2011
IN AIUTO DI UN GRUPPO SCOUT
Scritto da Michela Canova
Ospitale di Cadore (BL), 04-08-11
Le squadre del Soccorso alpino di Longarone e l'elicottero del Suem di Pieve di Cadore stanno intervenendo sopra Davestra in aiuto di un gruppo di 13 scout romani. I ragazzi, tra i 16 e i 18 anni, hanno passato la notte all'addiaccio, a circa 1.500 metri di quota, non distante da forcella Zita, dopo aver percorso il sentiero 391 ed essersi ritrovati in un punto ripido e impervio, reso ancora più scivoloso dalla pioggia. Questa mattina hanno lanciato l'allarme al 118 e l'elicottero ha iniziato a trasportare in quota le squadre che, a piedi, avrebbero impiegato piú di due ore. Le pessime condizioni del terreno (anche un soccorritore è caduto facendosi male a una spalla) hanno fatto decidere di far scendere a valle gli scout con rotazioni successive dell'eliambulanza, per evitare di incrementare il pericolo nella lunga discesa. Due ragazzi sono stati appena sbarcati a Davestra.
Le squadre del Soccorso alpino di Longarone e l'elicottero del Suem di Pieve di Cadore stanno intervenendo sopra Davestra in aiuto di un gruppo di 13 scout romani. I ragazzi, tra i 16 e i 18 anni, hanno passato la notte all'addiaccio, a circa 1.500 metri di quota, non distante da forcella Zita, dopo aver percorso il sentiero 391 ed essersi ritrovati in un punto ripido e impervio, reso ancora più scivoloso dalla pioggia. Questa mattina hanno lanciato l'allarme al 118 e l'elicottero ha iniziato a trasportare in quota le squadre che, a piedi, avrebbero impiegato piú di due ore. Le pessime condizioni del terreno (anche un soccorritore è caduto facendosi male a una spalla) hanno fatto decidere di far scendere a valle gli scout con rotazioni successive dell'eliambulanza, per evitare di incrementare il pericolo nella lunga discesa. Due ragazzi sono stati appena sbarcati a Davestra.
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2011
Comelico Superiore (BL), 04-08-11
Le squadre del Soccorso alpino della Val Comelico sono state allertate ieri sera, attorno alle 22.30, dai soccorritori di Sesto, per il mancato rientro in albergo di due uomini tedeschi, partiti in giornata per un giro in mountain bike, nei territori tra Sesto Pusteria e il Comelico. Tre squadre hanno quindi iniziato la ricerca lungo il tragitto deciso dai due ciclisti, su mulattiere e strade bianche tra Monte Spina e Passo Silvella, percorrendo anche le vie alternative dove era possibile sbagliare o deviare. I soccorritori hanno proseguito fino alle 2.30, si sono riposati qualche ora, per poi riprendere la perlustrazione alle 7. Poco prima delle 8, da Sesto è arrivata la notizia che i due biker erano rientrati autonomamente in albergo e l'allarme è rientrato.
Le squadre del Soccorso alpino della Val Comelico sono state allertate ieri sera, attorno alle 22.30, dai soccorritori di Sesto, per il mancato rientro in albergo di due uomini tedeschi, partiti in giornata per un giro in mountain bike, nei territori tra Sesto Pusteria e il Comelico. Tre squadre hanno quindi iniziato la ricerca lungo il tragitto deciso dai due ciclisti, su mulattiere e strade bianche tra Monte Spina e Passo Silvella, percorrendo anche le vie alternative dove era possibile sbagliare o deviare. I soccorritori hanno proseguito fino alle 2.30, si sono riposati qualche ora, per poi riprendere la perlustrazione alle 7. Poco prima delle 8, da Sesto è arrivata la notizia che i due biker erano rientrati autonomamente in albergo e l'allarme è rientrato.
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2011
Rocca Pietore (BL), 04-08-11
Sono stati recuperati questa mattina all'alba dall'elicottero del Suem di Pieve di Cadore, dopo una notte all'addiaccio, i due alpinisti svizzeri, una donna, D.B., 41 anni, e un uomo, rimasti bloccati ieri sera sulla parte conclusiva della via Tomasson-Bagatti, sulla Marmolada. I due, giunti ormai nella parte conclusiva della scalata, con modeste difficoltá, a circa cento metri dall'uscita su Punta Penia, 3.343 metri, erano stati colti da temporale e grandine e avevano contattato il 118 verso le 20. L'elicottero, partito subito dopo, non si era peró potuto avvicinare alla parete per le forti raffiche di vento. Poichè l'intervento delle squadre a piedi avrebbe richiesto lunghe ore e rischi elevati per gli operatori, si sono attese le prime luci per valutare le condizioni del tempo e il conseguente decollo dell'eliambulanza o eventuale elitrasporto in quota delle squadre. Avuto il via libera per il volo, dopo aver individuato gli alpinisti, il tecnico del Soccorso alpino di turno con l'equipaggio è stato sbarcato dall'elicottero, ha assicurato i rocciatori e li ha recuperati utilizzando un verricello di 15 metri. Trasportati al rifugio Falier, sono stati visitati dal medico. Stavano bene, pur infreddoliti. A Malga Ciapela le squadre del Soccorso alpino della Val Pettorina erano pronte a intervenire, se il meteo fosse stato inclemente.
Sono stati recuperati questa mattina all'alba dall'elicottero del Suem di Pieve di Cadore, dopo una notte all'addiaccio, i due alpinisti svizzeri, una donna, D.B., 41 anni, e un uomo, rimasti bloccati ieri sera sulla parte conclusiva della via Tomasson-Bagatti, sulla Marmolada. I due, giunti ormai nella parte conclusiva della scalata, con modeste difficoltá, a circa cento metri dall'uscita su Punta Penia, 3.343 metri, erano stati colti da temporale e grandine e avevano contattato il 118 verso le 20. L'elicottero, partito subito dopo, non si era peró potuto avvicinare alla parete per le forti raffiche di vento. Poichè l'intervento delle squadre a piedi avrebbe richiesto lunghe ore e rischi elevati per gli operatori, si sono attese le prime luci per valutare le condizioni del tempo e il conseguente decollo dell'eliambulanza o eventuale elitrasporto in quota delle squadre. Avuto il via libera per il volo, dopo aver individuato gli alpinisti, il tecnico del Soccorso alpino di turno con l'equipaggio è stato sbarcato dall'elicottero, ha assicurato i rocciatori e li ha recuperati utilizzando un verricello di 15 metri. Trasportati al rifugio Falier, sono stati visitati dal medico. Stavano bene, pur infreddoliti. A Malga Ciapela le squadre del Soccorso alpino della Val Pettorina erano pronte a intervenire, se il meteo fosse stato inclemente.
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2011
ALPINISTI BLOCCATI SULLA MARMOLADA
Scritto da Michela Canova
Rocca Pietore (BL), 03-08-11
Due alpinisti tedeschi, un ragazzo e una ragazza, sono bloccati a circa 200 metri dall'uscita della via Tomasson-Bettega, che raggiunge Punta Penia, sulla Marmolada. I due hanno lanciato l'allarme al 118 attorno alle 20, dopo un forte temporale con grandine che li ha investiti in parete, a circa 3.100 metri di quota. L'elicottero del Suem di Pieve di Cadore ha tentato di avvicinarsi inutilmente, ostacolato dalle potenti raffiche di vento. Poichè le squadre a piedi impiegherebbero molte ore per risalire fino a Punta Rocca, per avvicinarsi da lí lungo il ghiacciaio a Punta Penia e per poi calarsi dall'alto sulla verticale 200 metri, senza contare i notevoli rischi dell'operazione notturna per i soccorritori, si attenderanno le prime luci dell'alba per far decollare l'elicottero, mezz'ora prima del previsto, come consentito, che, tempo permettendo, completerà il recupero. Le squadre del Soccorso alpino della Val Pettorina e di Canazei saranno pronte a operare in caso di condizioni meteo sfavorevoli, confidando di poter almeno essere elitrasportate più in alto possibile per velocizzare i tempi. I due rocciatori, che sono dotati di abbigliamento tecnico e si trovano nel tratto finale con difficoltà di secondo grado, quindi relativamente modeste, sono stati informati della presenza di una nicchia dove potersi riparare.
Due alpinisti tedeschi, un ragazzo e una ragazza, sono bloccati a circa 200 metri dall'uscita della via Tomasson-Bettega, che raggiunge Punta Penia, sulla Marmolada. I due hanno lanciato l'allarme al 118 attorno alle 20, dopo un forte temporale con grandine che li ha investiti in parete, a circa 3.100 metri di quota. L'elicottero del Suem di Pieve di Cadore ha tentato di avvicinarsi inutilmente, ostacolato dalle potenti raffiche di vento. Poichè le squadre a piedi impiegherebbero molte ore per risalire fino a Punta Rocca, per avvicinarsi da lí lungo il ghiacciaio a Punta Penia e per poi calarsi dall'alto sulla verticale 200 metri, senza contare i notevoli rischi dell'operazione notturna per i soccorritori, si attenderanno le prime luci dell'alba per far decollare l'elicottero, mezz'ora prima del previsto, come consentito, che, tempo permettendo, completerà il recupero. Le squadre del Soccorso alpino della Val Pettorina e di Canazei saranno pronte a operare in caso di condizioni meteo sfavorevoli, confidando di poter almeno essere elitrasportate più in alto possibile per velocizzare i tempi. I due rocciatori, che sono dotati di abbigliamento tecnico e si trovano nel tratto finale con difficoltà di secondo grado, quindi relativamente modeste, sono stati informati della presenza di una nicchia dove potersi riparare.
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2011
Belluno, 03-08-11
Due giovani di Thiene (VI), L.M., e C.B., entrambe quindicenni, si sono sentite poco bene mentre con una comitiva di dieci persone stavano risalendo la ferrata che conduce al rifugio Vandelli, nel gruppo del Sorapiss. Entrambe sono state recuperate dall'elicottero dell'Aiut Alpin Dolomites con un verricello e trasportate per accertamenti all'ospedale di Cortina. L'eliambulanza di Bolzano è poi intervenuta in località Cason Travenanzes, nell'omonima valle, per una caviglia slogata sul sentiero. Un turista di Siracusa, A.L., 63 anni, sentitosi male non distante dal rifugio Lavaredo, sotto le Tre Cime, è stato accompagnato in jeep dai soccorritori di Auronzo fino alla strada sottostante, dove attendeva l'ambulanza. Una squadra del Soccorso alpino di San Vito è invece salita fino al rifugio Venezia in aiuto di un escursionista che, messo male il piede, non era più in grado di camminare. L'elicottero del Suem di Pieve di Cadore ha invece recuperato per un malore una persona verso forcella Soraforno, sopra il rifugio Biella, e la ha portata all'ospedale di Bressanone.
Due giovani di Thiene (VI), L.M., e C.B., entrambe quindicenni, si sono sentite poco bene mentre con una comitiva di dieci persone stavano risalendo la ferrata che conduce al rifugio Vandelli, nel gruppo del Sorapiss. Entrambe sono state recuperate dall'elicottero dell'Aiut Alpin Dolomites con un verricello e trasportate per accertamenti all'ospedale di Cortina. L'eliambulanza di Bolzano è poi intervenuta in località Cason Travenanzes, nell'omonima valle, per una caviglia slogata sul sentiero. Un turista di Siracusa, A.L., 63 anni, sentitosi male non distante dal rifugio Lavaredo, sotto le Tre Cime, è stato accompagnato in jeep dai soccorritori di Auronzo fino alla strada sottostante, dove attendeva l'ambulanza. Una squadra del Soccorso alpino di San Vito è invece salita fino al rifugio Venezia in aiuto di un escursionista che, messo male il piede, non era più in grado di camminare. L'elicottero del Suem di Pieve di Cadore ha invece recuperato per un malore una persona verso forcella Soraforno, sopra il rifugio Biella, e la ha portata all'ospedale di Bressanone.
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2011
Belluno, 02-08-11
L'elicottero del Suem di Pieve di Cadore è intervenuto nel comune di Badia, non distante dal rifugio Scotoni, poichè l'eliambulanza di Bolzano era impegnata, in aiuto di un escursionista tedesco, R.P., 63 anni, che lamentava dolori alle gambe. L'uomo è stato raggiunto vicino a Forcella del lago e recuperato con un verricello di 15 metri dal tecnico del Soccorso alpino di turno con l'equipaggio, per essere trasportato all'ospedale di Pieve per gli accertamenti del caso. Una squadra del Soccorso alpino della Val Pettorina è stata allertata dal 118 perchè una turista romana, A.M., 75 anni, si era slogata una caviglia sul sentiero che si biforca per Malga Ombretta e Val Franzedas. I soccorritori si sono avvicinati in jeep, per poi risalire a piedi per una trentina di metri. L'infortunata, che si trovava con altre due persone, è stata stabilizzata dal medico della Stazione e poi accompagnata fino a valle, da dove si è recata autonomamente al pronto soccorso.
L'elicottero del Suem di Pieve di Cadore è intervenuto nel comune di Badia, non distante dal rifugio Scotoni, poichè l'eliambulanza di Bolzano era impegnata, in aiuto di un escursionista tedesco, R.P., 63 anni, che lamentava dolori alle gambe. L'uomo è stato raggiunto vicino a Forcella del lago e recuperato con un verricello di 15 metri dal tecnico del Soccorso alpino di turno con l'equipaggio, per essere trasportato all'ospedale di Pieve per gli accertamenti del caso. Una squadra del Soccorso alpino della Val Pettorina è stata allertata dal 118 perchè una turista romana, A.M., 75 anni, si era slogata una caviglia sul sentiero che si biforca per Malga Ombretta e Val Franzedas. I soccorritori si sono avvicinati in jeep, per poi risalire a piedi per una trentina di metri. L'infortunata, che si trovava con altre due persone, è stata stabilizzata dal medico della Stazione e poi accompagnata fino a valle, da dove si è recata autonomamente al pronto soccorso.
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2011
INCIDENTE IN PARETE
Scritto da Michela Canova
Cortina d'Ampezzo (BL), 02-08-11
Vola sul penultimo tiro della via Alverà, spigolo sud del Col dei Bos e si rompe una gamba. L'incidente è accaduto attorno a mezzogiorno a uno scalatore triestino, E.B., che, primo di cordata è caduto per qualche metro, sbattendo malamente sulla cengia sottostante. Recuperato dall'elicottero dell'Aiut Alpin Dolomites di Bolzano, è stato trasportato all'ospedale di Belluno.
Vola sul penultimo tiro della via Alverà, spigolo sud del Col dei Bos e si rompe una gamba. L'incidente è accaduto attorno a mezzogiorno a uno scalatore triestino, E.B., che, primo di cordata è caduto per qualche metro, sbattendo malamente sulla cengia sottostante. Recuperato dall'elicottero dell'Aiut Alpin Dolomites di Bolzano, è stato trasportato all'ospedale di Belluno.
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2011
RICERCA PERSONA, ALLARME RIENTRATO
Scritto da Michela Canova
Rocca Pietore (BL), 02-08-11
Dopo aver lasciato l'auto al parcheggio di Malga Ciapela, marito e moglie di Santa Maria di Sala (VE) si sono avviati sul sentiero che porta al rifugio Falier. Arrivato a un bivio, l'uomo ha atteso a lungo la compagna che si era attardata. Non vedendola arrivare, è tornato sui propri passi fino al parcheggio e ha chiamato il 118. Un tecnico del Soccorso alpino della Val Pettorina lo ha raggiunto e, ascoltato il resoconto, ha intuito la donna potesse aver percorso una scorciatoia. Ha quindi contattato il rifugio, dove effettivamente la signora era arrivata seguendo un'altra traccia, e l'allarme è rientrato.
Dopo aver lasciato l'auto al parcheggio di Malga Ciapela, marito e moglie di Santa Maria di Sala (VE) si sono avviati sul sentiero che porta al rifugio Falier. Arrivato a un bivio, l'uomo ha atteso a lungo la compagna che si era attardata. Non vedendola arrivare, è tornato sui propri passi fino al parcheggio e ha chiamato il 118. Un tecnico del Soccorso alpino della Val Pettorina lo ha raggiunto e, ascoltato il resoconto, ha intuito la donna potesse aver percorso una scorciatoia. Ha quindi contattato il rifugio, dove effettivamente la signora era arrivata seguendo un'altra traccia, e l'allarme è rientrato.
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2011
Cortina d'Ampezzo (BL), 02-08-11
Stava completando l'ultimo tiro della Via delle guide sulla Cima ovest della Torre Grande, quando è precipitato per trenta metri, finendo su una cengia sottostante. Ha perso così la vita l'alpinista (di cui al momento non sono note le generalità) impegnato a scalare questa mattina l'itinerario sulle Cinque Torri. Da una prima ricostruzione, l'uomo, dopo essersi ancorato, sarebbe salito per 15 metri lungo un percorso errato, finchè un blocco di roccia non ha ceduto, facendolo volare. Sul posto l'elicottero dell'Aiut Alpin Dolomites e una squadra del Soccorso alpino di Cortina con la Finanza. Il medico dell'equipaggio ha solamente potuto constatare il decesso e, una volta ottenuto il nulla osta per la rimozione, la salma è stata trasportata fino al rifugio Scoiattoli. Da lì i soccorritori la hanno portata alla strada, per affidarla al carro funebre.
Stava completando l'ultimo tiro della Via delle guide sulla Cima ovest della Torre Grande, quando è precipitato per trenta metri, finendo su una cengia sottostante. Ha perso così la vita l'alpinista (di cui al momento non sono note le generalità) impegnato a scalare questa mattina l'itinerario sulle Cinque Torri. Da una prima ricostruzione, l'uomo, dopo essersi ancorato, sarebbe salito per 15 metri lungo un percorso errato, finchè un blocco di roccia non ha ceduto, facendolo volare. Sul posto l'elicottero dell'Aiut Alpin Dolomites e una squadra del Soccorso alpino di Cortina con la Finanza. Il medico dell'equipaggio ha solamente potuto constatare il decesso e, una volta ottenuto il nulla osta per la rimozione, la salma è stata trasportata fino al rifugio Scoiattoli. Da lì i soccorritori la hanno portata alla strada, per affidarla al carro funebre.
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2011
INCIDENTE IN FALESIA
Scritto da Michela Canova
Cornedo Vicentino (VI), 02-08-11
Primo di cordata, E.D.A., 40 anni di Valdagno (VI), è volato per una decina di metri, finendo a terra alla base della via che stava risalendo nella locale falesia. Il compagno che lo stava assicurando ha chiesto l'intervento del 118 e sul luogo dell'incidente si è recata una squadra del Soccorso alpino di Recoaro-Valdagno, poichè la palestra di roccia si raggiunge camminando lungo un sentiero roccioso. I soccorritori hanno raggiunto l'infortunato, lo hanno imbarellato e calato per cento metri. Lo hanno poi trasportato fino alla strada, dove attendeva l'ambulanza diretta all'ospedale di Valdagno. Per lui si sospettano traumi alla spalla e alla gamba e diverse contusioni.
Primo di cordata, E.D.A., 40 anni di Valdagno (VI), è volato per una decina di metri, finendo a terra alla base della via che stava risalendo nella locale falesia. Il compagno che lo stava assicurando ha chiesto l'intervento del 118 e sul luogo dell'incidente si è recata una squadra del Soccorso alpino di Recoaro-Valdagno, poichè la palestra di roccia si raggiunge camminando lungo un sentiero roccioso. I soccorritori hanno raggiunto l'infortunato, lo hanno imbarellato e calato per cento metri. Lo hanno poi trasportato fino alla strada, dove attendeva l'ambulanza diretta all'ospedale di Valdagno. Per lui si sospettano traumi alla spalla e alla gamba e diverse contusioni.
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2011
La Valle Agordina (BL), 02-08-11
Un alpinista bellunese, S.D., 60 anni è volato sugli ultimi tiri della via Supersoro sulla Torre Jolanda, nel gruppo della Moiazza, ed è stato trasportato all'ospedale di Treviso in gravissime condizioni. Primo di cordata, stava ultimando la via con la compagna, quando probabilmente si è staccato l'appiglio e l'uomo è caduto per una quindicina di metri, sbattendo ripetutamente sulla roccia. Degli escursionisti hanno sentito le grida di aiuto della donna e hanno lanciato l'allarme attorno alle 11.30. L'elicottero del Suem di Pieve di Cadore ha imbarcato un tecnico del Soccorso alpino di Agordo, in supporto alle operazioni, e si è avvicinato alla parete. L'alpinista è stato recuperato utilizzando un verricello e il personale sanitario gli ha prestato le prime cure urgenti. Anche la moglie, leggermente infortunata, è stata portata a valle dall'eliambulanza che poi è decollata in direzione di Treviso.
Un alpinista bellunese, S.D., 60 anni è volato sugli ultimi tiri della via Supersoro sulla Torre Jolanda, nel gruppo della Moiazza, ed è stato trasportato all'ospedale di Treviso in gravissime condizioni. Primo di cordata, stava ultimando la via con la compagna, quando probabilmente si è staccato l'appiglio e l'uomo è caduto per una quindicina di metri, sbattendo ripetutamente sulla roccia. Degli escursionisti hanno sentito le grida di aiuto della donna e hanno lanciato l'allarme attorno alle 11.30. L'elicottero del Suem di Pieve di Cadore ha imbarcato un tecnico del Soccorso alpino di Agordo, in supporto alle operazioni, e si è avvicinato alla parete. L'alpinista è stato recuperato utilizzando un verricello e il personale sanitario gli ha prestato le prime cure urgenti. Anche la moglie, leggermente infortunata, è stata portata a valle dall'eliambulanza che poi è decollata in direzione di Treviso.
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2011
IL SOCCORSO ALPINO LIBERA IL CAMPANILE DI CRESPANO DALLE PIANTE INFESTANTI
Scritto da Michela Canova
Crespano del Grappa (TV), 02-08-11
Nate da semi trasportati dai piccioni, le piante cresciute sulla sommità del campanile di Crespano rischiavano di compromettere la stabilità dei pinnacoli invasi dalle radici. Così don Francesco ha chiesto al Soccorso alpino della Pedemontana del Grappa se poteva aiutarlo a risolvere il problema. Detto fatto, sabato scorso una squadra è salita sulla cima, assicurandosi lungo il perimetro della cella campanaria, e ha rimosso in qualche ora i fusti di fico e la vegetazione spontanea insediatesi tra le fessure delle pietre sulla torre. Sterpaglia e tronchi sono stati ammassati e calati alla base del campanile per poi essere trasportati nell'area ecologica.
Nate da semi trasportati dai piccioni, le piante cresciute sulla sommità del campanile di Crespano rischiavano di compromettere la stabilità dei pinnacoli invasi dalle radici. Così don Francesco ha chiesto al Soccorso alpino della Pedemontana del Grappa se poteva aiutarlo a risolvere il problema. Detto fatto, sabato scorso una squadra è salita sulla cima, assicurandosi lungo il perimetro della cella campanaria, e ha rimosso in qualche ora i fusti di fico e la vegetazione spontanea insediatesi tra le fessure delle pietre sulla torre. Sterpaglia e tronchi sono stati ammassati e calati alla base del campanile per poi essere trasportati nell'area ecologica.
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2011
Alleghe (BL), 01-08-11
Una coppia di escursionisti bolognesi, F.Z., 28 anni, lui, N.R.D., 26 anni, lei, rientrando dal sentiero di Ru de Porta, che dal lago Coldai porta ai Piani di Pezzè, si è trovata in difficoltà, con la ragazza affaticata e preoccupata per il buio in arrivo. Poco dopo le 19 la chiamata al 118, che ha mandato incontro ai due una squadra del Soccorso alpino di Alleghe. I soccorritori li hanno quindi incrociati sul percorso e riaccompagnati a valle.
Una coppia di escursionisti bolognesi, F.Z., 28 anni, lui, N.R.D., 26 anni, lei, rientrando dal sentiero di Ru de Porta, che dal lago Coldai porta ai Piani di Pezzè, si è trovata in difficoltà, con la ragazza affaticata e preoccupata per il buio in arrivo. Poco dopo le 19 la chiamata al 118, che ha mandato incontro ai due una squadra del Soccorso alpino di Alleghe. I soccorritori li hanno quindi incrociati sul percorso e riaccompagnati a valle.
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2011
CADE CON LA MOUNTAIN BIKE
Scritto da Michela Canova
Farra d'Alpago (BL), 01-08-11
Una donna di Ponte nelle Alpi (BL), T.M., 47 anni, è scivolata con la propria mountain bike uscendo dalla passerella in legno che attraversa il Tesa, cadendo e sbattendo il volto contro un masso. La figlia, che si trovava con lei assieme a un'amica, ha chiesto l'intervento del 118 verso le 17.30. Personale del Soccorso alpino dell'Alpago, inviato in supporto all'ambulanza, ha individuato il luogo dell'incidente e aiutato a recuperare l'infortunata, che è stata trasportata all'ospedale di Belluno per il trauma facciale riportato nell'urto.
Una donna di Ponte nelle Alpi (BL), T.M., 47 anni, è scivolata con la propria mountain bike uscendo dalla passerella in legno che attraversa il Tesa, cadendo e sbattendo il volto contro un masso. La figlia, che si trovava con lei assieme a un'amica, ha chiesto l'intervento del 118 verso le 17.30. Personale del Soccorso alpino dell'Alpago, inviato in supporto all'ambulanza, ha individuato il luogo dell'incidente e aiutato a recuperare l'infortunata, che è stata trasportata all'ospedale di Belluno per il trauma facciale riportato nell'urto.
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2011
ALPINISTA VOLA IN PARETE
Scritto da Michela Canova
Cortina d'Ampezzo (BL), 01-08-11
Un alpinista tedesco, K.K., 54 anni, è volato per qualche metro sulla Punta alpini, spigolo sud delle Torri del Falzarego. L'uomo, primo di cordata, era al quarto tiro, quando è salito per un tratto sopra la sosta e ha perso l'appiglio cadendo. L'elicottero del Suem di Pieve di Cadore, intervenuto dopo la chiamata della compagna al 118, ha sbarcato in hovering il tecnico del Soccorso alpino di turno con l'equipaggio, poco sotto l'infortunato. Il soccorritore lo ha poi raggiunto e recuperato con un verricello di 10 metri, come pure la donna subito dopo. L'uomo è stato trasportato all'ospedale di Belluno con sospette fratture alle costole e trauma toracico.
Un alpinista tedesco, K.K., 54 anni, è volato per qualche metro sulla Punta alpini, spigolo sud delle Torri del Falzarego. L'uomo, primo di cordata, era al quarto tiro, quando è salito per un tratto sopra la sosta e ha perso l'appiglio cadendo. L'elicottero del Suem di Pieve di Cadore, intervenuto dopo la chiamata della compagna al 118, ha sbarcato in hovering il tecnico del Soccorso alpino di turno con l'equipaggio, poco sotto l'infortunato. Il soccorritore lo ha poi raggiunto e recuperato con un verricello di 10 metri, come pure la donna subito dopo. L'uomo è stato trasportato all'ospedale di Belluno con sospette fratture alle costole e trauma toracico.
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2011
Mel (BL), 01-08-11
È stata trovata attorno alle 23.20 A.F., 79 anni, di Mel (BL), scomparsa ieri pomeriggio dalla casa di riposo, dopo essere stata riaccompagnata dal fratello alla fine della giornata passata con i parenti. L'intervento del Soccorso alpino è stato richiesto ieri sera attorno alle 20.30, poichè l'anziana, arrivata all'ingresso della struttura alle 17.30 come ogni domenica, non era rientrata e le sue ricerche non avevano dato frutto. I soccorritori, posizionato il Centro mobile di coordinamento all'esterno dell'edificio e distribuite le aree da perlustrare ai gruppi, hanno iniziato il sopralluogo nelle zone circostanti, lungo un percorso natura vicino e nel grande parco retrostante, per poi ripercorrere a piedi la strada che porta alla casa del fratello. A un chilometro circa di distanza dalla casa di riposo, 200 metri prima dell'abitazione, una squadra ha sentito dei lamenti provenire da una scarpata laterale e, dopo essere scesi, hanno trovato la donna che, scivolata, si era quasi sicuramente rotta una caviglia e non poteva più muoversi. Il medico presente le ha prestato le prime cure e l'anziana è stata trasportata fino alla sede stradale. Da lì un'ambulanza la ha accompagnata all'ospedale di Feltre. Erano presenti le Stazioni del Soccorso alpino di Feltre, Belluno e Longarone, carabinieri, polizia e vigili del fuoco.
È stata trovata attorno alle 23.20 A.F., 79 anni, di Mel (BL), scomparsa ieri pomeriggio dalla casa di riposo, dopo essere stata riaccompagnata dal fratello alla fine della giornata passata con i parenti. L'intervento del Soccorso alpino è stato richiesto ieri sera attorno alle 20.30, poichè l'anziana, arrivata all'ingresso della struttura alle 17.30 come ogni domenica, non era rientrata e le sue ricerche non avevano dato frutto. I soccorritori, posizionato il Centro mobile di coordinamento all'esterno dell'edificio e distribuite le aree da perlustrare ai gruppi, hanno iniziato il sopralluogo nelle zone circostanti, lungo un percorso natura vicino e nel grande parco retrostante, per poi ripercorrere a piedi la strada che porta alla casa del fratello. A un chilometro circa di distanza dalla casa di riposo, 200 metri prima dell'abitazione, una squadra ha sentito dei lamenti provenire da una scarpata laterale e, dopo essere scesi, hanno trovato la donna che, scivolata, si era quasi sicuramente rotta una caviglia e non poteva più muoversi. Il medico presente le ha prestato le prime cure e l'anziana è stata trasportata fino alla sede stradale. Da lì un'ambulanza la ha accompagnata all'ospedale di Feltre. Erano presenti le Stazioni del Soccorso alpino di Feltre, Belluno e Longarone, carabinieri, polizia e vigili del fuoco.
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2011

