2014
COPPIA SI ATTARDA SUL SENTIERO
Scritto da Michela Canova
Cortina d'Ampezzo (BL), 02-11-14
Attorno alle 17 il 118 è stato allertato da una coppia di escursionisti in difficoltà. Rientrando da Forcella Ambrizzola, infatti, i due si erano attardati e, colti dal buio, non riuscivano più ad avanzare. Una squadra del Soccorso alpino della Guardia di finanza è andata loro incontro e, dopo averli incrociati, li ha riaccompagnati a valle.
Attorno alle 17 il 118 è stato allertato da una coppia di escursionisti in difficoltà. Rientrando da Forcella Ambrizzola, infatti, i due si erano attardati e, colti dal buio, non riuscivano più ad avanzare. Una squadra del Soccorso alpino della Guardia di finanza è andata loro incontro e, dopo averli incrociati, li ha riaccompagnati a valle.
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2014
DUE INTERVENTI IN MONTAGNA
Scritto da Michela Canova
Belluno, 02-11-14
L'elicottero del Suem di Pieve di Cadore è intervenuto nel primo pomeriggio sul Monte Serva, a circa 1.200 metri di altitudine, dove un escursionista, che con altre due persone stava scendendo dalla cima verso la Boca de Rosp, era scivolato rotolando per alcuni metri. Immobilizzato e imbarellato, G.Z., 70 anni, di Pordenone, è stato recuperato con un verricello, per poi essere trasportato all'ospedale di Belluno con un sospetto trauma cervicale. Successivamente l'eliambulanza è decollata in direzione del Monte Piana, nel comune di Auronzo di Cadore, in aiuto del pilota tedesco di un parapendio. S.K., di 25 anni, appena dopo il decollo aveva infatti avuto problemi con la vela e, sceso al suolo troppo velocemente, aveva messo male una gamba. Atterrati nelle vicinanze, il personale medico e il tecnico del Soccorso alpino dell'equipaggio hanno imbarcato il ragazzo con una probabile frattura alla gamba e lo hanno accompagnato all'ospedale di Bressanone.
L'elicottero del Suem di Pieve di Cadore è intervenuto nel primo pomeriggio sul Monte Serva, a circa 1.200 metri di altitudine, dove un escursionista, che con altre due persone stava scendendo dalla cima verso la Boca de Rosp, era scivolato rotolando per alcuni metri. Immobilizzato e imbarellato, G.Z., 70 anni, di Pordenone, è stato recuperato con un verricello, per poi essere trasportato all'ospedale di Belluno con un sospetto trauma cervicale. Successivamente l'eliambulanza è decollata in direzione del Monte Piana, nel comune di Auronzo di Cadore, in aiuto del pilota tedesco di un parapendio. S.K., di 25 anni, appena dopo il decollo aveva infatti avuto problemi con la vela e, sceso al suolo troppo velocemente, aveva messo male una gamba. Atterrati nelle vicinanze, il personale medico e il tecnico del Soccorso alpino dell'equipaggio hanno imbarcato il ragazzo con una probabile frattura alla gamba e lo hanno accompagnato all'ospedale di Bressanone.

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2014
SI PERDE NEL BOSCO, RITROVATO
Scritto da Michela Canova
Sant'Anna d'Alfaedo (VR), 30-10-14
Poco prima delle 17 il 118 ha allertato il Soccorso alpino di Verona per un escursionista che si era perso sotto il Corno d'Aquilio. E.C., 33 anni, di Sant'Anna d'Alfaedo (VR), scendendo infatti verso Rocca Pia, in un punto dove il sentiero non è ben segnalato, ha sbagliato direzione smarrendosi nel bosco. Una squadra è partita da Verona, una seconda è risalita dalla Val d'Adige. Mentre i soccorritori si avvicinavano alla zona, una persona del posto ha individuato l'uomo e lo ha accompagnato in Contrada Lavarini, dove è stato visitato in via precauzionale da un infermiere del Soccorso alpino, per poi essere riportato alla sua auto.
Poco prima delle 17 il 118 ha allertato il Soccorso alpino di Verona per un escursionista che si era perso sotto il Corno d'Aquilio. E.C., 33 anni, di Sant'Anna d'Alfaedo (VR), scendendo infatti verso Rocca Pia, in un punto dove il sentiero non è ben segnalato, ha sbagliato direzione smarrendosi nel bosco. Una squadra è partita da Verona, una seconda è risalita dalla Val d'Adige. Mentre i soccorritori si avvicinavano alla zona, una persona del posto ha individuato l'uomo e lo ha accompagnato in Contrada Lavarini, dove è stato visitato in via precauzionale da un infermiere del Soccorso alpino, per poi essere riportato alla sua auto.
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2014
Piovene Rocchette (VI), 26-10-14
Ieri sera attorno alle 20 il Soccorso alpino di Schio è stato allertato dai carabinieri, contattati da un cicilista che aveva smarrito il sentiero sul Monte Summano. Seguendo le indicazioni telefoniche di M.T., 44 anni, di Santorso (VI), due squadre sono partite in auto percorrendo la strada tagliafuoco che da Piovene porta a Santorso, da dove l'uomo si era inoltrato nel bosco con la propria mountain bike smarrendosi. Chiamandolo a voce e illuminando il buio con i lampeggianti, alle 23.30 circa i soccorritori sono riusciti a individuarlo e raggiungerlo: stava bene, pur infreddolito e confuso ed è stato riaccompagnato a casa.
Ieri sera attorno alle 20 il Soccorso alpino di Schio è stato allertato dai carabinieri, contattati da un cicilista che aveva smarrito il sentiero sul Monte Summano. Seguendo le indicazioni telefoniche di M.T., 44 anni, di Santorso (VI), due squadre sono partite in auto percorrendo la strada tagliafuoco che da Piovene porta a Santorso, da dove l'uomo si era inoltrato nel bosco con la propria mountain bike smarrendosi. Chiamandolo a voce e illuminando il buio con i lampeggianti, alle 23.30 circa i soccorritori sono riusciti a individuarlo e raggiungerlo: stava bene, pur infreddolito e confuso ed è stato riaccompagnato a casa.
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2014
Valli del Pasubio (VI), 25-10-14
Alcune precisazioni rispetto all'incidente avvenuto oggi sulla Via dei papà, sul Prion del Cornetto, versante vicentino. L'alpinista infortunatosi è S.C., 63 anni, di Cittadella (PD), che stava scalando con altre tre persone. L'allarme è stato lanciato da una cordata di tre rocciatori poco distanti in parete, tra i quali un volontario del Soccorso alpino di Schio, che hanno assistito alla caduta e prestato il primo aiuto all'infortunato calandolo fino alla base della via, dove l'equipaggio dell'elicottero di Trento ha potuto imbarellare e recuperare lo scalatore con un verricello, per poi trasportarlo all'ospedale di Trento con un sospetto trauma al bacino. Pronte a intervenire in supporto alle operazioni anche le squadre del Soccorso alpino di Schio e Recoaro-Valdagno.
Alcune precisazioni rispetto all'incidente avvenuto oggi sulla Via dei papà, sul Prion del Cornetto, versante vicentino. L'alpinista infortunatosi è S.C., 63 anni, di Cittadella (PD), che stava scalando con altre tre persone. L'allarme è stato lanciato da una cordata di tre rocciatori poco distanti in parete, tra i quali un volontario del Soccorso alpino di Schio, che hanno assistito alla caduta e prestato il primo aiuto all'infortunato calandolo fino alla base della via, dove l'equipaggio dell'elicottero di Trento ha potuto imbarellare e recuperare lo scalatore con un verricello, per poi trasportarlo all'ospedale di Trento con un sospetto trauma al bacino. Pronte a intervenire in supporto alle operazioni anche le squadre del Soccorso alpino di Schio e Recoaro-Valdagno.
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2014
CACCIATORE MUORE PER MALORE
Scritto da Michela Canova
Vittorio Veneto (TV), 25-10-14
Scendendo sul Visentin dal Rifugio Brigata verso Vittorio Veneto, un ciclista si è imbattuto, in una zona boscata, nel corpo senza vita di un cacciatore e ha subito contattato il 118, che ha inviato l'elicottero del Suem di Pieve di Cadore. Sbarcati tecnico del Soccorso alpino e medico dell'equipaggio nelle vicinanze a circa 1.080 metri di quota, è stato possibile solamente constatare il decesso di G.B., 55 anni, di Vittorio Veneto (BL), probabilmente avvenuto già all'alba per un malore. L'eliambulanza ha quindi portato in quota una squadra del Soccorso alpino di Belluno, mentre una squadra del Soccorso alpino delle Prealpi Trevigiane si avvicinava a jeep e poi a piedi. I carabinieri di Vittorio Veneto hanno completato i rilievi e, una volta ottenuto il nulla osta per la rimozione della salma, i soccorritori hanno aperto un varco tra gli alberi per permetterne il recupero con un verricello di 20 metri. La barella è stata poi trasportata dall'elicottero al vecchio cimitero di Sella di Fadalto, dove è stata affidata al carro funebre.
Scendendo sul Visentin dal Rifugio Brigata verso Vittorio Veneto, un ciclista si è imbattuto, in una zona boscata, nel corpo senza vita di un cacciatore e ha subito contattato il 118, che ha inviato l'elicottero del Suem di Pieve di Cadore. Sbarcati tecnico del Soccorso alpino e medico dell'equipaggio nelle vicinanze a circa 1.080 metri di quota, è stato possibile solamente constatare il decesso di G.B., 55 anni, di Vittorio Veneto (BL), probabilmente avvenuto già all'alba per un malore. L'eliambulanza ha quindi portato in quota una squadra del Soccorso alpino di Belluno, mentre una squadra del Soccorso alpino delle Prealpi Trevigiane si avvicinava a jeep e poi a piedi. I carabinieri di Vittorio Veneto hanno completato i rilievi e, una volta ottenuto il nulla osta per la rimozione della salma, i soccorritori hanno aperto un varco tra gli alberi per permetterne il recupero con un verricello di 20 metri. La barella è stata poi trasportata dall'elicottero al vecchio cimitero di Sella di Fadalto, dove è stata affidata al carro funebre.
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2014
ALPINISTA VOLA IN PARETE
Scritto da Michela Canova
Valli del Pasubio (VI), 25-10-14
Si è concluso da poco l'intervento in aiuto di un alpinista volato sulla Via dei papà, sul Prion del Cornetto. L'equipaggio dell'elicottero di Trento ha recuperato il rocciatore, di cui al momento non sono note le generalità, sul versante vicentino del Monte Cornetto, lo ha imbarellato per poi trasportarlo all'ospedale. Pronte a intervenire in supporto alle operazioni anche le squadre del Soccorso alpino di Schio e Recoaro-Valdagno.
Si è concluso da poco l'intervento in aiuto di un alpinista volato sulla Via dei papà, sul Prion del Cornetto. L'equipaggio dell'elicottero di Trento ha recuperato il rocciatore, di cui al momento non sono note le generalità, sul versante vicentino del Monte Cornetto, lo ha imbarellato per poi trasportarlo all'ospedale. Pronte a intervenire in supporto alle operazioni anche le squadre del Soccorso alpino di Schio e Recoaro-Valdagno.
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2014
Borso del Grappa (TV), 24-10-14
Mentre stavano rientrando dall'incidente che sul Grappa è costato la vita a un pilota tedesco, i tecnici del Soccorso alpino della Pedemontana del Grappa sono stati allertati per un secondo intervento riguardante una vela caduta. Una ragazza della Repubblica Ceca, E.H., 25 anni, in fase di atterraggio nella zona dei vivai, perso il controllo della vela ha, infatti, sbattuto contro uno dei muraglioni che sostiene il terreno, con conseguente sospetta frattura di una gamba. Raggiunta dai soccorritori e dal personale dell'automedica del Suem, la giovane è stata stabilizzata e trasportata a spalla in barella per circa 500 metri fino alla strada, per essere poi accompagnata all'ospedale di Castelfranco.
In merito all'incidente mortale del pomeriggio, a differenza di quanto emerso in un primo tempo, risulta che l'uomo deceduto, R.M.S., 46 anni, pilotasse il parapendio, e non il deltaplano, su cui si trovava il connazionale M.S., 40 anni, che si è procurato probabili traumi alla testa e al torace. Domattina il Soccorso alpino della Pedemontana del Grappa provvederà al recupero del parapendio su richiesta dell'autorità giudiziaria che lo ha posto sotto sequestro. La vela del deltaplano è stata invece già recuperata.
Mentre stavano rientrando dall'incidente che sul Grappa è costato la vita a un pilota tedesco, i tecnici del Soccorso alpino della Pedemontana del Grappa sono stati allertati per un secondo intervento riguardante una vela caduta. Una ragazza della Repubblica Ceca, E.H., 25 anni, in fase di atterraggio nella zona dei vivai, perso il controllo della vela ha, infatti, sbattuto contro uno dei muraglioni che sostiene il terreno, con conseguente sospetta frattura di una gamba. Raggiunta dai soccorritori e dal personale dell'automedica del Suem, la giovane è stata stabilizzata e trasportata a spalla in barella per circa 500 metri fino alla strada, per essere poi accompagnata all'ospedale di Castelfranco.
In merito all'incidente mortale del pomeriggio, a differenza di quanto emerso in un primo tempo, risulta che l'uomo deceduto, R.M.S., 46 anni, pilotasse il parapendio, e non il deltaplano, su cui si trovava il connazionale M.S., 40 anni, che si è procurato probabili traumi alla testa e al torace. Domattina il Soccorso alpino della Pedemontana del Grappa provvederà al recupero del parapendio su richiesta dell'autorità giudiziaria che lo ha posto sotto sequestro. La vela del deltaplano è stata invece già recuperata.
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2014
Borso del Grappa (TV), 24-10-14
Nel pomeriggio un parapendio e un deltaplano si sono scontrati in cielo mentre sorvolavano il Grappa e sono precipitati da un'ottantina di metri. Il pilota tedesco del deltaplano, R.S., 46 anni, ha perso la vita poco dopo l'arrivo dei soccorsi. Ferito il connazionale con il parapendio, M.S., 38 anni. Scattato l'allarme, lanciato da un testimone, il 118 ha inviato l'elicottero di Treviso emergenza e una squadra del Soccorso alpino della Pedemontana del Grappa. Individuate le vele, l'eliambulanza ha sbarcato medico e tecnico del Soccorso alpino dell'equipaggio con un verricello di 20 metri tra la vegetazione. Subito le condizioni di uno dei due piloti, entrambi finiti al suolo, sono subito apparse gravi. Mentre i soccorritori sopraggiunti nel frattempo ripulivano una zona del bosco per il rapido recupero e aiutavano nell'imbarellamento, l'uomo ha perso coscienza. Inutili i tentativi di rianimarlo. Constatato il decesso, la salma è stata recuperata e trasportata fino alla piazzola di atterraggio, così come il pilota infortunato, con un probabile trauma cranico, accompagnato poi in ospedale dall'ambulanza.
Nel pomeriggio un parapendio e un deltaplano si sono scontrati in cielo mentre sorvolavano il Grappa e sono precipitati da un'ottantina di metri. Il pilota tedesco del deltaplano, R.S., 46 anni, ha perso la vita poco dopo l'arrivo dei soccorsi. Ferito il connazionale con il parapendio, M.S., 38 anni. Scattato l'allarme, lanciato da un testimone, il 118 ha inviato l'elicottero di Treviso emergenza e una squadra del Soccorso alpino della Pedemontana del Grappa. Individuate le vele, l'eliambulanza ha sbarcato medico e tecnico del Soccorso alpino dell'equipaggio con un verricello di 20 metri tra la vegetazione. Subito le condizioni di uno dei due piloti, entrambi finiti al suolo, sono subito apparse gravi. Mentre i soccorritori sopraggiunti nel frattempo ripulivano una zona del bosco per il rapido recupero e aiutavano nell'imbarellamento, l'uomo ha perso coscienza. Inutili i tentativi di rianimarlo. Constatato il decesso, la salma è stata recuperata e trasportata fino alla piazzola di atterraggio, così come il pilota infortunato, con un probabile trauma cranico, accompagnato poi in ospedale dall'ambulanza.
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2014
SPELEOSOCCORSO: IMPORTANTE ESERCITAZIONE CON CARABINIERI, ESERCITO E POLIZIA
Scritto da Michela Canova
Ala (TN), 24-10-14
In data 17, 18 e 19 ottobre 2014 si è svolta un esercitazione del Gruppo Disostruzione della VI^ zona speleologica Veneto-Trentino-Alto Adige in località Bocchetta delle Grole - Gruppo del Carega comune di Ala (TN). L'esercitazione era finalizzata all'addestramento e alla formazione dei tecnici specialisti all'uso di esplosivi da utilizzare in caso di operazioni di soccorso in grotta e di affinare le procedure atte a rendere transitabili in sicurezza gli ambienti ipogei più angusti alle squadre di soccorso del CNSAS e di permettere quindi il recupero di un infortunato.
Le operazioni in esterno hanno consentito di simulare in sicurezza possibili scenari di intervento in ambiente ipogeo e non, utilizzando nella giornata del 17 esplosivi di II e III categoria e nei giorni 18 - 19 esplosivi di I - V categoria, con disgaggi e bonifica delle aree.
All'evento hanno partecipato come osservatori personale della Polizia di Stato della Questura di Verona e del 2° Reggimento Genio Guastatori Alpino di Trento comandati dal Capitano Boschian Bailo. È intervenuta anche l'Arma dei Carabinieri con personale e Comandante della Sezione Investigazioni Scientifiche del Reparto Operativo - Nucleo Investigativo del Comando Provinciale Carabinieri di Verona. L'attività svolta mediante prove di campionamento post-esplosione consentirà di approfondire studi nell'ambito delle analisi chimiche già in atto presso il predetto reparto tecnico dell'Arma in collaborazione anche con il RIS di Parma.
Nelle due giornate hanno potuto così addestrarsi 11 tecnici disostruttori della VI^ zona speleologica Veneto-Trentino-Alto Adige e un tecnico disostruttore della IX^ delegazione speleologica Lombardia e supportati da 4 tecnici speleo e 1 sanitario sempre della VI^ zona speleologica.
La logistica esterna è stata curata da personale della stazione di soccorso alpino e della sezione SAT di Ala.
Le collaborazioni con l'Arma dei Carabinieri, Esercito Italiano e Polizia di Stato sono state molto interessanti, e si auspica possano proseguire in futuro in modo da poter affrontare queste problematiche di intervento del tutto particolari. Un sentito ringraziamento è sicuramente dovuto al Comando dell'Arma dei Carabinieri di Verona, al Comando del 2° Reggimento Genio Guastatori Alpino di Trento e alla Questura di Verona per aver permesso al proprio personale di partecipare all'evento, e al Sindaco di Ala e alla questura di Trento per l'attività autorizzatoria. Un grazie anche al gestore del Rifugio Fraccaroli che ha dato la disponibilità per il trasporto dei materiali e fornito un importante base logistica.
In data 17, 18 e 19 ottobre 2014 si è svolta un esercitazione del Gruppo Disostruzione della VI^ zona speleologica Veneto-Trentino-Alto Adige in località Bocchetta delle Grole - Gruppo del Carega comune di Ala (TN). L'esercitazione era finalizzata all'addestramento e alla formazione dei tecnici specialisti all'uso di esplosivi da utilizzare in caso di operazioni di soccorso in grotta e di affinare le procedure atte a rendere transitabili in sicurezza gli ambienti ipogei più angusti alle squadre di soccorso del CNSAS e di permettere quindi il recupero di un infortunato.
Le operazioni in esterno hanno consentito di simulare in sicurezza possibili scenari di intervento in ambiente ipogeo e non, utilizzando nella giornata del 17 esplosivi di II e III categoria e nei giorni 18 - 19 esplosivi di I - V categoria, con disgaggi e bonifica delle aree.
All'evento hanno partecipato come osservatori personale della Polizia di Stato della Questura di Verona e del 2° Reggimento Genio Guastatori Alpino di Trento comandati dal Capitano Boschian Bailo. È intervenuta anche l'Arma dei Carabinieri con personale e Comandante della Sezione Investigazioni Scientifiche del Reparto Operativo - Nucleo Investigativo del Comando Provinciale Carabinieri di Verona. L'attività svolta mediante prove di campionamento post-esplosione consentirà di approfondire studi nell'ambito delle analisi chimiche già in atto presso il predetto reparto tecnico dell'Arma in collaborazione anche con il RIS di Parma.
Nelle due giornate hanno potuto così addestrarsi 11 tecnici disostruttori della VI^ zona speleologica Veneto-Trentino-Alto Adige e un tecnico disostruttore della IX^ delegazione speleologica Lombardia e supportati da 4 tecnici speleo e 1 sanitario sempre della VI^ zona speleologica.
La logistica esterna è stata curata da personale della stazione di soccorso alpino e della sezione SAT di Ala.
Le collaborazioni con l'Arma dei Carabinieri, Esercito Italiano e Polizia di Stato sono state molto interessanti, e si auspica possano proseguire in futuro in modo da poter affrontare queste problematiche di intervento del tutto particolari. Un sentito ringraziamento è sicuramente dovuto al Comando dell'Arma dei Carabinieri di Verona, al Comando del 2° Reggimento Genio Guastatori Alpino di Trento e alla Questura di Verona per aver permesso al proprio personale di partecipare all'evento, e al Sindaco di Ala e alla questura di Trento per l'attività autorizzatoria. Un grazie anche al gestore del Rifugio Fraccaroli che ha dato la disponibilità per il trasporto dei materiali e fornito un importante base logistica.
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2014
Tonezza del Cimone (VI), 23-10-14
Quando una persona si perde, soprattutto in montagna o in altre zone aperte dove possa essere rischioso muoversi, è necessario mettere in campo forze preparate ad affrontare qualsiasi terreno, così come un coordinamento efficiente in grado di gestire la ricerca in tutte le sue fasi.
Per questo, l'XI Delegazione Prealpi Venete del Cnsas, Corpo nazionale soccorso alpino e speleologico, organizza per i giorni 25-26 ottobre e 7-8-9 novembre il corso regionale per la formazione di Tecnici di ricerca (TeR) da impiegare nelle complesse operazioni per ritrovare persone disperse in ambienti ostili e impervi del territorio, laddove il Cnsas opera quale riferimento esclusivo del 118 e coordina ogni risorsa sul campo, come stabilito dalla vigente normativa.
Il corso si terrà a Tonezza del Cimone (VI), con il patrocinio del Comune, e vedrà impegnata una trentina di soccorritori dell’XI Delegazione Prealpi Venete e del Servizio provinciale dell’Alto Adige, nell’ambito di una proficua collaborazione interregionale, occasione di scambio di esperienze e di crescita professionale.
Scopo del corso, considerato il grado di specializzazione necessario e l’efficacia dei protocolli di ricerca elaborati dal Cnsas, è formare tecnici certificati che possano fungere da coordinatori gestionali in area operativa per tutte le complesse attività necessarie nella ricerca persone, come la predisposizione dell’elenco delle risorse umane impegnate e dei mezzi disponibili, l’individuazione e la distribuzione delle aree di ricerca, la definizione delle varie squadre operative, il coordinamento delle unità cinofile. Fondamentali, inoltre, la conoscenza e l'utilizzo della cartografia informatizzata.
La figura del Tecnico di ricerca (TeR) coniuga la conoscenza delle tecniche alpinistiche e di soccorso usualmente impiegate in ambiente impervio e ostile con la conoscenza e padronanza pratica di strumenti quali Gps, localizzatori, software cartografici applicati a strategie di ricerca, nonché alla gestione dei rapporti con le altre risorse impegnate; il Ter viene normalmente impiegato nelle centrali operative mobili a supporto dei delegati, capi stazione e coordinatori delle operazioni di ricerca (CoR).
Quando una persona si perde, soprattutto in montagna o in altre zone aperte dove possa essere rischioso muoversi, è necessario mettere in campo forze preparate ad affrontare qualsiasi terreno, così come un coordinamento efficiente in grado di gestire la ricerca in tutte le sue fasi.
Per questo, l'XI Delegazione Prealpi Venete del Cnsas, Corpo nazionale soccorso alpino e speleologico, organizza per i giorni 25-26 ottobre e 7-8-9 novembre il corso regionale per la formazione di Tecnici di ricerca (TeR) da impiegare nelle complesse operazioni per ritrovare persone disperse in ambienti ostili e impervi del territorio, laddove il Cnsas opera quale riferimento esclusivo del 118 e coordina ogni risorsa sul campo, come stabilito dalla vigente normativa.
Il corso si terrà a Tonezza del Cimone (VI), con il patrocinio del Comune, e vedrà impegnata una trentina di soccorritori dell’XI Delegazione Prealpi Venete e del Servizio provinciale dell’Alto Adige, nell’ambito di una proficua collaborazione interregionale, occasione di scambio di esperienze e di crescita professionale.
Scopo del corso, considerato il grado di specializzazione necessario e l’efficacia dei protocolli di ricerca elaborati dal Cnsas, è formare tecnici certificati che possano fungere da coordinatori gestionali in area operativa per tutte le complesse attività necessarie nella ricerca persone, come la predisposizione dell’elenco delle risorse umane impegnate e dei mezzi disponibili, l’individuazione e la distribuzione delle aree di ricerca, la definizione delle varie squadre operative, il coordinamento delle unità cinofile. Fondamentali, inoltre, la conoscenza e l'utilizzo della cartografia informatizzata.
La figura del Tecnico di ricerca (TeR) coniuga la conoscenza delle tecniche alpinistiche e di soccorso usualmente impiegate in ambiente impervio e ostile con la conoscenza e padronanza pratica di strumenti quali Gps, localizzatori, software cartografici applicati a strategie di ricerca, nonché alla gestione dei rapporti con le altre risorse impegnate; il Ter viene normalmente impiegato nelle centrali operative mobili a supporto dei delegati, capi stazione e coordinatori delle operazioni di ricerca (CoR).
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2014
Tarzo (TV), 19-10-14
Partita da Tarzo per una passeggiata lungo il sentiero 1051, una coppia ha smarrito la traccia e si è persa nel bosco nella zona collinare tra Nogarolo e Tarzo. Stanchi e preoccupati i due, lei 27 anni di Godega di Sant'Urbano (TV), lui 36 anni di Conegliano (TV), hanno contattato i carabinieri che hanno allertato il Soccorso alpino delle Prealpi Trevigiane tramite il 118. Grazie all'applicazione in dotazione al Soccorso alpino, che tramite un link su smartphone in zone con adeguata copertura telefonica, si è risaliti alle coordinate Gps del luogo in cui si trovava la coppia. Una squadra si è quindi avvicinata in jeep percorrendo una strada forestale. Poi, sentite le loro voci, li hanno raggiunti a piedi a dieci minuti di distanza, per riaccompagnarli infine alla loro auto.
Partita da Tarzo per una passeggiata lungo il sentiero 1051, una coppia ha smarrito la traccia e si è persa nel bosco nella zona collinare tra Nogarolo e Tarzo. Stanchi e preoccupati i due, lei 27 anni di Godega di Sant'Urbano (TV), lui 36 anni di Conegliano (TV), hanno contattato i carabinieri che hanno allertato il Soccorso alpino delle Prealpi Trevigiane tramite il 118. Grazie all'applicazione in dotazione al Soccorso alpino, che tramite un link su smartphone in zone con adeguata copertura telefonica, si è risaliti alle coordinate Gps del luogo in cui si trovava la coppia. Una squadra si è quindi avvicinata in jeep percorrendo una strada forestale. Poi, sentite le loro voci, li hanno raggiunti a piedi a dieci minuti di distanza, per riaccompagnarli infine alla loro auto.
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2014
Belluno, 19-10.14
Perso il controllo del proprio parapendio, un pilota bellunese è precipitato tra gli alberi sul monte Serva, per fortuna senza alcuna conseguenza, ma rimanendo appeso ai rami di un albero a circa 10 metri da terra. L'allarme al 118 è stato lanciato dagli amici dell'uomo, D.D.F., 41 anni, che avevano visto la vela sparire tra la vegetazione. Una squadra del Soccorso alpino di Belluno ha raggiunto il punto nel bosco in cui si trovava l'uomo, per procedere con le opportune tecniche al suo recupero. Un soccorritore si è quindi arrampicato all'altezza del pilota e, dopo averlo assicurato, lo ha calato al suolo, mentre un compagno liberava la vela del parapendio rimasta incastrata tra i rami di un'altra pianta.
Perso il controllo del proprio parapendio, un pilota bellunese è precipitato tra gli alberi sul monte Serva, per fortuna senza alcuna conseguenza, ma rimanendo appeso ai rami di un albero a circa 10 metri da terra. L'allarme al 118 è stato lanciato dagli amici dell'uomo, D.D.F., 41 anni, che avevano visto la vela sparire tra la vegetazione. Una squadra del Soccorso alpino di Belluno ha raggiunto il punto nel bosco in cui si trovava l'uomo, per procedere con le opportune tecniche al suo recupero. Un soccorritore si è quindi arrampicato all'altezza del pilota e, dopo averlo assicurato, lo ha calato al suolo, mentre un compagno liberava la vela del parapendio rimasta incastrata tra i rami di un'altra pianta.

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2014
DUE INTERVENTI NEL FELTRINO
Scritto da Michela Canova
Belluno, 19-10-14
Questa mattina verso le 11.30 il 118 è stato allertato per un malore nella zona della Valpore, nel comune di Seren del Grappa. Al rientro da una notte in bivacco, un giovane di Cesiomaggiore (BL) era scivolato sbattendo la testa e perdendo coscienza, per poi sentirsi male una volta ripresosi. L'elicottero del Suem di Pieve di Cadore è così decollato in direzione del Grappa, mentre una squadra del Soccorso alpino di Feltre si preparava a intervenire. Impossibilitata ad atterrare, l'eliambulanza ha sbarcato con il verricello medico, infermiere e tecnico del Soccorso alpino dell'equipaggio. Prestate le prime cure al giovane, R.C., 19 anni, i soccorritori lo hanno imbarellato, per poi trasportare la barella con il verricello fino al Centro didattico poco distante, dove il ragazzo è stato infine caricato a bordo e accompagnato all'ospedale di Belluno. Nel frattempo la squadra in arrivo è stata dirottata su un secondo intervento, dove già stava operando un altro gruppo di soccorritori di Feltre. Lungo il sentiero 807 che dal Col di Geremia porta al Forcelletto, sopra il lago di Arsiè, un escursionista era infatti scivolato, procurandosi un trauma alla caviglia. Una volta raggiunto dai soccorritori a circa 650 metri di quota, anche grazie alle precise indicazioni di un compagno, R.D.A., 66 anni, di Montebelluna (TV) è stato stabilizzato e caricato in barella. I tecnici lo hanno quindi spostato di una decina di metri in un punto in cui l'elicottero lo ha potuto più agevolmente recuperare, per poi dirigersi al pronto soccorso di Feltre.
Questa mattina verso le 11.30 il 118 è stato allertato per un malore nella zona della Valpore, nel comune di Seren del Grappa. Al rientro da una notte in bivacco, un giovane di Cesiomaggiore (BL) era scivolato sbattendo la testa e perdendo coscienza, per poi sentirsi male una volta ripresosi. L'elicottero del Suem di Pieve di Cadore è così decollato in direzione del Grappa, mentre una squadra del Soccorso alpino di Feltre si preparava a intervenire. Impossibilitata ad atterrare, l'eliambulanza ha sbarcato con il verricello medico, infermiere e tecnico del Soccorso alpino dell'equipaggio. Prestate le prime cure al giovane, R.C., 19 anni, i soccorritori lo hanno imbarellato, per poi trasportare la barella con il verricello fino al Centro didattico poco distante, dove il ragazzo è stato infine caricato a bordo e accompagnato all'ospedale di Belluno. Nel frattempo la squadra in arrivo è stata dirottata su un secondo intervento, dove già stava operando un altro gruppo di soccorritori di Feltre. Lungo il sentiero 807 che dal Col di Geremia porta al Forcelletto, sopra il lago di Arsiè, un escursionista era infatti scivolato, procurandosi un trauma alla caviglia. Una volta raggiunto dai soccorritori a circa 650 metri di quota, anche grazie alle precise indicazioni di un compagno, R.D.A., 66 anni, di Montebelluna (TV) è stato stabilizzato e caricato in barella. I tecnici lo hanno quindi spostato di una decina di metri in un punto in cui l'elicottero lo ha potuto più agevolmente recuperare, per poi dirigersi al pronto soccorso di Feltre.
Pubblicato in
2014
TRE INTERVENTI IN MONTAGNA
Scritto da Michela Canova
Belluno, 18-10-14
Nel pomeriggio l'elicottero del Suem di Pieve di Cadore è intervenuto sul Monte Piana, nel comune di Auronzo, dove, dopo il decollo, il pilota di un parapendio ha perso il controllo della vela finendo contro la roccia. Complicato il recupero poichè l'infortunato, un uomo tedesco, era rimasto appeso a uno spuntone a 5 metri da terra con una probabile frattura alla gamba. Il tecnico del Soccorso alpino dell'equipaggio ha quindi calato medico e infermiere all'altezza del ferito, cui sono state prestate le prime cure, per poi recuperarlo dall'alto. Una volta sul prato, dopo essere stato imbarellato, l'uomo è stato imbarcato e trasportato all'ospedale di Brunico. Attorno alle 16, il 118 è stato contattato per una giovane caduta a cavallo ad Arsiè, nella zona del Col del Gallo. L'eliambulanza è quindi nuovamente decollata da Pieve di Cadore. La ragazza, che aveva sbattuto il volto a terra, è stata caricata in barella e accompagnata al pronto soccorso di Belluno. Infine, prossimo il buio, l'elicottero è stato inviato nel comune di Livinallongo del Col di Lana, per lo scontro tra un'auto e un'ape. Nell'incidente è rimasto ferito un quattordicenne, che è stato subito trasportato all'ospedale di Belluno.
Nel pomeriggio l'elicottero del Suem di Pieve di Cadore è intervenuto sul Monte Piana, nel comune di Auronzo, dove, dopo il decollo, il pilota di un parapendio ha perso il controllo della vela finendo contro la roccia. Complicato il recupero poichè l'infortunato, un uomo tedesco, era rimasto appeso a uno spuntone a 5 metri da terra con una probabile frattura alla gamba. Il tecnico del Soccorso alpino dell'equipaggio ha quindi calato medico e infermiere all'altezza del ferito, cui sono state prestate le prime cure, per poi recuperarlo dall'alto. Una volta sul prato, dopo essere stato imbarellato, l'uomo è stato imbarcato e trasportato all'ospedale di Brunico. Attorno alle 16, il 118 è stato contattato per una giovane caduta a cavallo ad Arsiè, nella zona del Col del Gallo. L'eliambulanza è quindi nuovamente decollata da Pieve di Cadore. La ragazza, che aveva sbattuto il volto a terra, è stata caricata in barella e accompagnata al pronto soccorso di Belluno. Infine, prossimo il buio, l'elicottero è stato inviato nel comune di Livinallongo del Col di Lana, per lo scontro tra un'auto e un'ape. Nell'incidente è rimasto ferito un quattordicenne, che è stato subito trasportato all'ospedale di Belluno.
Pubblicato in
2014
RECUPERATO CANE IN UN CANALE
Scritto da Michela Canova
Cortina d'Ampezzo (BL), 18-10-14
Mentre si stava svolgendo la verifica della parte roccia per aspiranti soccorritori sul Passo Falzarego, è scattato l'allarme per un cagnolino finito in un canale non distante dal luogo dell'esame , nei pressi del Sass de Stria. La bestiola, scappata all'improvviso, non era più visibile, né raggiungibile dall'alto. La proprietaria era perciò scesa fino alla strada dove aveva chiesto aiuto al 118. Alcuni tecnici già presenti sul luogo sono quindi intervenuti e, dopo aver raggiunto con una mezz'ora di camminata il luogo in cui era sparito il cane, si sono calati per circa 15 metri. I soccorritori lo hanno avvicinato sena problemi e, una volta recuperato, raggiunti poi anche da personale del Soccorso alpino di Cortina, lo hanno riconsegnato alla proprietaria.
Mentre si stava svolgendo la verifica della parte roccia per aspiranti soccorritori sul Passo Falzarego, è scattato l'allarme per un cagnolino finito in un canale non distante dal luogo dell'esame , nei pressi del Sass de Stria. La bestiola, scappata all'improvviso, non era più visibile, né raggiungibile dall'alto. La proprietaria era perciò scesa fino alla strada dove aveva chiesto aiuto al 118. Alcuni tecnici già presenti sul luogo sono quindi intervenuti e, dopo aver raggiunto con una mezz'ora di camminata il luogo in cui era sparito il cane, si sono calati per circa 15 metri. I soccorritori lo hanno avvicinato sena problemi e, una volta recuperato, raggiunti poi anche da personale del Soccorso alpino di Cortina, lo hanno riconsegnato alla proprietaria.
Pubblicato in
2014

