2011
Cortina d'Ampezzo (BL), 10-08-11
Un giovane escursionista di Venezia, L.C., 14 anni, è stato colpito alla testa da un sasso rotolato lungo il pendio, mentre si trovava sul sentiero 402, sopra Passo Falzarego. Raggiunto dall'elicottero del Suem di Pieve di Cadore, è stato imbarcato e trasportato all'ospedale con un sospetto lieve trauma cranico e una ferita alla testa.
Un giovane escursionista di Venezia, L.C., 14 anni, è stato colpito alla testa da un sasso rotolato lungo il pendio, mentre si trovava sul sentiero 402, sopra Passo Falzarego. Raggiunto dall'elicottero del Suem di Pieve di Cadore, è stato imbarcato e trasportato all'ospedale con un sospetto lieve trauma cranico e una ferita alla testa.
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2011
IMPEGNATIVO INTERVENTO A RECOARO
Scritto da Michela Canova
Recoaro Terme (VI), 09-08-11
Si è concluso poco prima delle 20 l'intervento in aiuto di un escursionista rimasto incrodato in un canalino verticale, sotto rifugio Montefalcone. L'uomo, F.S., 43 anni, di Sarego (VI), era partito questa mattina con un amico da Recoaro 1000. I due avevano scelto un percorso lungo un Vaio più a nord, ma si sono persi e hanno iniziato a salire per un ripido canale. Quando la situazione è diventata critica per la pendenza e i salti di roccia resi scivolosi dalle piogge, l'escursionista si è fermato incapace di andare avanti e l'amico, non riuscendo a telefonare per assenza di copertura, ha proseguito per cercare di raggiungere il rifugio Montefalcone e lanciare l'allarme. Nel frattempo F.S. attorno alle 14 è riuscito a contattare i vigili del fuoco che hanno allertato il Soccorso alpino di Recoaro-Valdagno. Messi in contatto con l'uomo, ignaro del luogo in cui si trovava, sono risaliti all'itinerario percorso dai due e a capire dove poteva essere. Dopo averlo raggiunto dall'alto, un soccorritore sempre accanto a lui, lo hanno assicurato e recuperato con le corde per 400 metri fino al rifugio. Grazie al personale della Conca d'Oro che ha riaperto gli impianti passate le 19, soccorritori ed escursionisti sono potuti scendere più velocemente a valle.
Si è concluso poco prima delle 20 l'intervento in aiuto di un escursionista rimasto incrodato in un canalino verticale, sotto rifugio Montefalcone. L'uomo, F.S., 43 anni, di Sarego (VI), era partito questa mattina con un amico da Recoaro 1000. I due avevano scelto un percorso lungo un Vaio più a nord, ma si sono persi e hanno iniziato a salire per un ripido canale. Quando la situazione è diventata critica per la pendenza e i salti di roccia resi scivolosi dalle piogge, l'escursionista si è fermato incapace di andare avanti e l'amico, non riuscendo a telefonare per assenza di copertura, ha proseguito per cercare di raggiungere il rifugio Montefalcone e lanciare l'allarme. Nel frattempo F.S. attorno alle 14 è riuscito a contattare i vigili del fuoco che hanno allertato il Soccorso alpino di Recoaro-Valdagno. Messi in contatto con l'uomo, ignaro del luogo in cui si trovava, sono risaliti all'itinerario percorso dai due e a capire dove poteva essere. Dopo averlo raggiunto dall'alto, un soccorritore sempre accanto a lui, lo hanno assicurato e recuperato con le corde per 400 metri fino al rifugio. Grazie al personale della Conca d'Oro che ha riaperto gli impianti passate le 19, soccorritori ed escursionisti sono potuti scendere più velocemente a valle.
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2011
CADE MENTRE POTA UN ALBERO
Scritto da Michela Canova
Lamon (BL), 09-08-11
Mentre stava potando i rami di un albero, un uomo di Mestre (VE), G.B., 68 anni, è caduto dal ponteggio su cui si trovava. Scattato l'allarme, l'elicottero del Suem di Pieve di Cadore è atterrato non distante dalla baita dove è avvenuto l'incidente. Imbarcato, l'infortunato è stato trasportato all'ospedale di Belluno con sospetti politraumi.
Mentre stava potando i rami di un albero, un uomo di Mestre (VE), G.B., 68 anni, è caduto dal ponteggio su cui si trovava. Scattato l'allarme, l'elicottero del Suem di Pieve di Cadore è atterrato non distante dalla baita dove è avvenuto l'incidente. Imbarcato, l'infortunato è stato trasportato all'ospedale di Belluno con sospetti politraumi.
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2011
Sappada (BL), 09-08-11
Due alpinisti impegnati sulla via De Infanti alla Torre dei Fiori, nel gruppo del Peralba, sono stati recuperati dall'elicottero del Suem di Pieve di Cadore. I due, un ragazzo, G.P, 24 anni, e una ragazza, E.F., 28 anni, entrambi di Maniago (PN) stavano salendo quando una scarica di sassi ha lesionato gravemente le corde. Non fidandosi a proseguire, nè a calarsi con le doppie, hanno contattato il 118. Raggiunti dall'elicottero, i due ragazzi, che erano illesi, sono stati tratti in salvo dal tecnico del Soccorso alpino di turno con l'equipaggio utilizzando un verricello di 6 metri, per essere trasportati al rifugio Calvi.
Due alpinisti impegnati sulla via De Infanti alla Torre dei Fiori, nel gruppo del Peralba, sono stati recuperati dall'elicottero del Suem di Pieve di Cadore. I due, un ragazzo, G.P, 24 anni, e una ragazza, E.F., 28 anni, entrambi di Maniago (PN) stavano salendo quando una scarica di sassi ha lesionato gravemente le corde. Non fidandosi a proseguire, nè a calarsi con le doppie, hanno contattato il 118. Raggiunti dall'elicottero, i due ragazzi, che erano illesi, sono stati tratti in salvo dal tecnico del Soccorso alpino di turno con l'equipaggio utilizzando un verricello di 6 metri, per essere trasportati al rifugio Calvi.
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2011
Pieve di Cadore (BL), 08-08-11
Un escursionista originario di Sappada, ma residente in Francia, P.D.F., 71 anni, è stato punto da uno sciame di vespe mentre con altre persone si trovava nei boschi di Nebbiù. L'elicottero del Suem è decollato non appena è scattato l'allarme, così come una squadra del Soccorso alpino di Pieve di Cadore è partita in direzione di Nebbiù nel caso il velivolo non riuscisse a individuare l'uomo tra la fitta vegetazione. Una volta rintracciato tra gli alberi, invece, P.D.F. è stato recuperato dall'eliambulanza utilizzando un verricello di 35 metri, per essere trasportato all'ospedale di Pieve di Cadore.
Un escursionista originario di Sappada, ma residente in Francia, P.D.F., 71 anni, è stato punto da uno sciame di vespe mentre con altre persone si trovava nei boschi di Nebbiù. L'elicottero del Suem è decollato non appena è scattato l'allarme, così come una squadra del Soccorso alpino di Pieve di Cadore è partita in direzione di Nebbiù nel caso il velivolo non riuscisse a individuare l'uomo tra la fitta vegetazione. Una volta rintracciato tra gli alberi, invece, P.D.F. è stato recuperato dall'eliambulanza utilizzando un verricello di 35 metri, per essere trasportato all'ospedale di Pieve di Cadore.
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2011
Longarone (BL), 08-08-11
É stato recuperato e trasportato all'ospedale di Belluno R.G., 42 anni, di Falcade (BL), che ieri pomeriggio aveva allertato il 118 a causa di forti dolori a un ginocchio che gli impedivano di camminare. Ieri sera tre tecnici del Soccorso alpino di Longarone avevano raggiunto l'uomo, pastore a Casera Busnich a 1.600 metri di altitudine, per portargli medicinali antidolorifici e antinfiammatori, poichè il suo trasporto a valle (l'elicottero del Suem di Pieve di Cadore non poteva avvicinarsi per il maltempo) avrebbe richiesto molte ore lungo le diverse vie di accesso, due ripidi sentieri e un percorso attrezzato. Uno dei soccorritori, in via precauzionale, ha passato la notte nella casera, dove c'era anche la moglie dell'infortunato. Questa mattina alle 5 le squadre del Soccorso alpino di Longarone sono partite nuovamente in direzione di Casera Busnich, dato che il tempo continuava a essere inclemente. I soccorritori, dopo avergli immobilizzato la gamba, lo hanno caricato in barella e trasportato fino a 1.200 metri di altitudine a Pian Venturin, luogo in cui l'elicottero è potuto infine arrivare. Imbarcato, l'infortunato è stato accompagnato all'ospedale di Belluno e le squadre sono scese a valle.
É stato recuperato e trasportato all'ospedale di Belluno R.G., 42 anni, di Falcade (BL), che ieri pomeriggio aveva allertato il 118 a causa di forti dolori a un ginocchio che gli impedivano di camminare. Ieri sera tre tecnici del Soccorso alpino di Longarone avevano raggiunto l'uomo, pastore a Casera Busnich a 1.600 metri di altitudine, per portargli medicinali antidolorifici e antinfiammatori, poichè il suo trasporto a valle (l'elicottero del Suem di Pieve di Cadore non poteva avvicinarsi per il maltempo) avrebbe richiesto molte ore lungo le diverse vie di accesso, due ripidi sentieri e un percorso attrezzato. Uno dei soccorritori, in via precauzionale, ha passato la notte nella casera, dove c'era anche la moglie dell'infortunato. Questa mattina alle 5 le squadre del Soccorso alpino di Longarone sono partite nuovamente in direzione di Casera Busnich, dato che il tempo continuava a essere inclemente. I soccorritori, dopo avergli immobilizzato la gamba, lo hanno caricato in barella e trasportato fino a 1.200 metri di altitudine a Pian Venturin, luogo in cui l'elicottero è potuto infine arrivare. Imbarcato, l'infortunato è stato accompagnato all'ospedale di Belluno e le squadre sono scese a valle.
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2011
Roana (VI), 08-08-11
Allertate ieri sera dopo le 20, le squadre del Soccorso alpino di Asiago sono intervenute nella ricerca di un uomo, A.B., 53 anni, di Vicenza, sul monte Verena. I due amici che erano usciti a funghi con lui, infatti, dopo essersi allontanati e tornati a riprenderlo, non lo avevano più trovato. I soccorritori hanno perlustrato le strade non distanti da Malga Verena, controllato rifugi e casere, senza trovare nessuno. All'una e mezza, la ricerca è stata sospesa per riprendere questa mattina all'alba. Nella notte, i soccorritori sono stati avvertiti che l'uomo era rientrato autonomamente già in giornata a Vicenza e l'allarme è cessato. Erano inoltre presenti carabinieri, Forestale, polizia municipale e vigili del fuoco.
Allertate ieri sera dopo le 20, le squadre del Soccorso alpino di Asiago sono intervenute nella ricerca di un uomo, A.B., 53 anni, di Vicenza, sul monte Verena. I due amici che erano usciti a funghi con lui, infatti, dopo essersi allontanati e tornati a riprenderlo, non lo avevano più trovato. I soccorritori hanno perlustrato le strade non distanti da Malga Verena, controllato rifugi e casere, senza trovare nessuno. All'una e mezza, la ricerca è stata sospesa per riprendere questa mattina all'alba. Nella notte, i soccorritori sono stati avvertiti che l'uomo era rientrato autonomamente già in giornata a Vicenza e l'allarme è cessato. Erano inoltre presenti carabinieri, Forestale, polizia municipale e vigili del fuoco.
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2011
RICERCA PERSONA IN CORSO
Scritto da Michela Canova
Roana (VI), 07-08-11
Le squadre del Soccorso alpino di Asiago stanno cercando un fungaiolo che si è perso sul monte Verena. Sul posto anche carabinieri e Forestale.
Le squadre del Soccorso alpino di Asiago stanno cercando un fungaiolo che si è perso sul monte Verena. Sul posto anche carabinieri e Forestale.
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2011
Belluno, 07-08-11
Una squadra del Soccorso alpino di Longarone ha raggiunto casera Busnich, sopra Olantreghe, dove il pastore si è fatto male a un ginocchio. I soccorritori gli hanno portato degli antidolorifici, poichè il suo trasporto con la barella lungo le vie di accesso, una ferrata e due sentieri molto ripidi, richiederebbe molto tempo. L'elicottero del Suem di Pieve di Cadore, che non si è potuto avvicinare a causa del maltempo, interverrà domattina all'alba. Se le condizioni meteo saranno ancora avverse, si muoveranno le squadre a piedi. A Canale d'Agordo, due cercatori di funghi, padre M.F., 53 anni, e figlio, di Venezia, partiti da località Campion, si sono persi finendo sopra un ripido canalone. Il Soccorso alpino della Val Biois, allertato dal 118, li ha individuati e riaccompagnati a valle.
Una squadra del Soccorso alpino di Longarone ha raggiunto casera Busnich, sopra Olantreghe, dove il pastore si è fatto male a un ginocchio. I soccorritori gli hanno portato degli antidolorifici, poichè il suo trasporto con la barella lungo le vie di accesso, una ferrata e due sentieri molto ripidi, richiederebbe molto tempo. L'elicottero del Suem di Pieve di Cadore, che non si è potuto avvicinare a causa del maltempo, interverrà domattina all'alba. Se le condizioni meteo saranno ancora avverse, si muoveranno le squadre a piedi. A Canale d'Agordo, due cercatori di funghi, padre M.F., 53 anni, e figlio, di Venezia, partiti da località Campion, si sono persi finendo sopra un ripido canalone. Il Soccorso alpino della Val Biois, allertato dal 118, li ha individuati e riaccompagnati a valle.
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2011
SCIVOLA SUL GRETO DI UN TORRENTE
Scritto da Michela Canova
Longarone (BL), 05-08-11
Scivola sul greto del torrente Caoran e sbatte il ginocchio sui sassi. Si è fatto male così A.D.B., 28 anni, di Longarone, durante una passeggiata con la compagna. Le squadre del Soccorso alpino di Longarone hanno raggiunto l'infortunato, che non era piú in grado di camminare, e lo trasporteranno in barella fuori dalla vallata fino alla strada e all'ambulanza. L'intervento si concluderà tra qualche ora.
Scivola sul greto del torrente Caoran e sbatte il ginocchio sui sassi. Si è fatto male così A.D.B., 28 anni, di Longarone, durante una passeggiata con la compagna. Le squadre del Soccorso alpino di Longarone hanno raggiunto l'infortunato, che non era piú in grado di camminare, e lo trasporteranno in barella fuori dalla vallata fino alla strada e all'ambulanza. L'intervento si concluderà tra qualche ora.
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2011
SI PERDONO SUL VERENA
Scritto da Michela Canova
Roana (BL), 05-08-11
Durante un'escursione sul monte Verena, in tre si sono allontanati non distante da Malga Mandrielle e si sono persi. I parenti hanno iniziato a cercarli, per poi allertare il 118 attorno alle 18. Una squadra del Soccorso alpino di Asiago, con gli agenti della Forestale, ha iniziato a perlustrare la zona con le auto, per poi iniziare la perlustrazione a piedi. Fortunatamente verso le 20 il malgaro, che era stato avvertito della loro scomparsa, ha rintracciato i tre, un ragazzo, G.B., 28 anni, di Portogruaro (VE), e due ragazze, C.H., 24 anni, e G.B., 12 anni, entrambe di Venezia, lungo una strada e l'allarme è rientrato.
Durante un'escursione sul monte Verena, in tre si sono allontanati non distante da Malga Mandrielle e si sono persi. I parenti hanno iniziato a cercarli, per poi allertare il 118 attorno alle 18. Una squadra del Soccorso alpino di Asiago, con gli agenti della Forestale, ha iniziato a perlustrare la zona con le auto, per poi iniziare la perlustrazione a piedi. Fortunatamente verso le 20 il malgaro, che era stato avvertito della loro scomparsa, ha rintracciato i tre, un ragazzo, G.B., 28 anni, di Portogruaro (VE), e due ragazze, C.H., 24 anni, e G.B., 12 anni, entrambe di Venezia, lungo una strada e l'allarme è rientrato.
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2011
INTERVENTI IN MONTAGNA
Scritto da Michela Canova
Belluno, 05-08-11
Una coppia, marito e moglie di La Spezia, è stata colta dal temporale sotto le Tre Dita, nel tratto finale della ferrata Lipella che porta allo spallone della Tofana e ha contattato il 118. I due escursionisti, passata la pioggia, sono riusciti a proseguire raggiungendo il rifugio Giussani, mentre i soccorritori di Cortina andavano loro incontro. Il Soccorso alpino di Cortina è poi intervenuto all'uscita delle gallerie del Lagazuoi, dove una turista giapponese, ultimato il giro con il marito, è scivolata e ruzzolata per qualche metro tra le rocce. Un primo aiuto alla donna è arrivato da un'infermiera casualmente sul posto, che dopo aver allertato il Suem, le ha fasciato la testa e un ginocchio. L'infortunata, raggiunta da una squadra, è stata imbarellata e trasportata fino a passo Falzarego. Lì è stata poi trasferita sull'ambulanza che la ha accompagnata all'ospedale Codivilla, con sospetti politraumi e contusioni. Le squadre del Soccorso alpino di San Vito di Cadore hanno invece individuato un escursionista che, alzatasi la nebbia, si era trovato in difficoltà sopra forcella Piccola, sulla normale all'Antelao. I soccorritori lo stanno riaccompagnando a valle.
Una coppia, marito e moglie di La Spezia, è stata colta dal temporale sotto le Tre Dita, nel tratto finale della ferrata Lipella che porta allo spallone della Tofana e ha contattato il 118. I due escursionisti, passata la pioggia, sono riusciti a proseguire raggiungendo il rifugio Giussani, mentre i soccorritori di Cortina andavano loro incontro. Il Soccorso alpino di Cortina è poi intervenuto all'uscita delle gallerie del Lagazuoi, dove una turista giapponese, ultimato il giro con il marito, è scivolata e ruzzolata per qualche metro tra le rocce. Un primo aiuto alla donna è arrivato da un'infermiera casualmente sul posto, che dopo aver allertato il Suem, le ha fasciato la testa e un ginocchio. L'infortunata, raggiunta da una squadra, è stata imbarellata e trasportata fino a passo Falzarego. Lì è stata poi trasferita sull'ambulanza che la ha accompagnata all'ospedale Codivilla, con sospetti politraumi e contusioni. Le squadre del Soccorso alpino di San Vito di Cadore hanno invece individuato un escursionista che, alzatasi la nebbia, si era trovato in difficoltà sopra forcella Piccola, sulla normale all'Antelao. I soccorritori lo stanno riaccompagnando a valle.
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2011
SOCCORSA FAMIGLIA NELLA NOTTE
Scritto da Michela Canova
Roana (VI), 05-08-11
Saliti sul monte Verena ieri pomeriggio per visitare il forte della Prima guerra mondiale, marito e moglie con il nipotino di 5 anni e due amici, si sono persi nel rientrare al parcheggio. Dalla sterrata che scende a valle, infatti, a un certo punto bisogna deviare sul sentiero, che loro, senza accorgersene, hanno superato proseguendo a lungo sulla strada. Accortisi dell'errore hanno cercato di ritornare indietro, ma, complice il buio sceso nel frattempo, non sono riusciti a individuare la via. Oltretutto il nonno, U.F., 68 anni, di Salzano (VE), scivolato a terra, non riusciva più a camminare per un forte dolore al ginocchio. Attorno alle 22.30 hanno contattato i carabinieri, che hanno allertato il Soccorso alpino di Asiago. I soccorritori, messi in contatto telefonico con il gruppo, hanno capito dove poteva trovarsi e sono partiti in quella direzione. Dopo averli incrociati sulla strada, hanno prestato le prime cure all'infortunato per poi accompagnare lui fino all'ambulanza e il resto della famiglia all'automobile.
Saliti sul monte Verena ieri pomeriggio per visitare il forte della Prima guerra mondiale, marito e moglie con il nipotino di 5 anni e due amici, si sono persi nel rientrare al parcheggio. Dalla sterrata che scende a valle, infatti, a un certo punto bisogna deviare sul sentiero, che loro, senza accorgersene, hanno superato proseguendo a lungo sulla strada. Accortisi dell'errore hanno cercato di ritornare indietro, ma, complice il buio sceso nel frattempo, non sono riusciti a individuare la via. Oltretutto il nonno, U.F., 68 anni, di Salzano (VE), scivolato a terra, non riusciva più a camminare per un forte dolore al ginocchio. Attorno alle 22.30 hanno contattato i carabinieri, che hanno allertato il Soccorso alpino di Asiago. I soccorritori, messi in contatto telefonico con il gruppo, hanno capito dove poteva trovarsi e sono partiti in quella direzione. Dopo averli incrociati sulla strada, hanno prestato le prime cure all'infortunato per poi accompagnare lui fino all'ambulanza e il resto della famiglia all'automobile.
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2011
Gallio (VI), 04-08-11
Uscito in cerca di funghi con la moglie nei boschi sopra contrada Zebo, un villeggiante di Crema, F.B., 68 anni, si è allontanato, perdendo l'orientamento. La donna, non vedendolo più rientrare, preoccupata ha chiamato il Soccorso alpino di Asiago. Dopo aver verificato non fosse tornato nel frattempo a casa da un'altra direzione, i soccorritori hanno iniziato la sua ricerca, finchè un passante non ha riferito di aver incrociato un uomo che corrispondeva alla descrizione, lungo una strada sterrata. Una squadra è andata a verificare ed effettivamente si trattava del cercatore di funghi.
Uscito in cerca di funghi con la moglie nei boschi sopra contrada Zebo, un villeggiante di Crema, F.B., 68 anni, si è allontanato, perdendo l'orientamento. La donna, non vedendolo più rientrare, preoccupata ha chiamato il Soccorso alpino di Asiago. Dopo aver verificato non fosse tornato nel frattempo a casa da un'altra direzione, i soccorritori hanno iniziato la sua ricerca, finchè un passante non ha riferito di aver incrociato un uomo che corrispondeva alla descrizione, lungo una strada sterrata. Una squadra è andata a verificare ed effettivamente si trattava del cercatore di funghi.
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2011
SCIVOLA SUL SENTIERO
Scritto da Michela Canova
San Zeno di Montagna (VR), 04-08-11
Una turista austriaca, E.L., 46 anni, è scivolata sul sentiero mettendo male un piede all'altezza del primo troncone degli impianti di risalita, in località Prada sul monte Baldo, mentre scendeva a valle con il marito. Il 118 ha chiesto l'intervento di una squadra del Soccorso alpino di Verona, che ha raggiunto l'infortunata in jeep. Dopo averle bloccato la caviglia, quasi sicuramente rotta, i soccorritori hanno accompagnato la coppia fino alla strada dove attendeva l'ambulanza.
Una turista austriaca, E.L., 46 anni, è scivolata sul sentiero mettendo male un piede all'altezza del primo troncone degli impianti di risalita, in località Prada sul monte Baldo, mentre scendeva a valle con il marito. Il 118 ha chiesto l'intervento di una squadra del Soccorso alpino di Verona, che ha raggiunto l'infortunata in jeep. Dopo averle bloccato la caviglia, quasi sicuramente rotta, i soccorritori hanno accompagnato la coppia fino alla strada dove attendeva l'ambulanza.
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2011
DUE INTERVENTI IN QUOTA
Scritto da Michela Canova
Belluno, 04-08-11
L'elicottero di Trento è intervenuto al rifugio Boz, nel comune di Cesiomaggiore, dove un'escursionista, A.B., 33 anni, di Vidor (TV), mettendo male una mano, si è probabilmente rotta un polso. L'infortunata è stata trasportata all'ospedale di Feltre. L'eliambulanza del Suem di Pieve di Cadore è invece andata in soccorso di una tredicenne di Ravenna, L.L.P., di Solarolo, che aveva accusato un malore mentre con i famigliari si trovava in cima al monte Tudaio, Vigo di Cadore. La giovane è stata accompagnata all'ospedale di Pieve per i dovuti accertamenti.
L'elicottero di Trento è intervenuto al rifugio Boz, nel comune di Cesiomaggiore, dove un'escursionista, A.B., 33 anni, di Vidor (TV), mettendo male una mano, si è probabilmente rotta un polso. L'infortunata è stata trasportata all'ospedale di Feltre. L'eliambulanza del Suem di Pieve di Cadore è invece andata in soccorso di una tredicenne di Ravenna, L.L.P., di Solarolo, che aveva accusato un malore mentre con i famigliari si trovava in cima al monte Tudaio, Vigo di Cadore. La giovane è stata accompagnata all'ospedale di Pieve per i dovuti accertamenti.
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2011

