2011

Teolo (PD), 06-05-11
Nel tardo pomeriggio, scendendo con la propria mountain bike dal sentiero degli Olivettani, sul monte Venda, un cinquantenne di Polverara (PD) è caduto ferendosi a una gamba. L'allarme è stato lanciato dall'uomo stesso, che ha chiamato il 118 con il cellulare. Allertata la Stazione del Soccorso alpino di Padova, una squadra, che si trovava fortunatamente nei paraggi, è subito intervenuta, mentre sopraggiungeva anche un'ambulanza. I soccorritori hanno raggiunto l'infortunato, lo hanno imbarellato e trasportato fino alla strada. Da lì il biker è stato accompagnato all'ospedale di Abano con una sospetta frattura alla gamba.
Chies d'Alpago (BL), 03-05-11
Una trentina di studenti di terza media, in rappresenanza delle classi di tutti gli istituti dei 5 comuni dell'Alpago, ha partecipato lo scorso fine settimana a una giornata dedicata alla sicurezza in montagna sulla neve, come conclusione del progetto 'Montagna amica', organizzato da Soccorso alpino, Cai e Guide alpine dell'Alpago. Dopo le lezioni teoriche in aula, infatti, i ragazzi hanno potuto mettere in pratica quanto appreso durante l'inverno, a partire dall'avvicinamento stesso con escursione in ambiente al luogo della dimostrazione, Col Penigol, all'imbocco della Val Salatis, raggiunto a piedi da malga Cate. Lì i soccorritori hanno predisposto diversi campi di studio, approfittando della lingua di neve lasciata da una slavina. In uno i giovani hanno provato il sondaggio per ritrovare e riconoscere gli oggetti sepolti; in un altro si sono alternati nell'utilizzo dell'Arva; in un terzo hanno osservato la stratigrafia della neve, seguendo le indicazioni di una guida alpina. Gli studenti hanno poi imparato a distinguere la diversa posizione della neve sui pendii a seconda di disposizione, pendenza e temperature, nonchè a conoscere materiali e attrezzatura indispensabili nelle varie discipline invernali, sci alpino, scialpinismo, ciaspe, fondo, escursioni su neve ghiacciata. La passeggiata per arrivare al campo-studio, così come quella di rientro verso Tambre, sono state infine occasione per osservare il territorio con un occhio più attento e preparato.
Cortina d'Ampezzo (BL), 02-05-11
Sono stati recuperati questa mattina dall'elicottero del Suem di Pieve di Cadore, dopo una notte all'addiaccio, i due alpinisti bloccati da ieri sulla parete della Tofana di Rozes.   I due, S.S., 47 anni, residente a Quinto (TV), e P.R., 28 anni, brasiliano, avevano attaccato ieri il Primo Spigolo della Tofana, una via classica di IV grado con passaggi di V. Verso la fine della salita si erano trovati in difficoltà. Incapaci di proseguire e, fermi in sosta su una cengetta, avevano contattato il 118, dicendo di trovarsi in prossimità dell'uscita. Impossibilitato il decollo dell'eliambulanza per le cattive condizioni del tempo, attorno alle 19 una decina di tecnici del Soccorso alpino  della Stazione di Cortina aveva iniziato a risalire a piedi la via del rientro dalla vetta, con ramponi e piccozze data l'abbondante presenza di neve e ghiaccio, per poterli recuperare dall'alto. Una volta raggiunta la cima, attrezzate le calate, i soccorritori si sono però resi conto che i due rocciatori erano in realtà ben distanti dall'uscita. Gli alpinisti, 150 metri più sotto, avevano completamente sbagliato percorso, abbandonando la via corretta e finendo incrodati molto distanti. A notte già inoltrata, le squadre hanno valutato un intervento molto più lungo del previsto e, visto che i due uomini non erano infortunati e considerati i maggiori rischi legati al buio, si è deciso di attendere le prime luci dell'alba per far operare l'elicottero, se le condizioni meteo lo avessero concesso. Non appena il cielo si è pulito dalle nuvole, poco prima delle 7, questa mattina l'elicottero è partito in direzione della montagna e, una volta individuati gli scalatori, il tecnico del Soccorso alpino di turno con l'equipaggio li ha recuperati a 2.900 metri circa di altitudine, utilizzando un verricello di 20 metri. I due, visitati dal medico, erano solo infreddoliti, e sono stati trasportati al rifugio Dibona. Presenti anche le squadre di soccorritori già intervenute nella notte, nel caso l'elicottero non avesse potuto avvicinarsi alla parete. Il Soccorso alpino di Cortina ricorda che tutti i versanti esposti a nord delle montagne sono ancora ricoperti di neve, così come molti percorsi di rientro dalle vie, e rimarca l'importanza di essere dotati di materiale e attrezzatura adeguati. Cosa che i due alpinisti di questa notte non erano, indossando solo scarpe da ginnastica che li avrebbero messi in grande difficoltà e rischio, anche qualora fossero usciti correttamente dalla via.
Cortina d'Ampezzo (BL). Verra' tentato domattini mattina attorno alle 05.45 con l'intervento dell'elicottero del Suem 118 di Pieve di Cadore il recupero degli alpinisti trevigiani bloccati sulla Tofana di Rozes dopo aver scalato il Primo Spigolon via d'arrampicata di 4 e 5 grado. Le squadre del Soccorso Alpino di Cortina, dopo essersi portate in quota, a causa del notevole pericolo legato a possibili distacchi di valanghe, cornici di neve e all'oscurita' (condizioni peggiorate anche dalla nebbia in quota), oltre al posizionamento degli alpinisti che si trovano ca. 170 metri più sotto dell'uscita della via, hanno preferito rimandare le operazioni a domani mattina all'alba, posto che i due arrampicatori sono illesi ed in ogni caso le operazioni di recupero non si sarebbero concluse prima delle 04.00 ca.

In virtu' del fatto che l'elicottero verra' impiegato ad inizio effemeridi (05.45) il servizio di elisoccorso, domani a Pieve di Cadore, terminera' alle 17. Questo fa comprendere la rilevanza dei passi compiuti in settimana per garantire alla montagna bellunese, alle sue comunita' e all'utenza turistica un servizio prolungato dell'elicottero a copertura di tutte le emergenze ed urgenze sanitarie.

Fabio Bristot
Cortina d'Ampezzo (BL). Le squadre del Soccorso Alpino di Cortina sono impegnate da ca. un'ora sulla Tofana di Rozes nel tentativo di recuperare una cordata di alpinisti in difficolta'. I due alpinisti di cui non si conoscono ancora le generalita' hanno lanciato l'allarme al Suem 118 nel tardo pomeriggio, dichiarando di avere notevoli problemi a discendere dopo aver compiuto la salita del Primo Spigolo, a causa della neve ancora presente copiosa lungo la via di discesa. In considerazione delle condizioni meteo negative che non ha permesso il decollo dell'elicottero, si sono per l'appunto messe in moto le squadre del Soccorso Alpino che, si presume, possano portare in salvo i due, attorno alle 22.

Fabio Bristot
Pieve di Cadore (BL), 01-05-11
Arrivato a un centinaio di metri dalla vetta di Cima Fanton, non distante dall'Antelao, a circa 3 mila metri di quota, uno scialpinista di Cimadolmo (TV), L.S., 48 anni, è stato investito da una piccola slavina, arrivatagli di lato, che lo ha fatto cadere e scivolare in un canale per circa 150 metri. Gli amici che erano con lui sono scesi per cercarlo, mentre un soccorritore di Pieve di Cadore, che si trovava più in alto, ha dato l'allarme per poi andare ad aiutarli. Il 118 ha allertato le unità cinofile delle Stazioni di Pieve di Cadore, San Vito di Cadore e Centro Cadore, mentre decollava l'eliambulanza del Suem di Pieve. Raggiunto il luogo dell'incidente, l'elicottero ha sbarcato in hovering medico e tecnico del Soccorso alpino di turno con l'equipaggio. Dopo le prime cure, l'uomo, che era stato liberato dalla neve dai compagni, è stato recuperato utilizzando un verricello di 5 metri e trasportato all'ospedale di Belluno per sospetti politraumi.
Belluno, 28-04-11
La notizia che il servizio di elisoccorso del Suem potrà coprire l'intero spazio temporale compreso tra le effemeridi (le ore di luce in cui gli elicotteri possono volare), diversamente dalle sole 12 ore garantite attualmente, già a partire da metà giugno, è appresa con grande soddisfazione dal Soccorso alpino Dolomiti Bellunesi. "E' frutto di una forte iniziativa portata avanti con determinazione dal Soccorso alpino, in pieno spirito di collaborazione con il direttore del 118 di Pieve di Cadore Giovanni Cipolotti - premette il presidente del Soccorso alpino Dolomiti Bellunesi Fabio Rufus Bristot - prima il servizio di elisoccorso era limitato a 12 ore, il che significava, ad esempio, se si iniziava alle 6, smettere alle 6 lasciando gran parte del pomeriggio scoperto. Una battaglia portata avanti a vantaggio dell'intera comunità e l'auspicio è che non sia una sperimentazione sporadica,  ma che rimanga negli anni". L'elicottero potrà così intervenire alle prime luci del giorno per qualsiasi tipo di emergenza cittadina, incidenti in ambienti urbani, stradali, lavoro o in ambiente ostile. Saranno garantiti i trasferimenti fino a sera e si eviterà di chiedere l'invio di velivoli dalle province vicine per l'impossibilità di decollo dei mezzi bellunesi 'costretti' a terra. Per i soccorritori significherà poter guadagnare tempo prezioso nei confronti degli infortunati, quando potranno essere trasportati in quota già all'alba, magari limitando lunghi avvicinamenti a piedi. "E' la vittoria del buon senso, a beneficio di chi necessita soccorso immediato, come di ogni cittadino che fin dal primo mattino potrà essere traspotrtato nei luoghi più idonei per le cure del caso - così la definisce il coordinatore dei tecnici di elisoccorso del Soccorso alpino Sergio Albanello - certamente anche a livello 'alpinistico' sarà un punto di vantaggio, anche se è improprio definirlo così: una garanzia di questo tipo, infatti, in altre regioni o Stati, penso alla Svizzera, è sinonimo di turismo sicuro e come tale viene pubblicizzata. Siamo contenti e ancora una volta la collaborazione Soccorso alpino - Suem ha ottenuto un grande risultato. Non da ultimo, tutti i Comuni della provincia hanno risposto all'unisono di fronte a questa necessità, senza guardare a campanili di sorta".
Zoldo Alto (BL), 28-04-11
Si è conclusa con una dimostrazione pratica la stagione invernale del Soccorso alpino sulle piste del comprensorio della Val Zoldana, dove i soccorritori della Stazione di Longarone, in collaborazione con Alpago e Prealpi Trevigiane, hanno garantito la loro presenza tutti i fine settimana, nei festivi e nelle serate di apertura in notturna. A coppie, o in tre nelle giornate di maggiore afflusso, i tecnici del Soccorso alpino si sono alternati nel servizio piste, intervenendo in aiuto degli sciatori vittime di incidenti, che quest'anno sono fortunatamente calati del 20 per cento. Nella manifestazione di chiusura, cui hanno preso parte anche i soccorritori della Valle di Zoldo, le squadre hanno simulato un intervento in parete,  con successivo trasporto in barella e toboga dell'infortunato, sopra il rifugio Pian del Crep, dove poi il gestore ha gentilmente offerto il pranzo ai partecipanti. Il Soccorso alpino di Longarone ringrazia infine la ditta 'Dolomites serramenti' per il proprio contributo.
Vittorio Veneto (TV), 25-04-11
Le squadre del Soccorso alpino delle Prealpi Trevigiane sono intervenute questa sera in seguito alla richiesta di aiuto da parte di un uomo, il cui cane era caduto in un dirupo. Noce, un cane lupo di 10 anni, era in passeggiata con il padrone sul Pizzocco quando, seguendo una traccia è caduto nel dirupo sottostante, dalla parte che dà sul Fadalto e il Lago Morto. Attorno alle 18 l'uomo ha contattato il 118, che ha avvisato i soccorritori. Due squadre hanno raggiunto il punto dove Noce era sparito e si sono calate con le corde per una cinquantina di metri, guardando lungo i salti di roccia e sui terrazzini sottostanti, ma non lo hanno ritrovato. Con probabilità il cane è riuscito a spostarsi rispetto al punto della scivolata e a dirigersi nel bosco. I soccorritori sono quindi risaliti. L'intervento si è concluso alle 22.
Sovramonte (BL), 25-04-11
Allontanatosi da Col Falcon dove si trovava con la colonia questa mattina attorno alle 10, un ragazzo di Arzignano (VI), D.P., 27 anni, non ha fatto più ritorno. Preoccupati per l'assenza prolungata i compagni hanno iniziato a cercarlo, finchè è stato allertato il Soccorso alpino di Feltre. Fortunatamente verso le 17.30 è stato ritrovato da alcune persone ad Aune, mentre stavano arrivando le squadre. In via precauzionale il giovane, che aveva smmarrito la strada, è stato accompagnato all'ospedale di Feltre.
Calalzo di Cadore (BL), 25-04-11
Un uomo di Calalzo di Cadore (BL), M.C., 49 anni, è caduto con la mountain bike mentre stava percorrendo un sentiero in località Lagole. Una squadra del Soccorso alpino di Pieve di Cadore è intervenuta in appoggio all'ambulanza che non poteva avvicinarsi più di tanto al luogo dell'incidente. I soccorritori hanno raggiunto l'infortunato, che aveva riportato un trauma alla spalla, lo hanno imbarellato e lo hanno trasportato fino alla strada, perchè fosse accompagnato all'ospedale di Pieve di Cadore.
Perarolo di Cadore (BL), 25-04-11
Durante un'escursione con alcuni amici da Perarolo verso i Piani di Dubiea, un uomo di Camerino (MC), F.C., 44 anni, ha messo male il piede sul terreno scivoloso e si è procurato una sospetta frattura. L'infortunato ha cercato di rientrare autonomamente, ma il dolore era troppo e ha chiamato il 118, attorno alle 11. Una squadra del Soccorso alpino di Pieve di Cadore lo ha raggiunto, imbarellato e trasportato fino all'ambulanza che attendeva sulla strada, per accompagnarlo all'ospedale di Pieve di Cadore.
Castellavazzo (BL), 24-04-11
Un escursionista di Treviso, S.U., 34 anni, è scivolato lungo il sentiero che scende da bivacco Tovanella, durante una passeggiata con la compagna. Tornato sui propri passi fino al ricovero, si è reso conto di non poter più proseguire e ha chiesto l'intervento del 118, poco dopo le 16. Sul posto si è diretto l'elicottero del Suem di Pieve di Cadore, che lo ha recuperato e accompagnato all'ospedale di Belluno per un probabile trauma alla caviglia.
Laghi (VI), 23-04-11
Le squadre del Soccorso alpino di Arsiero stanno intervenendo in aiuto di un escursionista veronese, L.Z., 42 anni, di Santa Maria Negrar, smarritosi tra Cima del Coston e Cima Grama, sul versante vicentino che dà verso contrada Vanzi. L'uomo era partito da passo della Borcola diretto al Monte Maggio, ma durante il percorso ha perso la traccia del sentiero, finendo incrodato su una parete di roccia, incapace di proseguire. L'allarme è scattato dopo le 17 e in un primo tempo erano stati preallertati i soccorritori trentini delle Stazioni di Rovereto e degli Altipiani. Una volta capita la posizione effettiva dell'escursionista, sono partiti i tecnici di Arsiero. L'uomo sta bene e, una volta raggiunto, sarà riaccompagnato a valle dalle squadre.
Belluno, 22-04-11
L'elicottero del Suem di Pieve di Cadore è intervenuto nel tardo pomeriggio in aiuto di due piloti in difficoltà. Nel primo caso il 118 è stato allertato da un uomo (al momento non sono note le generalità) precipitato con la vela di emergenza, per la rottura della struttura del suo deltaplano. Poichè il pilota pensava di trovarsi in valle del Mis, una squadra del Soccorso alpino di Belluno si è portata sul lago per iniziare le ricerche. Invece l'uomo era in realtà in un canale laterale della valle del Cordevole, che guarda verso località Peron. Individuato dall'eliambulanza, è stato raggiunto dal tecnico del Soccorso alpino di turno con l'equipaggio in un terrazzino erboso sopra un salto di 200 metri, dove fortunatamente era riuscito a fermare la sua corsa dopo essere caduto sul ripido pendio. Recuperato con un verricello di 15 metri è stato trasportato fino all'ambulanza, per essere accompagnato all'ospedale di Belluno, a seguito delle escoriazioni e di un sospetto trauma alla caviglia riportati nell'urto a terra. Subito dopo l'elicottero si è spostato sul monte Avena, nel comune di Pedavena. Lì, a 200 metri dal punto di decollo, un parapendio è precipitato per problemi tecnici, finendo nel bosco sottostante. Il pilota, con una sospetta frattura alla gamba, è stato visitato dal medico, imbarellato, recuperato dal tecnico del Soccorso alpino usando un verricello di una ventina di metri e portato all'ospedale di Belluno.
Cortina d'Ampezzo (BL), 17-04-11
L'elicottero del Suem di Pieve di Cadore è intervenuto sulla Tofana di Rozes, poco sotto il rifugio Giussani, in aiuto di uno scialpinista che, persa aderenza sulla neve, è scivolato sbattendo la spalla. L'uomo, B.C., 62 anni, visitato dal medico dell'eliambulanza, è stato imbarellato e recuperato dal tecnico del Soccorso alpino di turno con l'equipaggio utilizzando un verricello di 5 metri, per essere trasportato all'ospedale di Cortina con una sospetta lussazione.
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