2012
Belluno, 12-02-12
Partiranno domattina alle 7 da Belluno altri 26 soccorritori diretti nei territori della provincia di Pesaro-Urbino, dove perdura l'emergenza neve, mentre in serata è previsto il rientro di 8 dei 16 operatori attualmente impegnati nelle Marche. Tra ieri e oggi sono proseguiti numerosi gli interventi delle squadre che, anche durante la notte, hanno raggiunto frazioni e case isolate, molto spesso solo grazie all'utilizzo degli sci, poichè i mezzi cingolati sprofondavano nella coltre nevosa. Tante le persone in difficoltà, soprattutto anziani, trasportate dalle abitazioni periferiche in luoghi sicuri o in albergi dei centri cittadini, da Montelicciano e dalla valle di Sant'Anastasia. Ieri notte una squadra ha raggiunto una stalla dell'entroterra di Pergola, distribuendo fieno e mangime al bestiame a digiuno da giorni, per poi affrontare a piedi il tragitto verso una struttura in cui aveva trovato riparo un pastore con il suo gregge. I soccorritori stanno cercando di limitare il più possibile i disagi della popolazione asserragliata nelle case bloccate dalla neve fino al primo piano, liberando le porte di accesso, scavando trincee per permettere di raggiungere i depositi di legna e gli edifici vicini, prendendo nota dell'elenco dei generi alimentari e dei medicinali di cui le famiglie necessitano, che poi torneranno a portare.
"Davvero notevole lo sforzo corriposto dal Soccorso alpino Dolomiti bellunesi che da una parte deve garantire l'attivita' istuzionale di soccorso in provincia di Belluno, dall'altra avvicendare le proprie squadre che da giovedi' scorso operano in provincia di Pesaro-Urbino con notevoli difficolta' a causa delle straordinarie precipitazioni occorse anche nelle ultime ore - sottolinea il delegato del Soccorso alpino Dolomiti Bellunesi Fabio Rufus Bristot - sono, infatti, ben 26 gli operatori del Cnsas provenienti dalle Stazioni di Agordo, Alpago, Centro Cadore, Longarone, Pedemontana del Grappa, Pieve di Cadore, Val Biois e Val Fiorentina, che domani alle 7 partiranno alla volta delle Marche. Oltre all'attrezzatura completa da roccia e scialpinismo per muoversi in completa sicurezza, le squadre avranno a seguito alcune barelle e toboga. Potranno, inoltre, disporre di un gatto delle nevi messo a disposizione dalla Comunità Montana Centro Cadore e dalla Cooperativa Cadore, indispensabile per muoversi nelle zone collinari, e di un'ulteriore motoslitta del Soccorso alpino".
Partiranno domattina alle 7 da Belluno altri 26 soccorritori diretti nei territori della provincia di Pesaro-Urbino, dove perdura l'emergenza neve, mentre in serata è previsto il rientro di 8 dei 16 operatori attualmente impegnati nelle Marche. Tra ieri e oggi sono proseguiti numerosi gli interventi delle squadre che, anche durante la notte, hanno raggiunto frazioni e case isolate, molto spesso solo grazie all'utilizzo degli sci, poichè i mezzi cingolati sprofondavano nella coltre nevosa. Tante le persone in difficoltà, soprattutto anziani, trasportate dalle abitazioni periferiche in luoghi sicuri o in albergi dei centri cittadini, da Montelicciano e dalla valle di Sant'Anastasia. Ieri notte una squadra ha raggiunto una stalla dell'entroterra di Pergola, distribuendo fieno e mangime al bestiame a digiuno da giorni, per poi affrontare a piedi il tragitto verso una struttura in cui aveva trovato riparo un pastore con il suo gregge. I soccorritori stanno cercando di limitare il più possibile i disagi della popolazione asserragliata nelle case bloccate dalla neve fino al primo piano, liberando le porte di accesso, scavando trincee per permettere di raggiungere i depositi di legna e gli edifici vicini, prendendo nota dell'elenco dei generi alimentari e dei medicinali di cui le famiglie necessitano, che poi torneranno a portare.
"Davvero notevole lo sforzo corriposto dal Soccorso alpino Dolomiti bellunesi che da una parte deve garantire l'attivita' istuzionale di soccorso in provincia di Belluno, dall'altra avvicendare le proprie squadre che da giovedi' scorso operano in provincia di Pesaro-Urbino con notevoli difficolta' a causa delle straordinarie precipitazioni occorse anche nelle ultime ore - sottolinea il delegato del Soccorso alpino Dolomiti Bellunesi Fabio Rufus Bristot - sono, infatti, ben 26 gli operatori del Cnsas provenienti dalle Stazioni di Agordo, Alpago, Centro Cadore, Longarone, Pedemontana del Grappa, Pieve di Cadore, Val Biois e Val Fiorentina, che domani alle 7 partiranno alla volta delle Marche. Oltre all'attrezzatura completa da roccia e scialpinismo per muoversi in completa sicurezza, le squadre avranno a seguito alcune barelle e toboga. Potranno, inoltre, disporre di un gatto delle nevi messo a disposizione dalla Comunità Montana Centro Cadore e dalla Cooperativa Cadore, indispensabile per muoversi nelle zone collinari, e di un'ulteriore motoslitta del Soccorso alpino".
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2012
Belluno, 11-02-12
La notte appena passata, una nuova coltre di neve ha invaso le strade verso i nuclei abitati periferici dei comuni marchigiani, isolandone numerosi. Le squadre di soccorritori, da due giorni in provincia di Pesaro-Urbino, ieri erano state impegnate a liberare i tetti di abitazioni, scuole, edifici pubblici e stalle, a seconda delle indicazioni di necessità dei sindaci dei comuni di Cagli, Pergola, Fratte Rosa, Fermignano, Montegrignano. Oggi si sono invece recate nelle case isolate, per rispondere alle numerose chiamate di aiuto. I soccorritori si sono spostati con i quad cingolati per raggiungere le frazioni più distanti, il cui accesso è impedito dalla neve, e hanno verificato lo stato dei residenti, la presenza di corrente, acqua e viveri, le condizioni di edifici e strutture. Al centro dell'attenzione soprattutto le persone anziane che vivono sole. Un uomo, con la febbre alta, è stato accompagnato all'ospedale da una squadra. Il Soccorso alpino Dolomiti Bellunesi, presente attualmente con 16 tecnici, comprese 2 unità cinofile da valanga, delle Stazioni di Feltre, Longarone, Cortina, Agordo, Val Pettorina, ha una ventina di uomini pronti a partire con altri mezzi, se l'emergenza dovesse continuare.
La notte appena passata, una nuova coltre di neve ha invaso le strade verso i nuclei abitati periferici dei comuni marchigiani, isolandone numerosi. Le squadre di soccorritori, da due giorni in provincia di Pesaro-Urbino, ieri erano state impegnate a liberare i tetti di abitazioni, scuole, edifici pubblici e stalle, a seconda delle indicazioni di necessità dei sindaci dei comuni di Cagli, Pergola, Fratte Rosa, Fermignano, Montegrignano. Oggi si sono invece recate nelle case isolate, per rispondere alle numerose chiamate di aiuto. I soccorritori si sono spostati con i quad cingolati per raggiungere le frazioni più distanti, il cui accesso è impedito dalla neve, e hanno verificato lo stato dei residenti, la presenza di corrente, acqua e viveri, le condizioni di edifici e strutture. Al centro dell'attenzione soprattutto le persone anziane che vivono sole. Un uomo, con la febbre alta, è stato accompagnato all'ospedale da una squadra. Il Soccorso alpino Dolomiti Bellunesi, presente attualmente con 16 tecnici, comprese 2 unità cinofile da valanga, delle Stazioni di Feltre, Longarone, Cortina, Agordo, Val Pettorina, ha una ventina di uomini pronti a partire con altri mezzi, se l'emergenza dovesse continuare.
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2012
SCIATRICE FINISCE IN UN RUSCELLO
Scritto da Michela Canova
Rocca Pietore (BL), 11-02-12
Una sciatrice di Bolzano, A.B., 39 anni, è uscita dal tracciato della pista che attraversa i Serrai di Sottoguda ed è caduta in un ruscello laterale. Gli amici che erano con lei hanno lanciato l'allarme al 118, poco prima delle 13, e l'hanno subito aiutata a risalire la scarpata. Sul posto sono sopraggiunte una squadra del Soccorso alpino della Val Pettorina e un'ambulanza. La donna, con una sospetta frattura alla gamba, è stata imbarellata e caricata sul mezzo, che l'ha poi accompagnata all'ospedale di Agordo.
Una sciatrice di Bolzano, A.B., 39 anni, è uscita dal tracciato della pista che attraversa i Serrai di Sottoguda ed è caduta in un ruscello laterale. Gli amici che erano con lei hanno lanciato l'allarme al 118, poco prima delle 13, e l'hanno subito aiutata a risalire la scarpata. Sul posto sono sopraggiunte una squadra del Soccorso alpino della Val Pettorina e un'ambulanza. La donna, con una sospetta frattura alla gamba, è stata imbarellata e caricata sul mezzo, che l'ha poi accompagnata all'ospedale di Agordo.
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2012
Falcade (BL), 11-02-12
Spettatori i bambini delle scuole elementari, giovedì prossimo, 16 febbraio, nella Piana di Falcade, di fronte al municipio, si svolgerà una dimostrazione di ricerca in valanga, organizzata dal Soccorso alpino della Val Biois e dalla Scuola di sci e snowboard Equipe. A partire dalle 14.30 sarà simulato un intervento di individuazione e recupero di persone rimaste coinvolte da una slavina. I soccorritori si alterneranno nelle varie fasi operative: dalla ricerca con le unità cinofile da valanga e con l'Arva, al sondaggio, fino al diseppellimento e successivo intervento del medico. L'appuntamento sarà l'occasione per informare il pubblico sui rischi in montagna d'inverno, illustrando l'attrezzatura e i dispositivi di sicurezza e consigliando i comportamenti da tenere. Aperta a tutti, residenti e villeggianti, la dimostrazione è realizzata con la collaborazione del Consorzio turistico Val Biois e del Comune di Falcade. Saranno presenti maestri di sci e guide alpine.
Spettatori i bambini delle scuole elementari, giovedì prossimo, 16 febbraio, nella Piana di Falcade, di fronte al municipio, si svolgerà una dimostrazione di ricerca in valanga, organizzata dal Soccorso alpino della Val Biois e dalla Scuola di sci e snowboard Equipe. A partire dalle 14.30 sarà simulato un intervento di individuazione e recupero di persone rimaste coinvolte da una slavina. I soccorritori si alterneranno nelle varie fasi operative: dalla ricerca con le unità cinofile da valanga e con l'Arva, al sondaggio, fino al diseppellimento e successivo intervento del medico. L'appuntamento sarà l'occasione per informare il pubblico sui rischi in montagna d'inverno, illustrando l'attrezzatura e i dispositivi di sicurezza e consigliando i comportamenti da tenere. Aperta a tutti, residenti e villeggianti, la dimostrazione è realizzata con la collaborazione del Consorzio turistico Val Biois e del Comune di Falcade. Saranno presenti maestri di sci e guide alpine.
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2012
Belluno, 10-02-12
Un'altra squadra del Soccorso alpino Dolomiti Bellunesi è partita questa mattina verso la provincia di Pesaro-Urbino, dove è nevicato tutta la notte. Quattro soccorritori, con mezzo fuoristrada e quad, vanno ad aggiungersi ai dodici del convoglio bellunese arrivato ieri nelle Marche in aiuto della popolazione isolata e in difficoltà nel vasto territorio. Due squadre sono già all'opera, dopo aver ricevuto indicazioni dal coordinamento locale sulle destinazioni. Una si trova nel comune di Fermignano, l'altra è stata mandata a Montegrignano. La terza è diretta a Cagli. I soccorritori faranno fronte alle diverse necessità che incontreranno sul posto, dalla rimozione della neve dai tetti, al controllo di stalle e capannoni per il bestiame, al trasporto di oggetti di prima necessità, cercando di mettere i residenti nella massima condizione di sicurezza e di limitare il più possibile i disagi. Le squadre sono dotate di tre mezzi fuoristrada, due quad cingolati e una motoslitta. Del gruppo fanno parte due unità cinofile da valanga e personale paramedico.
Un'altra squadra del Soccorso alpino Dolomiti Bellunesi è partita questa mattina verso la provincia di Pesaro-Urbino, dove è nevicato tutta la notte. Quattro soccorritori, con mezzo fuoristrada e quad, vanno ad aggiungersi ai dodici del convoglio bellunese arrivato ieri nelle Marche in aiuto della popolazione isolata e in difficoltà nel vasto territorio. Due squadre sono già all'opera, dopo aver ricevuto indicazioni dal coordinamento locale sulle destinazioni. Una si trova nel comune di Fermignano, l'altra è stata mandata a Montegrignano. La terza è diretta a Cagli. I soccorritori faranno fronte alle diverse necessità che incontreranno sul posto, dalla rimozione della neve dai tetti, al controllo di stalle e capannoni per il bestiame, al trasporto di oggetti di prima necessità, cercando di mettere i residenti nella massima condizione di sicurezza e di limitare il più possibile i disagi. Le squadre sono dotate di tre mezzi fuoristrada, due quad cingolati e una motoslitta. Del gruppo fanno parte due unità cinofile da valanga e personale paramedico.
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2012
Belluno, 09-02-12
Partirà attorno a mezzogiorno dalla sede di via dell'Artigianato a Belluno il primo convoglio del Soccorso alpino Dolomiti Bellunesi diretto nelle Marche, in aiuto alla popolazione locale in difficoltà a causa dell'emergenza neve. Allertato ieri dalla Protezione civile nazionale, un primo gruppo di soccorritori si è subito messo a disposizione per raggiungere la provincia di Pesaro-Urbino. Lì una decina di tecnici bellunesi, comprese due unità cinofile da valanga, a seconda delle direttive del coordinamento, provvederà a raggiungere nuclei isolati di case, a sgomberare i tetti dalla neve, a fornire supporto nelle diverse operazioni, muovendosi con gli sci dove i mezzi di trasporto non possano arrivare. Del convoglio fanno parte due mezzi fuoristrada, un quad e una motoslitta. Domani mattina altri quattro soccorritori si metteranno in viaggio trasportando un secondo quad cingolato. Negli anni passati, oltre che per il recente terremoto a L'Aquila, il Soccorso alpino bellunese è intervenuto nel '94 in Piemonte e nel '97 in Umbria.
Partirà attorno a mezzogiorno dalla sede di via dell'Artigianato a Belluno il primo convoglio del Soccorso alpino Dolomiti Bellunesi diretto nelle Marche, in aiuto alla popolazione locale in difficoltà a causa dell'emergenza neve. Allertato ieri dalla Protezione civile nazionale, un primo gruppo di soccorritori si è subito messo a disposizione per raggiungere la provincia di Pesaro-Urbino. Lì una decina di tecnici bellunesi, comprese due unità cinofile da valanga, a seconda delle direttive del coordinamento, provvederà a raggiungere nuclei isolati di case, a sgomberare i tetti dalla neve, a fornire supporto nelle diverse operazioni, muovendosi con gli sci dove i mezzi di trasporto non possano arrivare. Del convoglio fanno parte due mezzi fuoristrada, un quad e una motoslitta. Domani mattina altri quattro soccorritori si metteranno in viaggio trasportando un secondo quad cingolato. Negli anni passati, oltre che per il recente terremoto a L'Aquila, il Soccorso alpino bellunese è intervenuto nel '94 in Piemonte e nel '97 in Umbria.
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2012
VOLA DALLA CASCATA DI GHIACCIO
Scritto da Michela Canova
Gosaldo (BL), 05-02-12
Un alpinista bellunese è volato per alcune decine di metri durante la fase di discesa da una cascata di ghiaccio, tra California e Titele, in valle del Mis. L.M., 36 anni, di San Gregorio nelle Alpi, si stava calando in corda doppia con il compagno, dopo aver scalato la colata ghiacciata chiamata 'Biscia d'acqua', quando è precipitato per circa 40 metri, finendo a terra. L'allarme, verso le 15.30, è stato lanciato da un soccorritore di Agordo che si trovava nelle vicinanze ed è subito accorso sul posto. Il 118 ha inviato l'elicottero del Suem di Pieve di Cadore e una squadra del Soccorso alpino di Belluno. L'eliambulanza è atterrata sulla strada e il tecnico del soccorso alpino di turno con l'equipaggio ha raggiunto l'infortunato dopo aver attraversato un torrente, mentre sopraggiungevano i soccorritori da Belluno in supporto alle operazioni. L'infortunato è stato imbarellato e recuperato con un verricello di 15 metri. Il medico gli ha prestato immediatamente le prime cure e, nel frattempo, l'elicottero ha riportato a valle anche l'amico, rimasto in sosta sulla cascata. Con sospetti trauma alla testa e a un braccio, l'alpinista, che era cosciente, è stato trasportato all'ospedale di Belluno.
Un alpinista bellunese è volato per alcune decine di metri durante la fase di discesa da una cascata di ghiaccio, tra California e Titele, in valle del Mis. L.M., 36 anni, di San Gregorio nelle Alpi, si stava calando in corda doppia con il compagno, dopo aver scalato la colata ghiacciata chiamata 'Biscia d'acqua', quando è precipitato per circa 40 metri, finendo a terra. L'allarme, verso le 15.30, è stato lanciato da un soccorritore di Agordo che si trovava nelle vicinanze ed è subito accorso sul posto. Il 118 ha inviato l'elicottero del Suem di Pieve di Cadore e una squadra del Soccorso alpino di Belluno. L'eliambulanza è atterrata sulla strada e il tecnico del soccorso alpino di turno con l'equipaggio ha raggiunto l'infortunato dopo aver attraversato un torrente, mentre sopraggiungevano i soccorritori da Belluno in supporto alle operazioni. L'infortunato è stato imbarellato e recuperato con un verricello di 15 metri. Il medico gli ha prestato immediatamente le prime cure e, nel frattempo, l'elicottero ha riportato a valle anche l'amico, rimasto in sosta sulla cascata. Con sospetti trauma alla testa e a un braccio, l'alpinista, che era cosciente, è stato trasportato all'ospedale di Belluno.
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2012
SCIATORE MUORE IN PISTA
Scritto da Michela Canova
Livinallongo del Col di Lana (BL), 01-02-12
Dopo essersi fermato con un gruppo di connazionali al rifugio Plan Boè, uno sciatore svedese (non sono note le generalità) li ha preceduti in pista nella discesa verso Arabba. Gli amici, scesi di lì a poco, lo hanno trovato riverso sulla neve privo di sensi e hanno immediatamente chiamato il 112, numero di emergenza europeo, tentando nel contempo di rianimarlo. I carabinieri hanno subito girato l'allarme al 118, che ha inviato il personale sanitario della Croce bianca, direttosi sul luogo con la motoslitta del gestore del rifugio, e una squadra del Soccorso alpino di Livinallongo. A lungo sono state tentate le manovre di rianimazione sullo sciatore, imbarellato e trasportato fino all'ambulanza dai soccorritori, ma purtroppo non c'è stato nulla da fare. Al momento non si sa se la morte sia riconducibile a un malore o all'eventuale trauma dovuto a una caduta.
Dopo essersi fermato con un gruppo di connazionali al rifugio Plan Boè, uno sciatore svedese (non sono note le generalità) li ha preceduti in pista nella discesa verso Arabba. Gli amici, scesi di lì a poco, lo hanno trovato riverso sulla neve privo di sensi e hanno immediatamente chiamato il 112, numero di emergenza europeo, tentando nel contempo di rianimarlo. I carabinieri hanno subito girato l'allarme al 118, che ha inviato il personale sanitario della Croce bianca, direttosi sul luogo con la motoslitta del gestore del rifugio, e una squadra del Soccorso alpino di Livinallongo. A lungo sono state tentate le manovre di rianimazione sullo sciatore, imbarellato e trasportato fino all'ambulanza dai soccorritori, ma purtroppo non c'è stato nulla da fare. Al momento non si sa se la morte sia riconducibile a un malore o all'eventuale trauma dovuto a una caduta.
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2012
SCIATORE SI PERDE A PASSO VALLES
Scritto da Michela Canova
Falcade (BL), 30-01-12
Uno sciatore di Fano (PU), T.T., 39 anni, si è perso mentre scendeva da Passo Valles. L'uomo, seguendo in fuori pista le tracce lasciate da altri in una gita di scialpinismo, si è trovato in difficoltà, sotto Malga Valles Basso, in fondo a un canalone. Non sapendo la direzione da prendere, disorientato, ha chiesto aiuto al 118, che ha allertato il Soccorso alpino della Val Biois. Una squadra ha iniziato la discesa, incrociando lo sciatore, che, tolti gli sci aveva risalito il versante seguendo a ritroso le proprie tracce. I soccorritori lo hanno quindi accompagnato al loro foristrada e da lì alla sua macchina parcheggiata a Falcade alla partenza degli impianti.
Uno sciatore di Fano (PU), T.T., 39 anni, si è perso mentre scendeva da Passo Valles. L'uomo, seguendo in fuori pista le tracce lasciate da altri in una gita di scialpinismo, si è trovato in difficoltà, sotto Malga Valles Basso, in fondo a un canalone. Non sapendo la direzione da prendere, disorientato, ha chiesto aiuto al 118, che ha allertato il Soccorso alpino della Val Biois. Una squadra ha iniziato la discesa, incrociando lo sciatore, che, tolti gli sci aveva risalito il versante seguendo a ritroso le proprie tracce. I soccorritori lo hanno quindi accompagnato al loro foristrada e da lì alla sua macchina parcheggiata a Falcade alla partenza degli impianti.
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2012
Vicenza, Verona, Padova, 30-01-12
Tra dicembre e gennaio si sono svolte le elezioni per il rinnovo dei vertici delle stazioni del Soccorso Alpino delle Prealpi Venete, che riguarda il territorio montano e collinare delle province di Vicenza, Verona e Padova. Tante le riconferme per il triennio 2012-2014, specie per alcuni vice che sono diventati capostazione, con qualche significativo passaggio di testimone. Ad Asiago (Altopiano dei 7 Comuni) il nuovo capostazione è Daniele Zotti, mentre il vice rimane Simone Pertile. Ad Arsiero (valli dell?Astico e Posina) il nuovo capostazione è Giancarlo Casentini, già vice nel mandato precedente, Alberto Pettinà è il nuovo Vice. A Schio (Val Leogra), che lo scorso anno ha festeggiato i 60 anni dalla fondazione, il nuovo capostazione è Andrea Dalle Nogare, già vice nel mandato precedente, suo nuovo vice è Luca Nardi.
Il nuovo capo della stazione Recoaro-Valdagno(Valli dell?Agno e Chiampo)è la guida alpina Paolo Dani, già vice nel mandato precedente, mentre Luca Cortese è il nuovo vice. A Verona, il nuovo capostazione è Roberto Morandi, già vice nel mandato precedente, e Alberto Corà è il nuovo vice. A Padova (area Colli Berici ed Euganei)sono stati riconfermati il capostazione Antonio Feltrin e il vice Leonardo Calaon. Infine Daniele Benetazzo, già capostazione di Asiago, è stato nominato 2° vicedelegato di zona. Il delegato del Soccorso alpino delle Prealpi Venete Giorgio Cocco ha ringraziato i vertici uscenti, in modo particolare Siro Offelli, che ha svolto l'impegnativo incarico di capostazione ad Arsiero per ben 32 anni, augurando buon lavoro ai nuovi eletti.
Tra dicembre e gennaio si sono svolte le elezioni per il rinnovo dei vertici delle stazioni del Soccorso Alpino delle Prealpi Venete, che riguarda il territorio montano e collinare delle province di Vicenza, Verona e Padova. Tante le riconferme per il triennio 2012-2014, specie per alcuni vice che sono diventati capostazione, con qualche significativo passaggio di testimone. Ad Asiago (Altopiano dei 7 Comuni) il nuovo capostazione è Daniele Zotti, mentre il vice rimane Simone Pertile. Ad Arsiero (valli dell?Astico e Posina) il nuovo capostazione è Giancarlo Casentini, già vice nel mandato precedente, Alberto Pettinà è il nuovo Vice. A Schio (Val Leogra), che lo scorso anno ha festeggiato i 60 anni dalla fondazione, il nuovo capostazione è Andrea Dalle Nogare, già vice nel mandato precedente, suo nuovo vice è Luca Nardi.
Il nuovo capo della stazione Recoaro-Valdagno(Valli dell?Agno e Chiampo)è la guida alpina Paolo Dani, già vice nel mandato precedente, mentre Luca Cortese è il nuovo vice. A Verona, il nuovo capostazione è Roberto Morandi, già vice nel mandato precedente, e Alberto Corà è il nuovo vice. A Padova (area Colli Berici ed Euganei)sono stati riconfermati il capostazione Antonio Feltrin e il vice Leonardo Calaon. Infine Daniele Benetazzo, già capostazione di Asiago, è stato nominato 2° vicedelegato di zona. Il delegato del Soccorso alpino delle Prealpi Venete Giorgio Cocco ha ringraziato i vertici uscenti, in modo particolare Siro Offelli, che ha svolto l'impegnativo incarico di capostazione ad Arsiero per ben 32 anni, augurando buon lavoro ai nuovi eletti.
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2012
Belluno, 26-01-12
Si sono svolte a gennaio le elezioni dei nuovi capo e vicecapo delle venti Stazioni del Soccorso alpino Dolomiti Bellunesi. Nella maggior parte dei casi si è trattato soltanto di una riconferma a soccorritori che da anni prestano il loro impegno e la loro responsabilità nell'assicurare aiuto a chi si trova in difficoltà in montagna, come pure nel gestire la vita associativa e organizzativa della Stazione di pertinenza. In altri casi, capistazione e vice storici hanno passato il testimone dopo aver ricoperto queste cariche per tantissimi anni.
Si sono svolte a gennaio le elezioni dei nuovi capo e vicecapo delle venti Stazioni del Soccorso alpino Dolomiti Bellunesi. Nella maggior parte dei casi si è trattato soltanto di una riconferma a soccorritori che da anni prestano il loro impegno e la loro responsabilità nell'assicurare aiuto a chi si trova in difficoltà in montagna, come pure nel gestire la vita associativa e organizzativa della Stazione di pertinenza. In altri casi, capistazione e vice storici hanno passato il testimone dopo aver ricoperto queste cariche per tantissimi anni.
Uno su tutti Giulio De Bortoli, iscritto al Soccorso alpino dal 1971, capo o vicecapo della Stazione di Feltre dal 1987 al 2011. Come pure Mauro Piccolin, a lungo capo o vice, e tuttora tecnico di elisoccorso, della Stazione di Belluno. Proprio nella Stazione del capoluogo, all'ultimo capostazione Max De Dea è subentrato Matteo Fontana, vice Cesare Ghedina. A Feltre resta capostazione Sigfrido Dalla Rosa, mentre al posto del vice Giulio De Bortoli entra Marcello Broccon. Ad Alleghe a Luca De Zordo subentra Alessandro Rudatis, vice Mario Manfroi. Nella Stazione del Centro Cadore, Guido Pinazza lascia il comando a Gianmario Meneghin (già capostazione), vice Maurizio Bergamo. A Longarone Mariano De Mattia è capostazione, Claudio Bolzan vice. In Val Comelico Christian Casanova sostituisce come vicecapo Michele Festini, capo Gino De Zolt, e, nello stesso ruolo, nella Val Fiorentina Romolo Del Zenero subentra a Dustin Lorenzini, capo Cesare Masarei. Infine il nuovo capo della Stazione Val Pettorina è Igor Tigliani, vice Alessandro Darman.
Nel ringraziare l'impegno di quanti hanno abbandonato la propria carica, pur continuando l'attività di soccorritori, il delegato del Soccorso alpino Dolomiti Bellunesi Fabio Rufus Bristot ha detto loro: "Aver garantito, pur con periodi temporali anche significativamente diversi tra di voi, il vostro impegno come capo o vicecapo Stazione a favore del Soccorso alpino, quindi della collettività, non è un'azione secondaria per una realtà come la nostra nella quale, spesso, vige il principio della deresponsabilizzazione, dove viene con una certa frequenza detto 'fa altri' o 'fa ti' o 'farà qualchedun de altro'. Di questo vostro contributo fondamentale, senza ulteriori fronzoli, desidero ringraziarvi a nome di tutto il Soccorso alpino. Spero che il vostro contributo in termini di immutata passione ed apporto d'esperienza possa continuare ad essere offerto alla vita del Soccorso alpino Dolomiti Bellunesi e alle vostre Stazioni di appartenenza. Risulterebbe importante ed esempio per i più giovani".
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2012
Asiago (VI), 25-01-12
In seguito allo sviluppo di un incendio nelle vicinanze della statale di Costo, che porta all'Altopiano di Asiago, questo pomeriggio il Corpo forestale dello Stato ha chiesto l'intervento del Soccorso alpino di Asiago, per aiutare gli agenti a rintracciare i proprietari di alcune auto parcheggiate lungo una strada tagliafuoco e verificare che non si trovassero in difficoltà. I soccorritori hanno quindi individuato nel bosco le persone, che stavano bene, e le hanno riaccompagnate alle loro macchine.
In seguito allo sviluppo di un incendio nelle vicinanze della statale di Costo, che porta all'Altopiano di Asiago, questo pomeriggio il Corpo forestale dello Stato ha chiesto l'intervento del Soccorso alpino di Asiago, per aiutare gli agenti a rintracciare i proprietari di alcune auto parcheggiate lungo una strada tagliafuoco e verificare che non si trovassero in difficoltà. I soccorritori hanno quindi individuato nel bosco le persone, che stavano bene, e le hanno riaccompagnate alle loro macchine.
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2012
Verona, 25-01-12
Sarà inaugurata sabato prossimo, 28 gennaio, la nuova sede della Stazione Speleologica di Verona. L'appuntamento è alle 10.30 nella sede della Protezione civile di Verona, in via Sommacampagna 22/A - Quadrante Europa Centro spedizionieri, blocco 7. Alla cerimonia prenderà parte l'assessore alla Protezione civile Marco Padovani.
Sarà inaugurata sabato prossimo, 28 gennaio, la nuova sede della Stazione Speleologica di Verona. L'appuntamento è alle 10.30 nella sede della Protezione civile di Verona, in via Sommacampagna 22/A - Quadrante Europa Centro spedizionieri, blocco 7. Alla cerimonia prenderà parte l'assessore alla Protezione civile Marco Padovani.
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2012
Calalzo di Cadore (BL), 24-01-12
Prenderà il via questa sera il primo dei quattro appuntamenti dedicati alla sicurezza sulla neve, organizzati dalla Stazione del Soccorso alpino di Pieve di Cadore, in collaborazione con le Guide alpine e il Cai della Sezione di Calalzo di Cadore. Un'occasione per i frequentatori della montagna di poter provare a utilizzare l'Arva (lo strumento di localizzazione dei travolti in valanga), fondamentale mezzo di autosoccorso, che chiunque si avventura d'inverno nei boschi e sulle cime, per qualsiasi attività, dovrebbe possedere e, soprattutto, saper usare.
Durante le quattro serate, che si svolgeranno in località Pracedelan, in Val d'Oten, i partecipanti potranno esercitarsi all'uso di Arva, pala e sonda, in un campo di addestramento allestito con sei trasmettitori attivabili singolarmente, affinchè possano essere ricreate differenti situazioni di difficoltà, per principianti e per 'professionisti'. Le date degli incontri sono: questa sera, 24 gennaio, giovedì prossimo, 26 gennaio, martedì 31 gennaio e martedì 2 febbraio. L'appuntamento è alle 19 a Pracedelan, con abbigliamento consono al luogo e alla stagione e con una torcia elettrica. Chi è in possesso di materiale personale (Arva, pala e sonda) è pregato di portarlo per verificarne il coretto funzionamento. Le serate sono gratuite e i partecipanti potranno confermare la loro presenza telefonando al numero 3403141149.
Prenderà il via questa sera il primo dei quattro appuntamenti dedicati alla sicurezza sulla neve, organizzati dalla Stazione del Soccorso alpino di Pieve di Cadore, in collaborazione con le Guide alpine e il Cai della Sezione di Calalzo di Cadore. Un'occasione per i frequentatori della montagna di poter provare a utilizzare l'Arva (lo strumento di localizzazione dei travolti in valanga), fondamentale mezzo di autosoccorso, che chiunque si avventura d'inverno nei boschi e sulle cime, per qualsiasi attività, dovrebbe possedere e, soprattutto, saper usare.
Durante le quattro serate, che si svolgeranno in località Pracedelan, in Val d'Oten, i partecipanti potranno esercitarsi all'uso di Arva, pala e sonda, in un campo di addestramento allestito con sei trasmettitori attivabili singolarmente, affinchè possano essere ricreate differenti situazioni di difficoltà, per principianti e per 'professionisti'. Le date degli incontri sono: questa sera, 24 gennaio, giovedì prossimo, 26 gennaio, martedì 31 gennaio e martedì 2 febbraio. L'appuntamento è alle 19 a Pracedelan, con abbigliamento consono al luogo e alla stagione e con una torcia elettrica. Chi è in possesso di materiale personale (Arva, pala e sonda) è pregato di portarlo per verificarne il coretto funzionamento. Le serate sono gratuite e i partecipanti potranno confermare la loro presenza telefonando al numero 3403141149.
Pubblicato in
2012
INTERVENTO NELLA NOTTE
Scritto da Michela Canova
Canale d'Agordo (BL), 23-01-12
Si è concluso attorno alle 22 l'intervento in aiuto di due escursionisti che ieri si sono persi in Val di Gares. I due, un uomo e una donna, L.E., 53 anni, di Preganziol (TV), e O.R., 41 anni, di Martellago (VE), scendendo verso valle avevano perso il sentiero e si erano ritrovati sopra un salto di roccia impossibilitati a proseguire. Per non aggravare la loro situazione cercando di spostarsi con il buio, attorno alle 18 hanno chiamato il 118, che ha allertato le squadre del Soccorso alpino della Val Biois. Dalle indicazioni, i soccorritori hanno capito la direzione presa dagli escursionisti e, dopo alcune ore, sono riusciti a individuare il fascio di luce della pila che la coppia aveva con sè. Dopo averli raggiunti, non distante dalla cascata di Gares, li hanno aiutati a spostarsi in un punto più sicuro e li hanno riaccompagnati lungo il sentiero fino alla macchina.
Si è concluso attorno alle 22 l'intervento in aiuto di due escursionisti che ieri si sono persi in Val di Gares. I due, un uomo e una donna, L.E., 53 anni, di Preganziol (TV), e O.R., 41 anni, di Martellago (VE), scendendo verso valle avevano perso il sentiero e si erano ritrovati sopra un salto di roccia impossibilitati a proseguire. Per non aggravare la loro situazione cercando di spostarsi con il buio, attorno alle 18 hanno chiamato il 118, che ha allertato le squadre del Soccorso alpino della Val Biois. Dalle indicazioni, i soccorritori hanno capito la direzione presa dagli escursionisti e, dopo alcune ore, sono riusciti a individuare il fascio di luce della pila che la coppia aveva con sè. Dopo averli raggiunti, non distante dalla cascata di Gares, li hanno aiutati a spostarsi in un punto più sicuro e li hanno riaccompagnati lungo il sentiero fino alla macchina.
Pubblicato in
2012
Canale d'Agordo (BL), 22-01-12
Le squadre del Soccorso alpino della Val Biois stanno intervenendo in aiuto di due persone che si sono perse in Val di Gares. I soccorritori hanno iniziato la ricerca dei due, che dovrebbero trovarsi a circa 1.400 metri di quota, sopra località Capanna Cima Comelle. Le operazioni di individuazione e recupero degli escursionisti si potrarranno per diverse ore.
Le squadre del Soccorso alpino della Val Biois stanno intervenendo in aiuto di due persone che si sono perse in Val di Gares. I soccorritori hanno iniziato la ricerca dei due, che dovrebbero trovarsi a circa 1.400 metri di quota, sopra località Capanna Cima Comelle. Le operazioni di individuazione e recupero degli escursionisti si potrarranno per diverse ore.
Pubblicato in
2012

