2016

Recoaro Terme (VI), 26-08-16
Cercano di percorrere la Ferrata del Vajo Scuro, Monte Fumante/Monte Obante, senza imbrago, casco e dissipatore e rimangono bloccati dopo il primo tratto. Questa mattina alle 7.40 il Soccorso alpino di Recoaro - Valdagno è stato allertato per due uomini incrodati nella parte iniziale dell'itinerario: i due, F.B., 43 anni, di Recoaro Terme (VI), e G.V., 38 anni, di Valdagno (VI), avevano iniziato a risalire la ferrata - classificata EEA, quindi per escursionisti esperti dotati di attrezzatura alpinistica - senza nessun tipo di dotazone di sicurezza e, superato il primo tiro verticale di 60 metri, issandosi lungo la fune metallica, si erano fermati su una cengia, uno di loro con un probabile strappo alla spalla. Non avrebbero in qualunque caso potuto proseguire oltre, in quanto li avrebbe attesi un tratto strapiombante. Sette soccorritori hanno quindi percorso il sentiero di avvicinamento in circa un'ora e, salita la ferrata, li hanno raggiunti a 1.450 metri di quota. Dopo aver dato loro casco e imbrago, li hanno assicurati e calati per 60 metri lungo la parete e assieme a loro sono tornati al Rifugio Cesare Battisti alla Gazza, dove sono arrivati verso mezzogiorno e mezza.
 
Alleghe (BL), 26-08-16
Questa mattina alle 8.20 l'elicottero del Suem di Pieve di Cadore è decollato in direzione del Col Reàn, in seguito alla chiamata del gestore del Rifugio Tissi. Da ieri sera infatti un'ospite lamentava dolori alla schiena. Atterrata nei pressi della struttura, l'eliambulanza ha sbarcato il personale medico e il tecnico di elisoccorso. M.G., 65 anni, di Rho (MI), è stata visitata, caricata a bordo e trasportata all'ospedale di Belluno per le verifiche del caso.
Falcade (BL), 26-08-16
Ieri sera attorno alle 20 il Soccorso alpino della Val Biois è stato allertato su richiesta del proprietario di un cane sfinito dalla stanchezza. L'escursionista, di Cento (FE), era partito da Passo San Pellegrino e stava scendendo dalla Forca Rossa verso Sappade, quando Kumal, un pastore maremmano di 10 anni e 50 chili, si era sdraiato, incapace di proseguire. Una squadra è partita con un pick up e ha raggiunto il punto in cui si trovavano, a circa 1.480 metri di quota, portando 4 litri di acqua che il cagnone, disidratato, ha bevuto in un istante. I soccorritori lo hanno quindi caricato sul mezzo e assieme al proprietario sono tornati a valle.

Belluno, 25-08-16
Domattina a partire dalle 7, i 30 soccorritori del Soccorso alpino e speleologico del Veneto delle tre Delegazioni (II Dolomiti Bellunesi, XI Prealpi Venete e VI Speleologica) arrivati oggi ad Amatrice affiancheranno i colleghi del Cnsas provenienti da tutta Italia, da ieri già operativi in aiuto della popolazione colpita dal sisma. Oltre all’unità cinofila da macerie, al medico e ai due infermieri partiti già ieri dal Veneto, oggi si sono aggiunti disostruttori, speleologi, ulteriore personale sanitario e tecnici alpini. Domani verranno accompagnati con fuoristrada, dove possibile, o elitrasportati nelle frazioni e nei paesi limitrofi.
Oggi è stata ancora una giornata di intenso lavoro per i volontari del Soccorso Alpino e Speleologico impegnati nell’emergenza terremoto in Italia centrale. Cinque le salme identificate dalle unità cinofile e successivamente recuperate dalle squadre di soccorso del CNSAS.Ad Amatrice sono stati effettuati dal CNSAS tre ritrovamenti di dispersi nel corso della giornata. I cani hanno continuato a “battere” zone più nascoste, fra gli stretti vicoli del paese.Due salme sono state invece recuperate a Peschiera del Tronto. Il recupero di questi due corpi è stato molto difficile, perché i corpi si trovavano in una posizione particolarmente impervia, fra cumuli di macerie alti parecchi metri. E’ stato necessario istallare alcune corde fisse e muoversi con tecniche alpinistiche.
Nel pomeriggio una scossa molto violenta di terremoto, l’ennesima, ha fermato le ricerche per quasi un’ora. Grande la paura di nuovi crolli, che effettivamente sono avvenuti a breve distanza da dove operavano gli uomini.
Domani il Soccorso Alpino abbandonerà la zona centrale di Amatrice per dirigere le proprie forze nelle piccole frazioni periferiche e nei paesini nelle zone montane. Le squadre saranno trasportate in elicottero sul luogo di ricerca. Importante il ruolo in questo caso del supporto cartografico informatizzato, con i nuovi scenari 3D in dotazione al Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico, che permettono di gestire dalla centrale operativa il lavoro delle squadre sul campo.

Rocca Pietore (BL), 25-08-16
Poco prima delle 20 il 118 è stato allertato dai genitori di un ventenne israeliano. La famiglia era salita a Punta Rocca con la funivia della Marmolada, ma una volta rientrati a valle i parenti si erano accorti dell'assenza del ragazzo. Poiché gli impianti erano ormai chiusi e il giovane vestiva tshirt e pantaloncini, l'elicottero del Suem di Pieve di Cadore si è diretto a Punta Rocca e, dopo aver individuato e imbarcato il giovane turista, lo ha trasportato fino a Malga Ciapela.
Belluno, 25-08-16
Questa mattina attorno alle 11.15 l'elicottero del Suem di Pieve di Cadore è decollato in direzione di Forcella Pordoi dove un escursionista di Venezia, S.L., 68 anni, che stava procedendo in direzione di Canazei con un gruppo di 5 persone, era scivolato procurandosi un trauma alla gamba. Dopo che il personale medico dell'equipaggio gli ha prestato le prime cure, l'uomo è stato recuperato con un verricello di 30 metri e trasportato all'ospedale di Belluno. Una squadra del Soccorso alpino di Sappada ha invece raggiunto in fuoristrada all'altezza dei Laghi d'Olbe A.S., 78 anni, di Treviso, che non riusciva più a proseguire per la stanchezza, per accompagnarlo al parcheggio di Sappada 2000 da dove si è allontanato con i propri mezzi per il pronto soccorso. Alle 14.30 il Soccorso alpino di Pieve di Cadore è stato inviato dal 118 al Rifugio Antelao per la distorsione a una caviglia di un escursionista di Venezia, P.C., 64 anni, che è stato accompagnato all'ospedale di Pieve di Cadore in jeep. L'eliambulanza si è poi diretta al Rifugio Calvi, sempre a Sappada, per un possibile trauma alla colonna. J.B., 66 anni, della Repubblica Ceca, era infatti ruzzolato su un tratto della ferrata del Monte Peralba. Aiutato dai compagni era riuscito a raggiungere il Rifugio. Medico e infermiere dell'equipaggio sbarcati sulla piazzola gli hanno prestato le prime cure. Caricato a birdo è stato accompagnato al pronro soccorso di Treviso. Infine l'elicottero di Treviso emergenza ha recuperato un turista tedesco, P.B., 70 anni, infortunatosi verso Col Fontana, sul sentiero 932 che dalla ferrata del Monte Teverone porta in discesa al Col Fontana. L'uomo, che aveva riportato un trauma alla gamba, è stato visitato dal medico sceso in hovering assieme al tecnico di elisoccorso a circa 1.900 metri di quota. Imbarellato, è stato sollevato con un verricello di 7 metri e, una volta imbarcato, è stato portato all'ospedale di Belluno. Pronto a intervenire il Soccorso alpino dell'Alpago.
 
Auronzo di Cadore (BL), 25-08-16
Questa mattina l'elicottero del Suem di Pieve di Cadore è intervenuto sulla Cima Grande di Lavaredo, per due alpinisti austriaci in difficoltà. I due, G.D. e F.S., entrambi di 77 anni, ieri stavano scendendo dalla normale quando, quasi verso la fine, avevano sbagliato sentiero finendo incrodati in un canale. Contattato il 118, i due avevano detto che stavano bene e di essere attrezzati per poter passare la notte all'addiaccio.  Così questa mattina, dopo averli individuati, l'eliambulanza li ha recuperati in due rotazioni con un verricello di 50 metri e li ha trasportati al Rifugio Lavaredo.
Belluno, 24-08-16
Oggi poco prima delle 16 alcuni escursionisti che si trovavano sul ghiaione verso il Passo del tenente in Civetta hanno visto una persona cadere dall'alto e hanno chiamato il 118. L'elicottero del Suem di Pieve di Cadore ha presto individuato il punto dell'incidente: un uomo, perso probabilmente l'equilibrio mentre scendeva dalla normale era caduto per diverse decine di metri, perdendo la vita per i traumi riportati. Recuperato con un verricello di 20 metri, è stato trasportato a Baita Civetta e affidato al Soccorso alpino della Valle di Zoldo e ai carabinieri.  Subito dopo, verso le 17, l'eliambulanza è volata sul Primo spigolo della Tofana, a Cortina d'Ampezzo, dove due cordate di alpinisti cechi si erano trovate in difficoltà. In particolare un rocciatore era volato infortunandosi al piede e il compagno cercando di frenare la caduta si era bruciato le mani con la corda. Il tecnico di elisoccorso ha imbarcato i due feriti e i loro due compagni illesi in hovering dalla grande cengia finale dove si trovavano. I 4 sono stati trasportati al Rifugio Dibona, da dove i rocciatori infortunati sono stati accompagnati al Codivilla. Poco prima delle 14 il Soccorso alpino di Auronzo aveva raggiunto con il fuoristrada un'escursionista tedesca di 72 anni, che si era procurata la sospetta distorsione di una caviglia a Forcella Lavaredo. Accompagnata al Rifugio Auronzo, la donna si è allontanata autonomamente. Alle 14.30, invece, il Soccorso alpino della Val Pettorina è stato allertato per due ciclisti in mountain bike che avevano smarrito il sentiero nella zona del Passo Crepe Rosse - Migon, al confine tra Rocca Pietore e Livinallongo del Col di Lana.
Belluno, 24-08-16
Dopo i 4 già in forza oggi nelle zone dell'emergenza, domattina più di 20 volontari del Soccorso alpino e speleologico del Veneto partiranno per recarsi nei centri colpiti dal terremoto ad aiutare la popolazione assieme ai colleghi del Cnsas arrivati da tutta Italia.
Sono oltre 100 i tecnici del Corpo nazionale soccorso alpino e speleologico che stanno operando in queste ore nei territori del centro Italia colpiti dal sisma di questa notte. Tra essi vi sono 12 unità cinofile e 15 operatori sanitari. Le prime squadre del CNSAS hanno incominciato ad operare a 90 minuti dall'evento. Nelle ore successive sono sopraggiunte in loco le altre squadre provenienti da tutta italia. Numerose le persone ferite soccorse e, purtroppo, diverse anche le vittime recuperate dalle squadre del soccorso alpino e speleologico. Nella zona attorno all'epicentro sono molte le frazioni isolate e le case sparse, il CNSAS sta utilizzando gli strumenti cartografici che impiega per la ricerca delle persone disperse per individuare con maggior rapidità le piccole frazioni e le case sparse dove potrebbero esserci persone bisognose di aiuto. I tecnici CNSAS provengono da Abruzzo, Lazio, Umbria, Marche, Emilia-Romagna, Lombardia, Friuli Venezia Giulia e Veneto. Altre squadre sono pronte a intervenire. Il Corpo nazionale soccorso alpino e speleologico è una struttura operativa nazionale della protezione civile, e sta intervenendo su ingaggio del Capo dipartimento della Protezione civile.
Recoaro Terme (VI), 24-08-16
Attorno alle 11 il 118 ha allertato il Soccorso alpino di Recoaro - Valdagno per due ragazzi in difficoltà. La coppia, 24 anni lui di Montorso Vicentino (VI) e 21 anni lei di Zermeghedo (VI), si era incamminata in direzione del Rifugio Scalorbi, ma a un bivio aveva sbagliato sentiero, iniziando a risalire il Vajo Pelegatta. I due escursionisti, arrivati a 3/4 della salita, prima del tratto più ostico si erano fermati, incapaci di proseguire o tornare indietro, e avevano chiesto aiuto. Una squadra li ha quindi contattati telefonicamente assicurandosi stessero bene ed è partita. Una volta individuati, i soccorritori li hanno raggiunti, assicurati e dotati di casco e imbrago, e li hanno riportati sul sentiero per poi accompagnarli al Rifugio Battisti alla Gazza, dove sono arrivati alle 14.15.
Comelico Superiore (BL), 24-08-16
Questa mattina verso le 10.15 l'elicottero del Suem di Pieve di Cadore è decollato in direzione del Col Quaternà, dove una escursionista di Feltre (BL), L.C., 76 anni, era stata colta da malessere a un paio di tornanti dalla cima. Dopo essere stata imbarellata, la donna è stata caricata sull'eliambulanza atterrata poco distante e trasportata all'ospedale di Belluno.
Belluno, 24-08-16
Un'unità cinofila da macerie, un medico e due infermieri del Soccorso alpino e speleologico del Veneto sono in partenza per raggiungere le zone colpite dal terremoto questa notte. Conduttore e cane giunti a Padova arriveranno a destinazione con un mezzo del Corpo forestale dello Stato. Il personale sanitario sarà invece trasportato dal Reparto volo della Polizia di Stato in decollo da Venezia.
Val di Zoldo (BL), 24-08-16
Poco prima delle 22 il Soccorso alpino della Valle di Zoldo è stato allertato per un intervento al Rifugio Coldai. Un turista australiano di 61 anni era infatti scivolato, sbattendo a terra con il volto e procurandosi un taglio sopra l'occhio. Sei soccorritori sono saliti al rifugio, dove l'uomo era stato medicato da un'infermiera che si trovava per caso sul posto. La squadra ha quindi accompagnato lungo il sentiero l'escursionista, che camminava autonomamente, e la compagna fino a Palafavera e lì lo ha affidato all'ambulanza.
Cortina d'Ampezzo (BL), 24-08-16
Ieri sera poco dopo le 21 la moglie di un escursionista preoccupata per il suo ritardo ha contattato il 118. L'uomo, C.G., 62 anni, di Seveso (MB), partito alle 9 dal Rifugio Giussani, l'aveva contattata attorno alle 20 dicendole che si trovava sulla Cengia Paolina sopra il ghiaione e vedeva più a valle il sentiero di Val Travenanzes. Poi la donna non era più riuscita a contattarlo. Due squadre del Soccorso alpino di Cortina si sono portate all'ingresso del Parco delle Dolomiti d'Ampezzo e fino alle 3 hanno cercato l'escursionista in Val Travenanzes e Valon de Ra Ola/Orte de Tofana, senza riuscire a rintracciarlo. Alle 6 l'elicottero dell'Air Service Center, convenzionato col Soccorso alpino Dolomiti Bellunesi, ha imbarcato due soccorritori di Cortina, profondi conoscitori del territorio, per sorvolare la zona, finché l'uomo, che era illeso, non è stato individuato. Scendendo a valle, a circa un'ora dal Giussani, aveva imboccato il canale sotto Punta Nemesis, rimanendo incrodato poco sotto. L'escursionista è stato quindi riaccompagnato a Fiames.
Belluno, 23-08-16
Alle 15.30 circa l'elicottero del Suem di Pieve di Cadore è decollato in direzione del sentiero che porta al Coldai, nel comune di Valle di Zoldo, dove un'escursionista era scivolata, infortunandosi.  Individuata dall'equipaggio, S.V., 60 anni, di Seveso (MB), è stata recuperata con un verricello per essere trasportata all'ospedale di Belluno con una possibile frattura al braccio. Verso le 16 il 118 è stato contattato da alcune persone preoccupate dalla presenza di segnali luminosi provenienti dal versante che dà su Fonzaso del Campon. Non distante dalla croce, il Soccorso alpino di Feltre ha individuato un filo teso sulla parete rocciosa con dei cd appesi illuminati dal sole. Dal momento che ci sono state altre chiamate simili, la questione è stata segnalata ai carabinieri perché vengano tolti.
Valli del Pasubio (VI), 23-08-16
Verso le 11 il Soccorso alpino di Schio è stato allertato dal 118 su segnalazione del papà di un tredicenne, di Montecchio Precalcino (VI), preoccupato perché lo aveva perso di vista nella zona di Bocchetta Campiglia, ai piedi del Pasubio,  e non riusciva più a trovarlo. Sul posto si sono subito portati i soccorritori di Schio e Arsiero e, coordinati con i vigili del fuoco, hanno avviato la ricerca del ragazzo: una squadra risalendo la Strada delle gallerie dal basso, un'altra squadra scendendo dall'alto, dopo aver raggiunto il Rifugio Papa con il fuoristrada dei vigili dalla Strada degli Scarubbi. Ed è proprio nei pressi della struttura, attorno alle 13.30, che il ragazzino è stato ritrovato. Un fraintendimento all'origine dell'allontanamento: quando stavano camminando, infatti, il padre si era fermato un momento con il figlio più piccolo e il tredicenne, non vedendolo più, aveva pensato fossero più avanti e si era avviato per raggiungerli.
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