2014
Pieve di Cadore (BL), 29-09-14
Mancano pochissimi giorni all'appuntamento con la Dolomiti Rescue Race, il raduno delle squadre del Soccorso alpino giunto alla quarta edizione, ormai divenuto internazionale grazie alla partecipazione di team provenienti dall'estero.
La manifestazione, che si svolgerà per tre giornate a partire dalla presentazione ufficiale dell'evento venerdì prossimo, 3 ottobre, a Pieve di Cadore, è l’unica nel suo genere al mondo, dove i volontari si confrontano in una sfida che simula un intervento reale e mette alla prova le loro capacità fisiche e tecniche.
Le squadre sono formate da 4 persone dotate di regolare attrezzatura personale, fatta di imbragature corde e quant’altro serva per trarsi d’impaccio da qualsiasi situazione, dalla parete rocciosa ai boschi più intricati, nonché della barella, il cui trasporto è d'obbligo nella parte finale.
Non mancherà una prova tecnologica con l’utilizzo del Gps e le coordinate fornite dall’organizzazione, diversa per tutte le squadre partecipanti, per ritrovare un target e dimostrare la propria abilità. Tre le compagini estere iscritte, il Soccorso polacco del Topr (terzi nel 2013 e decisi a vincere nel 2014) sempre dalla Polonia il gruppo del Gopr (alla terza partecipazione) e ultimi iscritti il Soccorso russo dello Stavropol, proveniente dal Caucaso, con un viaggio di migliaia di chilometri alle spalle per partecipare.
Attualmente sono iscritte 33 squadre, ma le previsioni sono di arrivare sicuramente a 40. La squadra da battere, i vincitori del 2013, è il Soccorso alpino di Paganella Avisio (TN), con due squadre, e la bellunese Val Biois, seconda nel 2013 e decisa a riprendersi il podio conquistato nel 2012.
Tutti saranno in lizza per ambire al trofeo realizzato appositamente dal famoso artista cadorino Giuseppe Rocchi, da sempre grande amico e sostenitore dei Volontari del Cnsas. La partenza della gara vera e propria sarà sabato mattina, 4 ottobre, alle 8.30, in località Pracedelan di Calalzo di Cadore, con direzione Forcella Piria, Rifugio Antelao, prova alle corde doppie al Passo del Tranego e lunga discesa fino a Pieve di Cadore, dove le prime squadre sono attese verso le 10.30. Gli amici e l'intera cittadinanza sono invitati a partecipare.
Programma Raduno Nazionale Soccorso Alpino 2014
Venerdì 3 ottobre 2014
18:30 Cocktail di benvenuto presso il “Gran Caffè Tiziano” di Pieve di Cadore.
21:00 Presentazione della manifestazione presso il Palazzo della Magnifica Comunità di Cadore - Proiezione del video della precedente
Sabato 4 Ottobre 2014
07:30 Proseguo ultime iscrizioni in Loc. Pracedelan (Calalzo di Cadore).
08:30 Partenza in linea da loc. Pracedelan.
11:30 Arrivo previsto delle prime squadre in Piazza Tiziano.
14:00 Pranzo.
17:00 Premiazione gara ed a seguire... festa!
LA FESTA CONTINUA AL GRAN CAFFÈ TIZIANO CON MUSICA DAL VIVO
Domenica 5 Ottobre 2014
Possibilità di arrampicare presso la Climbing Arena c/o diga ENEL di Pieve di Cadore (con tracciati di coppia Italia Speed) oppure sulle numerose falesie dislocate sull’intero territorio del Cadore.
Visita dei Musei e delle località del Cadore, scorci sulle Dolomiti care al Tiziano.
Mancano pochissimi giorni all'appuntamento con la Dolomiti Rescue Race, il raduno delle squadre del Soccorso alpino giunto alla quarta edizione, ormai divenuto internazionale grazie alla partecipazione di team provenienti dall'estero.
La manifestazione, che si svolgerà per tre giornate a partire dalla presentazione ufficiale dell'evento venerdì prossimo, 3 ottobre, a Pieve di Cadore, è l’unica nel suo genere al mondo, dove i volontari si confrontano in una sfida che simula un intervento reale e mette alla prova le loro capacità fisiche e tecniche.
Le squadre sono formate da 4 persone dotate di regolare attrezzatura personale, fatta di imbragature corde e quant’altro serva per trarsi d’impaccio da qualsiasi situazione, dalla parete rocciosa ai boschi più intricati, nonché della barella, il cui trasporto è d'obbligo nella parte finale.
Non mancherà una prova tecnologica con l’utilizzo del Gps e le coordinate fornite dall’organizzazione, diversa per tutte le squadre partecipanti, per ritrovare un target e dimostrare la propria abilità. Tre le compagini estere iscritte, il Soccorso polacco del Topr (terzi nel 2013 e decisi a vincere nel 2014) sempre dalla Polonia il gruppo del Gopr (alla terza partecipazione) e ultimi iscritti il Soccorso russo dello Stavropol, proveniente dal Caucaso, con un viaggio di migliaia di chilometri alle spalle per partecipare.
Attualmente sono iscritte 33 squadre, ma le previsioni sono di arrivare sicuramente a 40. La squadra da battere, i vincitori del 2013, è il Soccorso alpino di Paganella Avisio (TN), con due squadre, e la bellunese Val Biois, seconda nel 2013 e decisa a riprendersi il podio conquistato nel 2012.
Tutti saranno in lizza per ambire al trofeo realizzato appositamente dal famoso artista cadorino Giuseppe Rocchi, da sempre grande amico e sostenitore dei Volontari del Cnsas. La partenza della gara vera e propria sarà sabato mattina, 4 ottobre, alle 8.30, in località Pracedelan di Calalzo di Cadore, con direzione Forcella Piria, Rifugio Antelao, prova alle corde doppie al Passo del Tranego e lunga discesa fino a Pieve di Cadore, dove le prime squadre sono attese verso le 10.30. Gli amici e l'intera cittadinanza sono invitati a partecipare.
Programma Raduno Nazionale Soccorso Alpino 2014
Venerdì 3 ottobre 2014
18:30 Cocktail di benvenuto presso il “Gran Caffè Tiziano” di Pieve di Cadore.
21:00 Presentazione della manifestazione presso il Palazzo della Magnifica Comunità di Cadore - Proiezione del video della precedente
Sabato 4 Ottobre 2014
07:30 Proseguo ultime iscrizioni in Loc. Pracedelan (Calalzo di Cadore).
08:30 Partenza in linea da loc. Pracedelan.
11:30 Arrivo previsto delle prime squadre in Piazza Tiziano.
14:00 Pranzo.
17:00 Premiazione gara ed a seguire... festa!
LA FESTA CONTINUA AL GRAN CAFFÈ TIZIANO CON MUSICA DAL VIVO
Domenica 5 Ottobre 2014
Possibilità di arrampicare presso la Climbing Arena c/o diga ENEL di Pieve di Cadore (con tracciati di coppia Italia Speed) oppure sulle numerose falesie dislocate sull’intero territorio del Cadore.
Visita dei Musei e delle località del Cadore, scorci sulle Dolomiti care al Tiziano.
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2014
ESCURSIONISTI IN DIFFICOLTÀ
Scritto da Michela Canova
Cortina d'Ampezzo (BL), 28-09-14
Tre escursionisti al rientro da Forcella Verde nel gruppo del Cristallo, anziché risalire lungo la traccia marcata dai bollini rossi, si sono sbagliati e hanno continuato a scendere lungo il ghiaione, perdendosi nel canale. Attorno alle 18.30 è stato allertato il Soccorso alpino di Cortina, mentre grazie a Sms locator sono state rintracciate le coordinate Gps del punto in cui si trovavano. Individuati con un binocolo, telefonicamente sono state date loro indicazioni su come ritornare al sentiero e, una volta raggiunto, i tre sono scesi autonomamente.
Tre escursionisti al rientro da Forcella Verde nel gruppo del Cristallo, anziché risalire lungo la traccia marcata dai bollini rossi, si sono sbagliati e hanno continuato a scendere lungo il ghiaione, perdendosi nel canale. Attorno alle 18.30 è stato allertato il Soccorso alpino di Cortina, mentre grazie a Sms locator sono state rintracciate le coordinate Gps del punto in cui si trovavano. Individuati con un binocolo, telefonicamente sono state date loro indicazioni su come ritornare al sentiero e, una volta raggiunto, i tre sono scesi autonomamente.
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2014
Farra d'Alpago (BL), 28-09-14
Pochi minuti prima delle 20 Deborah ha mandato un messaggio alla madre. In questo momento è a Vittorio Veneto, con i carabinieri e la polizia municipale. È stato richiesto l'intervento di un'ambulanza, poiché la giovane era in stato confusionale. I genitori stanno andando da lei.
Pochi minuti prima delle 20 Deborah ha mandato un messaggio alla madre. In questo momento è a Vittorio Veneto, con i carabinieri e la polizia municipale. È stato richiesto l'intervento di un'ambulanza, poiché la giovane era in stato confusionale. I genitori stanno andando da lei.
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2014
Farra d'Alpago (BL), 28-09-14
Sono proseguite tutta la giornata le ricerche di Deborah, scomparsa da venerdì scorso, purtroppo senza riuscire a fare luce sulla sua sparizione. A partire dalle 7 le squadre sono tornate a battere più volte tutta l'area già setacciata ieri, sia nel lago che sui versanti attorno al perimetro, allargando la superficie di indagine. Per non escludere alcuna possibilità sono state anche effettuate calate in zone secondarie, vicino alle gallerie fino all'acqua. Questa notte un presidio del Soccorso alpino rimarrà presente nel parcheggio prima del ponte sul Tesa, ma per proseguire nella perlustrazione si attendono indicazioni precise o nuove segnalazioni che possano circoscrivere la ricerca e restringere il campo. I filmati di una delle telecamera, visionati con la supervisione dei carabinieri, hanno ripreso la ragazza, attorno alle 18.10 di venerdì, che si dirigeva nel centro di Farra d'Alpago. Indossava leggings e un maglione chiaro fino alle ginocchia, con stivaletti alla caviglia. Portava una sciarpa scura attorno al collo e occhiali da sole. Al braccio, la giacca blu, un grande borsone bluette e una borsa più piccola bianca. Chiunque l'avesse vista è pregato di contattare i carabinieri. Oggi erano presenti circa 110 persone: Soccorso alpino con volontari e tecnici di ricerca delle Stazioni di Alpago, Belluno, Feltre, Prealpi Trevigiane, Guardia di finanza, Corpo forestale dello Stato, vigili del fuoco, associazioni di Protezione civile, Belluno emergenza e diverse unità cinofile.
Sono proseguite tutta la giornata le ricerche di Deborah, scomparsa da venerdì scorso, purtroppo senza riuscire a fare luce sulla sua sparizione. A partire dalle 7 le squadre sono tornate a battere più volte tutta l'area già setacciata ieri, sia nel lago che sui versanti attorno al perimetro, allargando la superficie di indagine. Per non escludere alcuna possibilità sono state anche effettuate calate in zone secondarie, vicino alle gallerie fino all'acqua. Questa notte un presidio del Soccorso alpino rimarrà presente nel parcheggio prima del ponte sul Tesa, ma per proseguire nella perlustrazione si attendono indicazioni precise o nuove segnalazioni che possano circoscrivere la ricerca e restringere il campo. I filmati di una delle telecamera, visionati con la supervisione dei carabinieri, hanno ripreso la ragazza, attorno alle 18.10 di venerdì, che si dirigeva nel centro di Farra d'Alpago. Indossava leggings e un maglione chiaro fino alle ginocchia, con stivaletti alla caviglia. Portava una sciarpa scura attorno al collo e occhiali da sole. Al braccio, la giacca blu, un grande borsone bluette e una borsa più piccola bianca. Chiunque l'avesse vista è pregato di contattare i carabinieri. Oggi erano presenti circa 110 persone: Soccorso alpino con volontari e tecnici di ricerca delle Stazioni di Alpago, Belluno, Feltre, Prealpi Trevigiane, Guardia di finanza, Corpo forestale dello Stato, vigili del fuoco, associazioni di Protezione civile, Belluno emergenza e diverse unità cinofile.
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2014
INFORTUNIO A UNA CAVIGLIA
Scritto da Michela Canova
Falcade (BL), 28-09-14
Mentre con alcuni conoscenti scendeva lungo la silvopastorale che dal Passo Valles porta al Rifugio Laresei, un'escursionista svizzera, F.Q., 48 anni, è scivolata sulla ghiaia infortunandosi a una caviglia. Scattato l'allarme poco prima delle 17, sul luogo dell'incidente è stata inviata una squadra del Soccorso alpino della Val Biois. Raggiunta, la donna è stata poi accompagnata sulla strada, dove attendeva l'ambulanza della Croce verde che l'ha trasportata al pronto soccorso di Agordo.
Mentre con alcuni conoscenti scendeva lungo la silvopastorale che dal Passo Valles porta al Rifugio Laresei, un'escursionista svizzera, F.Q., 48 anni, è scivolata sulla ghiaia infortunandosi a una caviglia. Scattato l'allarme poco prima delle 17, sul luogo dell'incidente è stata inviata una squadra del Soccorso alpino della Val Biois. Raggiunta, la donna è stata poi accompagnata sulla strada, dove attendeva l'ambulanza della Croce verde che l'ha trasportata al pronto soccorso di Agordo.
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2014
MALORE IN QUOTA
Scritto da Michela Canova
Valli del Pasubio (VI), 28-09-14
Mentre con il fidanzato e un amico stava risalendo la Strada delle gallerie sul Pasubio, M.C.Z., 34 anni, di Vicenza, si è sentita poco bene. Gli escursionisti hanno quindi chiamato il Rifugio Papa, la loro meta non distante, e il gestore ha lanciato l'allarme attorno alle 13.30. Una squadra del Soccorso alpino di Schio è quindi partita con il fuoristrada e, dopo averla raggiunta, ha caricato a bordo la donna, per poi accompagnarla al passo Pian delle Fugazze e affidarla all'ambulanza diretta all'ospedale di Santorso.
Mentre con il fidanzato e un amico stava risalendo la Strada delle gallerie sul Pasubio, M.C.Z., 34 anni, di Vicenza, si è sentita poco bene. Gli escursionisti hanno quindi chiamato il Rifugio Papa, la loro meta non distante, e il gestore ha lanciato l'allarme attorno alle 13.30. Una squadra del Soccorso alpino di Schio è quindi partita con il fuoristrada e, dopo averla raggiunta, ha caricato a bordo la donna, per poi accompagnarla al passo Pian delle Fugazze e affidarla all'ambulanza diretta all'ospedale di Santorso.
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2014
RAGAZZA SI PERDE IN MONTAGNA
Scritto da Michela Canova
Forno di Zoldo (BL), 28-09-14
Partita con la famiglia da Malga del Pian, sopra Pralongo, per raggiungere il laghetto del Vach, una ragazza di Venezia, E.M., di 13 anni, che camminava tra due gruppi, arrivata a un bivio, ha sbagliato direzione, arrivando fino al Bivacco Angelini a quota 1.700. Quando i parenti si sono riuniti, si sono accorti della sua assenza e hanno lanciato l'allarme passate da poco le 14. Una squadra del Soccorso alpino della Valle di Zoldo è quindi partita verso il luogo indicato, mentre contemporaneamente la giovane tornava indietro sul sentiero. Dopo aver incontrato due escursionisti che l'avevano incrociata, i due soccorritori sono stati indirizzati verso l'itinerario percorso dalla ragazza, l'hanno trovata che stava rientrando da sola e l'hanno accompagnata dai genitori.
Partita con la famiglia da Malga del Pian, sopra Pralongo, per raggiungere il laghetto del Vach, una ragazza di Venezia, E.M., di 13 anni, che camminava tra due gruppi, arrivata a un bivio, ha sbagliato direzione, arrivando fino al Bivacco Angelini a quota 1.700. Quando i parenti si sono riuniti, si sono accorti della sua assenza e hanno lanciato l'allarme passate da poco le 14. Una squadra del Soccorso alpino della Valle di Zoldo è quindi partita verso il luogo indicato, mentre contemporaneamente la giovane tornava indietro sul sentiero. Dopo aver incontrato due escursionisti che l'avevano incrociata, i due soccorritori sono stati indirizzati verso l'itinerario percorso dalla ragazza, l'hanno trovata che stava rientrando da sola e l'hanno accompagnata dai genitori.
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2014
CONTINUANO LE RICERCHE DI DEBORAH
Scritto da Michela Canova
Farra d'Alpago (BL), 28-09-14
Sono riprese questa mattina alle 7 le ricerche di Deborah, la ventitreenne bellunese, la cui scomparsa risale a venerdì sera. Attualmente 110 persone, suddivise in squadre, stanno perlustrando le diverse zone a loro affidate attorno al lago di Santa Croce e nelle aree limitrofe al parcheggio, dove è stata rinvenuta l'auto della ragazza, vicino al ponte sul Tesa, e dove si trova il campo base con il Centro di coordinamento delle operazioni del Soccorso alpino. Con la supervisione dei carabinieri si stanno verificando tutte le possibilità, incrociando anche i dati delle telecamere di sorveglianza della banca di Farra d'Alpago e dei comuni dell'Alpago e di Ponte nelle Alpi. L'elicottero del Corpo forestale dello Stato con a bordo personale del Soccorso alpino ha inoltre effettuato un nuovo sopralluogo dall'alto. Nessuna nuova segnalazione è pervenuta oggi. Sono presenti Soccorso alpino, Guardia di finanza, vigili del fuoco, associazioni di Protezione civile e Belluno emergenza, con diverse unità cinofile. Si ricorda che al momento della scomparsa Deborah indossava un paio di leggings scuri, una camicetta grigio chiara, una giacca blu e calzava stivaletti alla caviglia marrone. Chiunque avesse sue informazioni è pregato di contattare i carabinieri.
Sono riprese questa mattina alle 7 le ricerche di Deborah, la ventitreenne bellunese, la cui scomparsa risale a venerdì sera. Attualmente 110 persone, suddivise in squadre, stanno perlustrando le diverse zone a loro affidate attorno al lago di Santa Croce e nelle aree limitrofe al parcheggio, dove è stata rinvenuta l'auto della ragazza, vicino al ponte sul Tesa, e dove si trova il campo base con il Centro di coordinamento delle operazioni del Soccorso alpino. Con la supervisione dei carabinieri si stanno verificando tutte le possibilità, incrociando anche i dati delle telecamere di sorveglianza della banca di Farra d'Alpago e dei comuni dell'Alpago e di Ponte nelle Alpi. L'elicottero del Corpo forestale dello Stato con a bordo personale del Soccorso alpino ha inoltre effettuato un nuovo sopralluogo dall'alto. Nessuna nuova segnalazione è pervenuta oggi. Sono presenti Soccorso alpino, Guardia di finanza, vigili del fuoco, associazioni di Protezione civile e Belluno emergenza, con diverse unità cinofile. Si ricorda che al momento della scomparsa Deborah indossava un paio di leggings scuri, una camicetta grigio chiara, una giacca blu e calzava stivaletti alla caviglia marrone. Chiunque avesse sue informazioni è pregato di contattare i carabinieri.
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2014
SCIVOLA NEL GRETO DI UN TORRENTE
Scritto da Michela Canova
Valli del Pasubio (VI), 27-09-14
Attorno alle 18 il Soccorso alpino di Schio è stato allertato dal 118 per intervenire in aiuto di un uomo scivolato sul greto di un torrente in località Malunga. Sei soccorritori sono quindi partiti in direzione del luogo indicato. Dopo aver raggiunto l'infortunato, G.S., 72 anni, di Marano Vicentino (VI), con un probabile trauma al ginocchio, gli hanno prestato le prime cure e, una volta caricato in barella, lo hanno trasportato per circa 150 metri di dislivello fino alla strada, per affidarlo all'ambulanza diretta al pronto soccorso di Schio.
Attorno alle 18 il Soccorso alpino di Schio è stato allertato dal 118 per intervenire in aiuto di un uomo scivolato sul greto di un torrente in località Malunga. Sei soccorritori sono quindi partiti in direzione del luogo indicato. Dopo aver raggiunto l'infortunato, G.S., 72 anni, di Marano Vicentino (VI), con un probabile trauma al ginocchio, gli hanno prestato le prime cure e, una volta caricato in barella, lo hanno trasportato per circa 150 metri di dislivello fino alla strada, per affidarlo all'ambulanza diretta al pronto soccorso di Schio.
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2014
ANCORA NESSUNA TRACCIA DI DEBORAH
Scritto da Michela Canova
Farra d'Alpago (BL), 27-09-14
Mentre le ricerche proseguiranno nella notte, con il Centro mobile di coordinamento del Soccorso alpino di presidio al campo sportivo di Puos d'Alpago, ancora nulla è emerso in merito alla scomparsa di Deborah, la ventitreenne bellunese di cui non si sa più nulla da ieri. L'ultimo a sentirla al telefono nel pomeriggio il suo ragazzo. Dalle 20, dopo alcuni squilli, il cellulare è risultato spento e, passate un certo numero di ore, è stato inutile tentare di risalire alla cella telefonica. Alle 17 di ieri una persona ha visto la ragazza seduta su una panchina a Farra e questa mattina, tra le 9 e le 10.30, sono state tre le segnalazioni, poi verificate, della sua possibile presenza in località tutte prossime al Fadalto. Alle cinque, quando i famigliari preoccupati ne hanno segnalato la sparizione, una volta avviate, le ricerche si sono concentrate attorno al lago di Santa Croce, nelle cui vicinanze (in prossimità del ponte sul Tesa all'ingresso di Farra d'Alpago) è stata rinvenuta la sua macchina parcheggiata. Oltre cento persone tra Soccorso alpino, vigili del fuoco, Guardia di finanza, Corpo forestale dello Stato, Belluno emergenza hanno preso parte alle perlustrazioni che hanno riguardato l'intero perimetro del lago e i suoi versanti, da Cornei a dove sfocia, i canali del Rai e Cellina, l'oasi ecologica, la Sella del Fadalto, con il sorvolo della zona da parte dei due elicotteri del Suem di Pieve di Cadore e dei vigili del fuoco e il controllo delle gallerie del treno della Polfer. Numerose le unità cinofile sul posto compresi i bloodhound che hanno seguito alcune tracce proprio in direzione Fadalto. Per il Soccorso alpino erano presenti tecnici di ricerca e i volontari delle Stazioni di Alpago, Belluno, Longarone e Prealpi Trevigiane. Se nulla di nuovo dovesse emergere nelle prossime ore, altre squadre si aggiungeranno domattina a partire dalle 7.
Al momento della scomparsa Deborah indossava un paio di leggings scuri, una camicetta grigio chiara, una giacca blu e calzava stivaletti alla caviglia marrone. Chiunque avesse sue informazioni è pregato di contattare i carabinieri.
Mentre le ricerche proseguiranno nella notte, con il Centro mobile di coordinamento del Soccorso alpino di presidio al campo sportivo di Puos d'Alpago, ancora nulla è emerso in merito alla scomparsa di Deborah, la ventitreenne bellunese di cui non si sa più nulla da ieri. L'ultimo a sentirla al telefono nel pomeriggio il suo ragazzo. Dalle 20, dopo alcuni squilli, il cellulare è risultato spento e, passate un certo numero di ore, è stato inutile tentare di risalire alla cella telefonica. Alle 17 di ieri una persona ha visto la ragazza seduta su una panchina a Farra e questa mattina, tra le 9 e le 10.30, sono state tre le segnalazioni, poi verificate, della sua possibile presenza in località tutte prossime al Fadalto. Alle cinque, quando i famigliari preoccupati ne hanno segnalato la sparizione, una volta avviate, le ricerche si sono concentrate attorno al lago di Santa Croce, nelle cui vicinanze (in prossimità del ponte sul Tesa all'ingresso di Farra d'Alpago) è stata rinvenuta la sua macchina parcheggiata. Oltre cento persone tra Soccorso alpino, vigili del fuoco, Guardia di finanza, Corpo forestale dello Stato, Belluno emergenza hanno preso parte alle perlustrazioni che hanno riguardato l'intero perimetro del lago e i suoi versanti, da Cornei a dove sfocia, i canali del Rai e Cellina, l'oasi ecologica, la Sella del Fadalto, con il sorvolo della zona da parte dei due elicotteri del Suem di Pieve di Cadore e dei vigili del fuoco e il controllo delle gallerie del treno della Polfer. Numerose le unità cinofile sul posto compresi i bloodhound che hanno seguito alcune tracce proprio in direzione Fadalto. Per il Soccorso alpino erano presenti tecnici di ricerca e i volontari delle Stazioni di Alpago, Belluno, Longarone e Prealpi Trevigiane. Se nulla di nuovo dovesse emergere nelle prossime ore, altre squadre si aggiungeranno domattina a partire dalle 7.
Al momento della scomparsa Deborah indossava un paio di leggings scuri, una camicetta grigio chiara, una giacca blu e calzava stivaletti alla caviglia marrone. Chiunque avesse sue informazioni è pregato di contattare i carabinieri.
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2014
ESCE DI STRADA CON LA MOTO
Scritto da Michela Canova
Pieve di Cadore (BL), 27-09-14
Perso il controllo della propria moto, A.P., 31 anni, di Calalzo di Cadore (BL), è uscito di strada sopra l'abitato di Pozzale, rotolando per diversi metri in una scarpata. Gli amici hanno lanciato l'allarme passate da poco le 15 e il 118 ha inviato sul luogo dell'incidente una squadra del Soccorso alpino di Pieve di Cadore e l'elicottero del Suem. Prestate le prime cure, l'infortunato è stato imbarellato e recuperato con un verricello di 15 metri, per essere poi trasportato all'ospedale di Belluno con sospetto politrauma.
Perso il controllo della propria moto, A.P., 31 anni, di Calalzo di Cadore (BL), è uscito di strada sopra l'abitato di Pozzale, rotolando per diversi metri in una scarpata. Gli amici hanno lanciato l'allarme passate da poco le 15 e il 118 ha inviato sul luogo dell'incidente una squadra del Soccorso alpino di Pieve di Cadore e l'elicottero del Suem. Prestate le prime cure, l'infortunato è stato imbarellato e recuperato con un verricello di 15 metri, per essere poi trasportato all'ospedale di Belluno con sospetto politrauma.
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2014
APPELLO PER RAGAZZA SCOMPARSA
Scritto da Michela Canova
Farra d'Alpago (BL), 27-09-14
Proseguono le ricerche della giovane bellunese scomparsa ieri, la cui auto è stata rinvenuta parcheggiata a Farra d'Alpago. La ragazza, che si chiama Deborah e ha 23 anni, indossa un paio di leggings scuri, una camicetta grigio chiara, una giacca blu e calza stivaletti alla caviglia marrone. Chiunque avesse sue informazioni è pregato di contattare i carabinieri.
Proseguono le ricerche della giovane bellunese scomparsa ieri, la cui auto è stata rinvenuta parcheggiata a Farra d'Alpago. La ragazza, che si chiama Deborah e ha 23 anni, indossa un paio di leggings scuri, una camicetta grigio chiara, una giacca blu e calza stivaletti alla caviglia marrone. Chiunque avesse sue informazioni è pregato di contattare i carabinieri.
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2014
SI CERCA UNA RAGAZZA IN ALPAGO
Scritto da Michela Canova
Farra d'Alpago (BL), 27-09-14
Sono in corso le ricerche di una giovane bellunese, la cui scomparsa è stata segnalata questa mattina all'alba dai famigliari che non avevano più sue notizie da ieri sera. L'auto della ragazza, 23 anni di Belluno, è stata trovata parcheggiata a Farra d'Alpago, dove è solita venire a camminare. Sul posto le squadre del Soccorso alpino, con diverse unità cinofile e il Centro mobile di coordinamento posto nei pressi del cimitero nuovo di Farra, Guardia di finanza, Corpo forestale dello Stato, vigili del fuoco. L'elicottero del Suem di Pieve di Cadore e quello dei vigili del fuoco stanno sorvolando la zona.
Sono in corso le ricerche di una giovane bellunese, la cui scomparsa è stata segnalata questa mattina all'alba dai famigliari che non avevano più sue notizie da ieri sera. L'auto della ragazza, 23 anni di Belluno, è stata trovata parcheggiata a Farra d'Alpago, dove è solita venire a camminare. Sul posto le squadre del Soccorso alpino, con diverse unità cinofile e il Centro mobile di coordinamento posto nei pressi del cimitero nuovo di Farra, Guardia di finanza, Corpo forestale dello Stato, vigili del fuoco. L'elicottero del Suem di Pieve di Cadore e quello dei vigili del fuoco stanno sorvolando la zona.
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2014
Pieve di Cadore (BL), 26-09-14
Arrivato all'attacco della Bala, il punto in cui percorrendo la normale dell'Antelao dal ghiaione inizia la roccia, un escursionista è stato colpito a una gamba da una pietra staccatasi dall'alto, che lo ha ferito gravemente. L'amico con lui ha subito allertato il 118, poco prima delle 10, per poi cercare di ripararlo sotto la parete per evitare che altre scariche potessero nuovamente coinvolgerlo. L'elicottero del Suem di Pieve di Cadore ha quindi individuato il punto dell'incidente, a circa 2460 metri di altitudine, e sbarcato tecnico del Soccorso alpino e medico dell'equipaggio. Prestate le prime cure all'uomo, H.T., 40 anni, di Bressanone (BZ), i soccorritori lo hanno imbarellato e recuperato con un verricello di 5 metri, per poi trasportarlo all'ospedale di Belluno.
Pronte a intervenire in supporto alle operazioni, se necessario, le Stazioni del Soccorso alpino di Pieve di Cadore e San Vito di Cadore.
Arrivato all'attacco della Bala, il punto in cui percorrendo la normale dell'Antelao dal ghiaione inizia la roccia, un escursionista è stato colpito a una gamba da una pietra staccatasi dall'alto, che lo ha ferito gravemente. L'amico con lui ha subito allertato il 118, poco prima delle 10, per poi cercare di ripararlo sotto la parete per evitare che altre scariche potessero nuovamente coinvolgerlo. L'elicottero del Suem di Pieve di Cadore ha quindi individuato il punto dell'incidente, a circa 2460 metri di altitudine, e sbarcato tecnico del Soccorso alpino e medico dell'equipaggio. Prestate le prime cure all'uomo, H.T., 40 anni, di Bressanone (BZ), i soccorritori lo hanno imbarellato e recuperato con un verricello di 5 metri, per poi trasportarlo all'ospedale di Belluno.
Pronte a intervenire in supporto alle operazioni, se necessario, le Stazioni del Soccorso alpino di Pieve di Cadore e San Vito di Cadore.
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2014
SOCCORSO IN PALA ALTA
Scritto da Michela Canova
Sedico (BL), 25-09-14
Dopo aver raggiunto la vetta della Pala Alta, madre e figlia di Belluno, F.D.C., 51 anni, e G.M, 20 anni, ripartite per rientrare, anche per la presenza di nebbia dalla cima hanno continuato a scendere, anziché risalire prima come da sentiero sull'anticima. Arrivate a circa 1650 metri di altitudine lungo il canale, si sono fermate in un tratto ripido e hanno chiesto aiuto al 118. Una squadra del Soccorso alpino di Belluno, allertata attorno alle 15, è quindi partita in direzione del luogo indicato dalle due escursioniste, potendo contare sulle precise coordinate Gps individuate da Sms Locator, il localizzatore utilizzato dal Soccorso alpino. Il primo soccorritore ha percorso quindi la direttissima alla cima, ritrovando madre e figlia fuori via, quando hanno risposto ai richiami. Appena arrivato il resto della squadra, le due escursioniste sono state riportate sul sentiero e sono scese a valle con i soccorritori.
Dopo aver raggiunto la vetta della Pala Alta, madre e figlia di Belluno, F.D.C., 51 anni, e G.M, 20 anni, ripartite per rientrare, anche per la presenza di nebbia dalla cima hanno continuato a scendere, anziché risalire prima come da sentiero sull'anticima. Arrivate a circa 1650 metri di altitudine lungo il canale, si sono fermate in un tratto ripido e hanno chiesto aiuto al 118. Una squadra del Soccorso alpino di Belluno, allertata attorno alle 15, è quindi partita in direzione del luogo indicato dalle due escursioniste, potendo contare sulle precise coordinate Gps individuate da Sms Locator, il localizzatore utilizzato dal Soccorso alpino. Il primo soccorritore ha percorso quindi la direttissima alla cima, ritrovando madre e figlia fuori via, quando hanno risposto ai richiami. Appena arrivato il resto della squadra, le due escursioniste sono state riportate sul sentiero e sono scese a valle con i soccorritori.
Pubblicato in
2014
Domegge di Cadore (BL), 23-09-14
Partito dal Campanile di Val Montanaia diretto al Rifugio Padova passando da Forcella Montanaia, un escursionista originario di Monza (MB), G.B., 61 anni, che stava scendendo lungo il sentiero n.253, ha perso all'improvviso l'equilibrio ed è caduto rotolando per oltre 150 metri nel ghiaione laterale. Quando si è fermato, ha cominciato a chiedere aiuto e alcuni escursionisti di passaggio hanno contattato il 118. In aiuto dell'uomo è stato inviato l'elicottero del Suem di Pieve di Cadore. Dopo aver individuato l'infortunato, tecnico e medico sono stati sbarcati con il verricello. Prestate le prime cure all'uomo, che presentava un sospetto politrauma, l'eliambulanza ha provveduto al suo recupero utilizzando sempre un verricello, per poi trasportarlo all'ospedale di Belluno. Pronta intervenire in supporto alle operazioni la Stazione del Soccorso alpino del Centro Cadore.
Partito dal Campanile di Val Montanaia diretto al Rifugio Padova passando da Forcella Montanaia, un escursionista originario di Monza (MB), G.B., 61 anni, che stava scendendo lungo il sentiero n.253, ha perso all'improvviso l'equilibrio ed è caduto rotolando per oltre 150 metri nel ghiaione laterale. Quando si è fermato, ha cominciato a chiedere aiuto e alcuni escursionisti di passaggio hanno contattato il 118. In aiuto dell'uomo è stato inviato l'elicottero del Suem di Pieve di Cadore. Dopo aver individuato l'infortunato, tecnico e medico sono stati sbarcati con il verricello. Prestate le prime cure all'uomo, che presentava un sospetto politrauma, l'eliambulanza ha provveduto al suo recupero utilizzando sempre un verricello, per poi trasportarlo all'ospedale di Belluno. Pronta intervenire in supporto alle operazioni la Stazione del Soccorso alpino del Centro Cadore.
Pubblicato in
2014

