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Belluno, 02 - 11 - 18
Oltre sessanta soccorritori sono partiti questa mattina all'alba in direzione delle zone della parte alta della provincia di Belluno per portare aiuto alla popolazione ancora isolata. Tutte le Stazioni del Soccorso alpino e speleologico del Veneto hanno messo a disposizione propri volontari, arrivati con materiali e attrezzatura, e pronti a intervenire nelle situazioni di emergenza, soprattutto nella copertura delle abitazioni scoperchiate dal vento (ricollocando il materiale preesistente dove possibile, ancorando teli e facendo assistenza ad artigiani e vigili del fuoco) e della messa in sicurezza di camini pericolanti, nei terrotori di Colle Santa Lucia, Livinallongo del Col di Lana, Rocca Pietore, Auronzo di Cadore, Comelico, a seconda delle priorità indicate dal Centro di coordinamento. Personale del Soccorso alpino di Agordo è andato a verificare le condizioni dei ponti sulla strada provinciale che da Tiser porta a Gosaldo, verificandone la stabilità pur rimanendo la carreggiata non transitabile per la presenza di alberi caduti. Oltre al Soccorso alpino del posto già attivo, oggi hanno operato i soccorritori di Belluno, Feltre, Alpago, Longarone, Prealpi Trevigiane, Pedemontana del Grappa, Schio, Arsiero, Recoaro - Valdagno, Padova, Verona e delle tre Stazioni speleo di Vicenza, Verona e Veneto Orientale.  Anche domani il Soccorso alpino sarà presente.
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Mercoledì, 07 Novembre 2018 15:34

EMERGENZA MALTEMPO: SI LAVORA COSTANTEMENTE

Belluno, 01 - 11 - 18
Il Soccorso alpino Dolomiti Bellunesi continua il proprio impegno a fianco della Protezione civile e dei Vigili del fuoco per cercare di portare aiuto alla cittadinanza, ovunque vi sia bisogno e in special modo nelle zone alte della provincia, dove vaste aree continuano a rimanere isolate senza la possibilità di accesso, né approvigionamento elettrico, tantomeno possibilità di comunicare. Questa mattina una ventina di soccorritori è partita da Belluno alle 6 per raggiungere Rocca Pietore e Livinallongo per proseguire -  pur imperversando ancora le piogge e anche la neve alle quote più elevate - nell'attrezzare coperture provvisorie sulle abitazioni private dei tetti dalle forti raffiche di vento. Tutte le Stazioni bellunesi e trevigiane continuano gli interventi rispondendo alle chiamate dei concittadini, come ad esempio San Vito di Cadore che fin dai primi momenti ha provveduto al taglio di piante cadute, sghiaiamenti, riparazione di tetti e ad ogni possibile bisogno urgente. O come Longarone, presente ieri e oggi in Agordino, ma attiva anche nei giorni passati nel monitoraggio del Piave nella zona di Ponte Gardona, per l'assistenza a una famiglia con neonata cui il vento aveva scoperchiato la casa e per la consegna di una bombola di ossigeno a una paziene che aveva esaurito la scorta. Oggi sono state visitate tutte le Centrali operative comunali, per raccogliere direttamente le richieste e dare eventuali consulenze sull'operatività in base al tipo di intervento. Anche domattina nuove squadre partiranno in direzione dell'Alto Agordino e del Comelico per portare un po' di sollievo alle numerose famiglie ancora in estrema  difficoltà. Si sono gia messi a diaposizione una quarantina di soccorritori provenienti dalla parte bassa della provincia, dalle Stazioni trevigiane e anche della XI Delegazione Prealpi Venete e VI Delegazione speleologica.
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Mercoledì, 07 Novembre 2018 15:32

EMERGENZA MALTEMPO: TELI SULLE ABITAZIONI SCOPERCHIATE

Livinallongo del Col di Lana (BL), 31 - 10 - 18
Questa mattina grazie a una pausa nel maltempo gli elicotteri regionali della Protezione civile sono potuti decollare per raggiungere l'Alto Agordino tuttora isolato. A Livinallongo del Col di Lana, in supporto al Soccorso alpino locale, sono state trasportate due squadre delle Stazioni di Belluno, Feltre, Alpago e Prealpi Trevigiane per provvedere alla sistemazione di teli, fissati e ancorati, su una decina di abitazioni delle frazioni di Cherz e Costa, dove i tetti sono stati spazzati via dal vento. Domani altri 20 soccorritori provenienti dalla parte bassa della provincia e trevigiani partiranno da Belluno alle 6 diretti a Rocca Pietore e Livinallongo, portando nuovi teli e materiale per riparare le numerose case ancora scoperchiate. Il Soccorso alpino Dolomiti Bellunesi è a disposizione per intervenire in tutto il territorio, mano a mano che tornano ad attivarsi le comunicazioni con i paesi isolati ed emergono le emergenze e i bisogni degli abitanti in difficoltà.
 
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Belluno, 30 - 10 - 18
Sono un cinquantina fino ad ora le chiamate cui ha risposto il Soccorso alpino Dolomiti Bellunesi in questi giorni di emergenza, mettendosi a disposizione di Protezione civile, Vigili del fuoco e Suem in qualsiasi attività utile a dare supporto alla popolazione isolata e in difficoltà, a causa dell'eccezionalità del maltempo che ha imperversato sulla nostra e le regioni limitrofe. In provincia di Belluno, dove tuttora parte della cittadinanza è senza elettricità e priva di copertura telefonica, al momento stanno intervenendo le Stazioni del Soccorso alpino di Alleghe, Agordo, Val Biois, Livinallongo, Val Pettorina, Centro Cadore, Pieve di Cadore, Val Comelico. Tra le missioni, tutte coordinate esclusivamente via radio dalla sede della Centrale operativa, portare conforto e generi di prima necessità alle persone bloccate nelle abitazioni, pulizia del materiale alluvionale, sgombero dalle strade di piante e vegetazione, trasporto di quanti necessitino visite periodiche all'ospedale. 
Ieri sera il Soccorso alpino di Feltre e Prealpi Trevigiane è intervenuto per tagliare alcuni alberi caduti sulla linea ferroviaria all'altezza di Santa Maria di Quero, permettendo a un treno, fermatosi senza conseguenze, di poter riprendere il viaggio. I soccorritori trevigiani sono poi stati dirottati in comune di Cison di Valmarino, sulla strada che porta al Passo San Boldo, poiché alcune vetture e un'ambulanza erano ostacolate da alberi finiti sulla sede stradale. Il Soccorso alpino di Belluno è stato inviato per lo stesso motivo a Castion e sul Nevegal, come pure i soccorritori della Pedemontana del Grappa arrivati a liberare diverse macchine sulla Strada Cadorna sul Monte Grappa, nel comune di Romano d'Ezzelino. Il Soccorso alpino di Auronzo ieri sera è invece sceso da Misurina fino a località Federavecchia dove due turisti messicani erano impauriti per l'acqua che entrava nella loro baita.
Questa mattina infine la Stazione speleo di Verona, su richiesta della Consulta comunale della Protezione civile, è uscita per monitorare l'Adige e per eventuale supporto.
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Belluno, 29 - 10 - 18
Il Soccorso alpino Dolomiti Bellunesi sta intervenendo in supporto ai Vigili del fuoco e alla Protezione civile dove richiesto in queste ore, in cui vento e precipitazioni stanno causando notevoli problemi in tutta la rete stradale per la caduta di piante nell'intera provincia, per gran parte rimasta inoltre priva di elettricità. Le squadre sono a disposizione in tutto il tetritorio e, di minuto in minuto, rispondono alle diverse richieste della Centrale operativa. Il Soccorso alpino di Feltre e Prealpi Trevigiane in questo momento ha liberato la linea ferroviaria dalla presenza di alberi abbattuti dal vento, che avevano bloccato uno dei treni in transito in località Santa Maria di Quero. Tutti i passeggeri stanno bene all'interno dei vagoni e possono riprendere il viaggio. I soccorritori proseguiranno per Passo San Boldo dove alcune macchine sono in difficoltà sempre per piante in mezzo alla strada. Stanno intervenendo o sono intervenute poi le Stazioni di Livinallongo, Val Biois, Alpago, Belluno, Val Comelico, Alleghe.
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Mercoledì, 07 Novembre 2018 15:19

RITROVATA PRIMA TARGA SOCCORSO ALPINO AURONZO

Auronzo di Cadore (BL), 26 - 10 - 18
Ritrovata dai volontari del Gruppo Protezione civile di Auronzo di Cadore nella sede che un tempo ospitava il Soccorso alpino locale, mercoledì scorso la targa del primo Posto di chimata è stata 'riconsegnata' ai soccorritori. Sulla tabella, ancora intestata al Corpo Soccorso Alpino, si legge l'anno, il 1938. L'anno 1938 è la data della legge ai sensi della quale è stata fatta la tabella. La stessa risale molto probabilmente alla data di fondazione del soccorso, il 1954. Adriano Zanella, presidente della Protezione civile, ha gentilmente provveduto a riportarla al capo della Stazione del Soccorso alpino, Giuseppe Zandegiacomo, ricevendone in cambio il gagliardetto istituzionale a suggello dello stretto e costante rapporto di collaborazione tra le due realtà. 
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Giovedì, 27 Settembre 2018 09:27

RICERCA PERSONE: ADDESTRAMENTO A FELTRE

Feltre (BL), 24 - 09 - 18
Conoscersi, operare con modalità condivise, ottimizzare tempi e gestione delle manovre, sono alcuni degli obiettivi prefissati negli incontri tra le diverse forze impegnate nella ricerca dei dispersi. In quest'ottica, venerdì e sabato scorsi, 21 e 22 settembre si è svolto l'addestramento congiunto tra il Soccorso alpino di Feltre e le diverse associazioni territoriali raggruppate nel Coordinamento di protezione civile di Feltre. Venerdì nella sede del Soccorso alpino di Feltre si è tenuta la parte di teoria, con l'illustrazione ai volontari di Protezione civile presenti di nozioni di cartografia, dell'organizzazione delle zone da perlustrare, di come si reperiscono le informazioni dai testimoni, dei rapporti con i parenti e gli amici di chi scompare, delle modalità di attivazione e di come affrontare una battuta di ricerca a pettine. Sabato è stata la volta della pratica nelle vicinanze del greto del fiume Piave a Santa Giustina, dove è stata ipotizzata la sparizione di una persona con l'avvio delle sue ricerche, affidando aree di ricerca a squadre miste. Una volta avvenuto il ritrovamento dell'infortunato, si è provveduto inoltre alla parte sanitaria e alla fase di recupero.
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Giovedì, 27 Settembre 2018 09:22

CHIUSA LA DUE GIORNI DI ADDESTRAMENTO A TONEZZA

Tonezza del Cimone (VI), 23 - 09 - 18
Si è chiusa con soddisfazione, come pure evidenziando alcune problematiche legate alla gestione complessa e impegnativa di 130 persone, la due giorni di addestramento sulle varie fasi della ricerca di persone disperse o in difficoltà, che si è tenuta questo fine settimana a Tonezza del Cimone. Stabilito il campo base a Contrà Sella, gli scenari sono stati sviluppati tra Monte Spitz, Monte Campomolon, Monte Toraro e Costa d'Agra. Nella prima giornata i soccorritori si sono confrontati con quattro emergenze, una alpinistica in parete, due ricerche di persone disperse e l'individuazione e recupero di un infortunato in un vajo. Oggi è stata ipotizzata una vicenda ancora più realistica, attraverso la storia di una mattinata in montagna di un gruppo e il mancato rientro di tre dei componenti. Dal campo base in entrambe le giornate sono partite le squadre, ognuna con il proprio compito e un'area affidata: dalla perlustrazione vera e propria, al soccorso sanitario, al recupero e trasporto.
Le operazioni sono iniziate sabato alle 14 a seguito della prima chiamata per un escursionista disperso e sono proseguite fino alle 21, per riprendere domenica alle 7.30 e concludersi alle 15. Purtroppo la presenza di nebbia ha impedito l'arrivo degli elicotteri dell'Aeronautica militare e della Polizia di Stato previsto questa mattina. Hanno preso parte alla due giorni le stazioni dell'XI Delegazione Prealpi Venete del Soccorso alpino e speleologico Veneto del Cnsas, Corpo nazionale soccorso alpino e speleologico e dalla Protezione Civile Ato 3 'Alto Astico', Alto Astico, Arsiero, Cogollo del Cengio, Tonezza del Cimone, i tecnici di ricerca del Cnsas dell'Alto Adige, le Stazioni della VI Zona speleologica del Cnsas, la Protezione civile di Caltrano e Schio, i Vigili del fuoco, che hanno anche illustrato l'utilizzo dei droni nel Trentino, la Sogit, Soccorso dell'Ordine di San Giovanni, i cinofili della II Zona Dolomiti Bellunesi e della XI Delegazione Prealpi Venete del Cnsas, nonché le unità cinofile della Protezione civile. Il Soccorso alpino ringrazia di cuore il sindaco di Tonezza del Cimone Diego Dalla Via e la Cooperativa Tonezzana per il sostegno e l'appoggio in queste due giornate, nonché l'Unione montana Alto Astico per il patrocinio e il contributo.
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