2019
Montecchia di Crosara (VR), 02 - 09 - 19
Ieri sera alle 23.10 circa la Centrale del 118 ha allertato il Soccorso alpino di Verona per due persone scivolate una quarantina di metri in una scarpata a Roncà. Al rientro dalla festa di compleanno di uno di loro in un agriturismo del posto, due fratelli, di 31 e 29 anni, di Arzignano (VI), hanno bucato una gomma della macchina. Sono scesi e si sono incamminati lungo la piccola strada in collina, finché uno è scivolato sul ciglio per alcuni metri, cadendo da un salto di una decina e ruzzolando per altri venti. Il fratello, per andare in suo aiuto, è a sua volta caduto lungo la stessa verticale. Gli amici, che li seguivano e avevano assistito alla scena, hanno subito lanciato l'allarme. Due soccorritori della Stazione speleo, arrivati prima da località vicine, si sono subito calati per verificare la situazione. Fortunatamente il tappeto di terra smossa e foglie secche nel punto dove erano caduti i ragazzi ne aveva attutito l'urto: uno aveva riportato una ferita sulla testa e lamentava dolori a un piede, l'altro non manifestava apparentemente alcuna conseguenza. Non appena sono arrivati altri 4 soccorritori, è sceso anche l'infermiere del Soccorso alpino che ha preso tutti i parametri dei due, riferendoli al medico della prima ambulanza sopraggiuta nel frattempo. È stato quindi deciso di procedere con il recupero dell'infortunato, stabilizzato, imbarellato, sollevato verso l'alto con un paranco e affidato all'ambulanza partita per Borgo Trento. È stata poi la volta del fratello, riportato sulla strada con le stesse manovre e trasferito sulla seconda ambulanza alle 3.10. L'intervento si è svolto in collaborazione con i Vigili del fuoco. Sul posto anche i Carabinieri di San Bonifacio.
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DUE INTERVENTI IN MONTAGNA
Scritto da Michela CanovaBelluno, 01 - 09 - 19
Attorno alle 16.20 la Centrale del 118 ha allertato il Soccorso alpino di Cortina per un'escursionista che si era procurata un sospetto trauma alla caviglia scendendo dal Rifugio Biella. La donna, C.D., 39 anni, di Roma, è stata raggiunta in fuoristrada da una squadra del Sagf, che ha imbarcato lei e i suoi compagni per trasportarli alla loro macchina a Ra Stua. Dal momento che non si sapeva la gravità dell'incidente, alle 17 circa, il Soccorso alpino di Auronzo di Cadore è stato inviato in supporto all'ambulanza e ai Vigili del fuoco lungo la strada statale 48, all'altezza del bivio per Cortina e Misurina, dove un'auto con a bordo una coppia di coniugi svizzeri era uscita di strada per alcuni metri. Una volta sul posto i soccorritori hanno verificato che i due non si erano fatti niente e non e stato necessario il loro intervento.
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INTERVENTI IN MONTAGNA
Scritto da Michela CanovaBelluno, 01 - 09 - 19
Poco prima delle 13 l'elicottero del Suem di Pieve di Cadore è intervenuto lungo il sentiero numero 23 del Settsass, tra il Passo Valparola e Pralongià, a Livinallongo del Col di Lana, per un'escursionista altoatesina che si era procurata un sospetto trauma alla caviglia. Imbarcata, la donna è stata trasportata all'ospedale di Brunico. Alle 15.10 circa la Centrale del 118 ha allertato il Soccorso alpino dell'Alpago per un escursionista che era scivolato, prendendo una scorciatoia sulla strada che da Palughetto porta a Malga Mezzomiglio, e aveva riportato un probabile trauma alla caviglia. Una squadra ha raggiunto G.B., 49 anni, di Pieve di Soligo (TV), assieme al personale dell'Eva Alpago, lo ha stabilizzato e riportato sulla strada per trasferirlo nell'ambulanza diretta all'ospedale. Questa mattina verso le 9 l'eliambulanza era volata al Rifugio Auronzo, dove, per l'agitazione, si era sentita poco bene la madre dell'alpinista spagnolo, che assieme alla compagna non era rientrato da una via sulla Cima Ovest, ma era poi stato rintracciato sorvolando la parete. La donna, 70 anni, è stata assistita sul posto dall'equipe medica sbarcata in piazzola, finché non si è ripresa.
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Auronzo di Cadore (BL), 01 - 09 - 19
Questa notte il Soccorso alpino di Auronzo è stato allertato dai familiari di due alpinisti spagnoli non rientrati da una scalata sulle Tre Cime di Lavaredo. I parenti, che si trovavano sul posto, non riuscivano a contattarli al cellulare, non raggiungibile, e presupponevano i due rocciatori, un uomo e una donna di Barcellona, si trovassero sulla Cima Ovest. Non appena ha fatto luce, l'elicottero dell'Air service center, convenzionato con il Soccorso alpino Dolomiti Bellunesi, ha imbarcato personale del Soccorso alpino e del Sagf di Auronzo e si è avvicinato alle pareti per una ricognizione. La coppia è stata fortunatamente individuata a metà della Via Cassin sulla Ovest, dove, attardatasi, aveva bivaccato senza poter avvertire, perché tutte le pareti a nord sono senza copertura telefonica. I due hanno detto che avrebbero proseguito e l'allarme è cessato. La coppia di scalatori è la stessa che martedì scorso, aggregandosi a due alpinisti senza luci e con le corde incastrate al rientro dalla normale alla Cima Grande, si era trovata a sua volta in difficoltà ed era stata soccorsa nella notte.
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SCIVOLA SUL SENTIERO
Scritto da Michela CanovaAbano Terme (PD), 31 - 08 - 19
Alle 11.40 circa il Soccorso alpino di Padova è stato allertato dalla Centrale del 118 per un'escursionista che, scivolata lungo l'anello del Monte Rosso, si era procurata la sospetta frattura di una gamba. Raggiunta da tre soccorritori, tra i quali un medico, L.F., 67 anni, di Abano Terme (PD), che si trovava con la figlia, è stata stabilizzata e caricata in barella. Dopo essere stata calata nei tratti più ripidi fino alla base del pendio, l'infortunata e stata trasportata per altri 300 metri e poi affidata all'ambulanza diretta all'ospedale di Abano.
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Rocca Pietore (BL), 31 - 08 - 19
Alle 13.30 circa, su richiesta del gestore, la Centrale del 118 ha allertato il Soccorso alpino della Val Pettorina per una escursionista che, messo male un piede, si era procurata un probabile trauma alla caviglia sotto il Rifugio Falier. Raggiunta con il quad, l'infortunata è stata medicata e stabilizzata. Caricata a bordo, G.F., 64, di Ferrara, è stata trasportata a Malga Ciapela e affidata all'ambulanza diretta all'ospedale di Agordo. Verso le 10.45 la Centrale del 118 ha geolocalizzato un escursionista che aveva perso la traccia del sentiero scendendo lungo la normale all'Antelao. Individuato sopra i salti de la bala, è stato messo in contatto con il Soccorso alpino di San Vito di Cadore, che gli ha dato le opportune indicazioni per riprendere il percorso corretto e rientrare in autonomia a Forcella Piccola.
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Livinallongo del Col di Lana (BL), 31 - 08 - 19
Alle 13.20 circa l'elicottero del Suem di Pieve di Cadore è volato sul Sass de Stria per una persona precipitata durante la discesa. Anziché utilizzare la scala di ferro come i compagni di escursione, C.F., 43 anni, di Padova, aveva infatti preso una traccia alternativa, quando all'improvviso era scivolato, precipitando una quindicina di metri fino alla base della parete, dove parte la scala. Arrivata sul posto, l'eliambulanza ha sbarcato con un verricello tecnico di elisoccorso ed equipe medica, che purtroppo ha solamente potuto constatare il decesso dell'uomo dovuto ai traumi riportati. Ricomposta, la salma è stata imbarellata e recuperata con un verricello di 20 metri. Sul posto anche personale del Sagf e delle forze dell'ordine, cui la barella è stata affidata al Passo Valparola.
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Marano di Valpolicella (VR), 31 - 08 - 19
È stato purtroppo trovato senza vita il giovane escursionista, per il cui mancato rientro ieri in tarda serata era scattato l'allarme. Verso le 23 il Soccorso alpino di Verona è stato allertato dalla Centrale operativa del 118 su segnalazione dei familiari di G.P., 27 anni, di Pegognaga (MN), che stava passando una settimana di vacanza sul Lago di Garda, era partito in mattinata per un'escursione da solo e aveva inviato alcune foto alla sorella con immagini dai sentieri percorsi. Quando i carabinieri hanno rintracciato la sua auto parcheggiata a Malga Biancari, 6 squadre si sono portate sul posto e hanno iniziato a perlustrare i vari itinerari della zona. Verso le tre il triste rinvenimento in località Rio Mondrago, dove il ragazzo era scivolato fuori dal sentiero e caduto per una decina di metri, riportando traumi letali. Dopo che il medico del Soccorso alpino ne ha constatato il decesso, la salma è stata ricomposta e imbarellata. Tutti i soccorritori sono stati fatti convergere sul posto per poi trasportare la barella a spalla fino al ponte tibetano, dove è arrivata alle 5. Non appena è stato giorno, l'elicottero di Trento la ha recuperata con il verricello, per trasferirla a Malga Biancari e affidarla al carro funebre diretto all'ospedale di Borgo Roma. Hanno preso parte alla ricerca anche i soccorritori della Stazione speleologica.
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SI PERDE IN CERCA DI FUNGHI
Scritto da Michela CanovaFregona (TV), 30 - 08 - 19
Poco prima delle 17 è scattato l'allarme per una persona non rientrata dai boschi del Cansiglio ed è stato allertato il Soccorso alpino delle Prealpi Trevigiane e dell'Alpago, assieme ai Vigili del fuoco. Partite in cerca di funghi, a un certo punto tre sorelle si erano perse di vista. Al momento di ritrovarsi però alle 15, A.L.C., 76 anni, di Caneva (PN), mancava all'appello. Dopo averla cercata a lungo, le altre due avevano chiesto aiuto a dei passanti. Le squadre si sono portate sul posto, fissando la base a Vallorch, e sono partite alla ricerca. Verso le 18, la hanno fortunatamente rintracciata a un centinaio di metri dal Villaggio dei cimbri. Era agitata e stanca, ma stava bene, ed è stata caricata sul mezzo dei vigili arrivato lì vicino per accompagnarla dai parenti.
Una squadra del Soccorso alpino di Cortina è invece salita in fuoristrada al Rifugio Biella, per due turisti milanesi che non erano più in grado di rientrare autonomamente per la stanchezza. I due, F.G., 70 anni, e F.D.B., 86 anni, sono stati riportati a valle.
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Quero - Vas (BL), 30 - 08 - 19
Passate da poco le 10.30 il Soccorso alpino di Feltre è stato allertato per un'escursionista in difficoltà sulla Strada degli eroi. La giovane, 22 anni, di Venezia, era partita ieri da Caupo per arrivare lungo una strada forestale a Malga Paoda dove aveva dormito. Questa mattina, con lo zaino estremamente carico - tenda saccoapelo, fornelletto - sulle spalle, era partita con l'intenzione di percorrere la Cengia di Prada, ma anziché intraprendere l'itinerario corretto, aveva seguito una traccia di cacciatori più alta. Dopo più di un'ora di cammino era scivolata e finita un paio di metri sotto il sentiero. Fortunatamente non aveva riportato alcuna conseguenza, poiché con il carico pesante temeva però di poter peggiorare la situazione e cadere sul ripido pendio, era rimasta ferma e aveva chiesto aiuto. Una squadra è partita da Feltre con un piccolo fuoristrada e in un'ora e mezza ha raggiunto la malga. Da lì i due soccorritori si sono separati per perlustrare i due possibili percorsi e dopo venti minuti a piedi la hanno individuata e aiutata a tornare sul sentiero. Da lì la hanno riaccompagnata alla Malga e di seguito alla stazione.
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CADE CON LA BICI E SI INFORTUNA
Scritto da Michela CanovaCortina d'Ampezzo (BL), 30 - 08 - 19
A seguito dell'allertamento del Soccorso alpino di Cortina, attorno alle 10.30 una squadra del Sagf si è portata sulla strada che porta al Lago d'Ajal, poiché una turista padovana, C.S., 67 anni, era caduta dalla bicicletta infortunandosi. I soccorritori la hanno raggiunta con il fuoristrada e, dopo averla caricata a bordo, la hanno accompagnata al Codivilla, per il probabile trauma al ginocchio riportato.
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MALORE IN RIFUGIO
Scritto da Michela CanovaCortina d'Ampezzo (BL), 30 - 08 - 19
Questa mattina alle 8 l'elicottero del Suem di Pieve di Cadore è volato al Rifugio Nuvolau, dove una turista francese, N.F., 42 anni, si era sentita male. Dopo che l'equipe medica le ha fatto un primo controllo prestandole le cure del caso, la donna è stata caricata a bordo e trasportata all'ospedale di Belluno per le dovute verifiche.
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SCIVOLA SUL SENTIERO
Scritto da Michela CanovaPosina (VI), 29 - 08 - 19
Attorno alle 17 la Centrale del 118 di Vicenza ha allertato il Soccorso alpino di Arsiero per una escursionista padovana scivolata sulla Strada degli Scarubbi. La donna, M.P., 74 anni, che stava scendendo con il marito e si trovava ormai verso Malga Campiglia, era caduta riportando un sospetto trauma al bacino. Una decina di soccorritori è pattita con due mezzi: una squadra di primo intervento per valutare la situazione, una seconda con l'attrezzatura. Dopo averla raggiunta e averle prestate le prime cure, i soccorritori la hanno imbarellata e trasportata a piedi per una ventina di minuti fino alla strada, dove l'hanno affidata all'ambulanza diretta all'ospedale di Santorso.
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SOCCORSA TURISTA IN RIFUGIO
Scritto da Michela CanovaAuronzo di Cadore (BL), 29 - 08 - 19
Attorno alle 16 il Soccorso alpino di Auronzo di Cadore è stato allertato per una turista che, salita al Rifugio Città di Carpi, al momento di scendere aveva lamentato dolori articolari. La donna, V.R., 72 anni, è stata raggiunta da una squadra del Soccorso alpino della Guardia di finanza in fuoristrada e accompagnata al parcheggio a Misurina, da dove si è allontanata autonomamente.
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INTERVENTI IN MONTAGNA
Scritto da Michela CanovaBelluno, 29 - 08 - 19
Alle 13.15 circa la Centrale del 118 è stata allertata dai Carabinieri, che avevano ricevuto la chiamata di una famiglia tedesca in difficoltà nella fase di rientro dalla Ferrata Dibona sul Cristallo. I quattro, padre, madre e due figli di 13 e 11 anni, anziché prendere l'uscita corretta completato il primo tratto, avevano iniziato la discesa molto più in basso, rimanendo incrodati. Geolocalizzati grazie alle coordinate ricevute sull'applicazione per smartphone in dotazione al Soccorso alpino, i quattro sono stati raggiunti dall'elicottero del Suem di Pieve di Cadore, che li ha caricati a bordo utilizzando il verricello e li ha trasportati a Son Forca.
Il Soccorso alpino di Auronzo è stato invece chiamato per un'escursionista tedesca di 36 anni, che si era infortunata a una caviglia mentre si trovava a Forcella Lavaredo. Recuperata con il quad sotto la grandine dal gestore del Rifugio Lavaredo, la donna è stata poi trasferita nel fuoristrada del Soccorso alpino della Guardia di finanza, che la ha accompagnata fino al parcheggio, da dove si è allontanata con i propri mezzi.
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MALORE IN RIFUGIO
Scritto da Michela CanovaDomegge di Cadore (BL), 29 - 08 - 19
Alle 11.30 circa l'elicottero del Suem di Pieve di Cadore è volato al Rifugio Padova, dove una turista di Pesaro di 67 anni, arrivata da poco in macchina con i familiari, aveva accusato un malessere. Sbarcati equipe sanitaria e tecnico di elisoccorso, la donna è stata subito visitata dal medico. Dopo essere stata imbarcata, è stata accompagnata all'ospedale di Belluno per gli approfondimenti del caso.
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