2011
SCIVOLA E SBATTE LA TESTA
Scritto da Michela Canova
Cortina d'Ampezzo (BL), 01-09-11
Un'escursionista di lingua tedesca (al momento non sono note le generalità) ha perso l'equilibrio ed è caduta per qualche metro, sbattendo la testa, mentre si trovava all'imbocco delle gallerie del Lagazuoi. Raggiunta dall'equipaggio del Suem di Pieve di Cadore, è stata medicata, caricata in barella e recuperata utilizzando il verricello di 5 metri, per essere trasportata all'ospedale di Belluno con un sospetto trauma cranico. La Stazione del Soccorso alpino di Cortina era pronta a intervenire in supporto alle operazioni, se necessario.
Un'escursionista di lingua tedesca (al momento non sono note le generalità) ha perso l'equilibrio ed è caduta per qualche metro, sbattendo la testa, mentre si trovava all'imbocco delle gallerie del Lagazuoi. Raggiunta dall'equipaggio del Suem di Pieve di Cadore, è stata medicata, caricata in barella e recuperata utilizzando il verricello di 5 metri, per essere trasportata all'ospedale di Belluno con un sospetto trauma cranico. La Stazione del Soccorso alpino di Cortina era pronta a intervenire in supporto alle operazioni, se necessario.
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2011
SITUAZIONE SUL PELMO
Scritto da Michela Canova
Belluno, 01-09-11
Nella notte sono continuate importanti scariche di materiale dalla parete del monte Pelmo, dove le squadre del Soccorso alpino hanno presidiato l'area della frana che è costata la vita ai due tecnici di San Vito di Cadore. Al momento si sta ancora aspettando un maggiore assestamento per tentare il prima possibile recupero e ricomposizione delle salme in assolute condizioni di sicurezza. Il Centro mobile di coordinamento delle operazioni è posizionato al rifugio Città di Fiume.
Nella notte sono continuate importanti scariche di materiale dalla parete del monte Pelmo, dove le squadre del Soccorso alpino hanno presidiato l'area della frana che è costata la vita ai due tecnici di San Vito di Cadore. Al momento si sta ancora aspettando un maggiore assestamento per tentare il prima possibile recupero e ricomposizione delle salme in assolute condizioni di sicurezza. Il Centro mobile di coordinamento delle operazioni è posizionato al rifugio Città di Fiume.
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2011
Cortina d'Ampezzo (BL), 31-08-11
Una squadra del Soccorso alpino di Cortina sta raggiungendo una comitiva di una decina di ragazzi, accompagnati da un parroco, sulla Cengia Martini, per riaccompagnarli a valle. Il gruppo aveva smarrito il sentiero nel pomeriggio scendendo dal rifugio Lagazuoi, il cui gestore, soccorritore lui stesso, è stato il primo a individuarli e a ricondurli sul percorso corretto. La pioggia battente e il tratto attrezzato ancora da superare hanno però richiesto l'intervento di altri tecnici per permettere alla comitiva, sprovvista di attrezzatura adeguata, un rientro in maggiore sicurezza.
Una squadra del Soccorso alpino di Cortina sta raggiungendo una comitiva di una decina di ragazzi, accompagnati da un parroco, sulla Cengia Martini, per riaccompagnarli a valle. Il gruppo aveva smarrito il sentiero nel pomeriggio scendendo dal rifugio Lagazuoi, il cui gestore, soccorritore lui stesso, è stato il primo a individuarli e a ricondurli sul percorso corretto. La pioggia battente e il tratto attrezzato ancora da superare hanno però richiesto l'intervento di altri tecnici per permettere alla comitiva, sprovvista di attrezzatura adeguata, un rientro in maggiore sicurezza.
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2011
ESCURSIONISTA COLTO DA MALORE
Scritto da Michela Canova
Rocca Pietore (BL), 31-08-11
Un escursionista tedesco, P.K., 54 anni si è sentito male, forse per una crisi respiratoria, mentre stava percorrendo un sentiero nei pressi della Forca Rossa, nel gruppo della Marmolada. Raggiunto da medico e tecnico del Soccorso alpino dell'elicottero del Suem di Pieve di Cadore, atterrato nelle vicinanze, è stato imbarcato e trasportato all'ospedale di Belluno, per gli accertamenti del caso.
Un escursionista tedesco, P.K., 54 anni si è sentito male, forse per una crisi respiratoria, mentre stava percorrendo un sentiero nei pressi della Forca Rossa, nel gruppo della Marmolada. Raggiunto da medico e tecnico del Soccorso alpino dell'elicottero del Suem di Pieve di Cadore, atterrato nelle vicinanze, è stato imbarcato e trasportato all'ospedale di Belluno, per gli accertamenti del caso.
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2011
Belluno, 31-08-11
Gli organizzatori della manifestazione Transpelmo, in calendario il prossimo 4 settembre, fanno sapere, attraverso il Soccorso alpino, la decisione di sospendere per questo anno la gara. 'In seguito a quanto accaduto, sia per rispetto, che per la sicurezza dei partecipanti, abbiamo deciso di annullare l'edizione, che verrà ripresa il prossimo anno', sottolinea Eris Costa. Tutti gli iscritti potranno trovare ulteriori informazioni sul sito www.transpelmo.it.
Gli organizzatori della manifestazione Transpelmo, in calendario il prossimo 4 settembre, fanno sapere, attraverso il Soccorso alpino, la decisione di sospendere per questo anno la gara. 'In seguito a quanto accaduto, sia per rispetto, che per la sicurezza dei partecipanti, abbiamo deciso di annullare l'edizione, che verrà ripresa il prossimo anno', sottolinea Eris Costa. Tutti gli iscritti potranno trovare ulteriori informazioni sul sito www.transpelmo.it.
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2011
Belluno, 31-08-11
Il recupero delle salme dei due soccorritori che hanno perso la vita sul Pelmo è reso proibitivo dalla continua caduta di massi dalla parete. I soccorritori, fintantochè le condizioni non saranno di massima sicurezza, non potranno avvicinarsi al ghiaione per ricomporre i corpi dei due amici. Dalla stima di un geologo, la frana che ha investito Alberto e Aldo era di 2.500 metri cubi di roccia e sassi. Successivamente alla prima, si sono contate decine di scariche staccatesi dalla parete, tuttora in movimento. Il Soccorso alpino ha delimitato l'area e organizzato squadre che, a turno, rimarranno a vigilare sul perimetro tutta la notte e fino a domani, anche con il supporto delle forze dell'ordine. I sentieri di accesso al Pelmo sono chiusi dalle ordinanze dei sindaci competenti per territorio, mentre il Centro mobile di coordinamento del Soccorso alpino resterà nel parcheggio del rifugio Città di Fiume, fino al completamento delle operazioni.
Il recupero delle salme dei due soccorritori che hanno perso la vita sul Pelmo è reso proibitivo dalla continua caduta di massi dalla parete. I soccorritori, fintantochè le condizioni non saranno di massima sicurezza, non potranno avvicinarsi al ghiaione per ricomporre i corpi dei due amici. Dalla stima di un geologo, la frana che ha investito Alberto e Aldo era di 2.500 metri cubi di roccia e sassi. Successivamente alla prima, si sono contate decine di scariche staccatesi dalla parete, tuttora in movimento. Il Soccorso alpino ha delimitato l'area e organizzato squadre che, a turno, rimarranno a vigilare sul perimetro tutta la notte e fino a domani, anche con il supporto delle forze dell'ordine. I sentieri di accesso al Pelmo sono chiusi dalle ordinanze dei sindaci competenti per territorio, mentre il Centro mobile di coordinamento del Soccorso alpino resterà nel parcheggio del rifugio Città di Fiume, fino al completamento delle operazioni.
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2011
Belluno, 31-08-11
Il Soccorso alpino Dolomiti Bellunesi comunica il ritrovamento dei corpi senza vita dei propri volontari, Alberto Bonafede, 43 anni, e Aldo Giustina, 42 anni, entrambi di San Vito di Cadore, precipitati all'alba dal monte Pelmo, investiti da una frana di sassi. I due tecnici, che si stavano calando a circa 2.900 metri di altitudine, per raggiungere due alpinisti rimasti feriti sulla via Simon-Rossi, sono stati centrati dalla scarica, che ne ha tranciato le corde e li ha fatti precipitare per 700 metri. Al momento la caduta di altro materiale dalla parete ostacola l'avvicinamento alle salme. I due scalatori tedeschi sono stati recuperati dall'elicottero e saranno trasportati in ospedale. Il Soccorso alpino si stringe alle famiglie dei suoi volontari.
Il Soccorso alpino Dolomiti Bellunesi comunica il ritrovamento dei corpi senza vita dei propri volontari, Alberto Bonafede, 43 anni, e Aldo Giustina, 42 anni, entrambi di San Vito di Cadore, precipitati all'alba dal monte Pelmo, investiti da una frana di sassi. I due tecnici, che si stavano calando a circa 2.900 metri di altitudine, per raggiungere due alpinisti rimasti feriti sulla via Simon-Rossi, sono stati centrati dalla scarica, che ne ha tranciato le corde e li ha fatti precipitare per 700 metri. Al momento la caduta di altro materiale dalla parete ostacola l'avvicinamento alle salme. I due scalatori tedeschi sono stati recuperati dall'elicottero e saranno trasportati in ospedale. Il Soccorso alpino si stringe alle famiglie dei suoi volontari.
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2011
Belluno, 31-08-11
Due tecnici del Soccorso alpino della Stazione di San Vito sono stati investiti da una frana di grandi dimensioni, mentre si stavano calando dalla cima del Pelmo per raggiungere gli alpinisti tedeschi feriti ieri dai sassi sulla via Simon-Rossi. Al momento due elicotteri stanno sorvolando la zona per cercarli, mentre continuano distacchi di materiale dall'alto. Il resto della squadra, salita nella notte sotto la pioggia, sta rientrando dalla normale. I due alpinisti, che erano stati feriti da una scarica di sassi e si trovano su una cengia, verranno recuperati appena la condizioni di sicurezza lo permetteranno. L'incidente è accaduto alle 5.17, mentre i due soccorritori si stavano avvicinando agli scalatori, a circa 2.900 metri di altitudine. La massa di pietre e sassi li ha centrati e strappati dalla parete. Gli accessi al Pelmo sono stati fatti chiudere da ordinanze dei sindaci competenti. Una sessantina di tecnici del Soccorso alpino di diverse Stazioni bellunesi è sul posto.
Due tecnici del Soccorso alpino della Stazione di San Vito sono stati investiti da una frana di grandi dimensioni, mentre si stavano calando dalla cima del Pelmo per raggiungere gli alpinisti tedeschi feriti ieri dai sassi sulla via Simon-Rossi. Al momento due elicotteri stanno sorvolando la zona per cercarli, mentre continuano distacchi di materiale dall'alto. Il resto della squadra, salita nella notte sotto la pioggia, sta rientrando dalla normale. I due alpinisti, che erano stati feriti da una scarica di sassi e si trovano su una cengia, verranno recuperati appena la condizioni di sicurezza lo permetteranno. L'incidente è accaduto alle 5.17, mentre i due soccorritori si stavano avvicinando agli scalatori, a circa 2.900 metri di altitudine. La massa di pietre e sassi li ha centrati e strappati dalla parete. Gli accessi al Pelmo sono stati fatti chiudere da ordinanze dei sindaci competenti. Una sessantina di tecnici del Soccorso alpino di diverse Stazioni bellunesi è sul posto.
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2011
IMPEGNATIVO INTERVENTO IN CORSO
Scritto da Michela Canova
Belluno, 30-08-11
Sei tecnici del Soccorso alpino di San Vito di Cadore stanno risalendo la normale alla cima del Pelmo con la barella, per raggiungere dall'alto i due alpinisti tedeschi colpiti da una scarica di sassi sulla via Simon-Rossi, parete nord della montagna. L'elicottero del Suem di Pieve di Cadore, decollato non appena è scattato l'allarme, non si è potuto avvicinare per la presenza di nebbia, di conseguenza sono partite le squadre a piedi, mentre il Centro mobile del Soccorso alpino si è posizionato sotto la parete nel versante di Selva di Cadore per coordinare le operazioni, contando anche sull'intervento dell'eliambulanza domattina alle 5.30 e di altri soccorritori della Val Fiorentina. I due alpinisti, che si trovano sulle calate nere a 150 metri dalla cima, circa 3.000 metri di altitudine, sono rimasti feriti da un grosso sasso caduto quando erano in sosta, che ha colpito il primo a una mano e il secondo sui piedi. I rocciatori, in contatto telefonico con i soccorritori, sono su una cengia, attrezzati per passare la notte in parete. L'intervento delle squadre a piedi richiederà molte ore e notevole impegno.
Sei tecnici del Soccorso alpino di San Vito di Cadore stanno risalendo la normale alla cima del Pelmo con la barella, per raggiungere dall'alto i due alpinisti tedeschi colpiti da una scarica di sassi sulla via Simon-Rossi, parete nord della montagna. L'elicottero del Suem di Pieve di Cadore, decollato non appena è scattato l'allarme, non si è potuto avvicinare per la presenza di nebbia, di conseguenza sono partite le squadre a piedi, mentre il Centro mobile del Soccorso alpino si è posizionato sotto la parete nel versante di Selva di Cadore per coordinare le operazioni, contando anche sull'intervento dell'eliambulanza domattina alle 5.30 e di altri soccorritori della Val Fiorentina. I due alpinisti, che si trovano sulle calate nere a 150 metri dalla cima, circa 3.000 metri di altitudine, sono rimasti feriti da un grosso sasso caduto quando erano in sosta, che ha colpito il primo a una mano e il secondo sui piedi. I rocciatori, in contatto telefonico con i soccorritori, sono su una cengia, attrezzati per passare la notte in parete. L'intervento delle squadre a piedi richiederà molte ore e notevole impegno.
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2011
ALPINISTI BLOCCATI SUL PELMO
Scritto da Michela Canova
Selva di Cadore (BL), 30-08-11
Due alpinisti sono stati feriti, in modo non grave, da una scarica di sassi durante la scalata della via Simon-Rossi, parete nord del Pelmo, a circa 2.700 metri di quota. La nebbia in questo momento impedisce l'avvicinamento dell'elicottero del Suem di Pieve di Cadore alla montagna, mentre si stanno preparando le squadre del Soccorso alpino di Val Fiorentina e San Vito di Cadore.
Due alpinisti sono stati feriti, in modo non grave, da una scarica di sassi durante la scalata della via Simon-Rossi, parete nord del Pelmo, a circa 2.700 metri di quota. La nebbia in questo momento impedisce l'avvicinamento dell'elicottero del Suem di Pieve di Cadore alla montagna, mentre si stanno preparando le squadre del Soccorso alpino di Val Fiorentina e San Vito di Cadore.
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2011
Asiago (TV), 30-08-11
Un'escursionista vicentina, A.R., 66 anni, di Rosà, è scivolata mentre con due amiche percorreva un sentiero in località Porta Manazzo. Impossibilitata a proseguire per la probabile rottura della caviglia, ha contattato il 118, che ha allertato il Soccorso alpino di Asiago. L'infortunata è stata quindi raggiunta in fuoristrada da una squadra e i soccorritori, dopo averle bloccato il piede, l'hanno accompagnata fino al pronto soccorso di Asiago.
Un'escursionista vicentina, A.R., 66 anni, di Rosà, è scivolata mentre con due amiche percorreva un sentiero in località Porta Manazzo. Impossibilitata a proseguire per la probabile rottura della caviglia, ha contattato il 118, che ha allertato il Soccorso alpino di Asiago. L'infortunata è stata quindi raggiunta in fuoristrada da una squadra e i soccorritori, dopo averle bloccato il piede, l'hanno accompagnata fino al pronto soccorso di Asiago.
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2011
SALVATE TRE CAPRE IN UN DIRUPO
Scritto da Michela Canova
Rocca Pietore (BL), 29-08-11
Il Soccorso alpino della Val Pettorina ha appena concluso il salvataggio di 3 capre, finite in un dirupo sul monte Padon. I tre animali si sono allontanati dal gregge nel primo pomeriggio e hanno iniziato a scendere lungo il pendio sulle Crepe Rosse, finchè sono rimaste bloccate sulla parete verticale, 100 metri più in basso. Zepp, il pastore, ha quindi chiesto aiuto ai soccorritori attorno alle 16.30 e una squadra di cinque è partita verso la strada vecchia che scende sul Fedaia dal Padon. Dopo aver attrezzato gli ancoraggi sulla verticale, un tecnico si è calato e ha raggiunto le tre bestiole. C'è voluto un bel po' perchè gli animali, stanchi, si facessero avvicinare. Poi, una alla volta, le capre sono state imbragate e recuperate con il gancio baricentrico dall'elicottero della ditta EliKos messo a disposizione del Soccorso alpino. Trasportate di nuovo al pascolo e liberate, hanno preso il sentiero verso il gregge di fronte al loro proprietario commosso.
Il Soccorso alpino della Val Pettorina ha appena concluso il salvataggio di 3 capre, finite in un dirupo sul monte Padon. I tre animali si sono allontanati dal gregge nel primo pomeriggio e hanno iniziato a scendere lungo il pendio sulle Crepe Rosse, finchè sono rimaste bloccate sulla parete verticale, 100 metri più in basso. Zepp, il pastore, ha quindi chiesto aiuto ai soccorritori attorno alle 16.30 e una squadra di cinque è partita verso la strada vecchia che scende sul Fedaia dal Padon. Dopo aver attrezzato gli ancoraggi sulla verticale, un tecnico si è calato e ha raggiunto le tre bestiole. C'è voluto un bel po' perchè gli animali, stanchi, si facessero avvicinare. Poi, una alla volta, le capre sono state imbragate e recuperate con il gancio baricentrico dall'elicottero della ditta EliKos messo a disposizione del Soccorso alpino. Trasportate di nuovo al pascolo e liberate, hanno preso il sentiero verso il gregge di fronte al loro proprietario commosso.
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2011
Pieve d'Alpago (BL), 28-08-11
È precipitato subito dopo il decollo con il deltaplano e ha perso la vita per i traumi dovuti alla caduta. L.I., 45 anni, di Belluno era appena decollato dal monte Dolada, poco dopo l'una, quando una folata di vento gli ha fatto perdere il controllo del deltaplano ed è caduto a terra tra gli alberi. Sul posto l'elicottero del Suem di Pieve di Cadore e una squadra del Soccorso alpino dell'Alpago. Una volta raggiunto, a nulla sono valse le manovre di rianimazione tentate dal medico, che ha solamente potuto constatare il suo decesso. Ottenuto il nulla osta dalla magistratura per la rimozione, la salma è stata imbarellata e trasportata con un verricello fino alla strada, per essere affidata al carro funebre.
È precipitato subito dopo il decollo con il deltaplano e ha perso la vita per i traumi dovuti alla caduta. L.I., 45 anni, di Belluno era appena decollato dal monte Dolada, poco dopo l'una, quando una folata di vento gli ha fatto perdere il controllo del deltaplano ed è caduto a terra tra gli alberi. Sul posto l'elicottero del Suem di Pieve di Cadore e una squadra del Soccorso alpino dell'Alpago. Una volta raggiunto, a nulla sono valse le manovre di rianimazione tentate dal medico, che ha solamente potuto constatare il suo decesso. Ottenuto il nulla osta dalla magistratura per la rimozione, la salma è stata imbarellata e trasportata con un verricello fino alla strada, per essere affidata al carro funebre.
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2011
MUORE COLTO DA INFARTO
Scritto da Michela Canova
Falcade (BL), 26-08-11
Un escursionista di Farra di Soligo (TV), D.A., 54 anni, è stato colto da malore, mentre con due amici, verso l'una, stava percorrendo un sentiero sui prati della Valfredda. Gli amici hanno contattato il 118 e ha risposto la centrale di Trento che ha inviato l'elicottero. Sul posto anche una squadra del Soccorso alpino di Moena che si trovava sul passo San Pellegrino. A nulla sono valsi i tentativi di rianimazione del medico dell'equipaggio, che ha solamente potuto constatare il decesso dell'uomo. Una volta ottenuto il nulla osta dalla magistratura per la rimozione, la salma è stata trasportata dai soccorritori fino al rifugio Flora Alpina e lí affidata al Soccorso alpino della Val Biois per portarla fino a valle nella cella mortuaria di Caviola.
Un escursionista di Farra di Soligo (TV), D.A., 54 anni, è stato colto da malore, mentre con due amici, verso l'una, stava percorrendo un sentiero sui prati della Valfredda. Gli amici hanno contattato il 118 e ha risposto la centrale di Trento che ha inviato l'elicottero. Sul posto anche una squadra del Soccorso alpino di Moena che si trovava sul passo San Pellegrino. A nulla sono valsi i tentativi di rianimazione del medico dell'equipaggio, che ha solamente potuto constatare il decesso dell'uomo. Una volta ottenuto il nulla osta dalla magistratura per la rimozione, la salma è stata trasportata dai soccorritori fino al rifugio Flora Alpina e lí affidata al Soccorso alpino della Val Biois per portarla fino a valle nella cella mortuaria di Caviola.
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2011
Cison di Valmarino (TV), 26-08-11
Una turista di Venezia, M.L.L., 68 anni, ha perso l'orientamento mentre stava passeggiando in località Andro del Gal, non distante dal Bosco delle Penne Mozze. Un conoscente, che l'aveva vista allontanarsi e non rientrare, ha dato l'allarme. Il 118 ha quindi allertato la Stazione del Soccorso alpino delle Prealpi Trevigiane. I soccorritori hanno iniziato a perlustrare la zona e i percorsi già conosciuti dalla donna, finchè non sono stati avvertiti da una persona che aveva sentito dei richiami. Una squadra si è quindi diretta nel luogo indicato, ha ritrovato la donna ai margini del bosco e l'ha riaccompagnata dal marito.
Una turista di Venezia, M.L.L., 68 anni, ha perso l'orientamento mentre stava passeggiando in località Andro del Gal, non distante dal Bosco delle Penne Mozze. Un conoscente, che l'aveva vista allontanarsi e non rientrare, ha dato l'allarme. Il 118 ha quindi allertato la Stazione del Soccorso alpino delle Prealpi Trevigiane. I soccorritori hanno iniziato a perlustrare la zona e i percorsi già conosciuti dalla donna, finchè non sono stati avvertiti da una persona che aveva sentito dei richiami. Una squadra si è quindi diretta nel luogo indicato, ha ritrovato la donna ai margini del bosco e l'ha riaccompagnata dal marito.
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2011
Colle Santa Lucia (BL), 26-08-11
Un'auto e una moto si sono scontrate sulla strada che porta a passo Giau e il motociclista è caduto per una decina di metri nella scarpata laterale. Sul posto una squadra del Soccorso alpino della Val Fiorentina, in supporto al personale dell'ambulanza nelle operazioni di recupero dell'infortunato. L'uomo, D.B., 55 anni, di Crema, è stato trasportato fino alla strada e poi affidato all'elicottero dell'Aiut Alpin Dolomites, sopraggiunto nel frattempo, per essere trasportato all'ospedale di Belluno, con sospetti politraumi.
Un'auto e una moto si sono scontrate sulla strada che porta a passo Giau e il motociclista è caduto per una decina di metri nella scarpata laterale. Sul posto una squadra del Soccorso alpino della Val Fiorentina, in supporto al personale dell'ambulanza nelle operazioni di recupero dell'infortunato. L'uomo, D.B., 55 anni, di Crema, è stato trasportato fino alla strada e poi affidato all'elicottero dell'Aiut Alpin Dolomites, sopraggiunto nel frattempo, per essere trasportato all'ospedale di Belluno, con sospetti politraumi.
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2011

