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Martedì, 16 Giugno 2020 09:37
TRE CORDATE IN DIFFICOLTÀ SULLE TRE CIME DI LAVAREDO
Auronzo di Cadore (BL), 13 - 06 - 20
Attorno alle 19 la Centrale del 118 è stata contattata da due cordate che chiedevano informazioni sull'uscita della via dello Spigolo Dibona sulla Grande delle Tre Cime. Ai quattro alpinisti, che dicevano di trovarsi all'altezza della Cengia Grande, a circa 2.800 metri di quota, sono state date informazioni ed è stato chiesto se volessero l'aiuto di una squadra, viste anche le previsioni di brutto tempo per domani. I quattro alpinisti hanno risposto che sarebbero riusciti a progredire. La Centrale ha poi ricevuto una seconda chiamata da una terza cordata, bloccata più in basso, che invece ha chiesto il supporto dei soccorritori. L'elicottero del Suem di Pieve di Cadore ha quindi imbarcato due tecnici di Auronzo e li ha sbarcati sulla vetta della Cima Grande con un verricello di 15 metri. I soccorritori raggiungeranno la cordata più lontana e la riporteranno in cima per poi scendere lungo la normale, aiutando eventualmente anche le due coppie di rocciatori più in alto se necessario. Alle 20.30 era anche scattato l'allarme per un'escursionista cinese non rientrata dal giro delle Tre Cime, dopo essersi separata dal marito. Fortunatamente poco fa la donna è stata ritrovata in Rifugio e l'allarme è cessato.
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Martedì, 16 Giugno 2020 09:17
DUE INTERVENTI A CORTINA
Cortina d'Ampezzo (BL), 13 - 06 - 20
Attorno alle 14.30 un escursionista ha contattato la Centrale del 118, poiché, partito da Ospitale per affrontare la Ferrata Dibona sul Cristallo, si trovava all'altezza del Bivacco Buffa di Perrero dopo aver superato un tratto innevato e ne aveva un altro di fronte a sé. L'uomo, un quarantaquattrenne di Limana (BL), all'inizio ha rifiutato l'intervento dell'elicottero, tentando di procedere da solo pur trovandosi in difficoltà, salvo poi richiederlo verso le 17, impossibilitato ad avanzare. L'eliambulanza del Suem di Pieve di Cadore lo ha quindi individuato e recuperato utilizzando un verricello di 10 metri per poi trasportarlo a valle. Alle 15.50 il Soccorso alpino di Cortina è stato invece allertato per una ciclista caduta con la mountain bike in Val Salata, lungo l'itinerario che da Malga Ra Stua va verso il Rifugio Sennes. La donna, 46 anni, di Bologna, che aveva riportato un probabile trauma alla caviglia, è stata raggiunta da una squadra del Sagf in fuoristrafa. Caricata a bordo, è stata poi accompagnata al Codivilla.
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Giovedì, 04 Giugno 2020 16:07
DUE INTERVENTI IN MONTAGNA
Belluno, 02 - 06 - 20
Alle 15 circa il Soccorso alpino di Belluno è intervenuto in supporto all'ambulanza per un incidente lungo il sentiero che porta ai Brent de l'Art, a Borgo Valbelluna. G.P., 67 anni, di Santa Giustina (BL), che si trovava con la figlia non distante dalla strada sterrata, era infatti scivolata sbattendo la testa. La donna è stata raggiunta dal personale sanitario e da un soccorritore che le hanno prestato le prime cure, mentre sopraggiungeva una squadra in jeep, ed è stata trasportata all'ospedale di Belluno con un possibile lieve trauma cranico. Alle 17.20 la Centrale del 118 ha poi allertato il Soccorso alpino dell'Alpago per un escursionista in difficoltà lungo la Ferrata Costacurta sul Monte Teverone, nel comune di Chies d'Alpago. F.B., 30 anni, di Sandrigo (VI), stava affrontando l'itinerario attrezzato con un amico che lo precedeva, quando il compagno è andato avanti e lui, trovandosi in un passaggio più impegnativo con un tratto innevato, non si è fidato ad avanzare e ha chiesto aiuto. L'elicottero del Suem di Pieve di Cadore ha imbarcato un soccorritore per guidare l'equipaggio sulla ferrata e, una volta individuato l'uomo a 2.200 metri di quota, ha calato il tecnico di elisoccorso che lo ha recuperato con un verricello di 5 metri per poi trasportarlo a Casera Crosetta. Altri due soccorritori nel frattempo si sono portati a Casera Venal per verificare che l'amico non avesse problemi nel rientro e gli sono andati incontro.
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Lunedì, 25 Maggio 2020 09:05
RECUPERATO ESCURSIONISTA IN DIFFICOLTÀ
San Zeno di Montagna (VR), 22 - 05 - 20
Alle 18.30 circa la Centrale operativa del 118 ha allertato il Soccorso alpino di Verona per un escursionista in difficoltà al rientro dal Monte Baldo. L'uomo, scendendo lungo il sentiero numero 652, ha preso la variante del Forcellin, ma ha perso la traccia e si è ritrovato in mezzo ai mughi, incapace di ritrovare la strada. Mentre due soccorritori si portavano in piazzola per eventuale supporto, l'elicottero di Verona emergenza ha efettuato una rotazione nel punto indicato dalle coordinate Gps e lo ha individuato. Recuperato dal tecnico di elisoccorso con un verricello di una decina di metri, l'uomo è stato trasportato fino a Prada.
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Venerdì, 22 Maggio 2020 15:05
INTERVENTO NELLA NOTTE A CORTINA
Cortina d'Ampezzo (BL), 22 - 05 - 20
Verso l'una di questa notte una squadra del Soccorso alpino di Cortina è partita in direzione del Rifugio Vandelli, allertata dalla Centrale operativa del 118 su richiesta di un gruppetto di escursionisti in difficoltà. I quattro, tre ragazzi e una ragazza trentenni, assieme al loro cane erano partiti alle 19 da Federavecchia diretti al Rifugio Vandelli. A metà strada circa, lungo il sentiero numero 217, avevano perso la traccia e si erano spostati a est rispetto all'itinerario corretto, salendo per 400 metri e finendo per bloccarsi su un ripido ghiaione a quota 1.700. Impauriti e incapaci di ritornare sui propri passi, avevano quindi chiesto aiuto. Risaliti alla loro posizione dopo aver ricevuto le coordinate Gps, cinque soccorritori si sono messi in cammino e in un'ora e mezza li hanno individuati e raggiunti. La squadra ha provveduto a far superare agli escursionisti il tratto più impegnativo, facendoli scendere due alla volta dopo averli assicurati con corda corta, e li ha riportati sul sentiero assieme al cane, per poi riaccompagnarli in località Federavecchia. L'intervento si è concluso attorno alle 6.
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Venerdì, 22 Maggio 2020 15:00
INTERVENTO NELLA NOTTE NEL GRUPPO DEL CAREGA
Ala (TN). 18 - 05 - 20
Questa notte una squadra del Soccorso alpino di Verona è intervenuta assieme ai soccorritori trentini sul sentiero attrezzato Pojesi, per un escursionista in difficoltà.
L'uomo, residente in Veneto, del 1968, è stato recuperato nella parte finale del sentiero attrezzato Pojesi, nel gruppo del Carega, a una quota di circa 2.000 metri. L'uomo era partito da solo da San Giorgio, in Lessinia, e ha allertato il 112 verso le 22.30 di ieri sera, non riuscendo a proseguire in autonomia a causa del buio e della presenza di neve in quota.
Il coordinatore dell'Area operativa Trentino meridionale del Soccorso Alpino e Speleologico ha chiesto l'intervento dell'elicottero che ha caricato a bordo un secondo tecnico di elisoccorso della Stazione di Ala. La nebbia e il temporale non hanno però reso possibile l'operazione. Una squadra di terra della Stazione di Ala è quindi partita in macchina verso il rifugio passo Pertica per poi risalire dal sentiero verso cima Costa Media assieme alla squadra veronese. Verso le 2, quando i soccorritori avevano ormai raggiunto l'uomo, le condizioni meteo sono migliorate consentendo all'elicottero di alzarsi in volo e di concludere l'intervento con il recupero dell'escursionista tramite verricello. Per lui non è stato necessario il ricovero in ospedale. Le squadre di terra sono rientrate in autonomia.
L'uomo, residente in Veneto, del 1968, è stato recuperato nella parte finale del sentiero attrezzato Pojesi, nel gruppo del Carega, a una quota di circa 2.000 metri. L'uomo era partito da solo da San Giorgio, in Lessinia, e ha allertato il 112 verso le 22.30 di ieri sera, non riuscendo a proseguire in autonomia a causa del buio e della presenza di neve in quota.
Il coordinatore dell'Area operativa Trentino meridionale del Soccorso Alpino e Speleologico ha chiesto l'intervento dell'elicottero che ha caricato a bordo un secondo tecnico di elisoccorso della Stazione di Ala. La nebbia e il temporale non hanno però reso possibile l'operazione. Una squadra di terra della Stazione di Ala è quindi partita in macchina verso il rifugio passo Pertica per poi risalire dal sentiero verso cima Costa Media assieme alla squadra veronese. Verso le 2, quando i soccorritori avevano ormai raggiunto l'uomo, le condizioni meteo sono migliorate consentendo all'elicottero di alzarsi in volo e di concludere l'intervento con il recupero dell'escursionista tramite verricello. Per lui non è stato necessario il ricovero in ospedale. Le squadre di terra sono rientrate in autonomia.
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Lunedì, 11 Maggio 2020 11:58
FERRATA FIAMME GIALLE: RECUPERATI DUE ESCURSIONISTI
Cencenighe Agordino (BL), 10 - 05 - 20
Attorno alle 18 due escursionisti hanno contattato il 118 poichè, attardatisi e in un tratto innevato, si trovavano in difficoltà sulla Ferrata Fiamme gialle alla Palazza Alta. Mentre una squadra del Soccorso alpino di Agordo si portava in piazzola per un eventuale intervento data la presenza di nebbia bassa, l'elicottero del Suem di Pieve di Cadore si è avvicinato in ricognizione per verificare i limiti della visibilità e, dopo aver individuato a 2.150 metri di quota i due ragazzi, L.D., 21 anni, di Mestre (VE), A.G., 22 anni, di Padova, li ha recuperati con due verricelli di 20 metri e li ha trasportati a valle.
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Lunedì, 11 Maggio 2020 11:53
FORCELLA MARCUOIRA, RECUPERATI DUE ESCURSIONISTI
Cortina d'Ampezzo (BL), 10 - 05 - 20
Alle 15.40 la Centrale del 118 è stata allertata da una coppia di escursionisti veronesi in difficoltà nel Gruppo del Sorapiss. Partiti ben equipaggiati per un giro ad anello, infatti, F.R., 30 anni, di Grezzana, lui e S.A., 26 anni, di Pescantina, lei, non si sono fidati di proseguire una volta arrivati a Forcella Marcuoira, a 2.300 metri di quota. Individuati dall'elicottero del Suem di Pieve di Cadore, entrambi sono stati imbarcati in hovering dal tecnico di elisoccorso, per essere poi trasportati fino al Passo Tre Croci.
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Lunedì, 11 Maggio 2020 11:44
INTERVENTI IN MONTAGNA
Belluno, 09 - 05 - 20
Questa mattina alle 9.40 circa la Centrale operativa del 118 è stata allertata per uno scialpinista infortunatosi, mentre con altre due persone si trovava lungo il Canale Mascabroni, vicino al Passo della Sentinella sul Popera, comune di Comelico Superiore. Perso l'equilibrio infatti, F.B., 47 anni, di Sandrigo (VI), era ruzzolato riportando un sospetto trauma alla gamba. Recuperato dal Pelikan, l'infortunato è stato trasportato all'ospedale di Bressanone. Alle 11.30 l'eliambulanza di Bressanone è poi intervenuta a Cima d'Ambata, sempre Comelico Superiore, per uno scialpinista di Mogliano Veneto (TV), A.B., 52 anni, che si era fatto male a una spalla scendendo con altri due sciatori. Attorno a mezzogiorno l'elicottero del Suem di Pieve di Cadore è invece stato inviato a Domegge di Cadore, in località Siviron, dove, mentre stava facendo legna in compagnia, un uomo era stato colpito a una gamba da un tronco tagliato. Individuato il punto dell'incidente non appena gli amici sono usciti dal bosco per dare indicazioni all'equipaggio, equipe medica e tecnico di elisoccorso sono stati calati con un verricello di 70 metri. Prestate le prime cure a M.A., 31 anni, di Lozzo di Cadore (BL), per una probabile frattura, i soccorritori lo hanno imbarellato e trasportato per una trentina di metri fino al prato, da dove è stato caricato a bordo, sempre utilizzando il verricello, per poi essere accompagnato all'ospedale di Feltre. Successivamente l'elicottero di Pieve di Cadore è volato a Cima d'Ambata, a 2.800 metri di quota, per recuperare i due compagni bellunesi dello sciatore infortunato che, aumentate le temperature, avevano contattato il 118 per il timore di possibili valanghe. Imbarcati entrambi con verricello corto, i due scialpinisti sono stati portati al Rifugio Lunelli.
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Martedì, 03 Marzo 2020 14:35
RECUPERATO SCIATORE SUL PADON
Rocca Pietore (BL), 28 - 02 - 20
Poco prima delle 16 la Centrale del 118 ha allertato il Soccorso alpino della Val Pettorina per uno sciatore in difficoltà. Scendendo dal Padon, infatti, un ventiseienne ucraino, non riuscendo a controllare l'andatura, era uscito di pista a una curva, perdendo sci e racchette e iniziando a ruzzolare in un canale. Una volta fermatosi senza avere per fortuna riportato conseguenze, il ragazzo, un po' per la paura un po' a causa della neve dura, non se l'è sentita di provare a muoversi. Tre soccorritori sono scesi con gli impianti e, ramponi ai piedi, lo hanno raggiunto dall'alto mentre un'altra squadra si avvicinava dal basso. Dopo aver fatto calzare anche a lui i ramponi, i tecnici lo hanno assicurato con la corda e sono rientrati con lui a valle lungo 200 metri di dislivello, per poi accompagnarlo in jeep nella loro sede, dove gli amici sono passati a prenderlo.
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