2014
Enego (VI), 22-09-14
In cerca di funghi con il marito in un bosco sulla Piana di Marcesina, B.V., 56 anni, di Enego (VI), per una scivolata ha messo male un piede, con conseguente probabile frattura della caviglia. Scattato l'allarme, attorno alle 8.30 il 118 ha inviato una squadra del Soccorso alpino di Asiago e l'ambulanza del Volontariato Monte Lisser. Raggiunta, l'infortunata è stata stabilizzata e imbarellata, per essere trasportata per circa 400 metri fino alla strada ed essere infine accompagnata all'ospedale di Asiago.
In cerca di funghi con il marito in un bosco sulla Piana di Marcesina, B.V., 56 anni, di Enego (VI), per una scivolata ha messo male un piede, con conseguente probabile frattura della caviglia. Scattato l'allarme, attorno alle 8.30 il 118 ha inviato una squadra del Soccorso alpino di Asiago e l'ambulanza del Volontariato Monte Lisser. Raggiunta, l'infortunata è stata stabilizzata e imbarellata, per essere trasportata per circa 400 metri fino alla strada ed essere infine accompagnata all'ospedale di Asiago.
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2014
Recoaro Terme (VI), 21-09-14
Si è concluso alle 20.30 circa l'intervento che ha visto oggi impegnato il Soccorso alpino di Recoaro-Valdagno, in aiuto di tre giovani rimasti incrodati nel Vajo del Lovaraste, nel gruppo del Carega. I tre amici, tutti venticinquenni di Arzignano (VI), erano partiti questa mattina alle 7.30 dal rifugio Battisti La Gazza per percorrere la ferrata del Vajo Scuro sul Fumante. Ad un bivio però hanno sbagliato direzione, iniziando a scendere nel Vajo del Lovaraste, pericoloso per la roccia instabile e il versante reso scivoloso dalle piogge. Dopo essere riusciti a superare alcuni salti di roccia, i tre giovani però si sono trovati bloccati sopra paretine verticali, impossibilitati a proseguire e verso le 14 hanno chiesto aiuto. Messi in contatto telefonico con i soccorritori hanno assicurato che stavano bene e spiegato loro il percorso seguito. Intuito dove potessero trovarsi, due squadre sono quindi partite dal basso, risalendo e scalando il vallone. Una volta raggiunti, hanno assicurato i tre giovani e con loro, attrezzate le calate, sono scesi in corda doppia fino a valle. Dal sentiero, sono quindi rientrati al rifugio.
Si è concluso alle 20.30 circa l'intervento che ha visto oggi impegnato il Soccorso alpino di Recoaro-Valdagno, in aiuto di tre giovani rimasti incrodati nel Vajo del Lovaraste, nel gruppo del Carega. I tre amici, tutti venticinquenni di Arzignano (VI), erano partiti questa mattina alle 7.30 dal rifugio Battisti La Gazza per percorrere la ferrata del Vajo Scuro sul Fumante. Ad un bivio però hanno sbagliato direzione, iniziando a scendere nel Vajo del Lovaraste, pericoloso per la roccia instabile e il versante reso scivoloso dalle piogge. Dopo essere riusciti a superare alcuni salti di roccia, i tre giovani però si sono trovati bloccati sopra paretine verticali, impossibilitati a proseguire e verso le 14 hanno chiesto aiuto. Messi in contatto telefonico con i soccorritori hanno assicurato che stavano bene e spiegato loro il percorso seguito. Intuito dove potessero trovarsi, due squadre sono quindi partite dal basso, risalendo e scalando il vallone. Una volta raggiunti, hanno assicurato i tre giovani e con loro, attrezzate le calate, sono scesi in corda doppia fino a valle. Dal sentiero, sono quindi rientrati al rifugio.
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2014
Asiago (VI), 21-09-14
Nel pomeriggio il 118 ha allertato il Soccorso alpino di Asiago, su segnalazione di due amici, preoccupati per aver cercato inutilmente per alcune ore un amico con cui erano andati a funghi in località Pria dell'Acqua e che non riuscivano più a rintracciare, dopo averlo perso di vista. Fortunatamente quando i soccorritori stavano arrivando in zona per intraprendere le ricerche, F.T., 75 anni, di Marostica (VI), è rientrato autonomamente e l'allarme è cessato.
Nel pomeriggio il 118 ha allertato il Soccorso alpino di Asiago, su segnalazione di due amici, preoccupati per aver cercato inutilmente per alcune ore un amico con cui erano andati a funghi in località Pria dell'Acqua e che non riuscivano più a rintracciare, dopo averlo perso di vista. Fortunatamente quando i soccorritori stavano arrivando in zona per intraprendere le ricerche, F.T., 75 anni, di Marostica (VI), è rientrato autonomamente e l'allarme è cessato.
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2014
Vidor (TV), 21-09-14
In fase di discesa a Vidor attorno alle 8.30, un ultraleggero non è riuscito ad atterrare sulla pista rialzata dell'aviosuperficie, finendo contro la collinetta. Nell'urto, l'uomo che si trovava dietro è stato sbalzato all'esterno sul prato senza riportare pesanti conseguenze, mentre il pilota è rimasto all'interno dell'abitacolo, ferito in modo grave. Scattato l'allarme, sul luogo dell'incidente il 118 ha inviato l'elicottero del Suem di Pieve di Cadore, poiché la presenza di nebbia impediva l'intervento dell'eliambulanza di Treviso. G.F, 52 anni, di Sernaglia della Battaglia (TV), è quindi stato imbarcato sull'elicottero e trasportato a Belluno, con probabili politraumi. L'altro uomo è stato invece accompagnato in ambulanza all'ospedale per i controlli del caso.
In fase di discesa a Vidor attorno alle 8.30, un ultraleggero non è riuscito ad atterrare sulla pista rialzata dell'aviosuperficie, finendo contro la collinetta. Nell'urto, l'uomo che si trovava dietro è stato sbalzato all'esterno sul prato senza riportare pesanti conseguenze, mentre il pilota è rimasto all'interno dell'abitacolo, ferito in modo grave. Scattato l'allarme, sul luogo dell'incidente il 118 ha inviato l'elicottero del Suem di Pieve di Cadore, poiché la presenza di nebbia impediva l'intervento dell'eliambulanza di Treviso. G.F, 52 anni, di Sernaglia della Battaglia (TV), è quindi stato imbarcato sull'elicottero e trasportato a Belluno, con probabili politraumi. L'altro uomo è stato invece accompagnato in ambulanza all'ospedale per i controlli del caso.

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2014
RECUPERATA MUCCA FUGGITA
Scritto da Michela Canova
Chies d'Alpago (BL), 20-09-14
Tre giorni fa, nel tratto che la separava dal camion su cui era stata trasportata alla stalla, una mucca si è impaurita ed è fuggita nei boschi nei pressi di Chies d'Alpago. A lungo i proprietari hanno tentato di riprenderla, ma l'animale non si lasciava avvicinare, anzi, si allontanava sempre di più inoltrandosi nei bschi e sparendo alla vista. Ieri pomeriggio, individuata nella frazione di Schiucaz di Pieve d'Alpago, è stato deciso di chiedere l'aiuto di amici e del Soccorso alpino dell'Alpago per cercare di recuperarla. Questa mattina, così, una quindicina di persone hanno dato la propria disponibilità e, dopo che la mucca ha ripreso a correre, è salita sulla strada, scesa sul torrente Tesa, arrivata quasi fino a Farra e tornata indietro, finalmente tra il ponte di Farra e quello di Puos, sono riusciti ad avvicinarla e a riaccompagnarla alla stalla.
Tre giorni fa, nel tratto che la separava dal camion su cui era stata trasportata alla stalla, una mucca si è impaurita ed è fuggita nei boschi nei pressi di Chies d'Alpago. A lungo i proprietari hanno tentato di riprenderla, ma l'animale non si lasciava avvicinare, anzi, si allontanava sempre di più inoltrandosi nei bschi e sparendo alla vista. Ieri pomeriggio, individuata nella frazione di Schiucaz di Pieve d'Alpago, è stato deciso di chiedere l'aiuto di amici e del Soccorso alpino dell'Alpago per cercare di recuperarla. Questa mattina, così, una quindicina di persone hanno dato la propria disponibilità e, dopo che la mucca ha ripreso a correre, è salita sulla strada, scesa sul torrente Tesa, arrivata quasi fino a Farra e tornata indietro, finalmente tra il ponte di Farra e quello di Puos, sono riusciti ad avvicinarla e a riaccompagnarla alla stalla.

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2014
Rocca Pietore (BL), 20-09-14
Ieri sera attorno alle 22.30 il Soccorso alpino della Val Pettorina è stato allertato dal 118 per un escursionista che si era perso scendendo dal Vallone d'Antermoia, in Marmolada. L'uomo, R.B., 45 anni, di nazionalità tedesca, partito alle 13, aveva risalito la via ferrata Ideale, concludendola verso le 16.30. Benché ben attrezzato con ramponi e il dovuto, aveva deciso di evitare la discesa lungo il ghiacciaio e optato invece per il percorso in cresta e il rientro dal sentiero attrezzato del Vallone d'Antermoia, chiuso peraltro da un'ordinanza comunale data l'inagibilità di alcuni tratti. Quando si è alzata la nebbia, con visibilità a 5 metri, l'escursionista ha però perso la traccia, finendo tra i cespugli di mughi sopra alcuni salti di roccia. Dopo aver tentato invano di risalire e trovare percorsi alternativi, ha chiesto aiuto. Una squadra del Soccorso alpino della Val Pettorina, raggiunto passo Fedaia, all'altezza di Capanna Bill ha prima di tutto acceso un potente faro, per cercare di farsi vedere e capire in che punto dell'ampio costone potesse trovarsi. Poiché l'uomo non distingueva luci, hanno intuito dovesse essere più alto, dietro la parete, e si sono abbassati fino al Rifugio Baita del Gigio, dove l'escursionista ha infine scorto il fascio di luce. Impossibile ottenere le sue coordinate Gps inviando il link del localizzatore dalla centrale operativa, in quanto l'escursionista non aveva uno smartphone, i soccorritori hanno quindi iniziato a risalire sotto la pioggia il vallone, a 1.650 metri, finché l'uomo, incrodato a circa 2.200 metri di altitudine, non ha risposto ai loro richiami. Dopo essere stato raggiunto, dotato di abbigliamento asciutto e ristorato con bevande calde, l'escursionista è stato ricondotto sul sentiero ed è sceso con i soccorritori sulla strada, dove sono arrivati alle 3.30. Il Soccorso alpino ringrazia il gestore del Rifugio Baita del Gigio, per aver appositamente aperto, atteso il loro rientro e preparato da bere e mangiare.
Ieri sera attorno alle 22.30 il Soccorso alpino della Val Pettorina è stato allertato dal 118 per un escursionista che si era perso scendendo dal Vallone d'Antermoia, in Marmolada. L'uomo, R.B., 45 anni, di nazionalità tedesca, partito alle 13, aveva risalito la via ferrata Ideale, concludendola verso le 16.30. Benché ben attrezzato con ramponi e il dovuto, aveva deciso di evitare la discesa lungo il ghiacciaio e optato invece per il percorso in cresta e il rientro dal sentiero attrezzato del Vallone d'Antermoia, chiuso peraltro da un'ordinanza comunale data l'inagibilità di alcuni tratti. Quando si è alzata la nebbia, con visibilità a 5 metri, l'escursionista ha però perso la traccia, finendo tra i cespugli di mughi sopra alcuni salti di roccia. Dopo aver tentato invano di risalire e trovare percorsi alternativi, ha chiesto aiuto. Una squadra del Soccorso alpino della Val Pettorina, raggiunto passo Fedaia, all'altezza di Capanna Bill ha prima di tutto acceso un potente faro, per cercare di farsi vedere e capire in che punto dell'ampio costone potesse trovarsi. Poiché l'uomo non distingueva luci, hanno intuito dovesse essere più alto, dietro la parete, e si sono abbassati fino al Rifugio Baita del Gigio, dove l'escursionista ha infine scorto il fascio di luce. Impossibile ottenere le sue coordinate Gps inviando il link del localizzatore dalla centrale operativa, in quanto l'escursionista non aveva uno smartphone, i soccorritori hanno quindi iniziato a risalire sotto la pioggia il vallone, a 1.650 metri, finché l'uomo, incrodato a circa 2.200 metri di altitudine, non ha risposto ai loro richiami. Dopo essere stato raggiunto, dotato di abbigliamento asciutto e ristorato con bevande calde, l'escursionista è stato ricondotto sul sentiero ed è sceso con i soccorritori sulla strada, dove sono arrivati alle 3.30. Il Soccorso alpino ringrazia il gestore del Rifugio Baita del Gigio, per aver appositamente aperto, atteso il loro rientro e preparato da bere e mangiare.
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2014
Foza (VI), 19-09-14
Durante la transumanza, che dalla Piana di Marcesina porta verso Asiago oltre 600 capi di bestiame, uno dei carretti trainati da un cavallo che seguiva la mandria è uscito di strada rotolando una ventina di metri nella scarpata e B.G., 74 anni, di Campo San Martino (PD), è rimasto ferito in modo grave. L'allarme è scattato attorno a mezzogiorno e sul luogo dell'incidente, superata Malga Ronchetto, nelle vicinanze di Malga Fratte, a circa 1.500 metri di altitudine, il Suem ha inviato l'elicottero di Treviso emergenza, un'ambulanza e una squadra del Soccorso alpino di Asiago in supporto alle operazioni. Dall'eliambulanza, che è dovuta atterrare nei prati della frazione di Lazzaretti per la presenza di nubi più in alto, personale medico e tecnico del Soccorso alpino dell'equipaggio sono stati accompagnati in auto dove l'uomo era stato recuperato e imbarellato. Prestategli le prime cure, l'infortunato con probabile politrauma, è stato quindi trasportato in ambulanza all'elicottero, diretto all'ospedale di Vicenza.
Durante la transumanza, che dalla Piana di Marcesina porta verso Asiago oltre 600 capi di bestiame, uno dei carretti trainati da un cavallo che seguiva la mandria è uscito di strada rotolando una ventina di metri nella scarpata e B.G., 74 anni, di Campo San Martino (PD), è rimasto ferito in modo grave. L'allarme è scattato attorno a mezzogiorno e sul luogo dell'incidente, superata Malga Ronchetto, nelle vicinanze di Malga Fratte, a circa 1.500 metri di altitudine, il Suem ha inviato l'elicottero di Treviso emergenza, un'ambulanza e una squadra del Soccorso alpino di Asiago in supporto alle operazioni. Dall'eliambulanza, che è dovuta atterrare nei prati della frazione di Lazzaretti per la presenza di nubi più in alto, personale medico e tecnico del Soccorso alpino dell'equipaggio sono stati accompagnati in auto dove l'uomo era stato recuperato e imbarellato. Prestategli le prime cure, l'infortunato con probabile politrauma, è stato quindi trasportato in ambulanza all'elicottero, diretto all'ospedale di Vicenza.
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2014
SOCCORSA CERCATRICE DI FUNGHI
Scritto da Michela Canova
Posina (VI), 19-09-14
Partita con il marito in cerca di funghi in località Sella, G.M., 62 anni, di Dueville (VI), è scivolata in un tratto particolarmente ripido del bosco, rotolando per una decina di metri. Il marito l'ha subito raggiunta e ha allertato il 118, che ha inviato sul luogo dell'incidente il Soccorso alpino di Arsiero. Messi in comunicazione telefonica con l'uomo, i soccorritori hanno capito il punto in cui la coppia si trovava. In otto, compresa la dottoressa appartenente alla Stazione, si sono calati tra gli alberi lungo la verticale. Raggiunta, la donna, con probabili trauma cranico e frattura a una caviglia, è stata medicata e imbarellata. Dopo aver assicurato la barella, le squadre l'hanno fatta scendere con due tiri di corda per un centinaio di metri, per poi trasportarla a spalla sul sentiero fino a Contrà Piombi, nella Val Posina, dove hanno affidato l'infortunata all'ambulanza diretta all'ospedale di Santorso.
Partita con il marito in cerca di funghi in località Sella, G.M., 62 anni, di Dueville (VI), è scivolata in un tratto particolarmente ripido del bosco, rotolando per una decina di metri. Il marito l'ha subito raggiunta e ha allertato il 118, che ha inviato sul luogo dell'incidente il Soccorso alpino di Arsiero. Messi in comunicazione telefonica con l'uomo, i soccorritori hanno capito il punto in cui la coppia si trovava. In otto, compresa la dottoressa appartenente alla Stazione, si sono calati tra gli alberi lungo la verticale. Raggiunta, la donna, con probabili trauma cranico e frattura a una caviglia, è stata medicata e imbarellata. Dopo aver assicurato la barella, le squadre l'hanno fatta scendere con due tiri di corda per un centinaio di metri, per poi trasportarla a spalla sul sentiero fino a Contrà Piombi, nella Val Posina, dove hanno affidato l'infortunata all'ambulanza diretta all'ospedale di Santorso.
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2014
CADE CON LA MOUNTAIN BIKE
Scritto da Michela Canova
Galzignano Terme (PD), 19-09-14
Mentre con altre persone stava provando delle biciclette lungo i percorsi del Monte delle Valli, G.B., 37 anni, di Padova, ha perso il controllo della propria mountain bike ed è caduto, sbattendo al suolo con la testa e perdendo conoscenza. Scattato l'allarme nella tarda mattinata, il 118 ha inviato un'ambulanza e una squadra del Soccorso alpino di Padova. Cinque soccorritori, assieme al personale medico della Croce Rossa, si sono avvicinati in jeep, per poi proseguire a piedi. Una volta raggiunto, l'infortunato, che si era ripreso, sebbene con un probabile trauma cranico, e si trovava in un tratto collinare, è stato imbarellato, e trasportato a spalla per circa 250 metri fino alla strada, dove è stato affidato all'ambulanza diretta all'ospedale di Monselice.
Mentre con altre persone stava provando delle biciclette lungo i percorsi del Monte delle Valli, G.B., 37 anni, di Padova, ha perso il controllo della propria mountain bike ed è caduto, sbattendo al suolo con la testa e perdendo conoscenza. Scattato l'allarme nella tarda mattinata, il 118 ha inviato un'ambulanza e una squadra del Soccorso alpino di Padova. Cinque soccorritori, assieme al personale medico della Croce Rossa, si sono avvicinati in jeep, per poi proseguire a piedi. Una volta raggiunto, l'infortunato, che si era ripreso, sebbene con un probabile trauma cranico, e si trovava in un tratto collinare, è stato imbarellato, e trasportato a spalla per circa 250 metri fino alla strada, dove è stato affidato all'ambulanza diretta all'ospedale di Monselice.
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2014
Belluno, 18-09-14
La Stazione del Soccorso alpino di Belluno ha ricevuto in questi giorni una donazione da parte di alcuni dipendenti dell'Enel che, andati in pensione, durante una cena hanno raccolto fondi da destinare alle associazioni di volontariato. Da parte di tutti i soccorritori, quindi, un sentito ringraziamento per il gesto solidale e generoso, che permetterà l'acquisto di nuova attrezzatura per il magazzino.
La Stazione del Soccorso alpino di Belluno ha ricevuto in questi giorni una donazione da parte di alcuni dipendenti dell'Enel che, andati in pensione, durante una cena hanno raccolto fondi da destinare alle associazioni di volontariato. Da parte di tutti i soccorritori, quindi, un sentito ringraziamento per il gesto solidale e generoso, che permetterà l'acquisto di nuova attrezzatura per il magazzino.
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2014
COPPIA SI PERDE NEL BOSCO
Scritto da Michela Canova
Asiago (VI), 15-09-14
Partiti per una passeggiata in località i Larici, marito e moglie di Padova, inoltratisi nel bosco, hanno però perso il sentiero, smarrendo l'orientamento. Dopo aver contattato il Soccorso alpino di Asiago verso l'una, nel timore di peggiorare la situazione, una volta intuito dove potevano trovarsi dalla descrizione del percorso seguito, alla coppia sono state date alcune indicazioni, mentre una squadra partiva in jeep in direzione del luogo. Quando i soccorritori sono arrivati in zona, marito e moglie erano appena usciti sui pascoli. La squadra è quindi andata loro incontro e l'allarme è rientrato.
Partiti per una passeggiata in località i Larici, marito e moglie di Padova, inoltratisi nel bosco, hanno però perso il sentiero, smarrendo l'orientamento. Dopo aver contattato il Soccorso alpino di Asiago verso l'una, nel timore di peggiorare la situazione, una volta intuito dove potevano trovarsi dalla descrizione del percorso seguito, alla coppia sono state date alcune indicazioni, mentre una squadra partiva in jeep in direzione del luogo. Quando i soccorritori sono arrivati in zona, marito e moglie erano appena usciti sui pascoli. La squadra è quindi andata loro incontro e l'allarme è rientrato.
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2014
Cortina d'Ampezzo (BL), 14-09-14
Un escursionista di Pieve d'Alpago (BL), G.B., 55 anni, percorrendo il sentiero che porta in vetta al Sass de Stria, scivolato si è procurato un probabile trauma alla caviglia. Una volta scattato l'allarme, il 118 ha allertato il Soccorso alpino e in aiuto dell'infortunato è intervenuta una squadra del Sagf, mentre decollava l'elicottero del Suem di Pieve di Cadore. L'uomo è stato poi recuperato con un verricello dall'eliambulanza, per essere accompagnato all'ospedale di Belluno.
Un escursionista di Pieve d'Alpago (BL), G.B., 55 anni, percorrendo il sentiero che porta in vetta al Sass de Stria, scivolato si è procurato un probabile trauma alla caviglia. Una volta scattato l'allarme, il 118 ha allertato il Soccorso alpino e in aiuto dell'infortunato è intervenuta una squadra del Sagf, mentre decollava l'elicottero del Suem di Pieve di Cadore. L'uomo è stato poi recuperato con un verricello dall'eliambulanza, per essere accompagnato all'ospedale di Belluno.
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2014
SCIVOLA E SI INFORTUNA
Scritto da Michela Canova
Falcade (BL), 13-09-14
Il Soccorso alpino della Val Biois è intervenuto nel pomeriggio lungo la pista ciclabile che fiancheggia il torrente Biois, dove una turista, A.G., 60 anni, di Musile di Piave (VE), dopo essere scivolata si era procurata la probabile frattura di una caviglia. Raggiunta in jeep, la donna è stata trasportata fino all'ambulanza della Croce verde diretta all'ospedale.
Il Soccorso alpino della Val Biois è intervenuto nel pomeriggio lungo la pista ciclabile che fiancheggia il torrente Biois, dove una turista, A.G., 60 anni, di Musile di Piave (VE), dopo essere scivolata si era procurata la probabile frattura di una caviglia. Raggiunta in jeep, la donna è stata trasportata fino all'ambulanza della Croce verde diretta all'ospedale.
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2014
INTERVENTO IN FORRA
Scritto da Michela Canova
Ponte nelle Alpi (BL), 13-09-14
Mentre scendeva lungo la gola del Rio Maggiore, sotto località Cornolade, con altri sette amici, un torrentista trevigiano si è infortunato a una caviglia. Durante un tratto di camminata nell'acqua, infatti, un centinaio di metri dopo la cascata più alta, un piede gli è rimasto incastrato tra i sassi, causando a M.B., 37 anni, di Sernaglia della Battaglia (TV), una probabile frattura. Uno dei suoi compagni è quindi uscito dalla forra e ha chiamato il 118, attorno alle 11.20. Una squadra del Soccorso alpino di Longarone, con tre operatori di forra, e una di Belluno, hanno raggiunto il luogo dell'incidente, avvicinandosi dal sentiero laterale e poi scendendo la scarpata sulla verticale al gruppo. Prestate le prime cure all'uomo, i soccorritori lo hanno imbarellato e, dopo essere avanzati fino a un punto più comodo per il recupero, lo hanno sollevato per contrappeso, per poi trasportalo fino alla strada e affidarlo all'ambulanza diretta all'ospedale di Belluno. Sul posto anche i vigili del fuoco.
Mentre scendeva lungo la gola del Rio Maggiore, sotto località Cornolade, con altri sette amici, un torrentista trevigiano si è infortunato a una caviglia. Durante un tratto di camminata nell'acqua, infatti, un centinaio di metri dopo la cascata più alta, un piede gli è rimasto incastrato tra i sassi, causando a M.B., 37 anni, di Sernaglia della Battaglia (TV), una probabile frattura. Uno dei suoi compagni è quindi uscito dalla forra e ha chiamato il 118, attorno alle 11.20. Una squadra del Soccorso alpino di Longarone, con tre operatori di forra, e una di Belluno, hanno raggiunto il luogo dell'incidente, avvicinandosi dal sentiero laterale e poi scendendo la scarpata sulla verticale al gruppo. Prestate le prime cure all'uomo, i soccorritori lo hanno imbarellato e, dopo essere avanzati fino a un punto più comodo per il recupero, lo hanno sollevato per contrappeso, per poi trasportalo fino alla strada e affidarlo all'ambulanza diretta all'ospedale di Belluno. Sul posto anche i vigili del fuoco.
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2014
OPERAIO SI INFORTUNA NEL BOSCO
Scritto da Michela Canova
Vigo di Cadore (BL), 12-09-14
Mentre con alcuni colleghi stava calando un tronco per la realizzazione di un'arcia lungo il torrente Piova, un operaio forestale è stato colpito dall'albero in movimento ed è caduto, rotolando per una trentina di metri nel bosco. I colleghi lo hanno subito raggiunto lanciando l'allarme al 118 che, poco prima delle 14, ha inviato l'elicottero del Suem di Pieve di Cadore e una squadra del Soccorso alpino del Centro Cadore. Sbarcati medico e tecnico del Soccorso alpino dell'equipaggio, a M.P.B., 60 anni, di San Pietro di Cadore (BL), sono state prestate le prime cure. Imbarellato, l'infortunato è quindi stato calato per 50 metri nel bosco dai soccorritori, una decina, che lo hanno trasportato fino alla strada e affidato all'ambulanza sopraggiunta nel frattempo. Portato quindi in uno spiazzo dove l'eliambulanza si è potuta avvicinare più facilmente, l'uomo è stato imbarcato in hovering e accompagnato infine all'ospedale di Belluno con sospetti traumi alle gambe.
Mentre con alcuni colleghi stava calando un tronco per la realizzazione di un'arcia lungo il torrente Piova, un operaio forestale è stato colpito dall'albero in movimento ed è caduto, rotolando per una trentina di metri nel bosco. I colleghi lo hanno subito raggiunto lanciando l'allarme al 118 che, poco prima delle 14, ha inviato l'elicottero del Suem di Pieve di Cadore e una squadra del Soccorso alpino del Centro Cadore. Sbarcati medico e tecnico del Soccorso alpino dell'equipaggio, a M.P.B., 60 anni, di San Pietro di Cadore (BL), sono state prestate le prime cure. Imbarellato, l'infortunato è quindi stato calato per 50 metri nel bosco dai soccorritori, una decina, che lo hanno trasportato fino alla strada e affidato all'ambulanza sopraggiunta nel frattempo. Portato quindi in uno spiazzo dove l'eliambulanza si è potuta avvicinare più facilmente, l'uomo è stato imbarcato in hovering e accompagnato infine all'ospedale di Belluno con sospetti traumi alle gambe.
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2014
FRANA TRA PELMO E PELMETTO
Scritto da Michela Canova
Borca di Cadore (BL), 11-09-14
Poco prima di mezzogiorno il 118 è stato allertato da alcuni testimoni che avevano assistito al distacco di una frana di grosse dimensioni da un pilastro del Pelmo, non distante dal Pelmetto, sopra la forcella, e che temevano due escursionisti, scorti nelle vicinanze, potessero essere rimasti coinvolti. L'elicottero del Suem di Pieve di Cadore si è subito diretto sul luogo del crollo, mentre una squadra del Soccorso alpino della Val Fiorentina si avvicinava a piedi, appurando che la frana si era fermata prima del sentiero sottostante. Una volta verificato, inoltre, che i due escursionisti erano rientrati e che una terza persona si era allontanata senza problemi, l'allarme è cessato.
Poco prima di mezzogiorno il 118 è stato allertato da alcuni testimoni che avevano assistito al distacco di una frana di grosse dimensioni da un pilastro del Pelmo, non distante dal Pelmetto, sopra la forcella, e che temevano due escursionisti, scorti nelle vicinanze, potessero essere rimasti coinvolti. L'elicottero del Suem di Pieve di Cadore si è subito diretto sul luogo del crollo, mentre una squadra del Soccorso alpino della Val Fiorentina si avvicinava a piedi, appurando che la frana si era fermata prima del sentiero sottostante. Una volta verificato, inoltre, che i due escursionisti erano rientrati e che una terza persona si era allontanata senza problemi, l'allarme è cessato.

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2014

