2011
Livinallongo del Col di Lana (BL), 04-04-11
Una valanga di grosse dimensioni si è staccata nel pomeriggio dal versante più ripido del Portados, nel comprensorio di Porta Vescovo, coprendo un centinaio di metri della pista sottostante, senza coinvolgere fortunatamente alcuna persona. Al termine di un forte temporale durato una ventina di minuti, uno dei tecnici della Stazione del Soccorso alpino di Livinallongo, che lavora con la società impianti, ha assistito al distacco e ha lanciato l'allarme verso le 15.30. Per maggiore sicurezza, da oltre una settimana il comprensorio ha disposto la presenza quotidiana di due vedette per segnalare eventuali slavine. Da una di loro i soccorritori hanno avuto altre indicazioni sull'evento: per l'80 per cento della pista investita c'era la certezza dell'assenza di sciatori di passaggio. Sul restante percorso coperto da una lingua di neve, e nascosto alla vista degli osservatori da una curva, si sono concentrate le ricerche. Sul posto, con unità cinofila e tecnico del Soccorso alpino, l'elicottero dell'Aiut Alpin Dolomites di Bolzano, poichè le condizioni meteo impedivano il decollo del mezzo del Suem di Pieve di Cadore, e le squadre del Soccorso alpino di Livinallongo e Val Pettorina. I soccorritori hanno bonificato la valanga, effettuando le ricerche con due unità cinofile, Arva e Recco, ed hanno escluso la presenza di persone coinvolte. La valanga aveva un fronte di un centinaio di metri, ha percorso 800 metri, formando accumuli profondi 5-6 metri. Erano presenti anche gli agenti di polizia del servizio piste. Dopo quasi un'ora e mezzo di ricerca e la verifica che nessuno sciatore fosse rimasto investito, i soccorritori sono rientrati, anche perchè dalla cima soprastante deve ancora staccarsi metà della neve rimasta e il rischio era elevato.
Una valanga di grosse dimensioni si è staccata nel pomeriggio dal versante più ripido del Portados, nel comprensorio di Porta Vescovo, coprendo un centinaio di metri della pista sottostante, senza coinvolgere fortunatamente alcuna persona. Al termine di un forte temporale durato una ventina di minuti, uno dei tecnici della Stazione del Soccorso alpino di Livinallongo, che lavora con la società impianti, ha assistito al distacco e ha lanciato l'allarme verso le 15.30. Per maggiore sicurezza, da oltre una settimana il comprensorio ha disposto la presenza quotidiana di due vedette per segnalare eventuali slavine. Da una di loro i soccorritori hanno avuto altre indicazioni sull'evento: per l'80 per cento della pista investita c'era la certezza dell'assenza di sciatori di passaggio. Sul restante percorso coperto da una lingua di neve, e nascosto alla vista degli osservatori da una curva, si sono concentrate le ricerche. Sul posto, con unità cinofila e tecnico del Soccorso alpino, l'elicottero dell'Aiut Alpin Dolomites di Bolzano, poichè le condizioni meteo impedivano il decollo del mezzo del Suem di Pieve di Cadore, e le squadre del Soccorso alpino di Livinallongo e Val Pettorina. I soccorritori hanno bonificato la valanga, effettuando le ricerche con due unità cinofile, Arva e Recco, ed hanno escluso la presenza di persone coinvolte. La valanga aveva un fronte di un centinaio di metri, ha percorso 800 metri, formando accumuli profondi 5-6 metri. Erano presenti anche gli agenti di polizia del servizio piste. Dopo quasi un'ora e mezzo di ricerca e la verifica che nessuno sciatore fosse rimasto investito, i soccorritori sono rientrati, anche perchè dalla cima soprastante deve ancora staccarsi metà della neve rimasta e il rischio era elevato.
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2011
RECUPERATO PARAPENDIO PRECIPITATO
Scritto da Michela Canova
Borso del Grappa (TV), 04-04-11
Nel pomeriggio un ventissettenne ceco ha perso il controllo del proprio parapendio, finendo tra gli alberi sul monte Grappa. Ad avvisare la centrale del 118, pochi minuti prima delle 14, un testimone. L'elicottero di Treviso emergenza è decollato immediatamente verso malga Camol, dove si distingueva nel bosco la vela intrappolata. Il ragazzo, raggiunto nel frattempo da un amico e un abitante del luogo, è stato immobilizzato e imbarellato dal personale medico di bordo, ed è stato recuperato dal tecnico del Soccorso alpino di turno con l'equipaggio con l'ausilio di un verricello di 20 metri. Trasportato all'ospedale di Treviso, per lui c'è il sospetto di una frattura alla gamba.
Nel pomeriggio un ventissettenne ceco ha perso il controllo del proprio parapendio, finendo tra gli alberi sul monte Grappa. Ad avvisare la centrale del 118, pochi minuti prima delle 14, un testimone. L'elicottero di Treviso emergenza è decollato immediatamente verso malga Camol, dove si distingueva nel bosco la vela intrappolata. Il ragazzo, raggiunto nel frattempo da un amico e un abitante del luogo, è stato immobilizzato e imbarellato dal personale medico di bordo, ed è stato recuperato dal tecnico del Soccorso alpino di turno con l'equipaggio con l'ausilio di un verricello di 20 metri. Trasportato all'ospedale di Treviso, per lui c'è il sospetto di una frattura alla gamba.
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2011
ALLARME RIENTRATO PERSONE DISPERSE
Scritto da Michela Canova
Brentino Belluno (VR), 03-04-11
Quattro amici toscani erano impegnati oggi a scalare due vie vicine nella palestra di roccia di Brentino Belluno. Attorno alle 17.30 la prima cordata è scesa a valle e si è data appuntamento al parcheggio con i due ancora in parete, che stavano concludendo la via Storia infinita nel settore Boral. Dopo aver a lungo atteso il loro arrivo, preoccupati per il prolungato silenzio, i primi rientrati poco prima delle venti hanno chiamato il 118, che ha allertato il Soccorso alpino di Verona. I soccorritori si sono diretti verso la palestra, dove nel frattempo i 4 erano riusciti a incontrarsi. All'origine del ritardo, un sentiero sbagliato. L'allarme è quindi rientrato.
Quattro amici toscani erano impegnati oggi a scalare due vie vicine nella palestra di roccia di Brentino Belluno. Attorno alle 17.30 la prima cordata è scesa a valle e si è data appuntamento al parcheggio con i due ancora in parete, che stavano concludendo la via Storia infinita nel settore Boral. Dopo aver a lungo atteso il loro arrivo, preoccupati per il prolungato silenzio, i primi rientrati poco prima delle venti hanno chiamato il 118, che ha allertato il Soccorso alpino di Verona. I soccorritori si sono diretti verso la palestra, dove nel frattempo i 4 erano riusciti a incontrarsi. All'origine del ritardo, un sentiero sbagliato. L'allarme è quindi rientrato.
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2011
Agordo (BL), 03-04-11
Partiti questa mattina per risalire la ferrata Costantini, sulla Moiazza, due escursionisti, P.G., 29 anni, di Preganziol (TV), e I.C., 30 anni, di Venezia, si sono trovati in difficoltà per la presenza di neve e hanno chiesto aiuto al 118. L'elicottero del Suem di Pieve di Cadore si è avvicinato alla parete della montagna, a circa 2.400 metri di quota, sbarcando in hovering il tecnico del Soccorso alpino di turno con l'equipaggio. I due, che erano illesi, sono stati imbarcati con la stessa modalità, per essere trasportati al rifugio Carestiato.
Partiti questa mattina per risalire la ferrata Costantini, sulla Moiazza, due escursionisti, P.G., 29 anni, di Preganziol (TV), e I.C., 30 anni, di Venezia, si sono trovati in difficoltà per la presenza di neve e hanno chiesto aiuto al 118. L'elicottero del Suem di Pieve di Cadore si è avvicinato alla parete della montagna, a circa 2.400 metri di quota, sbarcando in hovering il tecnico del Soccorso alpino di turno con l'equipaggio. I due, che erano illesi, sono stati imbarcati con la stessa modalità, per essere trasportati al rifugio Carestiato.
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2011
Cortina d'Ampezzo (BL), 03-04-11
Due alpinisti bellunesi, dopo aver ultimato la via Paolo Rodella alla Punta Fiames attorno alle 19 di ieri, hanno iniziato la discesa lungo la ferrata Strobel. I due, V.B., e A.C., trentottenni, hanno percorso il primo tratto facilitato dalla fune metallica, ma poco dopo, a causa della neve, non sono più riusciti a individuare il percorso attrezzato nascosto dalla coltre. Si sono quindi calati per un po' utilizzando le loro corde, fin quando non sono più stati in grado di proseguire, né di tornare indietro. L'allarme è scattato verso le 21.30. Una squadra del Soccorso alpino di Cortina è partita in direzione della montagna. Cinque soccorritori hanno risalito la parete e, raggiunti gli alpinisti incrodati, li hanno riportati sull'itinerario corretto e riaccompagnati a valle. L'intervento si è concluso all'una e mezza.
Due alpinisti bellunesi, dopo aver ultimato la via Paolo Rodella alla Punta Fiames attorno alle 19 di ieri, hanno iniziato la discesa lungo la ferrata Strobel. I due, V.B., e A.C., trentottenni, hanno percorso il primo tratto facilitato dalla fune metallica, ma poco dopo, a causa della neve, non sono più riusciti a individuare il percorso attrezzato nascosto dalla coltre. Si sono quindi calati per un po' utilizzando le loro corde, fin quando non sono più stati in grado di proseguire, né di tornare indietro. L'allarme è scattato verso le 21.30. Una squadra del Soccorso alpino di Cortina è partita in direzione della montagna. Cinque soccorritori hanno risalito la parete e, raggiunti gli alpinisti incrodati, li hanno riportati sull'itinerario corretto e riaccompagnati a valle. L'intervento si è concluso all'una e mezza.
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2011
Sospirolo (BL), 02-04-11
Atterrato con il proprio parapendio lungo un ripido versante erboso non distante da forcella Intrigos, un pilota di Foligno (PG), L.F., 33 anni, ha chiesto l'intervento del Suem 118 attorno alle 16.30 poichè non era in grado di spostarsi autonomamente. Sul posto si è diretto l'elicottero di Pieve di Cadore, mentre una squadra del Soccorso alpino di Feltre si rendeva disponibile a intervenire in supporto alle operazioni. L'uomo, incolume, è stato individuato a circa 1.450 metri di altitudine, sopra l'abitato di San Zenon. Recuperato dal tecnico del Soccorso alpino di turno con l'equipaggio utilizzando un verricello di 10 metri, è stato trasportato fino a San Zenon.
Atterrato con il proprio parapendio lungo un ripido versante erboso non distante da forcella Intrigos, un pilota di Foligno (PG), L.F., 33 anni, ha chiesto l'intervento del Suem 118 attorno alle 16.30 poichè non era in grado di spostarsi autonomamente. Sul posto si è diretto l'elicottero di Pieve di Cadore, mentre una squadra del Soccorso alpino di Feltre si rendeva disponibile a intervenire in supporto alle operazioni. L'uomo, incolume, è stato individuato a circa 1.450 metri di altitudine, sopra l'abitato di San Zenon. Recuperato dal tecnico del Soccorso alpino di turno con l'equipaggio utilizzando un verricello di 10 metri, è stato trasportato fino a San Zenon.
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2011
Sospirolo (BL), 02-04-11
Atterrato con il proprio parapendio lungo un ripido versante erboso non distante da forcella Intrigos, un pilota di Foligno (PG), L.F., 33 anni, ha chiesto l'intervento del Suem 118 attorno alle 16.30 poichè non era in grado di spostarsi autonomamente. Sul posto si è diretto l'elicottero di Pieve di Cadore, mentre una squadra del Soccorso alpino di Feltre si rendeva disponibile a intervenire in supporto alle operazioni. L'uomo, incolume, è stato individuato a circa 1.450 metri di altitudine, sopra l'abitato di San Zenon. Recuperato dal tecnico del Soccorso alpino di turno con l'equipaggio utilizzando un verricello di 10 metri, è stato trasportato fino a San Zenon.
Atterrato con il proprio parapendio lungo un ripido versante erboso non distante da forcella Intrigos, un pilota di Foligno (PG), L.F., 33 anni, ha chiesto l'intervento del Suem 118 attorno alle 16.30 poichè non era in grado di spostarsi autonomamente. Sul posto si è diretto l'elicottero di Pieve di Cadore, mentre una squadra del Soccorso alpino di Feltre si rendeva disponibile a intervenire in supporto alle operazioni. L'uomo, incolume, è stato individuato a circa 1.450 metri di altitudine, sopra l'abitato di San Zenon. Recuperato dal tecnico del Soccorso alpino di turno con l'equipaggio utilizzando un verricello di 10 metri, è stato trasportato fino a San Zenon.
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2011
RICERCA NELLA NOTTE
Scritto da Michela Canova
Romano d'Ezzelino (VI), 02-04-11
Uscita di casa ieri sera per una passeggiata nei boschi alle pendici del Grappa, una donna di Romano d'Ezzelino, F.G., 40 anni, ha smarrito il sentiero, perdendosi. Dopo essere stato avvertito con il cellulare, il marito ha chiamato il 118 che verso mezzanotte ha allertato il Soccorso alpino della Pedemontana del Grappa per iniziare le ricerche, inviando anche un'ambulanza del Suem di Crespano. Una squadra di soccorritori, con il supporto dei carabinieri, ha cominciato a perlustrare la zona. Attorno all'una e un quarto gli uomini del Soccorso alpino sono riusciti a individuare la donna, che aveva anche acceso un piccolo fuoco per rendersi maggiormente visibile. F.G. si trovava in un punto scosceso tra il secondo e terzo tornante della strada Cadorna, stava bene ed è stata riaccompagnata in macchina dal marito.
Uscita di casa ieri sera per una passeggiata nei boschi alle pendici del Grappa, una donna di Romano d'Ezzelino, F.G., 40 anni, ha smarrito il sentiero, perdendosi. Dopo essere stato avvertito con il cellulare, il marito ha chiamato il 118 che verso mezzanotte ha allertato il Soccorso alpino della Pedemontana del Grappa per iniziare le ricerche, inviando anche un'ambulanza del Suem di Crespano. Una squadra di soccorritori, con il supporto dei carabinieri, ha cominciato a perlustrare la zona. Attorno all'una e un quarto gli uomini del Soccorso alpino sono riusciti a individuare la donna, che aveva anche acceso un piccolo fuoco per rendersi maggiormente visibile. F.G. si trovava in un punto scosceso tra il secondo e terzo tornante della strada Cadorna, stava bene ed è stata riaccompagnata in macchina dal marito.
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2011
Belluno, 23-03-11
Rodolfo Selenati è il nuovo presidente del Soccorso alpino e speleologico Veneto. La nomina gli è stata conferita nel corso dell'assemblea regionale, svoltasi sabato a Pedavena, che ha riunito tutti i capi e vicecapi delle Stazioni delle tre delegazioni venete, 2a Zona Dolomiti Bellunesi, 11a Zona Prealpi Venete, 6a Zona Speleologica, nonchè il direttivo e i revisori dei conti per l'approvazione del bilancio consuntivo. Selenati, 54 anni, a capo dei soccorritori di Sappada (BL) dal 1981, volontario dal '77, subentra a Giovanni Cipolotti, primario del Suem di Pieve di Cadore. Il nuovo vicepresidente è invece Giovanni Busato, 50 anni, appartenente alla Stazione di Arsiero (VI) dal 1990. Tra le prime attività cui dovrà far fronte la presidenza entrante, l'ultimazione della rete radio e il proseguimento del progetto di legge sugli ostacoli al volo. "Provengo da una piccolo comune, dove il Soccorso alpino, e il volontariato in generale, sono alla base della solidarietà civile - sottolinea Rodolfo Selenati - metterò la mia esperienza in questo settore a servizio dell'intera regione".
Rodolfo Selenati è il nuovo presidente del Soccorso alpino e speleologico Veneto. La nomina gli è stata conferita nel corso dell'assemblea regionale, svoltasi sabato a Pedavena, che ha riunito tutti i capi e vicecapi delle Stazioni delle tre delegazioni venete, 2a Zona Dolomiti Bellunesi, 11a Zona Prealpi Venete, 6a Zona Speleologica, nonchè il direttivo e i revisori dei conti per l'approvazione del bilancio consuntivo. Selenati, 54 anni, a capo dei soccorritori di Sappada (BL) dal 1981, volontario dal '77, subentra a Giovanni Cipolotti, primario del Suem di Pieve di Cadore. Il nuovo vicepresidente è invece Giovanni Busato, 50 anni, appartenente alla Stazione di Arsiero (VI) dal 1990. Tra le prime attività cui dovrà far fronte la presidenza entrante, l'ultimazione della rete radio e il proseguimento del progetto di legge sugli ostacoli al volo. "Provengo da una piccolo comune, dove il Soccorso alpino, e il volontariato in generale, sono alla base della solidarietà civile - sottolinea Rodolfo Selenati - metterò la mia esperienza in questo settore a servizio dell'intera regione".
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2011
MUORE TRAVOLTO DA UN ALBERO
Scritto da Michela Canova
Arsiè (BL), 17-03-11
Impegnato con una ditta di lavori boschivi in località Frezze, un uomo è stato travolto da una pianta appena tagliata e ha perso la vita per i traumi riportati. L'allarme è scattato poco prima delle 16. Sul posto, non distante dalla strada, è arrivata un'ambulanza, mentre era in avvicinamento l'elicottero di Treviso emergenza, dopo aver imbarcato un tecnico del Soccorso alpino di Feltre, per indicare più velocemente all'equipaggio il luogo dell'incidente. Il boscaiolo, E.V., 42 anni, di Asiago (VI), rimasto schiacciato da un abete, era stato nel frattempo liberato da un compagno. Purtroppo le manovre di rianimazione subito tentate dal medico si sono rivelate inutili. Constatato il decesso, la salma è stata ricomposta da una squadra di soccorritori giunta in supporto alle operazioni. In questo momento si sta attendendo il nulla osta dalla magistratura per la rimozione.
Impegnato con una ditta di lavori boschivi in località Frezze, un uomo è stato travolto da una pianta appena tagliata e ha perso la vita per i traumi riportati. L'allarme è scattato poco prima delle 16. Sul posto, non distante dalla strada, è arrivata un'ambulanza, mentre era in avvicinamento l'elicottero di Treviso emergenza, dopo aver imbarcato un tecnico del Soccorso alpino di Feltre, per indicare più velocemente all'equipaggio il luogo dell'incidente. Il boscaiolo, E.V., 42 anni, di Asiago (VI), rimasto schiacciato da un abete, era stato nel frattempo liberato da un compagno. Purtroppo le manovre di rianimazione subito tentate dal medico si sono rivelate inutili. Constatato il decesso, la salma è stata ricomposta da una squadra di soccorritori giunta in supporto alle operazioni. In questo momento si sta attendendo il nulla osta dalla magistratura per la rimozione.
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2011
Belluno, 16-03-11
Il Soccorso alpino sottolinea il marcato pericolo di valanghe dovuto alle particolari condizioni meteo. Nelle prossime 24 ore sono infatti attesi dai 15 ai 70 centimetri di neve fresca in quota. Potranno originarsi distacchi di medie dimensioni lungo molti pendii ripidi (canaloni, versanti aperti specie in ombra) e in alcuni casi valanghe di grandi dimensioni che potranno raggiungere anche quote basse lungo i percorsi abituali. Tutti i frequentatori della montagna sono invitati alla massima prudenza, specialmente chi intenda avventurarsi in 'fuori pista'. Per questi ultimi si ricorda l'importanza della dotazione di sicurezza, Arva, pala e sonda.
Il Soccorso alpino consiglia inoltre, con l'arrivo del bel tempo nella prossima settimana, di attenersi scrupolosamente ai bollettini nivometeorologici di Arpav e Centro valanghe di Arabba.
Il Soccorso alpino sottolinea il marcato pericolo di valanghe dovuto alle particolari condizioni meteo. Nelle prossime 24 ore sono infatti attesi dai 15 ai 70 centimetri di neve fresca in quota. Potranno originarsi distacchi di medie dimensioni lungo molti pendii ripidi (canaloni, versanti aperti specie in ombra) e in alcuni casi valanghe di grandi dimensioni che potranno raggiungere anche quote basse lungo i percorsi abituali. Tutti i frequentatori della montagna sono invitati alla massima prudenza, specialmente chi intenda avventurarsi in 'fuori pista'. Per questi ultimi si ricorda l'importanza della dotazione di sicurezza, Arva, pala e sonda.
Il Soccorso alpino consiglia inoltre, con l'arrivo del bel tempo nella prossima settimana, di attenersi scrupolosamente ai bollettini nivometeorologici di Arpav e Centro valanghe di Arabba.
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2011
RAGAZZINO SI PERDE SOTTO LE TOFANE
Scritto da Michela Canova
Cortina d'Ampezzo (BL), 12-03-11
Mentre stava sciando con gli amici sotto le Tofane, un ragazzino di Trieste, L.D., 12 anni, è uscito fuori pista. Perso l'orientamento, non è stato capace di ritornare sul tracciato e ha chiesto aiuto con il cellulare. Sono quindi stati allertati il servizio piste e il Soccorso alpino di Cortina. Una decina di soccorritori ha quindi iniziato a cercarlo, finchè il capostazione di Cortina non ha sentito i richiami in mezzo al bosco, a circa 400 metri dalle piste in località Pala dei Manzi. Dopo averlo raggiunto, i tecnici hanno riaccompagnato il giovane sciatore a valle.
Mentre stava sciando con gli amici sotto le Tofane, un ragazzino di Trieste, L.D., 12 anni, è uscito fuori pista. Perso l'orientamento, non è stato capace di ritornare sul tracciato e ha chiesto aiuto con il cellulare. Sono quindi stati allertati il servizio piste e il Soccorso alpino di Cortina. Una decina di soccorritori ha quindi iniziato a cercarlo, finchè il capostazione di Cortina non ha sentito i richiami in mezzo al bosco, a circa 400 metri dalle piste in località Pala dei Manzi. Dopo averlo raggiunto, i tecnici hanno riaccompagnato il giovane sciatore a valle.
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2011
Valli del Pasubio (VI), 09-03-11
Il Soccorso alpino di Schio sta intervenendo nel gruppo del Pasubio in aiuto di due escursionisti, un ragazzo e una ragazza, rimasti incrodati sopra un salto di roccia nel Vajo di Mezzo, uno dei canali che scende da cima Forni Alti. I due, attrezzati con ramponi, hanno risalito in mattinata la montagna, ma al momento di rientrare hanno sbagliato la via di discesa, finendo bloccati tra la neve a circa 1900 metri di quota. Scattato l'allarme nel pomeriggio, l'elicottero di Verona emergenza ha tentato di sbarcare il tecnico del Soccorso alpino di turno con l'equipaggio per il recupero. La coppia si trovava però in un punto inavvicinabile per la verticale del verricello. Prossimo il buio, è stato quindi deciso di far muovere una squadra, già pronta in supporto alle operazioni. Tre soccorritori sono stati perciò elitrasportati una sessantina di metri più in basso rispetto ai due e sbarcati nel canale, da dove raggiungeranno gli escursionisti per riaccompagnarli a valle.
Il Soccorso alpino di Schio sta intervenendo nel gruppo del Pasubio in aiuto di due escursionisti, un ragazzo e una ragazza, rimasti incrodati sopra un salto di roccia nel Vajo di Mezzo, uno dei canali che scende da cima Forni Alti. I due, attrezzati con ramponi, hanno risalito in mattinata la montagna, ma al momento di rientrare hanno sbagliato la via di discesa, finendo bloccati tra la neve a circa 1900 metri di quota. Scattato l'allarme nel pomeriggio, l'elicottero di Verona emergenza ha tentato di sbarcare il tecnico del Soccorso alpino di turno con l'equipaggio per il recupero. La coppia si trovava però in un punto inavvicinabile per la verticale del verricello. Prossimo il buio, è stato quindi deciso di far muovere una squadra, già pronta in supporto alle operazioni. Tre soccorritori sono stati perciò elitrasportati una sessantina di metri più in basso rispetto ai due e sbarcati nel canale, da dove raggiungeranno gli escursionisti per riaccompagnarli a valle.
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2011
INTERVENTO NELLA NOTTE
Scritto da Michela Canova
Puos d'Alpago (BL), 09-03-11
Il Soccorso alpino dell'Alpago è stato allertato dal 118 questa notte poco prima delle 4, poichè un uomo aveva chiesto aiuto, dicendo di essere caduto con la bicicletta in una scarpata in località Boschetto. I soccorritori arrivati sul luogo indicato hanno individuato S.B., 40 anni, di Puos d'Alpago (BL) in mezzo ai rovi e, dopo averlo riscaldato e trasportato sulla strada, hanno atteso l'arrivo dell'ambulanza che lo ha accompagnato a Belluno per accertamenti.
Il Soccorso alpino dell'Alpago è stato allertato dal 118 questa notte poco prima delle 4, poichè un uomo aveva chiesto aiuto, dicendo di essere caduto con la bicicletta in una scarpata in località Boschetto. I soccorritori arrivati sul luogo indicato hanno individuato S.B., 40 anni, di Puos d'Alpago (BL) in mezzo ai rovi e, dopo averlo riscaldato e trasportato sulla strada, hanno atteso l'arrivo dell'ambulanza che lo ha accompagnato a Belluno per accertamenti.
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2011
Solagna (VI), 08-03-11
Rimasta bloccata in un cumulo di neve con la propria auto nei boschi di San Giovanni ai Colli Alti, attorno alle 16 una donna di Rossano Veneto (VI), P.B., 50 anni, ha chiesto aiuto ai carabinieri che hanno allertato il Soccorso alpino della Pedemontana del Grappa. Due soccorritori hanno raggiunto con il fuoristrada il punto della sterrata dove era bloccata la macchina, liberandola e verificando che la donna riuscisse a tornare sulla strada asfaltata senza problemi.
Rimasta bloccata in un cumulo di neve con la propria auto nei boschi di San Giovanni ai Colli Alti, attorno alle 16 una donna di Rossano Veneto (VI), P.B., 50 anni, ha chiesto aiuto ai carabinieri che hanno allertato il Soccorso alpino della Pedemontana del Grappa. Due soccorritori hanno raggiunto con il fuoristrada il punto della sterrata dove era bloccata la macchina, liberandola e verificando che la donna riuscisse a tornare sulla strada asfaltata senza problemi.
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2011
Forno di Zoldo (BL), 06-03-11
È stata ritrovata grazie all'Arva la sciatrice di Fanna (PN), C.D., coinvolta da una valanga con una quindicina di persone sul San Sebastiano, versante zoldano. L'allarme è scattato poco prima di mezzogiorno, quando diverse persone appartenenti ai gruppi che stavano scendendo dalla montagna, compresa una comitiva austriaca, hanno avvertito il 118. Tre elicotteri, Suem di Pieve di Cadore, Treviso e Trento, e le squadre del Soccorso alpino della Valle di Zoldo e contermini, con 4 unità cinofile, si sono immediatamente diretti verso Van delle Forcelle, dove è avvenuto il distacco. Nel frattempo i compagni di escursione della donna hanno iniziato a cercarla e, dopo averla individuata dopo circa un quarto d'ora sotto la neve grazie ai segnali dell'Arva, la hanno estratta incolume. C.D. è stata trasportata dall'eliambulanza, in via precauzionale, all'ospedale di Belluno, per verificare le sue condizioni. Altri due sciatori infortunati, uno con problemi al ginocchio, sono stati accompagnati agli ospedali di Treviso e Trento. I soccorritori hanno quindi bonificato l'intera superficie della valanga di ampie dimenisoni, staccatasi a 1.900 metri di quota e con uno sviluppo di un centinaio di metri, per escludere la presenza di altre persone.
È stata ritrovata grazie all'Arva la sciatrice di Fanna (PN), C.D., coinvolta da una valanga con una quindicina di persone sul San Sebastiano, versante zoldano. L'allarme è scattato poco prima di mezzogiorno, quando diverse persone appartenenti ai gruppi che stavano scendendo dalla montagna, compresa una comitiva austriaca, hanno avvertito il 118. Tre elicotteri, Suem di Pieve di Cadore, Treviso e Trento, e le squadre del Soccorso alpino della Valle di Zoldo e contermini, con 4 unità cinofile, si sono immediatamente diretti verso Van delle Forcelle, dove è avvenuto il distacco. Nel frattempo i compagni di escursione della donna hanno iniziato a cercarla e, dopo averla individuata dopo circa un quarto d'ora sotto la neve grazie ai segnali dell'Arva, la hanno estratta incolume. C.D. è stata trasportata dall'eliambulanza, in via precauzionale, all'ospedale di Belluno, per verificare le sue condizioni. Altri due sciatori infortunati, uno con problemi al ginocchio, sono stati accompagnati agli ospedali di Treviso e Trento. I soccorritori hanno quindi bonificato l'intera superficie della valanga di ampie dimenisoni, staccatasi a 1.900 metri di quota e con uno sviluppo di un centinaio di metri, per escludere la presenza di altre persone.
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2011

