posto una squadra del Sagf in supporto alle operazioni. Contemporaneamente è stato allertato il Soccorso alpino di Cortina per un escursionista toscano, che lamentava dolori a una gamba dopo essere scivolato. I militari del Sagf hanno quindi raggiunto E.R., 62 anni, di Cecina (LI), che si trovava vicino a Forcella Nuvolau, e lo hanno accompagnato fino alla strada dove attendeva l'ambulanza diretta al pronto soccorso.
San Vito di Cadore (BL), 12 - 07 - 17
Alle 11 circa il 118 è stato contattato per un infortunio lungo il sentiero 426 e ha allertato il Soccorso alpino di San Vito di Cadore che ha inviato una squadra. Mentre stava camminando col marito infatti, S.M., 59 anni, di Cavallino Treporti (VE), si era procurata un sospetto trauma al malleolo. Raggiunta, l'infortunata è stata accompagnata in jeep all'altezza della frazione di Acquabona, per essere affidata all'ambulanza della Croce Bianca diretta all'ospedale.
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