2019

Lozzo di Cadore (BL), 16 - 08 - 19
Attorno alle17.30 l'elicottero del Suem di Pieve di Cadore è stato inviato sulle Marmarole, per due alpinisti in difficoltà sul Pupo di San Lorenzo. Nella fase di calata per scendere da una via,  i due - fratelli ferraresi di 30 e 26 anni - avevano sbagliato una doppia e uno di loro era rimasto sospeso nel vuoto, mentre l'altro era fermo in sosta a circa 1.900 metri di quota. Una volta individuati, il tecnico del Soccorso alpino dell'equipaggio, avvicinato alla parete con il verricello, ha assicurato e recuperato entrambi i rocciatori uno alla volta. L'eliambulanza li ha poi sbarcati a valle.
Belluno, 16 - 08 - 19
Attorno alle 15.40 l'elicottero del Suem di Pieve di Cadore è intervenuto sotto il Pelmo, lungo il sentiero che dal Rifugio Venezia scende verso Brusadaz, dove, in un tratto che costeggia canali e salti di roccia, un escursionista era caduto ruzzolando per diverse decine di metri, a dare l'allarme altre persone che avevano assistito all'incidente. Sbarcati con un verricello equipe medica e tecnico di elisoccorso hanno iniziato le manovre di rianimazione. Imbarellato e trasportato all'ospedale di Belluno in gravissime condizioni, l'uomo è purtroppo deceduto. 
Diverse le emergenze per il Soccorso alpino di Cortina, inviato in prima missione sul Sass de Stria per un escursionista che si era fatto male a un ginocchio e non era più in grado di proseguire. Una squadra, assieme ai soccorritori dei carabinieri, ha raggiunto l'uomo che si trovava sulla normale che sale dal Forte Tre Sassi. L'infortunato è stato poi recuperato dall'eliambulanza di Pieve di Cadore e portato a Cortina. Una squadra del Sagf si è recata al Rifugio Biella in aiuto di un ragazzo di Prato che aveva riportato un trauma alla caviglia. T.A., 26 anni, è stato quindi accompagnato al Codivilla. Soccorso alpino e Sagf di Cortina sono stati inviati a metà della ferrata delle Cascate di Fanes. Lì hanno raggiunto F.D.A., 61 anni, di Latina, bloccato da un probabile trauma al braccio. I soccorritori hanno riportato l'infortunato a valle e lo hanno condotto all'ospedale. L'elicottero del Suem di Pieve di Cadore è volato nei pressi del Rifugio Vandelli per un possibile trauma alla caviglia.
Belluno, 16 - 08 - 19
Sono numerose le emergenze per Suem e Soccorso alpino che, a partire da questa mattina, si sono succedute senza interruzione sulle montagne bellunesi. Come sempre, invitiamo alla massima prudenza le tante persone che in questi giorni le stanno frequentando.
Attorno alle 10 una squadra del Soccorso alpino di Feltre è intervenuta nei pressi di Malga Campon, nel comune di Fonzaso, per un turista bolognese di 78 anni, che salendo in passeggiata si era storto una caviglia. Applicato un tutore al piede, l'uomo è stato caricato in fuoristrada e accompagnato direttamente in pronto soccorso. Il Soccorso alpino della Val Comelico è stato inviato nei boschi sopra l'abitato di Danta. Scesa una ventina di metri sotto una strada silvopastorale che stava percorrendo assieme al marito, P.G., 73 anni, di Belluno, aveva messo male il piede, riportando la probabile frattura di una caviglia. Raggiunta da due soccorritori assieme al personale sanitario dell'ambulanza, alla donna è stata innanzitutto stabilizzata la gamba. Caricata sulla spinale, l'infortunata è stata poi portata fino alla strada, spostata sulla barella e affidata all'ambulanza diretta all'ospedale di Pieve di Cadore. Trauma alla caviglia anche non distante dal Rifugio Padon, dove è intervenuto il Soccorso alpino della Val Pettorina. L'escursionista che si era fatta male, T.M., 54 anni, di Rivalta di Torino (TO), è stata raggiunta da una squadra e trasportata fino al rendez vous con l'ambulanza a Passo Fedaia.
Verso le 13.20, l'elicottero del Suem di Pieve di Cadore è volato in Moiazza per un incidente sul penultimo tiro dello Spigolo Sorarù. Dopo aver imbarcato il gestore del Rifugio Carestiato, componente del Soccorso alpino di Agordo, l'eliambulanza ha individuato il punto dell'incidente e ha sbarcato in parete, con il verricello, medico, tecnico di elisoccorso e soccorritore. Primo di una cordata di quattro, P.B., cinquantenne francese era volato, uno dei chiodi di sicurezza era uscito dalla roccia e l'alpinista era caduto per una quindicina di metri sbattendo e riportando un probabile politrauma. Prestate le prime cure, l'infortunato è stato imbarellato in parete e issato a bordo sempre con il verricello. Recuperati anche i tre compagni poi lasciati assieme al soccorritore sulla piazzola del Rifugio. Il rocciatore è stato trasportato a Belluno.
Borso del Grappa (TV), 16 - 08 - 19
Attorno a mezzogiorno, l'elicottero di Treviso emergenza è intervenuto sul Monte Grappa assieme al personale sanitario del Suem di Crespano, per un parapendio precipitato sui prati nella zona di Malga Camol. Secondo i testimoni presenti, la pilota, una ragazza tedesca di 28 anni, perso il controllo della vela, aveva azionato anche il paracadute di emergenza, ma era arrivata di piedi a grande velocità sul pendio ed era caduta. All'infortunata sono state prestate le prime cure per un possibile trauma alla colonna. Una volta imbarellata, è stata trasportata all'elicottero, caricata a bordo e accompagnata all'ospedale di Treviso. Pronta a intervenire in supporto alle operazioni una squadra del Soccorso alpino della Pedemontana del Grappa.
Vigo di Cadore (BL), 15 - 08 - 19
Attorno alle 14 il Soccorso alpino del Centro Cadore è stato allertato, per una ragazza scivolata per alcune decine di metri in un ripido bosco in località Rio Laggio. La giovane, I.P., 22 anni, di Pieve di Soligo (TV), che stava cercando funghi con altre quattro persone, è stata geolocalizzata a circa 1.200 metri di quota, e raggiunta da una squadra e dall'elicottero del Suem di Pieve di Cadore. Sbarcati con un verricello di una cinquantina di metri medico, infermiere e tecnico di elisoccorso, alla giovane sono state prestate le prime cure. Una volta recuperata, l'infortunata con un probabile trauma al volto, e stata trasportata all'ospedale.
Alpago (BL), 15 - 08 - 19
Attorno alle 9.30 l'elicottero del Suem di Pieve di Cadore è intervenuto a Garna per un parapendio precipitato in fase di atterraggio. Il pilota, 34 anni, belga, è stato subito assistito dall'equipe medica e dal tecnico di elisoccorso sbarcati nelle vicinanze. Imbarellato, è stato caricato a bordo e trasportato all'ospedale di Belluno per un possibile trauma alla colonna.
Malcesine (VR), 15 - 08 - 19
Ieri sera attorno alle 21.15  il Soccorso alpino di Verona è stato allertato per una famiglia in difficoltà sul Monte Baldo. Padre di 64 anni e le due figlie di 34 e 36 anni di Bussolengo (VR), scendendo sul sentiero numero 5 dalla Valdritta, si erano ritrovati affaticati, con dolori alle ginocchia e al buio. Un soccorritore di Malcesine, assieme alla Protezione civile di Malcesine, e salito in macchina fino ai Piombi per poi proseguire a piedi. La famiglia è stata raggiunta e riaccompagnata a valle. L'intervento di è concluso a mezzanotte.
Domegge di Cadore (BL), 14 - 08 - 19
Attorno alle 19.20 la Centrale del Suem è stata allertata per il mancato rientro di un escursionista dagli Spalti di Toro. L'elicottero del Suem di Pieve di Cadore ha quindi imbarcato un tecnico del Soccorso alpino del Centro Cadore per effettuare un sopralluogo, mentre una squadra si portava al Rifugio Padova per iniziare la ricerca. Fortunatamente poco dopo l'uomo è tornato e l'allarme è cessato.
 
Belluno, 14 - 08 - 19
Alle 15 circa la Centrale del 118 è stata allertata per un'escursionista colta da malore sul sentiero che, sotto il Pelmo, porta al Rifugio Venezia, dove il figlio ara arrivato a dare l'allarme. La donna, M.V., 45 anni, di Arezzo, che si trovava a un quarto d'ora di distanza a piedi dal rifugio, è stata raggiunta dal personale medico dell'elicottero del Suem di Pieve di Cadore sbarcato con il tecnico di elisoccorso nelle vicinanze. Dopo una prima verifica, l'escursionista è stata imbarellata, imbarcata con un verricello di 15 metri e trasportata all'ospedale di Belluno per le cure del caso. Attorno alle 15.30, il Soccorso alpino della Val Biois è stato inviato lungo le piste che dalle Buse scendono al Caverson, poiché una donna, D.B. 50 anni, di Campodoro (PD), messo male un piede, aveva riportato la possibile frattura di una caviglia. Una squadra si è avvicinata in jeep e poi a piedi ha raggiunto l'infortunata, che ai trovava col marito, il figlio e il loro cane. Prestate le prime cure, la donna è stata imbarellata e portata alla strada a spalla, a causa del pendio troppo ripido per il mezzo. Trasferita sull'ambulanza, è stata accompagnata all'ospedale di Agordo.
Cortina d'Ampezzo (BL), 14 - 08 - 19
Alle 11 circa l'elicottero del Suem di Pieve di Cadore è decollato in direzione del Rifugio Vandelli, dove un bimbo di 10 anni di Pordenone si era sentito poco bene a seguito di un attacco di panico. Valutato dall'equipe medica dell'equipaggio, sbarcata in piazzola assieme al tecnico di elisoccorso, il bambino è stato trasportato con il papà all'ospedale di Belluno per gli accertamenti del caso.
Asiago (VI), 13 - 08 - 19
Un ultraleggero decollato da Palmanova è precipitato in fase di atterraggio in Via Melette, non distante dall'aeroporto, la confine tra Gallio e Asiago. Il pilota, con escoriazioni e contusioni, è stato trasportato da uno degli eleicotteri di Trento all'ospedale di Bassano del Grappa. Più grave il passeggero, con un possibile politrauma, portato a Vicenza dalla seconda eliambulanza trentina intervenuta. Sul posto, oltre ai Vigili del fuoco, anche il Soccorso alpino di Asiago, poiché dalle prime informazioni si parlava di 4 persone coinvolte. 
Sauris (UD), 13 - 08 - 19
Alle 14.30, una squadra del Soccorso alpino del Centro Cadore, in accordo con la Stazione di Forni di Sopra, è intervenuta nei pressi di Casera Mediana, dove un'escursionista di Roma, A.M., 46 anni, messo male un piede si era procurata la probabile distorsione della caviglia. I soccorritori hanno imbarcato due sanitari della Croce Rossa, che hanno prestato le prime cure alla donna. L'infortunata è stata trasportata fino a Casera Razzo per il traferimento nell'ambulanza, partita poi in direzione dell'ospedale di Tolmezzo.
Falcade (BL), 13 - 08 - 19
Alle 12.30 circa una squadra del Soccorso alpino della Val Biois ha raggiunto in fuoristrada località la Rossa, dove, scendendo lungo la silvopastorale che dal Rifugio Flora Alpina porta all'abitato di Costa, un'escursionista era scivolata, riportando la probabile frattura di una caviglia. Una volta dall'infortunata, D.Z., 63 anni, di Ravenna, che si trovava con una coppia di amici, i tre soccorritori le hanno immobilizzato il piede. Dopo averla aiutata a salire sulla jeep, hanno poi accompagnato la donna sulla strada per affidarla all'ambulanza della Croce Verde diretta all'ospedale di Agordo.
San Nicolò Comelico (BL), 13 - 08 - 19
Questa mattina attorno alle 9 il Soccorso alpino della Val Comelico è stato allertato dalla Centrale del Suem, per intervenire in supporto all'elicottero di Pieve di Cadore in aiuto di un fungaiolo ruzzolato per 200 metri in un bosco molto ripido. L'uomo, S.C., 67 anni, di San Nicolò Comelico (BL), era scivolato e caduto mentre con un amico si trovava nella zona di Casera Aiaredo, una sessantina di metri sopra la strada che dal Rifugio De Dòo porta a Malga Melin. Raggiunto dall'equipe medica e dal tecnico di elisoccorso, all'infortunato sono state prestate le prime cure, mentre sopraggiungevano 6 soccorritori, tra i quali 2 del Sagf di Auronzo. Una volta imbarellato, il cercatore di funghi è stato calato lungo il pendio fino alla strada, per poi essere imbarcato e accompagnato all'ospedale di Treviso con una sospetta frattura alla spalla.
Vigo di  Cadore (BL), 13 - 08 - 19
Ieri sera attorno alle 22 una squadra del Soccorso alpino del Centro Cadore si è recata a Malga Doana, dove un ragazzo di 19 anni, A.S.T., facente parte di un gruppo scout di Treviso partito dal Passo della Mauria, era stato accompagnato dal gestore per un dolore al ginocchio. I soccorritori lo hanno caricato sul fuoristrada e trasportato all'ospedale di Pieve di Cadore per i controlli del caso.
 
 
Val di Zoldo (BL), 12 - 08 - 19
Attorno alle 19 una squadra del Soccorso alpino della Val di Zoldo è partita, per andare incontro a una famiglia bolognese in difficoltà al rientro dallo Spiz Zuel. Scendendo verso Fusine, infatti, avevano trovato piante abbattute e frane lungo il sentiero. Una volta incrociati, a circa 1.300 metri di quota, i soccorritori hanno aiutato gli escursionisti a ritornare a valle.
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