2018
RECUPERATI ALPINISTI SULLA TOFANA
Scritto da Michela CanovaCortina d'Ampezzo (BL), 21 - 08 - 18
Questa mattina all'alba l'elicottero Pelikan di Bressanone, dopo aver imbarcato due tecnici del Soccorso alpino di Cortina, è intervenuto sulla Tofana di Rozes, per recuperare 4 alpinisti dopo una notte in parete. Ieri sera verso le 22 infatti il 118 aveva ricevuto la chiamata dei rocciatori in difficoltà, bloccati, dalle prime loro informazioni, tra il Primo e il Terzo Spigolo. Messi in contatto telefonico con i soccorritori arrivati al Rifugio Dibona, sono stati visualizzarli in parete grazie ai segnali delle frontali, poco sotto la cima del Terzo Spigolo. Dato che stavano bene, in sosta su una cengia ed erano attrezzati per superare le ultime ore di buio, è stato deciso di organizzare il recupero per le 5.45, in accordo con la Centrale operativa del 118 di Pieve di Cadore e Bressanone. Questa mattina l'eliambulanza, dopo aver individuato il punto esatto in cui si trovavano, ha sbarcato i soccorritori, che hanno assicurato e imbarcato gli scalatori con un verricello di 65 metri, per poi trasportarli al Rifugio Dibona. Ieri i 4, due ragazzi di 19 anni e 17 anni, entrambi di Saltrio (VA), e due uomini, A.Z., 50 anni, di Laveno - Mombello (VA), e D.P., 62 anni, di Cartello (VA), anziché scalare il Primo Spigolo come progettato, probabilmente seguendo una relazione sbagliata avevano iniziato a salire il Terzo, trovandosi quasi in cima senza però riuscire a individuare la via d'uscita.
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Val di Zoldo (BL), 20 - 08 - 18
Attorno alle 11 la Centrale del 118 è stata allertata da alcuni testimoni, che avevano visto un escursionista precipitare in un tratto attrezzato del Sentiero Tivan, il numero 557, a quota 2.300 sul Civetta. L'uomo, perso l'equilibrio era caduto finendo nel ghiaione un centinaio di metri più in basso. Purtroppo inutile l'intervento del personale medico sbarcato dall'elicottero dell'Aiut Alpin Dolomites di Bolzano, che ha solamente potuto constatare il decesso dell'uomo, I.E.A., 60 anni, del Regno Unito. Ricomposta, la salma è stata recuperata e trasportata a Campo di Forno di Zoldo, dove attendevano personale del Soccorso alpino della Val di Zoldo, pronto a intervenire in caso di supporto, e il carro funebre.
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Rocca Pietore (BL), 20 - 08 - 18
Attorno alle 17 il 118 è stato contattato da un escursionista che aveva perso il sentiero ed era disorientato e infreddolito, dopo aver preso un acquazzone. L'uomo, G.A., 74 anni, di Caldogno (VI), era partito dal Rifugio Fuciade diretto a Malga Ciapela, ma a un certo punto aveva smarrito la traccia corretta. L'equipaggio dell'elicottero del Suem di Pieve di Cadore, in contatto telefonico con lui, ha iniziato a perlustrare la zona dopo essersi fatto spiegare il percorso da lui seguito, finché non è riuscito a individuarlo, non distante da Passo Ombrettola, e a recuperarlo con un verricello di 10 metri.
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INTERVENTI IN MONTAGNA
Scritto da Michela CanovaBelluno, 20 - 08 - 18
Il Soccorso alpino della Val Comelico è intervenuto assieme ai soccorritori del Sagf di Auronzo lungo il tracciato della Traversata Carnica, all'altezza di Forcella di Cima Vallona, a San Nicolò Comelico, per due persone in difficoltà. La coppia, R.G., 44 anni, lei e L.M., 51 anni, lui, entrambi di Cervia (RA), infatti, era uscita dal sentiero numero 160 e aveva risalito un canalone trovandosi però poi nell'impossibilità di proseguire o tornare sui propri passi. Individuati e raggiunti, i due escursionisti sono stati assicurati a calati con le corde per una cinquantina di metri per essere poi riaccompagnati fino a valle. A Cortina d'Ampezzo l'elicottero del Suem di Pieve di Cadore è volato sulla Ferrata 18 del Faloria, dove il tecnico di elisoccorso dell'equipaggio ha recuperato, imbarcandolo con un verricello di 20 metri, un escursionista impaurito che non era più in grado di procedere nella parte finale del percorso attrezzato. B.L., 70 anni, di Lomazzo (CO), è stato poi trasportato da personale del Soccorso alpino che lo ha riaccompagnato alla propria macchina alla partenza della funivia. I soccorritori di Cortina sono poi stati inviati dal 118 al Lago di Rudo, prima del Rifugio Fodara, per un'escursionista, M.G.C., 71 anni, di Venezia, che aveva riportato una probabile frattura al polso. Caricata a bordo del quad, l'infortunata è stata portata al Codivilla.
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Brenzone (VR), 20 - 08 - 18
Verso le 12.30 il Soccorso alpino di Verona è stato allertato dalla Centrale del 118 per un escursionista in difficoltà, poiché gli si erano staccate entrambe le suole degli scarponi mentre stava salendo al Rifugio Telegrafo sul Monte Baldo. Messo in contatto con i soccorritori, all'uomo, un sessantenne veronese, soni stati dati alcuni suggerimenti per cercare di sistemarli provvisoriamente e adrientrare a valle ed è stato inoltre avvertito il gestore del rifugio, anche lui componente del Soccorso alpino e che per giunta, dati i numerosi casi analoghi, ha predisposto un kit per risuolare le scarpe dei malcapitati. Il soccorritore, che si trovava in realtà a valle alla partenza della teleferica, con un paio di scarponi di riserva è andato incontro all'escursionista che alla fine è riuscito a scendere in autonomia.
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DUE INTERVENTI IN MONTAGNA
Scritto da Michela CanovaBelluno, 19 - 08 - 18
Attorno alle 18 l'elicottero del Suem di Pieve di Cadore è volato in Valle delle Comelle, a Canale d'Agordo, per un escursionista che era scivolato sul sentiero 704, procurandosi una distorsione alla caviglia. L'uomo, 65 anni, francese, è stato recuperato con un verricello di 10 metri per essere trasportato all'ospedale di Belluno. Passate le 19 il Soccorso alpino di Livinallongo è invece intervenuto sotto Porta Vescovo, dove due escursionisti tedeschi, anziché percorrere il sentiero numero 680, avevano seguito una vecchia traccia che portava verso un ghiaione interrompendosi. Poiché si trovavano su terreno friabile, preferendo non rischiare di farsi male, hanno chiesto aiuto e una squadra è partita in fuoristrada per raggiungerli. Dotati di imbrago e assicurati, l'uomo e la donna sono stati riportarti sul sentiero e da lì accompagnati a valle.
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INFORTUNIO SUL SENTIERO
Scritto da Michela CanovaTambre (BL), 19 - 08 - 18
Alle 15 circa il Soccorso alpino dell'Alpago è intervenuto lungo il sentiero che scende dal Rifugio Semenza, poco sopra Baracche Mognol, poiché un escursionista aveva riportato un probabile trauma al ginocchio e non riusciva più a camminare. Raggiunto da una squadra, G.M., 34 anni, di Sedico (BL), che si trovava con un'altra persona, è stato aiutato dai soccorritori ad arrivare fino a Pian Grant, da dove si è poi allontanato con i propri mezzi.
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SOCCORSA ESCURSIONISTA A CORTINA
Scritto da Michela CanovaCortina d'Ampezzo (BL), 18 - 08 - 18
Alle 20.30 circa il Soccorso alpino di Cortina è intervenuto nella zona di Son Forca, andando incontro a un gruppo di 4 persone, tra le quali un'escursionista che si era infortunata. Scendendo sul ghiaione del canale che porta al Padeon dopo aver concluso la Ferrata Dibona, infatti, la donna era caduta e si era fatta male al torace. Con i compagni era riuscita lentamente a scendere fin dove la hanno incrociata i soccorritori, che la stanno accompagnando in jeep al Codivilla.
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SCIVOLA SUL SENTIERO
Scritto da Michela CanovaCortina d'Ampezzo (BL), 18 - 08 - 18
Nel primo pomeriggio un turista francese è scivolato nel tratto di sentiero nuovo che porta al Lago Ghedina, riportando un sospetto trauma alla caviglia. Raggiunto da una squadra del Soccorso alpino di Cortina, M.J.S.B., 73 anni, è stato trasportato per circa 200 metri fino all'ambulanza, poi partita in direzione del Codivilla.
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NUMEROSI INTERVENTI IN MONTAGNA
Scritto da Michela CanovaBelluno, 18 - 08 - 18
Attorno alle 13 due escursionisti che arrivavano dal Coldai hanno smarrito la traccia del sentiero numero 557, sotto il Passo del Tenente in Civetta, comune di Val di Zoldo. Dopo essere risaliti alle coordinate Gps del luogo in cui si trovavano, una squadra del Soccorso alpino ha individuato e raggiunto i due ragazzi, D.C., 30 anni, e M.C., 26 anni, di Cervarese Santa Lucia (PD) e li ha aiutati a ritornare sul sentiero. I soccorritori di Livinallongo sono invece intervenuti lungo il tracciato che si percorre in mountain bike da Porta Vescovo, dove un ciclista, M.G., 64 anni, di Bergamo, era caduto facendosi male a un polso. Caricato a bordo della jeep, l'uomo è stato accompagnato direttamente all'ospedale di Agordo. Il Soccorso alpino di Agordo è stato inviato dal 118 in località Casen, sotto il Passo Duran, comune di La Valle Agordina, per una escursionista veneziana, S.V., 64 anni, di Musile di Piave, infortunatasi a una gamba dopo essere scivolata. La donna è stata trasportata in fuoristrada direttamente all'ospedale. Due le emergenze a Cortina d'Ampezzo. In un caso i soccorritori hanno raggiunto una turista milanese, G.C., 52 anni, di Casalpusterlengo, che si era storta una caviglia lungo il sentiero numero 6 a Ra Stua, e la hanno portata al Codivilla. Di seguito una squadra del Sagf di Cortina è invece andata incontro a un escursionista bolognese, A.D.P., 57 anni, che era caduto in Val Travenanzes sbattendo il volto. I soccorritori lo hanno quindi trasportato al pronto soccorso del Codivilla. L'elicottero dell'Aiut Alpin Dolomites di Bolzano è stato infine inviato al Rifugio Tissi per imbarcare una donna che, per evitare un masso in caduta dalla parete, aveva messo male la gamba, riportando un trauma al ginocchio. L'infortunata, che era riuscita a salire fino al rifugio, ma non era più in grado di proseguire, è stata accompagnata all'ospedale di Agordo.
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Alpago (BL), 18 - 08 - 18
Sono gravi le condizioni di un ciclista che, perso il controllo della propria mountain bike, è caduto ed è ruzzolato per circa 200 metri in una scarpata, fermandosi sui tronchi a terra degli alberi. A lanciare l'allarme questa mattina poco prima delle 11 l'amico che si trovava con lui a Palughetto, nei boschi del Cansiglio. Una volta individuato tra la fitta vegetazione il luogo dell'incidente, l'elicottero del Suem di Pieve di Cadore ha sbarcato il tecnico di elisoccorso, che ha subito attrezzato una sosta per poi calare di 15 metri medico e infermiere, che hanno subito prestato le prime cure all'uomo, L.A.M., 63 anni, di Noventa di Piave (VE), mentre sopraggiungeva personale del Soccorso alpino dell'Alpago in supporto alle operazioni. Dopo essere stato imbarellato, l'infortunato, che presentava un probabile politrauma, è stato recuperato con un verricello di 50 metri, per essere trasportato all'ospedale di Belluno.
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Belluno, 17 - 08 - 18
È stato ritrovato lo zaino dell'alpinista precipitato questa mattina sulle Tre Cime di Lavaredo. Lo ha ritrovato, sorvolando l'area, l'elicottero del Suem di Pieve di Cadore. Si è così potuti risalire alle sue generalità, si tratta di G.C., 47 anni, di Asti.
Altri interventi della giornata. Su richiesta del gestore, una squadra del Soccorso alpino di Agordo si è recata, passate le 13, al Rifugio Vazzoler, dove un'escursionista padovana, V.C., 61 anni, si era sentita poco bene. I soccorritori la hanno caricata in jeep e accompagnata all'ospedale per le verifiche del caso. Attorno alle 16 il Soccorso alpino della Val Comelico è invece andato incontro a una bimba di 10 anni di Cesena e ai suoi genitori a Forcella Digola, San Pietro di Cadore, poiché la piccola aveva avuto problemi respiratori. La bambina è quindi stata accompagnata all'ambulanza che la ha portata a Pieve di Cadore per le cure opportune. L'eliambulanza del Suem di Pieve di Cadore è poi atterrata nei pressi del Rifugio Scoiattoli a Cortina e ha imbarcato una turista milanese, M.I.D.M., di 67 anni, che si era procurata un trauma alla caviglia. L'infortunata è stata accompagnata all'ospedale San Martino. Poco prima delle 20 l'elicottero è infine decollato in direzione della Torre Jolanda, in Moiazza, per recuperare due alpinisti illesi, ma in difficoltà, a 2.000 metri di quota sulla Via Supersoro.
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PERDE LA VITA SULLE TRE CIME
Scritto da Michela CanovaBelluno, 17 - 08 - 18
Questa mattina passate le 11 la centrale del Suem 118 ha ricevuto diverse chiamate di testimoni che avevano assistito alla caduta di una persona sulle Tre Cime di Lavaredo. Quando, dopo aver imbarcato due agenti di Sagf di Auronzo di Cadore, l'elicottero dell'Aiut Alpin Dolomites di Bolzano ha sorvolato la zona cercando di risalire al punto esatto, l'equipaggio ha individuato il corpo senza vita di un alpinista tra la Cima Grande e la Piccola, sul nevaio sotto la normale alla Grande da dove l'uomo era scivolato, circa 200 metri più sopra. Constatato il decesso, la salma ricomposta è stata recuperata con un verricello di 30 metri e trasportata al Rifugio Auronzo. Non si conosce al momento l'identità dell'uomo, che non era assicurato e stava salendo da solo quando è caduto. Si sta cercando di rintracciare il suo zaino. Attorno alle 13 il 118 è stato allertato per diverse emergenze contemporaneamente. A Trichiana, una squadra del Soccorso alpino di Belluno è intervenuta in aiuto di un escursionista che si era infortunato percorrendo assieme alla moglie il Brent de l'Art. G.B., 67 anni, di Padova, aveva infatti messo male un piede, procurandosi un sospetto trauma, mentre si trovava una trentina di metri dentro la gola rispetto al ponte escursionistico. Una volta raggiunto i soccorritori gli hanno stabilizzato la gamba e lo hanno imbarellato, per poi trasportarlo lungo la cengia assicurato a una teleferica, attrezzata al momento, fino alla strada sterrata e da lì a spalla in salita a Sant'Antonio Tortal. Affidato all'ambulanza, l'infortunato è stato accompagnato all'ospedale di Feltre. A Cortina d'Ampezzo l'elicottero del Suem di Pieve di Cadore è volato sotto il Cristallo, sulla pista che dal Rifugio Sonforca scende a Rio Gere. Dopo essere scivolato, un escursionista che era con i familiari aveva riportato la probabile frattura di una caviglia. Assistito dagli agenti del Sagf di Cortina e dal personale medico, L.M., 55 anni, di Zevio (VR), è stato poi imbarcato con un verricello dal tecnico del Soccorso alpino di bordo, per essere portato all'ospedale di Belluno. L'eliambulanza si è quindi diretta a Calalzo di Cadore, atterrando al Rifugio Galassi, per imbarcare una escursionista veneziana, A.Z., 42 anni, che si era storta una caviglia. La donna è stata accompagnata all'ospedale di Cortina.
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INTERVENTI IN MONTAGNA
Scritto da Michela CanovaBelluno, 16 - 08 - 18
Questa mattina poco prima delle 8 il Pelikan di Bressanone ha recuperato un alpinista altoatesino di 33 anni, caduto sul primo tiro della via Ey de Net in Tofana, che aveva riportato un probabile trauma alla colonna. Attorno alle 10.20 il Soccorso alpino di Belluno è intervenuto in località Volpere a Castion, non distante da Villa Angelini, dove una donna, che passeggiava con amici lungo una mulattiera, era caduta procurandosi una sospetta frattura al femore. Imbarellata, F.S., 73 anni, di Roma, è stata trasporatta a spalle fino a uno spiazzo nei pressi della villa, per essere affidata all'ambulanza diretta all'ospedale. Verso le 12.30 l'elicottero di Treviso emergenza è volato in cima al Pelmo, a Borca di Cadore, poiché un escursionista si era sentito male e non era più in grado di camminare. Sbarcato in hovering a circa 2.800 metri di altitudine, sul Vant del Pelmo, il tecnico del Soccorso alpino dell'equipaggio, ha poi recuperato F.T., 57 anni, di Calalzo di Cadore (BL), con un verricello di 5 metri. L'uomo è stato accompagnato al San Martino per le verifiche del caso.
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Foza (VI), 16 - 08 - 18
Una squadra del Soccorso alpino di Asiago questa mattina alle 8 è tornata sul luogo dove ieri ha perso la vita un giovane escursionista, E.C., 28 anni, di Castelfranco Veneto (TV) per cercare di recuperare gli effetti personali. Cinque soccorritori hanno attrezzato le calate lungo il sentiero numero 783, che parte da Sasso Stefani, Valstagna, e porta a Sasso Rosso, nel punto in cui è scivolato il ragazzo e hanno ritrovato il suo zaino che consegneranno ai familiari.
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ESCURSIONISTA CADE E PERDE LA VITA
Scritto da Michela CanovaFoza (VI), 15 - 08 - 18
Passate le 16 il Soccorso alpino di Asiago è stato allertato per un escursionista (al momento non sono note le generalità) caduto lungo il sentiero numero 783, che parte da Sasso Stefani, Valstagna, e porta a Sasso Rosso, un itinerario con punti esposti sopra salti di roccia. A dare l'allarme una ragazza che era con lui e lo precedeva, corsa a cercare una zona con copertura telefonica e poi tornata sopra il punto in cui era caduto. Una squadra si è portata sul posto, mentre sopraggiungeva l'elicottero di Trento che, risalendo il versante ha scorto la cengia su cui si trovava il corpo esanime e ha sbarcato tecnico di elisoccorso e medico, che ha purtroppo solamente potuto constatare il decesso dell'escursionista. L'eliambulanza ha imbarcato la ragazza per accompagnarla poco più a monte e affidarla ai soccorritori, pronti a intervenire in supporto alle operazioni, ed è tornata a recuperare la salma, poi trasportata ad Asiago.
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