2007

Cortina d'Ampezzo (BL), 01-02-07
Uno sciatore giapponese, S.J., 80 anni, è scivolato sulla pista Olimpia, Tofane, procurandosi una probabile lussazione alla spalla. L'anziano è stato subito aiutato dal servizio piste della polizia, che ha poi chiesto l'intervento dell'elicottero del Suem di Pieve di Cadore, decollato poco dopo le 11.30. Lo sciatore è stato quindi imbarcato e trasportato all'ospedale di Belluno.

Follina (TV), 18-03-07

E' precipitato per una trentina di metri nel bosco dove stava facendo legna e ha perso la vita per i traumi riportati nella caduta. Il corpo di un uomo di Follina, P.B., 64 anni, è stato recuperato questa mattina dalle squadre del Soccorso alpino della Stazione delle Prealpi Trevigiane, ma la sua morte va quasi sicuramente fatta risalire già a ieri. I tecnici del Soccorso alpino sono stati allertati questa mattina verso le 9.30, dopo che alcuni conoscenti dell'uomo, che viveva da solo, hanno visto il trattore abbandonato e hanno chiamato i carabinieri. L'uomo stava facendo legna in una zona ripida e impervia sopra val Mareno, quando è scivolato, rotolando a valle. Le squadre, non appena avuto il nulla osta dalla magistratura per la rimozione, hanno ricomposto la salma e dopo averla caricata sulla barella la hanno calata per un centinaio di metri fino a un'abitazione sottostante. Lì attendeva il carro funebre che ha accompagnato la salma fino alla camera mortuaria di Follina. Hanno preso parte alle operazioni 11 tecnici delle Prealpi Trevigiane ed era presente anche una Stazione del Soccorso alpino di Longarone, più 5 Vigili del fuoco.

Cortina d'Ampezzo (BL), 18-03-07

Sono state ritrovate da una squadra del Soccorso alpino di Cortina due amiche che, rientrando da malga Lareto nel primo pomeriggio, hanno smarrito il sentiero e si sono perse. I volontari hanno presto rintracciato le due ragazze, F.B., 18 anni, di Mantova, ed E.P., 17 anni di Vicenza, e le hanno accompagnate a valle.

Cortina d'Ampezzo (BL), 18-03-07

Non aveva ancora messo gli sci ai piedi per affrontare la discesa delle Creste Bianche, quando è scivolato rotolando per un centinaio di metri nel canale sottostante. Uno scialpinista parmense, ma residente a Roma, M.C.L., 76 anni, è stato recuperato dal tecnico del Soccorso alpino dell'elicottero del Suem, sbarcato con un verricello di circa 6 metri vicino all'infortunato dopo le 14.30. L'uomo è stato imbarcato allo stesso modo e trasportato all'ospedale di Cortina, per una sospetta frattura al costato. L'elicottero ha anche recuperato l'amico che era con lui, in difficoltà sul percorso.

Posina (VI), 18-03-07

Appartiene quasi sicuramente a Pietro Brussich lo scheletro rinvenuto ieri per caso da due alpinisti e recuperato oggi dal Soccorso alpino di Arsiero in un canalone della val Posina. L'uomo di Rovereto, all'epoca sessantaquattrenne, scomparve il 2 giugno dell'84, durante un'escursione con il figlio e un amico nei pressi del passo della Borcola, sul versante trentino. I tre erano scesi verso la val Gulva per raccogliere asparagi selvatici, ma a causa del pendio ripido e scosceso, il figlio aveva consigliato a Brussich di tornare alla macchina per evitare pericoli. Poi l'uomo era sparito. Il Soccorso alpino di Rovereto aveva a lungo perlustrato la zona, fino a interrompere le ricerche senza esito. In realtà Pietro Brussich, tentando di risalire sul passo della Borcola, aveva scavalcato la dorsale ed era sceso in val Posina, dove è scivolato in un canale trovando la morte. Ieri due alpinisti vicentini, impegnati nell'aprire una via nuova nei Sogli Bianchi, dopo essersi calati hanno tagliato la dorsale per arrivare alla Borcola. Attraversando il canale hanno notato i resti di un maglioncino di pile violaceo e parte di uno scheletro con ancora addosso una catenina d'oro. Questa mattina, 8 tecnici del Soccorso alpino di Arsiero, accompagnati dal medico legale incaricato dalla procura della Repubblica e dal maresciallo dei carabinieri di Posina, hanno raggiunto il luogo dove si trovavano i resti, guidati dai due alpinisti. Lo scheletro è stato ricomposto, trasportato fino alla strada e affidato al medico. Dalla descrizione fatta al figlio dell'uomo scomparso contattato al telefono, non dovrebbero esserci dubbi in merito all'identità.

Cortina d'Ampezzo (BL), 12-03-07
Sono state recuperate questa mattina le salme degli scialpinisti travolti ieri da una valanga, durante la discesa da forcella Camin. Gli uomini del Soccorso alpino di Cortina e della Guardia di finanza dopo aver rintracciato il corpo senza vita dell'uomo, Antonio Turolla, 41 anni, originario di Padova, ma da anni residente a Belluno, hanno continuato a cercare fino a notte quello della sua compagna, Claudia Pompanin, 35 anni, di Cortina d'Ampezzo, rinvenuta sotto 60 centimetri di neve passate le 23. Appassionati dello sci fuoripista, praticato con esperienza da tempo, erano soliti frequentare quell'itinerario, dalla forcella della Croda Camin a 2395 metri di altitudine, in discesa sulle neve fresca per la val di Mez e la val d'Antrulies. Ieri erano partiti verso le 8.30. Puntuali, il loro mancato rientro nel tardo pomeriggio ha allarmato i famigliari che, dopo un giro di telefonate di controllo, hanno allertato i soccorsi. Le squadre della Stazione del Soccorso alpino di Cortina hanno cominciato la salita sul versante bellunese, mentre la Stazione della Val Badia effettuava il percorso risalenedo dalla parte altoatesina. Hanno seguito le tracce sulla neve, illuminando con le torce, fin quando sono arrivati su un pendio dove era presente il distacco e lì hanno concentrato la ricerca non appena hanno individuato un bastoncino. L'Arva ha presto recepito i segnali emessi dall'apparecchio che l'uomo aveva con sé e verso le 21 il corpo è stato individuato ed estratto dalla morsa ghiacciata. Lentamente tutta la superficie è stata passata più volte dalle linee di sondaggio. Dopo le 23, quando ormai si pensava di dover rimandare a questa mattina le operazioni, il cane di un'unità cinofila da valanga ha cominciato a scavare con insistenza in un punto. Sotto oltre mezzo metro di neve c'era il corpo della donna. L'Arva era acceso, ma non trasmetteva segnali, forse perchè scarico o danneggiato. I soccorritori pensano che l'incidente possa farsi risalire già attorno alle 10.30, non appena gli sciatori hanno messo piede nel canale, dove si era accumulata la neve portata dal vento che si è subito mossa, trascinando tutto con sé. La valanga aveva un fronte di circa 70 metri, lunga 150 metri e molto profonda. Questa mattina le salme sono state recuperate con l'aiuto dell'elicottero del Suem di Pieve di Cadore che le ha accompagnate fino a Fiames. Poi il carro funebre le ha trasportate alla cella mortuaria di Cortina. Alla ricerca hanno preso parte una cinquantina di persone.
Sedico (BL), 11-03-07
Hanno notato sul sentiero innevato tracce evidenti che indicavano una scivolata oltre la scarpata e, 300 metri più sotto, intravisto il corpo senza vita di un uomo. Le guardie del Corpo forestale dello Stato hanno quindi chiesto attorno alle 16.40 l'intervento del 118 , che ha inviato sul luogo, il sentiero che da forcella La Varetta scende verso il rifugio Bianchet, in val Vescovà, una squadra del Soccorso alpino della Stazione di Belluno e l'elicottero del Suem di Pieve di Cadore. L'uomo R.N., 56 anni, di Cimadolmo (TV), dev'essere scivolato, non si sa se ancora ieri, per oltre 300 metri lungo il versante roccioso. La salma ricomposta è stata recuperata con il verricello e portata in località La Stanga, dove attendeva il carro funebre. Sull'incidente faranno luce i carabinieri.

Selva di Cadore (BL), 11-03-07

Sono tre gli sciatori feriti dalla valanga staccatasi questa mattina dopo le 10 dalla Forca Rossa, monte Pelmo. Pare che il distacco della massa nevosa sia stato causato dall'alto da un gruppetto di scialpinisti distanti un centinaio di metri dalla forcella, che hanno tagliato la lastra nello stesso punto in cui negli anni passati si sono originate altre valanghe. Questa, con fronte di circa 40 metri, ha percorso in discesa oltre 600 metri della fessura, un itinerario classico e non estremamente impegnativo, e coinvolto numerose persone che stavano risalendo il versante, 2 grandi comitive di Modena e San Vito di Cadore, e diversi gruppi isolati, trascinandole a valle. Fortunatamente lo spessore era limitato a una quindicina di centimetri, la crosta formatasi con l'ultimo vento, e gli sciatori sono riusciti a rimanere in superficie, pur riportando traumi dovuti ai violenti urti, anche se nella zona di accumulo la neve era profonda oltre 3 metri. L'allarme è scattato attorno alle 10.30, con le telefonate al 118 provenienti da alcuni sciatori testimoni dell'evento. Nella zona più a valle erano già presenti volontari del Soccorso alpino, mentre l'elicottero di Pieve di Cadore ha portato in quota alcune squadre delle Stazioni di Selva di Cadore, San Vito di Cadore, Valle di Zoldo (allertata anche Pieve di Cadore) e 3 unità cinofile da valanga (quella di turno all'ospedale di Pieve, più 2 arrivate in un secondo tempo della Stazione della Val Pettorina e Belluno) dopo una prima verifica dall'alto con l'Arva in dotazione al velivolo. I feriti, aiutati dai volontari del Soccorso alpino sono stati recuperati dall'elicottero. Il primo, G.M., 38 anni, di Modena, con una probabile frattura alla gamba, è stato imbarellato e imbarcato con un verricello di 10 metri, per essere trasportato all'ospedale di Belluno, assieme a M.C., 52 anni, sciatrice di Cortina, che lamentava dolori al volto e al torace. Infine, D.B, 51 anni, di San Vito di Cadore, trasportato all'ospedale di Pieve con un sospetto trauma alla spalla. Le squadre del Soccorso alpino hanno poi bonificato l'intera superficie della valanga.

 

Selva di Cadore (BL), 11-03-07

Dopo essere stati recuperati dal Soccorso alpino, sono stati trasportati all'ospedale di Belluno in seguito ai traumi riportati i due scialpinisti travolti questa mattina da una valanga sulla Forca Rossa, Pelmo, dove si trovavano con una comitiva. Mentre stava sbarcando il secondo ferito, l'elicottero del Suem di Pieve di Cadore è stato richiamato sul posto, perchè pare vi sia una terza persona coinvolta. Sul versante stanno operando numerose Stazioni del Soccorso alpino con unità cinofile da valanga.

Si erano riparati nella casera vicina al sito archeologico di Mondeval, dopo che, perso l'orientamento verso forcella Ambrizzola, avevano fatto tardi ed era prossimo il buio. Due escursionisti padovani, A.M., 35 anni, e D.Z., 34 anni, erano partiti ieri in mattinata da passo Giau per un giro con le ciaspe. Alle 15.30 hanno chiamato il rifugio Palmieri per avvertire del loro prossimo arrivo, dicendo che si trovavano nei pressi di una forcella non distante, senza specificare però quale. Dopo averli aspettati a lungo, il gestore del rifugio si è allarmato per la prolungata assenza e ha messo in moto le ricerche sul gruppo della Croda da Lago attorno alle 18. Le squadre del Soccorso alpino di Cortina hanno cominciato a perlustrare i sentieri, cercando anche eventuali luci con il binocolo. Due tecnici si sono diretti da Capanna Ravà, dove era parcheggiato un fuoristrada, verso il Corvo Alto e poi nella direzione di Mondeval. Da lì hanno scorto un chiarore proveniente dalla costruzione. All'interno della casera si trovavano i due escursionisti illesi, che non avevano potuto utilizzate il cellulare per la mancanza di copertura, e che sono poi stati raggiunti anche da altre squadre che stavano risalendo dal versante del rifugio Palmieri, dove i due amici sono stati infine accompagnati. L'intervento si è concluso alle 23 circa.Cortina d'Ampezzo (BL), 11-03-07

Selva di Cadore (BL), 11-03-07

Una valanga si è staccata nella zona della Forca Rossa sul monte Pelmo e sembra siano stati coinvolti due sciatori. L'elicottero del Suem di Pieve di Cadore, con rianimatore, tecnico di Soccorso alpino e unità cinofila da valanga, è sul posto, mentre sono state allertate due eliambulanze e 4 Stazioni del Soccorso alpino bellunese.

Livinallongo del Col di Lana (BL), 09-03-07

Una sciatrice tedesca è caduta questo pomeriggio sulla pista di rientro che dal passo Pordoi scende ad Arabba, sbattendo violentemente al suolo. La donna, U.T., 65 anni, di Amburgo, è stata subito aiutata dal servizio piste, presenti carabinieri e alpini, che ha chiesto l'intervento dell'elicottero del Suem di Pieve di Cadore, decollato attorno alle 15.50. Il personale sanitario e il tecnico del Soccorso alpino sono stati sbarcati in hovering nelle vicinanze del luogo dell'incidente. Allo stesso modo è stata imbarcata l'infortunata, dopo essere stata visitata e imbarellata, per poter essere condotta all'ospedale di Brunico, con una sospetta frattura al bacino.

Selva di Cadore (BL), 07-03-07

Era impegnato con un gruppo di amici in un'escursione con le racchette da neve, quando è stato colto da malore e si è accasciato al suolo. Vani i tentativi di rianimazione di un medico che faceva parte della comitiva, l'uomo, A.M., 68 anni, di Padova, è morto poco dopo. L'allarme è stato lanciato attorno a mezzogiorno a mezza, ma l'elicottero del Suem di Pieve di Cadore non ha potuto recuperare la salma, dopo aver provato ad avvicinarsi, perchè è continuato a nevicare ininterrottamente. Sul posto sono state inviate le squadre del Soccorso alpino di Selva di Cadore e Valle di Zoldo, che si sono avvicinate con gli sci al luogo dell'incidente, forcella col Roan, sul sentiero che dal fiume porta a Mondeval. La salma è stata ricomposta e trasportata sul toboga fino alla jeep e poi alla strada, per essere condotta fino alla cella mortuaria di Selva di Cadore.

Posina (VI), 05-03-07

Si è concluso alle 5 di questa mattina l'intervento che ha visto impegnate le squadre del Soccorso alpino di Arsiero nel portare aiuto a due biker rimasti bloccati in una valle. D.R., 44 anni, di Piovene Rocchette, e G.R., 43 anni, di Marano Vicentino, erano partiti ieri per percorrere un itinerario in mountain bike da monte Novegno, attraverso passo Campedello, in direzione della val Posina. I due amici sono scesi nel fondo valle seguendo i segnali del sentiero, ma non hanno scorto le indicazioni che facevano proseguire il tracciato (un 'ometto' di sassi e la marcatura sul tronco di un albero) e hanno scelto la via opposta a quella corretta, che in ogni caso sarebbe stato difficile ultimare con le biciclette. Percorso un tratto difficile, i due biker si sono trovati bloccati in mezzo a ripidi salti di roccia, in una zona sul versante nord di monte Priaforà ricoperta di lastre ghiacciate. Dopo vani tentativi per uscire dalla situazione rischiosa, hanno chiesto aiuto con il cellulare. La chiamata verso le 18.30 è stata girata dal 118 al Soccorso alpino, che ha mandato tre squadre sul posto. I tecnici si sono avvicinati con il fuoristrada, per poi proseguire nelle ricerche a piedi. Il buio e l'ambiente impervio hanno reso faticosa l'individuazione dei due uomini, che sono stati raggiunti poco prima delle 2 e accompagnati in sicurezza lungo la vallata fino alla strada e poi alle proprie abitazioni.

Recoaro Terme (VI), 04-03-07

E' rientrato attorno alle 21 di ieri l'allarme per una ventenne di Valdagno (VI), L.C., uscita di casa in mattinata e non più rientrata. le squadre del Soccorso alpino di Recoaro-Valdagno hanno fatto partire le ricerche verso le 13, dopo che la madre allarmata ne aveva segnalato la scomparsa. Su indicazioni dei famigliari, i soccorritori hanno perlustrato i sentieri attorno a cima Marana e passo Ristele, anche con l'aiuto dell'elicottero di Verona Emergenza. Verso le 21 l'allarme è stato fatto rientrare perchè la giovane è stata rintracciata dalla famiglia.

Recoaro Terme (VI), 04-03-07

Un'escursionista di Valdagno (VI), O.S., 57 anni, è scivolata sul sentiero che porta verso Cima Campodavanti, a circa 1.800 metri di altitudine, e si è procurata un trauma alla caviglia. Attorno alle 12.30 è stato chiesto l'intervento di una squadra del Soccorso alpino della Stazione di Recoaro-Valdagno. Quattro tecnici si sono avvicinati il più possibile in fuoristrada al luogo dell'incidente per poi proseguire a piedi. L'infortunata, che si trovava con due compagni di escursione, è stata stabilizzata, caricata in barella, trasportata a spalla fino alla jeep e successivamente all'ospedale di Valdagno.

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