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Lunedì, 18 Giugno 2018 09:31

MANCATO RIENTRO IN PASUBIO, ALLARME CESSATO

Valli del Pasubio (VI), 15 - 06 - 18
Alle 17.20 il 118 ha allertato il Soccorso alpino di Schio per il mancato rientro di un escursionista. I due amici, che con lui stavano salendo la Strada delle Gallerie sul Pasubio, tra la ventesima e la venticinquesima lo avevano perso di vista. Una volta al Rifugio Papa non lo avevano trovato, erano rientrati al parcheggio alle 15.45 e, dopo averlo atteso invano, avevano dato l'allarme. L'amico, nel frattempo, era arrivato autonomamente al Rifugio Xomo, dove si è infine ritrovato con i compagni. I tre se ne sono quindi andati, senza avvertire la squadra in arrivo, poi rintracciati dai soccorritori telefonicamente. L'allarme è così cessato. 
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Lunedì, 18 Giugno 2018 08:38

ALLARME ALIANTE NON RIENTRATO

Belluno, 10 - 06 - 18
Attorno alle 19 l'elicottero del Suem di Pieve di Cadore è decollato per sorvolare le montagne dell'Alpago, il Col Visentin, il Serva a seguito della segnalazione del mancato rientro di un aliante decollato nel pomeriggio dall'aeroporto di Belluno. Contestualmente è stato allertato anche il Soccorso alpino dell'Alpago, poiché l'ultimo ponte telefonico agganciato è quello di Tambre. I soccorritori si sono mossi con le auto nelle valli principali, e hanno provato a guardare con i binocoli i pendii di Dolada e Teverone, senza alcun risultato. Esito negativo anche dalle ricognizioni dell'elicottero del Suem e di quello dei Vigili del Fuoco. 
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Lunedì, 18 Giugno 2018 08:07

MANCATO RIENTRO, TROVATA PERSONA

Badia Calavena (VR), 06 - 06 - 18
A seguito dell'allertamento nella notte per il mancato rientro di una persona, questa mattina alle 6.30 tre squadre del Soccorso alpino di Verona, assieme ai Vigili del fuoco, si sono portate in località Lago Secco, dove era stata rinvenuta l'auto dell'uomo, un cinquantenne di Vigasio (VR). Poco dopo l'uomo, in stato di ipotermia, è stato rinvenuto non distante dalla macchina. Ricevute le prime cure dal personale sanitario dell'ambulanza, è stato quindi trasportato con l'eliambulanza all'ospedale di Borgo Trento.
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Ferrara di Monte Baldo (VR), 04 - 04 - 18
Questa mattina un escursionista, lasciata l'auto a Novezzina, è partito per una camminata - attrezzato con piccozza, ramponi e Artva - lungo uno dei ripidi canali del Monte Baldo attualmente innevati. Verso le 18, non avendo sue notizie, preoccupata dal cellulare che suonava libero senza risposta, la moglie ha contattato un amico della Protezione civile di Ferrara di Monte Baldo, che, trovandosi a Novezzina, ha confermato la macchina del marito vi fosse ancora parcheggiata e le ha consigliato subito di allertare il 118. L'elicottero di Verona emergenza, decollato poco dopo, è riuscito ad arrivare fino a Ferrara di Monte Baldo, bloccato poi dalla nebbia, e lì ha sbarcato l'equipe medica con il tecnico di elisoccorso che ha proseguito in macchina, raggiungendo due squadre del Soccorso alpino di Verona - 8 soccorritori tra i quali un infermiere - arrivate una da Caprino e una da Verona, presenti anche i Vigili del fuoco. Nel frattempo il ragazzo della Protezione civile assieme a un altro volontario si era diretto verso un vajo, probabile meta dell'escursionista, S.B., 49 anni, di Caprino Veronese (VR) chiamandolo. Finché a un certo punto lui ha risposto e i due volontari hanno attivato il proprio Artva individuandolo poco dopo. Salendo questa mattina, una piccola scarica di neve lo aveva trascinato facendolo probabilmente cadere da un salto di roccia di una decina di metri e lasciandolo sepolto alla base del canale, solo il volto fuori, con una probabile gamba rotta, possibili traumi al costato e in ipotermia. Sul posto si è portato il personale medico dell'eliambulanza con l'infermiere e le squadre del Soccorso alpino. Prestate le prime cure, l'escursionista è stato imbarellato e calato per un'ottantina di metri fino alla strada, da dove è stato trasportato a spalla all'ambulanza diretta all'ospedale di Borgo Trento.
Pubblicato in 2018
Martedì, 02 Gennaio 2018 17:50

ESCURSIONISTA RITROVATO SENZA VITA SUL MONTE BALDO

Ferrara di Monte Baldo (VR), 25 - 12 - 17
Non rientra da un'escursione sul Monte Baldo, ritrovato senza vita nella notte giovane escursionista. A mezzanotte e un quarto il 118 ha allertato il Soccorso alpino di Verona per il mancato rientro di E.V., 31 anni, di Peschiera del Garda (VR), partito verso le 14.30 di ieri da Novezzina, dove aveva mandato l'ultimo messaggio agli amici, per risalire il Vallone Osanna fino al RifugioTelegrafo. Verso le 22, dopo averlo atteso invano - mentre il cellulare del figlio suonava libero o entrava in funzione la segreteria - il padre preoccupato si è portato sul posto ritrovando la macchina e si è incamminato lungo la salita. Anche gli amici del giovane, che hanno dato l'allarme, sono arrivati a Novezzina. Raggiunta la partenza dell'itinerario, una decina di soccorritori assieme ai Vigili del fuoco si sono divisi in tre squadre: una è salita al centro del vallone, una in un canale parallelo, la terza lungo il sentiero sulla destra. Una quarta squadra si è infine diretta verso un ulteriore possibile itinerario di discesa. Purtroppo alle 3 la squadra che si trovava nella parte centrale ha ritrovato il corpo senza vita dell'escursionista, scivolato, pur indossando i ramponi, 500 metri più sopra, poco sotto la cresta che scollina poi verso il Rifugio posto sul versante lago. Ottenuto il nulla osta per la rimozione dalla magistratura, la salma ricomposta e imbarellata, è stata calata nel canale fino a intercettare il sentiero per poi essere trasportata a spalla a valle. Nel frattempo, una squadra ha raggiunto il padre del ragazzo e lo ha riaccompagnato alla macchina. La barella è stata quindi caricata sui mezzi fuoristrada andati incontro ai soccorritori a piedi e, alle 7 circa, è stata affidata al carro funebre. 
Pubblicato in 2017
Lunedì, 25 Settembre 2017 17:59

RICERCA IN CORSO

Longarone (BL), 21 - 09 - 17
Il Soccorso alpino di Longarone è impegnato nella ricerca di un escursionista padovano che si è smarrito nella zona di Costa dei Nass, una parallela della Val del Grisol. L'allarme è scattato ieri sera, dopo che la moglie ha chiamato i proprietari della casa dove l'uomo si trova in villeggiatura in Val di Zoldo, preoccupata poiché non riusciva a parlare con lui. Ieri sera, dopo aver rinvenuto la sua auto a Costa dei Nass e quando, dopo vani tentativi, l'escursionista è riuscito a rispondere al cellulare e a dare qualche informazione, alle 22 circa i soccorritori hanno avviato la perlustrazione. Nella notte sono riusciti anche a contattarlo vocalmente, ma la conformazione della valle e il rumore dei corsi d'acqua non ha permesso di individuare il punto esatto della provenienza della voce. Al momento l'elicottero del Suem di Pieve di Cadore sta effettuando una ricognizione con a bordo due soccorritori.
Pubblicato in 2017
Domenica, 20 Agosto 2017 09:48

RICERCA NELLA NOTTE SUGLI SPALTI DI TORO

Domegge di Cadore (BL), 17 - 08 - 17
Ieri sera attorno alle 22 il 118 è stato allertato da alcuni turisti francesi, ospiti del campeggio sul lago a Vallesella, preoccupati perché 4 loro amici non erano rientrati dal giro ad anello sugli Spalti di Toro. I 4 connazionali erano partiti verso le 12: dal Rifugio Padova sarebbero dovuti salire fino a Forcella Segnata per poi scendere in Val Montanaia al Bivacco Perugini, risalire per Forcella Montanaia e rientrare al Padova. Passate le 16 i compagni, che si trovavano al Rifugio Padova con il gestore, hanno ricevuto la chiamata dei 4 escursionisti: avevano appena raggiunto Forcella Segnata e chiedevano consigli. Il gestore ha suggerito loro che, dal momento che stavano procendo lentamente, scendessero al Rifugio Pordenone e si facessero venire a prendere o che si fermassero al Bivacco Perugini. Loro hanno risposto che avrebbero valutato se fermarsi o proseguire il giro. In tutta l'area la copertura telefonica è praticamente assente e, quando a sera non sono tornati, né è stato possibile raggiungerli telefonicamente, è scattato l'allarme. Partendo dal Rifugio Padova, 2 squadre del Soccorso alpino del Centro Cadore si sono avviate lungo i due possibili itinerari di rientro: una di 3 soccorritori attraverso Forcella Montanaia, una di 4 soccorritori via Forcella Segnata, mentre il Soccorso alpino della Valcellina saliva dal Rifugio Pordenone. Giunti sulle rispettive forcelle, la squadre sono scese fino al Bivacco Perugini per controllarlo e riunirsi con i soccorritori friulani. Gli escursionisti erano lì. Stavano bene, si sono scusati, ma non erano riusciti a comunicare le loro intenzioni. Hanno quindi deciso di rimanere in bivacco e proseguire il giro. Le squadre sono rientrate con i colleghi al Rifugio Pordenone e da lì sono tornate con i mezzi arrivati dal Cadore. L'intervento si è concluso alle 4.  È stato anche utilizzato il faro del Soccorso alpino di Pieve di Cadore e altro personale era pronto a partire in supporto alle operazioni. Preallertate le unità cinofile.
Pubblicato in 2017
Mercoledì, 16 Agosto 2017 09:17

INTERVENTI IN MONTAGNA

Belluno, 15 - 08 - 17
Verso le 13.40 il Soccorso alpino di Cortina è stato allertato per un'escursionista infortunatasi a una gamba tra il Rifugio Averau e il Rifugio Scoiattoli. Una squadra del Sagf ha raggiunto la donna, P.G., 62 anni, di Borgo San Lorenzo (FI), che si trovava con un'amica, e la ha caricata sulla seggiovia con cui è scesa fino all'ambulanza che la ha trasportata al pronto soccorso. Alle 14.40 è scattato l'allarme per padre e figlio di 43 e 8 anni di San Donà di Piave (VE), che avevano perso la traccia del sentiero numero 1262 tra Auronzo e il Rifugio Monte Agudo. Individuata la zona in prossimità di località Valsalega è stata allertato il Soccorso alpino che ha dato indicazioni telefoniche all'uomo ed è andato loro incontro per assisterli nella discesa. Passate da poco le 15, il Soccorso alpino del Centro Cadore si è mosso per un pescatore non rientrato all'ora stabilita da località Antarigole vicino al Rifugio Padova. I soccorritori lo hanno fortunatamente incontrato mentre stava scendendo lungo la strada.
Pubblicato in 2017
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