2011
TROVATO SENZA VITA UOMO SCOMPARSO
Scritto da Michela Canova
Cencenighe Agordino (BL), 13-04-11
È stato trovato senza vita Renzo Soppelsa, 63 anni, di Cencenighe Agordino (BL), uscito ieri mattina per un'escursione e mai più rientrato. Lo ha scorto una squadra del Soccorso alpino in perlustrazione lungo i sentieri del monte Pelsa, dove l'uomo era solito dirigersi per le sue passeggiate e dove erano concentrate le ricerche in seguito a una segnalazione risalente al pomeriggio di ieri. Il corpo era una ventina di metri più basso rispetto al sentiero, alla base di un dirupo della Val del Rester, in località Bastiani a 1.100 metri circa di altitudine. I soccorritori, ottenuto il nulla osta dalla magistratura per la rimozione, hanno ricomposto la salma e, dopo averla imbarellata, la hanno trasportata a valle per affidarla al carro funebre. Non si sa se alla base della perdita di equilibrio che lo ha fatto scivolare ci sia stato un malore o se l'uomo sia inciampato, di sicuro i traumi riportati sono stati fatali. Oggi hanno preso parte alla ricerca una quarantina tra soccorritori di tutte le Stazioni agordine e vigili del fuoco, con diverse unità cinofile, coordinati dal Centro mobile del Soccorso alpino bellunese posto a Campo di Cenecenighe.
È stato trovato senza vita Renzo Soppelsa, 63 anni, di Cencenighe Agordino (BL), uscito ieri mattina per un'escursione e mai più rientrato. Lo ha scorto una squadra del Soccorso alpino in perlustrazione lungo i sentieri del monte Pelsa, dove l'uomo era solito dirigersi per le sue passeggiate e dove erano concentrate le ricerche in seguito a una segnalazione risalente al pomeriggio di ieri. Il corpo era una ventina di metri più basso rispetto al sentiero, alla base di un dirupo della Val del Rester, in località Bastiani a 1.100 metri circa di altitudine. I soccorritori, ottenuto il nulla osta dalla magistratura per la rimozione, hanno ricomposto la salma e, dopo averla imbarellata, la hanno trasportata a valle per affidarla al carro funebre. Non si sa se alla base della perdita di equilibrio che lo ha fatto scivolare ci sia stato un malore o se l'uomo sia inciampato, di sicuro i traumi riportati sono stati fatali. Oggi hanno preso parte alla ricerca una quarantina tra soccorritori di tutte le Stazioni agordine e vigili del fuoco, con diverse unità cinofile, coordinati dal Centro mobile del Soccorso alpino bellunese posto a Campo di Cenecenighe.
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2011
Cencenighe Agordino (BL), 13-04-11
Continuano le ricerche di Renzo Soppelsa, 63 anni, di Cencenighe Agordino, uscito ieri mattina di casa per una passeggiata, senza far più ritorno. Le squadre del Soccorso alpino di tutte le Stazioni agordine, Alleghe, Val Biois, Livinallongo, Val Pettorina, coordinate da quella di Agordo, stanno perlustrando dalle prime ore del mattino le pendici del monte Pelsa, sulla sinistra orografica del lago, dove ieri alle 14.30 l'uomo è stato visto l'ultima volta da un ragazzo. Presenti diverse unità cinofile del Cnsas e i vigili del fuoco impegnati nella verifica dello specchio d'acqua. Al momento della scomparsa l'uomo, alto un metro e ottanta circa e con i capelli bianchi, indossava camicia a quadri, pantaloni rossi, scarponcini e portava uno zaino. Il campo base è fissato in località Campo.
Continuano le ricerche di Renzo Soppelsa, 63 anni, di Cencenighe Agordino, uscito ieri mattina di casa per una passeggiata, senza far più ritorno. Le squadre del Soccorso alpino di tutte le Stazioni agordine, Alleghe, Val Biois, Livinallongo, Val Pettorina, coordinate da quella di Agordo, stanno perlustrando dalle prime ore del mattino le pendici del monte Pelsa, sulla sinistra orografica del lago, dove ieri alle 14.30 l'uomo è stato visto l'ultima volta da un ragazzo. Presenti diverse unità cinofile del Cnsas e i vigili del fuoco impegnati nella verifica dello specchio d'acqua. Al momento della scomparsa l'uomo, alto un metro e ottanta circa e con i capelli bianchi, indossava camicia a quadri, pantaloni rossi, scarponcini e portava uno zaino. Il campo base è fissato in località Campo.
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2011
TROVATO RAGAZZO SCOMPARSO
Scritto da Michela Canova
Longare (VI), 13-04-11
È stato rintracciato dai soccorritori e sta bene il ventunenne uscito dalla propria abitazione a Vicenza ieri senza più fare ritorno. A richiedere l'intervento del Soccorso alpino di Padova questa mattina sono stati i carabinieri, dopo che il padre di E.G., 21 anni, di Vicenza, che stava perlustrando i luoghi preferiti dal figlio, ne aveva rintracciato la bici abbandonata nei pressi della palestra di roccia di Lumignano. I soccorritori, aiutati dai volontari di Protezione civile, percorsi i sentieri della zona collinare con le unità cinofile, lo hanno ritrovato verso mezzogiorno e mezza vicino alla croce di Lumignano. Il medico del Soccorso alpino ha verificato le sue condizioni e il giovane è stato riaccompagnato dai famigliari.
È stato rintracciato dai soccorritori e sta bene il ventunenne uscito dalla propria abitazione a Vicenza ieri senza più fare ritorno. A richiedere l'intervento del Soccorso alpino di Padova questa mattina sono stati i carabinieri, dopo che il padre di E.G., 21 anni, di Vicenza, che stava perlustrando i luoghi preferiti dal figlio, ne aveva rintracciato la bici abbandonata nei pressi della palestra di roccia di Lumignano. I soccorritori, aiutati dai volontari di Protezione civile, percorsi i sentieri della zona collinare con le unità cinofile, lo hanno ritrovato verso mezzogiorno e mezza vicino alla croce di Lumignano. Il medico del Soccorso alpino ha verificato le sue condizioni e il giovane è stato riaccompagnato dai famigliari.
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2011
RICERCA IN CORSO
Scritto da Michela Canova
Cencenighe Agordino (BL), 13-04-11
Le squadre del Soccorso alpino di Agordo stanno cercando un uomo di Cencenighe di 63 anni, uscito ieri in mattinata da casa per una passeggiata e mai più rientrato. La ricerca, iniziata alle prime luci del giorno, si sta concentrando lungo i percorsi abitualmente frequentati dall'uomo, che è stato visto l'ultima volta da un conoscente ieri attorno alle 14.30.
Le squadre del Soccorso alpino di Agordo stanno cercando un uomo di Cencenighe di 63 anni, uscito ieri in mattinata da casa per una passeggiata e mai più rientrato. La ricerca, iniziata alle prime luci del giorno, si sta concentrando lungo i percorsi abitualmente frequentati dall'uomo, che è stato visto l'ultima volta da un conoscente ieri attorno alle 14.30.
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2011
SOCCORSO ANZIANO IN DIFFICOLTA'
Scritto da Michela Canova
Puos d'Alpago (BL), 12-04-11
Uscito dalla propria abitazione nel primo pomeriggio, un uomo di Puos d'Alpago (BL), G.D.P., 86 anni, non è più rientrato. Preoccupati dalla prolungata assenza, i famigliari hanno contattato i carabinieri e il 118, che ha allertato le squadre del Soccorso alpino dell'Alpago attorno alle 18. I soccorritori hanno iniziato a perlustrare la zona boscata in località Valzella, dove presumibilmente si era diretto, e poco dopo lo hanno ritrovato. L'anziano si era perso lungo un sentiero ed era scivolato più volte. Trasportato sulla strada, è stato affidato a un'ambulanza che lo ha accompagnato in via precauzionale all'ospedale di Belluno.
Uscito dalla propria abitazione nel primo pomeriggio, un uomo di Puos d'Alpago (BL), G.D.P., 86 anni, non è più rientrato. Preoccupati dalla prolungata assenza, i famigliari hanno contattato i carabinieri e il 118, che ha allertato le squadre del Soccorso alpino dell'Alpago attorno alle 18. I soccorritori hanno iniziato a perlustrare la zona boscata in località Valzella, dove presumibilmente si era diretto, e poco dopo lo hanno ritrovato. L'anziano si era perso lungo un sentiero ed era scivolato più volte. Trasportato sulla strada, è stato affidato a un'ambulanza che lo ha accompagnato in via precauzionale all'ospedale di Belluno.
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2011
Longarone (BL), 12-04-11
Attente ai potenziali pericoli per gli elicotteri in servizio causati dai cavi aerei non segnalati, sabato scorso le squadre del Soccorso alpino di Longarone e della Protezione civile di Castellavazzo, facenti parte del coordinamento della Comunità montana Longaronese, hanno lavorato in sinergia per smantellare una teleferica lunga circa mille metri e per recuperarne una seconda dismessa da anni, che risalivano il versante da Olantreghe a casera Busnich. Il lavoro è stato portato a termine anche grazie alla piena collaborazione con gli enti territoriali, Corpo forestale dello Stato e Polizia locale, che hanno segnalato la presenza degli ostacoli al volo, e Comune di Castellavazzo, che ha fornito parte dei mezzi. "Crediamo fortemente nel progetto di messa in sicurezza dello spazio aereo in tutto il territorio di nostra competenza ed auspichiamo che venga preso ad esempio quanto fatto. Per questo siamo disponibili ad aiutare eventuali privati in difficoltà a smantellare le loro strutture", fanno sapere dal Soccorso alpino di Longarone.
Attente ai potenziali pericoli per gli elicotteri in servizio causati dai cavi aerei non segnalati, sabato scorso le squadre del Soccorso alpino di Longarone e della Protezione civile di Castellavazzo, facenti parte del coordinamento della Comunità montana Longaronese, hanno lavorato in sinergia per smantellare una teleferica lunga circa mille metri e per recuperarne una seconda dismessa da anni, che risalivano il versante da Olantreghe a casera Busnich. Il lavoro è stato portato a termine anche grazie alla piena collaborazione con gli enti territoriali, Corpo forestale dello Stato e Polizia locale, che hanno segnalato la presenza degli ostacoli al volo, e Comune di Castellavazzo, che ha fornito parte dei mezzi. "Crediamo fortemente nel progetto di messa in sicurezza dello spazio aereo in tutto il territorio di nostra competenza ed auspichiamo che venga preso ad esempio quanto fatto. Per questo siamo disponibili ad aiutare eventuali privati in difficoltà a smantellare le loro strutture", fanno sapere dal Soccorso alpino di Longarone.
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2011
SOCCORSO SECONDO PARAPENDIO
Scritto da Michela Canova
Paderno del Grappa (TV), 10-04-11
L'elicottero di Treviso emergenza è intervenuto attorno alle 15.30 in aiuto di un pilota polacco, A.K., 62 anni, precipitato con il parapendio su un ripido prato non distante da malga Archeson. L'uomo, raggiunto anche da una squadra del Soccorso alpino della Pedemontana del Grappa con medico e infermiere, è stato recuperato con un verricello di 10 metri, per essere trasportato fino all'ambulanza, che lo ha poi accompagnato a Crespano, per un sospetto trauma alla gamba.
L'elicottero di Treviso emergenza è intervenuto attorno alle 15.30 in aiuto di un pilota polacco, A.K., 62 anni, precipitato con il parapendio su un ripido prato non distante da malga Archeson. L'uomo, raggiunto anche da una squadra del Soccorso alpino della Pedemontana del Grappa con medico e infermiere, è stato recuperato con un verricello di 10 metri, per essere trasportato fino all'ambulanza, che lo ha poi accompagnato a Crespano, per un sospetto trauma alla gamba.
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2011
Borso del Grappa (TV), 10-04-11
Perso il controllo del parapendio, un pilota ceco, R.S., 37 anni, è finito con la vela tra gli alberi in un bosco del monte Cornosega. L'uomo, incolume e sceso a terra autonomamente, ha chiesto aiuto al 118 attorno alle 12.30 e il Suem ha inviato l'elicottero di Treviso emergenza. Individuato tra la fitta vegetazione, è stato recuperato dal tecnico del Soccorso alpino di turno con l'equipaggio utilizzando un verricello di 25 metri ed è stato trasportato a valle. Una squadra del Soccorso alpino della Pedemontana del Grappa era pronta a intervenire in supporto alle operazioni in caso di necessità.
Perso il controllo del parapendio, un pilota ceco, R.S., 37 anni, è finito con la vela tra gli alberi in un bosco del monte Cornosega. L'uomo, incolume e sceso a terra autonomamente, ha chiesto aiuto al 118 attorno alle 12.30 e il Suem ha inviato l'elicottero di Treviso emergenza. Individuato tra la fitta vegetazione, è stato recuperato dal tecnico del Soccorso alpino di turno con l'equipaggio utilizzando un verricello di 25 metri ed è stato trasportato a valle. Una squadra del Soccorso alpino della Pedemontana del Grappa era pronta a intervenire in supporto alle operazioni in caso di necessità.
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2011
Paderno del Grappa (TV), 09-04-11
Dopo aver attaccato la ferrata dei Sass Brusai in mattinata, tre persone, una mamma con il figlio, F.B., 41 anni, e A.B., 13 anni di. Mestre, e il compagno della donna, F.P., 42 anni, di San Biagio di Callalta (TV), si sono trovate in difficoltà. Arrivati a quota 1280 metri, la donna è stata colta da una crisi di panico ed è rimasta bloccata, incapace di proseguire. Il 118 ha chiesto l'intervento del Soccorso alpino della Pedemontana del Grappa verso le 14.30. Una squadra di 4 soccorritori, compreso un infermiere, li ha raggiunti dall'alto, li ha assicurati e aiutati a scendere a ritroso l'itinerario, per calarli infine gli ultimi 10 metri fino a terra, dopo averli legati a sé. L'intervento si è concluso attorno alle 18.30.
Dopo aver attaccato la ferrata dei Sass Brusai in mattinata, tre persone, una mamma con il figlio, F.B., 41 anni, e A.B., 13 anni di. Mestre, e il compagno della donna, F.P., 42 anni, di San Biagio di Callalta (TV), si sono trovate in difficoltà. Arrivati a quota 1280 metri, la donna è stata colta da una crisi di panico ed è rimasta bloccata, incapace di proseguire. Il 118 ha chiesto l'intervento del Soccorso alpino della Pedemontana del Grappa verso le 14.30. Una squadra di 4 soccorritori, compreso un infermiere, li ha raggiunti dall'alto, li ha assicurati e aiutati a scendere a ritroso l'itinerario, per calarli infine gli ultimi 10 metri fino a terra, dopo averli legati a sé. L'intervento si è concluso attorno alle 18.30.
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2011
Longare (VI), 09-04-11
È precipitata per una trentina di metri l'escursionista morta questa mattina sui Colli Berici. La donna stava percorrendo con il marito il sentiero numero 2 che passa sopra la palestra di roccia di Lumignano, quando si è allontanata di qualche metro dal tracciato per affacciarsi in un punto panoramico, probabilmente per scattare una foto, ed è scivolata nel vuoto cadendo nel bosco in un punto roccioso. Una coppia sopraggiunta subito dopo ha aiutato il marito sotto shock ed è scattato l'allarme. Il medico del Soccorso alpino arrivato sul posto con altri soccorritori e con l'equipaggio dell'eliambulanza di Verona emergenza ha potuto solamente constatare il decesso dell'escursionista. Una volta ricomposta e caricata in barella, la salma è stata trasportata fino alla strada e affidata al carro funebre.
È precipitata per una trentina di metri l'escursionista morta questa mattina sui Colli Berici. La donna stava percorrendo con il marito il sentiero numero 2 che passa sopra la palestra di roccia di Lumignano, quando si è allontanata di qualche metro dal tracciato per affacciarsi in un punto panoramico, probabilmente per scattare una foto, ed è scivolata nel vuoto cadendo nel bosco in un punto roccioso. Una coppia sopraggiunta subito dopo ha aiutato il marito sotto shock ed è scattato l'allarme. Il medico del Soccorso alpino arrivato sul posto con altri soccorritori e con l'equipaggio dell'eliambulanza di Verona emergenza ha potuto solamente constatare il decesso dell'escursionista. Una volta ricomposta e caricata in barella, la salma è stata trasportata fino alla strada e affidata al carro funebre.
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2011
ESCURSIONISTA PRECIPITA E MUORE
Scritto da Michela Canova
Longare (VI), 09-04-11
Un'escursionista (al momento non sono note le generalità) ha perso la vita questa mattina precipitando per una settantina di metri. La donna, che stava percorrendo con il marito e un amico il sentiero numero 3 che passa sopra la palestra di Lumignano, si è fermata per scattare delle fotografie in un punto panoramico. Sportasi in avanti, è scivolata cadendo nel vuoto e finendo nel bosco sottostante. L'allarme è scattato attorno alle 10.20. Sul posto l'elicottero di Verona emergenza e una squadra del Soccorso alpino di Padova con un medico. Inutile l'intervento del personale sanitario, che ha solamente potuto constatare il decesso della donna. I soccorritori, ottenuto il nulla osta dalla magistratura per la rimozione, ricomposta la salma, la trasporteranno fino al carro funebre.
Un'escursionista (al momento non sono note le generalità) ha perso la vita questa mattina precipitando per una settantina di metri. La donna, che stava percorrendo con il marito e un amico il sentiero numero 3 che passa sopra la palestra di Lumignano, si è fermata per scattare delle fotografie in un punto panoramico. Sportasi in avanti, è scivolata cadendo nel vuoto e finendo nel bosco sottostante. L'allarme è scattato attorno alle 10.20. Sul posto l'elicottero di Verona emergenza e una squadra del Soccorso alpino di Padova con un medico. Inutile l'intervento del personale sanitario, che ha solamente potuto constatare il decesso della donna. I soccorritori, ottenuto il nulla osta dalla magistratura per la rimozione, ricomposta la salma, la trasporteranno fino al carro funebre.
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2011
Domegge di Cadore (BL), 09-04-11
La Stazione del Soccorso alpino del Centro Cadore può contare su un nuovo mezzo per gli interventi in montagna, un quad acquistato grazie al contributo del Bim e al sostegno di alcuni imprenditori locali, nonchè dei Comuni cadorini, Domegge, Lozzo, Lorenzago, Vigo, nei cui territori di competenza operano i soccorritori. Nei giorni scorsi il piccolo quattroruote fuoristrada è stato mostrato alla cittadinanza, durante una breve cerimonia, cui hanno preso parte, oltre ai membri della Stazione, il sindaco di Domegge Lino Paolo Fedon, l'assessore provinciale Silver De Zolt, delegato e vicedelegato del Soccorso alpino Dolomiti Bellunesi, Fabio Rufus Bristot e Gianni Mezzomo, e don Marco, parroco di Domegge, che ha benedetto il mezzo. Il quad sarà affiancato alla jeep di Stazione e, date le dimensioni ridotte, potrà sostituirla per avvicinarsi il più possibile ai luoghi delle emergenze dove le macchine non arrivano.
La Stazione del Soccorso alpino del Centro Cadore può contare su un nuovo mezzo per gli interventi in montagna, un quad acquistato grazie al contributo del Bim e al sostegno di alcuni imprenditori locali, nonchè dei Comuni cadorini, Domegge, Lozzo, Lorenzago, Vigo, nei cui territori di competenza operano i soccorritori. Nei giorni scorsi il piccolo quattroruote fuoristrada è stato mostrato alla cittadinanza, durante una breve cerimonia, cui hanno preso parte, oltre ai membri della Stazione, il sindaco di Domegge Lino Paolo Fedon, l'assessore provinciale Silver De Zolt, delegato e vicedelegato del Soccorso alpino Dolomiti Bellunesi, Fabio Rufus Bristot e Gianni Mezzomo, e don Marco, parroco di Domegge, che ha benedetto il mezzo. Il quad sarà affiancato alla jeep di Stazione e, date le dimensioni ridotte, potrà sostituirla per avvicinarsi il più possibile ai luoghi delle emergenze dove le macchine non arrivano.
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2011
San Vito di Cadore (BL), 08-04-11
I tecnici del Soccorso alpino di San Vito di Cadore hanno preso parte nei giorni scorsi a un'esercitazione con l'elicottero, per affinare le manovre con il mezzo aereo, in previsione del periodo estivo e dell'aumento degli interventi in montagna. I soccorritori, suddivisi in squadre di 3, sono stati trasportati in quota dall'eliambulanza del Suem di Pieve di Cadore e sbarcati in hovering sulla parete del Bece de Inposponda sotto forcella Piccola, non distante dall'Antelao. Dopo aver superato parte della cresta a piedi, attrezzando con corde fisse il percorso, l'elicottero li ha raggiunti, imbarcati utilizzando il verricello e li ha riaccompagnati a valle. Si sono susseguiti nelle manovre di addestramento 17 soccorritori.
I tecnici del Soccorso alpino di San Vito di Cadore hanno preso parte nei giorni scorsi a un'esercitazione con l'elicottero, per affinare le manovre con il mezzo aereo, in previsione del periodo estivo e dell'aumento degli interventi in montagna. I soccorritori, suddivisi in squadre di 3, sono stati trasportati in quota dall'eliambulanza del Suem di Pieve di Cadore e sbarcati in hovering sulla parete del Bece de Inposponda sotto forcella Piccola, non distante dall'Antelao. Dopo aver superato parte della cresta a piedi, attrezzando con corde fisse il percorso, l'elicottero li ha raggiunti, imbarcati utilizzando il verricello e li ha riaccompagnati a valle. Si sono susseguiti nelle manovre di addestramento 17 soccorritori.
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2011
Rocca Pietore (BL), 07-04-11
Le squadre del Soccorso alpino della Stazione Val Pettorina hanno completato la bonifica della valanga staccatasi dalla Marmolada e finita sulla pista da sci sopra il rifugio Fedaia, non distante dalla partenza degli impianti, escludendo la presenza di persone coinvolte. Il distacco potrebbe essere stato causato da 4 snowboarder, visti da alcuni testimoni tagliare il pendio in fuoripista. Sulla zona permane una situazione di rischio per la presenza di grandi accumuli instabili ancora sul versante. Scattato l'allarme, l'elicottero del Suem di Pieve di Cadore ha portato in quota le unità cinofile, mentre altri soccorritori effettuavano la ricerca dal basso. La valanga aveva un fronte di circa 50 metri e ha coperto in lunghezza 200 metri circa. Si ricorda il persistere del rischio valanghe marcato (grado 3) a partire dalla tarda mattinata, dovuto alle straordinarie temperature elevate, con distacchi spontanei sopra i 2 mila metri di quota.
Le squadre del Soccorso alpino della Stazione Val Pettorina hanno completato la bonifica della valanga staccatasi dalla Marmolada e finita sulla pista da sci sopra il rifugio Fedaia, non distante dalla partenza degli impianti, escludendo la presenza di persone coinvolte. Il distacco potrebbe essere stato causato da 4 snowboarder, visti da alcuni testimoni tagliare il pendio in fuoripista. Sulla zona permane una situazione di rischio per la presenza di grandi accumuli instabili ancora sul versante. Scattato l'allarme, l'elicottero del Suem di Pieve di Cadore ha portato in quota le unità cinofile, mentre altri soccorritori effettuavano la ricerca dal basso. La valanga aveva un fronte di circa 50 metri e ha coperto in lunghezza 200 metri circa. Si ricorda il persistere del rischio valanghe marcato (grado 3) a partire dalla tarda mattinata, dovuto alle straordinarie temperature elevate, con distacchi spontanei sopra i 2 mila metri di quota.
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2011
VOLA DALLA PALESTRA DI ROCCIA
Scritto da Michela Canova
Borso del Grappa (TV), 05-04-11
Impegnato a scalare una via della palestra di roccia di Santa Felicita, un rocciatore di Camposampiero (PD), E.C., 44 anni, è volato per una decina di metri, mettendo male il piede. L'allarme è scattato attorno alle 19 e il 118 ha inviato sul luogo il fuoristrada del Suem di Crespano, con a bordo medico e infermiere del Soccorso alpino della Pedemontana del Grappa, e l'elicottero di Treviso emergenza. L'infortunato è stato raggiunto e immobilizzato, per essere recuperato dal tecnico del Soccorso alpino di turno con l'equipaggio utilizzando un verricello di 20 metri. Trasportato all'uscita della valle, è stato affidato a un'ambulanza, per essere accompagnato all'ospedale di Castelfranco con una sospetta frattura alla caviglia.
Impegnato a scalare una via della palestra di roccia di Santa Felicita, un rocciatore di Camposampiero (PD), E.C., 44 anni, è volato per una decina di metri, mettendo male il piede. L'allarme è scattato attorno alle 19 e il 118 ha inviato sul luogo il fuoristrada del Suem di Crespano, con a bordo medico e infermiere del Soccorso alpino della Pedemontana del Grappa, e l'elicottero di Treviso emergenza. L'infortunato è stato raggiunto e immobilizzato, per essere recuperato dal tecnico del Soccorso alpino di turno con l'equipaggio utilizzando un verricello di 20 metri. Trasportato all'uscita della valle, è stato affidato a un'ambulanza, per essere accompagnato all'ospedale di Castelfranco con una sospetta frattura alla caviglia.
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2011
Calalzo di Cadore (BL), 05-04-11
A spasso con il padrone in Val d'Oten, ieri pomeriggio Jack, un pastore tedesco, si è improvvisamente allontanato da lui scomparendo alla sua vista. L'uomo ha iniziato a cercarlo, ritrovandolo in una difficile situazione. Il cane, seguita con ogni probabilità una traccia, era finito su un terrazzino erboso sopra un salto di roccia, 200 metri più in alto, in località Costa Federa. Intestarditosi a scendere dalla parte più ripida, l'animale era bloccato sul pendio scosceso. Attorno alle 23.15, non riuscendo a risolvere il problema, è stato chiesto l'intervento del Soccorso alpino di Pieve di Cadore. Una squadra, con luce fotoelettrica, si è avvicinata alla parete. Poichè Jack si agitava illuminato dalla luce artificiale e c'erano rischi nell'operare al buio, è stato deciso di intervenire questa mattina presto. Il pastore tedesco, che non era ferito, è stato vegliato tutta la notte dal suo padrone. Stamane quattro soccorritori con l'attrezzatura per calarsi dall'alto hanno risalito il versante, ma non è stato necessario approntare le corde, perchè il cane, non appena li ha visti arrivare da una via 'più semplice' da percorrere, li ha seguiti scodinzolando fino dal suo proprietario.
A spasso con il padrone in Val d'Oten, ieri pomeriggio Jack, un pastore tedesco, si è improvvisamente allontanato da lui scomparendo alla sua vista. L'uomo ha iniziato a cercarlo, ritrovandolo in una difficile situazione. Il cane, seguita con ogni probabilità una traccia, era finito su un terrazzino erboso sopra un salto di roccia, 200 metri più in alto, in località Costa Federa. Intestarditosi a scendere dalla parte più ripida, l'animale era bloccato sul pendio scosceso. Attorno alle 23.15, non riuscendo a risolvere il problema, è stato chiesto l'intervento del Soccorso alpino di Pieve di Cadore. Una squadra, con luce fotoelettrica, si è avvicinata alla parete. Poichè Jack si agitava illuminato dalla luce artificiale e c'erano rischi nell'operare al buio, è stato deciso di intervenire questa mattina presto. Il pastore tedesco, che non era ferito, è stato vegliato tutta la notte dal suo padrone. Stamane quattro soccorritori con l'attrezzatura per calarsi dall'alto hanno risalito il versante, ma non è stato necessario approntare le corde, perchè il cane, non appena li ha visti arrivare da una via 'più semplice' da percorrere, li ha seguiti scodinzolando fino dal suo proprietario.
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2011

